io mi chiedo come si possa commetare una prestazione senza parlare delle cause che la rendano possibile. Non posso commentare una prestazione senza parlare di allenamento, doping, volontà, tecnica, e così via.
Posso non commentare, e ammirare. Posso non commentare e tifare. Posso non commentare ed emozionarmi.
ma se commento, commento. E faccio ipotesi, non commento solo fatti. Non dico 'dritto fuori' ma dico: 'secondo me è arrivato male a colpire quel dritto perché doveva ancora rifiatare dal colpo precedente'. Questa frase esprime un'ipotesi. Nei commenti esprimiamo sempre ipotesi, se proprio non vogliamo dialogare solo attraverso tautologie. Proviamo a spiegare le eventuali cause, e così via. Una delle ipotesi, o alcune di esse, riguardano il doping. Che, logicamente e nel discorso, non si vede perché debba fare eccezione. Ci si puo' sbagliare sulle ipotesi sul doping, così come ci si puo' sbagliare sulle ipotesi riguardanti la tensione delle corde. Entrambe le ipotesi riguardano argomenti che influenzano l'andamento di un match di tennis. E quindi le facciamo mentre commentiamo. Se commentiamo, ovviamente, cosa che non è obbligatoria.
Poi capisco bene che chi si vuol ergere a giudice degli altri allora, da buon giudice, per ciò che comporta reato non parla se non in presenza di certa consapevolezza. Mi sfugge però la logica di chi commenta un match di tennis sentendosi un giudice.
c.
edit: peraltro per me la logica di Roberto è nettamente piu' incomprensibile di una qualsiasi logica femminile
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)