Il tennis ai tempi del coronavirus.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Sì, ovviamente il test è meno sicuro all' inizio... E soprattutto negli Stati Uniti e in Australia la quarantena si applica anche ai negativi al test (con qualche eccezione, come le Hawaii e il Maine, forse).
Ma c' è ben da chiedersi, in un paese con tutti quei casi un po' ovunque, che senso abbia una normativa così restrittiva su chi risulta negativo entrando dall' estero.
Ma c' è ben da chiedersi, in un paese con tutti quei casi un po' ovunque, che senso abbia una normativa così restrittiva su chi risulta negativo entrando dall' estero.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Non e' vero che chi e' negativo al test non va in quarantena. Mi sono informato molto negli ultimi giorni perche' anch'io voglio tornare in Italia, ho letto persino tutto il decreto DPCM di Conte. Non c'e' scritto da nessuna parte che chi fa un test negativo non va in quarantena; dal punto di vista scientifico non avrebbe senso visto che lo scopo della quarantena e' di evitare che chi e' contagiato contagi altri e si puo' essere contagiati da poco ed essere ancora negativi ai test.stefano61 ha scritto:Non sarà impossibile, però non li fanno.uglygeek ha scritto:
Non e' impossibile fare test a chi arriva da un altro continente, non sono cosi' tanti.
Chi è negativo al test non va in quarantena. Ci va chi è positivo, e chi non è stato testato. Il periodo d' incubazione riguarda il possibile manifestarsi dei sintomi, non la presenza del virus. Il test non stabilisce se sei malato, ma se hai contratto il virus.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Questo non lo sapevo, ma mi fido di quanto dici.... Anche se rimane un po' oscuro cosa implichi il fatto che non ci sia scrittouglygeek ha scritto:
Mi sono informato molto negli ultimi giorni perche' anch'io voglio tornare in Italia, ho letto persino tutto il decreto DPCM di Conte. Non c'e' scritto da nessuna parte che chi fa un test negativo non va in quarantena
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Prime sembianze di calendario anche per il circuito challenger
Nickognito avrà modo di riaprire la discussione sul talento di Ortega Olmedo.
Nickognito avrà modo di riaprire la discussione sul talento di Ortega Olmedo.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Alla fine le informazioni piu' chiare le ho trovate nel sito del ministero degli Esteri:stefano61 ha scritto:Questo non lo sapevo, ma mi fido di quanto dici.... Anche se rimane un po' oscuro cosa implichi il fatto che non ci sia scrittouglygeek ha scritto:
Mi sono informato molto negli ultimi giorni perche' anch'io voglio tornare in Italia, ho letto persino tutto il decreto DPCM di Conte. Non c'e' scritto da nessuna parte che chi fa un test negativo non va in quarantena
https://www.esteri.it/mae/it/ministero/ ... talia.html
http://www.viaggiaresicuri.it/country/USA
http://www.viaggiaresicuri.it/approfond ... einviaggio
Non si parla nemmeno di test, perche' sono irrilevanti.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
In Repubblica Ceca chi è negativo al test non va in quarantena. Devi pagarti il test, uno solo , da fare entro 4 giorni dal tuo ritorno.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
ellamadonna.uglygeek ha scritto:E' molto difficile pero' per l'ATP dare informazioni che non ha. Si parla di tornei tra un mese e mezzo, e in una settimana puo' cambiare tutto. Ad esempio agli inizi di giugno sembrava che le cose si mettessero bene negli Stati Uniti, ora e' grossa crisi; in Italia sembrava tutto a posto ora ci sono segnali preoccupanti..Super-Fabio ha scritto:Il vero problema è che al momento sono tutte supposizioni e ricerche personali anche da parte loro, proprio come quelle che facciamo io e te. I giocatori e i rispettivi team sono allibiti e anche incazzati dalla mancanza di informazioni provenienti da ATP/WTA/ITF. Non sanno letteralmente nulla, ad esempio sulla faccenda della quarantena, ma anche su come ci si comporterebbe in caso di positività di un giocatore all'interno del torneo. Sono all'oscuro di tutto.
Sinner ad esempio vorrebbe giocare a Washington a metà Agosto, se deve fare la quarantena a fine Luglio deve partire....quando glielo vuoi far sapere? Stessa cosa per la situazione al ritorno dagli USA, che cambierebbe la programmazione di quasi tutti.
Ugly,se una media di 200 contagi nuovi, metà dei quali di basso livello, per te è Preoccupante, si finisce col non riprendere nulla fino al 2022.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Positivo Tiafoe, che stava partecipando all'esibizione di Atlanta e ieri aveva battuto Querrey. Non una grandissima sorpresa considerando che arrivava dalla Florida.
Ieri nell'intervista post partita aveva dichiarato "I haven’t been feeling the best the last couple of days.". Insomma, come per il caso Dimitrov il test è arrivato dopo i sintomi, quando invece sarebbe preferibile che in una competizione sportiva i test vengano fatti prima dell'inizio, non dopo, in modo da evitare che un positivo scenda in campo o contagi altri giocatori.
Io sono favorevole al ritorno di ogni tipo di sport o evento, però quantomeno testare gli atleti prima dell'inizio deve essere condizione necessaria. A maggior ragione se si svolge negli Usa...
Ieri nell'intervista post partita aveva dichiarato "I haven’t been feeling the best the last couple of days.". Insomma, come per il caso Dimitrov il test è arrivato dopo i sintomi, quando invece sarebbe preferibile che in una competizione sportiva i test vengano fatti prima dell'inizio, non dopo, in modo da evitare che un positivo scenda in campo o contagi altri giocatori.
Io sono favorevole al ritorno di ogni tipo di sport o evento, però quantomeno testare gli atleti prima dell'inizio deve essere condizione necessaria. A maggior ragione se si svolge negli Usa...
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
F.F.Super-Trump ha scritto:Positivo Tiafoe, in fin dei conti un Negro , Don't Stop Usa
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Johnny Rex ha scritto:Ugly,se una media di 200 contagi nuovi, metà dei quali di basso livello, per te è Preoccupante, si finisce col non riprendere nulla fino al 2052.
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tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Parlavo del fatto che sia bastato un malato che andava in giro per il Veneto senza farsi problemi per far salire Rt a 1.6. È una situazione in equilibrio precario, va tutto bene finché non si ammala la persona sbagliata, e allora fa presto ad andare male.
Anche dove vivo le cose sono cambiate nel giro di una settimana, siamo passati dal cominciare a riaprire tutto al record per il numero di casi, anche se per ora non così gravi come a marzo. Nei panni dell’ATP, in questo contesto è difficile fare previsioni e dare consigli. In Europa poi vogliono giocare con il pubblico, boh...
Anche dove vivo le cose sono cambiate nel giro di una settimana, siamo passati dal cominciare a riaprire tutto al record per il numero di casi, anche se per ora non così gravi come a marzo. Nei panni dell’ATP, in questo contesto è difficile fare previsioni e dare consigli. In Europa poi vogliono giocare con il pubblico, boh...
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
A questo punto direi che tornano nuovamente a rischio (una volta in più, come se non bastasse) gli us open. Il beniamino di casa col covid mi sembra un duro colpo per la stessa usta.
La vedo male.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Diciamo che il Tennis dovrebbe avere tempi di attesa meno lunghi.uglygeek ha scritto:Parlavo del fatto che sia bastato un malato che andava in giro per il Veneto senza farsi problemi per far salire Rt a 1.6. È una situazione in equilibrio precario, va tutto bene finché non si ammala la persona sbagliata, e allora fa presto ad andare male.
Anche dove vivo le cose sono cambiate nel giro di una settimana, siamo passati dal cominciare a riaprire tutto al record per il numero di casi, anche se per ora non così gravi come a marzo. Nei panni dell’ATP, in questo contesto è difficile fare previsioni e dare consigli. In Europa poi vogliono giocare con il pubblico, boh...
In Europa si poteva organizzare la ripartenza del circuito forse già per questo mese ,spero solo non ci siano casini poi ritornanti a fine Sette,bre-Ottobre di cui pentirsi,che sarebbe davvero una beffa.
Il problema è a monte, gli spostamenti e un sacco di personale indiretto e a carico.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Sì l’idea che c’era ad aprile/maggio quando è stato fatto il calendario è che le cose sarebbero progressivamente migliorate: luglio meglio di giugno, agosto meglio di luglio, e così via. Ma non è affatto detto che sia così. Potevano fare benissimo Wimbledon a porte chiuse nella data stabilita, sarebbe stato comunque meglio degli US Open a fine agosto.Johnny Rex ha scritto:Diciamo che il Tennis dovrebbe avere tempi di attesa meno lunghi.uglygeek ha scritto:Parlavo del fatto che sia bastato un malato che andava in giro per il Veneto senza farsi problemi per far salire Rt a 1.6. È una situazione in equilibrio precario, va tutto bene finché non si ammala la persona sbagliata, e allora fa presto ad andare male.
Anche dove vivo le cose sono cambiate nel giro di una settimana, siamo passati dal cominciare a riaprire tutto al record per il numero di casi, anche se per ora non così gravi come a marzo. Nei panni dell’ATP, in questo contesto è difficile fare previsioni e dare consigli. In Europa poi vogliono giocare con il pubblico, boh...
In Europa si poteva organizzare la ripartenza del circuito forse già per questo mese ,spero solo non ci siano casini poi ritornanti a fine Sette,bre-Ottobre di cui pentirsi,che sarebbe davvero una beffa.
Il problema è a monte, gli spostamenti e un sacco di personale indiretto e a carico.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
comunque se ci fossero 10mila contagi giornalieri e nessuno vada in ospedale si potrebbe anche dire sticazzi?
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Si' ma in Texas gli ospedali sono pieni e ora stanno re-introducendo il lockdown, gente chiusa in casa per forza.Ombra84 ha scritto:comunque se ci fossero 10mila contagi giornalieri e nessuno vada in ospedale si potrebbe anche dire sticazzi?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Beh ovvio se ci sono problemi negli ospedali è un altro conto.uglygeek ha scritto:Si' ma in Texas gli ospedali sono pieni e ora stanno re-introducendo il lockdown, gente chiusa in casa per forza.Ombra84 ha scritto:comunque se ci fossero 10mila contagi giornalieri e nessuno vada in ospedale si potrebbe anche dire sticazzi?
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Pezzo che fornisce un pò di informazioni sulla ripartenza del circuito WTA dopo l'ultima conference call di ieri.
https://opencourt.ca/wordpress/2020/07/ ... ur-at-all/
Innanzitutto pare si stia trovando l'accordo per giocare anche il torneo WTA di Washington, che fino a poche settimane fa sembrava poter essere organizzato solo a livello maschile.
La situazione non è uguale per tutte, c'è chi vuole giocare e chi non vuole giocare, chi può viaggiare con più libertà e chi meno, la conseguente questione dei punti. Insomma sarà un ritorno alle competizioni che non darà le stesse opportunità a tutte e chissà per quanto tempo. Delle prime 50 giocatrici iscritte al WTA di Palermo nella lista preliminare ben 23 in questo momento non potrebbero in teoria partecipare secondo le normative dell'UE. 11 delle prime 28 per quanto riguarda il torneo di Praga della settimana successiva.
Ma sostanzialmente la WTA ha fatto capire alle giocatrici che se vogliono avere ancora un tour in cui giocare anche in futuro bisogna in qualche modo ripartire (che alla fine è la stessa cosa successa per il calcio europeo e soprattutto nelle leghe americane che si apprestano forse a tornare in una condizione sanitaria attorno a loro decisamente peggiore rispetto a quando erano state sospese), anche se questo potrebbe significare avere almeno all'inizio un tour che sembra diviso per zone e nel quale non tutte avranno le stesse opportunità. Della serie deal with it.
C'è un paragrafo anche sulla quarantena, che come si era capito resta tra le questioni più importanti da risolvere, visto che alla fine in un modo o nell'altro coinvolge tutti. Chi viaggia tra alcuni stati degli US, chi viaggia verso l'Europa, chi viaggia verso gli US ecc. Per questo il tour ha bisogno di dare delle risposte alle proprie giocatrici nelle prossime settimane.
E come avevo previsto sono in contatto con i vari governi e istituzioni per cercare soluzioni (= cercare di non avere restrizioni per ingressi e quarantene). Per il torneo di Praga ad esempio si parla nell'articolo di un incontro con il primo ministro ceco che sarebbe orientato a concedere alle giocatrici l'ingresso e senza alcuna quarantena, ma che ovviamente c'è un iter da seguire e quindi ancora nulla di sicuro. Nessun problema per l'ingresso negli USA, mentre l'isolamento/quarantena di 14 giorni is not a done deal, che però testimonia che ci stanno provando.
Questo vale per il circuito WTA ma presumo che a livello ATP la situazione sia più o meno la stessa.
https://opencourt.ca/wordpress/2020/07/ ... ur-at-all/
Innanzitutto pare si stia trovando l'accordo per giocare anche il torneo WTA di Washington, che fino a poche settimane fa sembrava poter essere organizzato solo a livello maschile.
La situazione non è uguale per tutte, c'è chi vuole giocare e chi non vuole giocare, chi può viaggiare con più libertà e chi meno, la conseguente questione dei punti. Insomma sarà un ritorno alle competizioni che non darà le stesse opportunità a tutte e chissà per quanto tempo. Delle prime 50 giocatrici iscritte al WTA di Palermo nella lista preliminare ben 23 in questo momento non potrebbero in teoria partecipare secondo le normative dell'UE. 11 delle prime 28 per quanto riguarda il torneo di Praga della settimana successiva.
Ma sostanzialmente la WTA ha fatto capire alle giocatrici che se vogliono avere ancora un tour in cui giocare anche in futuro bisogna in qualche modo ripartire (che alla fine è la stessa cosa successa per il calcio europeo e soprattutto nelle leghe americane che si apprestano forse a tornare in una condizione sanitaria attorno a loro decisamente peggiore rispetto a quando erano state sospese), anche se questo potrebbe significare avere almeno all'inizio un tour che sembra diviso per zone e nel quale non tutte avranno le stesse opportunità. Della serie deal with it.
C'è un paragrafo anche sulla quarantena, che come si era capito resta tra le questioni più importanti da risolvere, visto che alla fine in un modo o nell'altro coinvolge tutti. Chi viaggia tra alcuni stati degli US, chi viaggia verso l'Europa, chi viaggia verso gli US ecc. Per questo il tour ha bisogno di dare delle risposte alle proprie giocatrici nelle prossime settimane.
E come avevo previsto sono in contatto con i vari governi e istituzioni per cercare soluzioni (= cercare di non avere restrizioni per ingressi e quarantene). Per il torneo di Praga ad esempio si parla nell'articolo di un incontro con il primo ministro ceco che sarebbe orientato a concedere alle giocatrici l'ingresso e senza alcuna quarantena, ma che ovviamente c'è un iter da seguire e quindi ancora nulla di sicuro. Nessun problema per l'ingresso negli USA, mentre l'isolamento/quarantena di 14 giorni is not a done deal, che però testimonia che ci stanno provando.
Questo vale per il circuito WTA ma presumo che a livello ATP la situazione sia più o meno la stessa.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Io non ho ancora capito se lo US Open verrà giocato senza pubblico oppure se debbano ancora prendere una decisione definitiva al riguardo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Senza.laplaz ha scritto:Io non ho ancora capito se lo US Open verrà giocato senza pubblico oppure se debbano ancora prendere una decisione definitiva al riguardo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Magari un centinaio di persone all'arthur ashe il giorno della finale le faranno entrare.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Presi tra le persone impegnate nella lotta al Covid, infermieri, dottori... non metteranno certo in vendita biglietti.Kalashnikov ha scritto:Magari un centinaio di persone all'arthur ashe il giorno della finale le faranno entrare.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Dice quello che dicevo io, che la quarantena è davvero un problema (aggirabile se fanno eccezioni), e che non è pensabile di fare il tour come prima con giocatori che cambiano continente ogni due settimane, dovranno mettersi in testa che non tutti possono partecipare a tutti i tornei e che ci saranno di fatto tour separati tra America e Europa. Secondo me sarà così almeno fino all’inizio della stagione sul rosso l’anno prossimo. A quel punto speriamo sia finita.Super-Fabio ha scritto:Pezzo che fornisce un pò di informazioni sulla ripartenza del circuito WTA dopo l'ultima conference call di ieri.
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Innanzitutto pare si stia trovando l'accordo per giocare anche il torneo WTA di Washington, che fino a poche settimane fa sembrava poter essere organizzato solo a livello maschile.
La situazione non è uguale per tutte, c'è chi vuole giocare e chi non vuole giocare, chi può viaggiare con più libertà e chi meno, la conseguente questione dei punti. Insomma sarà un ritorno alle competizioni che non darà le stesse opportunità a tutte e chissà per quanto tempo. Delle prime 50 giocatrici iscritte al WTA di Palermo nella lista preliminare ben 23 in questo momento non potrebbero in teoria partecipare secondo le normative dell'UE. 11 delle prime 28 per quanto riguarda il torneo di Praga della settimana successiva.
Ma sostanzialmente la WTA ha fatto capire alle giocatrici che se vogliono avere ancora un tour in cui giocare anche in futuro bisogna in qualche modo ripartire (che alla fine è la stessa cosa successa per il calcio europeo e soprattutto nelle leghe americane che si apprestano forse a tornare in una condizione sanitaria attorno a loro decisamente peggiore rispetto a quando erano state sospese), anche se questo potrebbe significare avere almeno all'inizio un tour che sembra diviso per zone e nel quale non tutte avranno le stesse opportunità. Della serie deal with it.
C'è un paragrafo anche sulla quarantena, che come si era capito resta tra le questioni più importanti da risolvere, visto che alla fine in un modo o nell'altro coinvolge tutti. Chi viaggia tra alcuni stati degli US, chi viaggia verso l'Europa, chi viaggia verso gli US ecc. Per questo il tour ha bisogno di dare delle risposte alle proprie giocatrici nelle prossime settimane.
E come avevo previsto sono in contatto con i vari governi e istituzioni per cercare soluzioni (= cercare di non avere restrizioni per ingressi e quarantene). Per il torneo di Praga ad esempio si parla nell'articolo di un incontro con il primo ministro ceco che sarebbe orientato a concedere alle giocatrici l'ingresso e senza alcuna quarantena, ma che ovviamente c'è un iter da seguire e quindi ancora nulla di sicuro. Nessun problema per l'ingresso negli USA, mentre l'isolamento/quarantena di 14 giorni is not a done deal, che però testimonia che ci stanno provando.
Questo vale per il circuito WTA ma presumo che a livello ATP la situazione sia più o meno la stessa.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Come nei films horror, appunto, americani... il negro è sempre il primo a morireJohnny Rex ha scritto:F.F.Super-Trump ha scritto:Positivo Tiafoe, in fin dei conti un Negro , Don't Stop Usa
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Eh, grazie. Io ho sempre parlato di eccezioni, sia all'inizio quando si parlava di viaggi (ma come fanno a raggiungere New York se le frontiere sono ancora chiuse?) sia ora che il discorso è virato sulla quarantena, facendo sempre riferimento ad accordi che molto probabilmente si sarebbero trovati per poter permettere la normale disputa di alcuni tornei, specialmente i più importanti (di fatto il discorso era quasi sempre incentrato sugli Us Open). E infatti quando uscì il protocollo della USTA sugli Us Open e molte frontiere erano ancora chiuse c'era scritto che l'ingresso sarebbe stato garantito a prescindere ai vari partecipanti. E alla stessa maniera sono convinto che la USTA e le associazioni tennistiche per me riusciranno ad evitare la quarantena ai giocatori in vista della stagione sul cemento americano (se verrà disputata). Poi magari su questo mi sbaglierò.uglygeek ha scritto:Dice quello che dicevo io, che la quarantena è davvero un problema (aggirabile se fanno eccezioni), e che non è pensabile di fare il tour come prima con giocatori che cambiano continente ogni due settimane, dovranno mettersi in testa che non tutti possono partecipare a tutti i tornei e che ci saranno di fatto tour separati tra America e Europa. Secondo me sarà così almeno fino all’inizio della stagione sul rosso l’anno prossimo. A quel punto speriamo sia finita.Super-Fabio ha scritto:Pezzo che fornisce un pò di informazioni sulla ripartenza del circuito WTA dopo l'ultima conference call di ieri.
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Innanzitutto pare si stia trovando l'accordo per giocare anche il torneo WTA di Washington, che fino a poche settimane fa sembrava poter essere organizzato solo a livello maschile.
La situazione non è uguale per tutte, c'è chi vuole giocare e chi non vuole giocare, chi può viaggiare con più libertà e chi meno, la conseguente questione dei punti. Insomma sarà un ritorno alle competizioni che non darà le stesse opportunità a tutte e chissà per quanto tempo. Delle prime 50 giocatrici iscritte al WTA di Palermo nella lista preliminare ben 23 in questo momento non potrebbero in teoria partecipare secondo le normative dell'UE. 11 delle prime 28 per quanto riguarda il torneo di Praga della settimana successiva.
Ma sostanzialmente la WTA ha fatto capire alle giocatrici che se vogliono avere ancora un tour in cui giocare anche in futuro bisogna in qualche modo ripartire (che alla fine è la stessa cosa successa per il calcio europeo e soprattutto nelle leghe americane che si apprestano forse a tornare in una condizione sanitaria attorno a loro decisamente peggiore rispetto a quando erano state sospese), anche se questo potrebbe significare avere almeno all'inizio un tour che sembra diviso per zone e nel quale non tutte avranno le stesse opportunità. Della serie deal with it.
C'è un paragrafo anche sulla quarantena, che come si era capito resta tra le questioni più importanti da risolvere, visto che alla fine in un modo o nell'altro coinvolge tutti. Chi viaggia tra alcuni stati degli US, chi viaggia verso l'Europa, chi viaggia verso gli US ecc. Per questo il tour ha bisogno di dare delle risposte alle proprie giocatrici nelle prossime settimane.
E come avevo previsto sono in contatto con i vari governi e istituzioni per cercare soluzioni (= cercare di non avere restrizioni per ingressi e quarantene). Per il torneo di Praga ad esempio si parla nell'articolo di un incontro con il primo ministro ceco che sarebbe orientato a concedere alle giocatrici l'ingresso e senza alcuna quarantena, ma che ovviamente c'è un iter da seguire e quindi ancora nulla di sicuro. Nessun problema per l'ingresso negli USA, mentre l'isolamento/quarantena di 14 giorni is not a done deal, che però testimonia che ci stanno provando.
Questo vale per il circuito WTA ma presumo che a livello ATP la situazione sia più o meno la stessa.
Mica ho mai detto che ognuno fa il cazzo che gli pare o che non esistano norme, ma semplicemente che per gli atleti non bisogna dare per scontato che le cose siano come per noi comuni mortali, proprio perchè le varie associazioni possono intervenire, come in questo caso. Poi non è detto ci riusciranno sempre. Così come è ovvio che nessuno si sbatterà mai per togliere la quarantena o permettere il viaggio al n°350 del mondo brasiliano che vuole giocare un ITF da 15K in Svizzera, e di conseguenza entrambi i circuiti comunque saranno condizionati.
E' evidente che faccio fatica a spiegarmi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Immancabile Nota Ottimisticauglygeek ha scritto: Dice quello che dicevo io, che la quarantena è davvero un problema (aggirabile se fanno eccezioni), e che non è pensabile di fare il tour come prima con giocatori che cambiano continente ogni due settimane, dovranno mettersi in testa che non tutti possono partecipare a tutti i tornei e che ci saranno di fatto tour separati tra America e Europa. Secondo me sarà così almeno fino all’inizio della stagione sul rosso l’anno prossimo. A quel punto speriamo sia finita.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Per me all'Ashe 1000-1700 persone ci possono stare,dai.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Medvedev primo top player a garantire ufficialmente la propria partecipazione allo swing americano. Adesso immagino faranno altrettanto Tsitsipas, Thiem e Zverev, che stanno giocando esibizioni come dei dannati e sarebbero probabilmente pronti per giocare new york già da domani.
Nadal l'incognità maggior, Djokovid figuriamoci adesso che ha pure gli anticorpi... Non penso abbia l'autorità per contestare le restrizioni riguardanti la bolla.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
https://sport.tiscali.it/news/articoli/ ... maa-00001/
Paire drastico invece. Lui dice che a New York non ci andrà. Troppo problematico il rischio della quarantena al ritorno per lui.
Paire drastico invece. Lui dice che a New York non ci andrà. Troppo problematico il rischio della quarantena al ritorno per lui.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
per me Nadal farebbe bene a starsene a casa in vista della stagione su terra.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Tiafoe positivo.
Stava giocando un torneo esibizione ad Atlanta(a porte aperte), organizzato da quell'altro fenomeno di Isner
Stava giocando un torneo esibizione ad Atlanta(a porte aperte), organizzato da quell'altro fenomeno di Isner
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Arrivi, insolitamente, in ritardissimo. Che succede?tennisfan82 ha scritto:Tiafoe positivo.
Stava giocando un torneo esibizione ad Atlanta(a porte aperte), organizzato da quell'altro fenomeno di Isner
https://www.corriere.it/sport/20_luglio ... 87e3.shtml
Adriano Panatta: «Con Loredana Bertè ci siamo voluti bene. Vorrei credere nell’aldilà, nel dubbio porto la racchetta»
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Berrettini intervistato da Scanagatta: https://www.ubitennis.com/blog/2020/07/ ... errettini/
CAPITOLO US OPEN – “In questo momento veniamo testati due volte a settimana, e qui in Francia la situazione non è grave come a New York” esordisce Matteo. “Adesso la situazione negli Stati Uniti è nettamente peggiore; hanno trovato casi positivi sia in NBA che nel tennis stesso (si riferisce alla positività di Tiafoe, ndr). L’idea è quella di andare, ma bisogna vedere l’evolversi delle cose. Per tutti è importante capire cosa succederà nei vari tornei se un tennista verrà trovato positivo. Per queste cose ci vuole un parere scientifico“.
Matteo sta pensando di soggiornare in hotel, dovesse effettivamente partecipare allo US Open. “Dobbiamo cercare di adattarci, senza rischiare di fare casino” dice senza mezzi termini – e con un pizzico di apprezzata saggezza. “A cuor leggero credo che in questo momento non si faccia nulla, e se dovessi decidere di andare lo farei seguendo con tutte le precauzioni del caso. Cercherei di avere contatti solo con il mio team e rispettare i protocolli“. In ogni caso, per Berrettini sarà difficile avere tutte quelle persone a New York senza avere neanche un positivo.
Matteo fa poi una giusta puntualizzazione: “Senza nulla togliere alle persone ‘normali’, noi sportivi abbiamo una situazione particolare: se dobbiamo fare quarantena senza sintomi, a quel punto i successivi tornei diventano un po’ un casino perché non puoi allenarti. Essere positivi non è brutto solo per il rischio della malattia, ma perché andrebbe a influenzare tutta la programmazione“.
CAPITOLO US OPEN – “In questo momento veniamo testati due volte a settimana, e qui in Francia la situazione non è grave come a New York” esordisce Matteo. “Adesso la situazione negli Stati Uniti è nettamente peggiore; hanno trovato casi positivi sia in NBA che nel tennis stesso (si riferisce alla positività di Tiafoe, ndr). L’idea è quella di andare, ma bisogna vedere l’evolversi delle cose. Per tutti è importante capire cosa succederà nei vari tornei se un tennista verrà trovato positivo. Per queste cose ci vuole un parere scientifico“.
Matteo sta pensando di soggiornare in hotel, dovesse effettivamente partecipare allo US Open. “Dobbiamo cercare di adattarci, senza rischiare di fare casino” dice senza mezzi termini – e con un pizzico di apprezzata saggezza. “A cuor leggero credo che in questo momento non si faccia nulla, e se dovessi decidere di andare lo farei seguendo con tutte le precauzioni del caso. Cercherei di avere contatti solo con il mio team e rispettare i protocolli“. In ogni caso, per Berrettini sarà difficile avere tutte quelle persone a New York senza avere neanche un positivo.
Matteo fa poi una giusta puntualizzazione: “Senza nulla togliere alle persone ‘normali’, noi sportivi abbiamo una situazione particolare: se dobbiamo fare quarantena senza sintomi, a quel punto i successivi tornei diventano un po’ un casino perché non puoi allenarti. Essere positivi non è brutto solo per il rischio della malattia, ma perché andrebbe a influenzare tutta la programmazione“.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Comunicato ATP su come funzionerà il ranking
https://www.atptour.com/en/news/fedex-a ... tments-faq
I punti del 2019 scaleranno solo se sostituiti con un risultato migliore. In sostanza nessuna "punizione" per chi deciderà di non giocare magari fino al 2021 per scelta o infortunio, visto che conserverà i punti fino alla prossima stagione. E non ci sarà nessuna race per l'anno 2020: qualificazioni a Londra e Milano basate sul ranking, almeno per quanto riguarda il singolare.
Soluzioni perfette non ne esistevano, alla fine questa mi sembra piuttosto decente: nessuno può peggiorare la sua situazione punti, ma può essere migliorata. Certo, sarà molto difficile scalare il ranking e guadagnare posizioni, ma credo che l'obiettivo principale in questa situazione fosse quello di evitare cadute precipitose nel ranking in una stagione anormale. Insomma una tutela verso i giocatori che così potranno fare le loro scelte di programmazione senza la pressione magari dei tanti punti in scadenza o altro.
Un pò senza senso la soluzione per la qualificazione al master, ma direi che è stata palesemente attuata per avere i big a Londra piuttosto che rischiare un campo di partecipazione fatto di giocatori di seconda fascia che magari sfrutteranno al meglio questi prossimi mesi "strani" di stagione.
Alla fine potremmo avere a Londra gli stessi 8 dello scorso anno tranne Federer, che ritroveremo a Gennaio in top10 anche senza aver giocato 12 mesi
https://www.atptour.com/en/news/fedex-a ... tments-faq
I punti del 2019 scaleranno solo se sostituiti con un risultato migliore. In sostanza nessuna "punizione" per chi deciderà di non giocare magari fino al 2021 per scelta o infortunio, visto che conserverà i punti fino alla prossima stagione. E non ci sarà nessuna race per l'anno 2020: qualificazioni a Londra e Milano basate sul ranking, almeno per quanto riguarda il singolare.
Soluzioni perfette non ne esistevano, alla fine questa mi sembra piuttosto decente: nessuno può peggiorare la sua situazione punti, ma può essere migliorata. Certo, sarà molto difficile scalare il ranking e guadagnare posizioni, ma credo che l'obiettivo principale in questa situazione fosse quello di evitare cadute precipitose nel ranking in una stagione anormale. Insomma una tutela verso i giocatori che così potranno fare le loro scelte di programmazione senza la pressione magari dei tanti punti in scadenza o altro.
Un pò senza senso la soluzione per la qualificazione al master, ma direi che è stata palesemente attuata per avere i big a Londra piuttosto che rischiare un campo di partecipazione fatto di giocatori di seconda fascia che magari sfrutteranno al meglio questi prossimi mesi "strani" di stagione.
Alla fine potremmo avere a Londra gli stessi 8 dello scorso anno tranne Federer, che ritroveremo a Gennaio in top10 anche senza aver giocato 12 mesi
Ultima modifica di Super-Fabio il lun lug 06, 2020 7:56 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Calendario challenger.
Si riparte il 17 agosto, nelle prime 4 settimane si giocheranno 4 tornei in Rep.Ceca, 4 in Italia, 2 negli USA(entrambi ad Orlando)ed uno in Francia.
Tabellone a 32 giocatori per il main draw e 16 per le qualificazioni.
Si riparte il 17 agosto, nelle prime 4 settimane si giocheranno 4 tornei in Rep.Ceca, 4 in Italia, 2 negli USA(entrambi ad Orlando)ed uno in Francia.
Tabellone a 32 giocatori per il main draw e 16 per le qualificazioni.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
In realtà non c'è una regola ben precisa, lasciano la scelta agli organizzatori. I due tornei di Praga e quelli di Orlando sono indicati con tabellone a 48.tennisfan82 ha scritto:Calendario challenger.
Si riparte il 17 agosto, nelle prime 4 settimane si giocheranno 4 tornei in Rep.Ceca, 4 in Italia, 2 negli USA(entrambi ad Orlando)ed uno in Francia.
Tabellone a 32 giocatori per il main draw e 16 per le qualificazioni.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Praticamente con la mia scommessa per cui sinner sarebbe entrato nei 10 entro il 21 novembre 2020 posso pulirmici il deretano... neanche se dovesse vincere gli us open ce la farebbe. E ovviamente se ne guarderanno bene dal rimborsarmela...Super-Fabio ha scritto:Comunicato ATP su come funzionerà il ranking
https://www.atptour.com/en/news/fedex-a ... tments-faq
I punti del 2019 scaleranno solo se sostituiti con un risultato migliore. In sostanza nessuna "punizione" per chi deciderà di non giocare magari fino al 2021 per scelta o infortunio, visto che conserverà i punti fino alla prossima stagione. E non ci sarà nessuna race per l'anno 2020: qualificazioni a Londra e Milano basate sul ranking, almeno per quanto riguarda il singolare.
Soluzioni perfette non ne esistevano, alla fine questa mi sembra piuttosto decente: nessuno può peggiorare la sua situazione punti, ma può essere migliorata. Certo, sarà molto difficile scalare il ranking e guadagnare posizioni, ma credo che l'obiettivo principale in questa situazione fosse quello di evitare cadute precipitose nel ranking in una stagione anormale. Insomma una tutela verso i giocatori che così potranno fare le loro scelte di programmazione senza la pressione magari dei tanti punti in scadenza o altro.
Un pò senza senso la soluzione per la qualificazione al master, ma direi che è stata palesemente attuata per avere i big a Londra piuttosto che rischiare un campo di partecipazione fatto di giocatori di seconda fascia che magari sfrutteranno al meglio questi prossimi mesi "strani" di stagione.
Alla fine potremmo avere a Londra gli stessi 8 dello scorso anno tranne Federer, che ritroveremo a Gennaio in top10 anche senza aver giocato 12 mesi
Jannik Sinner e' il Messia
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Consolati con il pensiero che comunque nei primi dieci nel 2020 non entrava. Aveva cominciato la stagione malissimo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ma neanche morto entrava nei 10.uglygeek ha scritto:Consolati con il pensiero che comunque nei primi dieci nel 2020 non entrava. Aveva cominciato la stagione malissimo.
Prima deve trovare un dritto in open stance dall'angolo destro degno di questo nome.
Il giorno che lo trova esplode e non avrà limiti. Ma non è cosa che si inventa da un giorno per l'altro.
Chiaky, tutto il fórum ti è vicino
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ma sai, a Fognini è bastato azzeccare un torneo, uno solo, e per un pelo non giocava il master, dopo aver fatto schifo 11 mesi su 12...uglygeek ha scritto:Consolati con il pensiero che comunque nei primi dieci nel 2020 non entrava. Aveva cominciato la stagione malissimo.
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