Addio a Gennaro Olivieri
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- Massimo Carbone
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Addio a Gennaro Olivieri
MILANO - «Attention... trois, deux, un...Fiiit! ». Erano l'indimenticabile conto alla rovescia e il fischio di Gennaro Olivieri, mitico giudice di «Giochi senza frontiere». Olivieri, 87 anni, è morto martedì nella sua Svizzera dopo una vita trascorsa in veste di arbitro. La notizia arriva attraverso una mail pubblicata sul sito della mitica trasmissione dal collega Guido Pancaldi che con Olivieri formava la memorabile coppia di arbitri internazionali dei giochi.
LA MAIL - «Carissimo, devo comunicare che stamattina 2 febbraio 2009 Gennaro ci ha lasciato, serenamente ed in pace. Tristi saluti. Guido». Guido Pancaldi fu chiamato dallo stesso Gennaro al suo fianco nel lontano 1966 (Olivieri arbitrava già dall'anno prima), dopo un'intensa collaborazione insieme come arbitri di Hockey su ghiaccio. Orgogliosamente svizzero, Gennaro Olivieri divenne con il connazionale Pancaldi, l'emblema dell'imparzialità. Il celebre «Trois, Deux, Un...» è stato adottato per ogni avvenimento ludico e competitivo per indicare una lealtà e sportività di gioco che spesso manca. Olivieri-Pancaldi, i «gemelli terribili», «i fratelli made in Suisse», entrambi sagittari, coetanei, coppia inscindibile e affiatatissima: così scrive nel libro sulla storia dei Giochi senza frontiere Gianni Magrin. Gennaro Olivieri di Neuchatel era un emotivo, superstizioso, preciso nei giochi quanto ritardatario nella vita privata. Gennaro arbitrò 200 partite internazionali di hockey, otto campionati mondiali e persino nell'olimpiade di Innsbruck del 1964.
IL PROGRAMMA - Grazie all'Eurovisione in 30 anni di vita, «Giochi senza Frontiere», una gara in piazza tra varie le cittadine d'Europa, ottenne ascolti stratosferici: 5 miliardi di telespettatori con il 32% di share in Italia, 48% in Grecia e addirittura 78% in Ungheria. Il boom nel 1978 con la conduzione di Ettore Andenna e Milly Carlucci: l'ascolto medio era di 17,8 milioni di telespettatori a serata. In principio, trasmessa dal secondo canale della Rai, «Giochi senza Frontiere» era condotta da Giulio Marchetti ed Enzo Tortora.
LA STORIA - «Giochi senza Frontiere» (in francese «Jeux sans frontières», in Gran Bretagna «It's a knockout»), nacque nel 1965 per volontà dello statista francese Charles De Gaulle: è ritenuta, forse non a torto, più dell'euro, la prima trasmissione che trasmise il concetto dell'Europa unita, e Gennaro Olivieri ne era un'icona.
LA MAIL - «Carissimo, devo comunicare che stamattina 2 febbraio 2009 Gennaro ci ha lasciato, serenamente ed in pace. Tristi saluti. Guido». Guido Pancaldi fu chiamato dallo stesso Gennaro al suo fianco nel lontano 1966 (Olivieri arbitrava già dall'anno prima), dopo un'intensa collaborazione insieme come arbitri di Hockey su ghiaccio. Orgogliosamente svizzero, Gennaro Olivieri divenne con il connazionale Pancaldi, l'emblema dell'imparzialità. Il celebre «Trois, Deux, Un...» è stato adottato per ogni avvenimento ludico e competitivo per indicare una lealtà e sportività di gioco che spesso manca. Olivieri-Pancaldi, i «gemelli terribili», «i fratelli made in Suisse», entrambi sagittari, coetanei, coppia inscindibile e affiatatissima: così scrive nel libro sulla storia dei Giochi senza frontiere Gianni Magrin. Gennaro Olivieri di Neuchatel era un emotivo, superstizioso, preciso nei giochi quanto ritardatario nella vita privata. Gennaro arbitrò 200 partite internazionali di hockey, otto campionati mondiali e persino nell'olimpiade di Innsbruck del 1964.
IL PROGRAMMA - Grazie all'Eurovisione in 30 anni di vita, «Giochi senza Frontiere», una gara in piazza tra varie le cittadine d'Europa, ottenne ascolti stratosferici: 5 miliardi di telespettatori con il 32% di share in Italia, 48% in Grecia e addirittura 78% in Ungheria. Il boom nel 1978 con la conduzione di Ettore Andenna e Milly Carlucci: l'ascolto medio era di 17,8 milioni di telespettatori a serata. In principio, trasmessa dal secondo canale della Rai, «Giochi senza Frontiere» era condotta da Giulio Marchetti ed Enzo Tortora.
LA STORIA - «Giochi senza Frontiere» (in francese «Jeux sans frontières», in Gran Bretagna «It's a knockout»), nacque nel 1965 per volontà dello statista francese Charles De Gaulle: è ritenuta, forse non a torto, più dell'euro, la prima trasmissione che trasmise il concetto dell'Europa unita, e Gennaro Olivieri ne era un'icona.
Mp1 ha scritto::(
Quanti sabati sera, da bambino, a tifare per l'Italia in JSF...
Eh si : mi spiace molto per lui, e peccato che quella trasmissione non sia più in onda. La ricordo ancora commentata da una radiosa Milly Carlucci con i pattini a rotelle, sport in cui primeggiava.
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
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Vinceva sempre il Portogallo, da piccolo ero convinto che i portoghesi fossero delle specie di marines. Oppure vinceva Vigevano.
Se conoscete uno di Vigevano occhio: facilefacile che è capace di camminare su una piattaforma instabile con un pezzo di polistirolo in mano come nessun'altra vostra conoscenza.
Se conoscete uno di Vigevano occhio: facilefacile che è capace di camminare su una piattaforma instabile con un pezzo di polistirolo in mano come nessun'altra vostra conoscenza.
Le edizioni che ricordo maggiormente, dei primi anni '70 con la tv in bianco e nero, vedevano Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Italia, Svizzera.
Il Portogallo arrivò dopo...
Il Portogallo arrivò dopo...
Ultima modifica di rob il ven feb 06, 2009 9:12 pm, modificato 1 volta in totale.