Tolkien, e qui vicino

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balbysauro
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Messaggio da balbysauro »

Gios ha scritto:E' na virtù, no? Le consiglio tutt'e sette, dai, tutt'e quattro, e tutt'e tre, belle che sono.

qualche dubbio solo sulla giustizia, con tutte queste toghe rosse... :roll:
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Messaggio da Gios »

Grazie balby, il "momento Berlusconi" dei battutisti del forum mancava, nel topic di Tolkien ;)


Non serve che mi metta qui a chiacchierare tra la giustizia dei tribunali e la giustizia dei cieli, che sono nella stessa relazione (ingigantita con tendenza infinita) della Letizzetto e Megan Fox, che comunque condividono la piacevole situazione di "donna", vero? :D
Ultima modifica di Gios il mar mag 19, 2009 10:26 pm, modificato 1 volta in totale.
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balbysauro
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Messaggio da balbysauro »

e meno male che non ho fatto una battuta sulla Fortezza :lol:


e comunque il paragone con Luciana/Fox è sbagliato, essendo Egli unto del signore e Signore a sua volta (come avevano ben capito i giornali inglesi)
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Messaggio da Gios »

Non posso che consigliare prudenza anche nelle battute, a questo punto, forza.


Torniamo in topic; è un bell'argomento.
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balbysauro
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Messaggio da balbysauro »

Gios ha scritto:Non posso che consigliare prudenza anche nelle battute, a questo punto, forza.


Torniamo in topic; è un bell'argomento.
scusandomi naturalmente per il breve inciso disturbatorio, ascolto il consiglio del prudente e temperante (un po' meno) Gios

buona prosecuzione
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Messaggio da BackhandWinner »

Gios ha scritto:"Retrogusto neonazista" non si sentiva dagli anni '70 (con l'eccezzione forse delle pagine culturali di Rep), su Tolkien, pressapoco. Tolkien che strizza l'occhio al nazismo, Tolkien che struzza l'occhio al comunismo: ma si perdona (come sempre si fa) a Back anche questa goffa e stantia inquadratura dell'argomento (poi, certo, già lo sapete :D oppure patrimonio consolidato cose che farebbero fatica a reggere alla critica di un amatore dilettante di Tolkien).

Non serve quindi nemmeno proporre le lettere del suddetto Tolkien su quanta antipatia lo legasse al nazismo e al gusto nazista, accusato giustamente d'avere corrotto e fatto impazzire, per riprendere l'espressione di Chesterton, quelle virtù, quei mondi, quelle mitologie d'una ben definita area geografica e storica. Che poi il lettore colto del giovedì, molto smaliziato, molto omphalon-addicted legga sfuggevolmente un commento, e poi lo riporti nel salotto di Madame Verdurin per fare figura d'alto intenditor, ci sta anche :D Farlo fuori dai salotti di Madame, può essere però rischioso, quindi consiglierei più prudenza. Non credo comunque che nessuno che abbia letto almeno il SdA abbia mai potuto pensare un qualcosa che si avvicini a quest'idea, o almeno nessuno intellettualmente sano.

Con questa impostazione, temo che persino gli splendidi falchi dello stupormundi (che volano assai più bassi dei Serafini e perfino dei Nazgul) dalla chiara e alta fronte rimangano inaccessibili :D

Sul deathmetal la questione è equivoca, per un autore come Tolkien "abbastanza" familiare col trattato sulla musica di Agostino e la concezione della stessa riversata in Bernardo di Chiaravalle e Dante, e così nel gotico: e la cui cosmogonia è formata non a caso sull'armonia. C'è un bel saggio su Tolkien e la musica di di Edoardo Volpi Kellerman in "Albero" di Tolkien. Qui per chi fosse interessato, le conseguenze musicali della Terra di Mezzo.

Questo sul "retrogusto", su cui era doveroso intervenire: sul resto, se non garba, pazienza, il mondo è grande, c'è spazio per tutti, no? ;)
Io però avrei scritto 'Omphalos-centred'. :)
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Messaggio da BackhandWinner »

balbysauro ha scritto:1) grazie a bhw per avermi fatto conoscere il Bondolizer... sono stregato :lol:
:lol:

En attendant il Gioslizer 1.0, MyMorbo.it Production.
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Messaggio da Gios »

No, che: chi si accentra sull'ombelico è l'uomo vitruviano: e mantiene una certa virilità capanea. Chi si droga del proprio ombelico china il volto, s'accartoccia, non può più indagare "le cose di lassù" perché costretto ad osservare le proprie budella, non ha diritta la schiena, alto il mento, perde, per così dire, la serena dignità verso le stelle. ;)
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Messaggio da Gios »

"L'ammirevole potenza della ragione unica e suprema compensa attraverso una giusta disposizione la disparità esistente tra cose umane e divine; e ciò che per infima origine e contradditoria natura sembra in intimo dissidio viene composto dall'unico dilettevole accordo di una superiore, ben equilibrata armonia." E' l'avvio del De consecratione Ecclesiae a se aedificatae dell'abate Sugerio, circa anni '30 del XII secolo. L'abate Sugerio sfrutta le forme e le luci per far e del coro dell'abbazia di Saint-Denis un'evidenza di Dio in terra, modello della Città di Dio dell'Apocalisse. Credo che rappresenti abbastanza bene il concetto insito in Tolkien, che assomiglia molto alla fiducia attiva in Dio.


Ma questo (mi era venuto in mente su quella cosa dell'armonia che avevo scritto a Back) assomiglia anche molto a quello che si diceva di Eru nel terzo movimento con Melkor: prendere le discordanze, i dissidi, raccoglierli in sé e volgerli in bene, trasformandoli.
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Messaggio da Gios »

Nel capitolo XIII (e anche prima, ma non l'ho appuntato) di Jane Eyre si trova il concetto secondo il quale i "fairies", che in italiano non si può rendere con niente di meglio che "esseri fatati", ma che mi pare di capire in inglese abbia un significato un po' più dignitoso, avrebbo abbandonato l'Inghilterra molto tempo fa.

Questa è una cosa che mi incuriosisce molto, l'ho trovato piuttosto spesso: in Kipling nel Puck il Folletto, in Shakespeare in Sogno di una Notte di Mezzestate, in Stevenson, nel Mabinogion gallese, nella raccolta di fiabe irlandesi di W.B.Yeats, per fare qualche esempio, ma di sicuro anche altrove, che non ricordo. E' una cosa piuttosto strana, come se ci fosse un ricordo antico, oppure se si sentisse la necessità di una giustificazione d'un qualcosa che era e non è più.

Sarei curioso di sapere quale sia l'origine di questa convinzione e formula.
E' un'idea profondamente radicata anche in Tolkien.
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Messaggio da balbysauro »

Gios ha scritto:i "fairies", che in italiano non si può rendere con niente di meglio che "esseri fatati", ma che mi pare di capire in inglese abbia un significato un po' più dignitoso, avrebbo abbandonato l'Inghilterra molto tempo fa.
stavo per fare una battuta, poi mi sono ricordato che Gios non vuole e preferisce altro :(

http://www.youtube.com/watch?v=kHjqSGQdjFg
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Messaggio da Gios »

balbysauro ha scritto:
Gios ha scritto:i "fairies", che in italiano non si può rendere con niente di meglio che "esseri fatati", ma che mi pare di capire in inglese abbia un significato un po' più dignitoso, avrebbo abbandonato l'Inghilterra molto tempo fa.
stavo per fare una battuta, poi mi sono ricordato che Gios non vuole e preferisce altro :(

http://www.youtube.com/watch?v=kHjqSGQdjFg



Aaaaah, che lagna, e falla sta battuta, poi mosca però ;)
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Re: Tolkien, e qui vicino

Messaggio da Gios »

Esce in questi giorni dalle Edizioni Mediterranee Sir Gawain e il Cavaliere Verde (prima c'era una edizione Adelphi con prefazione dello stesso Tolkien) che contiene anche due versioni della Perla e del Sir Orfeo, nella traduzione moderna di Tolkien. La prefazione è di Franco Cardini, e mi incuriosisce molto. Segnalo anche una raccolta di saggi, Mitopoiesi. Fantasia e storia in Tolkien.


In questi giorni ho riletto, dopo molti anni e molte altre letture, il Signore degli Anelli: il piacere nella trama e negli eventi di primo impatto è sempre lo stesso, e adesso s'è fatto più raffinato, a più strati. Credo di avere apprezzato in particolare molto di più la natura, che avevo trascurato per la foga degli eventi, la luminosità di Lorien e di Caras Galadhon, lo scorrere dell'Anduin, la calma di Imladris, la brulla disperazione dell'Altopiano du Gorgoroth, i giardini della Contea, le pianure dell'Ovestfalda. L'Appendice A che un tempo avevo saltato (ma che poi separatamente avevo ripreso), mi ha stupefatto e fatto più che reverente.
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Re: Tolkien, e qui vicino

Messaggio da Gios »

Un'altra rilettura del Signore degli Anelli, nelle ultime settimane. Questa volta:

- Mi ha molto interessato il personaggio di Aragorn. E' evidente in Tolkien la tensione ad esaltare gli umili. Si potrebbe scontrare, questo precetto, nella mentalità comune, con la regalità di Aragorn. Eppure Aragorn è sia regale sia umile, perché l'umiltà gli viene dalla sua umanità, e la sua grandezza dalla regalità. E' il trono di Isildur a fare grande Aragorn, e quando accetta e pretende il Palanthir si pone sopra gli altri, è sempre perché è il trono (la pace del Re) a concedergli questo privilegio, che è poi un dovere. In Aragorn c'è molto di quello che dovrebbe essere un grande uomo virile: fermezza, decisione, spirito di sacrificio, responsabilità, ma anche dolcezza, affetto, passione.
Insomma troppo spesso l'umiltà viene scambiata con la debolezza, oggi: ma Aragorn è umile e forte.

- I due capitoli più emozionanti e coinvolgenti (ma non i più soavi) rimangono l'assedio di Gondor, la cavalcata dei Rohirrim e la battaglia dei campi del Pelennor. C'è un momento estremamente commovente, che forse non avevo mai colto appieno. Segue di poco la morte di Theoden. Eomer vede Theoden morto, e allora è preso da giusta furia, e grida "morte, verso la fine del mondo e la devastazione", e i cavalieri di Rohan lo seguono, gridando "morte! morte!". E' una immagine brutale, sanguinaria, violenta. C'è tutto il furore della battaglia, dello sdegno verso quello che è falso, bugiardo e brutto: c'è tutto lo spirito cavalleresco.

- Ci sono poche donne nel Signore degli Anelli, tutte differenti tra loro: di Arvwen si scrive (differentemente dai film) molto poco, è quasi accennata la sua vista, anche a Gran Burrone. Si dice solo che assomigli a Luthien Thinuviel, quindi la possiamo immaginare nera di capelli e dai lineamenti marcati. In lei c'è la fedeltà. Galadriel è la donna-Regina, quasi una Madonna Theotokos: sembra oltre il bene il male, ed è terribile nel suo potenziale di magnificenza. Eowyn, fredda come il ghiaccio e bella come la neve, sente tutto il peso di una società maschile (in un tempo di guerra, quindi maschile) eppure alla fine abbandona questa visione. La mia preferita è, però, Boccadoro. È la più misteriosa, dolce, soave, una specie di dea del raccolto, mite e serena.
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Re: Tolkien, e qui vicino

Messaggio da Kafelnikov 18 »

Tolkien ha ispirato lui

Immagine

Pagherei per vedere Gios ascoltarlo. :lol:
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Re: Tolkien, e qui vicino

Messaggio da Gios »

Ho usato google images (formidabile la ricerca al contrario, l'avete mai usata?), da cui si deduce sia una specie di matto fanatico.

E' una eccellente dimostrazione di una tesi tolkieniana (e cristiana in generale): ovvero che niente è malato e corrotto in origine, ma molte cose sono corruttibili e si possono degradare e imbruttire, se il Male (Sauron, o Satana: ma nemmeno il Male è nato malvagio!) ci riesce.
Insomma delle tesi buone possono impazzire fino a farle diventare malvagie (peraltro mi pare di capire questo parta subito dal mare, prendendo spunto da quella manciata di parole in linguaggio oscuro presenti nel Signore degli Anelli); oppure, come in questo casom si prende il lato nero e negativo di una storia luminosa.
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Re: Tolkien, e qui vicino

Messaggio da BackhandWinner »

Gios ha scritto:Edizioni Mediterranee
Il massimo concentrato di spazzatura per singola casa editrice mai visto in Italia (forse in Europa e nel mondo, ma non ho elementi per dirlo :)).

Quando lavoravo in libreria facevo in modo che quella roba lì finisse negli angoli più remoti e spiacevoli del negozio, in un tentativo, un po' disperato, di separare il grano letterario e saggistico dalla feccia esoterica.

C'era poco da fare, ovviamente, alla fine: arrivavano le tardone illitterate niueigge e il ruolo m'imponeva di tirar fuori - con i guanti e turandosi il naso, parlando il meno possibile e guardando in faccia le zie niueigge il meno possibile - quella roba là.
La spietata legge del mercato: che non è disposto a fare distinzioni poetiche.
Gios ha scritto:Un'altra rilettura del Signore degli Anelli, nelle ultime settimane.
Sì ma mi raccomando non trascurar troppo le sessioni serali di D&D con gli amici fantasy-nerd.
Che l'isolamento, per quanto possa esser giustificato dalla pochezza degli stimoli della realtà esterna circostante, alla lunga fa male.
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Re: Tolkien, e qui vicino

Messaggio da Gios »

Delle edizioni Mediterranee mi risulta di avere, a casa (a memoria, sempre a memoria):
- una edizione del Kalevala, il poema epico finlandese (ce ne è un altra, Il Cerchio, probabilmente migliore come traduzione, o meglio, a me piace di più).
- Sir Gawain, per l'appunto (questa invece più riuscita che in Adelphi)
vedo però che alle edizione Mediterranee (in effetti c'è abbastanza ciarpame, dentro, guardando il sito) fanno parte in qualche modo le edizioni Arkeyos. Il cui catalogo, alla pari, è pieno di spazzatura, ma c'è una perla, una perla inestimabile, che con qualche litigio sono riuscito ad ottenere: Il Bestiario del Cristo di Louis Charbonneua-Lassay, un'opera straordinaria, clamorosa, di una cultura d'altri tempi, uno dei quattro cinque libri più impressionanti che abbia mai letto, sontuosa edizione numerata.

Insomma la regola è: ravanare nei cataloghi delle case editrici.

Per il resto provocazione infantile, di relazione SdA --> DD scontata e senza nerbo di brio: insomma non ha nemmeno il pregio d'essere gradevole come le mie ("rispettabile scusante di essere un imbecille" ha un certo ritmo, quasi due ottonari, direi).
Gios
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Re: Tolkien, e qui vicino

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Segnalo che ogni settimana Il Foglio pubblica una puntata della vita di Tolkien, ad opera del mio gemello (sarei molto sorpreso se non fosse il mio gemello) Edoardo Rialti.
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