uglygeek ha scritto:_Kafelnikov_ ha scritto:un mesetto fa ho visto un film.. sabrina di abby heburn. accanto a lei, hombry bogard e billye wilder.
l'ho scaricato dal torrente.
cosa avrei dovuto fare? spendere quasi 10 euro, per un film che tra l'altro non mi è piaciuto, di cui i protagonisti, sono tutti morti?
a chi vanno quei soldi?
Almeno se compravi il DVD potevi imparare il nome degli attori, che e' sulla scatola.
Comunque, rumore di unghie che stridono sugli specchi... I soldi vanno alla casa cinematografica, ai produttori (o ai suoi eredi), agli attori (o ai loro eredi), ma solo se questo era previsto nel contratto.
Piu' in generale, avete notato quanto sembri una cifra enorme 0.99 euro per un brano, mentre tutti i giorni spendiamo tranquillamente almeno 3 euro per cappuccino e cornetto, e molto di piu' in benzina, sigarette, telefonate, sms... Un euro non basta per comprare la Gazzetta, che e' una cosa che andrebbe usata solo per pulirsi il ... eppure c'e' chi la compra.
Molta gente non comprerebbe mai un CD, neppure a 5 euro, ma non ha problemi a spendere quei soldi per una cassa di bottiglie di acqua minerale anche se di solito l'acqua del rubinetto in Italia e' piu' che buona.
La tecnologia ha cambiato anche la percezione del valore delle cose. Ai tempi dei 45 giri la gente comprava dischi come comprava il pane.
hai ragione scusa
è che quei nomi hanno una composizione di caratteri davvero complessa, e oserei dire, beffarda.
l'unico che ho dimenticato, è quello facile, willyam holeden... l'ho confuso con billye wilder
cmq tutte quelle cose che hai scritto li sopra o non le faccio, o le faccio a livello infinitesimale rispetto la media delle persone italiane..
quindi con un'ottimizzazione cosi esasperata delle uscite, 10 euro per vedere un film di quasi 60 anni fa, di cui i protagonisti non necessitano piu del danaro, è un pugno in un occhio..
altrimenti potremmo dire che l'operaio anas, potrà corrispondere ai suoi figli, una quota dei proventi dei caselli... a vita.. mi pare un po troppo..
non cè... il minimo accenno ad una moralizzazione dei prezzi..