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MILANO - Era stato nominato da poco nuovo capo degli 007 di sua Maestà, ma la moglie, ingenuamente, ha pubblicato foto di famiglia e dettagli personali su Facebook mettendo a rischio la sicurezza di John Sawers e in discussione la sua stessa permanenza al vertice dei servizi di intelligence britannici. Lo riferiscono oggi diversi quotidiani britannici, che pubblicano alcune foto diffuse sulle pagine di Facebook, il social network più diffuso della rete, dell’attuale ambasciatore britannico alle Nazioni Unite che dovrebbe assumere il nuovo incarico nel mese di novembre.
FOTO IN FAMIGLIA - Così si vede il futuro responsabile dell’MI6 giocare a frisbee sulla spiaggia, sorridere assieme alla figlia o indossare un copricapo da Babbo Natale. Alcuni amici della moglie hanno inviato messaggi di auguri su Facebook per la nomina dell’"Uncle C" (Zio C, ndr), come una volta veniva chiamato il capo dei servizi segreti britannici. L’episodio ha provocato imbarazzo non solo nella famiglia di Sawers. La pagina sul social network è stata subito oscurata, ma parlamentari dell’opposizione hanno affermato che le rivelazioni provocano una crepa nel sistema di sicurezza del Paese.
FOTO IN FAMIGLIA - Così si vede il futuro responsabile dell’MI6 giocare a frisbee sulla spiaggia, sorridere assieme alla figlia o indossare un copricapo da Babbo Natale. Alcuni amici della moglie hanno inviato messaggi di auguri su Facebook per la nomina dell’"Uncle C" (Zio C, ndr), come una volta veniva chiamato il capo dei servizi segreti britannici. L’episodio ha provocato imbarazzo non solo nella famiglia di Sawers. La pagina sul social network è stata subito oscurata, ma parlamentari dell’opposizione hanno affermato che le rivelazioni provocano una crepa nel sistema di sicurezza del Paese.
"...il vero scopo di un viaggiatore dovrebbe essere quello di migliorare gli uomini di renderli più saggi e di temprarne gli animi con esempi buoni e cattivi, tratti dalla descrizione di terre lontane"
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Re: Facebook
Ma sarebbe quella minkiata di Whiterussian come karro si chiama... il prosilver col turbocoso ?
Quando l' uomo a nitroglicerina trova l' uomo ad antimateria, l'uomo a nitro è un 7/5, 4/6, 2/6, 7/6(5), 5/7.
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Re: Facebook
Si può sapere di che accidenti stai blaterando?Clythus ha scritto:Ma sarebbe quella minkiata di Whiterussian come karro si chiama... il prosilver col turbocoso ?
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Re: Facebook
Clythus, smetti di farti la troca!!
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Re: Facebook
Intendevo Facebook, è per caso una strana skin promink silvercaz o come lo chiamate voi?
Scherzi a parte, non sono iscritto a libro di facce ( da cassssso ) scherzo dai.
Alcol ha descritto alla perfezione l' abuso del mezzo, Koufax ha fatto lo stesso riguardo il giusto uso.
Devo dire che se dovessi usarlo farei come Koufax ma il pensiero generale coincide con quello di Alcol, ovvero, ci sono persone che sì lo usano per ritrovare un' amicizia ma una grande massa vi è trasportata dal morbo del grande fratello dei poveri, buttare la propria vita in vetrina e se tante volte non s' era capito, "aho! Io so' vincente e pure fico".
Ho condotto un esperimento con un account fittizio con nome e cognome inventati ed ho visto che la gente ti butta in balla fra le amicize come fa un ragazzino coi gadget agli stand delle fiere.... giusto così, per far numero.
Ho notato che degli amici hanno messo in lista gente che quando li chiamano al cellulare, non gli rispondono, se c'è da andare al mare la domenica mattina, non li invitano, se siamo insieme e in lontananza li scorgono in cima alla via, girano per non doverli salutare ma per la lista del bucato di facebook vanno bene.
Non ne capisco il senso, in tanti scorci si dimostra un mondo anche più falso di quello vero perché nella realtà l' apparenza può anche essere finta camuffando di non provare antipatia per qualcuno ma l' essenza rimane vera perché alla fine lo eviti, non lo cerchi e non condividi con lui i fatti tuoi, viaggi, foto ecc... su facebook no; "tieni, il mio diario è tuo!"
Nelle persone di buonsenso non succede ma lo sappiamo tutti che la massa non ha buonsenso e in quelle che ne sono sprovviste, questi mezzi multimediali stanno annullando il rapporto umano.
Un semplice bollettino postale, una ricarica telefonica, tutto da casa o dal tuo cellulare, non vai più ad uno sportello postale o da un tabaccaio o un edicola dove magari incontri Luigi e dopo aver fatto la fila esci e gli offri un caffé e ci fai due chiacchiere....
Certo ho un po' estremizzato, la fila alle poste o in altri uffici si evita volentieri, ma è solo un modo di sottolineare come ci sia questa tendenza a mediare ogni azione e ad annullare il rapporto umano.
Ci sono persone che hanno scoperto internet da poco e quindi facebook può essere davvero un mezzo che ti consente di ritrovare una persona che non risenti da tanto tempo ma conosco molti amici che sono internettiani da un decennio ormai, tutta gente che ha acquisito una dimestichezza tale coi mezzi multimediali che potrebbe tranquillissimamente trovarti SENZA facebook ma non lo fa perché non è mossa da un sincero interesse.
Sono questi ultimi soggetti quelli che ti contattano così perché fa tendenza, oppure lo fanno quelli che si sono comportati male e si vergognano sia personalmente, che tantomeno per voce e addirittura anche per sms a chiarire una situazione spiacevole ma su facebook ti contattano come se niente fosse mai accaduto quando invece nella realtà provano imbarazzo soltanto ad incrociare il tuo sguardo.
Alla fine, una volta saputo che Mario adesso ha un figlio ed è sposato e vive laggiù, non lo risenti più, la funzione ricerca ha compiuto il suo dovere, magari fra 10 anni quando uscirà ologrammabook lo ricontatteremo per fare un viaggio virtuale nella sua casa scannerizzata al cad, ma alla fine l' interesse per quella persona rimane minimo o nullo è giusto per avere un saggio delle potenzialità tecnologiche moderne.
Due persone che con me si sono comportate male mi hanno mandato un sms per sapere se mi iscrivevo a facebook ed io so già che il motivo è quello di usare a proprio vantaggio un mezzo virtuale per alleggerisi la coscienza ottenendo una pace artefatta evitando lo sforzo di guardarti negli occhi o farti sentire il tono della voce mentre deve spiegarti determinate cose e volendo schivare tutto questo, lo si può fare anche al vecchio fidato indirizzo mail....
Insomma, come ha detto Koufax, chi si rintanava con le chat o con altri mezzi adesso lo fa con facebook, non è cambiata l' essenza ma soltanto il modo, soltanto più potente perché fa capo ad un elenco telefonico on-line.
Non giudico quindi chi ci sta dentro perché a fianco della grande fratellosa massa c'è anche un nutrito gruppo di persone che ne fa un utilizzo molto carino, a me per ora non piace un cassssso ma magari domani capita che mi iscrivo e vengo a farmi i casssssi vostri : o )
Scherzi a parte, non sono iscritto a libro di facce ( da cassssso ) scherzo dai.
Alcol ha descritto alla perfezione l' abuso del mezzo, Koufax ha fatto lo stesso riguardo il giusto uso.
Devo dire che se dovessi usarlo farei come Koufax ma il pensiero generale coincide con quello di Alcol, ovvero, ci sono persone che sì lo usano per ritrovare un' amicizia ma una grande massa vi è trasportata dal morbo del grande fratello dei poveri, buttare la propria vita in vetrina e se tante volte non s' era capito, "aho! Io so' vincente e pure fico".
Ho condotto un esperimento con un account fittizio con nome e cognome inventati ed ho visto che la gente ti butta in balla fra le amicize come fa un ragazzino coi gadget agli stand delle fiere.... giusto così, per far numero.
Ho notato che degli amici hanno messo in lista gente che quando li chiamano al cellulare, non gli rispondono, se c'è da andare al mare la domenica mattina, non li invitano, se siamo insieme e in lontananza li scorgono in cima alla via, girano per non doverli salutare ma per la lista del bucato di facebook vanno bene.
Non ne capisco il senso, in tanti scorci si dimostra un mondo anche più falso di quello vero perché nella realtà l' apparenza può anche essere finta camuffando di non provare antipatia per qualcuno ma l' essenza rimane vera perché alla fine lo eviti, non lo cerchi e non condividi con lui i fatti tuoi, viaggi, foto ecc... su facebook no; "tieni, il mio diario è tuo!"
Nelle persone di buonsenso non succede ma lo sappiamo tutti che la massa non ha buonsenso e in quelle che ne sono sprovviste, questi mezzi multimediali stanno annullando il rapporto umano.
Un semplice bollettino postale, una ricarica telefonica, tutto da casa o dal tuo cellulare, non vai più ad uno sportello postale o da un tabaccaio o un edicola dove magari incontri Luigi e dopo aver fatto la fila esci e gli offri un caffé e ci fai due chiacchiere....
Certo ho un po' estremizzato, la fila alle poste o in altri uffici si evita volentieri, ma è solo un modo di sottolineare come ci sia questa tendenza a mediare ogni azione e ad annullare il rapporto umano.
Ci sono persone che hanno scoperto internet da poco e quindi facebook può essere davvero un mezzo che ti consente di ritrovare una persona che non risenti da tanto tempo ma conosco molti amici che sono internettiani da un decennio ormai, tutta gente che ha acquisito una dimestichezza tale coi mezzi multimediali che potrebbe tranquillissimamente trovarti SENZA facebook ma non lo fa perché non è mossa da un sincero interesse.
Sono questi ultimi soggetti quelli che ti contattano così perché fa tendenza, oppure lo fanno quelli che si sono comportati male e si vergognano sia personalmente, che tantomeno per voce e addirittura anche per sms a chiarire una situazione spiacevole ma su facebook ti contattano come se niente fosse mai accaduto quando invece nella realtà provano imbarazzo soltanto ad incrociare il tuo sguardo.
Alla fine, una volta saputo che Mario adesso ha un figlio ed è sposato e vive laggiù, non lo risenti più, la funzione ricerca ha compiuto il suo dovere, magari fra 10 anni quando uscirà ologrammabook lo ricontatteremo per fare un viaggio virtuale nella sua casa scannerizzata al cad, ma alla fine l' interesse per quella persona rimane minimo o nullo è giusto per avere un saggio delle potenzialità tecnologiche moderne.
Due persone che con me si sono comportate male mi hanno mandato un sms per sapere se mi iscrivevo a facebook ed io so già che il motivo è quello di usare a proprio vantaggio un mezzo virtuale per alleggerisi la coscienza ottenendo una pace artefatta evitando lo sforzo di guardarti negli occhi o farti sentire il tono della voce mentre deve spiegarti determinate cose e volendo schivare tutto questo, lo si può fare anche al vecchio fidato indirizzo mail....
Insomma, come ha detto Koufax, chi si rintanava con le chat o con altri mezzi adesso lo fa con facebook, non è cambiata l' essenza ma soltanto il modo, soltanto più potente perché fa capo ad un elenco telefonico on-line.
Non giudico quindi chi ci sta dentro perché a fianco della grande fratellosa massa c'è anche un nutrito gruppo di persone che ne fa un utilizzo molto carino, a me per ora non piace un cassssso ma magari domani capita che mi iscrivo e vengo a farmi i casssssi vostri : o )
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Re: Facebook
Tutto giusto Cly, ma già che lo sai, puoi farne l'uso che più ti aggrada, rifiutare i contatti meschini e fasulli e scrivere due boiate o magari condividere una foto di un tuo viaggio a cui tieni con le persone che ritieni simpatiche.
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Re: Facebook
Vedi, Cly. Il punto non è facebook. Non si può dare la colpa a facebook se la gente si comporta in quel modo. Leggendo il tuo messaggio e quello di Alcol, parrebbe che facebook abbia trasformato persone buone, intelligenti in una massa di cafoni. Ma non è così. C'è chi usa facebook in quel modo? Cazzi loro! Ma non è facebook che li ha trasformati in quel modo, sono loro che sono così.
Facebook è sostanzialmente uno strumento innocuo. Nel momento in cui ti iscrivi nessun fantasma / spirito / demone si impadronisce della tua anima e ti obbliga a comportarti in un certo modo. Se hai un minimo di intelligenza (e ne basta poca; non serve essere Einstein), capirai subito qual è il modo migliore per utilizzarlo. Poi, se non ti piace, pazienza. Ma non puoi dare la colpa a facebook se c'è una massa di persone che lo usa stupidamente.
Devo dire che se dovessi usarlo farei come Koufax ma il pensiero generale coincide con quello di Alcol, ovvero, ci sono persone che sì lo usano per ritrovare un' amicizia ma una grande massa vi è trasportata dal morbo del grande fratello dei poveri, buttare la propria vita in vetrina e se tante volte non s' era capito, "aho! Io so' vincente e pure fico".
E CHI CAZZO SE NE FREGA DI QUESTE PERSONE (scusami se urlo). Ma fregatene della massa! Come ha detto Sean: allora aboliamo le auto perché tanta gente le usa stupidamente! E già che ci siamo aboliamo il vino, la birra e le bevande alcoliche perché c'è gente che si ubriaca tutti i giorni e notti. E già che ci siamo cancelliamo internet, perché c'è tanta gente che lo usa per fini illeciti, pericolosi, criminali. Ha senso una cosa del genere? Ti ripeto: non puoi dare la colpa a facebook se c'è tanta gente che lo usa in modo stupido. CAZZI LORO! Sono loro ad essere stupidi non è facebook che li ha trasformati così. E lo stesso discorso vale per le ore di lavoro perse: dubito che prima dell'era facebook quelle persone fossero diligenti e laboriose... Anzi: penso che quelle persone spendessero ore e ore lavorative navigando su internet...Ho condotto un esperimento con un account fittizio con nome e cognome inventati ed ho visto che la gente ti butta in balla fra le amicize come fa un ragazzino coi gadget agli stand delle fiere.... giusto così, per far numero.
Ho notato che degli amici hanno messo in lista gente che quando li chiamano al cellulare, non gli rispondono, se c'è da andare al mare la domenica mattina, non li invitano, se siamo insieme e in lontananza li scorgono in cima alla via, girano per non doverli salutare ma per la lista del bucato di facebook vanno bene.
Facebook è sostanzialmente uno strumento innocuo. Nel momento in cui ti iscrivi nessun fantasma / spirito / demone si impadronisce della tua anima e ti obbliga a comportarti in un certo modo. Se hai un minimo di intelligenza (e ne basta poca; non serve essere Einstein), capirai subito qual è il modo migliore per utilizzarlo. Poi, se non ti piace, pazienza. Ma non puoi dare la colpa a facebook se c'è una massa di persone che lo usa stupidamente.
Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
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Re: Facebook
Aggiungo una cosa... Se ti iscrivi a facebook, non sei mica obbligato ad usarlo come fa la massa... Puoi usarlo nel modo che preferisci... Nessuno ti obbligherà mai a raccontare tutto di te, ad accettare tutte le amicizie (anche da persone che detesti) e a rivelare tutte le tue cose.
Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
Re: Facebook
vero!!koufax75 ha scritto:Aggiungo una cosa... Se ti iscrivi a facebook, non sei mica obbligato ad usarlo come fa la massa... Puoi usarlo nel modo che preferisci... Nessuno ti obbligherà mai a raccontare tutto di te, ad accettare tutte le amicizie (anche da persone che detesti) e a rivelare tutte le tue cose.
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Re: Facebook
ho dato un'occhiata a facebook da un amico. ma dovè il tasto quota?
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Re: Facebook
_Kafelnikov_ ha scritto:ho dato un'occhiata a facebook da un amico. ma dovè il tasto quota?
Ciao Kaf
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Re: Facebook
ciaoFillo ha scritto:_Kafelnikov_ ha scritto:ho dato un'occhiata a facebook da un amico. ma dovè il tasto quota?
Ciao Kaf
buone vacanze
Re: Facebook
...non avrei potuto dirlo in maniera migliore.koufax75 ha scritto:
Facebook è sostanzialmente uno strumento innocuo. Nel momento in cui ti iscrivi nessun fantasma / spirito / demone si impadronisce della tua anima e ti obbliga a comportarti in un certo modo. Se hai un minimo di intelligenza (e ne basta poca; non serve essere Einstein), capirai subito qual è il modo migliore per utilizzarlo. Poi, se non ti piace, pazienza. Ma non puoi dare la colpa a facebook se c'è una massa di persone che lo usa stupidamente.
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Re: Facebook
megaquotone..Clythus ha scritto:
Due persone che con me si sono comportate male mi hanno mandato un sms per sapere se mi iscrivevo a facebook ed io so già che il motivo è quello di usare a proprio vantaggio un mezzo virtuale per alleggerisi la coscienza ottenendo una pace artefatta evitando lo sforzo di guardarti negli occhi o farti sentire il tono della voce mentre deve spiegarti determinate cose e volendo schivare tutto questo, lo si può fare anche al vecchio fidato indirizzo mail....
più che daccordo...
io sono in fb e lo uso spesso, però dopo un primo momento di incremento ora tolgo contatti in continuazione. Passi per la gente che non vedi e non senti..lì può essere un modo per tenere un minimo di contatto che sennò, cmq non ci sarebbe..
ma molti lo hanno fatto diventare un vero feticcio...non ho te, non ho il coraggio di confrontarmi con te, non viviamo vere esperienze d'amicia o d'amore o litigi o altro...ma almeno vedo ogni giorno il tuo profilo...
A me è successo con una ragazza... storia strana, mai decollata, io ho provato in tutti i modi a incontrarla, o almeno a parlare al telefono, per chiarirci...niente. Ieri la tolgo dai contatti...OGGI, dico OGGI, (quindi mi caghi deficiente!!!) mi manda msg su facebook "ma mi hai tolto dai tuoi contatti??!" E che cassssso ti aspettavi scusa?? se ti frega qualcosa di me, vediamoci e/o sentiamoci, sennò attaccati, non mi lascio spiare da una che non mi caga in quello che, x me, è ancora l'unico mondo..quello reale!!
io lo uso per tenere i contatti con gli amici lontani....lì è perfetto..
"è meglio che prendi nota...sono cattivo, incazzato e stanco, sono uno che mangia filo spinato e piscia napalm..."
Re: Facebook
Io invece rifiuto e ho rifiutato amicizie di contatti msn che non sento più da anni ma che magari ti "chiedono" l'amicizia perchè con un click selezionano tutta la propria lista.
Insomma, alla fine le cose più semplici sono anche le migliori.
Però non mi pare ci sia molta differenza tra chi chiede amicizia a mille persone e chi, come su un forum spesso si limita a quotare senza aggiungere niente di proprio.
Non capisco questa necessità di far vedere che ci siamo se poi non abbiamo niente da dire di nostro.
Insomma, alla fine le cose più semplici sono anche le migliori.
Però non mi pare ci sia molta differenza tra chi chiede amicizia a mille persone e chi, come su un forum spesso si limita a quotare senza aggiungere niente di proprio.
Non capisco questa necessità di far vedere che ci siamo se poi non abbiamo niente da dire di nostro.
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Re: Facebook
Quoto.orangeman ha scritto:chi, come su un forum spesso si limita a quotare senza aggiungere niente di proprio.
Non capisco questa necessità di far vedere che ci siamo se poi non abbiamo niente da dire di nostro.
Ciao!
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Facebook
Forse semplicemente per dire che uno è d'accordo con quello che scrivi al punto da far sue le tue parole, perchè meglio non potrebbero rendere l'idea?orangeman ha scritto:Non capisco questa necessità di far vedere che ci siamo se poi non abbiamo niente da dire di nostro.
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Re: Facebook
condividi no?_Kafelnikov_ ha scritto:ciaoFillo ha scritto:_Kafelnikov_ ha scritto:ho dato un'occhiata a facebook da un amico. ma dovè il tasto quota?
Ciao Kaf
buone vacanze
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Re: Facebook
vuoi condividere con me le vacanze?
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Re: Facebook
WASHINGTON - A salvarlo da un'incriminazione per furto e' stata una frase su Facebook. La vicenda riguarda un ragazzo di 19 anni, Rodney Bradford, di Harlem, riportata dal New York Times. E' bastato infatti un messaggio postato sul social network dal computer di casa a scagionare completamente il giovane da un'accusa di furto. (RCD)
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Re: Facebook
Andy ha scritto:WASHINGTON - A salvarlo da un'incriminazione per furto e' stata una frase su Facebook. La vicenda riguarda un ragazzo di 19 anni, Rodney Bradford, di Harlem, riportata dal New York Times. E' bastato infatti un messaggio postato sul social network dal computer di casa a scagionare completamente il giovane da un'accusa di furto. (RCD)
Molto interessante, ciò potrebbe collocare il Cley-Team lontano da Cinecittà durante le lunghe ore dell' imminente massacro.
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Re: Facebook
Clythus ha scritto:Andy ha scritto:WASHINGTON - A salvarlo da un'incriminazione per furto e' stata una frase su Facebook. La vicenda riguarda un ragazzo di 19 anni, Rodney Bradford, di Harlem, riportata dal New York Times. E' bastato infatti un messaggio postato sul social network dal computer di casa a scagionare completamente il giovane da un'accusa di furto. (RCD)
Molto interessante, ciò potrebbe collocare il Cley-Team lontano da Cinecittà durante le lunghe ore dell' imminente massacro.
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Re: Facebook
Occhio a quando usate Facebook
Pubblica in rete le foto mentre sorridee perde l'assegno di malattia
Una ventinovenne del Quebec riceveva da quasi due anni un rimborso per una grave depressione
MILANO – Non riceverà più l’assegno di malattia perché la sua assicurazione ha scoperto su Facebook delle fotografie in cui appare con alcuni spogliarellisti. La canadese Nathalie Blanchard è solo l'ultima "vittima" del social network più famoso del mondo. Da diversi mesi la compagnia assicurativa Manulife erogava alla ventinovenne, originaria del Quebec, dei benefit economici. La donna, infatti, circa un anno e mezzo fa era stata costretta a lasciare il lavoro all'Ibm di Bromont perché le era stata diagnosticata una profonda depressione. Ma i solerti ispettori della compagnia Manulife hanno deciso di interrompere l'erogazione dell’assegno, dopo aver visto alcune foto su Facebook pubblicate dalla stessa Blanchard.
SORRIDENTE E FELICE - Nelle immagini presenti in rete la ragazza è sempre sorridente. E in una delle immagini incriminate la ventinovenne è immortalata mentre, assiste divertita, assiste a uno spettacolo di danzatori Chippendale, lo strip-tease maschile reso celebre dal film britannico Full Monty. In altre scatti, poi, la Blanchard festeggia il suo compleanno, prende il sole su una spiaggia esotica e passa il tempo con le amiche. "Mi hanno detto che le immagini su Facebook mostrano chiaramente che non sono malata e posso lavorare" - ha confessato la ventinovenne al network pubblico CBC. La Blanchard ha anche dichiarato che, prima di partire per il contestato viaggio all’estero, ha informato la compagnia assicurativa. Era stato il medico a consigliarle una vacanza. La ventinovenne ha aggiunto: "Certo, in quei giorni sono stata meglio. Ma la depressione non mi ha abbandonata"
PROTESTE E SPIEGAZIONI - Il sitoweb della televisione pubblica canadese è stato inondato di email. Gli utenti hanno espresso solidarietà alla ragazza e criticato severamente la compagnia assicurativa. Tom Lavin, avvocato della ventinovenne, ritiene che la compagnia, prima di prendere una decisione del genere, avrebbe dovuto chiedere un parere a uno psichiatra: "Non penso che per giudicare lo stato mentale di una persona Facebook sia il mezzo più adatto" - ha dichiarato l'avvocato. Il portavoce della Manulife non ha rilasciato un spiegazione chiara sul caso. Dopo aver confermato che abitualmente gli ispettori dell'assicurazione usano il popolare social network per costatare lo stato psicofisico degli assistiti, ha precisato che, oltre alle informazioni carpite su Facebook, la compagnia ha altre prove che giustificano il provvedimento ai danni della Blanchard.
Pubblica in rete le foto mentre sorridee perde l'assegno di malattia
Una ventinovenne del Quebec riceveva da quasi due anni un rimborso per una grave depressione
MILANO – Non riceverà più l’assegno di malattia perché la sua assicurazione ha scoperto su Facebook delle fotografie in cui appare con alcuni spogliarellisti. La canadese Nathalie Blanchard è solo l'ultima "vittima" del social network più famoso del mondo. Da diversi mesi la compagnia assicurativa Manulife erogava alla ventinovenne, originaria del Quebec, dei benefit economici. La donna, infatti, circa un anno e mezzo fa era stata costretta a lasciare il lavoro all'Ibm di Bromont perché le era stata diagnosticata una profonda depressione. Ma i solerti ispettori della compagnia Manulife hanno deciso di interrompere l'erogazione dell’assegno, dopo aver visto alcune foto su Facebook pubblicate dalla stessa Blanchard.
SORRIDENTE E FELICE - Nelle immagini presenti in rete la ragazza è sempre sorridente. E in una delle immagini incriminate la ventinovenne è immortalata mentre, assiste divertita, assiste a uno spettacolo di danzatori Chippendale, lo strip-tease maschile reso celebre dal film britannico Full Monty. In altre scatti, poi, la Blanchard festeggia il suo compleanno, prende il sole su una spiaggia esotica e passa il tempo con le amiche. "Mi hanno detto che le immagini su Facebook mostrano chiaramente che non sono malata e posso lavorare" - ha confessato la ventinovenne al network pubblico CBC. La Blanchard ha anche dichiarato che, prima di partire per il contestato viaggio all’estero, ha informato la compagnia assicurativa. Era stato il medico a consigliarle una vacanza. La ventinovenne ha aggiunto: "Certo, in quei giorni sono stata meglio. Ma la depressione non mi ha abbandonata"
PROTESTE E SPIEGAZIONI - Il sitoweb della televisione pubblica canadese è stato inondato di email. Gli utenti hanno espresso solidarietà alla ragazza e criticato severamente la compagnia assicurativa. Tom Lavin, avvocato della ventinovenne, ritiene che la compagnia, prima di prendere una decisione del genere, avrebbe dovuto chiedere un parere a uno psichiatra: "Non penso che per giudicare lo stato mentale di una persona Facebook sia il mezzo più adatto" - ha dichiarato l'avvocato. Il portavoce della Manulife non ha rilasciato un spiegazione chiara sul caso. Dopo aver confermato che abitualmente gli ispettori dell'assicurazione usano il popolare social network per costatare lo stato psicofisico degli assistiti, ha precisato che, oltre alle informazioni carpite su Facebook, la compagnia ha altre prove che giustificano il provvedimento ai danni della Blanchard.
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Re: Facebook
un altro aspetto secondo me molto negativo di facebook.
rischia di divenire una imposizione collettiva.
non vorrei che si arrivi al punto tale che in un colloquio di lavoro, abbia la sua importanza la registrazione su fbook e la presenza di molti contatti
gia in alcuni siti premiano l'iscrizione a fbook.
è questo quello che mi da fastidio.. quando un prodotto diventa di massa, si rischia che diventi quasi obbligatorio.
nessuno mi richiede la presenza in mymag. per questo mi piace.
sento invece delle strane spinte con facebook. piu passa il tempo piu non si parla d'altro.
cosa grave.
per non parlare di pezzi di software a pagamento presenti...
rischia di divenire una imposizione collettiva.
non vorrei che si arrivi al punto tale che in un colloquio di lavoro, abbia la sua importanza la registrazione su fbook e la presenza di molti contatti
gia in alcuni siti premiano l'iscrizione a fbook.
è questo quello che mi da fastidio.. quando un prodotto diventa di massa, si rischia che diventi quasi obbligatorio.
nessuno mi richiede la presenza in mymag. per questo mi piace.
sento invece delle strane spinte con facebook. piu passa il tempo piu non si parla d'altro.
cosa grave.
per non parlare di pezzi di software a pagamento presenti...
Re: Facebook
Boh, secondo me l'interesse attorno alla cosa è piuttosto in discesa, ma potrei sbagliarmi, vado ad orecchio.
Re: Facebook
Stessa impressione. Comunque, se non è ora, è solo questione di tempo prima che venga sostituito: già in America è stato soppiantato da Twitter. Comunque sempre fiero di non essere iscrittoGios ha scritto:Boh, secondo me l'interesse attorno alla cosa è piuttosto in discesa, ma potrei sbagliarmi, vado ad orecchio.
Re: Facebook
Io ho l'impressione opposta. Ormai per alcuni facebook E' internet, magari possono visitare un altro sito se devono prenotare un viaggio o leggere le notizie, ma per tutto il resto usano FB e basta (per le mail, come blog, per le foto, e per molto altro).fabio86 ha scritto:Stessa impressione. Comunque, se non è ora, è solo questione di tempo prima che venga sostituito: già in America è stato soppiantato da Twitter. Comunque sempre fiero di non essere iscrittoGios ha scritto:Boh, secondo me l'interesse attorno alla cosa è piuttosto in discesa, ma potrei sbagliarmi, vado ad orecchio.
Conosco programmatori che guadagnano decine di migliaia di euro al mese scrivendo giochini su Facebook (guadagni fatti solo con la pubblicita' derivante dal numero di visite).
E non mi sembra che Twitter abbia questa capacita' di coinvolgere gli utenti e muovere soldi.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Facebook
uglygeek ha scritto:Io ho l'impressione opposta. Ormai per alcuni facebook E' internet, magari possono visitare un altro sito se devono prenotare un viaggio o leggere le notizie, ma per tutto il resto usano FB e basta (per le mail, come blog, per le foto, e per molto altro).fabio86 ha scritto:Stessa impressione. Comunque, se non è ora, è solo questione di tempo prima che venga sostituito: già in America è stato soppiantato da Twitter. Comunque sempre fiero di non essere iscrittoGios ha scritto:Boh, secondo me l'interesse attorno alla cosa è piuttosto in discesa, ma potrei sbagliarmi, vado ad orecchio.
Conosco programmatori che guadagnano decine di migliaia di euro al mese scrivendo giochini su Facebook (guadagni fatti solo con la pubblicita' derivante dal numero di visite).
E non mi sembra che Twitter abbia questa capacita' di coinvolgere gli utenti e muovere soldi.
E' verosimile che tu abbia ragione: il fatto che se ne parli di meno potrebbe essere sintomo non del fatto che si usi di meno, ma che sia oramai un formato acquisito.
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Re: Facebook
Della mia cerchia di amici sono l'unico non iscritto... da questo non si può certo trarre una regola generale ma credo che il fenomeno sia decisamente diffuso. Sarebbe interessante sapere quanti italiani hanno un profilo facebook.
- balbysauro
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Re: Facebook
mi pare che le ultime cifre dicano 4 milioni di profiliFillo ha scritto:Della mia cerchia di amici sono l'unico non iscritto... da questo non si può certo trarre una regola generale ma credo che il fenomeno sia decisamente diffuso. Sarebbe interessante sapere quanti italiani hanno un profilo facebook.
ma tra doppioni, multipli e profili non attivi credo che una stima possa essere intorno al milione, milione e mezzo
Re: Facebook
Butto lì una stima su un campione di miei conoscenti.Fillo ha scritto:Della mia cerchia di amici sono l'unico non iscritto... da questo non si può certo trarre una regola generale ma credo che il fenomeno sia decisamente diffuso. Sarebbe interessante sapere quanti italiani hanno un profilo facebook.
Nella fascia 18-35 direi l'80%.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
Re: Facebook
Si, ci stà.Mp1 ha scritto: Butto lì una stima su un campione di miei conoscenti.
Nella fascia 18-35 direi l'80%.
Re: Facebook
Beh, della cricca di miei conoscenti almeno l'iscrizione ce l'abbiamo tutti. Poi con quanta frequenza venga utilizzato, non saprei: direi mediamente scarsa.