Il tennis ai tempi del coronavirus.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Si è espresso anche il nostro Presidentissimo.
Binaghi: “Djokovic ha fatto una fesseria, ma resta in credito per la donazione per Bergamo”
https://www.sportface.it/tennis/binaghi ... mo/1061958
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Binaghi: “Djokovic ha fatto una fesseria, ma resta in credito per la donazione per Bergamo”
https://www.sportface.it/tennis/binaghi ... mo/1061958
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Ultima modifica di Monheim il mar giu 23, 2020 9:45 pm, modificato 1 volta in totale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
L'altro intelligente.....Monheim ha scritto:Si è espresso anche il nostro Presidentissimo.
Binaghi: “Djokovic ha fatto una fesseria, ma resta in credito per la donazione per Bergamo”
ttps://www.sportface.it/tennis/binaghi-djokovi ... mo/1061958
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Vabbè ha anche detto "Lo imploriamo di tornare a giocare a tennis e non fare altro" e “Abbiamo seguito per filo e per segno tutto quello che lui ha fatto durante l’Adria Tour, per fare esattamente il contrario"
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
La nazione covid-free
Nuggets star Nikola Jokic tested positive for the coronavirus in Serbia and his return to the U.S. is temporarily delayed. He’s been asymptomatic since testing positive last week. Jokic is expected to be cleared to travel to Denver within a week.
Nuggets star Nikola Jokic tested positive for the coronavirus in Serbia and his return to the U.S. is temporarily delayed. He’s been asymptomatic since testing positive last week. Jokic is expected to be cleared to travel to Denver within a week.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ma perchè baracconata? Un' esibizione, come tante altre...laplaz ha scritto:
Ok in Serbia magari il rischio è poco ma è stato veramente stupido come hanno gestito la baracconata dell'Adria Tour. E in questo non si può pensare che non ci sia dietro un bel po' di sbruffonaggine, strafottenza e molta ignoranza dal punto di vista medico.
Un organizzatore di eventi mica è tenuto ad avere competenze mediche, ci sono le autorità sanitarie per quello.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Che coincidenza, settimana scorsa girava questa foto qua:Super-Fabio ha scritto:La nazione covid-free
Nuggets star Nikola Jokic tested positive for the coronavirus in Serbia and his return to the U.S. is temporarily delayed. He’s been asymptomatic since testing positive last week. Jokic is expected to be cleared to travel to Denver within a week.
"La perdita di tempo non rientra nell'antisportivitá, è un difetto..."
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Quali colleghi? Molti hanno partecipato volontariamente alla sua iniziativa, non credo che ora possano prendersela con lui.s&v ha scritto:
Io ho detto che è un coglione, che merita di essere subissato di fischi e di essere trattato male dai colleghi.
Si dirà: avevano ragione quelli che hanno criticato fin da subito l' evento. D' accordissimo. Djokovic ha sbagliato - come evidente, anche se le responsabilità sono varie e le sue neppure le maggiori - e dovrebbe dimettersi dal ruolo che ricopre nell' ATP.
Fine.
Non c' è bisogno di fare tutto sto baccano.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
A parte il fatto che gli stati erano 3, ci sono molte nazioni che si sono comportate molto peggio nella gestione della pandemia, a cominciare dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna. E persino un paese civilissimo come la Svezia ha fatto peggio della Serbia.alessandro ha scritto:
se uno stato di irresponsabili permette le ammucchiate senza nessuna mascherina o altro, e uno organizza e partecipa a un torneo di esibizione (perche' crede che il virus si possa combattere con l'ottimismo) e' nella legalita' ma sbaglia pesantemente, si comporta da irresponsabile.
Molti errori sono stati commessi, e altri si stanno commettendo.
Le critiche ci stanno, ma cerchiamo di mantenere un minimo di obiettività, e di attribuire le responsabilità in modo corretto.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Si ma commetterli a giugno, quando ormai del virus si sa praticamente tutto, è molto più gravestefano61 ha scritto:A parte il fatto che gli stati erano 3, ci sono molte nazioni che si sono comportate molto peggio nella gestione della pandemia, a cominciare dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna. E persino un paese civilissimo come la Svezia ha fatto peggio della Serbia.alessandro ha scritto:
se uno stato di irresponsabili permette le ammucchiate senza nessuna mascherina o altro, e uno organizza e partecipa a un torneo di esibizione (perche' crede che il virus si possa combattere con l'ottimismo) e' nella legalita' ma sbaglia pesantemente, si comporta da irresponsabile.
Molti errori sono stati commessi, e altri si stanno commettendo.
Le critiche ci stanno, ma cerchiamo di mantenere un minimo di obiettività, e di attribuire le responsabilità in modo corretto.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Gli Stati Uniti sono quello che sono, ma non stanno organizzando eventi sportivi con tutto il pubblico.stefano61 ha scritto:A parte il fatto che gli stati erano 3, ci sono molte nazioni che si sono comportate molto peggio nella gestione della pandemia, a cominciare dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna. E persino un paese civilissimo come la Svezia ha fatto peggio della Serbia.alessandro ha scritto:
se uno stato di irresponsabili permette le ammucchiate senza nessuna mascherina o altro, e uno organizza e partecipa a un torneo di esibizione (perche' crede che il virus si possa combattere con l'ottimismo) e' nella legalita' ma sbaglia pesantemente, si comporta da irresponsabile.
Molti errori sono stati commessi, e altri si stanno commettendo.
Le critiche ci stanno, ma cerchiamo di mantenere un minimo di obiettività, e di attribuire le responsabilità in modo corretto.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Colpa di tutti, nessuno escluso, cazzata generale.
Chiaky, tutto il fórum ti è vicino
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Colpa d’Alfredo.Shakespeare ha scritto:Colpa di tutti, nessuno escluso, cazzata generale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Secondo me oltre a dimettersi ora dirà che non tornerà a giocare finché non si potrà viaggiare liberamente e giocare con il pubblico, vedrete.stefano61 ha scritto:Quali colleghi? Molti hanno partecipato volontariamente alla sua iniziativa, non credo che ora possano prendersela con lui.s&v ha scritto:
Io ho detto che è un coglione, che merita di essere subissato di fischi e di essere trattato male dai colleghi.
Si dirà: avevano ragione quelli che hanno criticato fin da subito l' evento. D' accordissimo. Djokovic ha sbagliato - come evidente, anche se le responsabilità sono varie e le sue neppure le maggiori - e dovrebbe dimettersi dal ruolo che ricopre nell' ATP.
Fine.
Non c' è bisogno di fare tutto sto baccano.
Se aveva poca voglia prima, figuriamoci adesso.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Mah, non so mica....tennisfan82 ha scritto:
ma commetterli a giugno, quando ormai del virus si sa praticamente tutto, è molto più grave
Stati Uniti e Gran Bretagna hanno perso un sacco di tempo all' inizio, quando ormai erano ben chiari gli effetti del Covid. La Svezia non ha addirittura mai corretto il tiro.
Gli errori è più facile commetterli a inizio o fine epidemia. La Serbia è verso la fine (salvo possibilissime ricadute), mentre gli USA sono ancora in piena emergenza, e il Regno Unito ne sta faticosamente uscendo ora. Vedremo come se la caveranno quando anche loro saranno in una situazione simile a quella della Serbia.
Chiaro che alcuni paesi stanno tornando ora troppo rapidamente alla normalità, ma non ci sono certo solo loro tra chi ha combinato guai.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Da venerdi' qui (Washington state) tornera' ad essere vietato uscire di casa senza mascherina. Torniamo indietro...stefano61 ha scritto:Mah, non so mica....tennisfan82 ha scritto:
ma commetterli a giugno, quando ormai del virus si sa praticamente tutto, è molto più grave
Stati Uniti e Gran Bretagna hanno perso un sacco di tempo all' inizio, quando ormai erano ben chiari gli effetti del Covid. La Svezia non ha addirittura mai corretto il tiro.
Gli errori è più facile commetterli a inizio o fine epidemia. La Serbia è verso la fine (salvo possibilissime ricadute), mentre gli USA sono ancora in piena emergenza, e il Regno Unito ne sta faticosamente uscendo ora. Vedremo come se la caveranno quando anche loro saranno in una situazione simile a quella della Serbia.
Chiaro che alcuni paesi stanno tornando ora troppo rapidamente alla normalità, ma non ci sono certo solo loro tra chi ha combinato guai.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Pare che l' UE stia valutando di impedire l' ingresso ai viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti:
https://edition.cnn.com/2020/06/23/poli ... index.html
Purtroppo, lì da voi la situazione dell' epidemia è ancora fuori controllo.
https://edition.cnn.com/2020/06/23/poli ... index.html
Purtroppo, lì da voi la situazione dell' epidemia è ancora fuori controllo.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Non dovrebbe applicarsi a me, essendo italiano, almeno sperostefano61 ha scritto:Pare che l' UE stia valutando di impedire l' ingresso ai viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti:
https://edition.cnn.com/2020/06/23/poli ... index.html
Purtroppo, lì da voi la situazione dell' epidemia è ancora fuori controllo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Regno Unito disastroso, ma adesso mortalità quasi scomparsa come tutta l'Europa Occidentale.stefano61 ha scritto:Mah, non so mica....tennisfan82 ha scritto:
ma commetterli a giugno, quando ormai del virus si sa praticamente tutto, è molto più grave
Stati Uniti e Gran Bretagna hanno perso un sacco di tempo all' inizio, quando ormai erano ben chiari gli effetti del Covid. La Svezia non ha addirittura mai corretto il tiro.
Gli errori è più facile commetterli a inizio o fine epidemia. La Serbia è verso la fine (salvo possibilissime ricadute), mentre gli USA sono ancora in piena emergenza, e il Regno Unito ne sta faticosamente uscendo ora. Vedremo come se la caveranno quando anche loro saranno in una situazione simile a quella della Serbia.
Chiaro che alcuni paesi stanno tornando ora troppo rapidamente alla normalità, ma non ci sono certo solo loro tra chi ha combinato guai.
Europa Orientale già detto dell'atteggiamento che hanno avuto .
Minimo quarantenare chi viene da Stati Uniti, Sud America e Asia mi pare scelta di buon senso da parte degli Europei , molto più che incazzarsi con chi va in spiaggia a Mondello o si diverte a Lagonegro o Trieste dove già settimane fa c'era il Nulla.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Vediamo di dissipare un po' con il lume della ragione questo mostruoso djano bifronte della concezione del virus derivata da un colposo lutto nazionale unita all'antipatia per il numero 1 dell'era ATP
- Premessa: con le dovute eccezioni, molti di voi si sono messi a usare la mascherina solo quando obbligati dalla legge, negandone anche l'efficacia prima. La grande maggioranza degli italiani ha fatto cosi' e sono venuti fuori decine di migliaia di morti. A voi giudicare se queste persone siano state non normali e criminali, moralmente responsabili di omicidi, anche se non legalmente perseguibili.
- No, non succede solo nei Balcani che si possano fare eventi e feste con 1000 persone. Succede in molti paesi, succede dove vivo, succede in Corea dove ormai molte settimane fa una discoteca con 500 persone e' stata contaminata, e cosi' via. Fin qui, pero', questo modo libertino di vivere non ha causato grandi danni, non ha causato ne' un Brasile, ne' un New York, ne' una Florida, ne' una Lombardia, ne' una Svezia. Li causera' o no? Non ci sono ancora evidenze, lo vedremo, ma no, le evidenze iniziali sono molto minori di quelle che c'erano a febbraio in Lombardia (quando molti di voi dicevano che non bisognava chiuderla) o piu' tardi in Svezia.
- Praticamente ovunque quasi ogni evento sportivo inizia nei tempi e modi permessi dallo stato. Qualcuno aggiunge precuazioni aggiuntive, ma e' del tutto normale ricominciare a vivere come prima lo sport ove permesso dalla legge. Se Djokovic e' un criminale, questo tipo di criminali, nello sport, ha migliaia e migliaia di elementi
- Non ci sono solo gli eventi sportivi: ci sono pub, discoteche, birrerie, trattorie, bar, ristoranti, piscine, palestre, tutte piene di gente in mezza europa, al chiuso, senza mascherina. Che vi piaccia o meno, questo forse causera' migliaia di morti ma fin qui non o ha fatto. Non credo ci sia evidenza se lo fara'. Ma se lo fara', queste persone saranno responsabili quanto Djokovic. Anzi direi di piu', perche' se ho pagato un abbonamento annuale e non mi rendi i soldi, mi inviti molto di piu' ad andare che non organizzando un evento extra.
Ma SOPRATTUTTO: Djokovic ha organizzato uno spettacolo. Senza obbligare nessun partecipante o spettatore ad andare. Questo in un contesto continentale dove milioni di lavoratori, noi, dobbiamo andare al lavoro, spesso senza precauzioni adeguate, senza che possiamo farci niente e con conseguenze fin qui maggiori (vedi il mattatoio in Germania). Con l'alternativa di doversi licenziare (peraltro qui molto considerata, ricordo che quando dicevo che volevo ritornare al lavoro mi e' stato pure risposto come se stessi anteponendo lo stipendio alla mia stessa vita Il che magari succedera' eh, ma e' tutto sommato ben improbabile: poi si sa, accadono anche diverse cose improbabili).
Se Djokovic e' un criminale, qualunque datore di lavoro che richiede presenza fisica lo e' 100 volte di piu'. Non solo, ma pernsiamo a quanti lavoratori hanno dovuto continuare a lavorare anche in piena pandemia per garantire servizi 'essenziali'. Erano davvero tutti essenziali o forse noi potevamo rinunciare ad alcuni di essi e farli stare a casa? Forse siamo stati criminali anche noi a non farlo? Si parla di persone costrette a lavorare in condizioni di insicurezza, decine di milioni di persone. Non persone che hanno deciso di partecipare a uno spettacolo conoscendo tutti i rischi del caso.
- Premessa: con le dovute eccezioni, molti di voi si sono messi a usare la mascherina solo quando obbligati dalla legge, negandone anche l'efficacia prima. La grande maggioranza degli italiani ha fatto cosi' e sono venuti fuori decine di migliaia di morti. A voi giudicare se queste persone siano state non normali e criminali, moralmente responsabili di omicidi, anche se non legalmente perseguibili.
- No, non succede solo nei Balcani che si possano fare eventi e feste con 1000 persone. Succede in molti paesi, succede dove vivo, succede in Corea dove ormai molte settimane fa una discoteca con 500 persone e' stata contaminata, e cosi' via. Fin qui, pero', questo modo libertino di vivere non ha causato grandi danni, non ha causato ne' un Brasile, ne' un New York, ne' una Florida, ne' una Lombardia, ne' una Svezia. Li causera' o no? Non ci sono ancora evidenze, lo vedremo, ma no, le evidenze iniziali sono molto minori di quelle che c'erano a febbraio in Lombardia (quando molti di voi dicevano che non bisognava chiuderla) o piu' tardi in Svezia.
- Praticamente ovunque quasi ogni evento sportivo inizia nei tempi e modi permessi dallo stato. Qualcuno aggiunge precuazioni aggiuntive, ma e' del tutto normale ricominciare a vivere come prima lo sport ove permesso dalla legge. Se Djokovic e' un criminale, questo tipo di criminali, nello sport, ha migliaia e migliaia di elementi
- Non ci sono solo gli eventi sportivi: ci sono pub, discoteche, birrerie, trattorie, bar, ristoranti, piscine, palestre, tutte piene di gente in mezza europa, al chiuso, senza mascherina. Che vi piaccia o meno, questo forse causera' migliaia di morti ma fin qui non o ha fatto. Non credo ci sia evidenza se lo fara'. Ma se lo fara', queste persone saranno responsabili quanto Djokovic. Anzi direi di piu', perche' se ho pagato un abbonamento annuale e non mi rendi i soldi, mi inviti molto di piu' ad andare che non organizzando un evento extra.
Ma SOPRATTUTTO: Djokovic ha organizzato uno spettacolo. Senza obbligare nessun partecipante o spettatore ad andare. Questo in un contesto continentale dove milioni di lavoratori, noi, dobbiamo andare al lavoro, spesso senza precauzioni adeguate, senza che possiamo farci niente e con conseguenze fin qui maggiori (vedi il mattatoio in Germania). Con l'alternativa di doversi licenziare (peraltro qui molto considerata, ricordo che quando dicevo che volevo ritornare al lavoro mi e' stato pure risposto come se stessi anteponendo lo stipendio alla mia stessa vita Il che magari succedera' eh, ma e' tutto sommato ben improbabile: poi si sa, accadono anche diverse cose improbabili).
Se Djokovic e' un criminale, qualunque datore di lavoro che richiede presenza fisica lo e' 100 volte di piu'. Non solo, ma pernsiamo a quanti lavoratori hanno dovuto continuare a lavorare anche in piena pandemia per garantire servizi 'essenziali'. Erano davvero tutti essenziali o forse noi potevamo rinunciare ad alcuni di essi e farli stare a casa? Forse siamo stati criminali anche noi a non farlo? Si parla di persone costrette a lavorare in condizioni di insicurezza, decine di milioni di persone. Non persone che hanno deciso di partecipare a uno spettacolo conoscendo tutti i rischi del caso.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Certamente un’esibizione di tennis non è un servizio essenziale.
C’è una ragione, poi, se stanno facendo il campionato di calcio senza pubblico e non con gli stadi aperti e chi ci va sono fatti suoi, è adulto e non lo obbliga nessuno.
C’è una ragione, poi, se stanno facendo il campionato di calcio senza pubblico e non con gli stadi aperti e chi ci va sono fatti suoi, è adulto e non lo obbliga nessuno.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
1) nessuno ha mai detto che djokovic è un criminale. Molti o quasi tutti hanno detto che è un pirla, un negazionista, uno stupido uno sciagurato uno sconsiderato uno succube di credenze assurde e che quindi non vede i pericoli reali.
2) la probabilità di diffondere una pandemia in atto organizzando tour di esibizione con 10000 persone che assistono senza distanziamento o mascherine e stanno lì per ore e ore è alta.
3) i numeri precisi non lo so, ma solo tra tennisti e loro collaboratori ci sono una decina di persone che hanno preso il coronavirus, immagino una cosa simile sarà successa anche tra il pubblico.
4) nessuno era obbligato ad andarci, ma se l’atleta più conosciuto ed amato fa una esibizione, e lo stato è così stupido da non vietarla è logico che i ragazzotti ci vadano in massa, succederebbe anche qui se aprissero gli stadi di calcio. Ma la responsabilità sarebbe anche dei club che spingono per giocare col pubblico, come è di djokovic che ha organizzato il tour e poi degli altri tennisti che si sono aggregati.
5) se io dico che grazie alla meditazione posso saltare da 10 metri senza farmi nulla e altri 20 mi seguono perché credono in me, e tutti mi dicono che è pericoloso, io salto e gli altri con me, e tutti si rompono le gambe... come minimo del pirla me lo danno.
6) se l’atp Con tutti i soldi in ballo ha fatto saltare tutti i tornei fino a metà agosto e comunque ci saranno una serie di precauzioni, ci sarà un motivo...
Poi non ho mai capito la cosa “è legale quindi va bene”.
Come se avessi un figlio di 16 anni e gli preparo la colazione con la vodka, è legale...
2) la probabilità di diffondere una pandemia in atto organizzando tour di esibizione con 10000 persone che assistono senza distanziamento o mascherine e stanno lì per ore e ore è alta.
3) i numeri precisi non lo so, ma solo tra tennisti e loro collaboratori ci sono una decina di persone che hanno preso il coronavirus, immagino una cosa simile sarà successa anche tra il pubblico.
4) nessuno era obbligato ad andarci, ma se l’atleta più conosciuto ed amato fa una esibizione, e lo stato è così stupido da non vietarla è logico che i ragazzotti ci vadano in massa, succederebbe anche qui se aprissero gli stadi di calcio. Ma la responsabilità sarebbe anche dei club che spingono per giocare col pubblico, come è di djokovic che ha organizzato il tour e poi degli altri tennisti che si sono aggregati.
5) se io dico che grazie alla meditazione posso saltare da 10 metri senza farmi nulla e altri 20 mi seguono perché credono in me, e tutti mi dicono che è pericoloso, io salto e gli altri con me, e tutti si rompono le gambe... come minimo del pirla me lo danno.
6) se l’atp Con tutti i soldi in ballo ha fatto saltare tutti i tornei fino a metà agosto e comunque ci saranno una serie di precauzioni, ci sarà un motivo...
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
non in Serbia, dove la gente puo' andare allo stadio. Sono tutti criminali anche il 100% dei presidenti della squadre sportive?uglygeek ha scritto:Certamente un’esibizione di tennis non è un servizio essenziale.
C’è una ragione, poi, se stanno facendo il campionato di calcio senza pubblico e non con gli stadi aperti e chi ci va sono fatti suoi, è adulto e non lo obbliga nessuno.
Ricordo che in Italia i club di calcio hanno fatto eventi di massa a Bergamo quando Bergamo era il centro mondiale della pandemia. Se i serbi sono criminali il presidente dell'Atalanta che e', Hannibal Lecter?
Si puo' discutere sulle leggi serbe (pero' fin qui loro hanno meno di 500 morti, eh, anche considerando gli stadi pieni di gente, vedremo cosa succedera', ovviamente), ma non ha senso criminalizzare gli organizzatori di eventi sportivi senza criminalizzare allo stesso modo altri servizi non essenziali (discoteche, pub, ristoranti, musei, cinema, teatri, palestre , piscine) con quasi tutti i proprietari e gestori che hanno insisitito che lo stato togliesse i divieti e hanno riaperto subito appena legale. Non potevano rimanere chiusi per sicurezza? Non potevano rimanere chiusi i ristoratori lombardi prima di esserne costretti?
E non ha senso alcuno criminalizzare tutti costoro, gestori di servizi e beni che la gente decide liberamente di comprare, senza criminalizzare molto molto di piu' tutti quelli che chiedono ai lavoratori di lavorare o di doversi licenziare, gente costretta a rischiare la salute. O il mio collega di stanza senza mascherina in ufficio, adesso di fronte a me. Che mi costringe a rischiare o licenziarmi, e pure contro il regolamento aziendale (ma lo fanno tutti e magari lo faro' anche i).
E non ha senso criminalizzare chi non ha la mascherina adesso e non chi non la portava in Italia a marzo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
No, e' stato accusato di azioni moralmente molto gravi. Anche se legali. Che sia un pirla negazionista sono d'accordo (e questa semmai e' una scusante morale aggiuntiva, come in effetti e' una scusante per tutti gli italiani che a marzo non usavano la mascherina)alessandro ha scritto:1) nessuno ha mai detto che djokovic è un criminale. Molti o quasi tutti hanno detto che è un pirla, un negazionista, uno stupido uno sciagurato uno sconsiderato uno succube di credenze assurde e che quindi non vede i pericoli reali.
E' alta, ma in Serbia e Croazia adesso non altissima, non e' come i Lombardia a Marzo (dove in effetti per me e' stato grave). Al momento, i paesi che non hanno reagito a marzo in tempo hanno avuto delle stragi, i paesi molto larghi durante la fase due non hanno provocato gravi danni. Almeo fin qui. Djokovic vive in un paese dove ogni weekend ci sono esibizioni con decine di migliaia di persone per ore senza distanziamento e mascherina. Io non lo farei e nemmeno lo consentirei, ma e' discutibile. Di certo la responsabilita' del legislatore, nel caso, e' molto maggiore.2) la probabilità di diffondere una pandemia in atto organizzando tour di esibizione con 10000 persone che assistono senza distanziamento o mascherine e stanno lì per ore e ore è alta.
Puo' essere come no, magari semplicemente un tennista era infetto e molto contagioso e stop.3) i numeri precisi non lo so, ma solo tra tennisti e loro collaboratori ci sono una decina di persone che hanno preso il coronavirus, immagino una cosa simile sarà successa anche tra il pubblico.
E' anche logico che se aprono ristoranti, spiagge e discoteche la gente ci vada in massa. Eppure, da quando e' legale, il 99% abbondante ha aperto. E il 99% abbondante e' stato aperto in condizioni gravissime a marzo prima che fosse vietato.4) nessuno era obbligato ad andarci, ma se l’atleta più conosciuto ed amato fa una esibizione, e lo stato è così stupido da non vietarla è logico che i ragazzotti ci vadano in massa, succederebbe anche qui se aprissero gli stadi di calcio. Ma la responsabilità sarebbe anche dei club che spingono per giocare col pubblico, come è di djokovic che ha organizzato il tour e poi degli altri tennisti che si sono aggregati.
su questo concordo5) se io dico che grazie alla meditazione posso saltare da 10 metri senza farmi nulla e altri 20 mi seguono perché credono in me, e tutti mi dicono che è pericoloso, io salto e gli altri con me, e tutti si rompono le gambe... come minimo del pirla me lo danno.
si', il motivo principale e' che l'atp e' un circuito mondiale e la situazione fuori dall'Europa e' grave. Se nessuno o quasi puo' entrare in Europa da fuori adesso ci sara' un motivo, ma cio' non implica che gli europei possano viaggiare come vogliono quasi ovunque senza fare alcun test o quarantena.6) se l’atp Con tutti i soldi in ballo ha fatto saltare tutti i tornei fino a metà agosto e comunque ci saranno una serie di precauzioni, ci sarà un motivo...
Non credo che lo sia, ma non e' quello il punto.Poi non ho mai capito la cosa “è legale quindi va bene”.
Come se avessi un figlio di 16 anni e gli preparo la colazione con la vodka, è legale
Il punto e' che Djokovic ha fatto un'azione legale che hanno fatto altre centinaia di migliaia di persone, con altre centinaia di migliaia di persone che hanno fatto azioni molto peggiori senza che nessuno dicesse nulla.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Hai usato la parola criminale giusto una ventina di volteNickognito ha scritto:non in Serbia, dove la gente puo' andare allo stadio. Sono tutti criminali anche il 100% dei presidenti della squadre sportive?uglygeek ha scritto:Certamente un’esibizione di tennis non è un servizio essenziale.
C’è una ragione, poi, se stanno facendo il campionato di calcio senza pubblico e non con gli stadi aperti e chi ci va sono fatti suoi, è adulto e non lo obbliga nessuno.
Ricordo che in Italia i club di calcio hanno fatto eventi di massa a Bergamo quando Bergamo era il centro mondiale della pandemia. Se i serbi sono criminali il presidente dell'Atalanta che e', Hannibal Lecter?
Si puo' discutere sulle leggi serbe (pero' fin qui loro hanno meno di 500 morti, eh, anche considerando gli stadi pieni di gente, vedremo cosa succedera', ovviamente), ma non ha senso criminalizzare gli organizzatori di eventi sportivi senza criminalizzare allo stesso modo altri servizi non essenziali (discoteche, pub, ristoranti, musei, cinema, teatri, palestre , piscine) con quasi tutti i proprietari e gestori che hanno insisitito che lo stato togliesse i divieti e hanno riaperto subito appena legale. Non potevano rimanere chiusi per sicurezza? Non potevano rimanere chiusi i ristoratori lombardi prima di esserne costretti?
E non ha senso alcuno criminalizzare tutti costoro, gestori di servizi e beni che la gente decide liberamente di comprare, senza criminalizzare molto molto di piu' tutti quelli che chiedono ai lavoratori di lavorare o di doversi licenziare, gente costretta a rischiare la salute. O il mio collega di stanza senza mascherina in ufficio, adesso di fronte a me. Che mi costringe a rischiare o licenziarmi, e pure contro il regolamento aziendale (ma lo fanno tutti e magari lo faro' anche i).
E non ha senso criminalizzare chi non ha la mascherina adesso e non chi non la portava in Italia a marzo.
A me è sembrato semplicemente stupido e arrogante, non so cosa centri il crimine in questo.
Anche ben poco lungimirante, non in grado di valutare le conseguenze mediatiche di possibili eventi negativi.
Inutilmente caotico e per questo motivo giustamente criticato dai giocatori stessi.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ho organizzato un suicidio di massa, ma non siete obbligati a partecipare.
Info in privato. Astenersi perditempo.
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tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Djokovic mi sembra abbastanza stupido e arrogante in generale, probabilmente lo e' anche mentre orina.laplaz ha scritto: A me è sembrato semplicemente stupido e arrogante, non so cosa centri il crimine in questo.
Anche ben poco lungimirante, non in grado di valutare le conseguenze mediatiche di possibili eventi negativi.
Inutilmente caotico e per questo motivo giustamente criticato dai giocatori stessi.
Poco lungimirante immagino di si', il mondo del tennis non e' quello del calcio che se mandi l'Atalanta all'estero e riempi lo stadio in casa in piena pandemia vieni celebrato.
Io ho letto che ha
- sbagliato GRAVEMENTE
- potrebbe avere vite sulla coscienza
- tutto questo e' accaduto perche' e' ha idee stupide e negazioniste
- tirati in mezzo paragoni con lo stuprare bambine, suicidi di massa e fare sesso non protetto avendo l'Aids (lo so, non veri paragoni, ma comunque esempi tirati in mezzo)
- che e' molto piu' grave fare queste cose a giugno che non a marzo
- e' stato molto GRAVE andare in discoteca (saranno stati ventimila persone o sara' stata una normale discoteche come quelle aperte in mezza Europa?)
- E' stato l'UNICO evento sportivo non a porte chiuse
- l'iniziativa non aveva buone intenzioni (torneo per beneficenza mettendo insieme in amicizia nazioni rivali e giocando con bambini)
- ha dimostrato di essere una persona NON NORMALE
e questo solo su mymag, altrove si legge di tutto.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Djokovic comunque non vive in Serbia ma tra Montecarlo e un po’ tutto il mondo, non è uno della periferia di Belgrado. Un minimo di conoscenza di ciò che accade nel mondo dovrebbe averla.
Il parallelo con i ristoranti italiani non ha senso visto che qui ci sono tante regole precise su distanziamento disinfezione etc.
Ho letto ora un articolo su ubitennis interessante.
In pratica dice, riportando l’equipe, che djokovic ha una visione messianica di se stesso che lo rende superiore alle leggi della natura (può essere, sembra dalle strampalate dichiarazioni non so) e che questo tour con bagni di folla discoteche partite a basket migliaia di spettatori fosse un segnale forte alla USTA a all’atp Per dire “siete esagerati con le vostre regolette, nel limitare il pubblico, nel limitare le 10 persone che mi porto dietro, vi faccio vedere io, faccio un lunapark tanto non succede nulla”.
E invece le leggi della natura valgono per tutti, anche per lui e persino in Serbia.
Il parallelo con i ristoranti italiani non ha senso visto che qui ci sono tante regole precise su distanziamento disinfezione etc.
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In pratica dice, riportando l’equipe, che djokovic ha una visione messianica di se stesso che lo rende superiore alle leggi della natura (può essere, sembra dalle strampalate dichiarazioni non so) e che questo tour con bagni di folla discoteche partite a basket migliaia di spettatori fosse un segnale forte alla USTA a all’atp Per dire “siete esagerati con le vostre regolette, nel limitare il pubblico, nel limitare le 10 persone che mi porto dietro, vi faccio vedere io, faccio un lunapark tanto non succede nulla”.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
L’Atalanta ha giocato a Bergamo l’ultima volta il 19 febbraio.
Poi la settimana scorsa a porte chiuse.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ma basta con queste regole italiane, non ce le ha nessuno o quasi queste regole. Qua i ristoranti sono come erano un anno fa. Stesse precauzioni, stesse persone, o quasi. Cosi' in molti paesi. E non sta succedendo nulla. Succedera'? E' una ipotesi, ma certo non siamo come a 'Milanononsiferma'.Il parallelo con i ristoranti italiani non ha senso visto che qui ci sono tante regole precise su distanziamento disinfezione etc.
Sono cose normali, ieri c'era un bel concerto vicino a casa mia con le persone ammassate insieme senza mascherina. Non si sentivano messia, erano persone come tutti.
Interi paesi stanno vivendo vite normali senza conseguenze negative da settimane, se non un leggero aumento di casi per lo piu' senza ricoveri e dei focolai di solito nati o in luoghi di lavoro o di alloggio, non di svago.
Si sta leggendo della ubris di Nole a torso nudo, immagino che normalmente in discoteca la gente sta in giacca e cravatta ferma senza sudare e stando a metri di distanza.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
La mia iperbole del suicidio di massa era in risposta al tuo punto contestatorio, a mio avviso debole e sciocco, secondo cui se uno organizza un evento la gente non è obbligata ad andarci.Nickognito ha scritto: - tirati in mezzo paragoni con lo stuprare bambine, suicidi di massa e fare sesso non protetto avendo l'Aids (lo so, non veri paragoni, ma comunque esempi tirati in mezzo.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
ed ha viaggiato a Valencia il 10 marzo con il suo allenatore che si sentiva malealessandro ha scritto:L’Atalanta ha giocato a Bergamo l’ultima volta il 19 febbraio.
Poi la settimana scorsa a porte chiuse.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
quindi per te e' debole e sciocco dire che e' piu' responsabile chi crea dei rischi a dei lavoratori che se non rischiano perdono il lavoro rispetto a chi organizza eventi a cui la gente non e' obbligata ad andare. Prendo attoMonheim ha scritto: La mia iperbole del suicidio di massa era in risposta al tuo punto contestatorio, a mio avviso debole e sciocco, secondo cui se uno organizza un evento la gente non è obbligata ad andarci.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
se è legale, io ci sono.Monheim ha scritto:Ho organizzato un suicidio di massa, ma non siete obbligati a partecipare.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
che poi almeno fateli bene gli esempi, organizzare i suicidi di massa non e' legale
Potevate prendere come esempio, boh: un raduno di motociclette. Un raduno di fumatori. Una grigliata di carne di boh, maiala, mucca o cane. Un raduno di arrampicata (1750 morti l'anno), un meeting di pugilato (un pugile ogni 2200 che partecipa muore durante l'evento), un raduno di deltaplano (una persona ogni 560 che ci prova muore).
Organizzando 10mila persone a provare il deltaplano, avremmo in media 18 morti. Vedremo se l'Adria Tour provochera' piu' morti, boh....
Potevate prendere come esempio, boh: un raduno di motociclette. Un raduno di fumatori. Una grigliata di carne di boh, maiala, mucca o cane. Un raduno di arrampicata (1750 morti l'anno), un meeting di pugilato (un pugile ogni 2200 che partecipa muore durante l'evento), un raduno di deltaplano (una persona ogni 560 che ci prova muore).
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ci sono anch’io se si rispetta il distanziamento di 1 metro.eddie v. ha scritto:se è legale, io ci sono.Monheim ha scritto:Ho organizzato un suicidio di massa, ma non siete obbligati a partecipare.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Non ci sono 10.000 lavoratori ammassati a 1 cm uno dall’altro per ore.Nickognito ha scritto:quindi per te e' debole e sciocco dire che e' piu' responsabile chi crea dei rischi a dei lavoratori che se non rischiano perdono il lavoro rispetto a chi organizza eventi a cui la gente non e' obbligata ad andare. Prendo attoMonheim ha scritto: La mia iperbole del suicidio di massa era in risposta al tuo punto contestatorio, a mio avviso debole e sciocco, secondo cui se uno organizza un evento la gente non è obbligata ad andarci.
In Italia si lavora tutti ora e non ci sono esplosioni di focolai mentre, mi dicevi tu, che in Repubblica Ceca con le leggi a cazxo rt è andato sopra 1 e se ne fregano.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Comunque anche djokovic ha detto di essere profondamente pentito per quello che ha fatto e spera di non aver provocato conseguenze gravi per nessuno.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Lo spero benealessandro ha scritto:Comunque anche djokovic ha detto di essere profondamente pentito per quello che ha fatto e spera di non aver provocato conseguenze gravi per nessuno.
Ci mancherebbe solo difendesse la cavolata.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
certo, che volevi che dicesse, che era devastato per non poter partecipare all'ultima tappa del tour?alessandro ha scritto:Comunque anche djokovic ha detto di essere profondamente pentito per quello che ha fatto e spera di non aver provocato conseguenze gravi per nessuno.
Chiaro che per pubbliche relazioni devi dire cosi' e che sara' davvero dispiaciuto.
Se domani scoppia un'epidemia nel tuo albergo immagino anche tu dirai che sei dispiaciuto e che non ci siano conseguenze gravi per nessuno
Non per questo lo tieni chiuso (o si? Boh. Di sicuro mi dirai che le precauzioni che prendi le avresti prese anche senza nessun obbligo legale, esattamente le stesse, quello ci credo se me lo dici).
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Non devi essere un premio Nobel per la medicina per presumere che organizzare una roba con decine di migliaia di persone appiccicate un bel rischio lo prendi. È che ognuno guarda ai propri interessi.stefano61 ha scritto:Ma perchè baracconata? Un' esibizione, come tante altre...laplaz ha scritto:
Ok in Serbia magari il rischio è poco ma è stato veramente stupido come hanno gestito la baracconata dell'Adria Tour. E in questo non si può pensare che non ci sia dietro un bel po' di sbruffonaggine, strafottenza e molta ignoranza dal punto di vista medico.
Un organizzatore di eventi mica è tenuto ad avere competenze mediche, ci sono le autorità sanitarie per quello.
Djokovic per dimostrare che è possibile fare tutto senza conseguenze e gli organizzatori per fare soldi e la Serbia non ha brillato per prudenza e lungimiranza se vogliamo essere teneri.
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