Il Declino dell'Impero Americano

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Johnny Rex
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Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Johnny Rex »

Per la prima volta da che esiste il tennis codificato con le moderne regole, manco uno Star and Stripes fra i primi 20 al mondo, dato cosa significano per questo sport gli States direi uno dei fenomeni più clamorosi nella storia del gioco.

Le motivazioni? Bertolucci iersera a Sky, prima della mattanza subita da Raonic, mi è parso assai lacunoso, si è limitato a parlare di cicli storici come se questo bastasse a giustificare una simile emorragia, che a quanto sostengono un Ugly ed un Nickognito danneggia il movimento tennistico in generale .
Essendo gli USA con l'Australia patria del tennis d'attacco, c'è da chiedersi quanto il rallentamento /omologazione delle superfici possa avere eurocentrizzato il tutto e danneggiato gli americani, ma certo né Querrey né Isner ,per tacer degli altri, sarebbero mai stati fenomeni anche sul ghiaccio. Viene da pensare che i giocatori siano plasmati male, l'Europa fa scuola e la sensazione che oltreoceano non solo non si sia (forse fisiologicamente) in grado di copiare, ma soprattutto d proporre o costruire giocatori alternativi. Dubito anche che gli Young americans facciano esperienze estere,ma onestamente non so.
Di certo non è questione di soldi, 1 slam, 3 Master 1000 la buffonata delle US Open Series. Il Capitale c'è. Bisogna vedere, a livello sociologico, se il tennis resta avanti a sport un tempo inesistenti, la sempre più consiistente ispanizzazione del sul del paese, per dire, pare indirizzare più verso il calcio fette della popolazione.

F.F.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da taylorhawkins89 »

Ma questa cosa degli americani fuori dall top 20 la ripropongono ogni estate? :D
Anche l'anno scorso era comparsa questa statistica o forse si riferiva alla mancanza di americani nella top 10?
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Nickognito »

problemi per me di

-scuola, insegnamento
-attrattiva del tennis rispetto ad altri sport (quindi numero e tipologia di partecipanti)
-evoluzione del gioco (e quindi vantaggio per chi si forma su superfici lente)

nel tennis femminile, dopo il gioco si e' evoluto diversamente, dove le attrattive del tennis sono maggiori rispetto ad altri sport e rispetto agli uomini, il problema non c'e'.

Aggiungerei anche che gia' a livello juniores, ormai il circuito europeo e' troppo superiore, e' una spirale viziosa, valida peraltro anche per l' australia, o altri continenti extraeuropei come l' asia che ancora non si sviluppano./

Ma guardiamo, al di la' dell' eta', i primi americani: Isner, Querrey, Sock, Russell, Blake, Harrison Kudla Fish Young


NESSUNO e' un grande atleta. E dove vuoi arrivare? Dai una racchetta a Kobe Bryant e con gli stessi maestri ti diventa tutto un altro giocatore, o stare alla tv a guardarsi breaking bad

Se poi contiamo che quasi nessuno sa giocare di rovescio, beh....

Poi per me Dennis Novikov e' fortissimo, ma in un anno ha vinto due match challenger, non so perche' non giochi mai, penso voglia finire il college.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da tennisfan82 »

E' un pò quello che accade in Italia col calcio, in America arrivano al tennis gli scarti degli altri sport, dove tra l'altro c'è la possibilità di guadagnare molto ma molto di più.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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BackhandWinner
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da BackhandWinner »

tennisfan82 ha scritto:E' un pò quello che accade in Italia col calcio, in America arrivano al tennis gli scarti degli altri sport, dove tra l'altro c'è la possibilità di guadagnare molto ma molto di più.
Boh. Non era 'Federer sportivo più pagato insieme a Tiger Wood'. L'avevo letto da qualche parte.
Ah, dice, mica tutti diventano Federer. Evvabbé, nemmeno tutti diventano X nello sport Y, dove 'X' sta per 'il più pagaro e anche il più fico'.
Forse si parla di ritorno economico medio? GLi sportivi fanno questi calcoli così sofisticati? :)
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Nickognito »

certo che li fanno.

Ma poi non dimentichiamo che il tennis, da sempre, e' uno sport per fighettine. In passato infatti era fatto da buoni atleti, ma che eran contenti di non essere confusi con beceri atleti non di classe. Adesso che servono atleti veri, beh, gli atleti veri vanno altrove.

Uno dice, eh, ma si', ma i campioni americani recenti in un tennis gia' atletico?

Chi? Agassi, uno con un padre pazzo, che lo ha deformato da infante, non fa testo. Chang, un cinese ultracattolico, che vuoi gliene freghi di questo. Courier, piu' che altro perche' non voleva uno sport di squadra, o sarebbe andato subito al baseball. Sampras, un talento che potrebbe nascere ovunque, perfino in Svizzera, ma capita una volta per caso. Ai tempi di McEnroe, gia' essere atleti cosi' tanto non serviva.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da balbysauro »

BackhandWinner ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:E' un pò quello che accade in Italia col calcio, in America arrivano al tennis gli scarti degli altri sport, dove tra l'altro c'è la possibilità di guadagnare molto ma molto di più.
Boh. Non era 'Federer sportivo più pagato insieme a Tiger Wood'. L'avevo letto da qualche parte.
Ah, dice, mica tutti diventano Federer. Evvabbé, nemmeno tutti diventano X nello sport Y, dove 'X' sta per 'il più pagaro e anche il più fico'.
Forse si parla di ritorno economico medio? GLi sportivi fanno questi calcoli così sofisticati? :)
negli sport di squadra americani il trecentesimo guadagna ancora a sei zeri, credo
il trecentesimo tennista americano forse arrotonda con qualche lezione a Beverly Hills :)

che poi, appunto, i talenti fisici in america sono reclutati dagli altri sport, compresa l'atletica leggera
nel tennis arrivano le mezze scartine (o gli spilungoni di 2 metri mezze scartine, almeno servono ace su ace)
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Nickognito »

nel femminile il problema non sussiste perche' il tennis e' quasi l' unico sport in cui senza motivo esistono appassionati che guardano giocare chi gioca peggio solo perche' donna, e perche' , sempre senza motivo, gli uomini decidono di dividere i ricavi con le donne.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da balbysauro »

Nickognito ha scritto:nel femminile il problema non sussiste perche' il tennis e' quasi l' unico sport in cui senza motivo esistono appassionati che guardano giocare chi gioca peggio solo perche' donna, e perche' , sempre senza motivo, gli uomini decidono di dividere i ricavi con le donne.
certo
le tenniste guadagnano molto bene, rispetto alle atlete degli altri sport
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da balbysauro »

e comunque, tolte le Williams, che non sono certo il prodotto di una "scuola di stato", anche tra le donne domina l'Europa, da un bel po'
Richard Williams avrebbe potuto tranquillamente essere inglese o francese, senza che le figlie per questo non venissero su altrettanto forti
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da BackhandWinner »

balbysauro ha scritto:e comunque, tolte le Williams, che non sono certo il prodotto di una "scuola di stato", anche tra le donne domina l'Europa, da un bel po'
Richard Williams avrebbe potuto tranquillamente essere inglese o francese, senza che le figlie per questo non venissero su altrettanto forti
Italiane però no: con la Bossi-Fini magari... :roll:
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da balbysauro »

eh, per questo avevo preso due ex paesi colonizzatori :)

da noi al massimo i Balotelli
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Nickognito »

ci sono molte giovani americane molto forti.

semmai c' e' da chiedersi: ma perche' in Europa, e solo li', ci sono ottimi atleti che si dedicano al tennis?

io qui darei tre risposte

1)sta per finire pure qua, forse
2)qua siamo tutte fighette, non si pone il problema di fare uno sport da fighetta. Puoi anche fare tennis o danza sulle punte, e ti dicono 'fa sport'
3)il doping ha le sue vie. Perche' hanno iniziato a doparsi i ciclisti inglesi? Boh, motivi del doping che dipendono da varie circostanze.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da balbysauro »

Nickognito ha scritto:ci sono molte giovani americane molto forti.

semmai c' e' da chiedersi: ma perche' in Europa, e solo li', ci sono ottimi atleti che si dedicano al tennis?

io qui darei tre risposte

1)sta per finire pure qua, forse
2)qua siamo tutte fighette, non si pone il problema di fare uno sport da fighetta. Puoi anche fare tennis o danza sulle punte, e ti dicono 'fa sport'
3)il doping ha le sue vie. Perche' hanno iniziato a doparsi i ciclisti inglesi? Boh, motivi del doping che dipendono da varie circostanze.
magari un po' di tutto
però in Europa, tolto il calcio, non si vive (o quasi) di altri sport
in America ce ne sono 4 di grandi sport di squadra con decine di team (comprese le leghe minori dove - credo - gli stipendi sono più che dignitosi), più l'atletica, il nuoto, ecc. che comunque danno ottime possibilità economiche
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Villo »

Ho editato.
Ultima modifica di Villo il lun ago 12, 2013 7:17 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da BackhandWinner »

Nickognito ha scritto:ci sono molte giovani americane molto forti.

semmai c' e' da chiedersi: ma perche' in Europa, e solo li', ci sono ottimi atleti che si dedicano al tennis?

io qui darei tre risposte

1)sta per finire pure qua, forse
2)qua siamo tutte fighette, non si pone il problema di fare uno sport da fighetta. Puoi anche fare tennis o danza sulle punte, e ti dicono 'fa sport'
3)il doping ha le sue vie. Perche' hanno iniziato a doparsi i ciclisti inglesi? Boh, motivi del doping che dipendono da varie circostanze.
Mi piace molto la 2).
Bellissimo essere fighette. Fanculo tutti, barbari selvaggi extraeuropei. :)
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Johnny Rex »

Complimenti alla deviazione Nickovilliana sulla Wta che ,scusatemi,qui non c'entrava (quasi) una beata mazza, ma il vostro intervento sulle inutilità del circuito femminile dovete sempre farlo ,a prescindere.

Tornando On topic, il discorso sul tennis sport per fighette (parola di Connors quando iniziò a giocarci nei 60's) . Ma allora, visto che così è sempre stato ,che in America i 4 sport nazionali c'erano anche negli 80' e che in Europa il calcio onnivoro vi era anche allora, non è possibile che i motivi prescindano o meno dalla diffusione di altri sport?

L'Ungheria è stata una ottima potenza calcistica fino a metà anni 60' poi esauritasi l'ultima generazione di Albert e Bene (mondiali 1966) un nulla che dura da 50 anni. Vero lì cè in ballo una diaspora (e che diaspora..) avvenuta ai tempi di Puskas per i noti motivi politici, ma,per dire, la Pallanuoto era sport nazionale prima della Grande Ungheria e lo è rimasta dopo.

Insomma, credo che la diffusione e l'atletismo degli altri sport sia una causa relativa nello spiegare l'ascesa e il declino di una nazione in ambito sportivo, non è che in Spagna il calcio sia meno popolare che in Italia, ma i risultati sono stati enormemente diversi.
Puo c'entrare di più un fattore doping (il ciclismo inglese or ora,per dire)

Comunque la nazione che più apprezzo per come interpreta e vive lo sport è una delle nazioni che vince meno in assoluto (ma in compenso ha fatto nascere decine di manifestazioni) e cioè la Francia.
Detesto la monocalciofilia italica (più in genrale latina) lo snobismo inglese di considerare un evento sportivo tale solo se lo organizzano loro (sia pure il più delle volte sontuosamente) ,la stupidità americana del secondo primo dei perdenti, il Doping di stato Russo, Cinese e forse spagnolo. La Francia è il paese la cui cultura sportiva prediligo,ancora a misura d'uomo. e si badi bene che non vedrei mai una gara di Ligue1 al posto di un Clasico o una sfida inglese.

F.F.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da balbysauro »

Johnny Rex ha scritto: Tornando On topic, il discorso sul tennis sport per fighette (parola di Connors quando iniziò a giocarci nei 60's) . Ma allora, visto che così è sempre stato ,che in America i 4 sport nazionali c'erano anche negli 80' e che in Europa il calcio onnivoro vi era anche allora, non è possibile che i motivi prescindano o meno dalla diffusione di altri sport?
la risposta l'ha già data Nick
fino a una ventina di anni fa si potevano avere grandi risultati anche col fisico da tennista della domenica
oggi no, devi essere un atleta
e gli atleti americani fanno altri sport
mp4/18
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da mp4/18 »

io ho una mia teoria, molto semplice.

lungi da me affermare che il movimento non conti, che anche l'evoluzione del gioco possa avere avuto il suo peso etc etc però sono dell'idea che la motivazione principale sia la mancanza di talenti. stop. vale per loro quanto per l'australia (e in parte anche la svezia, seppur per loro il momento d'oro è stato pià estemporaneo e meno radicato).

di giocatori non è che non ce ne siano. ne producono tanti. sono i campioni che mancano. va così e basta. passerà.
Pete - The King of Swing
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
mp4/18
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da mp4/18 »

balbysauro ha scritto: la risposta l'ha già data Nick
fino a una ventina di anni fa si potevano avere grandi risultati anche col fisico da tennista della domenica
oggi no, devi essere un atleta
e gli atleti americani fanno altri sport
se va beh. perchè sampras, agassi e courier avevano il fisico del tennista domenicale?

non estremizziamo sempre tutto.
Pete - The King of Swing
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da fabio86 »

Leggendo Wimbledon di Clerici si trovano diverse cose interessanti.
A livello topiconico, ho scoperto che i pro giocavano due set su tre e non tre su cinque e nessuno me l'aveva mai detto. :D
Nello specifico del topic, già negli anni 60' il buon Gianni distingue giocatori di tennis da grandi atleti con la racchetta (Trabert, Sedgman, Emerson etc...), quindi ben prima di Borg.
Courier viene descritto come un mostro dal punto di vista atletico (ma qui non c'è bisogno della descrizione perchè ce lo ricordiamo :D ).
Quindi c'è della verità in quello che dicono Nickognito e balbysauro, ma ha ragione mp4: i grandi atleti c'erano pure prima, non è che si dedicavano al tennis delle mezze seghe dal punto di vista fisico.

Per me è un mix tra congiuntura storica di mancanza di talenti, rallentamento delle superfici, cattivo lavoro delle federazioni, perdita di appeal del tennis.
fabio86

Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da fabio86 »

Inoltre, sempre OT, ci sono sempre un paio di articoli stupendi sulla sempre maggior fisicità del gioco a scapito di tocco e talento, già a partire dagli anni '70! :)
Povero Gianni, come deve vedere il tennis odierno e la considerazione che ne può avere...
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Nickognito »

Johnny Rex ha scritto:
Tornando On topic, il discorso sul tennis sport per fighette (parola di Connors quando iniziò a giocarci nei 60's) . Ma allora, visto che così è sempre stato ,che in America i 4 sport nazionali c'erano anche negli 80' e che in Europa il calcio onnivoro vi era anche allora, non è possibile che i motivi prescindano o meno dalla diffusione di altri sport? .
E' che il tennis era diverso. lasciamo stare i big (ma anche i big: McEnroe non e' un atleta, Agassi, Courier, Chang, sono tutte situazioni particolari e piuttosto casuali). Prendiamo la massa di americani. Tim Mayotte, Brad Gilbert, Berger, Tarango. Grandi atleti? Prendiamo krickstein, ottimo atleta, ma un ebreo, anche qui, mentalita' diverse.

E' che non serviva essere grandi atleti.

Quasi tutti gli americani che escono poi in quegli anni escono da Bollettieri. Kricstein, Arias, Courier, Agassi, ecc. E' ovvio che li' sia un fatto anche di scuola, quella americana era piu' avanzata e oggi non lo e'. Pero' e' anche il problema di sport per fighette. Perche' adesso che il tennis e' meno per fighette, e non solo le finali le giocano Nadal e Djokovic, ma sui cartelloni e siti i tennisti appaiono con posa da leone contro gladiatore.

il discorso del tennis femminile c'entra eccome, perche' non il declino dell' impero americano avviene solo nel maschile. E qua stiamo parlando di tennis, quindi anche di quello femminile. E se c' e' un motivo per cui il tennis femminile americano sforna buoni talenti, non l' unico motivo, ovviamente, e' che il tennis e' uno degli sport femminili piu' seguiti, e lo e' tanto piu' perche' aumentano sempre di piu' i combined, e perche' si sono equiparati i montepremi del maschile e femminile, cosa che in altri sport non e' accaduta. Discorso decisamente on topic.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Johnny Rex »

McEnroe nella sua autobiografia sottolineava come sin dall'adolescenza fosse molto forte di gambe (come Rivera nel calcio,per dire) ed in grado di sollevare pesi notevoli. I 60' e i 70' erano un epoca in cui la preparazione atletica era impostata non a fini semiculturistici come adesso, ma principalmente e specificatamente sulle aree di interesse. Gli americano non erano supermen (per l'epoca) come gli australiani, Roche e Laver col suo avambraccio da braccio di ferro,ma McEnroe è Un Atleta ,per l'epoca, non lo era al livello di Lendl, ma non puoi farmi un parallelo così con l'età odierna, come malgrado le stupidaggini di Brera Rivera Era atleta per i suoi tempi.

Forse poi che Kramer, Gonzales, Sampras non sono stati atleti straordinari per velocità e coordinazione?

Insomma, sono più dalle parti di Mp, può essere un fattore,ma relativo, meno,per me, ripeto, di quanto lo sia stato il rallentamento delle superfici (certificato) od un mercato del doping più propsero e liberalizzato altrove.

L'epica Gladiatoria del tennis ufficialmente è quella di Nadal (cui poi gli altri si uniformano) ma non è che con Connors il tennis fosse visto come qualcosa di diverso dal pugilato ,per come lo interpretava Jimmy "la faccia nera del tennis paradossalmente bianco di Ashe" come ben sottolinea Codignola nella sua (ottima) interpolazione in Tennis di Jimmy Mcphee.

F.F.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Nickognito »

fabio86 ha scritto:Leggendo Wimbledon di Clerici si trovano diverse cose interessanti.
A livello topiconico, ho scoperto che i pro giocavano due set su tre e non tre su cinque e nessuno me l'aveva mai detto. :D
Nello specifico del topic, già negli anni 60' il buon Gianni distingue giocatori di tennis da grandi atleti con la racchetta (Trabert, Sedgman, Emerson etc...), quindi ben prima di Borg.
Courier viene descritto come un mostro dal punto di vista atletico (ma qui non c'è bisogno della descrizione perchè ce lo ricordiamo :D ).
Quindi c'è della verità in quello che dicono Nickognito e balbysauro, ma ha ragione mp4: i grandi atleti c'erano pure prima, non è che si dedicavano al tennis delle mezze seghe dal punto di vista fisico.
.
precisiamo. I pro giocavano anche a livello di 3 su 5, anche se di solito 2 su 3 (come del resto i giocatori di oggi). Non so cosa dica Clerici, ma se Emerson (pur un ottimo giocatore, eh) puo' essere definito soprattutto un grande atleta (soprattutto come resistenza, ecco), Trabert era un ragazzone ottimo atleta, si', ma alla fine era soprattutto un giocatore completissimo in ogni fondamentale , ma con problemi negli spostamenti. Trabert giocasse oggi sarebbe paragonabile a un Almagro con anche la volee e piu' forte e con meno pancia. Ma sempre grandi colpi e poca mobilita', non er' certo un chang o un borg o un djokovic, ma nemmeno un sampras o federer. Sedgman era un giocatore alla Edberg, grande volleatore, e grandi gambe. Ottimo atleta, Edberg, ma non credo sia l' esempio di atleta piu' che di giocatori di tennis.


Sui grandi degli anni 90, ripeto, era anche un discorso di scuola, l' accademia di Bollettieri, che insegnava un tennis nuovo e anche atleticamente preparava bene i giocatori.

Pero' non dimentichiamo che in termini di campioni gli stati uniti crollano negli anni 80, cioe' gli anni in cui il tennis diventa fisico e la preparazione atletica piu' importante. Perfino McEnroe deve calare, e per piu' di 4 anni nessuno vince nulla

I campioni degli anni 90 sono anche, in parte, un ;eccezione. I motivi per cui Courier rinuncio' al baseball e Wheaton all' hockey sono aprticolari, come del resto le storie personali di Agassi e Chang.

Inoltre e' un circolo vizioso. Nei primi anni 90 e con la fine degli 80 si verificano una serie di eventi. La nascita dell' atp tour, e lo sviluppo di una concorrenza e apertura di mercato da piu' gruppi di managament e procuratori dei giocatori, il che ha fatto alzare prezzi e compensi per tutti, soprattutto gli americani, in un momento in cui l' appeal televisivo del tennis era ancora alto. Appeal sceso appunto per circolo vizioso: mancano i campioni anche perche' le storie particolari non si ripetono, e sponsor e gruppi di procuratori sono meno interessati. Anche perche' sono gli stessi di altri sport, come la nba, che nel frattempo aumenta invece molto il suo appeal. Vero, la nba c' era anche ai tempi di trabert, e chamberlain dominava ai tempi di Laver. Ma quando Trabert, e tanto piu' Kramer, vincevano majors, nella NBA ancora non esistevano le stoppate. Ancora non si vedevano quintetti di neri in campo. Non era certo la nba di oggi, col mercato di oggi, a partire da quello asiatico, con i tempi televisivi di oggi, con il tennis che invece di adattarsi aumenta ancora i tempi stessi e si rende meno televisivo (lo stesso basaball ha dei problemi, per dire).

Ma poi la base era di atleti scarsi. I vertici no, ma negli anni 90 abbiamo la Balco, negli Usa, e Courier e Chang si servivano dalla Balco. E Lendl naturalizzato americano pure, e probabilmente anche Sampras a fine carriera. E Agassi no, ma si allenava con Reyes, che ancora adesso e' legato alla adidas e all' esplosione di giocatori con training intensivi (alla verdasco, che corre un anno anche dopo 5 ore, e poi smette l' anno dopo). Oggi, per inciso, a quanto so ci sono piu' giocatori che hanno scelto di smettere di lavorare con Reyes nonostante che abbia portato loro successo e che la adidas pagasse per lui. In sostanza, a quanto credo: hanno smesso per non rischiare salute o sanzioni.

E allora non c' era Fuentes, le accademie spagnole, e sopratutto non c'era la specializzazione che, al di la' del paese in cui sei, c' e' adesso, a livello di preparazione ed effetti collaterali vari.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:
Pero' non dimentichiamo che in termini di campioni gli stati uniti crollano negli anni 80, cioe' gli anni in cui il tennis diventa fisico e la preparazione atletica piu' importante. Perfino McEnroe deve calare, e per piu' di 4 anni nessuno vince nulla
Mah.
In realtà sono proprio i 90's gli anni del dominio americano nel circuito. A partire da Chang (primo americano a Parigi dopo 7 lustri) nel 1989 almeno 1 Major vinto per anno fino al 2003, 15 anni consecutivi di vittorie, 28 slam su 60 nel periodo 1989-2003, 46,6% ,Agassi e gli altri saranno stati tutti casi particolari, che farci, ma è un dominio ben più pesante dei decenni precedenti, e sia pure in un "mercato" più aperto.

Lendl e la Navratilova diventano grandi "fisici" con Diete, training e psicologia in America, non certo in Cecoslovacchia .
Sampras si allena da Lendl, sugli allenamenti di Courier con Higueras girava addirittura uno spot Nike all'epoca (1992-93) , la descrizione degli allenamenti di Agassi con Reyes (1994-95) è assai impressionante, e se pure Andrè mente sul doping (probabile) difficile menta su quella intensità di training.
Ma poi la base era di atleti scarsi.
Ma rispetto a chi? a cosa? ad un omologo NCAA del 1991? ad uno Junior spagnolo di allora o del 2013?
I vertici no, ma negli anni 90 abbiamo la Balco, negli Usa, e Courier e Chang si servivano dalla Balco. E Lendl naturalizzato americano pure, e probabilmente anche Sampras a fine carriera. E Agassi no, ma si allenava con Reyes, che ancora adesso e' legato alla adidas e all' esplosione di giocatori con training intensivi (alla verdasco, che corre un anno anche dopo 5 ore, e poi smette l' anno dopo). Oggi, per inciso, a quanto so ci sono piu' giocatori che hanno scelto di smettere di lavorare con Reyes nonostante che abbia portato loro successo e che la adidas pagasse per lui. In sostanza, a quanto credo: hanno smesso per non rischiare salute o sanzioni.

E allora non c' era Fuentes, le accademie spagnole, e sopratutto non c'era la specializzazione che, al di la' del paese in cui sei, c' e' adesso, a livello di preparazione ed effetti collaterali vari.
Reyes, ripeto , è il cuore nero della biografia di Agassi. Il Modo in cui viene descritto è commuovente, le pagine più liriche del libro (ben più di quelle relative alla storia con la Graf) ,eppure l'idea che l'episodio del 1997 sia stato dato in pasto per coprire qualcosa di ben più grave c'è ,e lo conferma appunto la vicenda Verdasco.

Sulla specializzazione: termine più atto al ciclismo, nel tennis non c'è più la specializzazione su superficie né quella periodica (a parte Fognini :D ) ,anche per via dell'uniformità delle superfici, diciamo che abbiamo anche qui carico e scarico, con maggiore usura perché è impossibile fare l'Armstrong di turno che mi corre solo Tour e Delfinato,e conseguente richiesta di riduzione del periodo agonistico da parte die protagonisti (appunto per scarico).
Che poi nessuno sorrida nel vedere due cadaveri a Novembre di un anno battagliare ad infinitum solo due mesi dopo, come abbiamo tante volte sottolineato, è invece problema dello spettatore moderno.

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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Nickognito »

Johnny Rex ha scritto:
Ma poi la base era di atleti scarsi.
Ma rispetto a chi? a cosa? a
.
a oggi. Non serviva. Gli atleti di vertice avevano allora a disposizione il doping migliore, ma a livello di base non serviva essere grandi atleti, nemmeno per essere uno spesso nei top10.

Non a caso non c'erano quasi, e quasi non ci sono dei neri nel tennis (Ashe, un negro bianco). In Francia ci sono (e grandi atleti), per dire.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto: Ma poi non dimentichiamo che il tennis, da sempre, e' uno sport per fighettine. In passato infatti era fatto da buoni atleti, ma che eran contenti di non essere confusi con beceri atleti non di classe. Adesso che servono atleti veri, beh, gli atleti veri vanno altrove.

Uno dice, eh, ma si', ma i campioni americani recenti in un tennis gia' atletico?

Chi? Agassi, uno con un padre pazzo, che lo ha deformato da infante, non fa testo. Chang, un cinese ultracattolico, che vuoi gliene freghi di questo. Courier, piu' che altro perche' non voleva uno sport di squadra, o sarebbe andato subito al baseball. Sampras, un talento che potrebbe nascere ovunque, perfino in Svizzera, ma capita una volta per caso. Ai tempi di McEnroe, gia' essere atleti cosi' tanto non serviva.
Molto giusto. Pensavo che Courier fosse un giocatore di baseball fallito invece, ma forse sbaglio.
Pero' gli Agassi e i Sampras, come dici, non fanno testo. Un altro Chang nasce di sicuro prima o poi. Quello che manca adesso sono soprattutto i giocatori molto buoni ma non eccezionali, i Gilbert, Mayotte, Krickstein, Wheaton, Reneberg, ecc. Gente che era la vera spina dorsale del tennis americano, entrava nei top-ten, vinceva i tornei in America quando mancavano gli Agassi o i McEnroe. Ora non ci sono neanche piu' tantissimi tornei in America, due o tre di mesi all'anno non bastano per un paese come quello.

Io penso che il fatto che i rating televisivi degli USOpen siano scesi a un ottavo di quelli che erano nel 1980 sia anche una causa della crisi, non solo una conseguenza. E' l'ottavo sport per popolarita' negli Stati Uniti, ovvio che prima chi ha il fisico provi ad emergere negli sport piu' popolari. Tra l'altro anche senza diventare professionista giocare bene a football o a basket rende un ragazzo molto popolare e lo puo' portare anche gratis al college, non so quanto questo sia vero con il tennis. E poi, l'abbiamo detto, con il tennis quasi non si vive se non si entra nei top 100. Se da ragazzini non si e' Agassi non c'e' tanta motivazione per continuare.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:Prendiamo krickstein, ottimo atleta, ma un ebreo.
Un comico ebreo ti direbbe che le due cose non possono stare nella stessa frase. :-)
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Johnny Rex »

Ugly, hanno 1 Slam, 3 Master 1000 su 9 totali, Memphis che è un 500 come Washington (2 su 11) , 6 tornei 250,insomma, dai, direi che i tornei ci sono..

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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:Ugly, hanno 1 Slam, 3 Master 1000 su 9 totali, Memphis che è un 500 come Washington (2 su 11) , 6 tornei 250,insomma, dai, direi che i tornei ci sono..

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Hanno anche molti mesi in cui non ci sono tornei, una volta non succedeva.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Johnny Rex »

Beh no, i mesi in cui non hanno tornei sono Gennajo (come na olta) ,Maggio (idem) ,l'Autunno (anticamente c'era Frisco in quel periodo dell'anno) . Direi che siamo lì,manca Filadelfia, che era un torneo storicamente importante, semmai fa ridere che non sia riuscita a mantenersi uno straccio di torneo Los Angeles.

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da taylorhawkins89 »

I top player possono fare lavori di scarico alla Armstrong, anzi, spesso li fanno, i casi più eclatanti sono ovviamente Nadal e Serena, ma ci sono anche dei casi di ritorni eclatanti, tenniste che tornano dopo anni di inattività e tornano competitive giocando pochissimo, come la Cljsters.

Tornando all'argomento del topic, non credo che il tennis sia uno sport da fighette, a quest'ora in Italia sarebbe il secondo sport dopo il calcio e avremmo un top ten all'anno. Più plausibili le motivazioni dei primi post.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto: Molto giusto. Pensavo che Courier fosse un giocatore di baseball fallito invece, ma forse sbaglio..
a quanto so Courier scelse il tennis , anche se gli piaceva meno del baseball, perche; voleva essere n.1 del mondo e a baseball, essendo uno sport di squadra, non si puo'. Quando inizio' a vincere a tennis, penso' , e lo aiutarono a pensarlo: beh, qua vinco, quindi continuo.

Su Wheaton e l' hockey non ricordo invece.

e' che appunto, oggi, un Reneberg e un Mayotte non entrano nei 50, e magari si perdono prima. Non si perdono solo i battitori eccezionali. Perfino Blake e' uno sui generis, cioe' uno che spara a tutto senza criterio e senza gran servizio e bene o male a lungo gli entrano. Non e' che ci fai una scuola, con i Blake. L' unico che mi sembra con un tennis moderno e anche con talento, e alto, e' Novikov, ma fin qui non arriva.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da mp4/18 »

per me la componente fisica, lo ribadisco, non c'etra nulla. è un'evoluzione dello sport in generale.

esattamente come tim mayotte o mcenroe coi loro fisici difficilmente potrebbero competere oggi giorno, non lo potrebbero fare nemmeno larry bird, maradona e cruyff, carl lewis o popov etc etc. e stiamo parlando di alcuni fra i più grandi nei loro sport.

e non credo sia nemmeno un problema di appeal. hanno un numero spropositato di tornei, con un seguito di spettatori sempre impeccabile, un sacco di tv che seguono e pagano profumatamente gli eventi.

puoi essere la nazione guida per uno sport, ma se non crescono i talenti c'è poco da fare. gli americani ne hanno avuti tantissimi e di grandezza straordinaria. ma guardiamo solo la nazionale brasiliana di calcio: c'è neymar che è tutto da verificare, ci sono 3-4 buoni giocatori, ma il resto è gente che solo 6-7 anni fa la nazionale brasiliana l'avrebbe vista giusto in qualche amichevole esotica in piena stagione europoea coi big impegnati nei club. oggi sono titolari.
chi lo ha detto che dopo vezzali, errigo e di francisca ne sforneremo altre di questo spessore? magari capita eh, ma non è mica scontato.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Nickognito »

mp4/18 ha scritto:per me la componente fisica, lo ribadisco, non c'etra nulla. è un'evoluzione dello sport in generale.

esattamente come tim mayotte o mcenroe coi loro fisici difficilmente potrebbero competere oggi giorno, non lo potrebbero fare nemmeno larry bird, maradona e cruyff, carl lewis o popov etc etc. e stiamo parlando di alcuni fra i più grandi nei loro sport. .
non era quello il punto. Il punto e' che un americano col fisico medio prima giocava o a basket o a tennis, un americano col fisico ottimo oggi a tennis non gioca.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da ciccio »

1 Semplicemente è passato di moda fra i giovani se non come un giochino da fare ogni tanto, meglio andare verso sport più machos e andare alle feste a sbronzarsi.

2 Gli ultimi campioni arrivano da realtà piccole o da scuole estremamente affermate tipo Francia e Spagna

3 Costi elevatissimi che fermano le giovani promesse senza papà ricco, ma questo è in tutto il mondo.

4 La scuola Bollettieri ha fatto il suo tempo, e non parlo dell'accademia Bollettieri che è ancora ai massimi livelli, ma della vecchia filosofia Bollettieri che ha tenuto banco negli USA fino a pochi anni fa, la stanno sostituendo ora.

5 Anni fa era sufficiente allenarsi relativamente poco ed era tutto sommato divertente, oggi bisogna farsi il cùlo come una verza e alienarsi mentalmente. Il tennis era più istintivo e fantasioso, oggi è robotizzato, disumanizzante. E nei paesi ad economia sviluppata i giovani non ci stanno più, nei paesi meno straricchi e più nuovi al tennis sono più inclini a ciò.

6 Perché in Europa ha tenuto di più ? perché si è scoperto che per essere tennista di oggi è meglio crescere su terra ed evolversi su cemento. Negli USA l'hanno capito solo da poco, stanno provvedendo, ma sono in clamoroso ritardo e probabilmente non ce ne andranno mai fuori.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da uglygeek »

mp4/18 ha scritto: chi lo ha detto che dopo vezzali, errigo e di francisca ne sforneremo altre di questo spessore? magari capita eh, ma non è mica scontato.
E' quasi scontato invece, in Italia c'e' un'ottima scuola e un discreto numero di praticanti, e non e' uno sport che si pratichi dappertutto e che sia molto popolare.
E' certo piu' facile emergere nel fioretto che nell'atletica o nel basket.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da Nickognito »

ciccio ha scritto: 6 Perché in Europa ha tenuto di più ? perché si è scoperto che per essere tennista di oggi è meglio crescere su terra ed evolversi su cemento. Negli USA l'hanno capito solo da poco, stanno provvedendo, ma sono in clamoroso ritardo e probabilmente non ce ne andranno mai fuori.
si' questo il punto dell' Usta. vero, per carita', ma mi sembra assai limitante. Non e' certo solo questo, come loro sembrano dire. Tra le altre cose, l' accettare questo e' un ennesimo segno di debolezza. Anni fa qualcuno in america avrebbe semplicemente indirizzato il tennis verso un cambiamento che permettesse la sopravvivenza del big game e gioco d' attacco americano. Perche' fa molto piu' spettacolo, soprattutto in America. Oggi non hanno piu' questa potenza anche perche' ormai l' interesse e' perso.

Fossi un americano, cercherei di indirizzare il tennis verso la velocita'. Di superfici e di tempi di gioco, il che renderebbe tutto piu' televisivo.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano

Messaggio da ciccio »

uglygeek ha scritto: in Italia c'e' un'ottima scuola e un discreto numero di praticanti.
Ma non un indirizzo comune di scuole, tante ottime e piccole che non collaborano, anche perché non c'è un legante che dovrebbe essere la federazione, questo gli esperti del settore indicano come il problema italiano.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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