GiustoNickognito ha scritto:per fortunaNNick87 ha scritto:Di viso non direiNickognito ha scritto:Ok, ma anche io sono piu' o meno cosi', non e' necessariamente anoressia. Ma se lo dice Kafelnikov, sara'.
ATP NEWSSSSS
Re: ATP NEWSSSSS
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: ATP NEWSSSSS
Nickognito ha scritto:anoressica, ma il viso e' meglio del rovescio del padre
Beh, sì, caruccia.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: ATP NEWSSSSS
che aria da wooden faiga
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Re: ATP NEWSSSSS
wooden faiga overwatched
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: ATP NEWSSSSS
( morta di sonno come si scrive in inglese?)
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: ATP NEWSSSSS
topa si dice mouse?
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Re: ATP NEWSSSSS
non ho capito se e' la figlia di Kafelnikov o di Topalov.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: ATP NEWSSSSS
L'Ornella Muti russa. Che splendore di Cerbiattina delle Steppe.
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Re: ATP NEWSSSSS
quando ti chiamera' Putin durante l' amplesso e tu ne sarai felice, capirai quanto le cerbiatte ti degradino.BackhandWinner ha scritto:L'Ornella Muti russa. Che splendore di Cerbiattina delle Steppe.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: ATP NEWSSSSS
mousataylorhawkins89 ha scritto:topa si dice mouse?
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Re: ATP NEWSSSSS
Ci avrei scommesso la casa che saresti intervenuto definendola cerbiatta.BackhandWinner ha scritto:L'Ornella Muti russa. Che splendore di Cerbiattina delle Steppe.
Ha un vago , vaghissimo non so che anche di Fiona Apple.
( anche se FIona Apple è irragiungibile )
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: ATP NEWSSSSS
vero. la ricorda non pocoPINDARO ha scritto:Ci avrei scommesso la casa che saresti intervenuto definendola cerbiatta.BackhandWinner ha scritto:L'Ornella Muti russa. Che splendore di Cerbiattina delle Steppe.
Ha un vago , vaghissimo non so che anche di Fiona Apple.
( anche se FIona Apple è irragiungibile )
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Re: ATP NEWSSSSS
Fiona Apple oggi.
Invecchiano bene queste cerbiatte eh
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Re: ATP NEWSSSSS
invecchiano? Devono essere sostituite da altre cerbiatte giovani. Poi ovviamente devono essere cosi' brave a mentire da farti credere che siano veramente attratte dal tuo schifo.
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Re: ATP NEWSSSSS
ma infattiNickognito ha scritto:invecchiano? Devono essere sostituite da altre cerbiatte giovani. Poi ovviamente devono essere cosi' brave a mentire da farti credere che siano veramente attratte dal tuo schifo.
ormai ci sono le offerte che ti cambiano l'Apple ogni anno col modello più nuovo, tenersi un modello del '77 è assurdo
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Re: ATP NEWSSSSS
capisco che sia fihona, come si dice da noi, ma del 77, dai....
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Re: ATP NEWSSSSS
Ha 3 anni più di me e pare 'na vecchia!
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Re: ATP NEWSSSSS
grande incipit
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Re: ATP NEWSSSSS
balbysauro ha scritto:ma infattiNickognito ha scritto:invecchiano? Devono essere sostituite da altre cerbiatte giovani. Poi ovviamente devono essere cosi' brave a mentire da farti credere che siano veramente attratte dal tuo schifo.
ormai ci sono le offerte che ti cambiano l'Apple ogni anno col modello più nuovo, tenersi un modello del '77 è assurdo
Nickognito ha scritto:capisco che sia fihona, come si dice da noi, ma del 77, dai....
Quando fate così siete bellissimi...
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Che Turbo ...
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Re: ATP NEWSSSSS
Non è stato il migliore, ma il più diverso. In campo, sul palco e fuori. Il suo stile a 56 anni è ancora inconfondibile. Yannick Noah ha amato e giocato ovunque: con la racchetta e con la voce. Tre mogli, 5 figli, 11 album dopo il suo ritiro ('91), più di sei milioni di dischi venduti. Primo nero e ultimo francese dopo 37 anni a vincere il Roland Garros. Da ct tre Coppe Davis: due con gli uomini ('91 e '95), una con le donne (Fed Cup '97). Un idolo, uomo di più mondi, sport e rock, Ashe, Marley e Mandela. Da pochi mesi è tornato a fare il capitano della Francia. L'incontro è a casa sua: tra casse di vino, sigarettine e libertà. Il corpo non è cambiato, la gioia di vivere nemmeno. Se non rimpiangeva niente la Piaf, figurarsi lui.
"Ho fatto tutto per il piacere. Ho giocato per piacere, ho cantato per piacere. I miei genitori hanno sempre sottolineato il mio privilegio: fai la cosa che ami, cosa c'è di più bello? Così a 31 anni ho smesso di giocare e ho iniziato a cantare. Sì, ho avuto successo. Ma per riuscire bisogna dedicarsi. Ci ho messo dieci anni per imparare a giocare a tennis e altri dieci per apprendere a stare sul palco.Ho suonato davanti a poche facce, a persone che non mi ascoltavano, in posti senza elettricità. Sono passato anche io dalla gavetta, ma non mi ha mai pesato, nemmeno fare sette ore di prove. Io amo quello che faccio. Anche la mia rabbia. Sono abituato che si dà aiuto a chi lo chiede. Gli altri esistono, non si può lasciarli fuori con la scusa che disturbano".
Lei si è sempre schierato.
"L'attacco a Charlie Hebdo ha cambiato tutto. Io non vivevo in guerra, io non avevo visto, né patito la guerra. Ora siamo testimoni di questa situazione di grande follia. La storia, la conoscenza non contano più, c'è solo la sciocchezza e l'ignoranza. Sì, provo rabbia per come vanno le cose nel mondo, molta rabbia. Per come a certe latitudini la vita non conti niente, tanto più quella delle donne. L'altra sera ho visto un documentario e sono inorridito: ragazze ridotte a schiave, sottomesse, violentate. Gli uomini che in nome di una religione fanno questo sono barbari. Mi dicono: ma tu non vivi nella banlieue, stai in un bel quartiere. E allora? Sono cosciente dei miei privilegi, ma anche delle ingiustizie, penso che noi siamo responsabili del malessere degli altri. Anche con l'indifferenza. Se da una parte comprimi i bisogni, da qualche altra la tensione scoppierà".
Ha scritto la canzone: Ma colère. Contro Le Pen e il Front National.
"Mi voglio impegnare per chi non conta, voglio dare la mia voce a chi non la ha. Il successo non è mai stato la mia finalità, nemmeno da tennista. Lo è stato il gioco, che è molto più grande del risultato. Mio padre è del Camerun, mia mamma era francese, mi trovo nella doppia posizione del colonizzato e del colonizzatore. Sono in una situazione complicata: in Francia sono nero, in Africa non lo sono abbastanza. Il mio carattere mi ha portato a prendere posizione verso il Front National. Ho scritto e cantato: La Mia Rabbia. E sul web sono stato trucidato da una violenta campagna anti-Noah. La facilità e la superficialità con cui si può offendere tutti, senza firma, è un danno".
Antifascista da avanspettacolo, era la critica.
"Una volta trovavi l'imbecille al bar che diceva qualche parola di troppo, gli rispondevi di farsi passare la sbornia, di mettersi sotto una doccia fredda e di andare da uno psicologo. Ora su internet ti trovi sommerso e linciato da insulti di vigliacchi senza nome. Sono socialista, ho cantato in piazza per Hollande, mio candidato nel 2012. Tre minuti di canzone mi sono valsi due anni di polemiche. Il messaggio è sempre quello: stai buono, non immischiarti".
Sorpreso dal doping di Maria Sharapova?
"Poveraccia. Non mi è mai stata simpatica, non ho passione per chi bara. Chi si dopa ti deruba di un attimo unico immenso: quello in cui alzi le braccia".
E allora?
"E' che non sopporto l'ipocrisia, la finta verginità di uno sport che si copre le vergogne. Noi sporchi: ma che strano? Questo stupore è la cosa peggiore. E anche offensiva. Le hanno perfino permesso di dare l'annuncio della sua positività. Di gestire la sua colpa in maniera elegante e soft, da notte degli Oscar. Al vertice del tennis interessa solo preservare se stesso: hai fatto la cattiva?, ora rimediamo, ma per carità, non roviniamo il gioco. Hanno paura che il sistema crolli e qualcuno inizi a chiedere il rimborso del biglietto".
La lotta al doping è fiacca.
"Soprattutto impari. Quando un giocatore guadagna più di 11 milioni di euro l'anno, solo di premi, quando in carriera se ne portano a casa 60, sempre di milioni, non c'è lotta contro l'antidoping. Mettiamoci anche i consulenti, gli specialisti, tutti aggiornatissimi sulla lista dei prodotti. Non c'è partita, solo tentazioni. E in più ci sono i siti dove si scommette legalmente. Troppi fronti. Vogliamo ancora parlare di moralità sportiva vista la facilità con cui un giocatore può truccare un match? Per me questo è terribile. Ci sono cascati dentro anche i tennisti italiani".
Il tennis era lo sport della precocità, ora non ci sono ventenni tra i primi 20.
"Mantenere il potere oggi è più facile che conquistarlo. Se sei tra i big hai uno staff colossale, viaggi in prima classe, dormi nel lusso, riposi, mangi bene, controlli il tuo ritmo. Sempre assistito dai migliori. Altro che Air Force One. Se sei un pretendente tutto è più difficile: viaggi male, dormi peggio, sei stanco, perdi lucidità. Ai miei tempi in pochi avevano l'allenatore al seguito. Eravamo soli, ma la vera partita è questa: riuscire a risolvere i problemi".
Avrebbe preferito uno sport di squadra?
"Ho scelto un gioco individuale perché mio padre giocava a calcio e mio figlio Joaquim ha preferito il basket Nba, ora a è Chicago, per lo stesso motivo. Ognuno ha fatto l'opposto del genitore. Papà, mi dice sempre: sei stato fortunato a non dover condividere i successi e a spartire sconfitte. Se potessi tornare indietro giocherei più a golf. Anche per non annoiarmi. Ci sono magnifici posti nel mondo dove fino al match non sai che fare. Il golf è un ottimo rimedio, ma l'ho capito tardi".
Gli sportivi si lamentano di non avere tempo.
"Non è vero. Ce l'hanno, ma non lo sanno. Fanno soldi, ma restano fragili, insicuri, con nessuna vera percezione di sé. Gli manca uno specchio lucido. C'è sempre chi gli organizza cosa dire e cosa fare: preparatore, psicologo, nutrizionista, agente, padre, madre, baby-sitter. Si sentono grandi, invincibili, e quando il mondo gli cade addosso si ritrovano piccoli e incapaci".
Anche lei a 23 anni sul ponte sulla Senna ebbe cattivi pensieri.
"Vero. Ero stordito, volevo buttarmi giù. Una crisi d'identità: ero veramente l'eroe che la Francia osannava? Dopo la vittoria al Roland Garros il mio telefono bolliva: venivo invitato da tutti a far tutto. Ero disorientato, senza riferimenti, possibile che fossi così buono bravo e bello? Poi ho preso coscienza: è il percorso che fai per arrivare alla cosa più importante, mi sono rivisto bambino, a piedi nudi, a Yaoundè nel Camerun a giocare con un pezzo di legno per racchetta. L'ha capito perfino uno svedese come Mats Wilander, sconfitto in quella finale".
Vi siete parlati?
"Sì. Mi ha confessato una cosa splendida: 'E stata l'unica volta nella mia vita in cui è stato bello perdere'. Anche Vitas Gerulaitis sapeva che la sconfitta non è tutto. Resta geniale la sua battuta sul ritiro di Borg, per 16 volte sua bestia nera: deve ancora nascere chi sia in grado di battere Gerulaitis 17 volte di seguito. A quella generazione mi ha unito anche la musica".
Oggi si riconosce in qualcuno?
"No, sono sport diversi. Quello era il mio tennis, questo non lo è, anche se resta un ambiente migliore di altri. Ora che sono ct della Davis ho incontrato giornalisti che non vedevo da 20 anni. Mi hanno chiesto di messaggiare sul web. Sarete mica pazzi, ho risposto, dopo gli allenamenti, si va tutti a bere una bottiglia e si discute fino alla morte. Ho un difetto: eccedo, sono intenso nei miei piaceri. Abbiamo portato la Davis per la prima volta nelle isole Guadalupe, giocando lì nelle Antille il turno in casa, siamo andati con i giocatori a visitare ospedali e scuole, a questo deve servire lo sport, a dare e creare occasioni. Non dico che bisogna essere tutti Mohammad Ali, basta anche molto meno".
Si aspettava che Amélie Mauresmo diventasse coach così apprezzata?
"E anche vincente. No. Farei più bella figura a dire sì, che in anticipo avevo capito tutto, visto che sono stato quello che l'ha più seguita e consigliata. E anche adesso al telefono mi chiama capitano. Ma sono contento per lei, per come lavora con Murray e con la squadra femminile francese. Ha sofferto, ha subito offese per la sua omosessualità, ma alla fine il suo è un percorso fantastico. La sua bellezza è la forza di chi ha scelto la libertà".
Dal '76 a oggi 18 paesi diversi hanno vinto un titolo di Slam, ma non l'Italia.
"II torneo del Roland Garros frutta 50 milioni di euro ogni anno. La Francia ha mezzi, strutture, organizzazione e ottimi coach, ma il campione nasce da un ragazzo che si sveglia ogni mattina con un sogno. L'Italia però non deve lamentarsi. La finale dell'Us Open tra Vinci e Pennetta per me è stata una storia straordinaria. Vedere due ragazze, partite insieme dalla provincia da bambine, quasi tenendosi per mano, che arrivano in cima al mondo per giocarselo, con amicizia e abbraccio finale, è uno splendido happy end. In un momento in cui il resto è buio".
Ashe, Mandela, Ali: le sue stelle nere.
"Ma manca la luce. Non c'è più chi può riscrivere una speranza per il mondo. Non ci sono più i Mandela, non c'è più una visione. Comandano le leggi di mercato, Wall Street, gli assetti economici, il capitale pretende libertà, sono poche le forme di protesta, a parte qualche gruppo e movimento. Mi sembra ci sia uno sciopero delle idee, non vedo luminosa chiarezza di pensieri. Ma io non diserto il sentimento".
"Ho fatto tutto per il piacere. Ho giocato per piacere, ho cantato per piacere. I miei genitori hanno sempre sottolineato il mio privilegio: fai la cosa che ami, cosa c'è di più bello? Così a 31 anni ho smesso di giocare e ho iniziato a cantare. Sì, ho avuto successo. Ma per riuscire bisogna dedicarsi. Ci ho messo dieci anni per imparare a giocare a tennis e altri dieci per apprendere a stare sul palco.Ho suonato davanti a poche facce, a persone che non mi ascoltavano, in posti senza elettricità. Sono passato anche io dalla gavetta, ma non mi ha mai pesato, nemmeno fare sette ore di prove. Io amo quello che faccio. Anche la mia rabbia. Sono abituato che si dà aiuto a chi lo chiede. Gli altri esistono, non si può lasciarli fuori con la scusa che disturbano".
Lei si è sempre schierato.
"L'attacco a Charlie Hebdo ha cambiato tutto. Io non vivevo in guerra, io non avevo visto, né patito la guerra. Ora siamo testimoni di questa situazione di grande follia. La storia, la conoscenza non contano più, c'è solo la sciocchezza e l'ignoranza. Sì, provo rabbia per come vanno le cose nel mondo, molta rabbia. Per come a certe latitudini la vita non conti niente, tanto più quella delle donne. L'altra sera ho visto un documentario e sono inorridito: ragazze ridotte a schiave, sottomesse, violentate. Gli uomini che in nome di una religione fanno questo sono barbari. Mi dicono: ma tu non vivi nella banlieue, stai in un bel quartiere. E allora? Sono cosciente dei miei privilegi, ma anche delle ingiustizie, penso che noi siamo responsabili del malessere degli altri. Anche con l'indifferenza. Se da una parte comprimi i bisogni, da qualche altra la tensione scoppierà".
Ha scritto la canzone: Ma colère. Contro Le Pen e il Front National.
"Mi voglio impegnare per chi non conta, voglio dare la mia voce a chi non la ha. Il successo non è mai stato la mia finalità, nemmeno da tennista. Lo è stato il gioco, che è molto più grande del risultato. Mio padre è del Camerun, mia mamma era francese, mi trovo nella doppia posizione del colonizzato e del colonizzatore. Sono in una situazione complicata: in Francia sono nero, in Africa non lo sono abbastanza. Il mio carattere mi ha portato a prendere posizione verso il Front National. Ho scritto e cantato: La Mia Rabbia. E sul web sono stato trucidato da una violenta campagna anti-Noah. La facilità e la superficialità con cui si può offendere tutti, senza firma, è un danno".
Antifascista da avanspettacolo, era la critica.
"Una volta trovavi l'imbecille al bar che diceva qualche parola di troppo, gli rispondevi di farsi passare la sbornia, di mettersi sotto una doccia fredda e di andare da uno psicologo. Ora su internet ti trovi sommerso e linciato da insulti di vigliacchi senza nome. Sono socialista, ho cantato in piazza per Hollande, mio candidato nel 2012. Tre minuti di canzone mi sono valsi due anni di polemiche. Il messaggio è sempre quello: stai buono, non immischiarti".
Sorpreso dal doping di Maria Sharapova?
"Poveraccia. Non mi è mai stata simpatica, non ho passione per chi bara. Chi si dopa ti deruba di un attimo unico immenso: quello in cui alzi le braccia".
E allora?
"E' che non sopporto l'ipocrisia, la finta verginità di uno sport che si copre le vergogne. Noi sporchi: ma che strano? Questo stupore è la cosa peggiore. E anche offensiva. Le hanno perfino permesso di dare l'annuncio della sua positività. Di gestire la sua colpa in maniera elegante e soft, da notte degli Oscar. Al vertice del tennis interessa solo preservare se stesso: hai fatto la cattiva?, ora rimediamo, ma per carità, non roviniamo il gioco. Hanno paura che il sistema crolli e qualcuno inizi a chiedere il rimborso del biglietto".
La lotta al doping è fiacca.
"Soprattutto impari. Quando un giocatore guadagna più di 11 milioni di euro l'anno, solo di premi, quando in carriera se ne portano a casa 60, sempre di milioni, non c'è lotta contro l'antidoping. Mettiamoci anche i consulenti, gli specialisti, tutti aggiornatissimi sulla lista dei prodotti. Non c'è partita, solo tentazioni. E in più ci sono i siti dove si scommette legalmente. Troppi fronti. Vogliamo ancora parlare di moralità sportiva vista la facilità con cui un giocatore può truccare un match? Per me questo è terribile. Ci sono cascati dentro anche i tennisti italiani".
Il tennis era lo sport della precocità, ora non ci sono ventenni tra i primi 20.
"Mantenere il potere oggi è più facile che conquistarlo. Se sei tra i big hai uno staff colossale, viaggi in prima classe, dormi nel lusso, riposi, mangi bene, controlli il tuo ritmo. Sempre assistito dai migliori. Altro che Air Force One. Se sei un pretendente tutto è più difficile: viaggi male, dormi peggio, sei stanco, perdi lucidità. Ai miei tempi in pochi avevano l'allenatore al seguito. Eravamo soli, ma la vera partita è questa: riuscire a risolvere i problemi".
Avrebbe preferito uno sport di squadra?
"Ho scelto un gioco individuale perché mio padre giocava a calcio e mio figlio Joaquim ha preferito il basket Nba, ora a è Chicago, per lo stesso motivo. Ognuno ha fatto l'opposto del genitore. Papà, mi dice sempre: sei stato fortunato a non dover condividere i successi e a spartire sconfitte. Se potessi tornare indietro giocherei più a golf. Anche per non annoiarmi. Ci sono magnifici posti nel mondo dove fino al match non sai che fare. Il golf è un ottimo rimedio, ma l'ho capito tardi".
Gli sportivi si lamentano di non avere tempo.
"Non è vero. Ce l'hanno, ma non lo sanno. Fanno soldi, ma restano fragili, insicuri, con nessuna vera percezione di sé. Gli manca uno specchio lucido. C'è sempre chi gli organizza cosa dire e cosa fare: preparatore, psicologo, nutrizionista, agente, padre, madre, baby-sitter. Si sentono grandi, invincibili, e quando il mondo gli cade addosso si ritrovano piccoli e incapaci".
Anche lei a 23 anni sul ponte sulla Senna ebbe cattivi pensieri.
"Vero. Ero stordito, volevo buttarmi giù. Una crisi d'identità: ero veramente l'eroe che la Francia osannava? Dopo la vittoria al Roland Garros il mio telefono bolliva: venivo invitato da tutti a far tutto. Ero disorientato, senza riferimenti, possibile che fossi così buono bravo e bello? Poi ho preso coscienza: è il percorso che fai per arrivare alla cosa più importante, mi sono rivisto bambino, a piedi nudi, a Yaoundè nel Camerun a giocare con un pezzo di legno per racchetta. L'ha capito perfino uno svedese come Mats Wilander, sconfitto in quella finale".
Vi siete parlati?
"Sì. Mi ha confessato una cosa splendida: 'E stata l'unica volta nella mia vita in cui è stato bello perdere'. Anche Vitas Gerulaitis sapeva che la sconfitta non è tutto. Resta geniale la sua battuta sul ritiro di Borg, per 16 volte sua bestia nera: deve ancora nascere chi sia in grado di battere Gerulaitis 17 volte di seguito. A quella generazione mi ha unito anche la musica".
Oggi si riconosce in qualcuno?
"No, sono sport diversi. Quello era il mio tennis, questo non lo è, anche se resta un ambiente migliore di altri. Ora che sono ct della Davis ho incontrato giornalisti che non vedevo da 20 anni. Mi hanno chiesto di messaggiare sul web. Sarete mica pazzi, ho risposto, dopo gli allenamenti, si va tutti a bere una bottiglia e si discute fino alla morte. Ho un difetto: eccedo, sono intenso nei miei piaceri. Abbiamo portato la Davis per la prima volta nelle isole Guadalupe, giocando lì nelle Antille il turno in casa, siamo andati con i giocatori a visitare ospedali e scuole, a questo deve servire lo sport, a dare e creare occasioni. Non dico che bisogna essere tutti Mohammad Ali, basta anche molto meno".
Si aspettava che Amélie Mauresmo diventasse coach così apprezzata?
"E anche vincente. No. Farei più bella figura a dire sì, che in anticipo avevo capito tutto, visto che sono stato quello che l'ha più seguita e consigliata. E anche adesso al telefono mi chiama capitano. Ma sono contento per lei, per come lavora con Murray e con la squadra femminile francese. Ha sofferto, ha subito offese per la sua omosessualità, ma alla fine il suo è un percorso fantastico. La sua bellezza è la forza di chi ha scelto la libertà".
Dal '76 a oggi 18 paesi diversi hanno vinto un titolo di Slam, ma non l'Italia.
"II torneo del Roland Garros frutta 50 milioni di euro ogni anno. La Francia ha mezzi, strutture, organizzazione e ottimi coach, ma il campione nasce da un ragazzo che si sveglia ogni mattina con un sogno. L'Italia però non deve lamentarsi. La finale dell'Us Open tra Vinci e Pennetta per me è stata una storia straordinaria. Vedere due ragazze, partite insieme dalla provincia da bambine, quasi tenendosi per mano, che arrivano in cima al mondo per giocarselo, con amicizia e abbraccio finale, è uno splendido happy end. In un momento in cui il resto è buio".
Ashe, Mandela, Ali: le sue stelle nere.
"Ma manca la luce. Non c'è più chi può riscrivere una speranza per il mondo. Non ci sono più i Mandela, non c'è più una visione. Comandano le leggi di mercato, Wall Street, gli assetti economici, il capitale pretende libertà, sono poche le forme di protesta, a parte qualche gruppo e movimento. Mi sembra ci sia uno sciopero delle idee, non vedo luminosa chiarezza di pensieri. Ma io non diserto il sentimento".
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Re: ATP NEWSSSSS
Intervista bella e corroborante, da parte di uno dei pochi Tennisti mai banale.
Applausi per quel "Mantenere il potere oggi è più facile che conquistarlo" applicabile a quasi tutti i campi del vivere, del quale il professionismo non è che una (prevalentemente triste) espressione.
F.F.
Applausi per quel "Mantenere il potere oggi è più facile che conquistarlo" applicabile a quasi tutti i campi del vivere, del quale il professionismo non è che una (prevalentemente triste) espressione.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: ATP NEWSSSSS
non so, penso oggi forse meno applicabile di prima, ma di certo applicabile al massimo grado se sostiuiamo la parola potere a 'ricchezza'Johnny Rex ha scritto:Intervista bella e corroborante, da parte di uno dei pochi Tennisti mai banale.
Applausi per quel "Mantenere il potere oggi è più facile che conquistarlo" applicabile a quasi tutti i campi del vivere,
F.F.
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Re: ATP NEWSSSSS
intervista magnifica
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Re: ATP NEWSSSSS
Tutta bellissima.dsdifr ha scritto:intervista magnifica
Le parole sulla Shapova da incorniciare.
Da applausi.
E poi:
Sono cosciente dei miei privilegi, ma anche delle ingiustizie, penso che noi siamo responsabili del malessere degli altri. Anche con l'indifferenza. Se da una parte comprimi i bisogni, da qualche altra la tensione scoppierà.
Un buonist anche lui.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: ATP NEWSSSSS
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: ATP NEWSSSSS
Feliciano Lopez pare abbia divorziato, dopo 11 mesi
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Re: ATP NEWSSSSS
ce ne ha messo per capire che e' gay, ehmaxredo ha scritto:Feliciano Lopez pare abbia divorziato, dopo 11 mesi
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: ATP NEWSSSSS
Infatti. O, al massimo, allo stesso modo. The rich gets richer (dove 'ricco' e 'ricchezza' però vanno intesi in seno lato, molto più ampio della semplice ricchezza economica) è un fenomeno che ritroviamo ovunque in natura, ce lo insegna la Network Science.Nickognito ha scritto:non so, penso oggi forse meno applicabile di prima, ma di certo applicabile al massimo grado se sostiuiamo la parola potere a 'ricchezza'Johnny Rex ha scritto:Intervista bella e corroborante, da parte di uno dei pochi Tennisti mai banale.
Applausi per quel "Mantenere il potere oggi è più facile che conquistarlo" applicabile a quasi tutti i campi del vivere,
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Re: ATP NEWSSSSS
No, non è così.Nickognito ha scritto:ce ne ha messo per capire che e' gay, ehmaxredo ha scritto:Feliciano Lopez pare abbia divorziato, dopo 11 mesi
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Re: ATP NEWSSSSS
Nasty, intervieni solo per negare l'omosessualità altrui?
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: ATP NEWSSSSS
Certo che per non accorgersi già dopo una settimana che to marito se ne tromba una ogni 36 ore, vispa vispa non si deve essere. Forse meno che sposare Feliciano Lopez convinta che non ti trasformi in un cervo già in viaggio di nozze.
Tornando a news un po' più serie della vita sessuale di Lopez sottolineano il disastroso calendario ATP (che è probabilmente più denso dell'agenda della Deliciana). Questa settimana Devis + 3 tornei. Risultato: zero top20 nel 500 di Amburgo e cutoff per il MD ad un passa dalla 200ima posizione.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: ATP NEWSSSSS
o magari puntava semplicemente a un bell'assegno di mantenimento
Re: ATP NEWSSSSS
Ma che ci fa Paes a Biella?
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: ATP NEWSSSSS
Sarà venuto a mangiare la polenta concia. Io abito vicino, mi sarebbe piaciuto andare a vederlo giocare almeno una volta dal vivo.NNick87 ha scritto:Ma che ci fa Paes a Biella?
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Re: ATP NEWSSSSS
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: ATP NEWSSSSS
Sarebbe venuto meglio con il servizio della Errani.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag