Concerti

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Nasty
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Re: Concerti

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Grande ammirazione!

E poi se li spende tutti in qualche remoto casino' ex sovietico :D
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
chiaky
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

Nasty ha scritto:Grande ammirazione!

E poi se li spende tutti in qualche remoto casino' ex sovietico :D
Sapendo il tipo credo di si.
Casinò sia con l'accento che senza. :wink:
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Nasty
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Re: Concerti

Messaggio da Nasty »

Ah sì sì, Pupo grandissimo personaggio, ufficialmente bigamo da 20 anni tipo :D
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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ferryboat
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Re: Concerti

Messaggio da ferryboat »

Non solo... ma ci sono pure i cloni, cantanti dell'est che cantano queste canzoni in italiano, come "Sono un italiano vero" :) e hanno grande successo. Su youtube ci sono video incredibili, gente alle feste di matrimonio, anche giovani... che cantano tutti insieme queste canzoni e paiono divertirsi un mondo
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Pindaro
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Re: Concerti

Messaggio da Pindaro »

chiaky ha scritto:, la Rai invita a cantare brani di opera solo finti cantanti lirici come Bocelli, il Volo, Carli Paoli e simili spacciandoli per grandi cantanti lirici, quando sono solo degli impostori. Questo non è far cultura ma ingannare la gente, che essendo completamente a digiuno di musica d'arte, non ha i mezzi per capire che è presa in giro.
Beh, non limitarti al sola classica.
Anche Allevi è spacciato per pianista talentuoso, ha suonato anche alla Camera.
Quando ci sono pianisti contemporanei cui Allevi può solo lustrare le scarpe con la lingua.
La gente non ha voglia di conoscere. La gente vuole la pappa pronta. Esistono decine di modi per poter fruire di musica, conoscerla tutta.
Ma la gente non ha tempo. Vuole la compilation. Vuole "mi fai il cd con un po' di canzoni famose".
La musica, classica ma non solo, ha bisogno di attenzione, concentrazione, immedesimazione.
Brian Eno, le cose più difficili dei Pink Floyd, King Crimson, la gente non sa cosa siano perchè non sono musicalmente spacciabili.
Non li trovi in prima serata, non li passano in radio e negli spot.
E anche per la classica. "ta ta ta ta.... ta ta ta ta..." Ecco, quello che l'italiano medio riesce a partorire quando gli chiedi qual è il tuo autore classico preferito.
A me , personalmente, la classica non mi entusiasma tutta. Mi "limito" a Debussy, Satie, Ravel, Gorecky, Vivaldi .
E la lirica non mi piace. Ma so riconoscere anche io la spazzatura da quella di livello.
Ma devi farlo da solo e creartela da sola, la conoscenza. NOn c'è scuola o televisione che tengano.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

PINDARO ha scritto:
chiaky ha scritto:, la Rai invita a cantare brani di opera solo finti cantanti lirici come Bocelli, il Volo, Carli Paoli e simili spacciandoli per grandi cantanti lirici, quando sono solo degli impostori. Questo non è far cultura ma ingannare la gente, che essendo completamente a digiuno di musica d'arte, non ha i mezzi per capire che è presa in giro.
Beh, non limitarti al sola classica.
Anche Allevi è spacciato per pianista talentuoso, ha suonato anche alla Camera.
Quando ci sono pianisti contemporanei cui Allevi può solo lustrare le scarpe con la lingua.
La gente non ha voglia di conoscere. La gente vuole la pappa pronta. Esistono decine di modi per poter fruire di musica, conoscerla tutta.
Ma la gente non ha tempo. Vuole la compilation. Vuole "mi fai il cd con un po' di canzoni famose".
La musica, classica ma non solo, ha bisogno di attenzione, concentrazione, immedesimazione.
Brian Eno, le cose più difficili dei Pink Floyd, King Crimson, la gente non sa cosa siano perchè non sono musicalmente spacciabili.
Non li trovi in prima serata, non li passano in radio e negli spot.
E anche per la classica. "ta ta ta ta.... ta ta ta ta..." Ecco, quello che l'italiano medio riesce a partorire quando gli chiedi qual è il tuo autore classico preferito.
A me , personalmente, la classica non mi entusiasma tutta. Mi "limito" a Debussy, Satie, Ravel, Gorecky, Vivaldi .
E la lirica non mi piace. Ma so riconoscere anche io la spazzatura da quella di livello.
Ma devi farlo da solo e creartela da sola, la conoscenza. NOn c'è scuola o televisione che tengano.
Si, verissimo.
La gente considera la musica una cosa di sottofondo, un qualcosa che richieda poca o punta concentrazione, del rumore in sostanza.
Certamente non penso solo alla classica o lirica. Io sono uno di quelli che ritiene fermamente che esistono due tipi di musica. Quella bella e quella brutta.
C'è musica bellissima e bruttissima anche nel rock, nel pop, nel melodico, nel Jazz eccetera.
L'Opera...sai Pindaro, forse tutti dovrebbero sforzarsi un attimo e tentare di conoscerla. E' la forma d'arte più completa che ci sia a teatro. Condensa in se stessa il balletto, il canto, la musica, la recitazione,la scenografia, il costume, la poesia (i libretti, non sempre di straordinario livello, ma talvolta si, dal punto di vista poetico...prova a leggerti quelli di Boito o D'annunzio per esempio), la storia (intesa come vicenda che si dipana ma anche come soggetti storici, chiaramente di alto valore culturale). Nell'Opera c'è tutto e tutto deve essere eseguito non meno che alla perfezione. Ed è un patrimonio italiano, creato dagli italiani, proprio qui a Firenze da dove scrivo, e proprio nel luogo dove ogni sera questa estate sto cantando (Palazzo Pitti).
La grande musica richiede concentrazione e impegno.
Come tutte le arti. Non si legge Cardarelli senza impegno, non si comprendono gli affreschi della Cappella degli Scrovegni senza concentrazione e voglia di capire.

Sulla tua ultima frase conconrdo solo in parte.
La scuola ha una sua grande importanza, perchè ci si forma da ragazzi. Se un ragazzino si fida solo di se stesso rischia di credere che Emma Marrone sia il massimo che la musica possa dare. Accendi la tv e questo trovi. Questo ti danno in pasto, questo ti fanno credere.
I media devono fare la loro parte certo, tv, giornali (un trafiletto per cose di valore e 10 pagine per Vasco Rossi sono cose inaccettabili in un paese che ha inventato la musica e gran parte degli strumenti musicali), soprattutto la tv non dovrebbe spacciare merda per oro.
Ma tutto nasce dalla scuola. Le basi vengono da li. Tutti dovrebbero quanto meno essere in grado di leggere la musica, così come di conoscere la storia, da dove veniamo, chi siamo e perchè, e la storia dell'arte e della letteratura.
Poi certo, dopo che abbiamo le basi dobbiamo muoverci da soli, le basi ci permettono di scegliere, ma se non conosci e non vieni educato non scegli nulla.
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Pindaro
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Re: Concerti

Messaggio da Pindaro »

chiaky ha scritto:
Sulla tua ultima frase conconrdo solo in parte.
La scuola ha una sua grande importanza,.
Sì, ma non puoi farci niente.
A scuola non insegnano più nulla, e sempre di meno.
Dalla letteratura, alla musica, dalla storia alle scienze.
Le solite nozioni di base, e poi il nulla.
Borges, Camus, Dylan, De Andrè, Orwell, Kafka, Ravel e potrei fare centinaia di nomi, non sono mai menzionati.
La guerra mondiale, la barilla con il flauto, l'inferno di Dante, Manzoni e il nulla.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

PINDARO ha scritto:
chiaky ha scritto:
Sulla tua ultima frase conconrdo solo in parte.
La scuola ha una sua grande importanza,.
Sì, ma non puoi farci niente.
A scuola non insegnano più nulla, e sempre di meno.
Dalla letteratura, alla musica, dalla storia alle scienze.
Le solite nozioni di base, e poi il nulla.
Borges, Camus, Dylan, De Andrè, Orwell, Kafka, Ravel e potrei fare centinaia di nomi, non sono mai menzionati.
La guerra mondiale, la barilla con il flauto, l'inferno di Dante, Manzoni e il nulla.
Vero.
Ed è qui che la scuola italiana va riformata totalmente.
Ti pare possibile che a Tokyo studiano Puccini e Vivaldi e qui nemmeno sappiamo chi sono tra un pò?
Ti pare possibile che siamo ancora fermi ai promessi sposi, quando dovremmo studiare tutti quelli che hai elencato tu, per non parlare anche degli autori italiani del 900?
Dare un calcio ai promessi sposi (o comunque leggerlo ma senza perderci mesi, così come Dante certo, fondamentale) e leggere Buzzati, Calvino, oppure rivalutare opere sottostimate come i Vicerè di De Roberto per capire da dove veniamo o cose del genere.
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Re: Concerti

Messaggio da Johnny Rex »

PINDARO ha scritto:
chiaky ha scritto:, la Rai invita a cantare brani di opera solo finti cantanti lirici come Bocelli, il Volo, Carli Paoli e simili spacciandoli per grandi cantanti lirici, quando sono solo degli impostori. Questo non è far cultura ma ingannare la gente, che essendo completamente a digiuno di musica d'arte, non ha i mezzi per capire che è presa in giro.
Beh, non limitarti al sola classica.
Anche Allevi è spacciato per pianista talentuoso, ha suonato anche alla Camera.
Quando ci sono pianisti contemporanei cui Allevi può solo lustrare le scarpe con la lingua.
La gente non ha voglia di conoscere. La gente vuole la pappa pronta. Esistono decine di modi per poter fruire di musica, conoscerla tutta.
Ma la gente non ha tempo. Vuole la compilation. Vuole "mi fai il cd con un po' di canzoni famose".
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Brian Eno, le cose più difficili dei Pink Floyd, King Crimson, la gente non sa cosa siano perchè non sono musicalmente spacciabili.
Non li trovi in prima serata, non li passano in radio e negli spot.
E anche per la classica. "ta ta ta ta.... ta ta ta ta..." Ecco, quello che l'italiano medio riesce a partorire quando gli chiedi qual è il tuo autore classico preferito.
A me , personalmente, la classica non mi entusiasma tutta. Mi "limito" a Debussy, Satie, Ravel, Gorecky, Vivaldi .
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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: Concerti

Messaggio da Johnny Rex »

chiaky ha scritto:Braido è un ottimo musicista con varie esperienze anche nel Jazz, il fatto che sia stato tagliato è sintomo di incompetenza della Rai.
Nulla di nuovo sotto il sole.
Cambiando genere, la Rai invita a cantare brani di opera solo finti cantanti lirici come Bocelli, il Volo, Carli Paoli e simili spacciandoli per grandi cantanti lirici, quando sono solo degli impostori. Questo non è far cultura ma ingannare la gente, che essendo completamente a digiuno di musica d'arte, non ha i mezzi per capire che è presa in giro.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

Johnny Rex ha scritto:
PINDARO ha scritto:
chiaky ha scritto:, la Rai invita a cantare brani di opera solo finti cantanti lirici come Bocelli, il Volo, Carli Paoli e simili spacciandoli per grandi cantanti lirici, quando sono solo degli impostori. Questo non è far cultura ma ingannare la gente, che essendo completamente a digiuno di musica d'arte, non ha i mezzi per capire che è presa in giro.
Beh, non limitarti al sola classica.
Anche Allevi è spacciato per pianista talentuoso, ha suonato anche alla Camera.
Quando ci sono pianisti contemporanei cui Allevi può solo lustrare le scarpe con la lingua.
La gente non ha voglia di conoscere. La gente vuole la pappa pronta. Esistono decine di modi per poter fruire di musica, conoscerla tutta.
Ma la gente non ha tempo. Vuole la compilation. Vuole "mi fai il cd con un po' di canzoni famose".
La musica, classica ma non solo, ha bisogno di attenzione, concentrazione, immedesimazione.
Brian Eno, le cose più difficili dei Pink Floyd, King Crimson, la gente non sa cosa siano perchè non sono musicalmente spacciabili.
Non li trovi in prima serata, non li passano in radio e negli spot.
E anche per la classica. "ta ta ta ta.... ta ta ta ta..." Ecco, quello che l'italiano medio riesce a partorire quando gli chiedi qual è il tuo autore classico preferito.
A me , personalmente, la classica non mi entusiasma tutta. Mi "limito" a Debussy, Satie, Ravel, Gorecky, Vivaldi .
E la lirica non mi piace. Ma so riconoscere anche io la spazzatura da quella di livello.
Ma devi farlo da solo e creartela da sola, la conoscenza. NOn c'è scuola o televisione che tengano.
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

Se accetti un consiglio , Pindaro, dovresti dedicarti più al dialogo sereno e allo sviscerare le tematiche, visto che lo sai fare così bene.
Il fare la parte del cinico e sintetico liquidatore di tutto non ti si addice.
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Re: Concerti

Messaggio da Pitone »

chiaky ha scritto:Se accetti un consiglio , Pindaro, dovresti dedicarti più al dialogo sereno e allo sviscerare le tematiche, visto che lo sai fare così bene.
Il fare la parte del cinico e sintetico liquidatore di tutto non ti si addice.
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Re: Concerti

Messaggio da Pindaro »

Pitone ha scritto:
chiaky ha scritto:Se accetti un consiglio , Pindaro, dovresti dedicarti più al dialogo sereno e allo sviscerare le tematiche, visto che lo sai fare così bene.
Il fare la parte del cinico e sintetico liquidatore di tutto non ti si addice.
Bravissimo
Perfetto.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Concerti

Messaggio da rob »

chiaky ha scritto:Braido è un ottimo musicista con varie esperienze anche nel Jazz, il fatto che sia stato tagliato è sintomo di incompetenza della Rai.
Nulla di nuovo sotto il sole.
Cambiando genere, la Rai invita a cantare brani di opera solo finti cantanti lirici come Bocelli, il Volo, Carli Paoli e simili spacciandoli per grandi cantanti lirici, quando sono solo degli impostori. Questo non è far cultura ma ingannare la gente, che essendo completamente a digiuno di musica d'arte, non ha i mezzi per capire che è presa in giro.
La Rai è maestra nell'interrompere o tagliare le trasmissioni infischiandosene beatamente del contenuto mandato in onda specie se si tratta di musica o di eventi sportivi cosa che succede molto meno per i talk show. :wink:
Devo dire che uscendo dai tre canali generalisti e addentrandosi nell'offerta digitale gratuita, RAI 5 propone parecchi concerti della sua orchestra nonché di altre orchestre: Santa Cecilia, La Scala ecc... Il repertorio è ampio e spazia da Monteverdi a John Adams esemplificando rozzamente senza tralasciare la lirica (apertura stagione della Scala, Teatro San Carlo, Teatro Regio di Torino ecc... Per di più, spesso ci sono le introduzioni curate da un certo Michele Dall'Ongaro - chissà, magari tu lo conosci di persona :) https://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Dall%27Ongaro - personaggio che non ha nulla a che spartire con il pop pseudo classico e lirico che tu citi.
Per quanto riguarda la radio, oggi attraverso app dedicate, il sistema digitale (DAB) ove attivo e la tv satellitare e terrestre si può ascoltare RAI Radio 5 Classica che trasmette ogni giorno ventiquattro ore di musica classica sinfonica, da camera e lirica di cui soltanto quattro (dalle 2 alle 6 del mattino) sono replica dei programmi trasmessi durante il giorno, in questo caso la fascia serale dalle 20 alle 24.

Va molto peggio per il jazz, te lo posso assicurare. 8)
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

Si, giusta osservazione, ho dimenticato di citare rai 5.
Ovviamente mi riferivo ai canali rai normali, dove si fa solo disinformazione ai peggiori livelli, salvo solo pochi programmi (tra cui quelli di Angela che sono molto ben fatti e delle vere operazioni culturali)
Rai 5, in effetti, è un ottimo canale per la musica. Però chiaramente va cercato apposta...in molte regioni nemmeno si vede. Io fino a due anni fa non prendevo assolutamente il segnale.
Rai 5 fa cultura, assolutamente, ed è un canale che va a merito della Rai.
Dall'Ongaro certo che lo conosco, è il Direttore di Santa Cecilia e un ottimo divullgatore. E' anche compositore di musica classica, ovviamente contemporanea, di grande e forse eccessiva difficoltà di approccio.
Ho eseguito una sua composizione, chiamata "manuale di esorcismo" pochi mesi fa ed è stato molto difficile.
Lui persona deliziosa comunque.
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Re: Concerti

Messaggio da Mr Moonlight »

Johnny Rex ha scritto:
PINDARO ha scritto:
chiaky ha scritto:, la Rai invita a cantare brani di opera solo finti cantanti lirici come Bocelli, il Volo, Carli Paoli e simili spacciandoli per grandi cantanti lirici, quando sono solo degli impostori. Questo non è far cultura ma ingannare la gente, che essendo completamente a digiuno di musica d'arte, non ha i mezzi per capire che è presa in giro.
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Re: Concerti

Messaggio da Nick »

4 ta seguite da altri 4 ta. La V di Beethoven?

Anche se sarebbero 3 ta più un taaaaaaa.
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Re: Concerti

Messaggio da Pindaro »

Tra l'altro stucchevole come abbiano riempito di insulti Bonolis, reo di aver riempito i buchi del concerto che la Rai, per ovvie ragioni di marketing, non poteva trasmettere integralmente. Visto che ci faranno sicuramente un dvd o merchandising assortito.
Comunque troppa importanza ad un evento popolare che va preso per quello che è.
200 mila persone che vanno lì per cantare Albachiara o Vita Spericolata.
Vasco Rossi, ottimo negli ottanta e via via tracimato nel nulla, è già tanta roba rispetto agli "artisti" italiani che riempiranno gli stadi negli anni
a venire. I Fedez o i Rovazzi. Gli artisti più di spessore, riempiono a stento un teatro. Perchè confinati nell'oblio , come dicevo prima, dalla tv o dalle radio.
Oltre confine se la passano meglio, la scena musicale offre più opportunità e c'è più curiosità nella gente, nel scoprire e apprezzare buona musica.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

Si. Chiaramente ciò che impressiona sono i numeri. 220.000 persone sono una enormità. Più della intera popolazione di Modena ad esempio.
Questi dati, chiaramente, mi sollecitavano delle domande.
E' altresì evidente che nessun artista italiano è in grado di avere 220.000 persone a un suo concerto. Quindi le riflessioni sul valore del protagonista di tale plebiscito vengono quasi spontanee, almeno per chi è musicista.
Mi verrebbe da dire che l'unica assente era la musica ma peccherei di snobismo. In fondo è non meno importante il carisma del personaggio, specialmente nella musica pop e rock, la capacità di trascinare le folle anche con messaggi semplici.
Mettersi a fare la recensione tecnico-musicale di un "evento" (chiamarlo concerto mi pare azzardato) di queste dimensioni è probabilmente inutile, e rischia di diventare stucchevole, quindi mi auguro solo che chi c'era si sia divertito, e magari ogni tanto si ascolti anche qualcosa di più consistente.
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Re: Concerti

Messaggio da Pitone »

Con 200mila è un evento unico a livello italiano, mi sembrerebbe assurdo non dargli rilievo.
Ma a parte questo, gli artisti di spessore non credo fatichino a riempire un teatro, la misura è questa, non certamente delle grandi folle ma il seguito c'è, mi spingo a dire ne più ne meno che oltre confine,
Le etichette indipendenti ci sono fuori come da noi, le radio alternative un po' meno ma il fenomeno web radio da certamente opportunità.

Il problema grande è che in Italia in generale dal 1975 non si eccelle in nulla musicalmente tranne pochi esempi che saltano fuori ciclicamente, nessuna innovazione intesa come fenomeno più di massa, è tutto fine un po' a se stesso, nessuna onda trascinante che riunisca in qualcosa di alternativo e ricercato.

L'italia musicale ha avuto solo un periodo dove musica di spessore e massa hanno percorso la stessa strada ed è l'italian prog che per l'appunto veniva considerata musica Pop con Battiato che sforna Fetus, Pollution e Sulle Corde di Aries esibendosi negli eventi pop, mica nello stanzino.
Poi tutto si è imborghesito, c'è stato uno split tra cantautorato e disco music, la musica è diventata businness, si sono create correnti di ascolto incompatibili che hanno dato il La alla situazione odierna, dove ha ragione Pindaro, non c'è spazio per ciò che è diverso perché non siamo più abituati a recepire il fenomeno musicale come culturale ma in maggioranza si segue una corrente imposta e i gruppi nascenti stessi in generale ne sono succubi.
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Re: Concerti

Messaggio da Pindaro »

Ci sono musicisti o cantautori dell'epoca che dici, anni 70 inizi anni 80, che dalla musica di spessore sono tracimati nella spazzatura.
Alan Sorrenti, che ha partorito ignobili e inaudibili cagate come "figli delle stelle" facendo soldi a pacchi e diventando un icona della pop music, negli anni 70 era un musicista di altissimo livello, primi due dischi in bilico tra prog e folk, con fior di musicisti. Poi, pecunia non olet, si è messo a fare il J.Travolta denonantri. I Pooh? Non che prima fossero i King Crimson, ma i loro dischi avevano una decenza e coerenza musicale, delle tematiche.
Ma si sono adeguati anche loro, e 9 persone su 10 li conoscono per "uomini soli" e non per Parsifal.
Anche, il per me inaudibile, Antonello Venditti comunque negli anni 70 era un cantautore di protesta o impegnato, rispetto al pop trash che tira fuori oggi.
Credo sia un fenomeno soprattutto italiano. In quanto l'italiano penso sia tra i peggiori fruitori di musica che ci possano essere.
Il prog, l'alternative music, il folk, il rock oltre confine continuano a partorire buonissime cose, ottime cose.
Qui non c'è verso di emergere, se non prendendo gli strumenti in spalla e girandoselo da soli, il mondo.
Altrimenti c'è la strada più facile, i talent o i messaggi veicolati alla Rovazzi. Dove non c'è alcun messaggio, alcuna preparazione musicale, alcuna cifra stilistica. Ma il successo, anche momentano, facile. E chi se ne frega se suoni, canti o beli merda.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Concerti

Messaggio da uglygeek »

PINDARO ha scritto:
chiaky ha scritto:
Sulla tua ultima frase conconrdo solo in parte.
La scuola ha una sua grande importanza,.
Sì, ma non puoi farci niente.
A scuola non insegnano più nulla, e sempre di meno.
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Le solite nozioni di base, e poi il nulla.
Borges, Camus, Dylan, De Andrè, Orwell, Kafka, Ravel e potrei fare centinaia di nomi, non sono mai menzionati.
La guerra mondiale, la barilla con il flauto, l'inferno di Dante, Manzoni e il nulla.
Non so in che scuole siate andati voi ma io ne alle medie e al liceo ho "incontrato" Camus, Orwell, Kafka, Ravel e De André. Borges no, ma forse non lo ricordo io. Di Camus ci fecero leggere tutto "L'Étranger" in francese, di Kafka "La metamorfosi". Ma anche Buzzati e Calvino citati da chiaky. Molto Calvino.
Nel libro di letteratura italiana delle medie c'era addirittura "La ballata del Cerruti" di Gaber e persino "Il Piantatore Di Pellame" di Jannacci e Cochi e Renato, come esempi di poesia in musica. Del "Cerruti" ci fecero fare l'esegesi del testo.
Poi, Purgatorio e Paradiso forse no, ma l'inferno di Dante merita di essere studiato, certi canti andrebbero imparati a memoria secondo me.
Ultima modifica di uglygeek il lun lug 03, 2017 7:51 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Concerti

Messaggio da Pindaro »

uglygeek ha scritto: Non so in che scuole siate andati voi ma io ne alle medie e al liceo ho "incontrato" Camus, Orwell, Kafka, Ravel e De André. Borges no, ma forse non lo ricordo io. Di Camus ci fecero leggere tutto "L'Étranger" in francese, di Kafka "La metamorfosi".
Nel libro di letteratura italiana delle medie c'era addirittura "La ballata del Cerruti" di Gaber e persino "Il Piantatore Di Pellame" di Cochi e Renato, come esempi di poesia in musica
Direi che sei stato fortunato. Sei l'eccezione, non la regola.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Concerti

Messaggio da uglygeek »

chiaky ha scritto:Si. Chiaramente ciò che impressiona sono i numeri. 220.000 persone sono una enormità. Più della intera popolazione di Modena ad esempio.
Questi dati, chiaramente, mi sollecitavano delle domande.
E' altresì evidente che nessun artista italiano è in grado di avere 220.000 persone a un suo concerto. Quindi le riflessioni sul valore del protagonista di tale plebiscito vengono quasi spontanee, almeno per chi è musicista.
Mi verrebbe da dire che l'unica assente era la musica ma peccherei di snobismo. In fondo è non meno importante il carisma del personaggio, specialmente nella musica pop e rock, la capacità di trascinare le folle anche con messaggi semplici.
Mettersi a fare la recensione tecnico-musicale di un "evento" (chiamarlo concerto mi pare azzardato) di queste dimensioni è probabilmente inutile, e rischia di diventare stucchevole, quindi mi auguro solo che chi c'era si sia divertito, e magari ogni tanto si ascolti anche qualcosa di più consistente.
Beh, se un artista di 65 anni, dopo 40 anni di carriera fa un concerto da 220mila persone con gente che si e' messa in fila 32 giorni prima una ragione ci sara' e bisognerebbe analizzarla con un po' meno di presunzione.
Non vanno certo a vederlo perche' e' un figo, E artisti capaci di attirare quel genere di pubblico nel mondo si contano sulle dita di una mano.
Perche' certo la musica di Verdi o dei Beatles o di Miles Davis e' di un altro livello, ma non e' che Rossi faccia del suo talento di compositore il suo punto di forza. Anche i testi a volte sono un po' banali, piu' spesso no. Io non sono un fan, al concerto non sarei andato. Ma e' un po' tutto l'insieme che evidentemente funziona, il linguaggio, la coerenza, la capacita' di parlare a diverse generazioni, anche una certa qualita' perche' altrimenti non si dura a quei livelli per 40 anni, la gente cambia gusti in fretta. Del resto Vasco piaceva molto anche a De André.
Ultima modifica di uglygeek il lun lug 03, 2017 8:08 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Concerti

Messaggio da Nickognito »

Be si, anche io lessi l' Etranger in francese a scuola, piu' le Metamorfosi e la Fattoria degli animali di Orwell. Musica zero al liceo, ma alle medie studiavamo storia della musica, oltre alle terribili esibizioni col flauto e canto.

Ma non vedo come i nostri tempi possano essere rilevanti.

De Andre va benissimo ascoltarlo, mi piace, ma non vedo perche' studiarlo. Se capita, ok, per un motivo particolare, ma insomma....
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Concerti

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:Be si, anche io lessi l' Etranger in francese a scuola, piu' le Metamorfosi e la Fattoria degli animali di Orwell. Musica zero al liceo, ma alle medie studiavamo storia della musica, oltre alle terribili esibizioni col flauto e canto.

Ma non vedo come i nostri tempi possano essere rilevanti.

De Andre va benissimo ascoltarlo, mi piace, ma non vedo perche' studiarlo. Se capita, ok, per un motivo particolare, ma insomma....
Ma perche' cosa fanno oggi a scuola gli studenti? Non ci sono piu' libri di testo? :)
Di De Andre' ci avevano fatto leggere la Guerra di Piero quando si parlava di prima guerra mondiale.
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

PINDARO ha scritto:Ci sono musicisti o cantautori dell'epoca che dici, anni 70 inizi anni 80, che dalla musica di spessore sono tracimati nella spazzatura.
Alan Sorrenti, che ha partorito ignobili e inaudibili cagate come "figli delle stelle" facendo soldi a pacchi e diventando un icona della pop music, negli anni 70 era un musicista di altissimo livello, primi due dischi in bilico tra prog e folk, con fior di musicisti. Poi, pecunia non olet, si è messo a fare il J.Travolta denonantri. I Pooh? Non che prima fossero i King Crimson, ma i loro dischi avevano una decenza e coerenza musicale, delle tematiche.
Ma si sono adeguati anche loro, e 9 persone su 10 li conoscono per "uomini soli" e non per Parsifal.
Anche, il per me inaudibile, Antonello Venditti comunque negli anni 70 era un cantautore di protesta o impegnato, rispetto al pop trash che tira fuori oggi.
Credo sia un fenomeno soprattutto italiano. In quanto l'italiano penso sia tra i peggiori fruitori di musica che ci possano essere.
Il prog, l'alternative music, il folk, il rock oltre confine continuano a partorire buonissime cose, ottime cose.
Qui non c'è verso di emergere, se non prendendo gli strumenti in spalla e girandoselo da soli, il mondo.
Altrimenti c'è la strada più facile, i talent o i messaggi veicolati alla Rovazzi. Dove non c'è alcun messaggio, alcuna preparazione musicale, alcuna cifra stilistica. Ma il successo, anche momentano, facile. E chi se ne frega se suoni, canti o beli merda.
Purtroppo è così, e, ribadisco, molta colpa è appunto dell'ignoranza musicale dell'italiano medio di oggi. La musica per gli italiani deve essere un qualcosa di disimpegnato e quindi l'esempio di Alan Sorrenti è proprio quello che calza a pennello.
Basta il motivetto orecchiabile e via milioni di copie vendute.
Da musicista me ne dolgo, soprattutto considerato tutto quello che l'Italia ha dato alla musica in altri tempi.... :(
Comunque i musicisti bravi non mancano. Solo che sono poco seguiti :roll:
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

uglygeek ha scritto:
PINDARO ha scritto:
chiaky ha scritto:
Sulla tua ultima frase conconrdo solo in parte.
La scuola ha una sua grande importanza,.
Sì, ma non puoi farci niente.
A scuola non insegnano più nulla, e sempre di meno.
Dalla letteratura, alla musica, dalla storia alle scienze.
Le solite nozioni di base, e poi il nulla.
Borges, Camus, Dylan, De Andrè, Orwell, Kafka, Ravel e potrei fare centinaia di nomi, non sono mai menzionati.
La guerra mondiale, la barilla con il flauto, l'inferno di Dante, Manzoni e il nulla.
Non so in che scuole siate andati voi ma io ne alle medie e al liceo ho "incontrato" Camus, Orwell, Kafka, Ravel e De André. Borges no, ma forse non lo ricordo io. Di Camus ci fecero leggere tutto "L'Étranger" in francese, di Kafka "La metamorfosi". Ma anche Buzzati e Calvino citati da chiaky. Molto Calvino.
Nel libro di letteratura italiana delle medie c'era addirittura "La ballata del Cerruti" di Gaber e persino "Il Piantatore Di Pellame" di Jannacci e Cochi e Renato, come esempi di poesia in musica. Del "Cerruti" ci fecero fare l'esegesi del testo.
Poi, Purgatorio e Paradiso forse no, ma l'inferno di Dante merita di essere studiato, certi canti andrebbero imparati a memoria secondo me.
Beh, sono molto stupito. Quanti anni hai?
Io, che ne ho 44, alle medie mi facevano suonare sinfonia 40 di Mozart, poi cambiò l'insegnante e ci facevano studiare "la domenica andando alla messa" della Cinquetti :D e i Beatles (che vanno bene per carità....ma andrebbero affiancati alla musica classica che è il punto da cui è nato tutto).
Come letteratura i soliti Promessi sposi e Divina Commedia. Iliade, Odissea, Eneide. Poi qualche cosa a scelta per l'estate che nessuno leggeva perchè era su base volontaria :-?
Magari mi avessero costretto a leggere Buzzati, per dirne uno, alle medie.
Il deserto dei tartari, ma anche "una vita " valgono da soli come un intero volume di psicologia umana e comportamento sociale, anche volendo tralasciare gli splendidi racconti.
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

uglygeek ha scritto:
chiaky ha scritto:Si. Chiaramente ciò che impressiona sono i numeri. 220.000 persone sono una enormità. Più della intera popolazione di Modena ad esempio.
Questi dati, chiaramente, mi sollecitavano delle domande.
E' altresì evidente che nessun artista italiano è in grado di avere 220.000 persone a un suo concerto. Quindi le riflessioni sul valore del protagonista di tale plebiscito vengono quasi spontanee, almeno per chi è musicista.
Mi verrebbe da dire che l'unica assente era la musica ma peccherei di snobismo. In fondo è non meno importante il carisma del personaggio, specialmente nella musica pop e rock, la capacità di trascinare le folle anche con messaggi semplici.
Mettersi a fare la recensione tecnico-musicale di un "evento" (chiamarlo concerto mi pare azzardato) di queste dimensioni è probabilmente inutile, e rischia di diventare stucchevole, quindi mi auguro solo che chi c'era si sia divertito, e magari ogni tanto si ascolti anche qualcosa di più consistente.
Beh, se un artista di 65 anni, dopo 40 anni di carriera fa un concerto da 220mila persone con gente che si e' messa in fila 32 giorni prima una ragione ci sara' e bisognerebbe analizzarla con un po' meno di presunzione.
Non vanno certo a vederlo perche' e' un figo, E artisti capaci di attirare quel genere di pubblico nel mondo si contano sulle dita di una mano.
Perche' certo la musica di Verdi o dei Beatles o di Miles Davis e' di un altro livello, ma non e' che Rossi faccia del suo talento di compositore il suo punto di forza. Anche i testi a volte sono un po' banali, piu' spesso no. Io non sono un fan, al concerto non sarei andato. Ma e' un po' tutto l'insieme che evidentemente funziona, il linguaggio, la coerenza, la capacita' di parlare a diverse generazioni, anche una certa qualita' perche' altrimenti non si dura a quei livelli per 40 anni, la gente cambia gusti in fretta. Del resto Vasco piaceva molto anche a De André.
Guarda, non ho nessuna presunzione, infatti ho detto che è pleonastico mettersi a fare l'analisi tecnica del concerto, che ho visto ieri in differita.
Tu stesso dici che il talento di compositore non è la sua forza, che le parole idem. Io aggiungo che Vasco è stonato, molto stonato. Cosa che evidentemente non ha alcuna importanza.
Cosa resta? Il carisma, come già accennavo, la capacità di fare identificare molte persone. Non è una cosa da sottovalutare.
Ma con la musica non c'entra nulla.
Tuttavia massimo rispetto per un uomo capace di toccare le corde di così tanta gente, per così tanti anni. Le mie non le tocca nemmeno di striscio, ma io sono solo uno.
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

Nickognito ha scritto:Be si, anche io lessi l' Etranger in francese a scuola, piu' le Metamorfosi e la Fattoria degli animali di Orwell. Musica zero al liceo, ma alle medie studiavamo storia della musica, oltre alle terribili esibizioni col flauto e canto.

Ma non vedo come i nostri tempi possano essere rilevanti.

De Andre va benissimo ascoltarlo, mi piace, ma non vedo perche' studiarlo. Se capita, ok, per un motivo particolare, ma insomma....
De Andrè penso venga citato molto per via dei testi, che sono, effettivamente, notevolissimi.
Non so se siano paragonabili a quelli dei migliori poeti della sua epoca, ma sono comunque testi notevolissimi per uno che fa musica.Anche quelli di Guccini per dire...
Restano però testi nati per la musica, quindi hanno alcuni limiti strutturali, si devono incastrare con la musica insomma...
E' un pò lo stesso discorso dei libretti d'opera. Alcuni sono poeticamente notevolissimi a patto che si consideri che sono nati per la musica.

Musicalmente, però De Andrè era oggettivamente limitato. Non può certamente essere considerato un grande musicista. Le canzoni sono su due o tre note, anche se era bravo a districarsi tra vari generi.
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

In sostanza De Andrè non lo farei studiare come musica, banale e trascurabile rispetto alle musiche da far studiare perchè grandi davvero, e nemmeno in letteratura, visto che si parla di poesia fatta apposta per la musica, ma ne farei un esempio di testo musicale. Ci fosse tempo e modo di studiare l'arte del testo musicale ci starebbe dentro di sicuro. Un pò come Dylan per esempio.
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Re: Concerti

Messaggio da Pitone »

chiaky ha scritto:
uglygeek ha scritto:
chiaky ha scritto:Si. Chiaramente ciò che impressiona sono i numeri. 220.000 persone sono una enormità. Più della intera popolazione di Modena ad esempio.
Questi dati, chiaramente, mi sollecitavano delle domande.
E' altresì evidente che nessun artista italiano è in grado di avere 220.000 persone a un suo concerto. Quindi le riflessioni sul valore del protagonista di tale plebiscito vengono quasi spontanee, almeno per chi è musicista.
Mi verrebbe da dire che l'unica assente era la musica ma peccherei di snobismo. In fondo è non meno importante il carisma del personaggio, specialmente nella musica pop e rock, la capacità di trascinare le folle anche con messaggi semplici.
Mettersi a fare la recensione tecnico-musicale di un "evento" (chiamarlo concerto mi pare azzardato) di queste dimensioni è probabilmente inutile, e rischia di diventare stucchevole, quindi mi auguro solo che chi c'era si sia divertito, e magari ogni tanto si ascolti anche qualcosa di più consistente.
Beh, se un artista di 65 anni, dopo 40 anni di carriera fa un concerto da 220mila persone con gente che si e' messa in fila 32 giorni prima una ragione ci sara' e bisognerebbe analizzarla con un po' meno di presunzione.
Non vanno certo a vederlo perche' e' un figo, E artisti capaci di attirare quel genere di pubblico nel mondo si contano sulle dita di una mano.
Perche' certo la musica di Verdi o dei Beatles o di Miles Davis e' di un altro livello, ma non e' che Rossi faccia del suo talento di compositore il suo punto di forza. Anche i testi a volte sono un po' banali, piu' spesso no. Io non sono un fan, al concerto non sarei andato. Ma e' un po' tutto l'insieme che evidentemente funziona, il linguaggio, la coerenza, la capacita' di parlare a diverse generazioni, anche una certa qualita' perche' altrimenti non si dura a quei livelli per 40 anni, la gente cambia gusti in fretta. Del resto Vasco piaceva molto anche a De André.
Guarda, non ho nessuna presunzione, infatti ho detto che è pleonastico mettersi a fare l'analisi tecnica del concerto, che ho visto ieri in differita.
Tu stesso dici che il talento di compositore non è la sua forza, che le parole idem. Io aggiungo che Vasco è stonato, molto stonato. Cosa che evidentemente non ha alcuna importanza.
Cosa resta? Il carisma, come già accennavo, la capacità di fare identificare molte persone. Non è una cosa da sottovalutare.
Ma con la musica non c'entra nulla.
Tuttavia massimo rispetto per un uomo capace di toccare le corde di così tanta gente, per così tanti anni. Le mie non le tocca nemmeno di striscio, ma io sono solo uno.
Chiaky mi sembra di aver capito ciò che fai, quindi massima ammirazione e quasi imbarazzo nel parlare di musica con te io che sono un ascoltatore.
Voglio solo dirti che capisco sia difficile per chi è del mestiere accettare ci possano essere stonature o costruzioni semplici o non so, ma c'è e deve esistere un mondo musicale più accessibile, ed è musica, diversa ma musica anche questa, abbiamo facoltà di non ascoltarla ma rimane una versione della musica.
Nello specifico di Vasco e per, spero, portare argomenti concreti alla sua importanza musicale che giustifica l'evento di sabato, prendo spunto dal mio intervento precedente e mi allaccio all'assist di Pindaro con Alan Sorrenti.
In quel fatidico metà anni 70, il movimento della controcultura legato ad una musica fuori dalle convenzioni aziendali viene abbattuto sotto i colpi dei biglietti l'entrata ai concerti, sembra banale ma è così. Prendo Alan come l'emblema di questa metamorfosi, da una musica creata da dentro verso una musica creata per fuori.
In un periodo dove si rincorre il successo planetario con la disco music ed i cantautori si allineano al ribasso, dove nel 75 all'ultimo disastroso concerto organizzato da Re Nudo i benpensanti mettono all'indice definitivamente la voglia libertà rappresentata dal vecchio movimento hippy, riportando al centro un ritorno ad una sana pudicizia, lui nel 77/78/79 se ne esce con 3 singoli d'esordio dove con Jenny, La Nostra Relazione (mia preferita in assoluto) e Albachiara sbatte in faccia con crudezza un malessere generazionale fuori completamente dai canoni artistici di allora. Canzoni che oggi e solo oggi ascoltate e riascoltate ci sembrano banali (non lo sono) allora erano coraggiose, fuori schema.
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

Pitone ha scritto:
chiaky ha scritto:
uglygeek ha scritto: Beh, se un artista di 65 anni, dopo 40 anni di carriera fa un concerto da 220mila persone con gente che si e' messa in fila 32 giorni prima una ragione ci sara' e bisognerebbe analizzarla con un po' meno di presunzione.
Non vanno certo a vederlo perche' e' un figo, E artisti capaci di attirare quel genere di pubblico nel mondo si contano sulle dita di una mano.
Perche' certo la musica di Verdi o dei Beatles o di Miles Davis e' di un altro livello, ma non e' che Rossi faccia del suo talento di compositore il suo punto di forza. Anche i testi a volte sono un po' banali, piu' spesso no. Io non sono un fan, al concerto non sarei andato. Ma e' un po' tutto l'insieme che evidentemente funziona, il linguaggio, la coerenza, la capacita' di parlare a diverse generazioni, anche una certa qualita' perche' altrimenti non si dura a quei livelli per 40 anni, la gente cambia gusti in fretta. Del resto Vasco piaceva molto anche a De André.
Guarda, non ho nessuna presunzione, infatti ho detto che è pleonastico mettersi a fare l'analisi tecnica del concerto, che ho visto ieri in differita.
Tu stesso dici che il talento di compositore non è la sua forza, che le parole idem. Io aggiungo che Vasco è stonato, molto stonato. Cosa che evidentemente non ha alcuna importanza.
Cosa resta? Il carisma, come già accennavo, la capacità di fare identificare molte persone. Non è una cosa da sottovalutare.
Ma con la musica non c'entra nulla.
Tuttavia massimo rispetto per un uomo capace di toccare le corde di così tanta gente, per così tanti anni. Le mie non le tocca nemmeno di striscio, ma io sono solo uno.
Chiaky mi sembra di aver capito ciò che fai, quindi massima ammirazione e quasi imbarazzo nel parlare di musica con te io che sono un ascoltatore.
Voglio solo dirti che capisco sia difficile per chi è del mestiere accettare ci possano essere stonature o costruzioni semplici o non so, ma c'è e deve esistere un mondo musicale più accessibile, ed è musica, diversa ma musica anche questa, abbiamo facoltà di non ascoltarla ma rimane una versione della musica.
Nello specifico di Vasco e per, spero, portare argomenti concreti alla sua importanza musicale che giustifica l'evento di sabato, prendo spunto dal mio intervento precedente e mi allaccio all'assist di Pindaro con Alan Sorrenti.
In quel fatidico metà anni 70, il movimento della controcultura legato ad una musica fuori dalle convenzioni aziendali viene abbattuto sotto i colpi dei biglietti l'entrata ai concerti, sembra banale ma è così. Prendo Alan come l'emblema di questa metamorfosi, da una musica creata da dentro verso una musica creata per fuori.
In un periodo dove si rincorre il successo planetario con la disco music ed i cantautori si allineano al ribasso, dove nel 75 all'ultimo disastroso concerto organizzato da Re Nudo i benpensanti mettono all'indice definitivamente la voglia libertà rappresentata dal vecchio movimento hippy, riportando al centro un ritorno ad una sana pudicizia, lui nel 77/78/79 se ne esce con 3 singoli d'esordio dove con Jenny, La Nostra Relazione (mia preferita in assoluto) e Albachiara sbatte in faccia con crudezza un malessere generazionale fuori completamente dai canoni artistici di allora. Canzoni che oggi e solo oggi ascoltate e riascoltate ci sembrano banali (non lo sono) allora erano coraggiose, fuori schema.
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Pitone, nessun imbarazzo per favore :wink:
Si, hai ragione, e comunque le cose "di massa" difficilmente sono di assoluta qualità. Questo non è un problema.
Vasco è stato un simbolo di un malessere. Verissimo. E' questa la sua forza. La gente lo vede come uno di loro. Vasco nasce come cantore degli emarginati, di quelli che non riuscivano a trovare un posto nella società a cavallo dei 70 e 80, dei tossicodipendenti, di quelli che si bevevano al bar una vita che non riusciva a decollare.
In questo lo allineo a Renato Zero, anche lui ai suoi tempi cantore delle periferie, delle borgate, dei diversi, della gente da marciapiede, degli scarti della società (un esempio per tutti l'album Artide e Antardide dove i temi erano i marciapiedi, le periferie, le stazioni abbandonate, le prigioni, i domicilii coatti etc...).
Parliamo quindi di personaggi con una forte presa popolare su determinate fascie di pubblico.
Su questo non ho nulla da eccepire. Anzi, Vasco (come Zero, che a me piace però molto di più nonostante una decadenza egualmente rovinosa) è stato, in questo senso, un cantante imposrtantissimo.
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Re: Concerti

Messaggio da Nick »

La nostra relazione bellissima canzone, è bello il primo lp di Vasco.
Veramente sono belli tutti fino a Cosa Succede in Città.

Un cantautore originale, con molte belle canzoni, che riesce bene nell'intento di cantare in italiano con un arrangiamento Rock per certi versi riuscendo meglio di altri dello stesso periodo che facevano la stessa operazione pure molto bene, penso a Finardi e Fossati.

Lui volenti e nolenti ha dato un linguaggio a tutta una marmaglia con cui io e molti di noi non si identifica ma che esisteva e proprio in quelli anni usciva fuori.
Ma pur non identificandomi non posso negare che le canzoni sia nel testo che nella musica hanno un'efficacia ed una forza non indifferente.
Per dire Zucchero qualitativamente ha fatto musica migliore, ma Vasco è più forte e significativo secondo me mentre Zucchero non significa niente.

Quelli di adesso sono solo delle operazioni evento, non diverse da quelli di Rolling Stones o Springsteen, lui come italiano per il tipo di musica che ha fatto si può permettere di riempire stadi cosa che De Andre o De Gregori non potevano fare.
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

Nick ha scritto:La nostra relazione bellissima canzone, è bello il primo lp di Vasco.
Veramente sono belli tutti fino a Cosa Succede in Città.

Un cantautore originale, con molte belle canzoni, che riesce bene nell'intento di cantare in italiano con un arrangiamento Rock per certi versi riuscendo meglio di altri dello stesso periodo che facevano la stessa operazione pure molto bene, penso a Finardi e Fossati.

Lui volenti e nolenti ha dato un linguaggio a tutta una marmaglia con cui io e molti di noi non si identifica ma che esisteva e proprio in quelli anni usciva fuori.
Ma pur non identificandomi non posso negare che le canzoni sia nel testo che nella musica hanno un'efficacia ed una forza non indifferente.
Per dire Zucchero qualitativamente ha fatto musica migliore, ma Vasco è più forte e significativo secondo me mentre Zucchero non significa niente.

Quelli di adesso sono solo delle operazioni evento, non diverse da quelli di Rolling Stones o Springsteen, lui come italiano per il tipo di musica che ha fatto si può permettere di riempire stadi cosa che De Andre o De Gregori non potevano fare.
Giusto. Mi pare curioso, però, che quei temi del Vasco anni 70-80 colpiscano nel segno ancora oggi con questi numeri clamorosi. Quelli erano messaggi perfetti per quel periodo, fatto di eroina, cocaina, disagio sociale straordinario. Non voglio dire che oggi non ci sia disagio sociale, me ne guardo bene, ma forse è di altro tipo....
Invece a quanto pare, queste canzoni (parlo delle vecchie) ancora parlano alla gente di oggi, perchè a seguire Vasco ci sono anche tanti ragazzi giovani, non solo ultra quarantenni.
Questo riguarda le camzoni vecchie. Le canzoni degli ultimi 15 anni, almeno, anche tralasciando il dato puramente tecnico, non mi sembrano aver nulla da dire. Sono lo specchio patetico di un ex ragazzo problematico ormai ricco e che imita penosamente se stesso.
Eppure il Vasco fa nuovi adepti, non è un mito degli anni 80 a cui i vecchi fans tributano omaggi per il suo passato. E' questo che non mi torna tanto.
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Re: Concerti

Messaggio da Nick »

Ma antropologicamente l'italiano è diventato questo dalla fine anni '70 ad oggi.

Pensa a Berlusconi che ancora a 80 anni ha il suo consenso, non quello di una volta ma ne ha ancora.

Un rozzo individualista che vuole un linguaggio semplice, vasco e berlusconi li rappresentano benissimo.
Ma anche Renzi, Benigni o Fiorello, meno rozzi ma comunque semplici e individualisti, li rappresentano benissimo.

A tutti questi personaggi al di là delle simpatie non si può negare di avere la capacità di suprema rappresentazione che colpisce anche chi come noi che non siamo rozzi, individualisti e semplici.

ps: la vena artistica di chiunque dura 7-10 anni, ma è normale che sia così, vale per i rolling stones come per vasco rossi, per tutti tranne eccezioni.
Tutti i grandi 60-70 enni del rock cantano soprattutto le loro vecchie canzoni che sono le più belle e rappresentative.
Quelle parole funzionano ancora oggi, ed anche la musica perchè il rock ha terminato la sua parabola ascendente.
Ultima modifica di Nick il lun lug 03, 2017 1:29 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

Nick ha scritto:Ma antropologicamente l'italiano è diventato questo dalla fine anni '70 ad oggi.

Pensa a Berlusconi che ancora a 80 anni ha il suo consenso, non quello di una volta ma ne ha ancora.

Un rozzo individualista che vuole un linguaggio semplice, vasco e berlusconi li rappresentano benissimo.
Ma anche Renzi, Benigni o Fiorello, meno rozzi ma comunque semplici e individualisti, li rappresentano benissimo.

A tutti questi personaggi al di là delle simpatie non si può negare di avere la capacità di suprema rappresentazione che colpisce anche chi come noi che non siamo rozzi, individualisti e semplici.

ps: l'attività artistica di chiunque dura 7-10 anni, ma è normale che sia così, vale per i rolling stones come per vasco rossi, per tutti tranne eccezioni.
Tutti i grandi 60-70 enni del rock cantano soprattutto le loro vecchie canzoni che sono le più belle e rappresentative.
Quelle parole funzionano ancora oggi, ed anche la musica perchè il rock ha terminato la sua parabola ascendente.
Questo è verissimo comunque.
Vale quasi per tutti.
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Nick
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Re: Concerti

Messaggio da Nick »

Ma secondo me è un altro problema che riguarda il mondo e quindi anche l'arte.

Adesso faccio un ragionamento che forse non c'entra niente, però chissà.

Viviamo in un darwinismo conclamato, c'è sempre stato il darwinismo però era più nascosto, per cui non è più una questione di qualità, è proprio una questione del più forte, del più adattato, del più rappresentativo, del campione.
E' questo investe tutti i campi, dalla politica all'arte alla vita comune, prima investiva solo la vita comune.

Per ceri versi è una rappresentazione di verità rispetto alla rappresentazione di un ideale, ed io pur volendo essere idealista credo fortemente nel darwinismo anche se non mi conviene, io non sono un campione o il più forte, neanche il più debole, sono normale.
Ultima modifica di Nick il lun lug 03, 2017 1:37 pm, modificato 1 volta in totale.
chiaky
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Re: Concerti

Messaggio da chiaky »

Poi vabbè...Verdi ha scritto Otello a 76 anni e Falstaff a 80 per dire :D . Ma ci vuol pazienza.... :D
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