Della figura dell'artista

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Gios
Massimo Carbone
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Della figura dell'artista

Messaggio da Gios »

C'è questa idea, malsana e bizzarra, che un poco si riassume in quelle tre o quattro battute:

Chi son? Sono un poeta.
Che cosa faccio? Scrivo.
E come vivo? Vivo.
In povertà mia lieta
scialo da gran signore
rime ed inni d'amore.
Per sogni, per chimere
e per castelli in aria
l'anima ho milionaria.


Che vedrebbe forse in Caravaggio, se non nell'esuberanza egocentrica di Michelangelo, il primo artista moderno (ma come dimenticare, per quel che se ne sa, le sublimi canaglierie di Villon, gli eccessi di Apuleio, e chissà quanti altri?). E' del tutto superfluo dire come questa visione sia sciocca. Si sa di magnifici artisti che furono persone del tutto allineati al secolo (Virgilio) ed altri ordinari fino all'eccesso (Fernando Pessoa). Per cui io credo si possa escludere che sia un qualche aspetto interiore che si rivela nell'esteriorità a fare di un uomo un artista. Wilde era un artista non perché fosse un dandy: ma nonostante fosse un dandy; e Campana era un artista non per le sue congenite follie: ma alla faccia delle sue follie.

Non intendo nemmeno accettare per un solo secondo che sia la tecnica, a fare di un uomo un artista. Che altrimenti si tratterebbe di artigianato. Seppure è evidente come la tecnica, in parte talento (o carisma), in parte lavoro e fatica, sia componente essenziale affinché l'artista possa mettere in versi, note, colori o geometrie il proprio qualcosa.

Ho accennato a quella (a mio parere) bella definizione d'artista nel topic sulla religione (ovvero, l'artista sarebbe quel tale che riesce a fare capire all'uomo comune quanto l'uomo comune sia grande) che credo descriva almeno uno degli attributi dell'artista, che sarebbe fare capire la magnificenza delle piccole cose umane, così spesso imbruttite da scribacchini ed imbianchini. Ho anche l'impressione che un artista sia una persona che vede più nitidamente la realtà: non è uno che ti suggerisce una cosa che già sai, ma uno che ti fa dire "ecco, questa cosa è nuova per me. Ed è vera, e da solo mai avrei potuto arrivarci". L'epifania, la manifestazione del vero, è artistica. Inoltre, ho una ultima impressione sull'artista, che si ricollega alla prima definizione: l'artista sarebbe quello che riesce ad avvicinare il su e il giù, rendere un poco, di pochissimo, più stretta la distanza tra quello che è trascendente, che è misterioso, che non è conoscibile se non secondo l'intuizione e il simbolo.

Bene dunque, ecco, via, fatta anche questa :D
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balbysauro
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Re: Della figura dell'artista

Messaggio da balbysauro »

ora leggo, se non piglio sonno (quasi-cit.)
Johnny Rex
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Re: Della figura dell'artista

Messaggio da Johnny Rex »

Oke, mentre anni fa giravamo per una Mostra a Brescia (si tenevano ancora mostre Allora qui) ,commentò come secondo lui l'artista sia colui che vede oltre ,o avanti .
Non penso sia concetto distante dall'idea giosiana dell' Artista Rivelatore.
Svelatore no,non mi piace, è termine che riassume in sè il sotutomi che vuole esibire la verità che appena lui sa, Rivelatore invece sì.
Del rest è noto come i più grandi film siano quelli che ,ogni salta volta che li rivedi ,rivalano qualcosa sfuggito alla visione precedente.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Burano
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Re: Della figura dell'artista

Messaggio da Burano »

Ho cercato di copiare l'attualità, ho inventato,
rubato, cantato banalità.
Ho paura per esser sincero e mi chiedo se è vero
Ci sono riuscito a viver da mito
Mi sono inchinato ed un po' prostituito
Io sono un fallito, ogni strofa un milione
Mi hanno fatto buffone, non sono più me!


L'Artista - Franco Fanigliulo
Lo voglio rivedere, Fabio
Gios
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Re: Della figura dell'artista

Messaggio da Gios »

Ieri sono andato ad un convegno (per educatori, figuratevi, un convegno per educatori :D) dove c'era Nembrini, che io conoscevo come divulgatore dantesco, e che ho scoperto anche essere eccellentissimo oratore. Ha citato questo bel brano della lettera di Macchiavelli a Francesco Vettori. Lo riporto, perché secondo me è un buon intendimento dell'attualità (poiché è eterna ed originale, ovvero che ha il segno dell'origine, e non perché "moderna") che gli artisti concedono. E' quasi commovente immaginare quella canaglia di Macchiavelli arrivare la sera, sedersi su qualche sedia fuori dalle mura di Firenze, ad ascoltare quelli che per loro humanità gli rispondono.

Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch’io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in loro.
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Re: Della figura dell'artista

Messaggio da chiaky »

Carmelo Bene vs Vittorio Gassman. Due figure artistiche molto diverse, qui in un vero e proprio duello verbale. L'artista iconoclasta, surreale, verboso, sperimentale, pazzo, genio e cretino, contro l'attore per eccellenza, massima espressione della tecnica attoriale, capace di far tutto alla meraviglia.
I due si odiavano e si ammiravano. Molto interessante notare come la sfida sia accesa ma signorile, appartenente a tempi forse meno beceri e rissaioli di quelli oderni, in cui la volgarità, anche televisiva, la fa da padrone.



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Re: Della figura dell'artista

Messaggio da Nickognito »

Si moltiplicano i topic sull'arte, ma in generale penso sempre che non esista una definizione, o caratteristica, o proprieta' fondamentale dell'arte e dell'artista.

Arte, e artista, sono termini usati da persone diverse per intendere cose diverse. L'arte contemporanea ha reso tutto questo molto evidente.
Mentre l'arte a me interessa solo quando e in quanto bella, per me l'artista e' principalmente chi ha voglia di intraprendere una professione dove esprime se stesso. E' chi pensa, a ragione o torto, di valere tanto da dover essere pagato per esprimere cio' che vuole esprimere. E' una sorta di vocazione, di demone. Il mio punto di vista e' soprattutto questo, non quello del fruitore.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
chiaky
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Re: Della figura dell'artista

Messaggio da chiaky »

Si usano gli specchi per guardarsi il viso, e si usa l’arte per guardarsi l’anima.
(George Bernard Shaw)
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