L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

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Ombra84
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Ombra84 »

Nickognito ha scritto:fermi sosteneva che majorana era l' unico genio fisico del 900 :D
difatti ha trovato il modo per smaterializzarsi :D
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Gios
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Gios »

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klaus
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da klaus »

Presidente INFN Fernando Ferroni "I risultati presentati oggi dagli esperimenti ATLAS e CMS al CERN rappresentano un passo in avanti di straordinaria importanza per la conoscenza dell'Universo e dimostrano quanto la fisica delle alte energia sia entusiasmante, utile e necessaria allo sviluppo."

Ferroni ha giustamente messo anche in luce anche come "le tecnologie estreme impiegate negli esperimenti a LHC sono già state il punto di partenza per realizzare apparecchiature innovative quali ad esempio la Tomografia a Emissione di Positroni (PET) e i magneti ad alto campo della Risonanza Magnetica (RM), contribuendo quindi a costruire una società migliore, come fortemente indicato e voluto dalla Comunità Europea."

Importante, su LHC , la parte economica e industriale. L'Italia ha dato un contributo di circa 480 milioni di euro in 6 anni per la costruzione di LHC. I ritorni industriali sono stati sempre comparabili, e in un anno anche superiore, alla spesa. Un cinquantina di industrie del nostro Paese ha partecipato alla costruzione di LHC, concentrandosi soprattutto sugli esperimenti che oggi hanno dato questi spettacolari risultati e in parte sulla costruzione dell'anello da oltre 20 chilometri di diametro. Competere su questi livelli, d'altronde, ha portato la nostra industria a essere leader in vari campi della tecnologia per le apparecchiature della cosiddetta Big Science. Il Bosone fa bene alla crisi insomma.
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floyd10
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da floyd10 »

klaus ha scritto:Presidente INFN Fernando Ferroni "I risultati presentati oggi dagli esperimenti ATLAS e CMS al CERN rappresentano un passo in avanti di straordinaria importanza per la conoscenza dell'Universo e dimostrano quanto la fisica delle alte energia sia entusiasmante, utile e necessaria allo sviluppo."

Ferroni ha giustamente messo anche in luce anche come "le tecnologie estreme impiegate negli esperimenti a LHC sono già state il punto di partenza per realizzare apparecchiature innovative quali ad esempio la Tomografia a Emissione di Positroni (PET) e i magneti ad alto campo della Risonanza Magnetica (RM), contribuendo quindi a costruire una società migliore, come fortemente indicato e voluto dalla Comunità Europea."

Importante, su LHC , la parte economica e industriale. L'Italia ha dato un contributo di circa 480 milioni di euro in 6 anni per la costruzione di LHC. I ritorni industriali sono stati sempre comparabili, e in un anno anche superiore, alla spesa. Un cinquantina di industrie del nostro Paese ha partecipato alla costruzione di LHC, concentrandosi soprattutto sugli esperimenti che oggi hanno dato questi spettacolari risultati e in parte sulla costruzione dell'anello da oltre 20 chilometri di diametro. Competere su questi livelli, d'altronde, ha portato la nostra industria a essere leader in vari campi della tecnologia per le apparecchiature della cosiddetta Big Science. Il Bosone fa bene alla crisi insomma.
:D
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

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Gios
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

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Oè, perché non va in capopagina?
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

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Mi ha dato un leggero brivido.
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Gios »

Cosa da Marte.

Voci su una scoperta di portata storica su Marte

Voci su una scoperta di portata storica su Marte
Ma per sapere di cosa si tratta bisognerà attendere le verifiche degli scienziati della NASA.


Il rover della NASA Curiosity potrebbe aver scoperto qualcosa “da libri di storia”. Lo sostiene John Grotzinger, capo-scienziato della missione iniziata lo scorso agosto sul Pianeta Rosso, in un’intervista rilasciata alla National Public Radio. La notizia è stata subito ripresa sul web e ha scatenato una ridda di ipotesi sul contenuto di questa scoperta, che se confermata sarà annunciata nelle prossime settimane, verosimilmente nel corso del meeting dell’American Geophysical Association che si terrà ai primi di dicembre a San Francisco. In quella sede infatti si discuterà delle prime analisi effettuate dal SAM (Sample Analysis at Mars), lo spettrometro installato a bordo del rover Curiosity che permette di analizzare la composizione chimica di campioni del suolo marziano. Proprio l’ultimo campione di suolo che in questo momento si trova nelle viscere del rover grosso quanto un’utilitaria sembrerebbe portare con sé qualcosa di “earth-shaking”, di clamoroso, per usare le parole dello stesso Grotzinger.

Il precedente del metano - Cautela da parte degli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA: prima di annunciare l’eventuale scoperta, infatti, bisognerà effettuare verifiche e controverifiche per accertarsi che non si abbia a che fare con un errore nelle strumentazioni o una rilevazione spiegabile altrimenti. Il recente caso del metano marziano insegna: una prima, attesissima analisi dell’aria di Marte per stabilirne la presenza di metano – che può avere un’origine organica – aveva in effetti portato ad annunciare la presenza di quantità di metano in misura rilevante da poter recuperare l’ipotesi dell’origine organica. Ma l’annuncio era stato improvvido: gli scienziati sanno bene che una parte dell’aria analizzata dalla strumentazione poteva essere non quella di Marte, ma della Florida, da dove Curiosity è stato lanciato. Perciò, dopo una “depurazione” della strumentazione del rover, una seconda lettura ha dato risultati negativi.
curiosity nasa marte

I passi falsi della NASA - Del resto, annunci clamorosi in passato hanno fatto molto discutere. È il caso della presunta scoperta di batteri fossili sul meteorite proveniente da Marte ALH84001, ritrovato in Antartide, annunciata con tanto di dichiarazione dell’allora presidente americano Bill Clinton nel 1996. Oggi la comunità scientifica è estremamente scettica su tale conclusione. Due anni fa, invece, l’annuncio della scoperta di batteri con una chimica a base di arsenico anziché di fosforo in un lago terrestre aveva portato a clamorose dichiarazioni sulle maggiori possibilità di scoprire vita nell’universo che tale scoperta comportava. Dopo una ridda di polemiche, oggi le conclusioni dello studio sono state giudicate errate.
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da paoolino »

Gios ha scritto:Voci su una scoperta di portata storica su Marte
Marte era un pianeta del tutto simile alla Terra per condizioni atmosferiche e climatiche popolato da una civiltà umana evoluta che però ne ha sfruttato tutte le risorse e ha messo in moto processi simili al Global Warming che hanno ridotto il pianeta rosso nello stato attuale.

Un gruppo di potenti marziani è riuscito a fuggire da Marte e ad accasarsi da noi. I loro discendenti si trovano in tutti i posti di comando politico e finanziario e stanno facendo di tutto per ridurre la Terra come Marte. Al Gore è un dissidente memore di quanto avvenuto su Marte che vuole evitare un catastrofico bis.

Una scoperta di altro genere (c'è l'acqua, c'è il metano, c'è un elettrauto che sta riparando i Rover) mi deluderebbe molto!
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da rob »

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Dà una forte sensazione di pace. :)
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balbysauro
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da balbysauro »

e risponde alla famosa domanda "c'è vita su marte?"



al di là della battuta, è una foto che mi dà una grossa emozione e mi fa tornare bambino, quando l'astronomia era la mia prima passione :)
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Rosewall »

luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da paoolino »

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Questa è invece la lavagna dell'infinitamente medio :) . Ovvero, come De Finetti nel 1962 immaginava avrebbe dovuto essere il Sistema Statistico Nazionale. Troppo bello per essere vero, quindi rimasto su quella lavagna e mai realmente attuato.
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Rosewall »

paoolino ha scritto:Troppo bello per essere vero, quindi rimasto su quella lavagna e mai realmente attuato.
:(
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da paoolino »

Gios ha scritto:Cosa da Marte.


Curiosity disegna un pene su Marte: imbarazzo alla Nasa

NEW YORK - Imbarazzo e facce rosse alla Nasa: come scrivono i tabloid americani l'ente spaziale americano è stato scoperto con «le brache calate» quando il robottino Curiosity, atterrato lo scorso agosto su Marte in cerca di tracce di vita, ha tracciato sulla superficie del pianeta l'inconfondibile sagoma di un organo sessuale maschile. Disegnino in tutto e per tutto simile a quelli che adornano tanti bagni pubblici e che le fotocamere della Nasa hanno ripreso e postato sul sito. L'immagine è immediatamante diventata popolare in rete con milioni di clic (e le inevitabili battute) dopo che è stata scoperta dal sito di condivisione Reddit.

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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da ciccio »

ma non è vero, a me sembra il ritratto del Berlusca........
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

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Riffa marziana, con tanto di sito (fa ridere perché il marsone è un pesce).

Questa è una di quelle notizia che vale la pena di commentare.
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Gios »

Gios ha scritto:Riffa marziana, con tanto di sito (fa ridere perché il marsone è un pesce).

Questa è una di quelle notizia che vale la pena di commentare.
Non per la sua verosimiglianza, eh. Perché è bella l'idea.
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

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Oggi ci accometiamo!

Qui lo streaming.
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

Messaggio da Rosewall »

va in 'non c'è limite al peggio'. Dilapidare risorse così per giocare con le comete finchè qui sulla Terra c'è ancora gente costretta a vedere giocare Essien.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

Messaggio da Rosewall »

e infatti anche quel link era finito in 'non c'è limite' :D

Le immagini del primo dei tre atterraggi di Philae , e dell'inizio del successivo rimbalzo

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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

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Niente, appunto, è un pianeta in tanta di malora.
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

Messaggio da dsdifr »

se non lo chiamano ARRET (o in inglese HTRAE) vado a Houston a incatenarmi.
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

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The Rich Color Variations of Pluto.

Segnalo, per gli amatori ed i dilettanti, l'uscita (ogni tanto, non ho ben capito ogni quanto) in edicola di una collana che potrebbe essere interessante: Una passeggiata nel cosmo, che parla insomma un po' di tutto.

Ha un gusto un po' retrò, con le copertine rigide ed immagini poco 2.0: ma forse questo può essere pure un valore aggiunto per i sentimentali. Il primo volume, su materia ed energia oscura, è buono senza essere ottimo (non ha particolari lampi, e pur essendo divulgativa, ha qualche tratto mal spiegato). Qualche dubbio sulla traduzione.
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

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:oops:
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

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C'è roba, Keplero, sembra.

Tutto quello che non sappiamo sull'ultima rivoluzionaria scoperta della Nasa

Il telescopio Kepler ha individuato un oggetto inusuale tra la costellazione del Cigno e della Lyra che mette in crisi le teorie sinora elaborate sull'universo. E' qualcosa che inquieta e confonde e sembra mostrare non qualcosa di adatto alla vita, ma addirittura un’immagine di…vita

Finora era solo il gruppo di stelle più curioso del cielo boreale. Si chiama Triangolo Estivo. E’ una figura perfetta di triangolo tracciabile a nord, nel cielo d’estate, unendo tre stelle luminose e visibilissime: Altair nella costellazione dell’Aquila, Vega in quella della Lyra e Deneb in quella del Cigno. E’ l’immancabile appuntamento estivo per appassionati e per gli innamorati.

Finora quello che restava da cogliere, nello spazio notturno tra le tre stelle del Triangolo, era solo l’anonima raccolta di tanti puntini luminosi incastonati tra la bellezza imbarazzante dei tre vertici del Triangolo. Ora tutto è cambiato. Quando in estate guarderemo allo spazio galattico tra Vega e Deneb, sappiamo che lì c’è un oggetto cosmico che turba gli astronomi e sta sfidando la fantasia e le conoscenze fisiche. Anche questo nuovo oggetto misterioso ci cade tra gli occhi, è il caso di dire, grazie all'acciaccato ma, ormai, già mitico Kepler, il telescopio spaziale che la Nasa ha dedicato alla caccia di possibili pianeti extrasolari adatti alla vita. E che si avvia ormai verso l’esaurimento di una breve, tormentata ma straordinariamente prolifica attività.

Come è arrivata l’onda del pianeta Così la fisica spiega l’inspiegabile origine dell’universo Il sole in una bottiglia La caccia di Kepler ha già all’attivo migliaia di possibili supposti esopianeti. Pensate: il telescopio non “spazza” con i suoi sensori e specchi l’intera volta celeste. Il campo visivo di Kepler si limita ad una porzione limitata di essa: appena lo 0,28 per cento. Servirebbero quasi 500 telescopi come Kepler per coprire la volta intera. Il telescopio è puntato su sole 140mila stelle dello spazio tra il Cigno e la Lyra e tra esse ha selezionate migliaia di candidati esopianeti. Basta un piccolo calcolo per arrivare alla conclusione che, con la media di Kepler, la nostra Galassia dovrebbe contenere qualcosa come almeno 16 miliardi di esopianeti. Ma ora siamo a qualcosa di più. C’è un oggetto inusuale, tra il Cigno e la Lyra, che i dati di Kepler hanno individuato, che inquieta e confonde e che sembra mostrare non qualcosa di adatto alla vita, come i possibili esopianeti cui Kepler ci ha abituato, ma addirittura un’immagine di…vita.

Ma andiamo per ordine. I dati che Kepler raccoglie non sono, ovviamente, tradizionali fotografie da interpretare. Sono una messe copiosissima e complicata di segnali di oggetti lontanissimi che Kepler raccoglie dalla luminosità di una stella. Ci vuole una complessa elaborazione in laboratorio di tali segnali, che occupa mesi e qualche anno. E che deve far ricorso alla combinazione di svariate discipline fisiche, chimiche, di meccanica celeste per definire immagini verosimili del possibile esopianeta. Che si avvicini ad una fotografia plausibile. Un lavoro immane, dunque. Impossibile per il solo personale della pur potente Nasa. Un grande apparato di laboratori, università e centri di ricerca lavorano alla gestione di Kepler e a quella dei dati che il telescopio scarica in download (dopo aver fatto già sul satellite una prima selezione dei dati utili). Ma nemmeno questo basta. Per interpretare i dati di Kepler, la Nasa ha dato vita ad una strana comunità. Si tratta dei “citizen scientist”, astronomi residenti che dalle loro case o laboratori universitari o studi professionali partecipano, con gli astronomi di Kepler, al programma di telelavoro più affascinante mai concepito: Planet Hunters, i cacciatori di pianeti.

Si tratta di una comunità mondiale diffusa che aiuta la Nasa ad interpretare le immagini complicate di Kepler. Una sorta di agorà scientifica che fa strame delle leggende metropolitane sulla segretezza cospirativa dell’Agenzia Spaziale americana. E sulla letteratura giallista e catastrofista che l’accompagna. Da un paio di anni c’è qualcosa, un oggetto, una strana ed enigmatica stella nello spazio tra il Cigno e la Lyra, che inquieta la comunità degli astronomi e intrica la Nasa e gli “scienziati residenti” di Planet Hunters. Il marker di Kepler, si sa, è l’intermittenza (chiamata dips, attenuazioni in inglese ) nell’intensità di luce, nella luminosità di una stella. Spesso l’esistenza dei dips è il segnale che un pianeta sta orbitando la stella.

Nel 2009, Kepler inizia a raccogliere i dati di una strana stella che nel 2011, dopo un lungo lavoro di elaborazione, mostrano un comportamento anomale, bizzarro, inedito, sconosciuto della stella. L’intermittenza luminosa, i suoi dips, non sembrava ascrivibile al passaggio di un pianeta. Non rispettava, infatti, il pattern usualmente riportabile a tale fenomeno. L’intermittenza si presentava, agli occhi degli scienziati, non come un pianeta solido e compatto ma come una specie di “big mess”, una nuvola di cose confuse, una diffusa e aggregazione di materia senza una precisa geometria, in orbita intorno alla stella. Non era un esopianeta. Quello che stava orbitando la stella appariva, piuttosto, come qualcosa che i cosmologi conoscono bene: il disco di polvere e detriti che circonda una stella neonata e da cui, come è accaduto al Sole quattro miliardi e mezzo di anni fa, si forma poi un sistema solare. Tutto chiaro dunque? Si, se non fosse per un particolare: quella stella non è giovane. E una nebulosa di polvere e detriti non può esistere attorno a una stella che non è giovane. Elementari conoscenze della legge gravitazionale e di complessa ma solida fisica e meccanica celeste lo escludono. Basta qui dire che manca, nel caso in questione, la pistola fumante, il segnale immancabile di una nebulosa di polvere orbitante una stella neonata: l’irraggiamento di luce nella gamma delle onde infrarosse. Se non ci sono queste onde, la polvere non c’è. E lì non ci sono.

A segnare una svolta per la comunità dei Planet Hunters, un paper di Tabetha Boyajian, professoressa della Yale University e tra gli ideatori del programma dei Planet Hunters. L’autrice elenca, minuziosamente, ogni possibile spiegazione ordinaria e di fisica conosciuta del fenomeno della strana stella. Nessuna di essa passa il varco della conferma scientifica e di un giudizio di elevata probabilità della sua possibilità. Ogni possibile spiegazione sembra sottrarsi alla plausibilità, in base alle conoscenze e ai modelli di comportamento stellare accumulati in decenni di osservazione. Il paper conclude: “I dati sembrano così incredibili da far dubitare che si tratti di dati reali”. E, invece, si tratta, di dati reali.

Il mistero inquieta. A meno che…Chiedetevi: cosa pensate che farebbe una civiltà più avanzata della nostra, diciamo pure di mille anni più avanti, per sottrarsi ad un destino di annientamento del proprio pianeta o per sfruttare, in modo più efficiente, le risorse energetiche della propria stella? Non ci sono dubbi. Se tale civiltà avesse risolto i problemi della velocità di spostamento nello spazio, anzitutto attraverso nuovi sistemi di propulsione, la più immaginabile e plausibile delle sue realizzazioni sarebbe, di sicuro, la costruzione di infrastrutture orbitanti intorno alla propria stella per abitarle o per sfruttarne, in modo più efficiente, l’energia. E’ esattamente lo scenario ipotizzato, in uno straordinario libro del 2005, “Mondi paralleli”, da Michhio Kaku, uno dei più noti astrofisici esistenti, divulgatore e futurologo appassionato. Noto anche per una sua controversa ma affascinante teoria matematica dell’esistenza di Dio, la fisica di Kaku è rigorosissima. E tutt’altro che metafisica.

Nel libro del 2005, egli avanza la tesi secondo cui le civiltà vanno classificate in base ad una scala delle tecnologie di “consumo di energia e di governo delle leggi della termodinamica”. La nostra civiltà si colloca al livello “tipo zero” della scala, quello di partenza, che caratterizza civiltà che si limitano, ancora, a sfruttare, come fonti energetiche, quelle interne al proprio pianeta. Quale sarebbe invece, secondo Kaku, la tecnologia di consumo energetico di una civiltà che si colloca al livello “tipo 2”, diciamo ad una distanza temporale di qualche migliaio di anni da noi? Quella civiltà, afferma Kaku, avrebbe esaurito da tempo le risorse energetiche del proprio pianeta e avrebbe “imparato a sfruttare tutta la fantastica potenza catturabile di una stella (1026 watt)”? Una tale civiltà, scrive Kaku, avrebbe sicuramente disposto “megastrutture orbitanti” la propria stella per raccoglierne l’energia. L’ipotesi profetica di Kaku sembra ora insinuarsi nel dibattito aperto da Tabetha Boyajian e dall’inquietante mistero dei dips della strana stella del Triangolo Estivo.

Per spiegare il mistero, infatti, un gruppo importante di scienziati, capeggiati dall’astronomo Jason Wright, avanza l’ipotesi che intorno a quella stella, stia appunto orbitando…uno “swarm of megastructures”, un aggregato di megastrutture. L’ipotesi, tecnicamente, supererebbe l’esame dei tests di Boyajian. Non contraddirebbe i dati di Kepler e spiegherebbe le anomalie della strana stella del Cigno. Del resto, il tema di “infrastrutture orbitanti” di civiltà aliene non è una fantasia di oggi e, tantomeno, un oggetto dei racconti di Asimov. Fa parte, ad esempio, degli obiettivi espliciti ed ufficiali del programma mondiale SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence). Il problema è che oggi si ipotizza di averle individuate. E questa è tutt’altra questione. Non è, come potrebbe sembrare, una notizia entusiasmante per la scienza. Per la scienza gli alieni sono come l’infinito per i matematici che, quando compare, prova che le equazioni sono saltate. C’è una regola in astrofisica e in astronomia: il ricorso agli alieni, per spiegare fenomeni cosmici sconosciuti, deve sempre essere considerata l’ultima ipotesi a cui ricorrere. E solo se ogni altra può essere davvero esclusa. Ciò per un principio di realtà, di salvaguardia e di sobrietà scientifica. E per non svilire la scienza nella fantascienza. Eppure, quella nuvola orbitante non sembra avere, allo stato dei fatti, una spiegazione più plausibile.
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

Messaggio da balbysauro »

io me ne starei zitto zitto e buono buono, che se quelli hanno finito le risorse sul loro pianeta ci mettono un attimo (cosmico) a venire qua a prendersi le nostre
insomma, la penso un po' come Hawking
Kafelnikov 18
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

Messaggio da Kafelnikov 18 »

Un attimo = 1500 anni luce :D
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

Messaggio da Gios »

Ma figurati se i tali di una ipotetica civiltà aliena (evolutasi in diverse condizioni biologiche e chimiche), avanti chissà quanto, devono ancora stare la a fare i minatori della galassia per campare, dai :D
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

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balbysauro
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

Messaggio da balbysauro »

e soprattutto, se appaiono all'improvviso poi chi lo sente Salvini?
Gios
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

Messaggio da Gios »

Balby, è proprio necessario parlare di Salvini in questi ambiti, secondo te? Diventiamo migliori, più divertiti e altro, facendolo?
Ultima modifica di Gios il ven ott 16, 2015 3:57 pm, modificato 1 volta in totale.
tuborovescio
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

Messaggio da tuborovescio »

Gios ha scritto:Balby, è proprio necessario parlare di Salvini in questi ambiti, secondo te?
in effetti ne sei già accerchiato abbastanza :D
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balbysauro
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Re: L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

Messaggio da balbysauro »

Gios ha scritto:Balby, è proprio necessario parlare di Salvini in questi ambiti, secondo te? Diventiamo migliori, più divertiti e altro, facendolo?
tu certamente
io sono già vicino alla perfezione, quindi fatico di più
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