Alla larga dai tg!

[englishgentleman]

Dal blog di Luca Sofri:

"Premessa: io non guardo mai i telegiornali. A quell’ora di solito sto mangiando in piacevoli compagnie familiari, o facendo altro. E poi penso non ci sia più bisogno di telegiornali per chi frequenta la rete con l’assiduità con cui la frequentiamo ormai in moltissimi. Infatti mi è evidente, quando li guardo, come la ricerca di un pubblico in via d’estinzione porti i telegiornali verso contenuti a metà tra lo strano-ma-vero e l’allarmismo genere terrorizziamo-le-vecchiette: il target immaginato è poco istruito, poco informato, acritico e inerme di fronte a quello che gli viene raccontato. Con l’eccezione della parte dedicata alla politica che soggiace invece a criteri marchettari insuperabili ed eterni.

Stasera ho guardato un quarto d’ora di Tg5 e di Tg1, alternando. Penso che facciano schifo, e che siano spettacoli deprimenti per chiunque abbia cara la sopravvivenza intellettuale e culturale del suo paese, nonché la dignità del lavoro giornalistico. Penso che quelli che sostengono che i reality rincoglioniscono gli italiani farebbero meglio a preoccuparsi dei Tg. Ho assistito a una successione di servizi a base di gang di cinesi (due casi che non c’entravano niente l’uno con l’altro, in uno dei quali i cinesi in questione erano stati ammazzati), cronacaccia nera voyeuristica tipo Garlasco o Perugia, truffe nelle slot machines (truffe di cinesi) e bullismo scolastico. Tutto raccontato con ogni cliché giornalistico e linguistico immaginabile, una mediocrità narrativa che nemmeno nel giornalino del liceo.
Il Tg5 si distingueva, ma anche il Tg1 non era da meno. E entrambi hanno mostrato le immagini di quattro pirla in una scuola che hanno cercato di dar fuoco a delle suppellettili nella loro aula in assenza dei professori. Senza peraltro riuscirci, quindi il terrorismo dei tg si è dovuto concentrare sul fatto che una di queste suppellettili fosse una croce di legno appesa nell’aula (trattata al pari di una lavagna, nell’intenzione dei pirla: di legno e quindi infiammabile). Benché fosse palesemente una nuda croce, i giornalisti su entrambe le reti lo hanno ripetutamente definito “il crocefisso” (secondo me non strumentalmente: è che manco sanno cosa sia, un crocefisso), mentre persino i pirla nel video la chiamavano più oculatamente “la croce”: intervistando poi dotti commentatori sulla spregevolezza di bruciare il crocefisso (un simbolo è un simbolo, ma non è la stessa cosa accanirsi su una croce di legno o sull’immagine di una persona sofferente e moribonda). Al Tg5 hanno anche ripetutamente insistito sull’inaudita gravità dell’azione rispetto ad altre, come se cercare - invano - di dar fuoco a una croce di legno debba ritenersi peggio che picchiare un compagno disabile, o molestare una professoressa.

Per quel che riguarda me, mi rassicura sapere che difficilmente mi ricapiterà presto di guardare un telegiornale (l’ultima volta era stato un Tg2, qualche tempo fa, con identico raccapriccio): mi resta solo la curiosità di sapere se nessuno si vergogni un po’ del posto dove sta, là dove li fanno."

Sottoscrivo in pieno.

[BackhandWinner]

Dal blog di Luca Sofri:

"Premessa: io non guardo mai i telegiornali. A quell’ora di solito sto mangiando in piacevoli compagnie familiari, o facendo altro. E poi penso non ci sia più bisogno di telegiornali per chi frequenta la rete con l’assiduità con cui la frequentiamo ormai in moltissimi. Infatti mi è evidente, quando li guardo, come la ricerca di un pubblico in via d’estinzione porti i telegiornali verso contenuti a metà tra lo strano-ma-vero e l’allarmismo genere terrorizziamo-le-vecchiette: il target immaginato è poco istruito, poco informato, acritico e inerme di fronte a quello che gli viene raccontato. Con l’eccezione della parte dedicata alla politica che soggiace invece a criteri marchettari insuperabili ed eterni.

Stasera ho guardato un quarto d’ora di Tg5 e di Tg1, alternando. Penso che facciano schifo, e che siano spettacoli deprimenti per chiunque abbia cara la sopravvivenza intellettuale e culturale del suo paese, nonché la dignità del lavoro giornalistico. Penso che quelli che sostengono che i reality rincoglioniscono gli italiani farebbero meglio a preoccuparsi dei Tg. Ho assistito a una successione di servizi a base di gang di cinesi (due casi che non c’entravano niente l’uno con l’altro, in uno dei quali i cinesi in questione erano stati ammazzati), cronacaccia nera voyeuristica tipo Garlasco o Perugia, truffe nelle slot machines (truffe di cinesi) e bullismo scolastico. Tutto raccontato con ogni cliché giornalistico e linguistico immaginabile, una mediocrità narrativa che nemmeno nel giornalino del liceo.
Il Tg5 si distingueva, ma anche il Tg1 non era da meno. E entrambi hanno mostrato le immagini di quattro pirla in una scuola che hanno cercato di dar fuoco a delle suppellettili nella loro aula in assenza dei professori. Senza peraltro riuscirci, quindi il terrorismo dei tg si è dovuto concentrare sul fatto che una di queste suppellettili fosse una croce di legno appesa nell’aula (trattata al pari di una lavagna, nell’intenzione dei pirla: di legno e quindi infiammabile). Benché fosse palesemente una nuda croce, i giornalisti su entrambe le reti lo hanno ripetutamente definito “il crocefisso” (secondo me non strumentalmente: è che manco sanno cosa sia, un crocefisso), mentre persino i pirla nel video la chiamavano più oculatamente “la croce”: intervistando poi dotti commentatori sulla spregevolezza di bruciare il crocefisso (un simbolo è un simbolo, ma non è la stessa cosa accanirsi su una croce di legno o sull’immagine di una persona sofferente e moribonda). Al Tg5 hanno anche ripetutamente insistito sull’inaudita gravità dell’azione rispetto ad altre, come se cercare - invano - di dar fuoco a una croce di legno debba ritenersi peggio che picchiare un compagno disabile, o molestare una professoressa.

Per quel che riguarda me, mi rassicura sapere che difficilmente mi ricapiterà presto di guardare un telegiornale (l’ultima volta era stato un Tg2, qualche tempo fa, con identico raccapriccio): mi resta solo la curiosità di sapere se nessuno si vergogni un po’ del posto dove sta, là dove li fanno."

Sottoscrivo in pieno.

Ovviamente, anch'io.
Una roba immonda: ascoltandoli (al massimo 5 minuti, perché di più impossibile) si comincia a capire il perché dei fenomeni di lotta politica armata.

E poi: Bondi-Gasparri e Quagliarello (che parla di 'sfida antropologica') in rapida successione: come fa uno a sopravvivere? Volevo tirare una sedia contro il televisore, l'altro giorno: ma non era il mio, non era il caso.

[whiterussian]

Quoto anch'io.

[Zonker]

Figuriamoci, io non leggo più neanche i giornali! Però il Tg de La7 lo sbircio. Certo che pure Luca Sofri lo evito come la peste, alla radio poi mette a repentaglio l'incolumità dell'apparecchio che rischia di essere fracassato come lui ti fracassa i còglioni a te.

Bye dudes.

[Nasty]

Figuriamoci, io non leggo più neanche i giornali! Però il Tg de La7 lo sbircio. Certo che pure Luca Sofri lo evito come la peste, alla radio poi mette a repentaglio l'incolumità dell'apparecchio che rischia di essere fracassato come lui ti fracassa i còglioni a te.

Bye dudes.

uahhhaha

Ha una voce stridula, mi infastidisce, davvero. Bravo

[englishgentleman]

A me invece interessa molto quello che dice a Condor, lo ascolto sempre, insieme a Bordone fa un'ottima coppia.
Punti di vista...

[Maxim79]

Ci pensavo oggi,credo che il tg che odio di piu' sia studio aperto con le sue ormai stucchevoli pagine di moda e gossip che servono solo a dar da mangiare a gente che non è niente e non sa far nulla..perchè alla gente non gliene frega veramente una sega..

voi mi direte "si ma le riviste le comprano tutti" e io vi dico che le riviste le comprerebbero comunque anche senza tutto sto smercio di merdume.

Questi fanno tutto in casa,la Vip (very idiot person) chiama il Tg e gli chiede di fargli un servizio per tenere a galla la sua immagine,in pratica e questo il suo lavoro.

Oggi c'era la Moric "La moric si racconta a studio aperto",ma perchè non si racconta a casa sua?? poi appena se ne dicono un po pesanti allora piangono perchè non hanno vita privata e perchè sono persone riservate..

In generale sono servizi con una base dance anni 80' con le solite immagini di calendari anche se fatti magari 10 anni fa,ma ci sono sempre,condite con interviste in discoteca sotto una musica assordante (che credo sia oltretutto di poco rispetto per chi' ascolta) e il pezzo finale sul suo presente amoroso e le sue ambizioni L-A-V-O-R-A-T-I-V-E. una parola che proprio non ha niente a che fare con questa gente.

Puro pattume,che deve sparire per il bene della nostra crescita mentale.
Ci appiattiremo tutti e ci estingueremo per l'incapacita' di sopravvivere!!!!

[Nasty]

A me invece interessa molto quello che dice a Condor, lo ascolto sempre, insieme a Bordone fa un'ottima coppia.
Punti di vista...

No, aspetta, è che non hanno voci radiofoniche, per il resto non sono spiacevoli, ma neanche poi così troppo gradevoli, si parlano un po' troppo addosso.


Ciao CARLO!!!

[tennisfan82]

Credo che il TG La7 sia l'unica cosa guardabile nel panorama generalista italiano.

Riguardo SKY TG24 la qualità è decisamente superiore, ma io seguo di più i programmi di approfondimento che i TG, anche perchè ormai con Internet tutti sappiamo tutto praticamente in tempo reale.

[Mp1]

Partiamo dal presupposto che Studio Aperto e il TG4 non sono telegiornali. Questa è la premessa fondamentale per iniziare questo discorso.
Io concordo con Luca Sofri, e non potrebbe essere altrimenti. Anche loro ci stanno lobotomizzando, né più né meno del resto dei programmi generalisti.
Inadeguati, faziosi e disonesti direi che gli identifica in pieno, i vari TG1, 2, 3 e 5. Parlano solo di quello che vogliono farci sapere, il resto non viene detto se non fa sensazione.
Per quanto riguarda i giornali, beh, io riesco ancora a leggere La Stampa, il Corsera e Repubblica.

[Pindaro]

Per quanto riguarda i giornali, beh, io riesco ancora a leggere L'Osservatore Romano, La Padania e Libero.

[balbysauro]

Per quanto riguarda i giornali, beh, io riesco ancora a leggere L'Osservatore Romano, La Padania e Libero.

e Avvenire no?

una volta litigai con un edicolante
scena: col giornale che stavo comprando (Repubblica, mi pare) c'era un inserto che non mi interessava. Dico al giornalaio: "Guardi, non lo prendo, così se serve a qualcuno che perde il numero..." e lui: "Farebbe meglio a lasciare tutto il giornale, tanto ci sono scritte solo bugie". Io:" Ah si? E quale dovrei prendere?". "Avvenire - fa lui".
Rumore di balby che sghignazza...

[Maxim79]

Partiamo dal presupposto che Studio Aperto e il TG4 non sono telegiornali. Questa è la premessa fondamentale per iniziare questo discorso.
.

hai ragione.

[ingek]

Ci pensavo oggi,credo che il tg che odio di piu' sia studio aperto con le sue ormai stucchevoli pagine di moda e gossip che servono solo a dar da mangiare a gente che non è niente e non sa far nulla..perchè alla gente non gliene frega veramente una sega..

voi mi direte "si ma le riviste le comprano tutti" e io vi dico che le riviste le comprerebbero comunque anche senza tutto sto smercio di merdume.

Questi fanno tutto in casa,la Vip (very idiot person) chiama il Tg e gli chiede di fargli un servizio per tenere a galla la sua immagine,in pratica e questo il suo lavoro.

Oggi c'era la Moric "La moric si racconta a studio aperto",ma perchè non si racconta a casa sua?? poi appena se ne dicono un po pesanti allora piangono perchè non hanno vita privata e perchè sono persone riservate..

In generale sono servizi con una base dance anni 80' con le solite immagini di calendari anche se fatti magari 10 anni fa,ma ci sono sempre,condite con interviste in discoteca sotto una musica assordante (che credo sia oltretutto di poco rispetto per chi' ascolta) e il pezzo finale sul suo presente amoroso e le sue ambizioni L-A-V-O-R-A-T-I-V-E. una parola che proprio non ha niente a che fare con questa gente.

Puro pattume,che deve sparire per il bene della nostra crescita mentale.
Ci appiattiremo tutti e ci estingueremo per l'incapacita' di sopravvivere!!!!

ma studio aperto non può essere considerato telegiornale!

[Maxim79]

ho capitoooooooooooooooooooooooooooooooooooo l'ho sopravvalutato

Ma comunque in generale mi pare che tutti bene o male prendano quella piega eh

[CAPELLINO]

Purtroppo sono daccordo con voi, il livello dei TG nazionali e' veramente infimo, gia' lo spettatore medio e' rincoglionito da una serie di immondizie che gli vengono presentate durante la giornata ( dai reality alle immonde caciare "Defilippiane" alle telenovele su vigili urbani, guardiacoste, guardiacaccia, carabinieri ecc...) poi quando arriva il TG il suddetto spettatore pensa: " Adesso si parla di cose serie" ed e' li' che arriva la mazzata definitiva alla sua povera mente.
Concordo anche sulla passibilita' del TG de la7, salverei anche il TG3 che, se depurato da quel po' di propaganda, e' accetabile, poi io ho un debole per la Zicoschi

[Maxim79]

quotoide

[fansfegatatodiseles]

Striscia la notizia è considerato l'unico vero tg.

[arjen]

Partiamo dal presupposto che Studio Aperto e il TG4 non sono telegiornali. .

[tennisfan82]

http://www.youtube.com/watch?v=Gy5xU8rW3xU

[Burano]

Io da tempo vado dicendo che reality e tg sono la stessa cosa.

Se uno vuole informarsi sulle news dal mondo, basta internet.
Se vuole approfondire, leggerà un buon giornale, cartaceo o online. Di certo non gli serve a niente la carrellata di macchiette stile bagaglino in rapida sequenza che commentano il fatto politico del giorno. Quindi, a che servono i tg?

[englishgentleman]

http://www.cattivamaestra.it/2009/04/ba ... i-cad.html


http://www.cattivamaestra.it/2009/04/co ... n-mac.html

Senza parole.

Saluti a tutti.

[rob]

Per quanto riguarda i giornali, beh, io riesco ancora a leggere L'Osservatore Romano, La Padania e Libero.

e Avvenire no?

una volta litigai con un edicolante
scena: col giornale che stavo comprando (Repubblica, mi pare) c'era un inserto che non mi interessava. Dico al giornalaio: "Guardi, non lo prendo, così se serve a qualcuno che perde il numero..." e lui: "Farebbe meglio a lasciare tutto il giornale, tanto ci sono scritte solo bugie". Io:" Ah si? E quale dovrei prendere?". "Avvenire - fa lui".
Rumore di balby che sghignazza...

Questa è bella... Ma come Balby, suvvia, è il quotidiano della CEI.