[La storia del rock] Anni 60- top15
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Puah, ci provo anche se mettere una barriera al '69 è follia, i due decenni si accavallano producendo il massimo peoprio alla fine '60 ed inizio '70, il resto, dal punto di vista del Rock, è sorvolabile.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Bruttino in realtà.Pitone ha scritto: From Genesis to Revelation - Genesis
I capolavori (compreso quello di Gabriel) iniziano proprio nel 1970.
Anno foriero e pingue di dischi meravilgiosi.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Mi sono attenuto alla regola del '60 ed i Genesis dovevano esserci, almeno per aver contribuito all'inizio di un genere, comunque ce l'ho in vinile originale e non lo ritengo brutto.PINDARO ha scritto:Bruttino in realtà.Pitone ha scritto: From Genesis to Revelation - Genesis
I capolavori (compreso quello di Gabriel) iniziano proprio nel 1970.
Anno foriero e pingue di dischi meravilgiosi.
Ripeto: vanno inclusi i primi anni dei '70 sono troppo legati positivamente con gli ultimi dei '60, troppo.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
D'accordo con Pitone, la periodizzazione più giusta sarebbe metà anni '60/metà anni '70
Ah, comunque il 1970 fa parte degli anni '60 ovviamente, a meno che qualcuno non pensi che esista l'anno zero
Ah, comunque il 1970 fa parte degli anni '60 ovviamente, a meno che qualcuno non pensi che esista l'anno zero
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
ci ha rotto le palle per tutto il pomerigigotuborovescio ha scritto:e, a meno che qualcuno non pensi che esista l'anno zero
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Vabbeh, rispetto a Trespass, Nursery Cryme, Foxtrot, Selling e The Lamb, è poca cosa.Pitone ha scritto: comunque ce l'ho in vinile originale e non lo ritengo brutto..
Poi i Genesis sono morti, ma è un altro discorso.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
PINDARO ha scritto:ci ha rotto le palle per tutto il pomerigigotuborovescio ha scritto:e, a meno che qualcuno non pensi che esista l'anno zero
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Votate gli album dal '60 al '69, se non vi piace pijatevelo arculo e non rompete.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
ho dei problemi a fare una lista perché data la lontananza nel tempo ho comprato tante raccolte e sentito tanti pezzi singole, ma comprato pochissimi pochi album di questo decennio. Anche perché poi è difficile, nella prima metà degli anni '60 pubblicavano ancora un sacco di EP, l'industria discografica ( )era ancora in fase non embrionale ma fetale direi.
Ma ci provo comunque, in ordine sparso, tanto tutti li avete già detti voi
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Tommy - The Who (neanche a me mi fa impazzire ma gli Who li devo mettere per forza )
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Un plauso a Gianlu per aver messo "Le canzoni di un sarto" dell'ex bassista dei Cream. Lo possiedo e ritengo che sia un grande album, in quanto felice trasposizione delle passioni e della cultura musicale di Jack Bruce, aiutato da ottimi musicisti inglesi ed americani.
Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Certo, però molti dei dischi citati non sono del tutto estranei al jazz. Vi sono brani di chiara armonizzazione jazz, arricchiti da assoli lunghi e complessi nella Butterfield Blues Band, nei lavori di Bloomfield e Kooper, nei Chicago, nei Blood Sweat and Tears, per non parlare di quelli di Zappa. Non vi erano neppure estranei Hendrix, i Cream, l'Allman Brothers Band o i Santana di Incident at Neshabur da Abraxas (1970), prima della svolta jazz fusion di Caravanserai, culminata nello splendido triplo live Lotus del '73, pubblicato l'anno successivo. Hot Rats di Zappa ha un solo brano cantato e vanta cinque strumentali che lo rendono molto assimilabile ad un lavoro dei Soft Machine edizione Wyatt, Ratledge, Hopper e Dean, dei Nucleus di Ian Carr, di Miles Davis negli album (In a silent way e Bitches Brew).taylorhawkins89 ha scritto:Ma infatti lo è, tutto il resto è sottoinsieme del rock. Qui si accetta tutto tranne jazz e classica, che rappresentano altri insiemi.
La mescolanza di generi era molto praticata e diffusa e rispondeva da una parte dal desiderio dei jazzisti di aumentare platea e vendite (segnatamente Davis che aveva un tenore di vita principesco e intendeva mantenerlo e i favolosi album del gigantesco quintetto di metà anni '60 non lo garantivano più...) , dall'altra molti artisti rock erano altrettanto desiderosi di allargare la propria base armonica, ampliare la strumentazione e mettere a frutto ascolti e passioni adolescenziali come Duane Allman che stravedeva per il bebop, per Davis e per John Coltrane.
Ultima modifica di rob il lun mar 26, 2012 9:51 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
prima o poi rapisco Rob, lo incateno al comodino e lo costringo a parlarmi di musica 12 ore al giorno
Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Se un giorno verrai a trovarmi, ti mostrerò la mia discoteca, peraltro di poco più di un migliaio di album, per ovvia mancanza di spazio. Ma, immodestamente, il jazz-rock declinato nelle sue varie forme è uno dei miei cavalli di battaglia a partire da Hot stuff di Miles Davis da Miles in the sky, primo brano pubblicato, anche se forse fu inciso qualcos'altro prima, dove Herbie Hancock approccia un po' timidamente al piano Fender Rhodes e Ron Carter si cimenta al basso elettrico.balbysauro ha scritto:prima o poi rapisco Rob, lo incateno al comodino e lo costringo a parlarmi di musica 12 ore al giorno
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
taylorhawkins89 ha scritto:Ma infatti lo è, tutto il resto è sottoinsieme del rock. Qui si accetta tutto tranne jazz e classica, che rappresentano altri insiemi.
Condivido totalmente, non fa una piega.
Disfrì, basta di rompere.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
perché "di"? "Basta rompere".
ok, ok
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
tuborovescio ha scritto:D'accordo con Pitone, la periodizzazione più giusta sarebbe metà anni '60/metà anni '70
Bello bello, così posso mettere Who's next!
In effetti, comunque, è molto ragionevole...modifica al Topic, emendamento Pitontubo accolto?
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Ah non avevo letto questo:
Anvedi ahò, come ci si riduce ad ascoltare i Nirvana (e addirittura i FooFighters ) per anni.
Evidentemente, emendamento non accolto.taylorhawkins89 ha scritto:Votate gli album dal '60 al '69, se non vi piace pijatevelo arculo e non rompete.
Anvedi ahò, come ci si riduce ad ascoltare i Nirvana (e addirittura i FooFighters ) per anni.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
certo, come no?
e nel periodo 75-85 che mettiamo? la colonna sonora della Febbre del sabato sera e i Rondò Veneziano?
e nel periodo 75-85 che mettiamo? la colonna sonora della Febbre del sabato sera e i Rondò Veneziano?
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
balbysauro ha scritto:certo, come no?
e nel periodo 75-85 che mettiamo? la colonna sonora della Febbre del sabato sera e i Rondò Veneziano?
Devo continuare?
Ultima modifica di BackhandWinner il lun mar 26, 2012 11:59 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
volevo solo vedere se eri attento
comunque quasi tutti "perdono" con quasi tutti quelli del 65-75
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
a parte The final cut, ovviamente
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
balbysauro ha scritto:a parte The final cut, ovviamente
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
BackhandWinner ha scritto:balbysauro ha scritto:a parte The final cut, ovviamente
Faccio anche io, anche se ho troppi buchi e quindi ne metto un po' che mi piacciono e basta, alcuni di quelli che avete detto voi non li ho mai ascoltati. Diciamo che con la musica sto riempiendo delle lacune proprio in questo periodo.
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alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Per me il periodo 76-84 è indubbiamente il migliore.
Da leggere per comprendere la portata del periodo: post punk di Simon Reynolds.
Da leggere per comprendere la portata del periodo: post punk di Simon Reynolds.
Ildiavolovestemilan wrote:
Bravo Nasty, finalmente qualcuno che mi capisce...
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
In effetti, mentre postavo gli album relativi al periodo, stavo proprio pensando che 'il veramente fondamentale', per quanto mi riguarda, sta lì ben più che non nei 60s e primi 70s. Se si escludono Zappa, ovviamente, Doors e Hendrix. Di tutto il resto posso in fondo fare tranquillamente a meno.RussianTennisGods ha scritto:Per me il periodo 76-84 è indubbiamente il migliore.
Del periodo 75-85, invece, proprio faticherei a escludere anche uno solo dei Grandi (che vanno ben al di là di quelli inclusi nella lista di copertine più sopra) dalla mia dieta musicale.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Sì, è vero. Infatti sono stati alcuni degli artisti da te citati, più alcuni esponenti della fusion a farmi avvicinare al jazz(Miles Davis e Coltrane), però diciamo che pur essendo siamesi al jazz, Cream e company, suonavano essenzialmente blues rock pur essendo musicisti a tutto tondo...Ginger Baker per esempio, odia essere definito un batterista rock, guai a dirglielo!rob ha scritto: Certo, però molti dei dischi citati non sono del tutto estranei al jazz. Vi sono brani di chiara armonizzazione jazz, arricchiti da assoli lunghi e complessi nella Butterfield Blues Band, nei lavori di Bloomfield e Kooper, nei Chicago, nei Blood Sweat and Tears, per non parlare di quelli di Zappa. Non vi erano neppure estranei Hendrix, i Cream, l'Allman Brothers Band o i Santana di Incident at Neshabur da Abraxas (1970), prima della svolta jazz fusion di Caravanserai, culminata nello splendido triplo live Lotus del '73, pubblicato l'anno successivo. Hot Rats di Zappa ha un solo brano cantato e vanta cinque strumentali che lo rendono molto assimilabile ad un lavoro dei Soft Machine edizione Wyatt, Ratledge, Hopper e Dean, dei Nucleus di Ian Carr, di Miles Davis negli album (In a silent way e Bitches Brew).
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
A parte che i Nirvana non li ho ascoltati per anni, lo ha fatto l'amico Scaruffi prima dandogli voti alti, abbassandogli negli anni(pentitoo).BackhandWinner ha scritto:Ah non avevo letto questo:
Evidentemente, emendamento non accolto.taylorhawkins89 ha scritto:Votate gli album dal '60 al '69, se non vi piace pijatevelo arculo e non rompete.
Anvedi ahò, come ci si riduce ad ascoltare i Nirvana (e addirittura i FooFighters ) per anni.
La classificazione più comoda è questa, la fanno tutti i siti, compreso il sopra menzionato e poi contate bene sono dieci anni! Chi si lamenta non arriva a contare dieci albumss, questo è il fatto.
Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Una suddivisione schematica degli anni sessanta.RussianTennisGods ha scritto:Ottimo topic, in materia sono di un'ignoranza che fa spavento.
Se magari riusciste a fare una guida un minimo ragionata agli elenchi che postate sarebbe perfetto.
Io per esempio, un disco di Frank Zappa non l'ho mai ascoltato...
Nel senso di inquadrare qualche filone principale con gli artisti di riferimento tra quelli che elencate, tutto qua.
Ovviamente l'esigenza di essere sintetico non rende giustizia a questi grandi dell'epoca d'oro del rock, e per vari motivi:
- vengono etichettati sotto una sola voce artisti che hanno spaziato molto di più
(es. Byrds, attivi in prevalenza nel folk-rock, fecero pure psichedelia, country-rock ecc).
- vengono enfatizzati i generi in cui questi artisti hanno debuttato
(es. Beatles, Rolling Stones e Who abbandonarono il beat primigenio dopo pochi anni).
- vengono accomunati artisti con differenze anche consistenti fra loro
(es. fra i cantautori: Tim Buckley, Van Morrison e Nick Drake cantavano temi personali ed intimisti più di Bob Dylan).
Beat: Beatles, Rolling Stones, Who, Kinks, Pretty Things, Yardbirds, Zombies.
Surf: Beach Boys
Cantautori: Bob Dylan, Leonard Cohen, Joni Mitchell, Laura Nyro, Tim Buckley, Van Morrison, Nick Drake
Folk-Rock: Byrds, Buffalo Springfield, Neil Young, Fairport Convention, Incredible String Band, Leo Kottke
Sperimentalismo: Frank Zappa, Captain Beefheart
Sincretismo: Velvet Underground
Acid Rock: Grateful Dead, Jefferson Airplane, Quicksilver Messenger Service, Big Brother & the holding Co.
Rock-Blues: John Mayall, Paul Butterfield Blues Band, Mike Bloomfield, Al Kooper
Psichedelia: Doors, Pink Floyd, Traffic
Psichedelia Hard: Cream, Jimi Hendrix, Iron Butterfly
Hard Rock: Led Zeppelin
Noise: Stooges, Mc5, Blue Cheer
Rock sudista: Allman Brothers
Jazz-Rock: Jack Bruce, Chicago Transit Authority, Blood Sweat & Tears
Latin Rock: Santana
Progressive: King Crimson, Genesis
Se non ho incluso qualcuno dei citati in questo topic, avvisatemi e provvedo.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Più che altro, ne hai inclusi troppi.gianlu ha scritto:Una suddivisione schematica degli anni sessanta.RussianTennisGods ha scritto:Ottimo topic, in materia sono di un'ignoranza che fa spavento.
Se magari riusciste a fare una guida un minimo ragionata agli elenchi che postate sarebbe perfetto.
Io per esempio, un disco di Frank Zappa non l'ho mai ascoltato...
Nel senso di inquadrare qualche filone principale con gli artisti di riferimento tra quelli che elencate, tutto qua.
Ovviamente l'esigenza di essere sintetico non rende giustizia a questi grandi dell'epoca d'oro del rock, e per vari motivi:
- vengono etichettati sotto una sola voce artisti che hanno spaziato molto di più
(es. Byrds, attivi in prevalenza nel folk-rock, fecero pure psichedelia, country-rock ecc).
- vengono enfatizzati i generi in cui questi artisti hanno debuttato
(es. Beatles, Rolling Stones e Who abbandonarono il beat primigenio dopo pochi anni).
- vengono accomunati artisti con differenze anche consistenti fra loro
(es. fra i cantautori: Tim Buckley, Van Morrison e Nick Drake cantavano temi personali ed intimisti più di Bob Dylan).
Beat: Beatles, Rolling Stones, Who, Kinks, Pretty Things, Yardbirds, Zombies.
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Hard Rock: Led Zeppelin
Noise: Stooges, Mc5, Blue Cheer
Rock sudista: Allman Brothers
Jazz-Rock: Jack Bruce, Chicago Transit Authority, Blood Sweat & Tears
Latin Rock: Santana
Progressive: King Crimson, Genesis
Se non ho incluso qualcuno dei citati in questo topic, avvisatemi e provvedo.
Per Zappa userei più la categoria di 'Musica Totale', piuttosto che quella di sperimentalismo (anch'io sperimentavo nel garage con la band postadolescenziale, oh come sperimentavo ), ma sono sfumature.
'Sincretismo' dei Velvet?
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Dove mettereste i Soft Machine?
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Grandi, ma non riescono ad appassionarmi.rob ha scritto:Dove mettereste i Soft Machine?
Dove come Categoria tra quelle indicate da gianlu dici (o altre eventuali)?
Un jazz-rock-progressive, forse, boh.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Spaziare era un imperativo di quella generazione di artisti, per la molteplicità di fermenti che viveva la gioventù dell'epoca.
I Byrds rappresentano un caso eclatante a riguardo, ma anche nella scena britannica musicisti come Jack Bruce, John Mayall, i Traffic, i Colosseum, spaziavano. Per cui limitando per brevità a Mayall, Blues Breakers with Eric Clapton , Bare wires e The turning point rientrano nella categoria del rock-blues e tali sono trattati per esempio nel bell'atlante antologico della Giunti, però sono diversi e le differenze si acuiscono dal primo del '66 con Clapton, rilettura del blues revival chicagoano, all'ultimo del '69 con il flautista-sassofonista John Almond, la chitarra semiacustica di Jon Mark, senza le percussioni, palesemente influenzato dalle armonie jazz.
I Byrds rappresentano un caso eclatante a riguardo, ma anche nella scena britannica musicisti come Jack Bruce, John Mayall, i Traffic, i Colosseum, spaziavano. Per cui limitando per brevità a Mayall, Blues Breakers with Eric Clapton , Bare wires e The turning point rientrano nella categoria del rock-blues e tali sono trattati per esempio nel bell'atlante antologico della Giunti, però sono diversi e le differenze si acuiscono dal primo del '66 con Clapton, rilettura del blues revival chicagoano, all'ultimo del '69 con il flautista-sassofonista John Almond, la chitarra semiacustica di Jon Mark, senza le percussioni, palesemente influenzato dalle armonie jazz.
Ultima modifica di rob il mar mar 27, 2012 2:14 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Bella suddivisione, io avrei messo i Cream forse più nel blues rock e i Soft Machine tra fusion e prog, in una parola Canterbury! Nel prog mancano Yes e Van Der Graaf Generator, ma erano entrambi gruppi ancora "acerbi".
Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
In effetti non è molto ortodosso parlare di sincretismo per i Velvet U.
Il punto è che non mi riesce di catalogarli con altri e non mi è venuto in mente alcunché di meglio.
Soft Machine, Yes e Van der Graaf diedero il meglio secondo me nel decennio successivo.
Nessun forumista apprezza Animals, Ccr, Simon And Garfunkel, John Fahey al punto da includerli in una personale top-15?
Il punto è che non mi riesce di catalogarli con altri e non mi è venuto in mente alcunché di meglio.
Soft Machine, Yes e Van der Graaf diedero il meglio secondo me nel decennio successivo.
Nessun forumista apprezza Animals, Ccr, Simon And Garfunkel, John Fahey al punto da includerli in una personale top-15?
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Ho tre album dei Creedence, due di John Fogerty solista; di Simon and Garfunkel ho il cofanetto in vinile dei loro album di studio fino al bellissimo Bridge over troubled water; box uscito negli anni '80 dopo la riunione al Central Park; degli Animals ho il doppio in vinile Love is con John Weider, Zoot Money, Andy Summers.gianlu ha scritto:In effetti non è molto ortodosso parlare di sincretismo per i Velvet U.
Il punto è che non mi riesce di catalogarli con altri e non mi è venuto in mente alcunché di meglio.
Soft Machine, Yes e Van der Graaf diedero il meglio secondo me nel decennio successivo.
Nessun forumista apprezza Animals, Ccr, Simon And Garfunkel, John Fahey al punto da includerli in una personale top-15?
Potrebbero anche starci in una top-15.
Sono convinto che per quel periodo ci vuole una top-100 date quantità e qualità degli album prodotti.
- dsdifr
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
i CCR li avrei messi ma negli anni '70, l'album con più pezzi a me graditi è del '70 se non sbaglio e Taylor ci ha ordinato di fermarsi al '69Nessun forumista apprezza Animals, Ccr, Simon And Garfunkel, John Fahey al punto da includerli in una personale top-15?
Agli Animals avevo pensato, sì.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Al massimo avrei considerato Simon and Garfunkel, ma stanno meglio fuori.gianlu ha scritto: Nessun forumista apprezza Animals, Ccr, Simon And Garfunkel, John Fahey al punto da includerli in una personale top-15?
Gli altri, proprio no.
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
A proposito di Clapton, The Yardbirds
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
Willy and the Poorboys dei CCR del 1969 è davvero molto ispirato.dsdifr ha scritto:i CCR li avrei messi ma negli anni '70, l'album con più pezzi a me graditi è del '70 se non sbaglio e Taylor ci ha ordinato di fermarsi al '69Nessun forumista apprezza Animals, Ccr, Simon And Garfunkel, John Fahey al punto da includerli in una personale top-15?
Agli Animals avevo pensato, sì.
- balbysauro
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Re: [La storia del rock] Anni 60- top15
durarono un'estate, ma anche l'album dei Blind Faith merita citazione, se non altro per quel gioiello che è Can't find my way home