Johnny Rex ha scritto:Non c'è più un Pecci in finale....
Sì, ma non molto tempo fa abbiamo avuto Verkerk.
poliper ha scritto:Adesso non esageriamo; già aver battuto Agassi me lo rende un pò più simpatico.
Comunque è innegabile che dal '90 in poi sono stati pochi i giocatori presentabili che hanno vinto il Rolando: Courier, Agassi, oggi Nadal. Il resto (Bruguera, Moya, Costa, Gaudio, Ferrero, lo stesso Kuerten) di poco conto. Solo questi ultimissimi anni (2,3) si sta riprendendo.
poliper ha scritto:Johnny Rex ha scritto:
Andres, che tu sia dannato per l'eternità!
Adesso non esageriamo; già aver battuto Agassi me lo rende un pò più simpatico.
Comunque è innegabile che dal '90 in poi sono stati pochi i giocatori presentabili che hanno vinto il Rolando: Courier, Agassi, oggi Nadal. Il resto (Bruguera, Moya, Costa, Gaudio, Ferrero, lo stesso Kuerten) di poco conto. Solo questi ultimissimi anni (2,3) si sta riprendendo.
Roberto74 ha scritto:poliper ha scritto:Adesso non esageriamo; già aver battuto Agassi me lo rende un pò più simpatico.
Comunque è innegabile che dal '90 in poi sono stati pochi i giocatori presentabili che hanno vinto il Rolando: Courier, Agassi, oggi Nadal. Il resto (Bruguera, Moya, Costa, Gaudio, Ferrero, lo stesso Kuerten) di poco conto. Solo questi ultimissimi anni (2,3) si sta riprendendo.
Hai bollato come "di poco conto" giocatori come Kuerten, Moya e Ferrero, che pur brevemente son riusciti a diventare n. 1 del mondo, non acquistando al supermarket i punti ottenuti fuori dalla terra battuta.
Ovviamente hai dimenticato Muster per il quale valgono le stesse considerazioni.
No, scusa eh... ma ti rendi conto di quello che stai dicendo??
Roberto74 ha scritto:Hai bollato come "di poco conto" giocatori come Kuerten, Moya e Ferrero, che pur brevemente son riusciti a diventare n. 1 del mondo, non acquistando al supermarket i punti ottenuti fuori dalla terra battuta.
rob ha scritto:Moya vanta una finale Masters persa da Corretja, due volte finalista al Rolando e giustiziere in quella circostanza anche di Sampras in semifinale.
Per non dimenticare...una finale a Melbourne, sconfitto da Sampras, una semifinale a Flushing Meadow sconfitto da Philippoussis.
corsair ha scritto:Dibbs, Solomon, Panatta, Barazzutti, Vilas, ecco gli avversari maggiori di Borg a Parigi
ma siamo proprio sicuri che siano di un altro livello rispetto ai Bruguera, Muster, Kuerten, Courier, Moya, insomma ai vincitori di Parigi degli anni '90?
Personalmente ho molti dubbi. Grandissimo Borg a batterli, ma non stiamo parlando nemmeno in questo caso di campioni immortali
corsair ha scritto:Dibbs, Solomon, Panatta, Barazzutti, Vilas, ecco gli avversari maggiori di Borg a Parigi
ma siamo proprio sicuri che siano di un altro livello rispetto ai Bruguera, Muster, Kuerten, Courier, Moya, insomma ai vincitori di Parigi degli anni '90?
Personalmente ho molti dubbi. Grandissimo Borg a batterli, ma non stiamo parlando nemmeno in questo caso di campioni immortali
poliper ha scritto:rob ha scritto:Moya vanta una finale Masters persa da Corretja, due volte finalista al Rolando e giustiziere in quella circostanza anche di Sampras in semifinale.
Per non dimenticare...una finale a Melbourne, sconfitto da Sampras, una semifinale a Flushing Meadow sconfitto da Philippoussis.
Non sto dicendo che non hanno concluso niente in tutta la carriera; sto solo dicendo che le loro carriere, paragonate ai vincitori anni '80, valgono molto meno. Paragona la carriera di Moya, Muster, Kuerten, Bruguera, Gaudio .... con quella di Lendl e Wilander, non con quella di Volandri.
rob ha scritto:
Per carità, il buon Filippo non entra in questi discorsi con una semifinale, un quarto a Roma e un ottavo di finale a Parigi. Moya è di un'altra pasta.
Certo che è nettamente inferiore a Lendl e Wilander. Ma, definire di poco conto un tennista che vanta 19 titoli ATP ( 3 Master Series) e 22 finali mi sembra notevolmente ingeneroso. Pensa, ha pure battuto Sampras nel round robin del Masters '97, non sulla terra battuta. Non mi dire che Sampras era bollito nel '97. Puoi chiedere a Kafelnikov, annientato in finale cosa ne pensa...
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
chiaky ha scritto:Direi che concordo con quello che scrive Edberg74 nel post su wimbledon pur non condividendone il tono un pò troppo brutale.
Federer potrebbe essere Picasso invece è diventato Lendl. E' diventato Lendl perchè la modestia degli avversari (meno uno) gli consente di vincere mettendo in mostra il 50 per cento del suo potenziale. Sostanzialmente è ben poco stimolato nel mettere in mostra genio e fantasia potendo permettersi quasi sempre di vincere facilmente tirando botte da fondo e sparando servizi di cinica efficacia.
Questo Federer appare ormai un robot della vittoria, una macchina da tennis quasi perfetta, ma monolitica e poco appassionante.
Si potrebbe pensare che la noia sia generata dal prolungato dominio, ma onestamente penso che non sia questo il punto..anche se cominciasse a perdere più spesso, giocando in questo modo io mi annoierei a seguire i suoi match.
Io onestamente non capisco perchè alcuni tifosi definiscano Federer un giocatore geniale. E' come veder giocare un Lendl più fluido e felino nei movimenti, ma non ci vedo nulla di geniale a ritirarsi sulla linea di fondo a sparar dritti e rovesci.
Personalmente non ritengo fosse geniale nemmeno il grandissimo Sampras. Giocatore immenso ma abbastanza "quadrato" pure lui. Un gran drittone, un gran servizione, a rete giocava bene (pur non essendo McEnroe o Edberg) ma non era certo un giocatore estemporaneo. Tutto quello che faceva era di pratico cinismo, come il suo carattere, apparentabile a quello glaciale di Roger.
Molti si chiedono perchè Agassi, meno forte di Sampras sia oggi come allora più famoso ed eccitante.
Perchè nello sport più che vincere conta divertire. La gente guarda lo sport per divertirsi. Il conto delle vittorie interessa solo ai giocatori e ai loro fanatici. Chi guarda vuole spettacolo. A chi importerebbe se Maradona avesse vinto meno di Gattuso? La gente ama Maradona per il suo genio.
Federer ben lungi dall'essere un Gattuso si è messo a fare il tirapalle da fondo col risultato di far sprofondare nella noia molti spettatori imparziali. C'è quasi da esser grati a Nadal se ci dà qualche emozione.
I geni del tennis per me erano altri..Laver era un genio, sapeva far tutto, rovescio tagliato che era una meraviglia, dritto arrotato o piatto, attacchi in back, voleè di tocco divine, passanti che sfidavano le leggi balistiche, pallonetti (non vedo giocare questo colpo da nessuno ora..è anche più difficile farlo..)
McEnroe era un genio, anzi IL genio. Poteva fare qualsiasi cosa, si era persino inventato dei colpi che non esistevano prima.
Leconte, Korda, persino Mecir, Rios erano geniali. A suo modo Agassi, Becker.
Edberg non lo era. Era un ragioniere come Roger. Solo che lui era un ragioniere della rete. La voleè di Edberg era tecnicamente perfetta e cinica. Mai nulla era lasciato all'ispirazione e all'estro. Era tutta scuola, scuola di altissimo livello, ma non estro.
Persino Connors lo ritengo un genio. Tutto ciò che faceva era dettato dall'estro. Dall'estro e dai nervi. Non sapevi mai cosa ti avrebbe potuto combinare. Ricordo vittorie di Jimbo trascinanti, inverosimili, esaltanti.
Federer fa parte dei frigoriferi di superlusso, assieme a Borg, Wilander, Lendl, Edberg, Sampras.
Campioni strepitosi e irraggiungibili, ma che rimangono nel cuore solo dei loro tifosi senza dare emozioni agli spettatori equidistanti.
chiaky ha scritto:Credo che il gioco a rete sia possibilissimo.Se i giocatori non lo adottano il problema è dei maestri che non lo insegnano e non lo spronano.
Attaccare Lendl o Connors non era meno difficile di quello che sarebbe attaccare Federer o Nadal.
Lendl non tirava meno di federer. Forse c'era un quid infinitesimale di meno, dato da racchette meno potenti, ma la frustata era la stessa. A partire dalla metà degli anni 80 le racchette cambiarono, Lendl tirò sempre più forte, eppure gli attaccanti non sparirono. Arrivarono Edberg, Becker, cash, ed altri.
Se non ci sono gli attaccanti è perchè non ci VOGLIONO essere, non perchè non ci POSSONO essere.
Edberg o Mac giocherebbero anche oggi il loro tennis. Sarebbero solo più preparati atleticamente e magari lavorerebbero di più sulla potenziazione dei loro fondamentali da fondo, ma continuerebbero ad attaccare.
Tanto più che nessuno oggi è abituato a trovarsi di là dalla rete uno che ti attacca in continuazione e quindi molti ne sarebbero disorientati.
Giocare passanti per 3 ore non è facile..soprattutto se non sei abituato.
Sampras trentenne veniva infilato (ma anche Edberg) con irrisoria facilità semplicemente perchè non avevano più lo scatto e il punch dei tempi migliori. Un attaccante basta che cali di un filo lo scatto in avanti ed è fregato.
Non capisco perchè pensi che Federer a 30 e passa anni non sarà un tennista declinante. Lendl a 31-32 subiva stese incredibili al primo turno e giocava come Federer...Wilander era bollito già nell'89, non capisco perchè un giocatore da fondo non debba declinare come tutti gli altri...
Piuttosto io insegnerei ai giovani a giocare anche per lo spettacolo. Chi ha grandi capacità di volo (e solo chi ha GRANDI capacità sul serio, sennò è un suicidio, ma lo era anche 20 anni fa)DEVE andare avanti. Non si può dirgli di stare a tirare botte da fondo.
Il tennis è fatto anche di uno che attacca e di un altro che gioca passanti, sennò è una palla..
rob ha scritto:chiaky ha scritto:Credo che il gioco a rete sia possibilissimo.Se i giocatori non lo adottano il problema è dei maestri che non lo insegnano e non lo spronano.
Attaccare Lendl o Connors non era meno difficile di quello che sarebbe attaccare Federer o Nadal.
Lendl non tirava meno di federer. Forse c'era un quid infinitesimale di meno, dato da racchette meno potenti, ma la frustata era la stessa. A partire dalla metà degli anni 80 le racchette cambiarono, Lendl tirò sempre più forte, eppure gli attaccanti non sparirono. Arrivarono Edberg, Becker, cash, ed altri.
Se non ci sono gli attaccanti è perchè non ci VOGLIONO essere, non perchè non ci POSSONO essere.
Edberg o Mac giocherebbero anche oggi il loro tennis. Sarebbero solo più preparati atleticamente e magari lavorerebbero di più sulla potenziazione dei loro fondamentali da fondo, ma continuerebbero ad attaccare.
Tanto più che nessuno oggi è abituato a trovarsi di là dalla rete uno che ti attacca in continuazione e quindi molti ne sarebbero disorientati.
Giocare passanti per 3 ore non è facile..soprattutto se non sei abituato.
Sampras trentenne veniva infilato (ma anche Edberg) con irrisoria facilità semplicemente perchè non avevano più lo scatto e il punch dei tempi migliori. Un attaccante basta che cali di un filo lo scatto in avanti ed è fregato.
Non capisco perchè pensi che Federer a 30 e passa anni non sarà un tennista declinante. Lendl a 31-32 subiva stese incredibili al primo turno e giocava come Federer...Wilander era bollito già nell'89, non capisco perchè un giocatore da fondo non debba declinare come tutti gli altri...
Piuttosto io insegnerei ai giovani a giocare anche per lo spettacolo. Chi ha grandi capacità di volo (e solo chi ha GRANDI capacità sul serio, sennò è un suicidio, ma lo era anche 20 anni fa)DEVE andare avanti. Non si può dirgli di stare a tirare botte da fondo.
Il tennis è fatto anche di uno che attacca e di un altro che gioca passanti, sennò è una palla..
Certo che Federer declinerà e perderà ben più spesso di oggi. Alludevo al fatto che Federer non verrà infilzato dai passanti di Nadal, Gasquet o Djokovic proprio perché il bagaglio tecnico a disposizione è più ampio di quello pur buonissimo di Sampras. Te lo dice un tifoso di Sampras...
chiaky ha scritto:rob ha scritto:chiaky ha scritto:Credo che il gioco a rete sia possibilissimo.Se i giocatori non lo adottano il problema è dei maestri che non lo insegnano e non lo spronano.
Attaccare Lendl o Connors non era meno difficile di quello che sarebbe attaccare Federer o Nadal.
Lendl non tirava meno di federer. Forse c'era un quid infinitesimale di meno, dato da racchette meno potenti, ma la frustata era la stessa. A partire dalla metà degli anni 80 le racchette cambiarono, Lendl tirò sempre più forte, eppure gli attaccanti non sparirono. Arrivarono Edberg, Becker, cash, ed altri.
Se non ci sono gli attaccanti è perchè non ci VOGLIONO essere, non perchè non ci POSSONO essere.
Edberg o Mac giocherebbero anche oggi il loro tennis. Sarebbero solo più preparati atleticamente e magari lavorerebbero di più sulla potenziazione dei loro fondamentali da fondo, ma continuerebbero ad attaccare.
Tanto più che nessuno oggi è abituato a trovarsi di là dalla rete uno che ti attacca in continuazione e quindi molti ne sarebbero disorientati.
Giocare passanti per 3 ore non è facile..soprattutto se non sei abituato.
Sampras trentenne veniva infilato (ma anche Edberg) con irrisoria facilità semplicemente perchè non avevano più lo scatto e il punch dei tempi migliori. Un attaccante basta che cali di un filo lo scatto in avanti ed è fregato.
Non capisco perchè pensi che Federer a 30 e passa anni non sarà un tennista declinante. Lendl a 31-32 subiva stese incredibili al primo turno e giocava come Federer...Wilander era bollito già nell'89, non capisco perchè un giocatore da fondo non debba declinare come tutti gli altri...
Piuttosto io insegnerei ai giovani a giocare anche per lo spettacolo. Chi ha grandi capacità di volo (e solo chi ha GRANDI capacità sul serio, sennò è un suicidio, ma lo era anche 20 anni fa)DEVE andare avanti. Non si può dirgli di stare a tirare botte da fondo.
Il tennis è fatto anche di uno che attacca e di un altro che gioca passanti, sennò è una palla..
Certo che Federer declinerà e perderà ben più spesso di oggi. Alludevo al fatto che Federer non verrà infilzato dai passanti di Nadal, Gasquet o Djokovic proprio perché il bagaglio tecnico a disposizione è più ampio di quello pur buonissimo di Sampras. Te lo dice un tifoso di Sampras...
Rob, non prenderlo come un paradosso, ma Federer non verrà infilzato dai passanti di Nadal semplicemente perchè per essere infilzati da un passante bisogna andare a rete...
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Johnny Rex ha scritto:Chiaky, scrivi cose bellissime, molte delle quali condivido anche io, specie, da lendliano, la eprcezione che se oggi al posto di Roger ci fosse Ivan governerebbe come lui,facilitato dall'assenza di quegli Edberg, quei Becker, quei Cash che lo frenavano sull'erba .
Eppure non penso si possa giudicare Roger da tifosi. Dire che "abbia tradito lo spettacolo". Perchè è un controsenso.
Lo dicono le finali master con Agassi e Blake.
Lo dicono quelle dello US open con Hewitt ed Agassi.
Lo dicono i 5 set di Roma e quelli di Londra ieri.
Perchè, se c'è chi ama Federer, deve sentiursi sminuito perchè un giocatore che ha vinto 11 slam ha cambiato il suo tipo di gioco scegliendo quello più produttivo?
Cosa doveva fare? vincere 6 slam anzichè 11 andando costantemente a rete,con racchette che basta centare la palla per generare bolidi spaventosi e quell'erba tagliata in modo tale che coi rimbalzi alti che vi sono Tutti, ma veramente tutti, possono tirarti il passante?
FEDERER SI è ADATTATO ALLE CIRCOSTANZE, OPTANDO PER LE SOLUZIONI PIU' FAVOREVOLI. resosi conto che sull'erba di Wimbledon attaccare voleva dire essere massacrati, ha scelto la soluzione più vantaggiosa. Non è stato lui ad ordinare all' ATP di standardizzarele superfici, di far sparire il Sintetico (la superficie su cui tra l'altro gioca meglio assieme all'erba),di cementificare l'erba.
Fantasio ha scritto:chiaky ha scritto:So benissimo che il tennis ora è questo, ma andrebbe cambiato.
E pur avendo un De Villiers che vorrebbe cambiare un sacco di cose, l'individuo si ostina a intervenire solo su quelle che funzionano. Non so se e' iella o cosa...
poliper ha scritto:Roberto74 ha scritto:Hai bollato come "di poco conto" giocatori come Kuerten, Moya e Ferrero, che pur brevemente son riusciti a diventare n. 1 del mondo, non acquistando al supermarket i punti ottenuti fuori dalla terra battuta.
Infatti quello è stato uno dei periodi più tristi della storia del tennis.