Beh, fino al 2016, mi sa che lo svizzero bionico non aveva saltato nemmeno un torneo nel millennio.uglygeek ha scritto:Dal 1999 pare, quando Nadal aveva 13 anni.Nickognito ha scritto:vero, si ritiro' dopo. Quindi non e' mai successo nel millennio?uglygeek ha scritto: 1st round Nadal-Groth 61 61 61
2nd round Nadal-Bagnis 63 60 63
3rd round Granollers-Nadal w/o
Ancora meglio.
Insomma, negli ultimi tornei prima di questi due abbiamo avuto: due belle e emozionatissime finali vinte al quinto da Agassi e la miglior prestazione della storia a Wimbledon in finale di Sampras contro Agassi. Non male.
Il tennis ai tempi del coronavirus.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
e negli ultimi 5 tornei del secolo scorso, 50% di semifinalisti europei e 50% non europei
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Sono spariti gli Stati Uniti con Agassi e Sampras.Nickognito ha scritto:e negli ultimi 5 tornei del secolo scorso, 50% di semifinalisti europei e 50% non europei
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
semifinalisti anche Martin, Meligeni, Rafter, Philippoussis, Lapentti, Kuerten, Rios, Chang, Rusedski, Washington, Stoltenberg, Woodforde, Krickstein, Courier.uglygeek ha scritto:Sono spariti gli Stati Uniti con Agassi e Sampras.Nickognito ha scritto:e negli ultimi 5 tornei del secolo scorso, 50% di semifinalisti europei e 50% non europei
16 in tutto in 5 anni.
Negli ultimi 5 anni ne abbiamo avuti 7 (di cui uno ritirato dopo 3 giochi), nessun vincitore, due soli finalisti.
Semplicemente da sport globale e' diventato prevalentemente uno sport locale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Bene la WTA, che in contemporanea agli Us Open riesce ad organizzare due 125K a Portschach e Praga. Occasione per tutte quelle nella fascia 150-250 che non potranno quest'anno giocare le quali a New York.
Tornei che nonostante abbiano l'etichetta "125K" avranno in totale un montepremi di $1.5M, ossia pari a quello delle quali degli Us Open e provenienti dal fondo di $3.3M che la USTA aveva garantito ad ATP e WTA per compensare la cancellazione delle quali con l'obiettivo di creare nuove opportunità di gioco agli atleti.
Intanto Binaghi annuncia che l'ATP, dopo la cancellazione di Madrid, ha chiesto al torneo di Roma di allargare il tabellone a 96 con durata di 10 giorni, insomma stile Indian Wells/Miami. ATP che pagherebbe la differenza in montepremi.
Dice anche che sperano di avere un pò di pubblico (e da questo dipenderà se la durata sarà "normale" o di 10 giorni) e che è stata fatta richiesta al governo di esenzione della quarantena.
https://www.sportface.it/tennis/angelo- ... ni/1093664
Tornei che nonostante abbiano l'etichetta "125K" avranno in totale un montepremi di $1.5M, ossia pari a quello delle quali degli Us Open e provenienti dal fondo di $3.3M che la USTA aveva garantito ad ATP e WTA per compensare la cancellazione delle quali con l'obiettivo di creare nuove opportunità di gioco agli atleti.
Intanto Binaghi annuncia che l'ATP, dopo la cancellazione di Madrid, ha chiesto al torneo di Roma di allargare il tabellone a 96 con durata di 10 giorni, insomma stile Indian Wells/Miami. ATP che pagherebbe la differenza in montepremi.
Dice anche che sperano di avere un pò di pubblico (e da questo dipenderà se la durata sarà "normale" o di 10 giorni) e che è stata fatta richiesta al governo di esenzione della quarantena.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Tutti pensieri ad alta voce ampiamente razionali e condivisibili, peraltro.Johnny Rex ha scritto:Lopez sconsolato e sconsolante
https://www.ubitennis.com/blog/2020/08/ ... aticabile/
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ugo LaPiazza ,un altro anno così e il tennis Salta, lo sappiamo benissimo noi e lo sanno bene lorolaplaz ha scritto:Tutti pensieri ad alta voce ampiamente razionali e condivisibili, peraltro.Johnny Rex ha scritto:Lopez sconsolato e sconsolante
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Comunque all’inizio dice chiaramente che volevano almeno un 30% di pubblico. La situazione è peggiorata nel senso che non potevano averlo, il problema è stato quello anche se adduce altre ragioni.Johnny Rex ha scritto:Lopez sconsolato e sconsolante
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Per il 2021, non ha tutti i torti temo, almeno per i mesi iniziali. L’Australia non è in un buon momento ma come si gioca a Parigi si potrebbe giocare anche a Melbourne. Immagino però che molti più giocatori saranno restii a fare un viaggio così lungo e costoso. Dopo l’Australia non ce li vedo proprio gli europei andare tutti a giocare in SudAmerica, ma non è un problema. Dopo è difficile fare previsioni. Per Indian Wells e Miami. Chissà come sarà la situazione negli Stati Uniti dopo le elezioni.... il Covid potrebbe non essere il problema peggiore.
Ma sono abbastanza sicuro che dalla stagione sul rosso in poi saremo tornati alla quasi normalità.
Dire un altro anno così e il tennis salta è una banalità priva di fondamento. Anche se non si giocasse un solo torneo nel 2021 si tornerebbe a giocare nel 2022. Salterebbe qualche torneo minore sostituito da qualche altro torneo minore; smetterebbe qualche tennista di bassa classifica sostituito da nuovi giovani promesse.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
io spero capiscano che la soluzione e' fare piu' tornei nello stesso posto. Credono davvero che il valore del torneo dipenda da dove vai? Che davvero giocare a Sydney o Melbourne cambia qualcosa? Non cambia nulla, puoi giocare anche 10 volte a Melbourne. Cambia il montepremi e l'impegno, cambia il 3 su 5 per gli uomini e stop. cambia ovviamente l'entry list. Puoi giocare tutto l'anno nello stesso posto, se sei senza pubblico, o in pochi posti diversi.
Ti fai tre mesi in Australia, a lavorare, con tutti gli agi, quale e' il problema?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Anche a 56, considerato che è combined, il torneo stava stretto in 7 giorni, farebbero bene a prendere un paio di giorni in più.Super-Fabio ha scritto:Bene la WTA, che in contemporanea agli Us Open riesce ad organizzare due 125K a Portschach e Praga. Occasione per tutte quelle nella fascia 150-250 che non potranno quest'anno giocare le quali a New York.
Tornei che nonostante abbiano l'etichetta "125K" avranno in totale un montepremi di $1.5M, ossia pari a quello delle quali degli Us Open e provenienti dal fondo di $3.3M che la USTA aveva garantito ad ATP e WTA per compensare la cancellazione delle quali con l'obiettivo di creare nuove opportunità di gioco agli atleti.
Intanto Binaghi annuncia che l'ATP, dopo la cancellazione di Madrid, ha chiesto al torneo di Roma di allargare il tabellone a 96 con durata di 10 giorni, insomma stile Indian Wells/Miami. ATP che pagherebbe la differenza in montepremi.
Dice anche che sperano di avere un pò di pubblico (e da questo dipenderà se la durata sarà "normale" o di 10 giorni) e che è stata fatta richiesta al governo di esenzione della quarantena.
https://www.sportface.it/tennis/angelo- ... ni/1093664
Sulla presenza del pubblico agli eventi sportivi ieri il governo ha detto ancora no, il calcio pensa che nelle prime giornate potrebbe non esserci, e il torneo di Roma precede la prima giornata di campionato, credo.
L’esenzione della quarantena mi fa incazzare, ma incazzare...
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Sì la soluzione sarebbe quella e allo stesso tempo va contro lo spirito del tennis, fare una serie di tornei tutti di fila nello stesso posto, ad esempio solo a Melbourne (non avrebbe senso fare viaggi in Australia fino a Sydney o Canberra), poi a Parigi, poi a New York semplificherebbe tutto ma non funzionerebbe davvero. Poi senza spettatori non ci sarebbero i soldi per pagare i premi.Nickognito ha scritto:io spero capiscano che la soluzione e' fare piu' tornei nello stesso posto. Credono davvero che il valore del torneo dipenda da dove vai? Che davvero giocare a Sydney o Melbourne cambia qualcosa? Non cambia nulla, puoi giocare anche 10 volte a Melbourne. Cambia il montepremi e l'impegno, cambia il 3 su 5 per gli uomini e stop. cambia ovviamente l'entry list. Puoi giocare tutto l'anno nello stesso posto, se sei senza pubblico, o in pochi posti diversi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
La F1 lo sta già facendo. E lo farà anche il tennis, con Buona pace di Feliciano.uglygeek ha scritto:Sì la soluzione sarebbe quella e allo stesso tempo va contro lo spirito del tennis, fare una serie di tornei tutti di fila nello stesso posto, ad esempio solo a Melbourne (non avrebbe senso fare viaggi in Australia fino a Sydney o Canberra), poi a Parigi, poi a New York semplificherebbe tutto ma non funzionerebbe davvero. Poi senza spettatori non ci sarebbero i soldi per pagare i premi.Nickognito ha scritto:io spero capiscano che la soluzione e' fare piu' tornei nello stesso posto. Credono davvero che il valore del torneo dipenda da dove vai? Che davvero giocare a Sydney o Melbourne cambia qualcosa? Non cambia nulla, puoi giocare anche 10 volte a Melbourne. Cambia il montepremi e l'impegno, cambia il 3 su 5 per gli uomini e stop. cambia ovviamente l'entry list. Puoi giocare tutto l'anno nello stesso posto, se sei senza pubblico, o in pochi posti diversi.
Ti fai tre mesi in Australia, a lavorare, con tutti gli agi, quale e' il problema?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
La verità, come al solito, sta nel mezzo. Una cosa del genere la potrebbero fare, al massimo, solo le federazioni che organizzano gli slam. Per questoni economiche, logistiche, organizzative e di sponsors.
Un mese e mezzo nello stesso posto organizzato da Tennis Australia, un mese in UK con LTA e un mese e mezzo anche negli USA con la USTA, che in un certo senso già ha fatto un qualcosa di simile con lo spostamento di Cincinnati. Già in Francia la vedrei più difficile, considerando che non organizzano tanti tornei di preparazione a Parigi. Ma il tutto si potrebbe fare, anche perchè i torneini pre-slams hanno comunque in comune la maggior parte degli sponsors con lo slam in questione. E' tutto collegato alle quattro federazioni.
Fatto sta che più di così non si potrebbe fare. Il resto dei calendari prevedono tornei indipendenti l'uno dall'altro, in una nazione diversa l'una dall'altra, sotto federazioni diverse, con sponsors diversi. In un certo senso allunghi uno slam da 2 settimane magari a 4 facendo un paio di tornei di preparazione nello stesso posto. Fine. Giocheresti 4 mesi di stagione. Certo, meglio di niente, ma insomma...
Un mese e mezzo nello stesso posto organizzato da Tennis Australia, un mese in UK con LTA e un mese e mezzo anche negli USA con la USTA, che in un certo senso già ha fatto un qualcosa di simile con lo spostamento di Cincinnati. Già in Francia la vedrei più difficile, considerando che non organizzano tanti tornei di preparazione a Parigi. Ma il tutto si potrebbe fare, anche perchè i torneini pre-slams hanno comunque in comune la maggior parte degli sponsors con lo slam in questione. E' tutto collegato alle quattro federazioni.
Fatto sta che più di così non si potrebbe fare. Il resto dei calendari prevedono tornei indipendenti l'uno dall'altro, in una nazione diversa l'una dall'altra, sotto federazioni diverse, con sponsors diversi. In un certo senso allunghi uno slam da 2 settimane magari a 4 facendo un paio di tornei di preparazione nello stesso posto. Fine. Giocheresti 4 mesi di stagione. Certo, meglio di niente, ma insomma...
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Il montepremi degli US Open sara' in totale 53.4 milioni, l'anno scorso fu $57.2 milioni. Solo 6.7% in meno.
I vincitori del singolare maschile e femminile prenderanno 3 milioni $, l'anno scorso furono 3.85.
I vincitori del singolare maschile e femminile prenderanno 3 milioni $, l'anno scorso furono 3.85.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Già qualcosa.Super-Fabio ha scritto:
Fatto sta che più di così non si potrebbe fare. .
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus
Parlando di Aus Open, Melbourne (in pieno inverno) è ora in lockdown totale, come era l’Italia ad aprile, cioè con mille regole e complicazioni (la fidanzata rientra negli affetti stabili che si possono incontrare? Si può portare fuori il cane, e fino a che ora?) https://www.nytimes.com/2020/08/04/worl ... L7dTcAzJ8t
Ma a gennaio sarà di nuovo estate.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus
Ma da noi chi parla di rischio di seconda ondata è un menagramo.uglygeek ha scritto:Parlando di Aus Open, Melbourne (in pieno inverno) è ora in lockdown totale, come era l’Italia ad aprile, cioè con mille regole e complicazioni (la fidanzata rientra negli affetti stabili che si possono incontrare? Si può portare fuori il cane, e fino a che ora?) https://www.nytimes.com/2020/08/04/worl ... L7dTcAzJ8t
Ma a gennaio sarà di nuovo estate.
Belgio già seconda ondata, sulla buona strada Francia Spagna e Germania e paesi balcanici e siamo in piena estate.
Usa non ha ancora raggiunto il picco della prima ondata e sono pure loro in piena estate. America del Sud un disastro , seppur in buona parte in zona tropicale e subtropicale.
Segnali negativi anche in estremo oriente.
Io vedo nei ristoranti tavolate da 20/30 amici che cenano assieme.
“Ma gli ospedali sono ancora quasi vuoti”
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus
Ale, interpreta Cassandro (colui che forse uccise Alessandro Magno, fra l'altro ) nel topic del Virus, per pietà,lasciami ILLUDERE almeno nel tennisalessandro ha scritto:Ma da noi chi parla di rischio di seconda ondata è un menagramo.uglygeek ha scritto:Parlando di Aus Open, Melbourne (in pieno inverno) è ora in lockdown totale, come era l’Italia ad aprile, cioè con mille regole e complicazioni (la fidanzata rientra negli affetti stabili che si possono incontrare? Si può portare fuori il cane, e fino a che ora?) https://www.nytimes.com/2020/08/04/worl ... L7dTcAzJ8t
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Io sono sempre incerto.
Prima a Praga avevamo 15 casi al giorno ma facevano 50 test.
Poi i casi sono diventati 50-100 in seguito a un focolaio (100 persone in discoteca a bere dalla stessa ciotola). Rintracciati familiari , effetti a catena con campi scuola condotti da uno dei 100 e nuovo contagio ad altri familiari, ecc.
Adesso i casi sono sui 30-40 al giorno che non sono pochi, ma stavolta su 300-400 test. Quindi ci sta che siano quasi gli stessi di prima con piu' test.
I casi generali nel paese sono cresciuti da 500 a 200-300, ma si sono stabilizzati. Nuovi focolai, molti, poi finiscono, senza gravi danni perche' coinvolgono soprattutto giovani (tranne una singola casa di riposo e un singolo centro di malati Alzheimer).
Sinceramente mi aspetto altri focolai, ovvio, ma il rischio nel complesso non ho idea se aumentera' molto o rimarra' piu' o meno stabile.
L'Italia e' messa fin troppo bene adesso, in effetti un peggioramento e' attendibile.
Prima a Praga avevamo 15 casi al giorno ma facevano 50 test.
Poi i casi sono diventati 50-100 in seguito a un focolaio (100 persone in discoteca a bere dalla stessa ciotola). Rintracciati familiari , effetti a catena con campi scuola condotti da uno dei 100 e nuovo contagio ad altri familiari, ecc.
Adesso i casi sono sui 30-40 al giorno che non sono pochi, ma stavolta su 300-400 test. Quindi ci sta che siano quasi gli stessi di prima con piu' test.
I casi generali nel paese sono cresciuti da 500 a 200-300, ma si sono stabilizzati. Nuovi focolai, molti, poi finiscono, senza gravi danni perche' coinvolgono soprattutto giovani (tranne una singola casa di riposo e un singolo centro di malati Alzheimer).
Sinceramente mi aspetto altri focolai, ovvio, ma il rischio nel complesso non ho idea se aumentera' molto o rimarra' piu' o meno stabile.
L'Italia e' messa fin troppo bene adesso, in effetti un peggioramento e' attendibile.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Con 100 test al giorno che poi sono usati per setacciare i focolai non si possono avere stime sull’andamento generale. Così se si fanno 50 test presumibilmente a chi ha sintomi.
In pratica non si può sapere nulla oltre al fatto che il virus è presente.
Italia credo anch’io che il peggioramento sia inevitabile, credo però che con comportamenti e misure sensate si possa ritardare e tenere sotto controllo questo aumento.
2-300 nuovi casi al giorno credo siano accettabili, l’importante è trovarli e isolarli.
Usciamo da una fase con oltre un milione di casi di positività
In pratica non si può sapere nulla oltre al fatto che il virus è presente.
Italia credo anch’io che il peggioramento sia inevitabile, credo però che con comportamenti e misure sensate si possa ritardare e tenere sotto controllo questo aumento.
2-300 nuovi casi al giorno credo siano accettabili, l’importante è trovarli e isolarli.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
beh, no, dopo due mesi e mezzo di riapertura completa, se il virus e' molto presente si trasmette anche ad anziani, terapie intensive e morti. Ma la media del paese nell'ultimo mese e' di un morto al giorno. Nelle ultime due settimane e' di piu', ma siamo tre al giorno. Su 10 milioni.alessandro ha scritto:Con 100 test al giorno che poi sono usati per setacciare i focolai non si possono avere stime sull’andamento generale. Così se si fanno 50 test presumibilmente a chi ha sintomi.
In pratica non si può sapere nulla oltre al fatto che il virus è presente.
Si parla di un paese di gente malsana, il peggiore in Europa come numero di malattie cardiovascolari, il peggiore per cancro ai polmoni,stomaco e pancreas, il peggiore per incidenti stradali.
Di cancro ne muoiono una ottantina al giorno e spesso per fumo, alcol, cattiva alimentazione.
Di incidenti stradali comunque quasi due al giorno, al momento il coronavirus rimane pericoloso quanto gli incidenti stradali, se fai il lockdwon allora tanto vale che chiudi le strade e eviti gli stessi morti.
Vedremo in futuro, ma al momento anche se i casi sono aumentati si sono poi stabilizzati in modo limitato, direi. Cosa succedera' non so.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
A Praga confermato quello scritto settimane fa, ossia nessuna quarantena anche per chi arriva dagli Usa. Giocatrici isolate fino al risultato del primo tampone. La Bouchard è atterrata due giorni fa a Praga, tampone negativo e oggi è in campo con il torneo che inizia lunedì.
Che poi è quello già successo a Palermo, anche se in quel caso non c'erano giocatrici provenienti da oltreoceano. Le tenniste rumene per esempio non hanno dovuto fare alcuna quarantena. Solo isolamento fino all'esito del tampone.
Alla fine è quello che propongono ATP/WTA ai governi locali post US Open. Tampone negativo alla partenza da NY, tampone negativo all'arrivo in Europa -> niente quarantena.
Che poi è quello già successo a Palermo, anche se in quel caso non c'erano giocatrici provenienti da oltreoceano. Le tenniste rumene per esempio non hanno dovuto fare alcuna quarantena. Solo isolamento fino all'esito del tampone.
Alla fine è quello che propongono ATP/WTA ai governi locali post US Open. Tampone negativo alla partenza da NY, tampone negativo all'arrivo in Europa -> niente quarantena.
Ultima modifica di Super-Fabio il gio ago 06, 2020 2:29 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
il torneo vicino casa mia, e avro' dei giorni liberi, pero' credo proprio di non andarci per evitare il virus. La Bouchard se e' negativa al tampone puo' venire a cena a casa mia, se vuole.
In generale a Praga c'e' alternativa o tampone o quarantena, anche se non sei un tennista.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus
Ci penso ioJohnny Rex ha scritto:Ale, interpreta Cassandro (colui che forse uccise Alessandro Magno, fra l'altro ) nel topic del Virus, per pietà,lasciami ILLUDERE almeno nel tennis
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https://7news.com.au/sport/tennis/tenni ... 6704117718
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Scusa, ma il paragone di una malattia infettiva con gli incidenti stradali o con i tumori lasciano un po' il tempo che trovano perché per la malattia infettiva non conta tanto il numero di malati-ricoveri-decessi che produce, ma il rischio di un andamento esponenziale in tempi relativamente brevi di questi numeri.Nickognito ha scritto:beh, no, dopo due mesi e mezzo di riapertura completa, se il virus e' molto presente si trasmette anche ad anziani, terapie intensive e morti. Ma la media del paese nell'ultimo mese e' di un morto al giorno. Nelle ultime due settimane e' di piu', ma siamo tre al giorno. Su 10 milioni.alessandro ha scritto:Con 100 test al giorno che poi sono usati per setacciare i focolai non si possono avere stime sull’andamento generale. Così se si fanno 50 test presumibilmente a chi ha sintomi.
In pratica non si può sapere nulla oltre al fatto che il virus è presente.
Si parla di un paese di gente malsana, il peggiore in Europa come numero di malattie cardiovascolari, il peggiore per cancro ai polmoni,stomaco e pancreas, il peggiore per incidenti stradali.
Di cancro ne muoiono una ottantina al giorno e spesso per fumo, alcol, cattiva alimentazione.
Di incidenti stradali comunque quasi due al giorno, al momento il coronavirus rimane pericoloso quanto gli incidenti stradali, se fai il lockdwon allora tanto vale che chiudi le strade e eviti gli stessi morti.
Vedremo in futuro, ma al momento anche se i casi sono aumentati si sono poi stabilizzati in modo limitato, direi. Cosa succedera' non so.
Le vittime di tumori o incidenti stradali hanno invece un andamento lineare, più o meno costante nel corso del tempo.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
si, ma qui i morti non aumentano se non impercittibilmente dopo due mesi e mezzo che praticamente ogni forma di lockdown e finita e dopo qualche settimana che i casi sono triplicati o piu'. Quindi dico, se continuano a non aumentare, i morti non contano. Se aumenteranno, non lo so.paoolino ha scritto:
Scusa, ma il paragone di una malattia infettiva con gli incidenti stradali o con i tumori lasciano un po' il tempo che trovano perché per la malattia infettiva non conta tanto il numero di malati-ricoveri-decessi che produce, ma il rischio di un andamento esponenziale in tempi relativamente brevi di questi numeri.
Le vittime di tumori o incidenti stradali hanno invece un andamento lineare, più o meno costante nel corso del tempo.
Il fatto e' che in questo momento i focolai di soltio avvengono tra gente giovane e poi vengono circoscritti dopo pochi giorni e la cosa sembra funzionare. Io mi aspetto poi di tutto, da che continui cosi', che migliori o peggiori di poco o improvvisi disastri, non lo so. Sarei piu' prudente come in Italia, ma al momento la situazione e' questa.
In autunno credo che comunque migliorera', ci saranno meno ritorni dalle vacanze e mascherine credo di nuovo obbligatorie sui mezzi e indoor. Certo, piu' locali al chiuso e le scuole e malanni stagionali d'altro lato. Vedremo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Marca reporting that there was a secret zoom call between players, USTA and ATP. Players said that the top 20 will collectively withdraw if they aren’t assured that they don’t have to quarantine in Europe coming from the USO
https://www.marca.com/tenis/2020/08/06/ ... b4643.html
The Match: Top20 vs. ugly.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
withdraw from what?Super-Fabio ha scritto:Marca reporting that there was a secret zoom call between players, USTA and ATP. Players said that the top 20 will collectively withdraw if they aren’t assured that they don’t have to quarantine in Europe coming from the USO
https://www.marca.com/tenis/2020/08/06/ ... b4643.html
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Da NY
Los mejores jugadores, liderados por el propio Djokovic, están muy firmes en este punto y el 'Top20' no ve claro viajar al US Open a jugar si no hay garantías de que se podrá participar sin problemas en la gira europea de tierra batida. El encuentro secreto vía Zoom de los 20 mejores tuvo lugar el pasado fin de semana.
Los mejores jugadores, liderados por el propio Djokovic, están muy firmes en este punto y el 'Top20' no ve claro viajar al US Open a jugar si no hay garantías de que se podrá participar sin problemas en la gira europea de tierra batida. El encuentro secreto vía Zoom de los 20 mejores tuvo lugar el pasado fin de semana.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Nadal che si ritira ufficialmente da NY e dice di non essere sicuro neanche su Roma, per me in cuor suo non vorrebbe giocare fino al 2021.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Bertens rinuncia agli Us Open perchè il governo olandese le ha imposto la quarantena al ritorno dagli Usa e lei non vuole mancare la stagione sul rosso.
Ecco, questa è un'altra questione. Si sa che ATP e WTA stanno lavorando per esentare i giocatori dalla quarantena per Roma, così come stavano facendo per Madrid prima della cancellazione. Ma questo vuol dire che devono fare direttamente NY-Roma senza tornare nei loro paesi?
Intanto Wawrinka wild card nei due challenger di Praga che si giocheranno a partire dal 17 di Agosto. Nelle prossime settimane nella capitale ceca torneo WTA International, due challenger ATP da 125K e infine WTA 125K.
Arrivato in questo momento anche il forfait, preannunciato, della Svitolina. A questo punto la situazione ritiri recita:
Men
2 Nadal
4 Federer
9 Monfils
11 Fognini
17 Wawrinka
40 Kyrgios
49 Tsonga
58 Pouille
71 Herbert
Women
1 Barty
5 Svitolina
7 Bertens
29 Wang
30 Pavlychenkova
34 Zheng
38 Goerges
74 Zhu
84 Potapova
92 Bogdan
97 Stosur
103 Peng
Ecco, questa è un'altra questione. Si sa che ATP e WTA stanno lavorando per esentare i giocatori dalla quarantena per Roma, così come stavano facendo per Madrid prima della cancellazione. Ma questo vuol dire che devono fare direttamente NY-Roma senza tornare nei loro paesi?
Intanto Wawrinka wild card nei due challenger di Praga che si giocheranno a partire dal 17 di Agosto. Nelle prossime settimane nella capitale ceca torneo WTA International, due challenger ATP da 125K e infine WTA 125K.
Arrivato in questo momento anche il forfait, preannunciato, della Svitolina. A questo punto la situazione ritiri recita:
Men
2 Nadal
4 Federer
9 Monfils
11 Fognini
17 Wawrinka
40 Kyrgios
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
A me lascia perplesso, a meno che sia solo pretattica (i dubbi su Roma e in generale sul 2020) questa sua scarsa voglia di riprendere...Johnny Rex ha scritto:Nadal che si ritira ufficialmente da NY e dice di non essere sicuro neanche su Roma, per me in cuor suo non vorrebbe giocare fino al 2021.
F.F.
Ha un RG occasione unica per arrivare a 20 che può preparare con calma avendo saltato la trasferta americana...l'anno prossimo ammesso che la situazione migliori va per i 35 e dopo quasi un anno di stop (dico nel caso non giocasse nel 2020) non è facile riprendere e avere certezze di essere ancora competitivo a livello slam.
Se la sua è paura per il virus (e può essere, mi sembra un po' pauroso/ipocondriaco) mi sembra insensata...a Parigi/Roma può andare in macchina, giocare ogni giorno e poi rintanarsi in albergo...in pratica non avere mezzo contatto con nessuno...più sicuro di così...aggiungiamo poi che eventualmente avrà sempre i migliori medici a disposizione in caso di dubbi/problemi.
Mi sembra eccessivamente preoccupato
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
La fai un po’ facile, non è che non può avere contatti con nessuno, in quelle due settimane deve comunque mangiare, allenarsi, fare conferenze stampa, sia pure virtuali, fare massaggi, avere a che fare con gli organizzatori, ecc. Ci sono centinaia di persone dietro le quinte di tornei come Roma e Parigi e molte di loro non avranno nessuna bolla.
Certo risparmiare il viaggio intercontinentale è un bel vantaggio, e i rischi sarebbero molto bassi, questo è vero.
Poi può anche darsi che Nadal sia anche un po’ sotto shock per tutto quello che è accaduto, è un essere umano anche lui. Guardate Ilicic: non è che sta a pensare che questa è l’occasione della vita per fare un grande risultato in Champions League. Gli è venuta la depressione e non gioca e basta.
Certo risparmiare il viaggio intercontinentale è un bel vantaggio, e i rischi sarebbero molto bassi, questo è vero.
Poi può anche darsi che Nadal sia anche un po’ sotto shock per tutto quello che è accaduto, è un essere umano anche lui. Guardate Ilicic: non è che sta a pensare che questa è l’occasione della vita per fare un grande risultato in Champions League. Gli è venuta la depressione e non gioca e basta.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Su Ilicic, fossi l'Atalanta mi girerebbero un po' le balle, occasione unica e un giocatore fondamentale che si chiama fuori, mah, poi va a sapere se c0è altro sotto .uglygeek ha scritto:La fai un po’ facile, non è che non può avere contatti con nessuno, in quelle due settimane deve comunque mangiare, allenarsi, fare conferenze stampa, sia pure virtuali, fare massaggi, avere a che fare con gli organizzatori, ecc. Ci sono centinaia di persone dietro le quinte di tornei come Roma e Parigi e molte di loro non avranno nessuna bolla.
Certo risparmiare il viaggio intercontinentale è un bel vantaggio, e i rischi sarebbero molto bassi, questo è vero.
Poi può anche darsi che Nadal sia anche un po’ sotto shock per tutto quello che è accaduto, è un essere umano anche lui. Guardate Ilicic: non è che sta a pensare che questa è l’occasione della vita per fare un grande risultato in Champions League. Gli è venuta la depressione e non gioca e basta.
Su nadal, è chiaramente un Ipocondriaco ,poi chissà cosa ha detto a lui e a Federer gates a Febbrajo a Johannesburg
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Vabbe' allora sei di coccio.Johnny Rex ha scritto:Su Ilicic, fossi l'Atalanta mi girerebbero un po' le balle, occasione unica e un giocatore fondamentale che si chiama fuori, mah, poi va a sapere se c0è altro sotto .
Avete questa idea che i personaggi famosi (che facciano sport o altro) debbano essere d'acciaio e agire solo e sempre per massimizzare la carriera. Che non so proprio da dove vi venga.
Se gli e' venuta la depressione anche se sei un tifoso dell'Atalanta che cosa ti girano a fare? E' venuta a lui, non a te.
Che poi e' una cosa strana: se un calciatore si rompe il ginocchio e non gioca per un anno il tifoso non dice niente, ma se il calciatore ha un problema mentale e non gioca per due mesi allora il tifoso si arrabbia, come se i problemi della testa fossero solo i traumi cranici.
Ultima modifica di uglygeek il ven ago 07, 2020 8:03 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
uglygeek ha scritto:Vabbe' allora sei di coccio.Johnny Rex ha scritto:Su Ilicic, fossi l'Atalanta mi girerebbero un po' le balle, occasione unica e un giocatore fondamentale che si chiama fuori, mah, poi va a sapere se c0è altro sotto .
Avete questa idea che i personaggi famosi (che facciano sport o altro) debbano essere d'acciaio e agire solo e sempre per massimizzare la carriera. Che non so proprio da dove vi venga.
Se gli e' venuta la depressione anche se sei un tifoso dell'Atalanta che cosa ti girano a fare? E' venuta a lui, non a te.
Che poi e' una cosa strana: se un calciatore di rompe il ginocchio e non gioca per un anno il tifoso non dice niente, ma se il calciatore ha un problema mentale e non gioca per due mesi allora il tifoso si arrabbia, come se i problemi della testa fossero solo i traumi cranici.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
C’è una cosa da dire sulle paure di Nadal:
Morire di covid per uno senza malattie e con meno di 35 anni è veramente raro.
Ufficialmente in Italia sono morti di covid solo 14 giovani senza alcuna patologia.
Quindi considerando che in Italia sono stati contagiati centinaia di migliaia di under 40 (non ho il dato ma considerando 1.4 milioni di positivi...) siamo dalle parti della probabilità del proverbiale fulmine.
La cosa sono le possibili complicanze. Danni più o meno permanenti a polmoni e reni o cuore che per un atleta sono invalidanti. E comunque vaffanculo, ho 34 anni sono sano e milionario chi me lo fa fare di rischiare?
Anche qui non ho dati su percentuali e conseguenze per persone giovani a breve e lungo termine.
Il figlio tredicenne di un amico ha fatto il covid e ha detto che pensava di morire. È stato malissimo per mesi.
Ragazzo sanissimo e ora sta benissimo.
Morire di covid per uno senza malattie e con meno di 35 anni è veramente raro.
Ufficialmente in Italia sono morti di covid solo 14 giovani senza alcuna patologia.
Quindi considerando che in Italia sono stati contagiati centinaia di migliaia di under 40 (non ho il dato ma considerando 1.4 milioni di positivi...) siamo dalle parti della probabilità del proverbiale fulmine.
La cosa sono le possibili complicanze. Danni più o meno permanenti a polmoni e reni o cuore che per un atleta sono invalidanti. E comunque vaffanculo, ho 34 anni sono sano e milionario chi me lo fa fare di rischiare?
Anche qui non ho dati su percentuali e conseguenze per persone giovani a breve e lungo termine.
Il figlio tredicenne di un amico ha fatto il covid e ha detto che pensava di morire. È stato malissimo per mesi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Son tutte decisioni difficili da prendere, sia da parte degli organizzatori che da parte dei giocatori.
Non mi sento di criticare nessuno, in un senso o nell'altro, basta non si vada alla rischia il parroco come in Croazia.
Il resto mi va bene tutto.
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