Fantasio ha scritto:
Io credo che noi, oggi, si sia un po' "on fire", proprio perché abbiamo la fortuna di vivere un periodo con tre giocatori fortissimi in contemporanea, e questo non accadeva dall'inizio degli anni '80. Pensa solo a come saremo tristi e con poca voglia di scrivere quando, fra qualche anno, gli slam saranno contesi tra Zverev, Thiem e Kyrgios, e in generale avremo 4 vincitori diversi ogni anno. Un po' come quello che succede ora nel tennis femminile, con le varie Halep, Stephens e Muguruza a ricordarci ogni volta delle sorelle Williams, delle belghe e persino di tenniste come Capriati e Davenport che oggi paiono gigantesse in confronto.
Unico apunto, nemmeno sappiamo se a contendersi gli slam saranno i Kyrgios o i Thiem
(Zverev probabile che li vinca, invece, intanto cominci ad arrivare in fondo..)
Quello che secondo me succederà è che Federer rimarrà stabilmente nella top 5 all-time Nadal - del quale si dirà, sfumato l'eco delle sue 11-12-15 vittorie parigine, che ha vinto ben poco fuori della terra e infine Djokovic rimarrà tra l'11° e il 15° posto. .
Il che più o meno è l'estensione del pensiero attuale, con buona pace dei confonti diretti fra i tre, per dire (che anzi, verranno visti a potenziare Federer che ha vinto più di tutti
nonostante gli h2H sfavorevoli ).
In generale, la mia sensazione è che (di là del suo immenso valore dimostrato poi in seguito) la Grancassa pro Roger sia iniziata abbastanza presto non solo perchè veniva da una situazione di interregno poco spettacolare, ma anche poichè si veniva da un decennio, quello di Sampras, i 90' , che a livello iconografico, di immagine era stato quello meno presente del tennis nell'immaginario collettivo. Becker rimane più anni 80', Agassi visto come personaggio anche extra tennistico, Pete si può dire che parlava alla grande On court e basta.
Se dovessimo scrivere la biografia di un altro grande sottovalutato dalla stampa come Lendl una biografia riusciremmo a farla anche con riferimenti e riflessioni extra tennistici (l'europa dell'est, il senso del dovere dell'immigrato, etc etc ) ,con Sampras avremmo dei problemi, tant'è che a tutt'oggi non esiste tradotta in italiano una biografia di Sampras (per me assurdo, ma tant'è) , la rivalità con Agassi non è stata sufficiente nei 90' per portare davvero il tennis ad un grandissimo pubblico (anche perchè è stato il decennio del passaggio del tennis dai canali generalisti a quelli a pagamento, in Italia un decennio pessimo di risultati, e altri motivi contingenti) .
Questo per dire cosa? che per me la rivalità con Nadal è stata fondamentale
sopratutto per quest'ultimo e la sua immagine ,ma il culto di Federer sarebbe comunque andato avanti a sè stante, anzi la litania delle vittorie sarebbe stata ancora più lunga ed ancora più celebrata anche senza grandissimi avversari. un po' come il culto di Borg era già preesistente alla rivalità con mcEnroe (pur essendone poi accresciuto,ovviamente) .
Mi si dirà del ritorno epico del 2017, sì, ma non ditemi che è stato motivato dal battere Nadal, che pare anche lui alla frutta, semmai era Djokovic da anni quello che disturbava Federer , poi il destino,che non è egualitario ma tende comunque a favorire i campioni ha dato a Roger una vittoria Epica su tutte ed altri grandi successi , ma mentre credo sinceramente che Nadal e Djokovic siano stati motivati a migliorarsi dal guardare a lui , il contrario non credo sia avvenuto , credo che Federer sia andato avanti di sua sponte e a migliorarsi di suo , non in funzione di ,come accaduto invece a Nadal prima con lui e poi col Djokovic post 2011 e a Djokovic vs entrambi.
F.F.