Il tennis ai tempi del coronavirus.

Discussioni sui principali eventi tennistici a livello internazionale (tornei dello Slam, ATP, WTA, Davis Cup, ecc.)
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Kalashnikov »

Super-Fabio ha scritto:Comunque la posizione "no ranking points" è sostenuta anche da ATP/WTA per lo stesso motivo che evidenziavo in questo topic qualche giorno fa.

Non puoi permettere il rientro nel circuito solo a un ristretto numero di giocatori mentre tutti gli altri stanno ancora fermi, con i primi 100 che giocano tutte le settimane e fanno punti e gli altri che guardano. Tra qualche mese ci si ritroverebbe con il n°150 o il n°200 ad avere più o meno il distacco di Cipollini da Armstrong nelle giornate dei tapponi alpini.

"ATP's Gaudenzi made it clear in his last speech that the players are totally free not to play the American tour in case they do not think it is convenient"
Con questo metro di giudizio andrebbe cancellato interamente il ranking atp per quest'anno, o comunque neanche parigi dovrebbe dare punti.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Kalashnikov ha scritto:
Super-Fabio ha scritto:Comunque la posizione "no ranking points" è sostenuta anche da ATP/WTA per lo stesso motivo che evidenziavo in questo topic qualche giorno fa.

Non puoi permettere il rientro nel circuito solo a un ristretto numero di giocatori mentre tutti gli altri stanno ancora fermi, con i primi 100 che giocano tutte le settimane e fanno punti e gli altri che guardano. Tra qualche mese ci si ritroverebbe con il n°150 o il n°200 ad avere più o meno il distacco di Cipollini da Armstrong nelle giornate dei tapponi alpini.

"ATP's Gaudenzi made it clear in his last speech that the players are totally free not to play the American tour in case they do not think it is convenient"
Con questo metro di giudizio andrebbe cancellato interamente il ranking atp per quest'anno, o comunque neanche parigi dovrebbe dare punti.
Dipende da cosa si deciderebbe per Settembre/Ottobre/Novembre per quanto riguarda il resto del tour. Se i tornei europei si giocassero "normalmente", quindi con le qualificazioni, e nel frattempo si riprendesse a giocare anche a livello minore allora si potrebbe tornare a fare tutto come prima.

Diciamo che al momento è tutto un work in progress e soprattutto ATP/WTA son costrette a trovare dei compromessi perchè è chiaro che la USTA vuole far giocare gli Us Open, ma alle proprie condizioni. Quasi sicuramente le due associazioni tennistiche al momento riuscirebbero con più calma e più facilità a studiare il ritorno dei tour a tutti i livelli per Settembre in Europa, ma visto che la USTA ha la necessità economica di organizzare a tutti i costi lo slam, mi sta che si sta andando verso il compromesso "ok si gioca, ma viste le particolari condizioni facciamo che non verranno assegnati punti, chi non vuole andare è libero di non andare ecc ecc"

In ogni caso ci sarebbe il prize money, quindi un incentivo per andarci ci sarebbe per i giocatori. Anche senza punti. :D
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Kalashnikov »

Quindi nell'eventualità in cui ad esempio uno a caso, Sinner, vincesse gli us open, al Master di fine anno ci andrebbero comunque berrettini e bautista agut. E' piuttosto raccapricciante ma ok.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

L' Equipe offre ulteriori dettagli:

Opzione A: Cincinnati+US Open entrambi a NY, senza quali e con doppio ridotto
Opzione B: Solo Us Open ma con qualificazioni e doppio con il solito format
Opzione C: Cancellazione

In caso si giocasse: porte chiuse, "bolla" e prize Money ridotto del 5% rispetto al 2019.

A quanto pare per obblighi contrattuali l'ATP non può non assegnare punti agli US Open, ma molti giocatori sono contrari e vorrebbero non fossero assegnati (probabilmente chi non riuscirebbe ad entrare nel cut-off e chi ha già deciso che in America non ci andrebbe).
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Super-Fabio ha scritto:Diciamo che al momento è tutto un work in progress e soprattutto ATP/WTA son costrette a trovare dei compromessi perchè è chiaro che la USTA vuole far giocare gli Us Open, ma alle proprie condizioni. Quasi sicuramente le due associazioni tennistiche al momento riuscirebbero con più calma e più facilità a studiare il ritorno dei tour a tutti i livelli per Settembre in Europa, ma visto che la USTA ha la necessità economica di organizzare a tutti i costi lo slam, mi sta che si sta andando verso il compromesso "ok si gioca, ma viste le particolari condizioni facciamo che non verranno assegnati punti, chi non vuole andare è libero di non andare ecc ecc"

In ogni caso ci sarebbe il prize money, quindi un incentivo per andarci ci sarebbe per i giocatori. Anche senza punti. :D
Insomma, fino ad un certo punto, ci saranno anche tennisti europei che preferiranno concentrarsi sui tornei sulla terra rossa di settembre, considerato che ora andare negli Stati Uniti, poi tornare in Europa soprattutto, e' comunque un casino. Rischiano di diventare tornei molto americani secondo me. Se assegnano i punti non e' giusto.
Poi se non ci sono i tre tenori, e non c'e' Murray, non ci sono punti in palio, non ci sono spettatori anche come spettacolo televisivo Washington e Cincinnati ovviamente non interesseranno a nessuno, ma anche gli US Open stessi sembreranno un po' una grande esibizione.

Certo che Gaudenzi si e' trovato a gestire piu' casini in cinque mesi che tutti i dirigenti del tennis dall'inizio dell'era open a oggi. :-?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Eh, vediamo, perchè se è vero che alcuni poi potrebbero decidere di restare in Europa è altrettanto vero che tanti altri in uno Us Open senza Nadal, Djokovic e Federer vedrebbero l'occasione per magari vincere uno slam, fare un grande risultato o portarsi a casa un assegno molto cospicuo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto: Insomma, fino ad un certo punto, ci saranno anche tennisti europei che preferiranno concentrarsi sui tornei sulla terra rossa di settembre, considerato che ora andare negli Stati Uniti, poi tornare in Europa soprattutto, e' comunque un casino. Rischiano di diventare tornei molto americani secondo me. Se assegnano i punti non e' giusto.
Poi se non ci sono i tre tenori, e non c'e' Murray, non ci sono punti in palio, non ci sono spettatori anche come spettacolo televisivo Washington e Cincinnati ovviamente non interesseranno a nessuno, ma anche gli US Open stessi sembreranno un po' una grande esibizione.
Sulle IG stories di Danielle Collins, SF Australian Open 2019, ho letto (non so se scritta da lei o da lei riportata) una critica a Djokovic ritenuto in contraddizione con sè stesso, prima nel sottolineare le problematiche dei giocatori meno abbienti e poi opponendosi a un US Open con misure sanitarie e di sicurezza pervasive che comunque ai giocatori darebbero quei soldi che mancano da Febbrajo.

Insomma, Ugly, ok i 3 tenori che vogliono andare avanti all'infinito (Federer fa sapere che nel 2021 ci sarà, evidentemente all'ondata autunnale ci crede, gates lo avrà informato :) ) ma al resto del mondo, Tenori o meno, quei soldi fanno e faranno un gran comodo.
e la USTA non accetterà ridendo la cancellazione di un evento da 400 Milioni.

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:
uglygeek ha scritto: Insomma, fino ad un certo punto, ci saranno anche tennisti europei che preferiranno concentrarsi sui tornei sulla terra rossa di settembre, considerato che ora andare negli Stati Uniti, poi tornare in Europa soprattutto, e' comunque un casino. Rischiano di diventare tornei molto americani secondo me. Se assegnano i punti non e' giusto.
Poi se non ci sono i tre tenori, e non c'e' Murray, non ci sono punti in palio, non ci sono spettatori anche come spettacolo televisivo Washington e Cincinnati ovviamente non interesseranno a nessuno, ma anche gli US Open stessi sembreranno un po' una grande esibizione.
Sulle IG stories di Danielle Collins, SF Australian Open 2019, ho letto (non so se scritta da lei o da lei riportata) una critica a Djokovic ritenuto in contraddizione con sè stesso, prima nel sottolineare le problematiche dei giocatori meno abbienti e poi opponendosi a un US Open con misure sanitarie e di sicurezza pervasive che comunque ai giocatori darebbero quei soldi che mancano da Febbrajo.

Insomma, Ugly, ok i 3 tenori che vogliono andare avanti all'infinito (Federer fa sapere che nel 2021 ci sarà, evidentemente all'ondata autunnale ci crede, gates lo avrà informato :) ) ma al resto del mondo, Tenori o meno, quei soldi fanno e faranno un gran comodo.
e la USTA non accetterà ridendo la cancellazione di un evento da 400 Milioni.

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Sì la Collins ha criticato molto Djokovic e la sua pretesa di portarsi appresso l’entourage, sulla base che “Abbiamo fame e a NY ci danno la grana”.
Però, 1, la Collins è americana, è già lì, semmai per lei il problema sarà Parigi e 2, Djokovic parlava per sè. È vero che ha anche un ruolo nell’ATP, credo, per cui quando parla sembra parli a nome di tutto il movimento, ma qui parlava a livello personale, non diceva che gli us open non si devono fare, diceva che lui non andrà. Ovvio che per il n.60 che se passa due turni vince 150mila dollari sia diverso. Poi non è che la Collins possa imporre a Nadal e Djokovic di partecipare perché sennò il torneo ha meno seguito. Federer si è già chiamato fuori, chissà se quella del ginocchio è una scusa diplomatica.
Ultima modifica di uglygeek il gio giu 11, 2020 1:59 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Interessante riassunto della conference call e della situazione in generale a 5 giorni dalla decisione

https://opencourt.ca/wordpress/2020/06/ ... -on-board/

The takeaway seems to be this: instead of the return to Grand Slam tennis being something that unites the game, the situation could very well devolve into one that splinters the ATP even more than it already seems to be.

Che qualcuno rimarrà scontento è assodato. Bisogna vedere chi :)
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Pensa che figata, un hotel con 512 stanze, con tutti i tennisti ATP e WTA che vivono li' anche per tre settimane, ma con solo una persona al massimo di entourage, e si allenano tutti nella megapalestra dell'albergo, Chissa' quante ne succederebbero! :-)
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

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uglygeek ha scritto: chissà se quella del ginocchio è una scusa diplomatica.
Al 99% lo é
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

Shakespeare ha scritto:
uglygeek ha scritto: chissà se quella del ginocchio è una scusa diplomatica.
Al 99% lo é
A me pare molto strano che l'atleta più pagato al mondo sia oggetto di un intervento (4 mesi fa oramai) che risulta da rifare.
Come nel 2016 non credetti all'infortunio in bagno mentre giocava con le figlie, mentre già con Djokovic nella sf australiana deambulava ,specie nei primi due set dove beccò 61 62.

Sui motivi per cui ha rinviato tutto al 2021 le motivazioni sono diverse
-Un po' di stizza personale, specie per la cancellazione del suo giocattolino, che avrebbe offerto ai soliti pochi previlegiati massimo conforto, controlli sanitari quotidiani, etc, olretutto quasi sicuramente in Switzerland.
- Economiche, perchè Federer è un Industria a livello planetario, ma che senza pubblico perde comunque qualcosa.
-Complottistiche ,che Gates lo ha informato della probabile ROBUSTA (Cit.) seconda ondata Autunnale ,e quindi anche sanitarie/precauzionali.
Fedele alla linea Bill :) ,per me Roger è uno di quelli Senza vaccino niente
-Sportive ,che sinceramente ritiene di essere competitivo ancora di più nel 2021, per l'ultimo assalto a Wimbledon (in fin dei conti, a NY non vince da 12 anni, e su terra 0 possibilità) ,confidando su un nuovo effetto 2017. A furia di stop and go quetso va avanti davvero fino al 2025.

Nota a margine, solo io ritengo INCREDIBILE che il tennista più famoso della storia nonchè il più ricco nella sua villa planetaria non avesse UN CAMPO DA TENNIS su cui allenarsi? :roll: :roll: :roll: non pretendo Lendl che aveva nella sua villa in Connecticut il rifacimento del centrale di Flushing Meadows, ma insomma..

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Che Federer non avrebbe giocato nel 2020 era evidente a tutti, credo. Tutto sommato fa benissimo, alla sua eta' tornare a fine stagione dopo mesi di pausa per giocare i due tornei dello Slam piu' duri sarebbe stato un rischio.
Ma anche Nadal e Djokovic agli US Open hanno gia' detto agli organizzatori che non andranno, che giochino sul rosso in Europa e' possibile ma dipende anche da cosa succedera' nei prossimi tre mesi.

Riguardo al campo da tennis di Federer, ma quale villa? Perche' Federer vive un po' a Dubai, e li' per 8 mesi l'anno fa troppo caldo, ha una villa in Svizzera, e li' per 8 mesi l'anno fa troppo freddo, poi avra' case in tutto il mondo, ma quando non c'e' la pandemia non ha certo problemi a trovare un campo dove allenarsi, non c'e' bisogno che sia in giardino.
Se non sbaglio nemmeno Nadal si e' potuto allenare a casa. Ha un'intera academy a Majorca ma era occupata dai ragazzini che facevano i corsi e sono rimasti li' per sicurezza e nel pieno della crisi non ha potuto andarci.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:
Riguardo al campo da tennis di Federer, ma quale villa? Perche' Federer vive un po' a Dubai, e li' per 8 mesi l'anno fa troppo caldo, ha una villa in Svizzera, e li' per 8 mesi l'anno fa troppo freddo,
Povera Stella...

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Se li e' anche guadagnati i soldi.

Invece, pensando al voler essere competitivo nel 2021 dopo quasi un anno di pausa, a me viene sempre in mente McEnroe. Fino al 1984 giocava da Dio, nel 1985 ebbe una mezza crisi, poi dopo la sconfitta con Gilbert al Master nel gennaio 1986 decise di ritirarsi e smise di giocare del tutto per qualche mese. Torno' solo ad Agosto, e vinse ancora dei tornei del tour, ma non era piu' quello di prima. La lunga pausa lascio' un segno. Mi chiedo se potrebbe capitare anche ad altri in questa situazione.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Shakespeare »

Tanto è vero che lo stile Djokovic e Nadal è "noi uomini duri", tanto è vero che lo stile Federer è diplomazia a tutti i costi.
Avrei preferito, e se lo potrebbe tranquillamente permettere, "io quest'anno non gioco più", e visto che è così, ne approfitto per dare una restauratina al ginocchio.
Più onesto, e avremmo tutti compreso e approvato, più che comprensibile.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:Se li e' anche guadagnati i soldi.
E Grazie, e proprio per questo potrebbe anche vivere dove non fa nè troppo caldo nè troppo freddo :)
Invece, pensando al voler essere competitivo nel 2021 dopo quasi un anno di pausa, a me viene sempre in mente McEnroe. Fino al 1984 giocava da Dio, nel 1985 ebbe una mezza crisi, poi dopo la sconfitta con Gilbert al Master nel gennaio 1986 decise di ritirarsi e smise di giocare del tutto per qualche mese. Torno' solo ad Agosto, e vinse ancora dei tornei del tour, ma non era piu' quello di prima. La lunga pausa lascio' un segno. Mi chiedo se potrebbe capitare anche ad altri in questa situazione.
McEnroe aveva perso la voglia e le motivazioni, era anche un epoca con meno obblighi contrattuali e dove i tennisti di vertice pur essendo divi internazionali e macchine da soldi (vedi Borg) non erano industrie globalizzate come quelli di adesso, adesso in tutti gli sport o quasi si va avanti davvero anche oltre il lecito .

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Altro articolo riassuntivo, ma in italiano, che dice più o meno le stesse cose

https://tennismagazineitalia.it/magazin ... K7lhM_QEnY

A guidare l'opposizione sarebbero proprio i Big Three, al punto che qualcuno sospetta che la decisione di Roger Federer di chiudere in anticipo il 2020 non sia dovuta solo all'infortunio, ma anche alle condizioni di gioco previste, molto diverse a quelle a cui è abituato. Sono contrari anche Novak Djokovic e Rafael Nadal, probabilmente seccati perché perderebbero il vantaggio di chi può lavorare e prepararsi in condizioni migliori rispetto alla stragrande maggioranza del resto del gruppo, aumentando ulteriormente il divario tecnico. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei tennisti voglia giocare e tanti non hanno gradito lo scarso supporto dimostrato dai Big Three nella volontà di riprendere a giocare già con lo US Open.

Per una volta, i leader sono rimasti un po' isolati, poiché anche la USTA è ben decisa ad andare avanti. Pur rispettando le loro opinioni e le eventuali scelte, non li ritiene indispensabili per proseguire nel progetto. L'ATP è sostanzialmente sulla stessa lunghezza d'onda, al punto da aver preparato un piano alternativo nel caso dovesse saltare la stagione yankee: si ripartirebbe a metà agosto in Europa, dando priorità a tornei da disputarsi in paesi non sono sottoposti a quarantena. Naturalmente ci saranno importanti misure di sicurezza, in particolare lo svolgimento di test COVID ogni settimana.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Wertheim di SI e Tennis Channel parla di un cut-off per gli Us Open che si potrebbe aggirare intorno al n°140/150, invece del solito 100/105.

Sempre secondo le sue fonti potrebbero esserci zero ex vincitori del torneo maschile in tabellone (Cilic ieri nella call ha chiesto un aumento di montepremi per giocare :lol: ), e molti dei giocatori oltre il n°150 del ranking stanno spingendo per far giocare le qualificazioni dello slam piuttosto che il torneo di Cincinnati.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da tennisfan82 »

Super-Fabio ha scritto:Wertheim di SI e Tennis Channel parla di un cut-off per gli Us Open che si potrebbe aggirare intorno al n°140/150, invece del solito 100/105.

Sempre secondo le sue fonti potrebbero esserci zero ex vincitori del torneo maschile in tabellone (Cilic ieri nella call ha chiesto un aumento di montepremi per giocare :lol: ), e molti dei giocatori oltre il n°150 del ranking stanno spingendo per far giocare le qualificazioni dello slam piuttosto che il torneo di Cincinnati.
Si redistribuisce un po' di ricchezza.

Sono d'accordo
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Dopo mesi fa strano vedere un evento sportivo con pubblico :lol:

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da tennisfan82 »

In Serbia il coronavirus non esiste.

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Messaggio da tennisfan82 »

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Sugli Us Open, dalla conferenza dell'Adria Tour:

Zverev: ‘Gonna be very difficult... Don’t think a lot of players will feel comfortable in circumstances’

Thiem: ‘Some circumstances would have to change to make sense to go there’

Dimitrov: ‘Needs to be safe and make sense for all the players... Health above all.’
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Super-Fabio ha scritto:Sugli Us Open, dalla conferenza dell'Adria Tour:

Zverev: ‘Gonna be very difficult... Don’t think a lot of players will feel comfortable in circumstances’

Thiem: ‘Some circumstances would have to change to make sense to go there’

Dimitrov: ‘Needs to be safe and make sense for all the players... Health above all.’
Due cose:
- In certi stati USA l'epidemia sta peggiorando. Non a New York, comunque in generale la situazione e' peggiore che in Europa.
- Dietro la decisione di fare gli US Open a tutti i costi ci sono soprattutto i soldi di ESPN, che vuole qualcosa da trasmettere. Ma notate che al pubblico americano interessa il torneo femminile, con Gauff, Osaka e forse Williams, molto piu' di quello maschile. Che Zverev e Thiem partecipino o no, per loro non cambia niente. Il problema e' solo che non partecipano Nadal, Djokovic e Federer, ma li' la decisione e' presa e non c'e' niente da fare.
Conoscendo le giocatrici WTA, penso che tra le prime 100 parteciperanno almeno 90.
Ultima modifica di uglygeek il ven giu 12, 2020 6:03 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Kalashnikov »

Super-Fabio ha scritto:Sugli Us Open, dalla conferenza dell'Adria Tour:

Zverev: ‘Gonna be very difficult... Don’t think a lot of players will feel comfortable in circumstances’

Thiem: ‘Some circumstances would have to change to make sense to go there’

Dimitrov: ‘Needs to be safe and make sense for all the players... Health above all.’
Ovvio. Sono in Serbia ospiti di Djokovic in questo momento. Che devono dire? Unica soluzione è scongelare i punti dei tornei non giocati. Poi vedi come cambiano idea. Ovunque hanno ricominciato. Li vogliono perfino venire a prendere coi charter, quindi la smettessero di lagnarsi!
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto: Conoscendo le giocatrici WTA, penso che tra le prime 100 parteciperanno almeno 90.
Donne che si adattano meglio degli uomini, nessuna novità

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Kalashnikov »

Ultimo a parlare Gasquet: "Non vedo come sia possibile giocare gli us open in queste condizioni".

Gli unici che vogliono giocare paiono essere Sinner, Berrettini ed Evans :x
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Nickognito ha scritto:Ma pensa, a saperlo andavo, ci passo tutti i giorni li' davanti, ma mi sa che non gli spettatori non li facevano entrare.
Il torneo che si sta giocando in questi giorni a Praga 7 è aperto al pubblico se può interessarti :D

http://elitetrophy.cz/

https://twitter.com/Stroppa_Del/status/ ... 6538383362
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

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https://www.theguardian.com/sport/2020/ ... are_btn_tw

Tennis is fighting for survival, according to Feliciano López on the first anniversary of his triumph at Queen’s Club, and the veteran Spaniard says players, rich and struggling, will have to accept “significant” cuts in prize money to save their sport. López has also warned that the ATP may not survive the coronavirus crisis.

While the west London host of the ATP 500 tournament idles along with the rest of tennis (apart from glorified exhibitions), López paints a grim picture as the industry wrestles with the impact of Covid-19. Still keen to resume playing at 38, the arch survivor, who has played at a record 72 grand slams in a row, is also the Madrid Open’s director and offers a unique perspective on what might happen next.
The young British coaches blazing unlikely trails on the WTA Tour
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“I’m talking as a player now – but I’m also a tournament director and I am able to see the reality, to see how tough it is to survive in this crisis. It is hitting everyone. It’s tough to break even. This is what the players need to understand. It is really urgent that everybody plays. But, if we don’t have tournaments, it’s possible the ATP is not going to survive either. We need to stay together. It is the only way to survive.”

López revealed those running events are in crisis talks with the ATP, and the WTA, and will have to resolve their dilemma within the next two weeks. “There are different scenarios. One, where you don’t have spectators at all, so the reduction [in prize money] is going to be more significant; the other is where you can have 30% or 40% of spectators, and then the reduction would be less.” López believes Madrid could “break even” with a 40% crowd – and reduced prize money.

Bringing players together in a global sport during a pandemic is a problem, he agrees, but he said: “I think in two weeks or so, the borders and the airports are going to start opening up, and we’re going to be able to travel freely – I hope. We have to consider that there are different restrictions in Europe. For example, it is not the same in Austria as in Germany. We’re working on that.”

The bigger problem is in South America and the US, where there have been fresh outbreaks of coronavirus, as well as strong reservations by leading players including the world No 1, Novak Djokovic – who broke down in tears after beating Alexander Zverev 4-0, 1-4, 4-2, in front of a crowd of 4,000 people at his own tournament in Belgrade on Sunday – Rafael Nadal, and the world No 2 on the WTA Tour, Simona Halep.
US Open at risk amid player discontent and stakeholder division
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López respects Djokovic’s reluctance to travel to the US Open with only one member of his entourage, but said: “Is it a sacrifice? Yes. But you will have the physios on site and you will have maybe your team waiting for you at the hotel. It is a small sacrifice.”

López thinks the US Open, still pencilled in for 24 August, will get a green light when officials confer in New York on Monday. If not the Tour is more likely to resume on clay in Europe – beginning with Madrid in September, then Rome and leading on to Roland Garros.

One player keen to go to New York is Andy Murray, with whom López won the doubles at Queen’s Club last year but who has not played since November. “We are in touch every two weeks or so,” said López.

“We text each other. Two days ago I was talking to him, and he was really pumped about the US Open. He was starting to practise again. I asked about the hip, how it was feeling, and he was positive. He might be able to compete again. I’m crossing my fingers to see Andy playing again, of course. It would be great for everybody, especially for him.”
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Ma quanti soldi perde un organizzatore se un torneo non si fa proprio per un anno? Prendiamo il Madrid Open di Lopez, ad esempio; ci saranno delle spese fisse nell'organizzazione, non dico di no; non so se affittano la struttura dove giocano, che e' di proprieta' di una societa', ma anche se non possono disdire l'affitto per quella settimana, non dovrebbe essere una cifra spropositata. Non credo ci siano altre enormi spese, nel non fare un torneo. Ovviamente essendo cancellato per cause di forza maggiore non ci sarebbero penali da pagare alle tv o agli sponsor, che a loro volta non dovranno pagare gli organizzatori.

Per cui non capisco, perche' l'intera ATP non dovrebbe sopravvivere? Ormai si e' capito che molto probabilmente l'Australian Open si potra' fare quasi normalmente, e che poi dalla prossima primavera il vaccino dovrebbe gia' essere disponibile per tutti, quindi la prossima stagione non dovrebbe essere troppo messa in crisi dal covid, se non forse nei due o tre mesi iniziali. Ok, per un anno i tennisti hanno guadagnato poco o niente, ma per quelli forti non e' ovviamente un problema, quelli scarsi gia' guadagnavano poco o niente lo stesso. Io non vedo tutta questa tragedia.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

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Da un giornalista del NY Times

"USTA Agreements with the ATP and WTA are ‘happening or almost there’. USTA seems to have gotten the ATP and WTA boards on board for US Open plan. Would expect a return to tennis in August."

The USTA is expected to make an official announcement this week.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

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Super-Fabio ha scritto:Da un giornalista del NY Times

"USTA Agreements with the ATP and WTA are ‘happening or almost there’. USTA seems to have gotten the ATP and WTA boards on board for US Open plan. Would expect a return to tennis in August."

The USTA is expected to make an official announcement this week.
Bisogna vedere chi ci va. Brasile a parte, gli Stati Uniti sono forse il posto peggiore dove ricominciare.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

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uglygeek ha scritto:Ma quanti soldi perde un organizzatore se un torneo non si fa proprio per un anno? Prendiamo il Madrid Open di Lopez, ad esempio; ci saranno delle spese fisse nell'organizzazione, non dico di no; non so se affittano la struttura dove giocano, che e' di proprieta' di una societa', ma anche se non possono disdire l'affitto per quella settimana, non dovrebbe essere una cifra spropositata. Non credo ci siano altre enormi spese, nel non fare un torneo. Ovviamente essendo cancellato per cause di forza maggiore non ci sarebbero penali da pagare alle tv o agli sponsor, che a loro volta non dovranno pagare gli organizzatori.
Uglykognito :) , ti posso dire che per cancellazione US Open la USTA perderebbe circa 400 milioni, settimana scorsa licenziate già 110 persone.
Ci pensino su, i Nadal e i Djokovic,e i loro colleghi tutti bravi a oscurare instagram per il Balck Tuesday. Wimbledon la copertura assicurativa l'aveva, gli altri no.
Per cui non capisco, perche' l'intera ATP non dovrebbe sopravvivere? Ormai si e' capito che molto probabilmente l'Australian Open si potra' fare quasi normalmente, e che poi dalla prossima primavera il vaccino dovrebbe gia' essere disponibile per tutti, quindi la prossima stagione non dovrebbe essere troppo messa in crisi dal covid, se non forse nei due o tre mesi iniziali. Ok, per un anno i tennisti hanno guadagnato poco o niente, ma per quelli forti non e' ovviamente un problema, quelli scarsi gia' guadagnavano poco o niente lo stesso. Io non vedo tutta questa tragedia.
Continua col Mantra del Vaccino, vai a sapere se sarà valido o non sarà pronto per il 2022 :) ,il discorso sugli scarsi poi mi sa molto di eugenetica tennistica, i big restino big, il popolino mangi le brioches o si levi dalle scatole che tanto chi li guarda .

Quindi forza US Open 2020, anche ci fosse Sock testa di serie :D

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

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Johnny Rex ha scritto:
uglygeek ha scritto:Ma quanti soldi perde un organizzatore se un torneo non si fa proprio per un anno? Prendiamo il Madrid Open di Lopez, ad esempio; ci saranno delle spese fisse nell'organizzazione, non dico di no; non so se affittano la struttura dove giocano, che e' di proprieta' di una societa', ma anche se non possono disdire l'affitto per quella settimana, non dovrebbe essere una cifra spropositata. Non credo ci siano altre enormi spese, nel non fare un torneo. Ovviamente essendo cancellato per cause di forza maggiore non ci sarebbero penali da pagare alle tv o agli sponsor, che a loro volta non dovranno pagare gli organizzatori.
Uglykognito :) , ti posso dire che per cancellazione US Open la USTA perderebbe circa 400 milioni, settimana scorsa licenziate già 110 persone.
Ci pensino su, i Nadal e i Djokovic,e i loro colleghi tutti bravi a oscurare instagram per il Balck Tuesday. Wimbledon la copertura assicurativa l'aveva, gli altri no.
Per cui non capisco, perche' l'intera ATP non dovrebbe sopravvivere? Ormai si e' capito che molto probabilmente l'Australian Open si potra' fare quasi normalmente, e che poi dalla prossima primavera il vaccino dovrebbe gia' essere disponibile per tutti, quindi la prossima stagione non dovrebbe essere troppo messa in crisi dal covid, se non forse nei due o tre mesi iniziali. Ok, per un anno i tennisti hanno guadagnato poco o niente, ma per quelli forti non e' ovviamente un problema, quelli scarsi gia' guadagnavano poco o niente lo stesso. Io non vedo tutta questa tragedia.
Continua col Mantra del Vaccino, vai a sapere se sarà valido o non sarà pronto per il 2022 :) ,il discorso sugli scarsi poi mi sa molto di eugenetica tennistica, i big restino big, il popolino mangi le brioches o si levi dalle scatole che tanto chi li guarda .

Quindi forza US Open 2020, anche ci fosse Sock testa di serie :D

F.F.
Aspetta, c’è differenza tra non guadagnare soldi e perdere soldi. I ricavi degli USOpen finanziano la USTA, per cui senza USOpen la USTA deve rinunciare ai suoi programmi. Peraltro l’idea di rivoluzionare la gestione della crescita dei giocatori della USTA puntando su un modello più decentralizzato, e quindi licenziando molti tecnici, era già nei piani e probabilmente sarebbe stata presa anche senza virus.

Anche la FIT si finanzia in parte con i ricavi del torneo di Roma, senza torneo ha messo gente in cassa integrazione.

Ma un normale torneo ATP non finanzia la federazione nazionale, ad esempio il torneo di Madrid diretto da Lopez è organizzato da Tiriac, i ricavi sono suoi. Se non lo fanno per un anno Tiriac non diventa povero, ma quell’anno guadagna meno. Per questo non mi convince il ragionamento per cui se per un anno non fanno il torneo X allora il torneo X sparisce per sempre. Non vedo perché dovrebbe perdere tutti questi soldi solo perché salta un’edizione.

Riguardo al mantra del vaccino, sempre Lopez dice che la maggior parte dei ricavi per i tornei normali dai biglietti venduti (che non è certo un bel segno) e quindi senza pubblico i tornei possono sopravvivere solo tagliando nettamente i montepremi. (A parte che a quel punto i tennisti andrebbero a giocare piuttosto esibizioni in Arabia dove li pagano anche senza pubblico.)

Ma il punto è che puoi anche organizzare gli US Open e Parigi senza pubblico e con i tennisti chiusi in un albergo, e con i ricavi di pubblicità e tv per tornei così importanti puoi tirare avanti. Ma non puoi fare lo stesso per i normali tornei ATP, che senza pubblico sì che perdono un sacco di soldi, per cui agli organizzatori conviene non farli. E siccome non puoi fare un tour solo con mezza dozzina di tornei importanti e niente altro, senza vaccino, o finché la malattia non sparisce da sola, il tour non ricomincerà mai davvero, né nel 2021 e nemmeno nel 2022. Non so se l’hai capito.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

Boh, io vedo in programma una ripresa chiara del circuito sul rosso europeo, a meno di seconde ondate o michiate varie, già a Settembre. E anche senza vaccino. E vedo progetti reali,non chimere.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

http://www.livetennis.it/post/330558/fe ... 0x1U8pTsSM

Poche volte sono stato così d'accordo con un opinione espressa da un giocatore.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:Boh, io vedo in programma una ripresa chiara del circuito sul rosso europeo, a meno di seconde ondate o michiate varie, già a Settembre. E anche senza vaccino. E vedo progetti reali,non chimere.

F.F.
Il circuìto sul rosso europeo sarebbero solo due master 1000, Madrid e Roma, da recuperare e messi come allenamento per Parigi, con il direttore del torneo di Madrid, Lopez, che dice che ci vuole almeno il 30% di pubblico sugli spalti altrimenti deve dimezzare i montepremi.
Ti pare un progetto reale senza vaccino?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:http://www.livetennis.it/post/330558/fe ... 0x1U8pTsSM

Poche volte sono stato così d'accordo con un opinione espressa da un giocatore.

F.F.
Non parla come giocatore, è l’articolo di cui parlavamo prima.
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uglygeek ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:http://www.livetennis.it/post/330558/fe ... 0x1U8pTsSM

Poche volte sono stato così d'accordo con un opinione espressa da un giocatore.

F.F.
Non parla come giocatore, è l’articolo di cui parlavamo prima.
E' ancora giocatore, e scrive a chiare lettere che lui a US Open ci andrà.

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