Il tennis ai tempi del coronavirus.

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alessandro
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da alessandro »

stefano61 ha scritto:
alessandro ha scritto:
ma io sostengo proprio che e' una cazzata fare una festa con centinaia di estranei senza distanziamenti e mascherine anche a montecarlo.
non e che i ricchi non siano contagiosi, hanno solo la possibilita' di curarsi meglio.

nel principato di monaco hanno 102 casi confermati di covid, e credo che nella discoteca ci sia gente anche di fuori.

Monte carlo in percentuale e' messo come l'Iran
Sì, io rispondevo a Uglygeek.... Questo è un argomento diverso.

Dobbiamo innanzitutto vedere come sono le normative locali. Se la festa non ha violato alcun protocollo del Principato, ciascuno è libero di decidere se correre i rischi ad esso collegati oppure no. Non ci sono particolari ragioni per scagliarsi contro Zverev, non più di quanto ce ne sarebbero se Zverev decidesse di scalare in cordata il K2. Saranno anche affari suoi che rischi nella vita si sente di poter correre nel rispetto delle leggi.

Anche scalare il K2 a me sembra una cazzata :) Però, troverei assurda una campagna moralizzatrice contro l' alpinismo.

Se proprio vogliamo criticare qualcuno - se è vero che Montecarlo è messo così male - dovremmo farlo piuttosto nei confronti delle autorità locali, che consentono feste e assembramenti senza restrizioni.

Del resto, Anthony Fauci sta dicendo in queste ore che gli Stati Uniti, se non si decidono ad assumere misure un po' più severe, rischiano 100.000 nuovi casi al giorno. Direi che diversi Governatori, da quelle parti, si stanno comportando in maniera molto meno accorta del giovane Zverev.
Dico che un professionista dovrebbe fare scelte che prescindono dai divieti locali, come se uno sportivo a cui piace fare motocross, va a fare un rally senza casco e protezioni in Uzbekistan perché li casco e protezioni non sono obbligatorie.

Qui c’è l’aggravante che oltre a fare male a te stesso infetti ancheamici parenti e colleghi tennisti se prendi il virus.

Nulla di illegale ma un comportamento criticabile.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da stefano61 »

alessandro ha scritto:
c’è l’aggravante che oltre a fare male a te stesso infetti anche amici parenti e colleghi tennisti se prendi il virus.
Il circuito ATP è fermo, e ci saranno controlli per tutti i giocatori appena riprendono i tornei... Non vedo tutti questi rischi per i colleghi. Nè capisco bene perchè si debba criticare qualcuno che rispetta le regole sanitarie del luogo in cui si trova.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da tennisfan82 »

Segnalo su Sky Sport Arena in questo momento un Pozzi-O.Rochus d'annata a Wimbledon :D
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da YesWeCan91 »

tennisfan82 ha scritto:Segnalo su Sky Sport Arena in questo momento un Pozzi-O.Rochus d'annata a Wimbledon :D
Ho visto un pezzetto mentre mangiavo,match cult,mi hanno colpito due cose,l’erba rapidissima e poi soprattutto l’impugnatura del dritto di Pozzi :oops: :D

Alla fine ha vinto Pozzi giusto? Pozzi in ottavi a Wimbledon :oops: Che anno era? 2000/2001 tipo?
Sta per succedere una cosa
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da tennisfan82 »

YesWeCan91 ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:Segnalo su Sky Sport Arena in questo momento un Pozzi-O.Rochus d'annata a Wimbledon :D
Ho visto un pezzetto mentre mangiavo,match cult,mi hanno colpito due cose,l’erba rapidissima e poi soprattutto l’impugnatura del dritto di Pozzi :oops: :D

Alla fine ha vinto Pozzi giusto? Pozzi in ottavi a Wimbledon :oops: Che anno era? 2000/2001 tipo?
2000. Ottavi a 35 anni suonati

Perse in 4 set contro Byron Black.

Qualche mese dopo i due Rochus ci avrebbero spedito in Serie B di Coppa Davis
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da s&v »

tennisfan82 ha scritto:
YesWeCan91 ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:Segnalo su Sky Sport Arena in questo momento un Pozzi-O.Rochus d'annata a Wimbledon :D
Ho visto un pezzetto mentre mangiavo,match cult,mi hanno colpito due cose,l’erba rapidissima e poi soprattutto l’impugnatura del dritto di Pozzi :oops: :D

Alla fine ha vinto Pozzi giusto? Pozzi in ottavi a Wimbledon :oops: Che anno era? 2000/2001 tipo?
2000. Ottavi a 35 anni suonati

Perse in 4 set contro Byron Black.

Qualche mese dopo i due Rochus ci avrebbero spedito in Serie B di Coppa Davis
Antipatici entrambi, ma Christophe era un mestierante scaltro mentre Olivier un gran talento, con un bellissimo rovescio a una mano coperto e anche un bel back. Di Olivier ricordo una grande partita a Halle contro il suo amico Federer persa di misura e una sconfitta al quinto proprio ai Championships contro Djokovic nel 2010, con il serbo che in un punto importante (a memoria direi una palla break) durante il quinto set gioco' uno dei punti più belli della carriera, uno scambio lunghissimo di qualità concluso da una stop volley di dritto in allungo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Comunque si va verso l'avere una presenza limitata di pubblico nella maggior parte degli eventi.

Sia agli Assoluti della scorsa settimana a Todi che nel torneo di Perugia c'era pubblico sugli spalti, in questi giorni stessa cosa a Prostejov per il torneo che vede coinvolte le tenniste ceche.

Nel weekend ad Atlanta torneo esibizione maschile che sarà uno dei primi eventi sportivi americani ad avere una parte di pubblico.

https://www.forbes.com/sites/adamzagori ... c1db796298

Previsto pubblico in capacità limitata anche per l'esibizione di Berlino di metà Luglio.

https://www.ubitennis.com/blog/2020/07/ ... sicurezza/

Gli organizzatori del torneo di WTA di Palermo hanno messo in vendita in questi giorni l'abbonamento per tutta la settimana. E a proposito del calendario WTA, è stato aggiunto il WTA di Praga sempre ad Agosto. Quindi due tornei sul rosso europeo prima della trasferta americana.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da alessandro »

stefano61 ha scritto:
alessandro ha scritto:
c’è l’aggravante che oltre a fare male a te stesso infetti anche amici parenti e colleghi tennisti se prendi il virus.
Il circuito ATP è fermo, e ci saranno controlli per tutti i giocatori appena riprendono i tornei... Non vedo tutti questi rischi per i colleghi. Nè capisco bene perchè si debba criticare qualcuno che rispetta le regole sanitarie del luogo in cui si trova.
In realtà zverev sarà in campo tra 10 giorni a Berlino.
Quindi può benissimo infettare i colleghi, sebbene avrà poco tempo perché saranno previsti tamponi.

Inoltre è richiesto a tennisti e staff di tenere comportamento consono (niente feste senza distanziamento mascherine etc.).

Purtroppo la differenza tra legale e consono è impossibile da spiegare.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Nickognito »

Se leggo Alessandro ancora un po'finisco a fare feste tutto il giorno e sparo a chiunque nomini mascherine e distanze. :D

Intanto io costretto a fare meeting di lavoro senza sicurezze e uno pensa alle feste....
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:Se leggo Alessandro ancora un po'finisco a fare feste tutto il giorno e sparo a chiunque nomini mascherine e distanze. :D

Intanto io costretto a fare meeting di lavoro senza sicurezze e uno pensa alle feste....
E è una cosa intelligente fare riunioni di lavoro senza distanziamento o mascherine?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
Nickognito ha scritto:Se leggo Alessandro ancora un po'finisco a fare feste tutto il giorno e sparo a chiunque nomini mascherine e distanze. :D

Intanto io costretto a fare meeting di lavoro senza sicurezze e uno pensa alle feste....
E è una cosa intelligente fare riunioni di lavoro senza distanziamento o mascherine?
Si.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Kalashnikov »

Tornano in bilico gli US Open dopo che sono stati registrati 48.000 casi di covid in un solo giorno. Secondo Mouratoglu non si giocherà. Così lui potrà continuare fino a dicembre con le sue esibizioni circensi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Kalashnikov ha scritto:Tornano in bilico gli US Open dopo che sono stati registrati 48.000 casi di covid in un solo giorno. Secondo Mouratoglu non si giocherà. Così lui potrà continuare fino a dicembre con le sue esibizioni circensi.
Ma NY è l’unico posto dove le cose non vanno male.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:
Kalashnikov ha scritto:Tornano in bilico gli US Open dopo che sono stati registrati 48.000 casi di covid in un solo giorno. Secondo Mouratoglu non si giocherà. Così lui potrà continuare fino a dicembre con le sue esibizioni circensi.
Ma NY è l’unico posto dove le cose non vanno male.
Giocheranno,qualunque cosa accada.
Anche senza Moratoglou ,Kyrgios, Nadal o Djokovic. Ci sono 400 milioni di motivi per farlo.

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Dalla prossima settimana in vendita i biglietti per il Roland Garros.

Capacità limitata al 50/60%, più o meno fino a 20.000 visitatori al giorno, 10.000 per la finale. Obbligatoria la mascherina negli spostamenti all'interno del circolo, raccomandata mentre si segue un match sugli spalti.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Nickognito »

Super-Fabio ha scritto:Dalla prossima settimana in vendita i biglietti per il Roland Garros.

Capacità limitata al 50/60%, più o meno fino a 20.000 visitatori al giorno, 10.000 per la finale. Obbligatoria la mascherina negli spostamenti all'interno del circolo, raccomandata mentre si segue un match sugli spalti.
Insomma, come l'Adria Tour in Croazia, solo con migliaia di persone in piu' :D Criminali! 20mila persone insieme, mascherina non obbligatoria! Un posto su due pieno e quindi distanza non rispettata!
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da stefano61 »

Super-Fabio ha scritto:
Obbligatoria la mascherina negli spostamenti all'interno del circolo, raccomandata mentre si segue un match sugli spalti.
Solo raccomandata?

Probabilmente, con solo il 60% dei posti occupati, ci sarà opportuno distanziamento.... E' ragionevole, sì.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da stefano61 »

Intanto, John Isner si è un po' spazientito su Twitter, rispondendo ad alcuni commenti relativi al prossimo evento in programma ad Atlanta:

https://www.ubitennis.com/blog/2020/07/ ... to-volete/

Si vede, anche qui, come sia difficile mantenere un atteggiamento equilibrato su queste problematiche.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

stefano61 ha scritto:
Super-Fabio ha scritto:
Obbligatoria la mascherina negli spostamenti all'interno del circolo, raccomandata mentre si segue un match sugli spalti.
Solo raccomandata?

Probabilmente, con solo il 60% dei posti occupati, ci sarà opportuno distanziamento.... E' ragionevole, sì.
Ma i posti sono uno attaccato all’altro, se quello seduto dietro è ammalato ti ammali, non scherziamo.
Ultima modifica di uglygeek il ven lug 03, 2020 8:22 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

stefano61 ha scritto:Intanto, John Isner si è un po' spazientito su Twitter, rispondendo ad alcuni commenti relativi al prossimo evento in programma ad Atlanta:

https://www.ubitennis.com/blog/2020/07/ ... to-volete/

Si vede, anche qui, come sia difficile mantenere un atteggiamento equilibrato su queste problematiche.
Rothenberg è un cagacazzi disumano, farebbe venir voglia di organizzare un Adria Tour 2.0 in Brasile solo per dispetto a lui. :D
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da tennisfan82 »

stefano61 ha scritto:Intanto, John Isner si è un po' spazientito su Twitter, rispondendo ad alcuni commenti relativi al prossimo evento in programma ad Atlanta:

https://www.ubitennis.com/blog/2020/07/ ... to-volete/

Si vede, anche qui, come sia difficile mantenere un atteggiamento equilibrato su queste problematiche.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Kalashnikov »

Quindi praticamente nonostante quello che ha combinato, Djokovic (supportato da Nadal e Federer probabilmente) continua a spingere per l'annullamento degli Us Open.

Tutto questo per impedire una finale tra Sinner e Berrettini #103#
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da ferryboat »

tennisfan82 ha scritto: Un altro imbecille.

Diciamo che il Covid sta facendo venir fuori la vera natura di certe persone
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Kalashnikov ha scritto:Quindi praticamente nonostante quello che ha combinato, Djokovic (supportato da Nadal e Federer probabilmente) continua a spingere per l'annullamento degli Us Open.

Tutto questo per impedire una finale tra Sinner e Berrettini #103#
Djokovic con che faccia ancora parla, non si capisce.

Se ricomincia l'NBA ad agosto e comincia il campionato MLB a fine luglio, e anche la NFL il giorno della finale degli US Open, non c'e' ragione per non giocare a New York. Poi stanno facendo tornei di golf negli Stati Uniti gia' dagli inizi di giugno.

Il problema della quarantena tornando in Europa pero' esiste davvero, ne avevo parlato anch'io qui e mi era stato risposto che:
1. i tennisti viaggiano su voli privati,
2. i tennisti fanno quello che vogliono, non sono soggetti alle regole come i comuni mortali, e
3. comunque basta fare un tampone all'arrivo.

Ma 1. non basta, 2. non e' vero, e 3. il tampone non elimina affatto la necessita' dei 14 giorni di quarantena.
Peraltro le regole (e le ho studiate benissimo) sono molto assurde, se uno che sta negli USA dice che deve andare in Europa per ragioni di lavoro e che si fermera' meno di 5 giorni, allora la quarantena non si applica. Idiozia allo stato puro. Le regole saranno riviste ogni 15 giorni, puo' darsi che a fine agosto la quarantena per chi arriva in Europa dagli States non ci sia piu'.

Io penso che alla fine agli US Open andranno soprattutto giocatori americani, e giocatori europei che non giocano bene sul rosso e sono pronti a rinunciare a un paio di tornei in Europa prima di Parigi per guadagnare una fetta del prize money degli US Open.
Alla fine al pubblico americano comunque interessa soprattutto il torneo femminile con Williams, Gauff e Osaka. Quello maschile sarebbe interessato meno di quello femminile anche se ci fossero stati i tre tenori, e nessuno dei tre andra' a New York in ogni caso, quindi per loro meglio se ci sono quasi solo americani nel tabellone maschile.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da stefano61 »

uglygeek ha scritto:
3. il tampone non elimina affatto la necessita' dei 14 giorni di quarantena.
Perchè non la elimina? In base a quale direttiva? E perchè farlo il tampone, se la quarantena rimane obbligatoria?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Ma chi ha detto che i tennisti fanno quello che vogliono :lol:

Semplicemente ho sostenuto che non è detto che non vengano presi accordi particolari per quanto riguarda competizioni e atleti. La maggior parte degli sportivi che sta viaggiando in questo momento tra i vari continenti la quarantena non la sta facendo, sottoponendosi a tampone sia alla partenza che all'arrivo. Evidentemente per loro tanto basta per differenziarli da noi comuni mortali. Vale per i giocatori NBA, per i lottatori UFC, anche per i tennisti. C'è il già citato caso di Berrettini che due giorni dopo essere atterrato in Francia era a giocare da Mouratoglu, ma anche Dimitrov non so quanti giorni abbia trascorso a Montecarlo tra il ritorno dagli US e la partita a Belgrado.

Se è per questo al momento ci sarebbe anche la quarantena nello stato di New York per molti. Eppure ho visto atleti che si sono spostati tra la Florida e NYC senza alcuna quarantena.

Tu dicesti "chi cazzo è Berrettini per non farsi la quarantena?" Non lo so, fatto sta che è più probabile che per loro ci siano delle concessioni particolari, a maggior ragione se si sottopongono a tamponi con una certa costanza. Questo a prescindere da quale sia effettivamente la situazione tra due mesi.

Il vero problema è che al momento sono tutte supposizioni e ricerche personali anche da parte loro, proprio come quelle che facciamo io e te. I giocatori e i rispettivi team sono allibiti e anche incazzati dalla mancanza di informazioni provenienti da ATP/WTA/ITF. Non sanno letteralmente nulla, ad esempio sulla faccenda della quarantena, ma anche su come ci si comporterebbe in caso di positività di un giocatore all'interno del torneo. Sono all'oscuro di tutto.

Sinner ad esempio vorrebbe giocare a Washington a metà Agosto, se deve fare la quarantena a fine Luglio deve partire....quando glielo vuoi far sapere? Stessa cosa per la situazione al ritorno dagli USA, che cambierebbe la programmazione di quasi tutti.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da marat77 »

Super-Fabio ha scritto:
stefano61 ha scritto:Intanto, John Isner si è un po' spazientito su Twitter, rispondendo ad alcuni commenti relativi al prossimo evento in programma ad Atlanta:

https://www.ubitennis.com/blog/2020/07/ ... to-volete/

Si vede, anche qui, come sia difficile mantenere un atteggiamento equilibrato su queste problematiche.
Rothenberg è un cagacazzi disumano, farebbe venir voglia di organizzare un Adria Tour 2.0 in Brasile solo per dispetto a lui. :D
Pessimo pessimo giornalismo quello di Rothenberg
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

stefano61 ha scritto:
uglygeek ha scritto:
3. il tampone non elimina affatto la necessita' dei 14 giorni di quarantena.
Perchè non la elimina? In base a quale direttiva? E perchè farlo il tampone, se la quarantena rimane obbligatoria?
https://it.wikipedia.org/wiki/Periodo_di_incubazione
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Super-Fabio ha scritto:Ma chi ha detto che i tennisti fanno quello che vogliono :lol:
[...]
Tu dicesti "chi cazzo è Berrettini per non farsi la quarantena?" Non lo so, fatto sta che è più probabile che per loro ci siano delle concessioni particolari.
Senza parole.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da stefano61 »

Non avere sintomi e risultare negativi al test, però, non si equivalgono. Vorrei capire quale protocollo dice che un negativo al test deve stare in quarantena per 14 giorni come chi non si è sottoposto al test.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

stefano61 ha scritto:
Non avere sintomi e risultare negativi al test, però, non si equivalgono. Vorrei capire quale protocollo dice che un negativo al test deve stare in quarantena per 14 giorni come chi non si è sottoposto al test.
Il test fatto al giorno zero del contagio non e' significativo, appunto a causa dell'incubazione, la malattia si puo' manifestare giorni dopo.
Altrimenti non avrebbe senso parlare di quarantena, basterebbe fare i test a chiunque arriva.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

uglygeek ha scritto:
Super-Fabio ha scritto:Ma chi ha detto che i tennisti fanno quello che vogliono :lol:
[...]
Tu dicesti "chi cazzo è Berrettini per non farsi la quarantena?" Non lo so, fatto sta che è più probabile che per loro ci siano delle concessioni particolari.
Senza parole.
Scusa eh, ma sono due cose diverse. Non è che il tennista fa il cazzo che gli pare disobbedendo a delle regole che gli vengono imposte. Sto appunto parlando di accordi che farebbero cadere quell'imposizione.

Alla fine sbaglierò, ma io non mi stupirei affatto se la USTA ad esempio dovesse trovare un accordo con Cuomo per togliere la quarantena a chi arriva nello stato di NY per giocare gli US Open, sostenendo appunto che i giocatori verrebbero testati più volte. Mentre magari "Chad Brenner" che atterra al JFK da Miami con lo stesso aereo di Coco Gauff sarà costretto a farla. Giusto o sbagliato che sia, non è stronzo nè il tennista nè io che dico che il mondo gira così. :)
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Super-Fabio ha scritto:Il vero problema è che al momento sono tutte supposizioni e ricerche personali anche da parte loro, proprio come quelle che facciamo io e te. I giocatori e i rispettivi team sono allibiti e anche incazzati dalla mancanza di informazioni provenienti da ATP/WTA/ITF. Non sanno letteralmente nulla, ad esempio sulla faccenda della quarantena, ma anche su come ci si comporterebbe in caso di positività di un giocatore all'interno del torneo. Sono all'oscuro di tutto.

Sinner ad esempio vorrebbe giocare a Washington a metà Agosto, se deve fare la quarantena a fine Luglio deve partire....quando glielo vuoi far sapere? Stessa cosa per la situazione al ritorno dagli USA, che cambierebbe la programmazione di quasi tutti.
E' molto difficile pero' per l'ATP dare informazioni che non ha. Si parla di tornei tra un mese e mezzo, e in una settimana puo' cambiare tutto. Ad esempio agli inizi di giugno sembrava che le cose si mettessero bene negli Stati Uniti, ora e' grossa crisi; in Italia sembrava tutto a posto ora ci sono segnali preoccupanti.
Secondo me hanno sbagliato a fare un calendario che richiede a tutti i migliori di andare negli Stati Uniti e poi tornare in Europa, avrebbero dovuto fare tornei paralleli in America e in Europa per minimizzare i viaggi intercontinentali, che sono comunque ancora un problema. Ora e' difficile capire cosa dovrebbe fare Sinner.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Super-Fabio ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Super-Fabio ha scritto:Ma chi ha detto che i tennisti fanno quello che vogliono :lol:
[...]
Tu dicesti "chi cazzo è Berrettini per non farsi la quarantena?" Non lo so, fatto sta che è più probabile che per loro ci siano delle concessioni particolari.
Senza parole.
Scusa eh, ma sono due cose diverse. Non è che il tennista fa il cazzo che gli pare disobbedendo a delle regole che gli vengono imposte. Sto appunto parlando di accordi che farebbero cadere quell'imposizione.
E' che differenza c'e', se l'ATP come dici finirebbe per dettare le leggi al governatore?
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
stefano61
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da stefano61 »

uglygeek ha scritto:
Il test fatto al giorno zero del contagio non e' significativo, appunto a causa dell'incubazione, la malattia si puo' manifestare giorni dopo.
Altrimenti non avrebbe senso parlare di quarantena, basterebbe fare i test a chiunque arriva.
Ma siamo sicuri di questa cosa? Dove sta scritta? La gente che risulta negativa al test la mettono ugualmente in quarantena? Fare test a tutti è ovviamente impossibile...
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uglygeek
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

stefano61 ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Il test fatto al giorno zero del contagio non e' significativo, appunto a causa dell'incubazione, la malattia si puo' manifestare giorni dopo.
Altrimenti non avrebbe senso parlare di quarantena, basterebbe fare i test a chiunque arriva.
Ma siamo sicuri di questa cosa? Dove sta scritta? La gente che risulta negativa al test la mettono ugualmente in quarantena? Fare test a tutti è ovviamente impossibile...
Non e' impossibile fare test a chi arriva da un altro continente, non sono cosi' tanti.
Se per caso prendi il virus da uno seduto nello stesso volo, quando arrivi sei ammalato ma al test ancora non risulta, mi sembra logico.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da stefano61 »

uglygeek ha scritto:
Non e' impossibile fare test a chi arriva da un altro continente, non sono cosi' tanti.
Non sarà impossibile, però non li fanno.

Chi è negativo al test non va in quarantena. Ci va chi è positivo, e chi non è stato testato. Il periodo d' incubazione riguarda il possibile manifestarsi dei sintomi, non la presenza del virus. Il test non stabilisce se sei malato, ma se hai contratto il virus.
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Super-Fabio
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

uglygeek ha scritto:
Super-Fabio ha scritto:
uglygeek ha scritto: Senza parole.
Scusa eh, ma sono due cose diverse. Non è che il tennista fa il cazzo che gli pare disobbedendo a delle regole che gli vengono imposte. Sto appunto parlando di accordi che farebbero cadere quell'imposizione.
E' che differenza c'e', se l'ATP come dici finirebbe per dettare le leggi al governatore?
Boh, forse non ci capiamo. In termini pratici nessuna, ma è per dire che non è lo stronzo Jannik Sinner o Pablo Andujar perchè di loro spontanea volontà non seguono le regole e se ne infischiano. Se stiamo invece a discutere sul fatto che "non è giusto" che ci siano regole diverse, beh...onestamente non so che dirti. Cioè, non lo scopriamo oggi che su questo pianeta in base ai soldi che si hanno o alla professione che si svolge ci siano delle categorie privilegiate rispetto ad altre.

Esempio recente anche se un pò diverso, ma comunque attinente: quando Conte a Marzo con un DPCM vietò le attività sportive nelle regioni del nord, ad eccezione dei professionisti che avrebbero potuto continuare la serie A (e giocarono una giornata prima che la cosa precipitasse del tutto). Ma lo stesso vale per tutte le competizioni sportive ricominciate nell'ultimo mese. Anche la FIGC ha fatto mesi di pressione sul governo, come magari la USTA potrebbe fare su Cuomo.

Altra situazione eticamente discutibile: NBA, MLS, MLB ed eventualmente NFL pagheranno fior di quattrini per fare decine di migliaia di tamponi e ottenere risultati quasi immediati durante le loro competizioni mentre magari ci sono stati degli USA in piena crisi, in cui al momento il ritardo nell'analisi dei tamponi si avvicina anche a 5/7 giorni per gente comune che magari sta male.

Giusto? Sbagliato? Fatto sta che sono categorie attorno alle quali gira un gran business di soldi e quindi, a prescindere dall'argomento, che siano tamponi, quarantena o altro, potrebbero sottostare a delle regole diverse dalle nostre.

Ma lo sai anche tu ovviamente. Quindi non so, non riesco a capire di cosa stiamo discutendo. :D
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
stefano61 ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Il test fatto al giorno zero del contagio non e' significativo, appunto a causa dell'incubazione, la malattia si puo' manifestare giorni dopo.
Altrimenti non avrebbe senso parlare di quarantena, basterebbe fare i test a chiunque arriva.
Ma siamo sicuri di questa cosa? Dove sta scritta? La gente che risulta negativa al test la mettono ugualmente in quarantena? Fare test a tutti è ovviamente impossibile...
Non e' impossibile fare test a chi arriva da un altro continente, non sono cosi' tanti.
Se per caso prendi il virus da uno seduto nello stesso volo, quando arrivi sei ammalato ma al test ancora non risulta, mi sembra logico.
Ti sembra logico ma contrasta con decine di leggi :D
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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