Infatti Piatti è un ottimo coach, specialmente se gli metti a fianco persone serie e posate.NNick87 ha scritto: Quando Raonic prese Moya e poi per una settimana McEnroe, Piatti rimase ben saldo al proprio posto.
Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Quello che non capisco io è: come è possibile che tutto questo spaventoso lavoro, che c'è, lo so, non parta dalla testa?ciccio ha scritto: Ovvero, tutto quello spaventoso lavoro che nessuno immagina, fuori da ogni grazie di Dio per far crescere un tennista fisicamente, tatticamente e tecnicamente non conta,
l'idea è che uno nasce cosí e con un po' di allenamento diventa fortissimo, per cui tutto dipende dalla testa
ma il bello viene poi, perché tutto questo deve essere mantenuto, e mantenerlo a quei livelli è ancora peggio
uno si allena un po' e la testa gioca al posto della racchetta
in uno sport di automatismi perfetti che se sposti la fine del pollice salta tutto per aria, in uno sport dove pensare è praticamente vietato con pochissime eccezioni
La rigorosità, l'abnegazione e la concentrazione necessarie per svolgere tutto quel lavoro secondo me non possono non partire da una predisposizione e programmazione mentale. E' chiaro che non è la testa a giocare al posto della racchetta, ma è la testa che ti consente di raggiungere la maturità fisica, tattica e tecnica per poter cogliere determinati risultati e ripeterli nel tempo.
Se non parte dalla testa, da cosa parte?
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
How freakin'idiotBackhandWinner ha scritto:Premessa implicita: è tutta una questione di testa, stupidi!marat77 ha scritto:Beh Agassi le dinamiche di un tennista con alti e bassi motivazionali le conosce bene in primis.laplaz ha scritto:Per chi sosteneva che Zverev avesse un servizio scarso (discussione di non più di una decina di giorni fa) direi che dovrà ricredersi.
Finale vinta grazie al servizio, che chiaramente avendo il tedesco 20 anni è molto altalenante anche all'interno della stessa partita, ma potenzialmente devastante.
Djokovic palesemente non in vena come in SF, e con un servizio ancora deficitario che dovrà assolutamente mettere a posto per il Rolando. Interessante capire come Agassi possa supportarlo, onestamente non mi sembra il tipo interessato a fare l'allenatore, però non si sa mai. Un po' strana questa moda di prendersi solo ex campioni come allenatori, non ci vedo sempre una logica.
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
uno che non si perde in un bicchier d'acqua.eddie v. ha scritto:Infatti Piatti è un ottimo coach, specialmente se gli metti a fianco persone serie e posate.NNick87 ha scritto: Quando Raonic prese Moya e poi per una settimana McEnroe, Piatti rimase ben saldo al proprio posto.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
eh, appunto, parte sempre dalla testa.paoolino ha scritto:
Quello che non capisco io è: come è possibile che tutto questo spaventoso lavoro, che c'è, lo so, non parta dalla testa?
La rigorosità, l'abnegazione e la concentrazione necessarie per svolgere tutto quel lavoro secondo me non possono non partire da una predisposizione e programmazione mentale. E' chiaro che non è la testa a giocare al posto della racchetta, ma è la testa che ti consente di raggiungere la maturità fisica, tattica e tecnica per poter cogliere determinati risultati e ripeterli nel tempo.
Se non parte dalla testa, da cosa parte?
Poi ovviamente si parla di campioni, di tecnica e fisico, e non ci si ferma alla testa. Ma si parte da li' e spesso e' li' la differenza tra i primi e gli altri, il resto e' una conseguenza. Poi, intendiamoci, ognuno ha i suoi team, ma perfino Federer e' cambiato tecnicamente con nuovi 'allenatori-compagni di venture', o certo Murray.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Ovviamente concordo con Paoolino.
Poi nel caso di Nole dove sto cambio repentino è stato da un giorno all'altro beh non può che essere così.
Poi non metto in dubbio che di mezzo vi sia la quantità e la modalità degli allenamenti prima e dopo.
Ma parte tutto da quello che c'è sul collo.
Poi nel caso di Nole dove sto cambio repentino è stato da un giorno all'altro beh non può che essere così.
Poi non metto in dubbio che di mezzo vi sia la quantità e la modalità degli allenamenti prima e dopo.
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
scusate: ma se Nadal aveva battuto Zverev ma poi Thiem ha battuto Nadal e poi Djokovic ha battuto Thiem però Zverev ha battuto Djokovic,
non è che c'entra qualcosa la compatibilità tecnica?
Ok ok, la smetto, la smetto!
Volevo buttare anch'io un sasso nello stagno
non è che c'entra qualcosa la compatibilità tecnica?
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Re: Foro Italico 2017: Voi m'avete provocato e io me ve magno...firmato Nole
fabio86 ha scritto:Boh, non lo so.stefano61 ha scritto:Non so gli altri, a me è antipatico come pochi....fabio86 ha scritto:
perchè come persona Zverev vi sta sulle palle a tutti?
Inoltre, non mi piacciono certi suoi atteggiamenti in campo, e trova spesso modo di lamentarsi in maniera eccessiva o senza ragione. Ieri, contro Raonic - per esempio - pretendeva che un servizio buonissimo del canadese fosse dichiarato fuori: o ci vede male, oppure è scorretto.
A me sembra sempre abbastanza tranquillo in campo (qualche nostalgico mcenroiano alla chiaky direbbe pure troppo ). L'unica partita in cui ha fatto cafonate a ripetizione è stata con Kyrgios a Miami, ma insomma, l'australiano è avversario particolare da questo punto di vista, diciamo così.
Ma Querrey l'altra sera ha giocato ben sopra il suo livello abituale in carriera su terra.stefano61 ha scritto:Ho capito, ma Querrey ti pare un favorito per il Roland Garros? E può, invece, un favorito raccogliere un game uno contro Nole?fabio86 ha scritto:
respect per Querrey.
Thiem a me piace, ma mi pare che ci sia ancora da lavorare.
Ovviamente se si affrontano 10 volte vince 9 volte Thiem ma se alla decima l'americano gioca come l'altro ieri ci sta anche possa perdere, l'austriaco.
Detto questo Thiem non era sicuramente il primo favorito per il Roland Garros anche prima della stesa di oggi.
Però, venendo da due finali consecutive sulla terra, più semifinale battendo Nadal, ci poteva stare la considerazione di secondo favorito dietro lo spagnolo.
Come credo possa ancora essere, se Djokovic non conferma un buon livello di gioco a Parigi.
Che ci sia ancora da lavorare siamo ovviamente d'accordo ma questo anche qualora vincesse Parigi, magari non incontrando ne' Nadal ne' Djokovic, per dire.
In tutto questo, sì, può Thiem raccogliere un gioco contro il Djokovic di stasera ed essere comunque considerato tra i favoriti di Parigi (ripeto, non il primo, come non lo era neanche prima di questa partita), come anche grandi Nadal o Federer del passato, facendo una manciata di giochi in più potevano altresì dare la stessa sensazione di impotenza (vi ricordate le finali 2011/2015? Nadal così disperato da alzare lobbettoni a metà campo sperando in qualcosa dall'altra parte della rete non si era (e non si è più) mai visto).
Guarda che non ho nessuna nostalgia delle scenate di McEnroe, cosa che anzi mi infastidiva molto. Del gioco, beh, chi può non averne, su...non c'è stato solo Federer, c'era qualcosa anche prima, anche se magari per voi pare difficile crederlo
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Vedi però, io quel discorso lo faccio un po' in generale, sopratutto se devo confrontare le carriere di due tennisti. Mi sembra chiaro, ad esempio, che la differenza tra i risultati ottenuti da Gulbis rispetto a quelli ottenuti da Ferrer la faccia per lo più un'attitudine mentale che il resto.marat77 ha scritto: Poi nel caso di Nole dove sto cambio repentino è stato da un giorno all'altro beh non può che essere così.
Sui casi specifici poi può anche non esser sempre vero: ad esempio è chiaro che la carriera di un Del Potro ha risentito in maniera principale di un problema fisico e non di un problema mentale.
Sul caso Djokovic post RG 2016, non riesco a farmi un'idea precisa. L'ipotesi che dopo circa due anni di dominio assoluto possa aver avuto un calo fisico repentino e improvviso non mi sento di escluderla a priori: fatte le debite proporzioni mi fa pensare un po' a quei ciclisti che dominano due tapponi dolomitici e poi hanno un crollo. Magari dopo il RG c'è stata una concomitanza di calo fisico e appagamento, a cui poi si è sommata la delusione olimpica e che quindi adesso si stia cercando il modo per ri-tarare l'orologio tanto dal punto di vista fisico che da quello mentale.
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Mi pare ovvio che si debbano fare dei distinguo.paoolino ha scritto:Vedi però, io quel discorso lo faccio un po' in generale, sopratutto se devo confrontare le carriere di due tennisti. Mi sembra chiaro, ad esempio, che la differenza tra i risultati ottenuti da Gulbis rispetto a quelli ottenuti da Ferrer la faccia per lo più un'attitudine mentale che il resto.marat77 ha scritto: Poi nel caso di Nole dove sto cambio repentino è stato da un giorno all'altro beh non può che essere così.
Sui casi specifici poi può anche non esser sempre vero: ad esempio è chiaro che la carriera di un Del Potro ha risentito in maniera principale di un problema fisico e non di un problema mentale.
Sul caso Djokovic post RG 2016, non riesco a farmi un'idea precisa. L'ipotesi che dopo circa due anni di dominio assoluto possa aver avuto un calo fisico repentino e improvviso non mi sento di escluderla a priori: fatte le debite proporzioni mi fa pensare un po' a quei ciclisti che dominano due tapponi dolomitici e poi hanno un crollo. Magari dopo il RG c'è stata una concomitanza di calo fisico e appagamento, a cui poi si è sommata la delusione olimpica e che quindi adesso si stia cercando il modo per ri-tarare l'orologio tanto dal punto di vista fisico che da quello mentale.
Del Potro sicuramente è stato attanagliato da problemi fisici.
Su Nole dopo che hai dominato 2015 e prima metà 2016 come ha fatto lui mi pare strano possa avere un crollo fisico.
Il paragone con il ciclismo va bene se poi quello che ha vinto 2 tapponi dolomitici crolla non solo nel Giro in questione ma pure al Tour e alla Vuelta di Spagna successive.
Io credo che l'appagamento abbiano fatto venir meno la voglia di allenarsi duramente e di conseguenza di essere preparato fisicamente come prima.
Allo stesso tempo ha generato una sorta di atteggiamento menefreghista in campo.
E sto iniziando a pensare che più della vittoria di Parigi sia stata decisiva la sconfitta alle Olimpiadi perchè ci teneva molto a vincere la medaglia d'oro a Rio sapendo che non avrebbe avuto altre chance tra 4 anni.
Comunque vediamo se cambio di Sponsor e Coach gli possano dare nuovi stimoli.
Non penso che Agassi si sarebbe rimesso in gioco da coach se Nole non avesse fatto intendere che la voglia stava davvero tornando.
In caso contrario si separeranno in men che non si dica.
Ultima modifica di marat77 il lun mag 22, 2017 6:52 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Ma il nuovo sponsor? Lacoste?
Certo in 10 anni ne ha cambiati più lui che gli altri tre messi insieme: Adidas, Sergio Tacchini, UNiqlo, adesso Lacoste.
Certo in 10 anni ne ha cambiati più lui che gli altri tre messi insieme: Adidas, Sergio Tacchini, UNiqlo, adesso Lacoste.
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Pagare per vedere cammellofabio86 ha scritto:Ma il nuovo sponsor? Lacoste?
Certo in 10 anni ne ha cambiati più lui che gli altri tre messi insieme: Adidas, Sergio Tacchini, UNiqlo, adesso Lacoste.
2024: "Nole non vincera' mai piu' il Roland Garros" (cit.Sottoscritto)
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
ah io di testa ne ho tanta, molta più di Dimitrov e Berdych, peró loro son più forti di me con la racchettapaoolino ha scritto:Quello che non capisco io è: come è possibile che tutto questo spaventoso lavoro, che c'è, lo so, non parta dalla testa?ciccio ha scritto: Ovvero, tutto quello spaventoso lavoro che nessuno immagina, fuori da ogni grazie di Dio per far crescere un tennista fisicamente, tatticamente e tecnicamente non conta,
l'idea è che uno nasce cosí e con un po' di allenamento diventa fortissimo, per cui tutto dipende dalla testa
ma il bello viene poi, perché tutto questo deve essere mantenuto, e mantenerlo a quei livelli è ancora peggio
uno si allena un po' e la testa gioca al posto della racchetta
in uno sport di automatismi perfetti che se sposti la fine del pollice salta tutto per aria, in uno sport dove pensare è praticamente vietato con pochissime eccezioni
La rigorosità, l'abnegazione e la concentrazione necessarie per svolgere tutto quel lavoro secondo me non possono non partire da una predisposizione e programmazione mentale. E' chiaro che non è la testa a giocare al posto della racchetta, ma è la testa che ti consente di raggiungere la maturità fisica, tattica e tecnica per poter cogliere determinati risultati e ripeterli nel tempo.
Se non parte dalla testa, da cosa parte?
chiaro che ogni cosa di questo mondo parte dal nostro cervello, eccheddiamine, se ragioni in questi termini ogni attività umana parte dal nostro cervello, anche i movimenti inconsci, solo il cuore è parzialmente indipendente grazie al fascio di ashoff-tawaran, se i ricordi di anatomia non mi tradiscono
ma che ragionamenti stiamo facendo ?
se sbagli un dritto è perché le coordinate cerebrali hanno fatto un errore, sempre e comunque, qui si parla di testa a livello psicologico, non di attività motoria neurofunzionale
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Per la prima volta nella storia del tennis i primi 5 giocatori al mondo hanno tutti almeno 30 anni. Murray, Djokovic, Wawrinka, Nadal e Federer...
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
E pur con tutto il rispetto di questi campioni è un gran brutto segno.Burian siberiano ha scritto:Per la prima volta nella storia del tennis i primi 5 giocatori al mondo hanno tutti almeno 30 anni. Murray, Djokovic, Wawrinka, Nadal e Federer...
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
l'avevo gia' scritto io...Burian siberiano ha scritto:Per la prima volta nella storia del tennis i primi 5 giocatori al mondo hanno tutti almeno 30 anni. Murray, Djokovic, Wawrinka, Nadal e Federer...
poi e' vero che i grandi campioni, gli eroi, "uccidono il padre", si prendono quel che vogliono spingendo vi acon veemenza il campione del momento.
qui siamo ad aspettare ch e"il padre" muoia di vecchiaia, il padre , lo zio, il nonno e i vicini di casa...
da capire se sono eccezionalment elongevi i campioni attuali ad altissimo livello o scarsi quelli che arriveranno.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Fortissimi quei 4, non abbastanza forti un'intera generazione/generazione e mezzo (Dimitrov e Raonic vari).
Per fortuna stanno arrivando gli Zverev e Kyrgios (anzi sono già arrivati).
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
tutti i primi del ranking atp sono sopra i 30 anni. non era mai successo
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Metafora perfetta della Società Occidentale di Oggialessandro ha scritto:l'avevo gia' scritto io...Burian siberiano ha scritto:Per la prima volta nella storia del tennis i primi 5 giocatori al mondo hanno tutti almeno 30 anni. Murray, Djokovic, Wawrinka, Nadal e Federer...
poi e' vero che i grandi campioni, gli eroi, "uccidono il padre", si prendono quel che vogliono spingendo vi acon veemenza il campione del momento.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Come si possa non dare per scontato che la testa stia alla base del tennis proprio non lo capisco.paoolino ha scritto: Quello che non capisco io è: come è possibile che tutto questo spaventoso lavoro, che c'è, lo so, non parta dalla testa?
La rigorosità, l'abnegazione e la concentrazione necessarie per svolgere tutto quel lavoro secondo me non possono non partire da una predisposizione e programmazione mentale. E' chiaro che non è la testa a giocare al posto della racchetta, ma è la testa che ti consente di raggiungere la maturità fisica, tattica e tecnica per poter cogliere determinati risultati e ripeterli nel tempo.
Se non parte dalla testa, da cosa parte?
Tecnica, fisico, e molti altri fattori stanno subito sotto ovviamente. Non saprei in che ordine perchè probabilmente dipende da tennista a tennista.
Oggi il tennis è sacrificio, più che in passato. Infinitamente più che in passato.
E i sacrifici non sono piacevoli. E' qui che entra in gioco la testa. I primi 4 tutti sono dei mostri di continuità perchè lo erano pure in allenamento.
Il tennis deve essere un ossessione. La ripetizione continua di movimenti e - soprattuto - abitudini.
Ti svegli e ogni giorno parte la stessa routine. 9 giorni su dieci, o forse 19 su 20.
QUndo non sei più disposto a farlo lo paghi, puoi pagarlo subito oppure pagarlo con un po' di ritardo, ma lo paghi.
RIguardo a Nole. Secondo me questo calo repentino è figlio di due fattori (non in quest'ordine):
1) la vittoria di Parigi e il successivo appagamento
2) qualche problema familiare
Per me ha semplicemnte rallentato con l'allenamento e da lì tutti i problemi.
Sulla questione della testo, poi ho il sospetto di sapere perchè qualcuno sostene questa superiorità della tecnica su tutto: c'è un castello di carte da tenere in piedi in mezzo ad un uragano.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Speriamo arrivino anche quelli un pelo più giovani dei suddetti, e lì si che ci sarebbe da gioirefabio86 ha scritto:Fortissimi quei 4, non abbastanza forti un'intera generazione/generazione e mezzo (Dimitrov e Raonic vari).
Per fortuna stanno arrivando gli Zverev e Kyrgios (anzi sono già arrivati).
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
L'unico che mi ha fatto un impressione simile a Zverev alla "prima visione" è stato Auger Aliassime. Ho solo un dubbio, se la precocità è figlia del fisico già ben sviluppato o della tecnica. Fatto sta che una completezza come quella del canadese è decisamente unica a quell'età. Vogio dire, se è così a 16 anni a 20-21 cosa sarà in grado di fare tecnicamente quando si sarà ulteriormente raffinato?ste86 ha scritto:Speriamo arrivino anche quelli un pelo più giovani dei suddetti, e lì si che ci sarebbe da gioirefabio86 ha scritto:Fortissimi quei 4, non abbastanza forti un'intera generazione/generazione e mezzo (Dimitrov e Raonic vari).
Per fortuna stanno arrivando gli Zverev e Kyrgios (anzi sono già arrivati).
Shapovalov di poco sotto, ma ha qualcosa che non mi convince (il fisico sopratutto, pericolosamente Berdychiano). Spero di sbagliarmi, se mi sbaglio è sul luivello del tedesco e del connazionale.
Tsitsipas non mi ha fatto "provare" niente alla prima visione
Bel giocatorino ci mancherebbe spero faccia una carriera nei 10, ma mi riferivo a percepirne il potenziale devastante.
Altri nati dopo il 1997:
Tiafoe, normale
Anche Mmoh siamo lì.
In ogni caso Zverev ha fissato l'asticella ad un punto piuttosto alto.
Un ragazzone di 2 metri che si muove bene e ha un ottima copertura del campo. Servizio dritto e rovescio di grandissima qualità.
Se il punto da cui partire è questo è dura per chi verrà.
In realtà il fisico è un po' il dubbio da risolvere nel valutare un ragazzino. Anche Zverev mi perplimeva fisicamente. Era troppo secco, poi lo scroso anno ha anticipato la fine della stagione e ha lavorato sul fisico. Qualche chilo in più e un 1000 in tasca.
Ah Kozlov. Per me sarà un "sarebbe potuto essere"
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Le Diecimila Ore (Cit.)NNick87 ha scritto:Come si possa non dare per scontato che la testa stia alla base del tennis proprio non lo capisco.paoolino ha scritto: Quello che non capisco io è: come è possibile che tutto questo spaventoso lavoro, che c'è, lo so, non parta dalla testa?
La rigorosità, l'abnegazione e la concentrazione necessarie per svolgere tutto quel lavoro secondo me non possono non partire da una predisposizione e programmazione mentale. E' chiaro che non è la testa a giocare al posto della racchetta, ma è la testa che ti consente di raggiungere la maturità fisica, tattica e tecnica per poter cogliere determinati risultati e ripeterli nel tempo.
Se non parte dalla testa, da cosa parte?
Tecnica, fisico, e molti altri fattori stanno subito sotto ovviamente. Non saprei in che ordine perchè probabilmente dipende da tennista a tennista.
Oggi il tennis è sacrificio, più che in passato. Infinitamente più che in passato.
E i sacrifici non sono piacevoli. E' qui che entra in gioco la testa. I primi 4 tutti sono dei mostri di continuità perchè lo erano pure in allenamento.
Il tennis deve essere un ossessione. La ripetizione continua di movimenti e - soprattuto - abitudini.
Ti svegli e ogni giorno parte la stessa routine. 9 giorni su dieci, o forse 19 su 20.
QUndo non sei più disposto a farlo lo paghi, puoi pagarlo subito oppure pagarlo con un po' di ritardo, ma lo paghi.
RIguardo a Nole. Secondo me questo calo repentino è figlio di due fattori (non in quest'ordine):
1) la vittoria di Parigi e il successivo appagamento
2) qualche problema familiare
Per me ha semplicemnte rallentato con l'allenamento e da lì tutti i problemi.
Sulla questione della testo, poi ho il sospetto di sapere perchè qualcuno sostene questa superiorità della tecnica su tutto: c'è un castello di carte da tenere in piedi in mezzo ad un uragano.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Ma anch'io parlo di testa a livello psicologico e non di attività motoria neuro-funzionale. Io sto parlando di quei processi psicologici che consentono ad un tennista di essere più disciplinato di altri tennisti a partire dalla programmazione per arrivare alla gestione della partita, passando per la qualità e l'attenzione negli allenamenti.ciccio ha scritto: ah io di testa ne ho tanta, molta più di Dimitrov e Berdych, peró loro son più forti di me con la racchetta
chiaro che ogni cosa di questo mondo parte dal nostro cervello, eccheddiamine, se ragioni in questi termini ogni attività umana parte dal nostro cervello, anche i movimenti inconsci, solo il cuore è parzialmente indipendente grazie al fascio di ashoff-tawaran, se i ricordi di anatomia non mi tradiscono
ma che ragionamenti stiamo facendo ?
se sbagli un dritto è perché le coordinate cerebrali hanno fatto un errore, sempre e comunque, qui si parla di testa a livello psicologico, non di attività motoria neurofunzionale
E' l'esempio che ho fatto pochi post più in su della differenza tra Gulbis e Ferrer, o, a livelli più alti, della differenza tra Safin e Federer.
Poi mi è chiaro che per ottenere certi risultati serve il giusto mix di almeno tre elementi: testa, fisico e talento tennistico e che questo mix è diverso da tennista a tennista. Per quanto io possa aver testa, anche ad allenarmi bene e con costanza tutti i giorni probabilmente certe soglie fisiche o di talento tennistico non le raggiungerò mai.
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
ciccio ha scritto:ah io di testa ne ho tanta, molta più di Dimitrov e Berdych, peró loro son più forti di me con la racchettapaoolino ha scritto:Quello che non capisco io è: come è possibile che tutto questo spaventoso lavoro, che c'è, lo so, non parta dalla testa?ciccio ha scritto: Ovvero, tutto quello spaventoso lavoro che nessuno immagina, fuori da ogni grazie di Dio per far crescere un tennista fisicamente, tatticamente e tecnicamente non conta,
l'idea è che uno nasce cosí e con un po' di allenamento diventa fortissimo, per cui tutto dipende dalla testa
ma il bello viene poi, perché tutto questo deve essere mantenuto, e mantenerlo a quei livelli è ancora peggio
uno si allena un po' e la testa gioca al posto della racchetta
in uno sport di automatismi perfetti che se sposti la fine del pollice salta tutto per aria, in uno sport dove pensare è praticamente vietato con pochissime eccezioni
La rigorosità, l'abnegazione e la concentrazione necessarie per svolgere tutto quel lavoro secondo me non possono non partire da una predisposizione e programmazione mentale. E' chiaro che non è la testa a giocare al posto della racchetta, ma è la testa che ti consente di raggiungere la maturità fisica, tattica e tecnica per poter cogliere determinati risultati e ripeterli nel tempo.
Se non parte dalla testa, da cosa parte?
chiaro che ogni cosa di questo mondo parte dal nostro cervello, eccheddiamine, se ragioni in questi termini ogni attività umana parte dal nostro cervello, anche i movimenti inconsci, solo il cuore è parzialmente indipendente grazie al fascio di ashoff-tawaran, se i ricordi di anatomia non mi tradiscono
ma che ragionamenti stiamo facendo ?
se sbagli un dritto è perché le coordinate cerebrali hanno fatto un errore, sempre e comunque, qui si parla di testa a livello psicologico, non di attività motoria neurofunzionale
(Il Surrealismo nelle discussioni su mymag: testa, corpo, gambe, braccia, quarti di bue, dualismo cartesiano da mercatino delle pulci e psicologia da bar sport)
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Mi spieghi perché Ferrer ha una carriera migliore di Gulbis?BackhandWinner ha scritto:
(Il Surrealismo nelle discussioni su mymag: testa, corpo, gambe, braccia, quarti di bue, dualismo cartesiano da mercatino delle pulci e psicologia da bar sport)
A. Talento Tennistico?
B. Prestanza Fisica?
C. Disciplina?
Ultima modifica di paoolino il mar mag 23, 2017 9:57 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Kirgios non credo avrà mai la voglia necessaria per primeggiare, è stato lui stesso a ribadirlo più volte. Non penso nemmeno sia questione di giovinezza, sembra proprio essere fatto così. Peccato perchè è l'unico tra i giovani in grado di suscitare emozioni forti con il suo gioco.NNick87 ha scritto:L'unico che mi ha fatto un impressione simile a Zverev alla "prima visione" è stato Auger Aliassime. Ho solo un dubbio, se la precocità è figlia del fisico già ben sviluppato o della tecnica. Fatto sta che una completezza come quella del canadese è decisamente unica a quell'età. Vogio dire, se è così a 16 anni a 20-21 cosa sarà in grado di fare tecnicamente quando si sarà ulteriormente raffinato?
Shapovalov di poco sotto, ma ha qualcosa che non mi convince (il fisico sopratutto, pericolosamente Berdychiano). Spero di sbagliarmi, se mi sbaglio è sul luivello del tedesco e del connazionale.
Tsitsipas non mi ha fatto "provare" niente alla prima visione
Bel giocatorino ci mancherebbe spero faccia una carriera nei 10, ma mi riferivo a percepirne il potenziale devastante.
Altri nati dopo il 1997:
Tiafoe, normale
Anche Mmoh siamo lì.
Aliassime sembra una nuova versione di Monfils, ma gli auguro di fare meglio. I colpi li ha, anche se non mi sembra ne abbia uno devastante. D'altra parte nemmeno Zverev ha un colpo devastante, è l'insieme a renderlo un top player.
Tsitsipas è inchiodato, tra i pro se lo mangeranno vivo per anni, difficile abbia una carriera ad alto livello, seppure giochi benissimo a tennis.
Tiafoe e Mmoh sono prospetti di seconda fascia.
Shapovalov se gli va di lusso può ambire a fare una carriera stile Korda in tono minore, ma ha dei limiti fisici e tecnici abbastanza evidenti.
Ci sarebbe anche Rublev che ha un braccio da paura ma è piccolino, e non ha testa. Altrimenti potrebbe diventare un nuovo Goffin.
Ultima modifica di laplaz il mar mag 23, 2017 10:01 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Ma va benissimo, paolì, ma ti pare che, in tutto questo, l'età anagrafica sia una variabile irrilevante? Una variabile della quale puoi tranquillamente non tenere conto?paoolino ha scritto:Ma anch'io parlo di testa a livello psicologico e non di attività motoria neuro-funzionale. Io sto parlando di quei processi psicologici che consentono ad un tennista di essere più disciplinato di altri tennisti a partire dalla programmazione per arrivare alla gestione della partita, passando per la qualità e l'attenzione negli allenamenti.ciccio ha scritto: ah io di testa ne ho tanta, molta più di Dimitrov e Berdych, peró loro son più forti di me con la racchetta
chiaro che ogni cosa di questo mondo parte dal nostro cervello, eccheddiamine, se ragioni in questi termini ogni attività umana parte dal nostro cervello, anche i movimenti inconsci, solo il cuore è parzialmente indipendente grazie al fascio di ashoff-tawaran, se i ricordi di anatomia non mi tradiscono
ma che ragionamenti stiamo facendo ?
se sbagli un dritto è perché le coordinate cerebrali hanno fatto un errore, sempre e comunque, qui si parla di testa a livello psicologico, non di attività motoria neurofunzionale
E' l'esempio che ho fatto pochi post più in su della differenza tra Gulbis e Ferrer, o, a livelli più alti, della differenza tra Safin e Federer.
Poi mi è chiaro che per ottenere certi risultati serve il giusto mix di almeno tre elementi: testa, fisico e talento tennistico e che questo mix è diverso da tennista a tennista. Per quanto io possa aver testa, anche ad allenarmi bene e con costanza tutti i giorni probabilmente certe soglie fisiche o di talento tennistico non le raggiungerò mai.
Poniamo che la 'motivazione', questa entità sfuggente, difficilmente definibile e impossibile da quantificare, sia un fattore determinante. Oppure definiamo i 'fattori mentali' come l'insieme di 'motivazione, capacità di concentrazione e sacrificio dentro e fuori dal campo, in partita e in allenamento'. Ci sarà (o no?) comunque un fattore psicofisico più generale (complementare? distinto? un insieme più ampio che contiene i 'fattori mentali'?) che cambia al passare degli anni. Se, poniamo, dato lo stato di questo fattore psicofisico a 28 anni, servono 100 mentals (unità di misura dei 'fattori mentali') per ottenere X risultati (data la forza relativa complessiva degli avversari etc.), magari a 30 ne servono invece 105, o 110.
Un delirio senza senso? Probabile, sì, infatti, come gran parte del Gran Dibattito sulla Crisi Serba: si parte da assunzioni che sono, con ogni probabilità, infondate.
Ah ovviamente la mia è: Federer è un fenomeno soprannaturale e quindi può fare certe cose come quelle che abbiamo visto quest'anno persino a 35 anni. Djokovic, nein
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
A me pare proprio ovvio questo.BackhandWinner ha scritto: Ma va benissimo, paolì, ma ti pare che, in tutto questo, l'età anagrafica sia una variabile irrilevante? Una variabile della quale puoi tranquillamente non tenere conto?
Poniamo che la 'motivazione', questa entità sfuggente, difficilmente definibile e impossibile da quantificare, sia un fattore determinante. Oppure definiamo i 'fattori mentali' come l'insieme di 'motivazione, capacità di concentrazione e sacrificio dentro e fuori dal campo, in partita e in allenamento'. Ci sarà (o no?) comunque un fattore psicofisico più generale (complementare? distinto? un insieme più ampio che contiene i 'fattori mentali'?) che cambia al passare degli anni.
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
no paolino, tu non parli di psicologia, ma parli di come funzionano sinapsi e gangli di cada giocatore ed esistono 2 tipologie fondamentali differenti, chi nel tennis usa poche vie neuroniche molto predefinite fisse e chi invece usa molti più gangli in una sorta di processo neuronico elaborato e meno predefinito.paoolino ha scritto:Ma anch'io parlo di testa a livello psicologico e non di attività motoria neuro-funzionale. Io sto parlando di quei processi psicologici che consentono ad un tennista di essere più disciplinato di altri tennisti a partire dalla programmazione per arrivare alla gestione della partita, passando per la qualità e l'attenzione negli allenamenti.ciccio ha scritto: ah io di testa ne ho tanta, molta più di Dimitrov e Berdych, peró loro son più forti di me con la racchetta
chiaro che ogni cosa di questo mondo parte dal nostro cervello, eccheddiamine, se ragioni in questi termini ogni attività umana parte dal nostro cervello, anche i movimenti inconsci, solo il cuore è parzialmente indipendente grazie al fascio di ashoff-tawaran, se i ricordi di anatomia non mi tradiscono
ma che ragionamenti stiamo facendo ?
se sbagli un dritto è perché le coordinate cerebrali hanno fatto un errore, sempre e comunque, qui si parla di testa a livello psicologico, non di attività motoria neurofunzionale
E' l'esempio che ho fatto pochi post più in su della differenza tra Gulbis e Ferrer, o, a livelli più alti, della differenza tra Safin e Federer.
Poi mi è chiaro che per ottenere certi risultati serve il giusto mix di almeno tre elementi: testa, fisico e talento tennistico e che questo mix è diverso da tennista a tennista. Per quanto io possa aver testa, anche ad allenarmi bene e con costanza tutti i giorni probabilmente certe soglie fisiche o di talento tennistico non le raggiungerò mai.
Nel primo caso per arrivare occorre un carattere rigido, nel secondo un carattere più aperto e fantasioso, altrimenti non arrivi, resti al palo
Dire invece che sono sempre gli elementi psicologici traumatici esterni al tennis a condizionare il rendimento è falso, al massimo possiamo dire che essendo fisiologicamente ogni attività umana funzionale al cervello è il cervello che stabilisce tutto, ovvio che passa tutto per il cervello essendo l'organo principale del sistema nervoso.
Dire invece che il nostro cervello sia una macchina programmabile perfetta che ripete esattamente lo stesso programma come un computer sempre, e non funziona bene solo se la moglie o qualsiasi altro elemento to traumatizza psicologicamente, permettimi è profondamente falso ed è una tesi profondamente ignorante. E la questione mentale o non mentale del tennis tanto cara ai poltronari è questa, non certo le funzioni fisiologiche del nostro organismo
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Infatti ti sfido a trovare un mio post in cui affermo cose del genereciccio ha scritto: Dire invece che sono sempre gli elementi psicologici traumatici esterni al tennis a condizionare il rendimento è falso, al massimo possiamo dire che essendo fisiologicamente ogni attività umana funzionale al cervello è il cervello che stabilisce tutto, ovvio che passa tutto per il cervello essendo l'organo principale del sistema nervoso.
Dire invece che il nostro cervello sia una macchina programmabile perfetta che ripete esattamente lo stesso programma come un computer sempre, e non funziona bene solo se la moglie o qualsiasi altro elemento to traumatizza psicologicamente, permettimi è profondamente falso
Ad esempio su Djokovic la componente esterna neanche la prendo in considerazione: come ho scritto vedo concomitanza di spremitura fisica dopo due anni di massimo sforzo e appagamento dopo aver raggiunto un obiettivo agognato. Moglie e figlio son contorno per me.
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
92 minuti etc.ciccio ha scritto: Dire invece che il nostro cervello sia una macchina programmabile perfetta che ripete esattamente lo stesso programma come un computer sempre, e non funziona bene solo se la moglie o qualsiasi altro elemento to traumatizza psicologicamente, permettimi è profondamente falso ed è una tesi profondamente ignorante. E la questione mentale o non mentale del tennis tanto cara ai poltronari è questa, non certo le funzioni fisiologiche del nostro organismo
(ciao, marat77 )
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
sì, va beh, mo pure mmoh? bahlaplaz ha scritto: Tiafoe e Mmoh sono prospetti di seconda fascia.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
C'è del veroBackhandWinner ha scritto: Ah ovviamente la mia è: Federer è un fenomeno soprannaturale e quindi può fare certe cose come quelle che abbiamo visto quest'anno persino a 35 anni. Djokovic, nein
nel senso che anche Fed si è fatto due marroni cosí ad inizio carriera, poi il mantenimento della sua tipologia di giocatore è molto meno psico-fisicamente dispendiosa.
Ci son periodi che i suoi allenamenti erano poco più di divertenti giochini di tennis, periodi che si è proprio riposato. Alla fine conta si l'etá, ma anche molto quanto e come hai corso e quante ferie ti sei preso
Djoko basa il suo gioco sulla prestanza-resistenza atletica e solidità dei suoi colpi. Il mantenimento di questo tipo di giocatore è nel corso degli anni dispendiosissimo, alienante e non permette soste pena un verticale calo di risultati
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Opelka e Ruud?laplaz ha scritto:Kirgios non credo avrà mai la voglia necessaria per primeggiare, è stato lui stesso a ribadirlo più volte. Non penso nemmeno sia questione di giovinezza, sembra proprio essere fatto così. Peccato perchè è l'unico tra i giovani in grado di suscitare emozioni forti con il suo gioco.
Aliassime sembra una nuova versione di Monfils, ma gli auguro di fare meglio. I colpi li ha, anche se non mi sembra ne abbia uno devastante. D'altra parte nemmeno Zverev ha un colpo devastante, è l'insieme a renderlo un top player.
Tsitsipas è inchiodato, tra i pro se lo mangeranno vivo per anni, difficile abbia una carriera ad alto livello, seppure giochi benissimo a tennis.
Tiafoe e Mmoh sono prospetti di seconda fascia.
Shapovalov se gli va di lusso può ambire a fare una carriera stile Korda in tono minore, ma ha dei limiti fisici e tecnici abbastanza evidenti.
Ci sarebbe anche Rublev che ha un braccio da paura ma è piccolino, e non ha testa. Altrimenti potrebbe diventare un nuovo Goffin.
Kozlov è bravissimo ma pesa tre chili.
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
E io avrei parlato di problemi famigliari?BackhandWinner ha scritto:92 minuti etc.ciccio ha scritto: Dire invece che il nostro cervello sia una macchina programmabile perfetta che ripete esattamente lo stesso programma come un computer sempre, e non funziona bene solo se la moglie o qualsiasi altro elemento to traumatizza psicologicamente, permettimi è profondamente falso ed è una tesi profondamente ignorante. E la questione mentale o non mentale del tennis tanto cara ai poltronari è questa, non certo le funzioni fisiologiche del nostro organismo
(ciao, marat77 )
Quando di grazia?
Io ho parlato di appagamento, motivazioni e quindi voglia di allenarsi come fatto per anni.
Quindi ciao marat77 un cazzo.
Ma è più credibile la tua teoria di crollo fisico dal giorno dopo in cui ha vinto 4 Slam di fila. Cosa riuscita nei primi anni 70 l'ultima volta.
Sì sì credici pure..
2024: "Nole non vincera' mai piu' il Roland Garros" (cit.Sottoscritto)
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Molto peggio, hai parlato di voglia che se ci fosse annienterebbe tutti
Perché che un litigio con la moglie possa essere stato l'input, ma solo l'input di un processo molto più ampio è pure credibile e possibile, ma non certo le radici del motivo del calo.
Quello della voglia, teoria secondo la quale si deduce che con Thiem ne aveva e l'ha massacrato e con Zvereev non ne aveva e ha perso, è senza senso alcuno, ma proprio neanche il minimo sindacale.
Djoko è stato costretto ad un lavoro massacrante 24 ore al giorno che lo ha logorato per 20 anni e gli ultimi 5 son stati i peggiori, e il logorio è mentale-tecnico-fisico, non psicologicamente mentale. E il tipo di gioco suo è quello che se non ti massacri tutti i santi giorni crolli perché perdi le basi del tuo gioco, solidità e condizione fisica.
Un certo giorno ha detto sono un essere umano, basta ! voglio mangiarmi un pezzo di torta al cioccolato, andare a spasso con mio figlio e trombare alle 4 di mattina, cose che non posso fare. E a quasi 30 anni questo è assolutamente normale, ne avesse 20 e non avesse fatto la carriera che ha fatto sarebbe ancora lí a massacrarsi 24 ore al giorno tutti i giorni.
Djoko non tornerá più ad ALIENARSI, non ha non aver voglia di giocare, e la conferma è stata che tutti quelli che gli rompevano i maroni per tornare ad ALIENARSI, Becker per primo li ha mandati a fanculo. Vuole tornare ad essere un essere umano con la qualità di vita non una macchina per diventare numero 1 che la vita gliela rovina.
Stó con Djoko tutta la vita, e non di certo con i suoi tifosi che lo vogliono ad allenarsi come e peggio di prima. E questa non è psicologia mentale, stanchezza mentale e tutte le altre menate del caso, sono anni e anni di alienazioni che ti hanno fatto perdere le energie necessarie per continuare allo stesso modo, energie tattiche tecniche mentali fisiche che se di anni ne avesse 20 ci sarebbero ancora
Perché che un litigio con la moglie possa essere stato l'input, ma solo l'input di un processo molto più ampio è pure credibile e possibile, ma non certo le radici del motivo del calo.
Quello della voglia, teoria secondo la quale si deduce che con Thiem ne aveva e l'ha massacrato e con Zvereev non ne aveva e ha perso, è senza senso alcuno, ma proprio neanche il minimo sindacale.
Djoko è stato costretto ad un lavoro massacrante 24 ore al giorno che lo ha logorato per 20 anni e gli ultimi 5 son stati i peggiori, e il logorio è mentale-tecnico-fisico, non psicologicamente mentale. E il tipo di gioco suo è quello che se non ti massacri tutti i santi giorni crolli perché perdi le basi del tuo gioco, solidità e condizione fisica.
Un certo giorno ha detto sono un essere umano, basta ! voglio mangiarmi un pezzo di torta al cioccolato, andare a spasso con mio figlio e trombare alle 4 di mattina, cose che non posso fare. E a quasi 30 anni questo è assolutamente normale, ne avesse 20 e non avesse fatto la carriera che ha fatto sarebbe ancora lí a massacrarsi 24 ore al giorno tutti i giorni.
Djoko non tornerá più ad ALIENARSI, non ha non aver voglia di giocare, e la conferma è stata che tutti quelli che gli rompevano i maroni per tornare ad ALIENARSI, Becker per primo li ha mandati a fanculo. Vuole tornare ad essere un essere umano con la qualità di vita non una macchina per diventare numero 1 che la vita gliela rovina.
Stó con Djoko tutta la vita, e non di certo con i suoi tifosi che lo vogliono ad allenarsi come e peggio di prima. E questa non è psicologia mentale, stanchezza mentale e tutte le altre menate del caso, sono anni e anni di alienazioni che ti hanno fatto perdere le energie necessarie per continuare allo stesso modo, energie tattiche tecniche mentali fisiche che se di anni ne avesse 20 ci sarebbero ancora
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Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Per me semplicemente molti di voi, invece di leggere cosa scriviamo quando parliamo di 'motivazioni mentali' , interpretano con fantasia le nostre affermazioni, assumendo qualcosa che non esiste.
BW invece proprio si inventa cause inesistenti
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Ciccio, ma la "teoria della voglia" non dice che contro Thiem voleva sbattersi e contro Zverev no. La mancanza di voglia è proprio quella di cui parli tu, e la conseguenza è che puoi anche fare ancora partite eccellenti ma senza grande continuità perché sei meno allenato e meno focalizzato mentalmente (uso apposta la stessa parola, per sottolineare che può essere intesa in modi diversi) in ogni singolo match che giochi.ciccio ha scritto:Molto peggio, hai parlato di voglia che se ci fosse annienterebbe tutti
Perché che un litigio con la moglie possa essere stato l'input, ma solo l'input di un processo molto più ampio è pure credibile e possibile, ma non certo le radici del motivo del calo.
Quello della voglia, teoria secondo la quale si deduce che con Thiem ne aveva e l'ha massacrato e con Zvereev non ne aveva e ha perso, è senza senso alcuno, ma proprio neanche il minimo sindacale.
Djoko è stato costretto ad un lavoro massacrante 24 ore al giorno che lo ha logorato per 20 anni e gli ultimi 5 son stati i peggiori, e il logorio è mentale-tecnico-fisico, non psicologicamente mentale. E il tipo di gioco suo è quello che se non ti massacri tutti i santi giorni crolli perché perdi le basi del tuo gioco, solidità e condizione fisica.
Un certo giorno ha detto sono un essere umano, basta ! voglio mangiarmi un pezzo di torta al cioccolato, andare a spasso con mio figlio e trombare alle 4 di mattina, cose che non posso fare. E a quasi 30 anni questo è assolutamente normale, ne avesse 20 e non avesse fatto la carriera che ha fatto sarebbe ancora lí a massacrarsi 24 ore al giorno tutti i giorni.
Djoko non tornerá più ad ALIENARSI, non ha non aver voglia di giocare, e la conferma è stata che tutti quelli che gli rompevano i maroni per tornare ad ALIENARSI, Becker per primo li ha mandati a fanculo. Vuole tornare ad essere un essere umano con la qualità di vita non una macchina per diventare numero 1 che la vita gliela rovina.
Stó con Djoko tutta la vita, e non di certo con i suoi tifosi che lo vogliono ad allenarsi come e peggio di prima. E questa non è psicologia mentale, stanchezza mentale e tutte le altre menate del caso, sono anni e anni di alienazioni che ti hanno fatto perdere le energie necessarie per continuare allo stesso modo, energie tattiche tecniche mentali fisiche che se di anni ne avesse 20 ci sarebbero ancora
Poi nello specifico può anche darsi che il recupero del match con Del Potro abbia avuto qualche influenza, ma parlando in generale mi pare che quello che descrivi molto chiaramente possa essere etichettato come un fatto mentale.
Re: Foro Italico 2017: Sascha caput mundi
Quando parlo di tornare la voglia intendo la motivazione di voler tornare in alto e quindi in primis di allenamento.ciccio ha scritto:Molto peggio, hai parlato di voglia che se ci fosse annienterebbe tutti
Perché che un litigio con la moglie possa essere stato l'input, ma solo l'input di un processo molto più ampio è pure credibile e possibile, ma non certo le radici del motivo del calo.
Quello della voglia, teoria secondo la quale si deduce che con Thiem ne aveva e l'ha massacrato e con Zvereev non ne aveva e ha perso, è senza senso alcuno, ma proprio neanche il minimo sindacale.
Djoko è stato costretto ad un lavoro massacrante 24 ore al giorno che lo ha logorato per 20 anni e gli ultimi 5 son stati i peggiori, e il logorio è mentale-tecnico-fisico, non psicologicamente mentale. E il tipo di gioco suo è quello che se non ti massacri tutti i santi giorni crolli perché perdi le basi del tuo gioco, solidità e condizione fisica.
Un certo giorno ha detto sono un essere umano, basta ! voglio mangiarmi un pezzo di torta al cioccolato, andare a spasso con mio figlio e trombare alle 4 di mattina, cose che non posso fare. E a quasi 30 anni questo è assolutamente normale, ne avesse 20 e non avesse fatto la carriera che ha fatto sarebbe ancora lí a massacrarsi 24 ore al giorno tutti i giorni.
Djoko non tornerá più ad ALIENARSI, non ha non aver voglia di giocare, e la conferma è stata che tutti quelli che gli rompevano i maroni per tornare ad ALIENARSI, Becker per primo li ha mandati a fanculo. Vuole tornare ad essere un essere umano con la qualità di vita non una macchina per diventare numero 1 che la vita gliela rovina.
Stó con Djoko tutta la vita, e non di certo con i suoi tifosi che lo vogliono ad allenarsi come e peggio di prima. E questa non è psicologia mentale, stanchezza mentale e tutte le altre menate del caso, sono anni e anni di alienazioni che ti hanno fatto perdere le energie necessarie per continuare allo stesso modo, energie tattiche tecniche mentali fisiche che se di anni ne avesse 20 ci sarebbero ancora
E anche atteggiamento in campo ne verrebbe di conseguenza.
E sia ben chiaro a me non frega nulla che torni a farlo.
Se ha deciso così io da suo tifoso son soddisfatto.
È riuscito ad insidiarsi tra 2 mostri sacri che anche solo pensarlo sembrerebbe impossibile.
Vengo da anni d'imprecazioni dietro a Marat quindi mi accontento senza problemi di quello che ha vinto.
Ma non mi si venga a parlare di crollo fisico da un giorno all'altro perchè quella sì è una gran cazzata.
Ovvio che oggi se tornasse ad allenarsi come prima avendo un anno in più e basando molto del suo gioco sulla condizione psicofisica non tornerebbe a dominare come sino a Parigi 2016.
Ma vincerebbe comunque abbastanza.
E non mi frega nemmeno che ci riesca a dominare come prima.
Quello che mi piace meno di tutto in questa situazione è l'atteggiamento in campo con encefalogramma piatto, e quello almeno con Thiem sembrava essere tornato quello che tutti conoscevano, non solo i suoi tifosi.
Vediamo a Parigi e con Agassi cosa succede.
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