Infatti per me Spinoza.it è la pagina principale, o al limite quella su twitter, insomma dove vengono pubblicate le battute riuscite, e dove vige una "linea editoriale" coerente e di qualità.Mp1 ha scritto:Giusto, e direi di farlo nel topic dell'umorismo, molto più attinente.alessandro ha scritto: Per giudicare spinoza bisogna vedere cosa metteranno nel blog
Dò per scontato che su facebook e sul forum, dove scrivono tutti di tutto, molte siano pessime. Ma siccome esiste una selezione, e siccome finora la selezione funziona bene, perché perdere tempo a leggere il materiale grezzo su facebook o su quel forum? (A proposito Alex, com'è che funziona? Decide una redazione, vengono votate da tutti, sono scritte da pochi autori accreditati?)
Ma comunque, incuriosito dai post di Pindaro e Mp, sono andato sul link del forum e sì, nove battute su dieci andavano da brutta a agghiacciante (fra le poche buone: "sic ade, purtroppo").
Uno che sente il bisogno di fare una battuta idiotissima, e a pochi minuti dalla tragedia, evidentemente è uno povero di spirito, che lo faccia per posa o per esibizionismo. Magari c'erano anche undicenni (almeno, l'età mentale è quella). Ma scommetto che Tizio che scrive una battuta del cazzo su Simoncelli, scrive una battuta del cazzo anche su qualsiasi altro argomento, e in tutti i casi non è neanche consapevole di essere penoso.
Premesso questo, si può fare ironia su un evento tragico, se si è in grado. Intendo, rispettando le vittime. Intendo, in un sito di satira, mica rivolgendosi ai loro familiari (oddio, i discorsi funebri più commoventi e autentici sono quelli che rievocano il caro estinto servendosi anche del registro comico, ma naturalmente non siamo nel campo della satira). Le battute possono essere solidali col defunto e prendere di mira altro. Faccio un esempio. Questa è una notizia pubblicata sui maggiori quotidiani:
<<New York. Michael Bloomberg presenta la motocicletta ispirata alla ricostruzione del World Trade Center davanti al Memoriale dell'11 Settembre. La moto è stata disegnata da Paul Teutul Jr. uno dei protagonisti dello show televisivo 'American Chopper'. Nella foto Michael Bloomberg sulla moto>>
Questa è una roba abbastanza ridicola (e vi risparmio la foto della moto, e di Bloomberg sulla moto).
Ancora di più il fatto che diventi una notizia.
Però è una roba talmente insignificante che la passerebbe liscia, la rimuoviamo subito senza neppure farci una risata (insisto con l'idea del riso = difesa da qualcosa che, non sai esattamente come e perché, è fastidiosa; il riso come unica maniera per evidenziare e castigare questo fastidio altrimenti inafferrabile).
Ed ecco che ci viene in soccorso la satira:
<<presentata la motocicletta ispirata all'11 settembre. È piena di spie che non servono a un cazzo.>>
Nel suo piccolo (già solo a parlarne la uccido, l'ho sacrificata perché mi serviva un esempio) è una battuta che ripulisce un microscopico spicchio di mondo da una schizzata di cattiva retorica.