I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

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Nickognito
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Nickognito »

qui gli ossessionati mi sembrano coloro che interpretano, non coloro che in parte usano terminologie simili.

Un sacco di gente condivide certe riflessioni e sensazioni, con buona pace di chi pensa che sono sceme, o proprie solo di qualche provocatore.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Nickognito »

tra l`altro siamo , e con piacere aggiungo, cresciuti nella divisione in categorie. Sono ancora della generazione in cui nelle fiabe ci sono i buoni e i cattivi, e nel tennis gli arrotini, i talentuosi, e quelli dalle umili origini. Visto che la nostra mente ragiona a schemi, mi sembra piu` pericoloso far finta di eliminarli, che non esasperarli retoricamente, ben consapevoli che la complessita` e` parte della vita, e che le eccezioni sono piu` numerose della regola.
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Johnny Rex
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Johnny Rex »

E' curioso notare come negli ultimi anni sia quasi contento dei risultati negativi della squadra di calcio per cui tifo da 27 anni.Prospettiva inimmaginabile solo 10 anni fa.
Sarà la forte antipatia maturata per chi presiede detta squadra ,sarà la pallosità di un campionato limitato alle solite squadre,sarà un calcio che mi interessa ormai solo a livello di nazionali e di sfide fra squali di pari livello, saran tante cose, certo è che gioirei molto di più per uno scudetto vinto dalla Fiorentina o dal Parma che per uno vinto anche all'ultima giornata superando l'Inter .
Anzi, nel secondo caso penserei per prima cosa a come verrebbe strumentalizzato da chi dirige la squadra tale scudetto,nel primo (forse) proverei sensazioni vicine a quelle del 1985 o del 1988.

Posso invece dire di non provare,non avere mai provato le medesime sensazioni verso gli atleti individuali ,i cui dominii non vedo dipendere,ovedo dipendere in misura minore, dal doping economico ed amministrativo (poi c'è quello medico,ma si sa).

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Nickognito »

Johnny Rex ha scritto:E' curioso notare come negli ultimi anni sia quasi contento dei risultati negativi della squadra di calcio per cui tifo da 27 anni.Prospettiva inimmaginabile solo 10 anni fa..
piu` che altro e` segno di una grande e rara dote che evidentemente hai. Purtroppo rara, ma per fortuna c`e` :)
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Johnny Rex »

Sulle Dicotomie.
per me contribuiscono ai disagi della nazione,o meglio, vi contribuisce l'esasperazione delle stesse, gli slogan eternamente ripetuti.
non mi è chiara ad esempio la distinzione fra "emotivi" e "razionali" quasi che sia dogma che i primi vengano attirati in direzione di un giocatore ed i secondi da un altro, quasi sia un imperativo categorico.
e' quetso che intendo per contrapposizione assurda.
Poi oh, CI STA di tifare Frodo contro sauron, o che'l che l'è.
Poi, perchè mai tifare Sauron, del resto? eppure avrà chi lo sostiene..

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Remi Boncoeur »

Nick le categorie saranno anche l'elementare modus operandi della mente umana, ma non necessariamente come blocchi marmorei non suscettibili di alcuna sfumatura o di intersezioni di contenuto. Ne se queste categorie finiscono sempre per coincidere con uno schema predeterministico (e stereotipato) fissato da altri, che spesso poi più che categorie sono soprannomi (chiamiamo le cose come stanno, dai), chi lo fa notare deve per forza passare con ossessionato (specie se, in buona sostanza, si limita a proporre categorie più flessibili, duttili e personali, non necessariamente all'abrogazione tout court). Cioè, se per uno Federer è il ragioniere contabile frigorifero inespressivo piccato etc etc ed è solo ed esclusivamente quello, se Berdych è lo sparapalle ottuso monocorde (detto magari da gente che si esalta per Verdasco, Sua Varietà) scevro da qualsiasi emozione se non la meccanica ripetizione del gesto del bombardare, se Gulbis è un altro sparapalle viziatello (e anche qui niet alle sfumature), se Gasquet è il talento divino troppo fragile (ignorando il fatto che forse è più viziato di altri e che nel suo gioco è spesso più ottuso di altri), beh, per me si sta facendo la copia carbone del pensiero di Scanzi. Che non significa essere appestati eh, ne lo è Scanzi, ma mi pare evidente che poi ci sia poco da lamentarsi se la discussione finisce per tirare in ballo Scanzi. Se io parlo di politica dicendo che i giudici sono comunisti, che la corte costituzionale è politicizzata, che la costituzione è obsoleta e figlia di forze politiche legate ad ideologie antiumane e antidemocratiche, se dico che Prodi era un agente del KGB mascherato e altre amenità simili, starò ragionando per categorie, non sarò appestato e magari lo faccio pure perchè condivido al 100% quelle affermazioni; ma mi pare evidente che con termini simili non si potrà che tirare in ballo Berlusconi nel discorso. Se dico pd=pdl, uso espressioni mirabolanti e inarrivabilmente geniali come pdmenoelle e psiconano, confuto senza alcuna conoscenza in materia medica le tesi di un oncologo fra i più rinomati al mondo per sentito dire e accuso dal divano un presidente della repubblica (che ha fatto la resistenza...) di lavarsi le mani per amor proprio dinnanzi all'instaurarsi di una dittatura, lo penserò anche con estrema convinzione, ma è improbabile che Beppe Grillo non diventi il centro della discussione. Poi io non sono nemmeno allergico aprioristicamente a soprannomi ed espressioni fantasiose (e anche alcune inventate da Scanzi non mi dispiacevano e continuo ad usarle ancora), per carità, però se sono gli stessi identici, senza variazioni (e con le stesse contraddizioni e ripetizioni) usati e sdoganati da altri sono ci si stupisca che di altri si finisce a parlare.
Mont Ventoux
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Mont Ventoux »

Johnny Rex ha scritto:E' curioso notare come negli ultimi anni sia quasi contento dei risultati negativi della squadra di calcio per cui tifo da 27 anni.Prospettiva inimmaginabile solo 10 anni fa.
Sarà la forte antipatia maturata per chi presiede detta squadra ,sarà la pallosità di un campionato limitato alle solite squadre,sarà un calcio che mi interessa ormai solo a livello di nazionali e di sfide fra squali di pari livello, saran tante cose, certo è che gioirei molto di più per uno scudetto vinto dalla Fiorentina o dal Parma che per uno vinto anche all'ultima giornata superando l'Inter .
Anzi, nel secondo caso penserei per prima cosa a come verrebbe strumentalizzato da chi dirige la squadra tale scudetto,nel primo (forse) proverei sensazioni vicine a quelle del 1985 o del 1988.



F.F.
Guarda, a me è successa una cosa molto simile, veramente, solo che il disinteresse per l'amata Juve l'ho esteso all'intero calcio. Ad eccezione dei campionati del mondo, che continuano ad interessarmi, il calcio è letteralmente scomparso dalla mia vita. I mali di questo sport sono cominciati per quanto mi riguarda con l'ingresso massiccio della televisione, che ha stravolto le modalità di svolgimento del campionato, con l'abbandono del rituale delle partite giocate tutte contemporaneamente per far posto ad anticipi e posticipi sempre più invasivi, sempre più influenzati dagli interessi delle pay Tv.
A livello europeo hanno rovinato 2 coppe su 3, per il solo interesse di far fare più soldi a quelle squadre che potevano accedere alla competizione che è sempre stata la più prestigiosa di tutte. Però non bastava il prestigio della sfida fra i campioni nazionali, bisognava estendere fino alla quarta classificata dei paesi ricchi la partecipazione, per creare una competizione più appetibile agli interessi delle televisioni a pagamento.
Col risultato che la coppa Uefa ora vale quanto la Mitropa Cup. E per forza... Chi ha vissuto un altro calcio si ricorderà benissimo quanto fossero importanti e quante emozioni regalassero anche le altre due coppe..anche qui i tifosi del Napoli ricorderanno bene.

Per tornare in topic, sono cresciuto da bambino con la Juve meno vincente di sempre, quella fra la fine degli '80 e i primi '90. E le prime grandi vittorie con Lippi sono state effettivamente esaltanti, dal campionato alla champions fino all'intercontinentale (anche quella, molto meglio nella vecchia formula piuttosto che nell'attuale..) Dopo di che, è stata proprio l'assuefazione alle vittorie a farmi prima godere molto meno per gli scudetti successivi a quello del '95, e poi a lasciarmi progressivamente indifferente.
Tanto per fare un esempio concreto di emozioni indimenticabili anche se amare e un pò povere se vogliamo, ma verissime, io ancora ricordo la semifinale col Barcellona in Coppa delle Coppe nel 1991, nella quale la Juve al ritorno sfiorò davvero una grande rimonta dopo un gran goal di Baggio su punizione. Quella è stata una delle peggiori annate di sempre per questa squadra, ma quella sera fu straordinaria anche se sfortunata.
La sconfitta in finale col Real nel 1998 in Champions League, subita invece da una Juve che era diventata fortissima e in una partita molto più importante, non mi lasciò nulla, se non un senso di grigiore generale.
Dico questo per dire quanto le sofisticazioni del calcio attuale abbiano avuto su di me l'effetto esattamente opposto a quello desiderato dagli strateghi del marketing.
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da D.F.Wallace »

Ho detto, per praticità e per sintesi che Gasquet è fragile e che Berdych è uno saprapalle (c'è anche nella tua firma Remi!), che c'entrano i compartimenti stagni gli stereotipi e le sfumature? con un aggettivo (di uso comune non scanziano) per brevità ho espresso un concetto più esteso...
Volete dirmi che Gasquet è noto per la sua forza interiore e il ceco per il suo acume tattico?

Come detto sopra da nick mi sembrate più ossessionati voi da Scanzi che i suoi presunti seguaci :wink:
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da lellus »

Ombra84 ha scritto:piccolo excursus ciclistoco anche qui.

Indurain, uno Forte
Pantani, uno Grande

Chissà chi pensa che Pantani sia stato più forte di Indurain, eppure Pantani emozionava le folle 10 volte tanto :)


Quinbdi secondo te Pantani è stato più grande di Indurain? Permettimi di avere dubbi in merito.

Credo che le folle spagnole si siano emozionate con Indurain anche loro. Non è che le propre emozioni sono necessariamente più forti delle altrui. perchè se la metti così Chiappucci mi ha fatto emozionare piùdi tutti, LUNGI DA ME dire che è più grande di Indurain.
Ultima modifica di lellus il gio gen 07, 2010 2:55 pm, modificato 1 volta in totale.
Io sono federasta.
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da D.F.Wallace »

lellus ha scritto:
Ombra84 ha scritto:piccolo excursus ciclistoco anche qui.

Indurain, uno Forte
Pantani, uno Grande

Chissà chi pensa che Pantani sia stato più forte di Indurain, eppure Pantani emozionava le folle 10 volte tanto :)


Quinbdi secondo te Pantani è stato più grande di Indurain? Permetti di avere dubbi in merito.

Credo che le folle spagnole si siano emozionate con Indurain anche loro. Non è che le propre emozioni sono necessariamente più forti delle altrui. perchè se la metti così a me Chiappucci mi ha fatto emozionare piùdi tutti, LUNGI DA ME dire che è più grande di Indurain.
Per me l'esempio di Ombra è il più calzante per definire la differenza tra grande e forte (l'avevo fatto anche io all'inizio se non ricordo male).
Che indurain sia stato più forte e vincente di Pantani è pacifico e lo dicono i numeri e le vittorie.
E che uno spagnolo tifasse per Miguelon e si emozionasse per le sue vittorie è normale ma poco indicativo...ma un appassionato non di parte non penso che avrebbe dubbi a definire più grande, più emozionante, Pantani...basti vedere come era amato anche in Francia (che notoriamente non non è un paese che ami molto gli italiani)...Indurain era al massimo stimato ma non ho mai visto gente impazzire per lo spagnolo :wink:
Certo anche Chiappucci da quel punto di vista era emozionante, io lo metto dopo Pantani ma tu puoi benissimo preferirlo.
Come qualcuno può anche dire che si emoziona di più per le cronometro che per le imprese in montagna però direi che è in minoranza :wink:
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da lellus »

MAx. mettiamoci d'accordo sulla terminologia.
Grande NON è sinonimo di emozionante.
Indurain, sportivamente parlando, è più grande di Chiappucci e Pantani.
Ed io ho SEMPRE tifato el diablo,eh!

Poi è vero che gli scalatori emozionano di più, ad esempio, come parallelo tennistico, gli arrotini plurivincitori sul rosso emozionano molto poco, in effetti :) :) :wink: .
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Ace Man »

Siccome temo che il macello su Scanzi sia partito più o meno con un mio post(magari mi attribuisco "meriti" che non ho,ma non si sa mai :) )vorrei puntualizzare cosa intendevo dire.
Il suo merito è stato quello creare un mondo,un immaginario(e qui esce il talento di scrittore),parallelo a quello reale,dove ogni tennista era una sagoma di cartone spesso di due,anche una dimensione,col suo nome di battaglia.
L'operazione sarebbe anche da grande comunicatore e visionario.
Quand'è che ha cominciato a non piacermi più?
Intanto quando mi sono accorto che era,a modo suo,un'operazione di marketing su se stesso.
Scanzi non scriveva per parlare di tennis e confrontarsi,scriveva per "diffondere il verbo",per fare vedere quanto ce l'aveva lungo(per usare un termine che lui usava spesso per attaccare Federer),quanto era stato bravo(e lo era stato)a creare quel mondo,quel tour de force gergale,quegli epiteti.
E nellla sua vanità(altra "debolezza" di cui accusava spesso federer)riteneva che fosse giusto che non solo più gente possibile venisse a conoscenza di ciò,ma che anche gli altri vedessero le cose ed i giocatori come li vedeva lui lui e ne parlassero con i suoi termini,per poter dire:"Io ho dato via a tutto questo(il suo sogno bagnato,immagino)".
"Non sei d'accordo con me?Ti piacciono tennisti più obliqui?Ti inserisco nel mio mondo,ti bollo come Orteghiano,faccio il sorrisetto per dire che l'è tutto uno scherzo,ma in realtà penso che sei uno snob)".
E così via ad una serie interminabile di post tutti uguali all'altro,disseminati dovunque,copia carbone su copia carbone(e Scanzi qui scriveva veramente tanto)...un "Guerrilla Marketing" in piena regola,insomma.
Tant'è vero che continua a scrivere LE STESSE IDENTICHE COSE ancora adesso utilizzando qualunque media gli capiti a tiro.
Insomma,a me è sempre sembrato che su Mymag usasse il tennis come VEICOLO(per parlare di sè,per mostrare quanto scrivesse bene o fosse intelligente o per fare un po' di provocazione forumistica,cosa quest'ultima che non ha mai disdegnato).
Non è l'unico,qui,peraltro.
Altri lo fanno in modo più cerebrale,diciamo.
"Senza Xavi e Iniesta Messi non ha mai vinto niente".
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da D.F.Wallace »

lellus ha scritto:MAx. mettiamoci d'accordo sulla terminologia.
Grande NON è sinonimo di emozionante.
Indurain, sportivamente parlando, è più grande di Chiappucci e Pantani.
In parte si invece!
Il più forte è quello che numericamente vince di più o che avrebbe vinto un'ipotetico (o reale se c'è stato) scontro diretto...o gara o dominato epoca, a seconda dello sport.
Il più grande è quello che oltre a vincere, magari non più di tutti (ma deve vincere non parliamo dei Petzchner eh..), ma il modo in cui lo faceva lo rendeva unico ed inimitabile, epico ed emozinante.

Indurain vinceva prendendo un vantaggio nelle noiose cronometro e poi centellinando le forze sulle salite...non rispondeva mai agli scatti degli scalatori ma andava su del suo passo con il rapportone e li riprendeva piano piano o limitava i danni.
La gente diceva, bravo, caspita imbattibile, non sembra un uomo, avrà dei punti deboli? Ma finiva li...
Pantani cadeva si rialzava, si staccava riprendeva il gruppo e li ristaccava, buttava via la bandana e partiva....caldo freddo neve non importa bastava che la pendenza si facesse impegnativa e lui se aveva un briciolo di energia partiva e ci provava, senza risparmiarsi, SENZA CALCOLI...tutta un'altra cosa, e questo è quello che rimane nel cuore dei tifosi, magari non entra nel libro dei record ma lascia il segno.
Poi magari puoi trovare un altro vocabolo al posto di GRANDE ma per me rende l'idea :wink:
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Nickognito »

Mont Ventoux ha scritto: Dico questo per dire quanto le sofisticazioni del calcio attuale abbiano avuto su di me l'effetto esattamente opposto a quello desiderato dagli strateghi del marketing.
intervengo su questa frase, perche` la mia ipotesi e` che in diversi sport il marketing sia assente, e l`evoluzione non e` affatto determinata da esperti di marketing. Un esempio di lega dove il marketing c`e` e` l`nba, ad esempio. Che ha un commissioner, e la cui organizzazione si occupa in effetti di marketing. Nel calcio non e` accaduto proprio cosi`, i grandi club auspicavano un campionato per loro, non perche` il sistema calcio ci guadagnasse, ma perche` loro stesse ci guadagnassero. Al di la` di gusti miei o di Mont Ventoux su uefa o champions, credo che il risultato di questa operazione (non di marketing) sia stato buono a livello europeo - la champions - negativo a livello di campionati nazionali. Sempre per rimanere a livello di basket usa, la` il college basketball, che ha un valore tecnico risibile rispetto all`nba, ben inferiore, nel paragone, a quello di un campionato francese o italiano o tedesco o portoghese rispetto alla champions league, ha un appeal e un mercato straordinario. Quello e` un prodotto di marketing: anche di una certa cultura diversa dalla nostra, ma di marketing. Qui i campionati vanno bene, ma qui totalmente per una certa cultura e non per marketing, secondo me.

Nel tennis, ugualmente, non c`e` marketing, a mio parere. Era quello che sosteneva McEnroe che appunto pensava anche qui a un commissioner. L`atp cerca di guadagnare da cio` che ha, e pompare i suoi campioni. E` marketing anche questo, diciamo, ma le piccole prove di marketing nel cambiare il tennis sono fallite (i tornei con gironi, qualche altra sciocchezza). L`atp si e` limitata a fare pubbblicita` e a cercare di far giocare tutti i piu` forti in certi tornei.

Secondo gli esperti di marketing e sport, invece, e` sempre importante garantire l`equilibrio e l`incertezza, nelle competizioni, non favorire i piu` forti. L`nba ne e` un esempio perfetto, con le sue regole anche assurde che garantiscono un certo equilibrio fra diverse squadre, nonostante sia al contempo un esempio di lega che pubblicizza ed esalta e tutela i grandi campioni. Li` il marketing si vede benissimo: si vende il campione (Bryant, come Ronaldo, come Federer) ma poi si vende il campionato equilibrato, e non la squadra. Non che alcune squadre non abbiano appeal e non vincano piu` di altre, ma nei limiti. Nel calcio e nel tennis c`e` assenza di marketing, e quindi una giungla dove vince il piu` forte. Per questo un campionato italiano fa schifo. Il tennis e` diverso, in quanto sport individuale, ma anche qui la tutela del campione ha portato a conseguenze negative per lo sport in generale. L`esempio perfetto e` quello delle 32 teste di serie, che hanno favorito i grandi e diminuito quindi lo spettacolo. Quando nel tennis c`era il marketing (l`epoca di Kramer e dei pro) si faceva appunto l`opposto: addirittura per Gonzales furono cambiate le regole del gioco, ai tempi di sampras avrebbero forse tolto la prima di servizio, ai tempi di federer avrebbero, che so, deciso che non si puo` chiudere al primo dritto, e rimesso il round robin. Non che apprezzi queste cose, ma il marketing sportivo, di solito, cerca sempre di portare a match equilibrati, e, se questo non accade, parlerei piuttosto di assenza di marketing.

scusate l`ot: ma era anche on topic, per dire: non e` che sempre le emozioni vanno contro il freddo mercato, spesso vanno a braccetto col mercato, solo che se il mercato lo fanno pochi interessati, e non tutto lo sport in generale , le cose cambiano.
Ultima modifica di Nickognito il gio gen 07, 2010 4:14 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da lellus »

D.F.Wallace ha scritto:
lellus ha scritto:MAx. mettiamoci d'accordo sulla terminologia.
Grande NON è sinonimo di emozionante.
Indurain, sportivamente parlando, è più grande di Chiappucci e Pantani.
In parte si invece!
Il più forte è quello che numericamente vince di più o che avrebbe vinto un'ipotetico (o reale se c'è stato) scontro diretto...o gara o dominato epoca, a seconda dello sport.
Il più grande è quello che oltre a vincere, magari non più di tutti (ma deve vincere non parliamo dei Petzchner eh..), ma il modo in cui lo faceva lo rendeva unico ed inimitabile, epico ed emozinante.

Indurain vinceva prendendo un vantaggio nelle noiose cronometro e poi centellinando le forze sulle salite...non rispondeva mai agli scatti degli scalatori ma andava su del suo passo con il rapportone e li riprendeva piano piano o limitava i danni.
La gente diceva, bravo, caspita imbattibile, non sembra un uomo, avrà dei punti deboli? Ma finiva li...
Pantani cadeva si rialzava, si staccava riprendeva il gruppo e li ristaccava, buttava via la bandana e partiva....caldo freddo neve non importa bastava che la pendenza si facesse impegnativa e lui se aveva un briciolo di energia partiva e ci provava, senza risparmiarsi, SENZA CALCOLI...tutta un'altra cosa, e questo è quello che rimane nel cuore dei tifosi, magari non entra nel libro dei record ma lascia il segno.
Poi magari puoi trovare un altro vocabolo al posto di GRANDE ma per me rende l'idea :wink:
Non conosco abbastanza la carriera di Indurain per risponderti. Magari avrà tra le sue tante episodi del genere, una volta lo ricordo all'arrivo di una salita stremato dopo essere stato attaccato per una intera tappa.

Ma il punto è un altro, tornando al tennis, Federer che annulla sulla riga con un inside-out da leggenda la palla break di Hass è decisamente un episodio simile, ma il fatto di essere un plurivincitore fa perdere in molti il senso di certe gesta. Questo gesto emoziona quanto la vittoria singola di un under-dog, uno forte molto più degli altri può emozionare.
Nadal ti ha emozionato sulla terra e lì è il dominatore assoluto da anni.

Però, insomma, stiamo convergendo :wink:
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da mondotennis »

Pantani non mi ha mai esaltato, non l'ho amato fin dall'inizio, fin dal Giro d'Italia 1994, non so perché, forse perché era in squadra con Chiappucci, che preferivo. Di Chiappucci, invece, ero un tifoso e ricordo bene le sue gesta sulle montagne contro Indurain. Chiaramente, speravo che lo spagnolo si facesse staccare, ma, oggi come oggi, non posso che riconoscerne la netta superiorità, anche su Pantani, non c'è confronto come grandezza assoluta.

Capisco comunque chi dice che Pantani (così come Chiappucci, per quanto mi riguarda) lo emozionava più di Indurain, perché lo spagnolo dava una sensazione di inattaccabilità, e poi si sapeva che anche se avesse perso qualcosa in salita avrebbe recuperato ampiamente a cronometro. Pantani (o Chiappucci), invece, appariva più "debole", montagna a parte, e quindi i suoi tifosi potevano solo sperare che, nelle tappe adatte a lui, mettesse un certo qual divario fra sé e gli avversari. Quindi, ogni volta, c'era più la sensazione del tentativo di epica impresa, che con Indurain mancava, visto che, di solito, si limitava a controllare in salita rimanendo a ruota dei rivali più pericolosi. Ma, magari, i suoi tifosi tremavano comunque a ogni pedalata e a ogni scatto degli avversari...
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Nickognito »

ma come facevano a tremare, dai, tremi se c`e` motivo, se ancora mi ricordo di Ugrumov a Oropa perche` fu un`impresa staccarlo un attimino e` perche` non c`era nulla da tremare :)
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da mondotennis »

Nickognito ha scritto:ma come facevano a tremare, dai, tremi se c`e` motivo, se ancora mi ricordo di Ugrumov a Oropa perche` fu un`impresa staccarlo un attimino e` perche` non c`era nulla da tremare :)
No, ma infatti stavo solo cercando di immedesimarmi nei suoi tifosi... :)
Anche a me, come scrivevo, Indurain dava una sensazione di inattaccabilità, per cui quando Chiappucci gli guadagnava qualche metro era già un'emozione... E ricordo bene la bella e sorprendente "impresa" di Ugrumov al Giro: in effetti facevo fatica a credere ai miei occhi (ma tanto, alla fine, vinse sempre Miguelon...)!
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Ombra84 »

una volta lo ricordo all'arrivo di una salita stremato dopo essere stato attaccato per una intera tappa.
era il 96, l anno del crollo ad Hautacam :)
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

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mondotennis ha scritto:Pantani non mi ha mai esaltato, non l'ho amato fin dall'inizio, fin dal Giro d'Italia 1994, non so perché, forse perché era in squadra con Chiappucci, che preferivo. Di Chiappucci, invece, ero un tifoso e ricordo bene le sue gesta sulle montagne contro Indurain. Chiaramente, speravo che lo spagnolo si facesse staccare, ma, oggi come oggi, non posso che riconoscerne la netta superiorità, anche su Pantani, non c'è confronto come grandezza assoluta.

Capisco comunque chi dice che Pantani (così come Chiappucci, per quanto mi riguarda) lo emozionava più di Indurain, perché lo spagnolo dava una sensazione di inattaccabilità, e poi si sapeva che anche se avesse perso qualcosa in salita avrebbe recuperato ampiamente a cronometro. Pantani (o Chiappucci), invece, appariva più "debole", montagna a parte, e quindi i suoi tifosi potevano solo sperare che, nelle tappe adatte a lui, mettesse un certo qual divario fra sé e gli avversari. Quindi, ogni volta, c'era più la sensazione del tentativo di epica impresa, che con Indurain mancava, visto che, di solito, si limitava a controllare in salita rimanendo a ruota dei rivali più pericolosi. Ma, magari, i suoi tifosi tremavano comunque a ogni pedalata e a ogni scatto degli avversari...
Posso capire il tuo punto di vista.
Chiappucci era a tutti gli effetti un underdog,uno per il quale si poteva sperare nella favola,perchè Indurain gli era superiore in tutto,,anche in montagna,volendo.
Pantani invece era il più forte in montagna,come Indurain era il più forte in pianura.
Non c'era nulla da sorprendesi nel guarare Indurain dare minuti a tutti a cronometro così come non c'ra da sorprendersi a vedere Pantani staccare tutti in salita.
Infatti la vittoria "memorabile","leggendaria",di Pantani,rimane per me quella del Mount Ventoux del 2001, un Pantani declinante che dopo l'umiliazione dell'Hautacam,e prima del trionfo di Courchevel,corse,in rimonta,vincendola,attingendo a tutte le sue risorse fisiche e psichiche,contro avversari a lui teoricamente in quel momento superiori,una gara memorabile.
"Senza Xavi e Iniesta Messi non ha mai vinto niente".
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da mondotennis »

Ace Man ha scritto:Infatti la vittoria "memorabile","leggendaria",di Pantani,rimane per me quella del Mount Ventoux del 2001, un Pantani declinante che dopo l'umiliazione dell'Hautacam,e prima del trionfo di Courchevel,corse,in rimonta,vincendola,attingendo a tutte le sue risorse fisiche e psichiche,contro avversari a lui teoricamente in quel momento superiori,una gara memorabile.
Sì, ma quella volta (se non sbaglio era il 2000) Pantani fece un gran recupero, ma Armstrong gli lasciò palesemente la vittoria sul traguardo. Forse ancor meglio Courchevel, che sarebbe rimasto il suo ultimo trionfo.
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Mont Ventoux »

Tremava poco perchè non c'era ancora chi lo facesse tremare sul serio. Chiappucci era uno straordinario attaccante coraggioso, incarnava l'ottimismo della volontà contro il pessimismo della ragione (Bugno), ma non aveva certamente lo scatto bruciante in salita che potese far male a Indurain. E non lo avevano neanche gli Ugrumov o i Rominger. Pantani invece in salita ha staccato Indurain diverse volte, sebbene fosse agli inizi della sua carriera e non ancora al top.
Poi intendiamoci, io sono stato tifoso di Pantani solo nel suo ultimo Giro, quello del 2003, quando pure con un fisico già molto debilitato da anni di cocaina si battè con straordinaria umiltà e coraggio, perchè apprezzavo questo suo tentativo di cercare di tirarsi fuori dai problemi. Quando era il vero Pantani, quello vincente non lo tifavo mica.
Però cavolo se non emozionasse..

@Nickognito: L'operazione Champions è innanzitutto di marketing, per me. Poi si, è chiaro che far giocare in uno stesso torneo le 4 migliori d'Italia, di Inghilterra e di Spagna aumenta di molto la quantità di grandi partite piuttosto che se ci sono solo le squadre campioni nazionali insieme ai campioni di Austria, di Svizzera e di Belgio. Non ci sono dubbi che la quantità di spettacolo sia maggiore.
Ma hanno ottenuto ciò perchè hanno aspirato tutto l'interesse che rivestivano le altre coppe europee, lo hanno tolto a queste per darlo ad una sola, a quella più importante. Hanno impacchettato meglio il giocattolo, non hanno creato spettacolo che prima non c'era. Lo hanno solo spostato da una parte all'altra.
E' chiaro che facendo confluire tutto lo spettacolo in una competizione sola, piuttosto che vederlo diviso in parti più o meno uguali, fai salire il prezzo di quella competizione lì, ne accresci a dismisura il valore a scapito delle altre.
Lo so benissimo che se fosse per Galliani il campionato italiano lo farebbe chiudere anche domani o lo riserverebbe ai pulcini. A lui interessa solo giocare a Madrid o a Manchester. Di andare a giocare a Lecce non gli frega nulla. Però, appunto, la logica che è sottesa alla costruzione di un club esclusivo o elitario, lungi dall'essere realmente meritocratica, nasce sempre dall'idea di cristallizzare le differenze fra chi ha grosse disponibilità economiche e chi ne ha minori. Anzi, di aumentarle di molto, perchè solo facendo parte di questa associazione esclusiva si ha lapossibilità di introitare una marea di soldi dalle televisioni, e poi di comprare CristianiRonaldi e poi di venderne le magliette e poi di guadagnarne un'altra barca di soldi e così via..
di funzionare funziona, lo spettacolo c'è sicuramente, la qualità pure, non posso negarlo io per il solo fatto che non interessi a me. Dico solo che nasce per finalità prima di tutto commerciali.
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Mont Ventoux »

mondotennis ha scritto:
Ace Man ha scritto:Infatti la vittoria "memorabile","leggendaria",di Pantani,rimane per me quella del Mount Ventoux del 2001, un Pantani declinante che dopo l'umiliazione dell'Hautacam,e prima del trionfo di Courchevel,corse,in rimonta,vincendola,attingendo a tutte le sue risorse fisiche e psichiche,contro avversari a lui teoricamente in quel momento superiori,una gara memorabile.
Sì, ma quella volta (se non sbaglio era il 2000) Pantani fece un gran recupero, ma Armstrong gli lasciò palesemente la vittoria sul traguardo. Forse ancor meglio Courchevel, che sarebbe rimasto il suo ultimo trionfo.
Anche quel Pantani era molto più tifabile per me di quello del '99, verissimo, ha fatto bene Ace a ricordare l'episodio.
Sotto questo punto di vista capisco cosa voglio dire Mondotennis, condivido anch'io come ho detto.
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Nickognito »

Mont Ventoux ha scritto:=

@Nickognito: L'operazione Champions è innanzitutto di marketing, per me.
ma marketing di chi? dell`uefa? Per me no. L`uefa si e` limitata a impedire che le grandi squadre facessero un campionato per conto loro , creando questa via di mezzo. Ma l`operazione marketing e` stata fatta dalle singole grandi a scapito del resto. Anche se i New York Knicks fanno una lega di elite con 4 squadre nba e loro dentro, e` operazione di marketing, Ma per i Knicks, non per l`nba. Un `operazione generale di marketing `calcio in europa` non e` mai stata fatta, semplicemente perche` nessuno ha il potere di farlo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da D.F.Wallace »

lellus ha scritto: Ma il punto è un altro, tornando al tennis, Federer che annulla sulla riga con un inside-out da leggenda la palla break di Hass è decisamente un episodio simile, ma il fatto di essere un plurivincitore fa perdere in molti il senso di certe gesta. Questo gesto emoziona quanto la vittoria singola di un under-dog, uno forte molto più degli altri può emozionare.
Nadal ti ha emozionato sulla terra e lì è il dominatore assoluto da anni.

Però, insomma, stiamo convergendo :wink:
Dai Lellus quell'inside-out di Federer non è da leggenda non scherziamo :D
Era un torneo che doveva obbligatoriamente vincere dopo l'uscita di Nadal, un torneo che tutti sapevamo che avrebbe vinto, ma che per un attimo è andato quasi vicino al perderlo...un'attentato alle coronarie di vuoi tifosi di Roger ma le imprese sono altre :wink:
Poi ovvio che il tifoso si emoziona (forse gode è più appropriato) semplicemente per una qualsiasi vittoria del suo idolo ma le emozioni indipendenti dal tifo sono altre.
Nadal che vince il Roland Garros 2008 passeggiando ha fatto godere noi tifosi ma quanto a emozioni 0.
Nadal anche su terra in altre occasioni ha emozionato, vedi la famosa finale contro Coria o tante sfide contro Roger, tante partite che sembravano perse, rimonte etc...
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da lellus »

D.F.Wallace ha scritto:
lellus ha scritto: Ma il punto è un altro, tornando al tennis, Federer che annulla sulla riga con un inside-out da leggenda la palla break di Hass è decisamente un episodio simile, ma il fatto di essere un plurivincitore fa perdere in molti il senso di certe gesta. Questo gesto emoziona quanto la vittoria singola di un under-dog, uno forte molto più degli altri può emozionare.
Nadal ti ha emozionato sulla terra e lì è il dominatore assoluto da anni.

Però, insomma, stiamo convergendo :wink:
Dai Lellus quell'inside-out di Federer non è da leggenda non scherziamo :D
Era un torneo che doveva obbligatoriamente vincere dopo l'uscita di Nadal, un torneo che tutti sapevamo che avrebbe vinto, ma che per un attimo è andato quasi vicino al perderlo...un'attentato alle coronarie di vuoi tifosi di Roger ma le imprese sono altre :wink:
Poi ovvio che il tifoso si emoziona (forse gode è più appropriato) semplicemente per una qualsiasi vittoria del suo idolo ma le emozioni indipendenti dal tifo sono altre.
Nadal che vince il Roland Garros 2008 passeggiando ha fatto godere noi tifosi ma quanto a emozioni 0.
Nadal anche su terra in altre occasioni ha emozionato, vedi la famosa finale contro Coria o tante sfide contro Roger, tante partite che sembravano perse, rimonte etc...

Se non è un colpo da leggendo quello, allora che parliamo a fare, dai.

Le rimonte Nadaliane con Coria sono emozioni, quelle di Federer con Del Potro No. Meravilgie!

"imprese sono altre", "vittoria qulasiasi"...cioè, il torneo del career grande slam non è una impresa?

L'inside out di dificoltà 1000 su uno dei punti più importanti in carriera non è emozionante? La rimonta con Del Potro? Il combattere con l'impresa tabù di una vita.
Davvero max. mi sei anche simpatico, ma questo post non si può leggere dai :wink: Questo è un ragionamento faboy, poi fate passare me per il tifoso esasperato
Ultima modifica di lellus il gio gen 07, 2010 7:00 pm, modificato 1 volta in totale.
Io sono federasta.
Essere federasti è un'esperienza estetico-metafisica.
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Remi Boncoeur »

D.F.Wallace ha scritto:Ho detto, per praticità e per sintesi che Gasquet è fragile e che Berdych è uno saprapalle (c'è anche nella tua firma Remi!), che c'entrano i compartimenti stagni gli stereotipi e le sfumature? con un aggettivo (di uso comune non scanziano) per brevità ho espresso un concetto più esteso...
Volete dirmi che Gasquet è noto per la sua forza interiore e il ceco per il suo acume tattico?

Come detto sopra da nick mi sembrate più ossessionati voi da Scanzi che i suoi presunti seguaci :wink:
Io non sono ossessionato da niente, non ho mai scritto niente su Scanzi in ogni mio singolo post ne in positivo ne in negativo e finchè è stato un utente di questo forum non ho mai avuto problemi con lui (anzi, prima capitava spesso di andare anche parecchio d'accordo) e anche adesso non ho niente contro di lui, anche se non condivido molte sue idee e non condivido i suoi modi ma, per dire, pur essendo venuto a sapere del ban tardivamente causa scarsa frequentazione (mia), mi è dispiaciuto, anche se ultimamente mi piaceva meno come utente. Quindi non ne facciamo una questione di antipatie e ossessioni che non esistono. Io dicevo solo che questo topic alla sua apertura rispecchiava la dicotomia Federer contabile/altri emozionanti che è un trademark di Scanzi. E anche quelle su Gulbis, Berdych e Gasquet, sono idee sue. Anche lellus, che con Scanzi ha un rapporto di amicizia, ha pensato la stessa cosa e non credo che lui sia ossessionato da Scanzi. Poi per carità, io non voglio dire che tu non possa essere d'accordo con quelle idee, quei soprannomi. Ma mi pare palese la possibilità che si aprano degli ot riguardanti Scanzi (che per quanto mi riguarda si potrebbero anche chiudere qui) non perchè gli altri lo odino ma perchè certi modi di ragionare, catalogare e argomentare lo tirano in ballo per forza di cosa.

Tornando in topic:
D.F.Wallace ha scritto:
lellus ha scritto: Ma il punto è un altro, tornando al tennis, Federer che annulla sulla riga con un inside-out da leggenda la palla break di Hass è decisamente un episodio simile, ma il fatto di essere un plurivincitore fa perdere in molti il senso di certe gesta. Questo gesto emoziona quanto la vittoria singola di un under-dog, uno forte molto più degli altri può emozionare.
Nadal ti ha emozionato sulla terra e lì è il dominatore assoluto da anni.

Però, insomma, stiamo convergendo :wink:
Dai Lellus quell'inside-out di Federer non è da leggenda non scherziamo :D
Era un torneo che doveva obbligatoriamente vincere dopo l'uscita di Nadal, un torneo che tutti sapevamo che avrebbe vinto, ma che per un attimo è andato quasi vicino al perderlo...un'attentato alle coronarie di vuoi tifosi di Roger ma le imprese sono altre :wink:
Poi ovvio che il tifoso si emoziona (forse gode è più appropriato) semplicemente per una qualsiasi vittoria del suo idolo ma le emozioni indipendenti dal tifo sono altre.
Nadal che vince il Roland Garros 2008 passeggiando ha fatto godere noi tifosi ma quanto a emozioni 0.
Nadal anche su terra in altre occasioni ha emozionato, vedi la famosa finale contro Coria o tante sfide contro Roger, tante partite che sembravano perse, rimonte etc...
Cioè praticamente un colpo non sarebbe da leggenda se a farlo è il favorito? :) Io prima ho sostenuto la causa degli underdog, ma qui non esageriamo: se tiri fuori nel momento più difficile, un colpo assurdo, decisivo per la vittoria finale, quel singolo colpo non è da leggenda perchè l'ha fatto il più forte? Mi pare un bel paradosso. Fermo restando che è difficile togliere pathos alla vittoria del RG di Federer, indipendentemente dall'uscita precoce di Nadal e Djokovic, e perchè Del Potro, come ha dimostrato abbondantemente nel resto della stagione, non era un pippone qualsiasi, e perchè c'è stata incertezza vera, nei match contro Acasuso, Haas, Del Potro e solo partendo da prevenuti contro Federer si poteva bollare quei match come "il solito finale scontato e ampiamente prevedibile" (messi comunque a tacere, costoro, dalla finale US Open e costretti a parziale revisionismo relativamente alla semi parigina). E non si può negare pathos al completamento del career slam, all'aggancio a Sampras etc etc. Ché, di per se, sembrerà strano, anche i record non sono solo numeri, volendo anche i record sono emozioni (per dire il 15esimo slam di Federer penso sia più emozionante, sparo a caso, del nono).
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da D.F.Wallace »

lellus ha scritto: Se non è un colpo da leggendo quello, allora che parliamo a fare, dai.

Le rimonte Nadaliane con Coria sono emozioni, quelle di Federer con Del Potro No. Meravilgie!

"imprese sono altre", "vittoria qulasiasi"...cioè, il torneo del career grande slam non è una impresa?

L'inside out di dificoltà 1000 su uno dei punti più importanti in carriera non è emozionante? La rimonta con Del Potro? Il combattere con l'impresa tabù di una vita.
Davvero max. mi sei anche simpatico, ma questo post non si può leggere dai :wink: Questo è un ragionamento faboy, poi fate passare me per il tifoso esasperato
Lellus potrei scrivere le stesse cose di te! :)
Dai veramente, non scherziamo, un dritto sulla linea come quello non è un colpo da leggenda...il fatto che fosse vicino alla sconfitta ce lo farà ricordare a lungo e vi ha fatto sudare freddo, quindi emozionare, ok, ma leggenda proprio no.
Sul 15-15 quel punto non l'avresti neanche notato.
Diciamo che Federer ha aggiunto pathos alla vicenda complicandosi terribilmente il percorso.
Il career slam di Federer è un'impresa eccezionale tennisticamente ma come si è realizzata non particolarmente memorabile, se non appunto per i suoi tifosi.
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da BackhandWinner »

lellus ha scritto: Se non è un colpo da leggendo quello, allora che parliamo a fare, dai.
Ma infatti, lellus.
Leggere certe cose in un forum dedicato (anche) al tennis, è semplicemente deprimente.

Per il resto, un remi sempre più sfolgorante nel firmamento di MyMag:
Remi Boncoeur ha scritto: Cioè praticamente un colpo non sarebbe da leggenda se a farlo è il favorito? :) Io prima ho sostenuto la causa degli underdog, ma qui non esageriamo: se tiri fuori nel momento più difficile, un colpo assurdo, decisivo per la vittoria finale, quel singolo colpo non è da leggenda perchè l'ha fatto il più forte? Mi pare un bel paradosso. Fermo restando che è difficile togliere pathos alla vittoria del RG di Federer, indipendentemente dall'uscita precoce di Nadal e Djokovic, e perchè Del Potro, come ha dimostrato abbondantemente nel resto della stagione, non era un pippone qualsiasi, e perchè c'è stata incertezza vera, nei match contro Acasuso, Haas, Del Potro e solo partendo da prevenuti contro Federer si poteva bollare quei match come "il solito finale scontato e ampiamente prevedibile" (messi comunque a tacere, costoro, dalla finale US Open e costretti a parziale revisionismo relativamente alla semi parigina). E non si può negare pathos al completamento del career slam, all'aggancio a Sampras etc etc. Ché, di per se, sembrerà strano, anche i record non sono solo numeri, volendo anche i record sono emozioni (per dire il 15esimo slam di Federer penso sia più emozionante, sparo a caso, del nono).
Ultima modifica di BackhandWinner il gio gen 07, 2010 7:43 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da D.F.Wallace »

Remi Boncoeur ha scritto: E anche quelle su Gulbis, Berdych e Gasquet, sono idee sue. Anche lellus, che con Scanzi ha un rapporto di amicizia, ha pensato la stessa cosa e non credo che lui sia ossessionato da Scanzi. Poi per carità, io non voglio dire che tu non possa essere d'accordo con quelle idee, quei soprannomi.
No per cortesia, Scanzi non ha inventato nulla, gli date un'importanza e meriti che non ha.
Se ritenete che senza scanzi non avrei potuto definire Gasquet fragile e Berdych sparapalle è un'offesa alla mia intelligenza (scarsa magari, ma fino a "fragile" ci arrivo senza ricorrere al vocabolario scanziano)
Remi Boncoeur ha scritto: Cioè praticamente un colpo non sarebbe da leggenda se a farlo è il favorito? :) Io prima ho sostenuto la causa degli underdog, ma qui non esageriamo: se tiri fuori nel momento più difficile, un colpo assurdo, decisivo per la vittoria finale, quel singolo colpo non è da leggenda perchè l'ha fatto il più forte? Mi pare un bel paradosso. Fermo restando che è difficile togliere pathos alla vittoria del RG di Federer, indipendentemente dall'uscita precoce di Nadal e Djokovic, e perchè Del Potro, come ha dimostrato abbondantemente nel resto della stagione, non era un pippone qualsiasi, e perchè c'è stata incertezza vera, nei match contro Acasuso, Haas, Del Potro e solo partendo da prevenuti contro Federer si poteva bollare quei match come "il solito finale scontato e ampiamente prevedibile" (messi comunque a tacere, costoro, dalla finale US Open e costretti a parziale revisionismo relativamente alla semi parigina). E non si può negare pathos al completamento del career slam, all'aggancio a Sampras etc etc. Ché, di per se, sembrerà strano, anche i record non sono solo numeri, volendo anche i record sono emozioni (per dire il 15esimo slam di Federer penso sia più emozionante, sparo a caso, del nono).
No allora non è questione di underdog...se quel colpo l'avesse portato a vincere un match contro Nadal/Djokovic/Murray/DelPotro avrebbe avuto un'altro peso, ma contro uno che è sempre stato tutto tranne che un vincente ha un peso diverso.
Federer era nettamente favorito solo lui avrebbe potuto perdere quel RG...un po' di pathos ovviamente c'era, vedere se per caso l'eccessiva pressione avrebbe potuto giocare un brutto scherzo a Roger, il peso del pronostico, un'occasione che forse non si sarebbe mai più presentata...ma tecnicamente era un torneo che DOVEVA vincere.
Quanto a Del Potro allora non era ancora il giocatore che abbiamo visto poi, o lo era e nessuno lo sapeva ancora, quindi nell'immaginario collettivo quel match non è stato così incerto come lo sarebbe stato dopo la vittoria di Del Potro a NY.
Acasuso...hai detto Acasuso...le emozioni e le imprese sono altre...è come se io ricordassi come epico qualceh punto di Nadal con cui si è salvato a un passo dal baratro contro Kendrick a wimbledon 2006!
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da D.F.Wallace »

BackhandWinner ha scritto:
lellus ha scritto: Se non è un colpo da leggendo quello, allora che parliamo a fare, dai.
Ma infatti. lellus.
Leggere certe cose in un forum dedicato (anche) al tennis, è semplicemente deprimente.
Davvero quel colpo per me è stato rischiosissimo ma non di certo incredibile, per uno come Federer direi quasi un colpo normale...ovviamente reso difficile dalla situazione di punteggio.
Ma prego qualche altro utente del forum che non sia Federasta di darmi un parere, magari sbaglio io...
E' stato un colpo leggendario Nick? Una cosa che non si vede mai su un campo da tennis Johnny?
Dico aldià della situazione, è naturale che 1cm più lungo e tante cose sarebbero potute cambiare (ma anche no)
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Johnny Rex »

E' stato un colpo che riesce più facilmente ad un campionissimo che ad un giocatore normale , è un colpo che solo un campione può giocare in un momento così critico.
Poi, alla fine del terzo set, penso che tutti abbiam saputo che Haas avrebbe perso.
Poi, oh, se non si considerano emozionanti i 7 MP annullati a Safin, i 3 (ed in che maniera) a Nadal a Wimbledon, le due volèe sul 5 pari del terzo sempre a Wimbledon, finale 2007, il tennis visto in tante occasioni percè alla base vi è il discorso che Tanto è il favorito e si sa che queste cose le fa,beh, scusami Max ma torniamo al discorso delle Categorie fisse cui io, il grande Classificatore :) ,non credo.
Poi beh, a posteriori siam tutti bravi,vedasi l'esemplare post di Rosewalla al proposito nel topic scorsi US open.

F.F.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Remi Boncoeur »

D.F.Wallace ha scritto:No allora non è questione di underdog...se quel colpo l'avesse portato a vincere un match contro Nadal/Djokovic/Murray/DelPotro avrebbe avuto un'altro peso, ma contro uno che è sempre stato tutto tranne che un vincente ha un peso diverso.
Bah...Murray per me sulla terra 3 su 5 non gli avrebbe dato tutti i problemi che gli ha dato Haas in quel match. Che, vincente o perdente, in quella partita per due set e mezzo lo ha messo in seria difficoltà e per annullare quella pb Federer giocò un colpo, parliamo di una sassata di diritto su una palla difficile che ha spazzolato via la riga togliendo all'avversario la possibilità di fare qualsiasi cosa. Quel diritto avrebbe avuto gli stessi effetti giocato contro chiunque altro, quindi il fatto che Haas sia un vincente o meno non sposta una virgola. Posso capire se si parlasse del modo in cui Federer ha poi ottenuto il break, ok, o dei due set successivi. Quel colpo ad annullare la pb non si mette in discussione, chiunque ci fosse dall'altra parte, perchè comunque non si sta parlando del numero 500 al mondo.
un po' di pathos ovviamente c'era
un po' eh...ma niente in confronto alla vittoria di Lorenzi nel challenger di Reggio Emilia, contro ogni pronostico :)
Quanto a Del Potro allora non era ancora il giocatore che abbiamo visto poi, o lo era e nessuno lo sapeva ancora, quindi nell'immaginario collettivo quel match non è stato così incerto come lo sarebbe stato dopo la vittoria di Del Potro a NY.
Ah cioè il valore di un torneo, anche a livello di pathos, lo da l'immaginario collettivo o il giudizio del giocatore in quel preciso momento, mica il campo e le partite. Allora che li guardiamo a fare i match, via di immaginario collettivo e scienza del senno del poi :)
Acasuso...hai detto Acasuso...le emozioni e le imprese sono altre...è come se io ricordassi come epico qualceh punto di Nadal con cui si è salvato a un passo dal baratro contro Kendrick a wimbledon 2006!
Al di la che volendo fare i puntigliosi Kendrick era 237 al mondo quando giocò contro Nadal a Wimbledon e Acasuso è stato anche numero 20, non 300, ma al di la di questo, Nadal quel torneo di Wimbledon non lo ha vinto, quindi il paragone è improprio. Se Nadal avesse vinto quel torneo il suo match contro Kendrick avrebbe avuto sicuramente maggiore risalto. Idem se Nadal avesse vinto nel 2007 per i match contro Soderling e Youzhny.
D.F.Wallace
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da D.F.Wallace »

Johnny Rex ha scritto:E' stato un colpo che riesce più facilmente ad un campionissimo che ad un giocatore normale , è un colpo che solo un campione può giocare in un momento così critico.
Poi, alla fine del terzo set, penso che tutti abbiam saputo che Haas avrebbe perso.
Poi, oh, se non si considerano emozionanti i 7 MP annullati a Safin, i 3 (ed in che maniera) a Nadal a Wimbledon, le due volèe sul 5 pari del terzo sempre a Wimbledon, finale 2007, il tennis visto in tante occasioni percè alla base vi è il discorso che Tanto è il favorito e si sa che queste cose le fa,beh, scusami Max ma torniamo al discorso delle Categorie fisse cui io, il grande Classificatore :) ,non credo.
Poi beh, a posteriori siam tutti bravi,vedasi l'esemplare post di Rosewalla al proposito nel topic scorsi US open.

F.F.
Caspita i match point anullati a Rafa di sicuro...quella risposta di rovescio strettissima...appunto contro Rafa in finale a wimbledon, in quella finale, sul match point si che è stato un colpo da ricordare!
E sicuramente tante altre occasioni ci mancherebbe...
Ma che quel colpo contro Haas sia stato leggendario non mi sembra...certo i colpi che nei momenti importanti tirano fuori i campioni ma leggendario di per se no.
Ma quel RG se lo stava complicando solo lui...non ditemi che battere ACASUSO e HAAS è un'impresa...
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Mont Ventoux »

Nickognito ha scritto:
Mont Ventoux ha scritto:=

@Nickognito: L'operazione Champions è innanzitutto di marketing, per me.
ma marketing di chi? dell`uefa? Per me no. L`uefa si e` limitata a impedire che le grandi squadre facessero un campionato per conto loro , creando questa via di mezzo. Ma l`operazione marketing e` stata fatta dalle singole grandi a scapito del resto. Anche se i New York Knicks fanno una lega di elite con 4 squadre nba e loro dentro, e` operazione di marketing, Ma per i Knicks, non per l`nba. Un `operazione generale di marketing `calcio in europa` non e` mai stata fatta, semplicemente perche` nessuno ha il potere di farlo.
Non ho detto che sia stata partorita direttamente dall'UEFA, anche se l'UEFA sta alle singole grandi squadre come l'ONU sta ai 5 membri del consiglio permanente, di fatto.
In ogni caso, a prescindere da chi sia l'autore dell'operazione di marketing, se Galliani e Abramovic o l'UEFA, l'interesse "mercenario" è assolutamente comune.
D.F.Wallace
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da D.F.Wallace »

Remi Boncoeur ha scritto: Ah cioè il valore di un torneo, anche a livello di pathos, lo da l'immaginario collettivo o il giudizio del giocatore in quel preciso momento, mica il campo e le partite. Allora che li guardiamo a fare i match, via di immaginario collettivo e scienza del senno del poi :)
Certo non mi sembra una cosa strana!
Secondo te la vittoria di Sanguinetti in finale a Milano contro un ancora incompiuto Federer nel 200x non avrebbe avuto un peso diverso se ottenuta poco tempo dopo contro un Federer vincitore di slam?
Poi magari qualcuno aveva la sfera di cristallo e sapeva che Del Potro avrebbe vinto a NY ma all'epoca Del Potro era ancora uno potenzialmente forte ma che a livello di slam non aveva ancora dimostrato molto...perchè le sensazioni erano quelle dell'epoca, vanno contestualizzate, ovvio si rigiocasse ora quella semif. sarebbe diverso
Remi Boncoeur
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Remi Boncoeur »

D.F.Wallace ha scritto:
Remi Boncoeur ha scritto: Ah cioè il valore di un torneo, anche a livello di pathos, lo da l'immaginario collettivo o il giudizio del giocatore in quel preciso momento, mica il campo e le partite. Allora che li guardiamo a fare i match, via di immaginario collettivo e scienza del senno del poi :)
Certo non mi sembra una cosa strana!
Secondo te la vittoria di Sanguinetti in finale a Milano contro un ancora incompiuto Federer nel 200x non avrebbe avuto un peso diverso se ottenuta poco tempo dopo contro un Federer vincitore di slam?
Poi magari qualcuno aveva la sfera di cristallo e sapeva che Del Potro avrebbe vinto a NY ma all'epoca Del Potro era ancora uno potenzialmente forte ma che a livello di slam non aveva ancora dimostrato molto...perchè le sensazioni erano quelle dell'epoca, vanno contestualizzate, ovvio si rigiocasse ora quella semif. sarebbe diverso
No ma io infatti non ne faccio una questione di quanto Del Potro sia diventato forte (posto che nel giro di 3-4 mesi non può essere passato da pippone a fenomeno assoluto), ne faccio un discorso di quanto era forte Del Potro in quel singolo match, a che livello ha giocato quella partita. L'ha giocata a livelli altissimi e sarebbe stato così anche se non avesse vinto poi a Flushing Meadows. Acasuso può essere una pippa 12 mesi all'anno, ma quel match l'avrebbe vinto control il 90% dei giocatori. Ancora di più vale per Haas (che infatti il mese dopo ha passeggiato su Djokovic a Wimbledon, ma pazienza...). La storia dell'immaginario collettivo è alquanto bizzarra, perchè detta così praticamente guardare il match diventa del tutto irrilevante, basta guardarsi il boxscore e rifarsi all'immaginario collettivo, per stabilire se un match è stato epico o meno. Tanto per dire, si potrebbe anche affermare che la finale contro Coria di Nadal a Roma non vale niente, perchè Coria è uno che nei match importanti si è sempre sciolto (perdendo pure un RG contro Gaudio!), l'immaginario collettivo dice quello. Invece uno si guarda la partita e vede quali singoli colpi sono stati fenomenali, a che livello si è giocato e si stabilisce se il match è stato effettivamente epico o meno. Per dire se Federer vincesse al quinto contro un campione, poniamo Djokovic, ma con un Djokovic che gli regala la vittoria, senza magari grandi meriti di Federer, diventa comunque una vittoria di grande pathos perchè ottenuta contro uno che nell'immaginario collettivo è considerato forte? O forse conta il gioco e il gioco in quel caso ha parlato in favore e di Haas e di Acasuso e di Del Potro.

P.S. ovviamente, se l'ipotetica vittoria di Federer contro Djokovic ci fosse, sarebbe ovviamente sminuita perchè Federer frigorifero e Federer vittoria in rimonta=avversario vassallo. :)
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da Johnny Rex »

Siam sempre lì, se si vince 21 set a 0 non c'è stato pathos, se si rischia con haas ed Acasuso si è colepvoli perchè ci si era complicati la vita ,era un Pathos artefatto.

E' che spesso, scusate, si confonde questo topic con in effetto quello sulla filosofia del tifo.
Filosofia del tifo è, ad esempio, dire che tifo solo gli italiani per nazionalismo, che tifo solo i bimani,o solo i monomani, o che se uno non fa S&V o non scivola bene su terra non è uno dei miei,insomma una precondizione del tifo.
O dire che la vittoria del numero uno non emoziona e quella dell'Underdog sì, per partito preso.

io invece credo che il concetto di Emozione abbia poco a vedere con filosofie del tifo, che esistono ed uno ha il diritto di avere, Mein Gott .
Per dire, Nadal filosoficamente non obbedisce al mio "ideale di tifo" emotivamente ha generato partite bellissime, emozionanti ,per cui nella mia memoria resterà sempre .
ma cercare di preordinare le proprie reazioni, dirsi "è un grande colpo,ma non è il mio pane" ,questo no, preordianre le emozioni in base ad assunti di base, questo sì, mi inquieta.. :)

Tornando al calcio, confesso di preferire i club che crescono ancora i giocatori, anzichè comprarli.
Manchester Utd anzichè Chelsea, Barcellona anzichè Real, ma ammetto anche di tifare per i singoli, per Guardiola o Ancelotti, non certo per Mourinho o Domenech .
Di avere riscoperto le Nazionali, che vedo un po' come uno dgeli ultimi baluardi identitarii.
Questa è filosofia, entusiasmarsi come mi accadde per uno Stella Rossa-Bayern di quasi 20 anni fa, passato in Tv ad orari tardi su fininvest, e visto fino alla fine pensando alla scusa per bigiare scuola il giorno dopo, non ha nulla a che vedere con la filosofia.
Ed è bello e giusto così sia.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da sonusfaber »

Topic fondato su un pensiero assolutamente sbagliato e cioè che solo determinati sportivi possano suscitare emozioni vere (in questo caso quelli che emozionano Maxredo); lo spirito gregario dell'essere umano è devastante, ciò che piace/dispiace a lui (salvo qualche rara eccezione) deve piacere/dispiacere anche agli altri; è ciò che, in sostanza, ho sempre rimproverato a Scanzi - l'assoluta incapacità (sua) di riconoscere la diversità dell'altro, di chi hai di fronte, e di riconoscerne la legittimità. Poi io questa incapacità, che ha peraltro generato innominabili sofferenze alla specie umana, la chiamo altrimenti, ma qui mi censuro ...

Sonusfaber
Prometto solennemente che non metterò più piede nel fan club di Rafael Nadal fino alla fine del 2010! Sonusfaber, Giove, 4 gennaio 2010 8)
D.F.Wallace
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Re: I più GRANDI(non i più forti)di sempre, EMOZIONI non numeri!

Messaggio da D.F.Wallace »

sonusfaber ha scritto:Topic fondato su un pensiero assolutamente sbagliato
2 righe sotto
sonusfaber ha scritto:ciò che, in sostanza, ho sempre rimproverato a Scanzi - l'assoluta incapacità (sua) di riconoscere la diversità dell'altro, di chi hai di fronte, e di riconoscerne la legittimità.
Si commenta da solo il resto non serve neanche leggerlo :D
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