paoolino ha scritto:Nickognito ha scritto:Non si capisce perche' i tabelloni dovrebbero contare zero.
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I tabelloni contano poco perché c'è una tale variabilità di rendimento tra le seconde e terze linee che dire aprioristicamente che un tabellone è facile o difficile perché si potrebbe incontrare questo o quell'avversario, sembra un esercizio teorico con poco riscontro pratico.
Insomma, il tabellone conta solo "in divenire": dice sfiga solo se si incontra il giocatore che in quello specifico turno si trova in giornata di grazia.
chi ha detto aprioristicamente?
E' che qualcuno pensa non conti proprio, comunque la finale sara' la stessa indipendentemente da tutto il resto. Anche a posteriori.
Se si parla di 'aprioristicamente', beh, cambia comunque molto. E' vero che non si puo' sapere come giocheranno gli avversari, ma, semplicemente, se sai che al primo turno ti puo; capitare il n. 10 del mondo o se sei che mal che vada ti capita il 100, fai una preparazione diversa, una per essere in forma dall' inizio, una per la seconda settimana.
Prendiamo i tornei di quando non esistevano le 32 teste di serie, per dire. Il rendimento di Sampras contro i giocatori dal 17 al 32 del mondo.
F: 3-0
SF: 3-0
QF: 5-1
4T: 5-1
3T: 7-0
2T: 3-2
1T: 3-2
Ovviamente questo succedeva perche' Sampras era incostante e spesso con qualche problemino fisico, ma anche molto forte. Non capiterebbe cosi' ai mediocri o a quelli sempre al 100%.
Ma Federer e Nadal sul duro da vecchi appartengono a questa categoria. E conta anche quanto ti stanchi, non solo se perdi.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)