La rivoluzione (?) del doppio
- balbysauro
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La rivoluzione (?) del doppio
Non so se ci sia un topic che ne parli già, nel qual caso mi scuso.
Mi pare che, tra le tante menate fatte da chi decide nelle alte sfere negli ultimi anni, una cosa positiva ci sia: il cambiamento fatto nel doppio (punto decisivo sul 40-40 e tiebreakkone finale), che sta portando a poco a poco a rivalutarlo.
Tanto in un'ora i top player sbrigano la pratica, non c'è mai rischio che debbano stare in campo troppo e non devono neanche correre molto, per caratteristiche della specialità stessa.
Anzi, può essere un buon allenamento e anche un metodo per migliorare il proprio gioco.
I migliori giocatori del singolare infatti si iscrivono sempre più spesso e sempre più spesso vanno avanti nei tornei (cioè lo prendono, il doppio, sul serio... o forse basta loro impegnarsi al 50% ).
Onestamente liberarci un po' di tutti quei mezzi pipponi vincitori di slam non è male (volete mettere un Wimbledon vinto da Melzer e Petzschner?)
Chissà che questo andamento non debba consolidarsi e che in futuro ci siano sempre più giocatori in alto in entrambe le classifiche.
Mi pare che, tra le tante menate fatte da chi decide nelle alte sfere negli ultimi anni, una cosa positiva ci sia: il cambiamento fatto nel doppio (punto decisivo sul 40-40 e tiebreakkone finale), che sta portando a poco a poco a rivalutarlo.
Tanto in un'ora i top player sbrigano la pratica, non c'è mai rischio che debbano stare in campo troppo e non devono neanche correre molto, per caratteristiche della specialità stessa.
Anzi, può essere un buon allenamento e anche un metodo per migliorare il proprio gioco.
I migliori giocatori del singolare infatti si iscrivono sempre più spesso e sempre più spesso vanno avanti nei tornei (cioè lo prendono, il doppio, sul serio... o forse basta loro impegnarsi al 50% ).
Onestamente liberarci un po' di tutti quei mezzi pipponi vincitori di slam non è male (volete mettere un Wimbledon vinto da Melzer e Petzschner?)
Chissà che questo andamento non debba consolidarsi e che in futuro ci siano sempre più giocatori in alto in entrambe le classifiche.
Re: La rivoluzione (?) del doppio
Come non quotarti?
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
Verissimo.balbysauro ha scritto: Mi pare che, tra le tante menate fatte da chi decide nelle alte sfere negli ultimi anni, una cosa positiva ci sia: il cambiamento fatto nel doppio (punto decisivo sul 40-40 e tiebreakkone finale), che sta portando a poco a poco a rivalutarlo.
Non credo che tornerà mai come in passato, ma così è decisamente più godibile per chi guarda e meno impegnativo per i big che lo giocano.
- alessandro
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
questo trucchetto, tra l'altro adottato solo in alcuni slam.
non mi piace.
ad esempio a WImbledon sta cosa non c'e' e a wimbledon i Big il doppio spesso lo giocano. ( in realta' Lo giocavano, ho scorso il Draw di wimbledon e non ce ne sono di Big, a occhio ci saranno 4-5 Top 50, e altri 10 top 100 )
Perche' ? perche' a wimbledon i campi per allenarsi sono pochi, la stagione sull'erb adura solo 2 settimane prima di Wimbledon e molti giocatori sfruttano il doppio e a volte pur eil misto per adattarsi all'erba.
la cosa di trasformare il doppio, con regolamenti da torneo di club domenicale, in un allenamento agonistico retribuito, non mi piace.
in realta' TOGLIE importanza al doppio.
e poi, a wimbledon, dove si gioca 3 su 5 e senza tie-break strani, o agli US dove si gioca 2 su 3 con tie break anche al terzo, i nomi dei partecipanti sono gli stessi ( di quarta segata )
c'erano altre strade per portare di big a giocare il doppio? in realta' credo di si.
basterebbe ammettere ai tabello di doppio solo i giocatori presenti per classifica nei tabelloni di singolo.
(riservando magari una piccola percentuale a qualificati e speciali inviti per, un big che vuole giocare con un giocatore con bassa classifica).
mantenere comunqu euna classifica di doppio, per la partecipazione al master, per premi in denaro etc. ma usare per la lista d'accesso, la lista del singolare.
sarebbe innanzitutto un gran risparmio per gli organizzatori, penso soprattutto ai piccoli tornei, dove l'ospitalita' incide molto.
e allora i Bryan? cominceranno a giocare anceh il singolo, arrivare almeno nei top 100 o dovranno fare le qualificazioni.
Non e' giusto?
e perche' no ?
ora succede meno, ma in passato c'era gente molto competitiva sull'erba che pero' non aveva la classifica per partecipare a wimbledon e si giocav ale quali, mentre il terraiolo doc poteva entare in tabellone, prendendosi magari una stesa al primo turno dal qualificato giardiniere.
poi, non sara' sportivo ma se lo scoo e' quello di vedere giocatori buoni, giocare il doppio...
altre leve, tipo i punti con una classifica ATP che sommi le due specialita' o alzare i premi del doppio l evedo non tanto corrette.
ad esempio, per le donne e' diverso, molte big giocano il doppio, poi, magari si ritirano se vanno avanti anche insingolo e sono stanche.
la vicend apiu' clamorosa e' stata la volt acon la Graf e McEnroe in doppio misto (1999) con la Graf ceh arrivata /se ricordo) in semi in singolo ha abbandonato uno scocciatissimo Mc a se stesso.
potrebbe succedere magari lo stesso, con un big che preferisce abbandonare il doppio se arriva nelle fasi finali del torneo di singolo.
Non si puo' nemmeno prevedere la regola per cui se abbandoni il doppio sei squalificato dal singolo, in quel caso, il doppist ache vuole andarsene dal doppio perche' magari arrivato in semi in singolo, potrebbe far dire al compagno di doppio si e' infortunato, facendo ritirare l acoppia, o ancor peggio, vedere gente che scende in campo per perdere.
non mi piace.
ad esempio a WImbledon sta cosa non c'e' e a wimbledon i Big il doppio spesso lo giocano. ( in realta' Lo giocavano, ho scorso il Draw di wimbledon e non ce ne sono di Big, a occhio ci saranno 4-5 Top 50, e altri 10 top 100 )
Perche' ? perche' a wimbledon i campi per allenarsi sono pochi, la stagione sull'erb adura solo 2 settimane prima di Wimbledon e molti giocatori sfruttano il doppio e a volte pur eil misto per adattarsi all'erba.
la cosa di trasformare il doppio, con regolamenti da torneo di club domenicale, in un allenamento agonistico retribuito, non mi piace.
in realta' TOGLIE importanza al doppio.
e poi, a wimbledon, dove si gioca 3 su 5 e senza tie-break strani, o agli US dove si gioca 2 su 3 con tie break anche al terzo, i nomi dei partecipanti sono gli stessi ( di quarta segata )
c'erano altre strade per portare di big a giocare il doppio? in realta' credo di si.
basterebbe ammettere ai tabello di doppio solo i giocatori presenti per classifica nei tabelloni di singolo.
(riservando magari una piccola percentuale a qualificati e speciali inviti per, un big che vuole giocare con un giocatore con bassa classifica).
mantenere comunqu euna classifica di doppio, per la partecipazione al master, per premi in denaro etc. ma usare per la lista d'accesso, la lista del singolare.
sarebbe innanzitutto un gran risparmio per gli organizzatori, penso soprattutto ai piccoli tornei, dove l'ospitalita' incide molto.
e allora i Bryan? cominceranno a giocare anceh il singolo, arrivare almeno nei top 100 o dovranno fare le qualificazioni.
Non e' giusto?
e perche' no ?
ora succede meno, ma in passato c'era gente molto competitiva sull'erba che pero' non aveva la classifica per partecipare a wimbledon e si giocav ale quali, mentre il terraiolo doc poteva entare in tabellone, prendendosi magari una stesa al primo turno dal qualificato giardiniere.
poi, non sara' sportivo ma se lo scoo e' quello di vedere giocatori buoni, giocare il doppio...
altre leve, tipo i punti con una classifica ATP che sommi le due specialita' o alzare i premi del doppio l evedo non tanto corrette.
ad esempio, per le donne e' diverso, molte big giocano il doppio, poi, magari si ritirano se vanno avanti anche insingolo e sono stanche.
la vicend apiu' clamorosa e' stata la volt acon la Graf e McEnroe in doppio misto (1999) con la Graf ceh arrivata /se ricordo) in semi in singolo ha abbandonato uno scocciatissimo Mc a se stesso.
potrebbe succedere magari lo stesso, con un big che preferisce abbandonare il doppio se arriva nelle fasi finali del torneo di singolo.
Non si puo' nemmeno prevedere la regola per cui se abbandoni il doppio sei squalificato dal singolo, in quel caso, il doppist ache vuole andarsene dal doppio perche' magari arrivato in semi in singolo, potrebbe far dire al compagno di doppio si e' infortunato, facendo ritirare l acoppia, o ancor peggio, vedere gente che scende in campo per perdere.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
Il punto secco snatura il tennis così come il supertiebreack finale.
C'è un dato di fatto però, il doppio ha perso il suo fascino perchè si è perfezionato a tal punto da diventare televisivamente molto noioso se non in rare eccezioni. Come è un dato di fatto che visto che guadagnano molto di più i singolaristi non dedicano al doppio il proprio tempo, perchè si parla di guadagni, soldi, non di altro.
Questa soluzione ha salvato capra e cavoli ridando un po' solo un po' di notorietà e nobiltà al doppio.
Altre soluzioni, tipo obblighi vari non ne vedo, nemmeno quelle proposte da Alessandro mi convincono, sei obbligato a iscriverti al doppio ? e poi tanto lo gioco alla sguazzacolombo.
Si provi a dare gli stessi premi e notorietà, per cui sponsor ecc. ai doppisti, vedrai come corrono........., però poi ovvio che bisogna dimezzare i tornei perchè correrebbero due volte.
No credo che alla fine il doppio non esisterà più come sport nobile del passato, e le soluzioni adottate niente di più fanno che renderlo un po' meno moribondo. Destino !
C'è un dato di fatto però, il doppio ha perso il suo fascino perchè si è perfezionato a tal punto da diventare televisivamente molto noioso se non in rare eccezioni. Come è un dato di fatto che visto che guadagnano molto di più i singolaristi non dedicano al doppio il proprio tempo, perchè si parla di guadagni, soldi, non di altro.
Questa soluzione ha salvato capra e cavoli ridando un po' solo un po' di notorietà e nobiltà al doppio.
Altre soluzioni, tipo obblighi vari non ne vedo, nemmeno quelle proposte da Alessandro mi convincono, sei obbligato a iscriverti al doppio ? e poi tanto lo gioco alla sguazzacolombo.
Si provi a dare gli stessi premi e notorietà, per cui sponsor ecc. ai doppisti, vedrai come corrono........., però poi ovvio che bisogna dimezzare i tornei perchè correrebbero due volte.
No credo che alla fine il doppio non esisterà più come sport nobile del passato, e le soluzioni adottate niente di più fanno che renderlo un po' meno moribondo. Destino !
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
io pensavo non ad un obbligo ma a permettere l'iscrizione al torneo di doppio solo a chi e' presente nel tabellone di singolo.ciccio ha scritto: Altre soluzioni, tipo obblighi vari non ne vedo, nemmeno quelle proposte da Alessandro mi convincono, sei obbligato a iscriverti al doppio ?
tabelloni di doppio piu' piccoli e con qualche invito e eccezione per riempire i buchi.
costringer esponsor e TV e spettatori a guardare il doppio mi sembra impossibile.
se come dici tu, e' nosioso perche' gli esperti hanno schemi troppo precisi e alla fine si segue sempr eil punteggio del servizio, magari, facendo giocare i non specialisti...
magari, togliendo i Doppisti, un N.40 del mondo ceh vede abbastanza alla portata la vittoria e quindi arrotondare col doppio lo gioca.
Federer se h avogli lo gioca, se non ha voglia, non gioca nemmeno se gli dai 100.000 dollari a partita
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
Ci son giocatori che sono abili in doppio e scarsi in singolo che comunque non entrerebbero mai, chi è bravo di volèe e non è bravo a correre in doppio batte sicuro il suo opposto in abilità.
La realtà è che il tennis in generale ha perso il suo fascino perchè 'stà gente è troppo brava. Un doppio di vecchia data è uno spettacolo fuori dal comune, ma semplicemente perchè di fondo c'erano gli errori dei tennisti che ora sono limitati a quasi zero.
'Stò benedetto tennis è studiato tutto a tavolino, sai già cosa fare, cosa non fare, robottini.
Sinceramente non vedo soluzione se non quella che è stata presa e che limita soltanto i danni, al massimo si potrebbe alzare i montepremi a livello di singolo, ma dubito serva, i migliori comunque non vorrebbero dividere e allo stesso modo non vorrebbero perdere energie rispetto al singolo.
Anche nel singolo la storia è simile, ma lì comunque quello che fa tenere in piedi la cosa a sufficienza è la carica agonistica.
Boh, io sò che accendere la tv e gurdarmi una partita per me è diventato piuttosto noioso a meno che non sia un appuntamento davvero importante, se poi è una partita di doppio al suo posto vado di sicuro in spiaggia.
La realtà è che il tennis in generale ha perso il suo fascino perchè 'stà gente è troppo brava. Un doppio di vecchia data è uno spettacolo fuori dal comune, ma semplicemente perchè di fondo c'erano gli errori dei tennisti che ora sono limitati a quasi zero.
'Stò benedetto tennis è studiato tutto a tavolino, sai già cosa fare, cosa non fare, robottini.
Sinceramente non vedo soluzione se non quella che è stata presa e che limita soltanto i danni, al massimo si potrebbe alzare i montepremi a livello di singolo, ma dubito serva, i migliori comunque non vorrebbero dividere e allo stesso modo non vorrebbero perdere energie rispetto al singolo.
Anche nel singolo la storia è simile, ma lì comunque quello che fa tenere in piedi la cosa a sufficienza è la carica agonistica.
Boh, io sò che accendere la tv e gurdarmi una partita per me è diventato piuttosto noioso a meno che non sia un appuntamento davvero importante, se poi è una partita di doppio al suo posto vado di sicuro in spiaggia.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
giocassero con gli ovali di trent´anni fa sarebbero assai meno limitati a zerociccio ha scritto:Ci son giocatori che sono abili in doppio e scarsi in singolo che comunque non entrerebbero mai, chi è bravo di volèe e non è bravo a correre in doppio batte sicuro il suo opposto in abilità.
La realtà è che il tennis in generale ha perso il suo fascino perchè 'stà gente è troppo brava. Un doppio di vecchia data è uno spettacolo fuori dal comune, ma semplicemente perchè di fondo c'erano gli errori dei tennisti che ora sono limitati a quasi zero..
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: La rivoluzione (?) del doppio
magari fosse così !, temo il contrario come già scrissi in altri topic. Anzi consentirebbero errori zero assoluto visto che darebbero al fisico un'ulteriore aiuto.Nickognito ha scritto: giocassero con gli ovali di trent´anni fa sarebbero assai meno limitati a zero
Forse la soluzione stà nelle palline o nelle dimensioni o forma del campo, ma non saprei dire nemmeno io come dovrebbero cambiare. Chiaro è che il campo ora è troppo piccolo, sia in singolo, ma soprattutto in doppio, in singolo arrivano bene dappertutto e sparano missili, in doppio la rete la copri anche se dormi.
Mettere scarpe col sapone sotto ?
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
che poi a questo punto dò ragione a jurgen che si guarda i tornei minori, più alzi il livello e più son robottini.
Jurgen hai ragione !
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
balbysaupolto in un topic di grano...
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
ma una bella rivoluzione nel singolare: allargare il campo?
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
per me è l'unica realmente fattibile così sarebbero di nuovo possibili gli approcci e le palle di solo controllo, e stringerei l'area di servizio di 15 cm ogni lato.Nickognito ha scritto:ma una bella rivoluzione nel singolare: allargare il campo?
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
concordo anche col servizio, ma del resto e´fisiologico che prima o poi le dimensioni vadano cambiate. Probabilmente non lo allungherei, pero´cambierei anche le racchette, solito discorso. Ma se non e´ora, prima o poi il campo lo si deve allargare, le misure sono state fatte per i livelli atletici del 1880.ciccio ha scritto:per me è l'unica realmente fattibile così sarebbero di nuovo possibili gli approcci e le palle di solo controllo, e stringerei l'area di servizio di 15 cm ogni lato.Nickognito ha scritto:ma una bella rivoluzione nel singolare: allargare il campo?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
Ah ecco sul cambio delle dimensioni non sono l'unico, direi che sono d'accordissimo.Nickognito ha scritto:concordo anche col servizio, ma del resto e´fisiologico che prima o poi le dimensioni vadano cambiate. Probabilmente non lo allungherei, pero´cambierei anche le racchette, solito discorso. Ma se non e´ora, prima o poi il campo lo si deve allargare, le misure sono state fatte per i livelli atletici del 1880.
Sulle racchette non saprei, se allarghi il campo e ci metti però racchette con cui tiri molto più piano secondo me annulli i benefici creati dal campo più grande. Col campo più grande per me si potrebbero sommare gli ingredienti che rendono spettacolare il tennis moderno (velocità di palla) con quelli che rendevano gradevole quello più vecchio (più propensione offensiva), perdendo gli scambi interminabili che si concludono con il non forzato di quello che non resiste più e i recuperi impossibili che vanificano qualsiasi gioco offensivo (laddove per gioco offensivo si intende non solo il gioco di rete ma anche il solo cercare un po' più spesso il vincente).
Re: La rivoluzione (?) del doppio
Quella delle racchette è l'idea più strampalata che esista e si basa sul fatto che tirando più piano non si giocherebbe più a chi tira più forte.
Ma come già detto e stradetto, il problema non è tirare forte, il problema è che io ci arrivo e la rimetto dall'altra parte.
Se mi dai una racchetta da tirar piano il mio avversario ci arriva ancora meglio e riuscirà ancora meno io a mettere in difficoltà lui e lui a mettere in difficoltà me con l'unico risultato che anche i vincenti o il forzare il gioco da fondo diventerebbe impossibile.
Per cui ping pong ping pong e basta. Vilas contro Vilas in tutti gli incontri.
E il gioco di rete diventerebbe impossibile perchè un passante si gioca di precisione, non di potenza, se io che attacco ho una racchetta non in grado di fare un approccio efficente grazie alla racchetta, mi piglio il passante che non risentirebbe del calo di prestazione, proprio perchè non è fatto di potenza.
Il problema sono le gambe che corrono di più, non le racchette che tirano forte, anzi le racchette che tirano forte ci hanno salvato dal perenne Vilas contro Vilas che si vedrebbe al tempo odierno.
Ma come già detto e stradetto, il problema non è tirare forte, il problema è che io ci arrivo e la rimetto dall'altra parte.
Se mi dai una racchetta da tirar piano il mio avversario ci arriva ancora meglio e riuscirà ancora meno io a mettere in difficoltà lui e lui a mettere in difficoltà me con l'unico risultato che anche i vincenti o il forzare il gioco da fondo diventerebbe impossibile.
Per cui ping pong ping pong e basta. Vilas contro Vilas in tutti gli incontri.
E il gioco di rete diventerebbe impossibile perchè un passante si gioca di precisione, non di potenza, se io che attacco ho una racchetta non in grado di fare un approccio efficente grazie alla racchetta, mi piglio il passante che non risentirebbe del calo di prestazione, proprio perchè non è fatto di potenza.
Il problema sono le gambe che corrono di più, non le racchette che tirano forte, anzi le racchette che tirano forte ci hanno salvato dal perenne Vilas contro Vilas che si vedrebbe al tempo odierno.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
si ecco, questo è il mio stesso timore, se si allargasse il campo ma si giocasse con racchette con cui si tira più piano sarebbe forse ancora peggio, perché anziché vedere match di sassate continue in palleggio fino al non forzato per sfinimento (con recupero su qualsiasi colpo vincente) avremmo scambi di 50 pallette e il vincente non esisterebbe mai, per di più lo spazio da coprire a rete sarebbe ancora maggiore (e di converso lo spazio per passare maggiore). No per me l'unica è valorizzare proprio l'aggressività da fondo, altrimenti non se ne esce. Ho rivisto Djoko-Nadal, ok, grande intensità, ritmi folli, però oggettivamente inizia ad essere un tennis troppo disumano per essere apprezzabile. Io ho sempre difeso il tennis moderno da fondocampo, ma fintanto che poteva essere tennis di pressione con la ricerca del vincente con l'accelerazione; quando diventano martellate a cercare di non far giocare il colpo all'avversario e l'accelerazione vincente non esiste più, perchè i giocatori moderni recuperano qualsiasi cosa e lo stesso palleggio va a velocità supersoniche, per me a livello di spettacolo diviene quasi insostenibile. E ho anche sempre avuto discreta simpatia per Djoko, ma se mi crei un tennis fatto di giocatori che giocano tutti così, con quelle doti fisiche e quel genere di gioco impostato sul ritmo folle (anche se di livello più basso) e poco altro, per me non c'è più nulla da vedere, mi spiace ma passo.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
io vi capisco, il discorso sulle racchette, ma non cambio idea: per me con queste racchette e´troppo facile tirare, non e´tanto un discorso dello stile di gioco in campo, quanto del livellamento di alcuni valori. Non e´che poi cambiando racchette diminuirebbe la potenza dei colpi.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
Sarà anche vero ma quando gioco io anche con queste racchette tenere 3 colpi di fila in campo è un'impresa comunque!Nickognito ha scritto:io vi capisco, il discorso sulle racchette, ma non cambio idea: per me con queste racchette e´troppo facile tirare
Per il resto aggiungo a quello che avete detto che per me la diffusa (vostra) sensazione di campi troppo lenti è dovuta al fatto che i giocatori sono troppo veloci e preparati fisicamente! Mi pare sia anche il parere di ciccio più o meno...
Fare un vincente nn è facile perchè tutti ormai recuperano tutto...non è tanto una questione di velocità dei campi perchè tra racchette/corde e badilate che si tirano oggi la palla viaggia già troppo veloce, ma anche i giocatori vanno sempre più veloce.
Quella delle dimensioni del campo (io direi soprattutto del quadrato del servizio diminuito) sarebbe una soluzione interessante ma credo impossibile...voglio vedere chi per anni ha meccanizzato un colpo sapendo che il campo è di certe dimensioni a cambiargliele tutto ad un tratto...non è corretto...per un po' di anni sarebbe molto problematico il riadattarsi a nuove dimensioni...
Ok nel basket del quale non so quasi nulla mi pare che la linea dei 3 punti sia più lontana nell'NBA che in europa...e chi va la si adatta..ma tipo se dovessi alzare il canestro di 20cm per adattarsi ai fisici moderni dei cestisti sarebbe uncasino per chi per anni ha tirato ad un canestro ad una certa altezza.
L'ideale sarebbe proibire la preparazione altetica ai tennisti ...o che ne so, farli giocare dopo non aver dormito la notte o dopo avergli fatto mangiare uan peperonata ...insomma dovrebbero correre di meno per tornare al tennis di una volta!
- balbysauro
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
D.F.Wallace ha scritto:farli giocare dopo non aver dormito la notte o dopo avergli fatto mangiare uan peperonata
Safin e Nalbandian n.1 e 2 del mondo
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
ma figuriamoci, sai che problema, mica sono dei robot tarati per tirare sulla riga laterale, sanno colpire la palla e se vogliono la mettono nel corridoio senza problemi, ma che discorso e´?D.F.Wallace ha scritto:..non è corretto...per un po' di anni sarebbe molto problematico il riadattarsi a nuove dimensioni...
Ok nel basket del quale non so quasi nulla mi pare che la linea dei 3 punti sia più lontana nell'NBA che in europa...e chi va la si adatta.
Ma poi cosa non e´corretto? Sono pagati per fare uno spettacolo, e l´organizzatore dello spettacolo per vendere i biglietti fa fare loro delle cose. Loro in cambio ricevono soldi. Punto. Il problema e´che gli organizzatori non ci sono, e gli spettatori hanno il senso critico di un criceto. Almeno in Europa.
Ci fosse un organizzatore serio , non alla De villiers, che potesse rendersi conto che una partita di 4 ore di palleggi e´nojosa ai piu´e dovresti far vedere qualcos´altro, e avesse il potere, qualcosa cambierebbe. Ma il tennis e´sempre stato cosi´, indifferente. Anche quando a vedere i tornei amichevoli andavano 10 volte piu´persone che ai tornei dello slam, si faceva finta di nulla. Tutti gli sport si cambiano per essere spettacolari, cambia il basket, la pallavolo, il baseball, tutti meno il calcio e il tennis e pochi altri.
si e´cambiato il doppio, in un modo che nion condivido ma almeno qualcosa si e´ottenuto.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: La rivoluzione (?) del doppio
Sì che lo è invece, una questione di campi... soprattutto.D.F.Wallace ha scritto:Per il resto aggiungo a quello che avete detto che per me la diffusa (vostra) sensazione di campi troppo lenti è dovuta al fatto che i giocatori sono troppo veloci e preparati fisicamente!
Fare un vincente nn è facile perchè tutti ormai recuperano tutto...non è tanto una questione di velocità dei campi
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
Max io sono d'accordissimo che i giocatori di oggi recuperino tutto. Poi i campi sono oggettivamente più lenti (nessuno si inventa nulla, ci sono dei dati per verificare la cosa e sono anche abbastanza facili da trovare), però sono d'accordo che il problema sia più che altro il miglioramento nello spostamento dei giocatori, anche perchè la velocità dei colpi è cresciuta in controtendenza al rallentamento delle superfici (non so se abbastanza da compensare o meno, ma poco conta).D.F.Wallace ha scritto:Per il resto aggiungo a quello che avete detto che per me la diffusa (vostra) sensazione di campi troppo lenti è dovuta al fatto che i giocatori sono troppo veloci e preparati fisicamente! Mi pare sia anche il parere di ciccio più o meno...
Fare un vincente nn è facile perchè tutti ormai recuperano tutto...non è tanto una questione di velocità dei campi perchè tra racchette/corde e badilate che si tirano oggi la palla viaggia già troppo veloce, ma anche i giocatori vanno sempre più veloce.
Quella delle dimensioni del campo (io direi soprattutto del quadrato del servizio diminuito) sarebbe una soluzione interessante ma credo impossibile...voglio vedere chi per anni ha meccanizzato un colpo sapendo che il campo è di certe dimensioni a cambiargliele tutto ad un tratto...non è corretto...per un po' di anni sarebbe molto problematico il riadattarsi a nuove dimensioni...
Ok nel basket del quale non so quasi nulla mi pare che la linea dei 3 punti sia più lontana nell'NBA che in europa...e chi va la si adatta..ma tipo se dovessi alzare il canestro di 20cm per adattarsi ai fisici moderni dei cestisti sarebbe uncasino per chi per anni ha tirato ad un canestro ad una certa altezza.
L'ideale sarebbe proibire la preparazione altetica ai tennisti ...o che ne so, farli giocare dopo non aver dormito la notte o dopo avergli fatto mangiare uan peperonata ...insomma dovrebbero correre di meno per tornare al tennis di una volta!
Nel basket l'Europa si è adattata alle misure NBA, in realtà le misure dell'area non cambiano nulla in termini di tiro (qualsiasi pro di basket è capace di tirare anche da 8 metri tranquillamente), quanto di spazio in area, che permette maggiore spazio per l'uno contro uno, piuttosto che per l'azione più lavorata, comunque c'entra poco (anche perché è il contrario del tennis, qui allargare l'area facilità chi ha più doti atletiche). Mentre l'altezza cambia per chiunque giochi a basket come canestro, nelle giovanili, visto che in genere in Italia a 11 anni mi pare si fa passare i bambini dal canestro basso a quello più alto e ti garantisco che la differenza è molto più di 30 cm.
Io non so se la cosa potrebbe cambiare per un giocatore di tennis, cioè, certamente potrebbe cambiare nell'immediato, ma credo che ad abituarsi con un po' di tempo non ci voglia poi tanto, oh questi di cesti ne fanno abbastanza da essere abituati a mettere la palla in un fazzoletto di carta quasi a piacere.
Re: La rivoluzione (?) del doppio
Si che poi siamo in pieno OT, Balby se ci sei dai una aggiustatina al titolo così non ci chiudono tutto
Dificile cambiare, ma non impossibile. E' che ATP WTA organizzatori dirigenti ecc stanno tenendo in piedi la baracca a forza di pubblicità di rivalità quasi inesistenti (quanto vorrei ancora vedere Connors litigare con McEnroe, quella era vera rivalità), di pompa magna per incontri fra giocatrici noiosissime, strapompando atti eroici non ben identificati, costringendo poi 'sti giocatori a fare tour de force per dare nome e credito ai tornei. Ma se guardate bene gli spalti a parte qualche partita di nome sono mezzi vuoti. E quelli che giocano sono i migliori del mondo.
Si rischia il declino se non cambiano qualcosa, ma chi di dovere lo deve sentire in tasca che c'è un serio declino, per il momento ci sguazzano bene ancora.
Dificile cambiare, ma non impossibile. E' che ATP WTA organizzatori dirigenti ecc stanno tenendo in piedi la baracca a forza di pubblicità di rivalità quasi inesistenti (quanto vorrei ancora vedere Connors litigare con McEnroe, quella era vera rivalità), di pompa magna per incontri fra giocatrici noiosissime, strapompando atti eroici non ben identificati, costringendo poi 'sti giocatori a fare tour de force per dare nome e credito ai tornei. Ma se guardate bene gli spalti a parte qualche partita di nome sono mezzi vuoti. E quelli che giocano sono i migliori del mondo.
Si rischia il declino se non cambiano qualcosa, ma chi di dovere lo deve sentire in tasca che c'è un serio declino, per il momento ci sguazzano bene ancora.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
per me il tennis non hamai avuto una struttura adeguata. Mai. Sappiamo tutti cosa e´successo prima che ci fosse l´atp e anche dopo negli anni ´70. Ma non che adesso vada meglio. Guardate quanto rende la gestione, per dire, del basket nba. Chi gestisce uno sport deve essere in contrasto con i giocatori, non deve rapprensentarli. Giusto che ci sia un atp, ma non che l´atp comandi il circuito, sarebbe come tenere la cgil a dirigere la fiat. E qui gli operai sono miliardari. Ci vuole un esterno. Come ha sempre sostenuto McEnroe. Un esterno rispetto ai giocatori, e anche rispetto ai singoli tornei vari. Il marketing attuale sul tennis e´peggiore di quello che farei io , davvero superficiale e mal fatto. E soprattutto e´marketing, quando il vero marketing e´migliorare il prodotto. Il primo risultato e´che ormai il tennis e´sempre piu´uno sport circoscritto a un solo continente, non a caso il continente piu´passivo del mondo. Il modo di allargarsi (andare negli emirati per soldi, per dire) e´stato fatto malissimo. Di fatto non c´´stato nessun boom asiatico, e si sta buttando via quasi del tutto il bacino sudamericano. Si cerca di scimmiottare il modello yankee di spettacolo col risutato che in nordamerica c´e´il calo maggiore e la gente va a vedersi i tornei a squadre con Sampras, Kournikova e anche giocatori atp e wta attuali che si divertono. Come se la tradizione per gli americani, nello sport, non contasse (mi sa che conta assai piu´che in Europa). Le due nazioni che sono state il tennis nella sua storia sono quasi scomparse di scena.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
Per me è impossibile tornare indietro così come in tutti gli altri sport dove l'atletismo è sempre maggiore, come anche nel calcio.
Poi finchè quasi ogni torneo ogni anno fa il record di presenze di pubblico è difficile che qualcuno si preoccupi visto che il prodotto sembra che continui a piacere anche così
Rallentare le superfici e le palline è stata l'unica possibile, anzi indispensabile, scelta per rendere ancora abbastanza piacevole questo sport.
Come ho già detto per me il futuro se non ci si inventa qualcosa non è molto roseo...si tirerà sempre più veloce e prima o poi si dovrà giocare solo sulla terra o quasi. Anche le palline dovranno essere via via sempre più rallentate perchè seguirle sarà sempre più difficile...nn so se sto parlando del tennis del 2100 o di fra qualche anno ma la tendenza è questa.
L'evoluzione umana/progresso sta peggiorando tutti gli sport, è un dato di fatto.
Ma io bene o male mi diverto ancora a vedere le partite di tennis e di calcio, anceh se mi divertivo di più 15/20 anni fa.
Poi finchè quasi ogni torneo ogni anno fa il record di presenze di pubblico è difficile che qualcuno si preoccupi visto che il prodotto sembra che continui a piacere anche così
Rallentare le superfici e le palline è stata l'unica possibile, anzi indispensabile, scelta per rendere ancora abbastanza piacevole questo sport.
Come ho già detto per me il futuro se non ci si inventa qualcosa non è molto roseo...si tirerà sempre più veloce e prima o poi si dovrà giocare solo sulla terra o quasi. Anche le palline dovranno essere via via sempre più rallentate perchè seguirle sarà sempre più difficile...nn so se sto parlando del tennis del 2100 o di fra qualche anno ma la tendenza è questa.
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Ma io bene o male mi diverto ancora a vedere le partite di tennis e di calcio, anceh se mi divertivo di più 15/20 anni fa.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
Siete OT, c'è il topic Se Il Tennis di Oggi non piace per la tematica trattata.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
non fa una grinza...Johnny Rex ha scritto:Siete OT, c'è il topic Se Il Tennis di Oggi non piace per la tematica trattata.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
Gia'. Questa e' una grande verita'. Mi chiedo se valga anche per le donne... in fondo le dimensioni del campo sono state pensate per gli UOMINI del 1880. In passato il campo era un po' troppo grande per le donne. Ora dovrebbe essere grande il giusto per loro, ma perche' il loro tennis fa ancora piu' schifo di prima?Nickognito ha scritto:[Ma se non e´ora, prima o poi il campo lo si deve allargare, le misure sono state fatte per i livelli atletici del 1880.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
'uglygeek ha scritto:Gia'. Questa e' una grande verita'. Mi chiedo se valga anche per le donne... in fondo le dimensioni del campo sono state pensate per gli UOMINI del 1880. In passato il campo era un po' troppo grande per le donne. Ora dovrebbe essere grande il giusto per loro, ma perche' il loro tennis fa ancora piu' schifo di prima?Nickognito ha scritto:[Ma se non e´ora, prima o poi il campo lo si deve allargare, le misure sono state fatte per i livelli atletici del 1880.
stessa cosa che dicevo qualche ora fa a tuborovescio. Penso un po´per le racchette / superfici, che per loro dovrebbero essere quelle degli uomini di prima, un po´perche´le donne in generale non hanno talento a tennis (o non glielo insegnano)
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
Confermo
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
se continuo l'OT ci cacciano tutti ?uglygeek ha scritto:Gia'. Questa e' una grande verita'. Mi chiedo se valga anche per le donne... in fondo le dimensioni del campo sono state pensate per gli UOMINI del 1880. In passato il campo era un po' troppo grande per le donne. Ora dovrebbe essere grande il giusto per loro, ma perche' il loro tennis fa ancora piu' schifo di prima?Nickognito ha scritto:[Ma se non e´ora, prima o poi il campo lo si deve allargare, le misure sono state fatte per i livelli atletici del 1880.
perchè la qualità delle tenniste è crollata, comunque il gioco femminile a parte rare eccezioni non è mai stato molto spettacolare, ma ora ci aggiungiamo la scoperta del tennis percentuale e la carenza cronica di giocatrici di talento, abbiamo fatto tombola.
Comunque una Cljester non gioca diverso da una Seles e di Navratilova ne nasce una al secolo, se poi mi dite che la Graf era spettacolare......
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
tzk amici 3 ore in ritardo ...tuborovescio ha scritto:Confermo
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
modificare le dimensioni del campo mi pare impraticabile.
non tanto per i professionisti ma perche', ci sono milioni di campi da tennis nel mondo, la vedo dura allargarli tutti, tra l'altro molti ci stanno giusti, tra case e piscine, e anche per i clubs, magari con 6 campi affiancati, con un OUT appena appena giusto, devi moltiplicare per 6 l'aumento delle dimensioni.
recinzioni, paletti, muri. per non contare l'indoor.
se si parla di qualche centimetro, cioe' ritracciare le righe 5 cm piu' larghe, ok, ma per aumenti veramente importanti ( 30-40 Cm ) la vedo dura.
una cosa piu' fattibile e' quella di modificare l'altezza della rete o la linea che delimita l'area del servizio, o ancora, spostare, tracciando un'altra linea di fondo, il punto del servizio qualche centimetro piu' indietro.
altra modifica facile facile, reintrodurre la limitazione nel servizio, come negli anni '30, con l'obbligo di mantenere il contatto col terreno sino al momento dell'impatto della racchetta con la palla quando si serve, certo, questo, con le racchette di oggi, ucciderebbe definitivamente il servizio-volee'.
ho visto mezzora fa', ul Court-King a wimbledon. palle corte-passante, volee in allungo-passante di piazzamento, e in effetti il campo sembrava enorme.
spettacolare? di sicuro molto diverso del "sparapiu'fortechepuoi" sempre incociato di adesso.
non tanto per i professionisti ma perche', ci sono milioni di campi da tennis nel mondo, la vedo dura allargarli tutti, tra l'altro molti ci stanno giusti, tra case e piscine, e anche per i clubs, magari con 6 campi affiancati, con un OUT appena appena giusto, devi moltiplicare per 6 l'aumento delle dimensioni.
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se si parla di qualche centimetro, cioe' ritracciare le righe 5 cm piu' larghe, ok, ma per aumenti veramente importanti ( 30-40 Cm ) la vedo dura.
una cosa piu' fattibile e' quella di modificare l'altezza della rete o la linea che delimita l'area del servizio, o ancora, spostare, tracciando un'altra linea di fondo, il punto del servizio qualche centimetro piu' indietro.
altra modifica facile facile, reintrodurre la limitazione nel servizio, come negli anni '30, con l'obbligo di mantenere il contatto col terreno sino al momento dell'impatto della racchetta con la palla quando si serve, certo, questo, con le racchette di oggi, ucciderebbe definitivamente il servizio-volee'.
ho visto mezzora fa', ul Court-King a wimbledon. palle corte-passante, volee in allungo-passante di piazzamento, e in effetti il campo sembrava enorme.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
Queste modifiche , utilizzate oggi, non farebbero altro che estremizzare sempre di più le tendenze del tennis moderno. Limita il servizio, fai la rete più alta, hai una top 10 fatta di soli spagnoli, roba che anche Robredo farebbe di nuovo un pensiero ai top 5.alessandro ha scritto:una cosa piu' fattibile e' quella di modificare l'altezza della rete o la linea che delimita l'area del servizio, o ancora, spostare, tracciando un'altra linea di fondo, il punto del servizio qualche centimetro piu' indietro.
altra modifica facile facile, reintrodurre la limitazione nel servizio, come negli anni '30, con l'obbligo di mantenere il contatto col terreno sino al momento dell'impatto della racchetta con la palla quando si serve, certo, questo, con le racchette di oggi, ucciderebbe definitivamente il servizio-volee'.
ho visto mezzora fa', ul Court-King a wimbledon. palle corte-passante, volee in allungo-passante di piazzamento, e in effetti il campo sembrava enorme.
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
ce l'ho! introduciamo l'applausometro!
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Re: La rivoluzione (?) del doppio
SI alzare la rete favorirebbe i regolaristi, mi sembra ovvio!Remi Boncoeur ha scritto:Queste modifiche , utilizzate oggi, non farebbero altro che estremizzare sempre di più le tendenze del tennis moderno. Limita il servizio, fai la rete più alta, hai una top 10 fatta di soli spagnoli, roba che anche Robredo farebbe di nuovo un pensiero ai top 5.alessandro ha scritto:una cosa piu' fattibile e' quella di modificare l'altezza della rete o la linea che delimita l'area del servizio, o ancora, spostare, tracciando un'altra linea di fondo, il punto del servizio qualche centimetro piu' indietro.
altra modifica facile facile, reintrodurre la limitazione nel servizio, come negli anni '30, con l'obbligo di mantenere il contatto col terreno sino al momento dell'impatto della racchetta con la palla quando si serve, certo, questo, con le racchette di oggi, ucciderebbe definitivamente il servizio-volee'.
ho visto mezzora fa', ul Court-King a wimbledon. palle corte-passante, volee in allungo-passante di piazzamento, e in effetti il campo sembrava enorme.
spettacolare? di sicuro molto diverso del "sparapiu'fortechepuoi" sempre incociato di adesso.
L'unica cosa fattibile sarebbe accorciare decisamente il quadrato del servizio e tornare a palle o campi (direi palle che è più semplice) più veloci. Così non ci sarebbe lo strapotere del servizio ma i vincenti aumenterebbero dal colpo immediatamente successivo al servizio.
Ma scordatevi il serve & volley, se faciliti i vincenti che bisogno c'è di andare a rete? tiri subito la randellata da fondo..
Re: La rivoluzione (?) del doppio
per favorire il Serve and Volley, bisognerebbe organizzare uno Slam a Copacabana
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.