Poiché ci dicono, giustamente, che i numeri sono pochi e che basterebbe un calendario diverso per cambiare tutto, non è sbagliato allargarli un po', questi numeri:ludega ha scritto:Ovviamente la parte della tabella sugli anni '40 è falsata dall'Era Open...
Va specificato che McKinley è il primo vincitore di slam nato negli anni '40, anche se va pure considerato Ashe per il noto problema dei Pro. Va poi specificato che Cochet è il primo vinctore nato negli '00, ma anche Lacoste è papabile, dato che il RG del 1922 non era aperto ai giocatori stranieri. Ovvio che poi, come ben sappiamo, l'importanza di questi tornei è cambiata nel tempo, ci sono state le guerre, il professionismo eccetera, per cui i numeri vanno presi con le pinze: ma avendone un po' di più non si può fare a meno di notare che c'è un pattern, vale a dire sempre 40 tornei (cioé il valore atteso) tra una decade all'altra, con differenze minime, e che c'è un crollo per i nati negli anni '60 e '70 seguito da un riequilibrio e poi da un fortissimo rialzo.
A mio parere questo indica un aumento del livello per le generazioni '60 e '70, più forti delle precedenti e quindi in grado di imporsi prima, attirate dall'aumento dei guadagni in atto dalla metà degli anni '70 a fronte di un impegno ancora relativamente scarso, e poi un calo progressivo a partire dalla generazione degli '80 per i motivi opposti.
Se ora Balby ci fa una tabella con l'età media dei vincitori per anno o per decade, i dati di cui discutere aumenteranno.