Il tennis ai tempi del coronavirus.

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uglygeek
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto: Lo sappiamo da un po' che un test negativo all'arrivo non significa niente se hai volato con una persona positiva. È appunto per questo che si fa la quarantena: per aspettare e vedere se ci si ammala o no. È un anno che ripetiamo le stesse cose... :-?
Prima di tutto non conta nulla cosa sappiamo noi, i tennisti non seguono quello che diciamo io e te, ovviamente. Molti stati hanno leggi diverse e non la pensano cosi' ed inoltre potrebbero fare eccezioni per eventi del genere. Ergo, devi comunicare bene.

Detto questo, no, io non la penso come te, anche se lo ripeti da un anno.
La possibilita' di contagiarsi in aereo in condizioni di sicurezza e' quasi inesistente. Secondo una ricerca, per contagiarti dovresti avere un volo lungo almeno 54 ore. E' stato calcolato come, anche se un malato tossisse mille volte, dopo 6 minuti rimarrebbe solo lo 0.01% delle particelle emesse.
E' praticamente impossibile contagiarsi in un aereo in condizione di sicurezza. A questo si aggiunge il fatto che un avere altri due test negativi, diciamo, dopo 3 e 6 giorni renderebbe il tutto ancora piu' improbabile.

Questo ovviamente se si fossero preoccupati di tenere condizioni di sicurezza, cosa che non hanno fatto visto che girano foto e video di gente senza mascherina. Hanno poi fatto riempire l'aereo, diversamente da quanto avevano promesso. E chissa' come hanno fatto il boarding.
Si' ma gli australiani non sono scemi e se c'e' uno positivo sull'aereo mettono tutti i passeggeri in quarantena, che ai tennisti la cosa stia bene o no e' indifferente. Anche se per te le probabilita' sono basse ci sono stati casi documentati di contagio sui voli, e a dirla tutta anche dopo 14 giorni c'e' ancora il 5% di probabilita' di ammalarsi figuriamoci dopo 3 o 6 giorni. Oltretutto non si sta insieme solo sull'aereo, ma anche al check-in, nella sala d'imbarco, nel bus, alla raccolta bagagli, in fila al controllo passaporti, ecc. Come minimo il rischio e' ancora indeterminato: https://www.vox.com/21525068/covid-19-a ... c-airports.
E' un anno che questa idea della quarantena non ti sta bene, ma la quarantena esiste per questo motivo dal 14o secolo ed evidentemente il mondo scientifico non si basa sulla tua opinione. Non e' che l'ho inventata io.
Ultima modifica di uglygeek il dom gen 17, 2021 1:19 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Mi pare che ci sia molta incomprensione, da parte dei tennisti, di quanto poco siano benvenuti in Australia, visto che le rigide regole anti-covid impediscono a molti australiani di tornare a casa.
Per inciso, questa non e' una peculiarita' dell'Australia. Anche in Vietnam, altro paese che ha gestito benissimo la pandemia, i cittadini possono tornare solo con voli di stato passando attraverso una lista di attesa di mesi, e poi sono messi praticamente in detenzione per due settimane all'arrivo in un luogo scelto dalle autorita'.

Quindi e' comprensibile che gli australiani siano incazzati.
Conoscendo quanto sono viziati i tennisti, i top-50 almeno, e' anche comprensibile che fatichino ad accettare ogni regola.

Se le cose si metteranno davvero male pero' alla fine il torneo alla lunga rischia davvero di perdere lo status di grande Slam. A gennaio 2022 il covid sara' molto meno un problema, i tennisti saranno benvenuti ma si ricorderanno di chi ha fatto tante storie, e gia' Melbourne era la gamba zoppa del tavolo degli Slam per molte altre ragioni con la sua pessima data nel calendario e il caldo sempre eccessivo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da ludega »

Fa un po' sorridere sentir parlare di torneo falsato: perché lo US Open e il Roland Garros invece sono stati normali?

Con le regole imposte dal governo australiano il torneo non si poteva giocare: ma Tennis Australia sa che non giocare questa edizione vuol dire rischiare di perdere lo Slam che è sempre stato il più "debole" sotto quasi ogni punto di vista.. Tra l'altro ci sono Stati in Asia che sarebbero pronti domani a prenderne il posto
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto: Si' ma gli australiani non sono scemi e se c'e' uno positivo sull'aereo mettono tutti i passeggeri in quarantena, che ai tennisti la cosa stia bene o no e' indifferente. Anche se per te le probabilita' sono basse ci sono stati casi documentati di contagio sui voli, e a dirla tutta anche dopo 14 giorni c'e' ancora il 5% di probabilita' di ammalarsi figuriamoci dopo 3 o 6 giorni. Oltretutto non si sta insieme solo sull'aereo, ma anche al check-in, nella sala d'imbarco, nel bus, alla raccolta bagagli, in fila al controllo passaporti, ecc. Come minimo il rischio e' ancora indeterminato: https://www.vox.com/21525068/covid-19-a ... c-airports.
E' un anno che questa idea della quarantena non ti sta bene, ma la quarantena esiste per questo motivo dal 14o secolo ed evidentemente il mondo scientifico non si basa sulla tua opinione. Non e' che l'ho inventata io.
La quarantena non la decide il mondo scientifico, la decide la politica ed e' spesso assente in questo secolo, nonostate ci sia dal quattordicesimo.
Il mondo scientifico puo' solo suggerire quando e' piu' opportuno mettere in quarantena qualcuno. Ed essere sullo stesso volo di un malato, se il volo e' sicuro, il mondo scientifico (pur con poche ricerche) ci dice che da' la stessa probabilita' di essere malato che di essere colpito da un fulmine scendendo.

Riguardo ai dati certi, invece, un paio di mesi fa c'era il dato per cui, tra i casi accertati, i casi di contagiati su un aereo erano meno del 0,0000004% di chi aveva preso un aereo. E questo compresi tutti i casi in cui si voleva senza mascherine o distanza di sicurezza.

Per il resto, io non sono affatto contrario alla quarantena in generale (non so come tu lo abbia dedotto), penso solo che la quarantena debba essere usata per i casi in cui e' piu' probabile ammalarsi.

Per il resto, penso che non sia necessariamente sbagliato che uno stato che ha ridotto i casi a zero adotti misure estreme per arrivi dall'estero, ma di certo non e' scontato, di certo andava comunicato. E, se proprio vuoi adottare misure estreme, visto che ci sono test falsi negativi e contagi anche oltre il 14esimo giorno, allora dovresti obbligare e controllare la mascherina a bordo e non fare un volo a lunga distanza pieno di gente appiccicata.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Sulla questione dell'aereo, come dice Nick, potremmo discutere su quanto sia necessario mettere in quarantena tutto l'aereo quando c'era davvero una presenza molto limitata di persone, divise per sezioni e anche l'equipaggio di volo era sostanzialmente bardato come i medici che lavorano nei reparti covid.

Però, a differenza di quanto dicono alcune giocatrici, che puntualmente a ogni slam cadono dalle nuvole quando succedono queste cose, non c'era scritto da nessuna parte che la quarantena sarebbe stata un'eventuale pericolo solo in caso di positività di giocatrice/staff/contatto stretto.

Tiley ha detto che sono sempre stati molto chiari con i giocatori, affermando che ogni decisione sarebbe stata sempre presa dalle autorità sanitarie. Tutto ciò che hanno fatto nell'organizzazione, dal far salire solo il 20% su ogni aereo, a dividerlo in sezioni e quant'altro è stato fatto in nell'ottica di diminuire il rischio, ma non garantiva affatto "sicurezza" da un punto di vista decisionale. L' ultima parola sarebbe spettata sempre alle autorità sanitarie che analizzano tutte le singole situazioni.

Anche il doppista Sitak, in un video postato prima dell'intervista a Tiley, ha confermato che a Dicembre i giocatori hanno avuto una zoom call in cui veniva espressamente detto questo e lui è sempre stato ben consapevole che sarebbe potuto accadere (infatti era sull'aereo da LA). Zoom call in cui Sitak dice che non c'erano così tanti partecipanti....

Io ho letto poi il fact sheet e c'è scritto anche lì che si sarebbe potuta verificare situazione di positività su aereo e quindi era obbligatorio, oltre alla distanza già in atto, l'uso di PPE per cercare di diminuire il rischio poi di essere classificati come contratti stretti.

Evidentemente le autorità sanitarie, anche vedendo circolare quei video di giocatrici senza mascherine sull'aereo, hanno deciso di non fare distinzioni tra sezioni e dare quarantena a tutti.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Nickognito »

Be, se i giocatori mentono allora ovviamente altro discorso :)

Sull'aereo, a me fa fastidio la mancanza di logica

Se uno è favorevole alla quarantena dopo un aereo ma non dopo la spesa al supermercato, se vuole mettere in mezzo la scienza lo fa mostrandomi evidenze per cui l'aereo sia più pericoloso del supermercato. Non so quanto serva la quarantena.
Sempre a rigor di logica, seguendo un approccio scientifico, siccome la quarantena si prescrive oltre un certo grado x di probabilità di essere malati e siccome il test negativo dopo qualche giorno diminuisce di y take probabilità, ci dovranno essere sempre dei casi intermedi in cui si finisce la quarantena dopo quei pochi giorni. Ovviamente solo in alcuni casi, non tutti. Il non prevedere questo, ma dire ' sempre quarantena di 14 giorni' significa necessariamente adottare un sistema non scientifico probabilistico.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

14 giorni e' una durata probabilistica, che corrisponde al 95% di probabilita'.

Volo aereo != supermercato, perche' con l'aereo viene gente da fuori. L'idea (in Australia) e' che il virus quasi non ci sia quindi bisogna guardarsi da chi viene da fuori proprio per poter andare al supermercato senza troppi problemi.

Certo che da noi in Italia un aereo o un supermercato sono la stessa cosa: il virus e' ovunque.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Non c'entra niente con il topic, ma e' una bella foto: Il Roland-Garros innevato :oops:

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Nickognito ha scritto:Be, se i giocatori mentono allora ovviamente altro discorso :)

Sull'aereo, a me fa fastidio la mancanza di logica

Se uno è favorevole alla quarantena dopo un aereo ma non dopo la spesa al supermercato, se vuole mettere in mezzo la scienza lo fa mostrandomi evidenze per cui l'aereo sia più pericoloso del supermercato. Non so quanto serva la quarantena.
Sempre a rigor di logica, seguendo un approccio scientifico, siccome la quarantena si prescrive oltre un certo grado x di probabilità di essere malati e siccome il test negativo dopo qualche giorno diminuisce di y take probabilità, ci dovranno essere sempre dei casi intermedi in cui si finisce la quarantena dopo quei pochi giorni. Ovviamente solo in alcuni casi, non tutti. Il non prevedere questo, ma dire ' sempre quarantena di 14 giorni' significa necessariamente adottare un sistema non scientifico probabilistico.
Sì, ma poi come mi sembra abbia scritto anche tu, alla fine pure la politica ha la sua rilevanza.

Gli australiani già sono su tutte le furie, a maggior ragione dopo aver letto le notizie di positività hanno iniziato a esclamare "Visto? Avete fatto venire gente da ogni parte del mondo e ci hanno portato di nuovo il virus!". Se in una situazione del genere le autorità avessero permesso pure ai giocatori di non fare un quarantena pesante dopo l'assalto a Capitol Hill ci saremmo ritrovati con l'assalto a Melbourne Park :D
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Si fosse trattato dei mondiali di rugby avrebbero fatto meno storie.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Non fa piacere...

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Comunque ufficiale il terzo volo in quarantena, arrivato venerdì da Doha e che comprendeva perlopiù qualificati e lucky loser maschili. 23 giocatori che si aggiungono ai 47 già in quarantena.

Ma già si parla anche di un quarto volo, che però dovrebbe essere l'ultimo dei charter arrivati a Melbourne e quindi anche l'ultimo a ricevere i risultati. Quindi si spera che dopo questo siano finiti :D

Se rimanessero alla fine solo 4 su 17 voli in totale tutto sommato non sarebbe un cattivo risultato. Con un totale di 5 positivi (certo, non è detto che nei giorni successivi non ne escano altri) su 1275 persone arrivate. Sarebbe potuto andare peggio. :D

Oggi sono iniziati gli allenamenti per alcuni, domani inizieranno anche altri (ad esempio Wawrinka e Schwartzman che hanno postato il programma molto dettagliato di come funzioneranno le 5 ore "d'aria")
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »



Ha anche tracciato la rete con il nastro adesivo, all'altezza giusta :)
Non sapevo che fosse utile allenarsi anche tirando cosi' piano.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

ludega ha scritto:Fa un po' sorridere sentir parlare di torneo falsato: perché lo US Open e il Roland Garros invece sono stati normali?


F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da ludega »

Johnny Rex ha scritto:
ludega ha scritto:Fa un po' sorridere sentir parlare di torneo falsato: perché lo US Open e il Roland Garros invece sono stati normali?


F.F.
Forse più normali rispetto a questo AO ma comunque non in senso assoluto
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Non so se ci arriveranno sani a 14 giorni :D

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Ho come l'impressione che gli eletti di Adelaide arriveranno in fondo vincendo tutte le partite 62 60 61 o simili... :)
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da laplaz »

uglygeek ha scritto:

Ha anche tracciato la rete con il nastro adesivo, all'altezza giusta :)
Non sapevo che fosse utile allenarsi anche tirando cosi' piano.
Ma no che non serve. Più che altro è per fare qualcosa. Io praticamente è un anno che gioco contro il box di casa :lol:
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Kalashnikov »

uglygeek ha scritto:Ho come l'impressione che gli eletti di Adelaide arriveranno in fondo vincendo tutte le partite 62 60 61 o simili... :)
Io non ho ancora capito la posizione di sinner in questo tram tram generale. Se anche lui è da considerare privilegiato oppure se può uscire dalla sua camera solo quando glielo ordina Nadal... :)
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:Mi pare che ci sia molta incomprensione, da parte dei tennisti, di quanto poco siano benvenuti in Australia, visto che le rigide regole anti-covid impediscono a molti australiani di tornare a casa.
Per inciso, questa non e' una peculiarita' dell'Australia. Anche in Vietnam, altro paese che ha gestito benissimo la pandemia, i cittadini possono tornare solo con voli di stato passando attraverso una lista di attesa di mesi, e poi sono messi praticamente in detenzione per due settimane all'arrivo in un luogo scelto dalle autorita'.
Gestire benissimo a costo della disumanità. Ognuno giudichi da sè.
Quindi e' comprensibile che gli australiani siano incazzati.
Conoscendo quanto sono viziati i tennisti, i top-50 almeno, e' anche comprensibile che fatichino ad accettare ogni regola.

Se le cose si metteranno davvero male pero' alla fine il torneo alla lunga rischia davvero di perdere lo status di grande Slam. A gennaio 2022 il covid sara' molto meno un problema, i tennisti saranno benvenuti ma si ricorderanno di chi ha fatto tante storie, e gia' Melbourne era la gamba zoppa del tavolo degli Slam per molte altre ragioni con la sua pessima data nel calendario e il caldo sempre eccessivo.
Possibile sì, se non i cinesi gli Arabi ,magari a metà Febbrajo.

Ah, la parola boicottaggio è circolata.
Poi i soldi avranno la meglio ,ma la situazione è pesante.

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da laplaz »

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da s&v »

Non so voi ma a me passa un po' la voglia di seguire il circuito in queste condizioni
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

s&v ha scritto:Non so voi ma a me passa un po' la voglia di seguire il circuito in queste condizioni
Sbaglierò ma per me finchè ci sono restrizioni Federer in campo non ci torna.
Idea mia eh, ma agli infortuni credo fino ad un certo punto. Ha voglia zero di girare e sbattersi a 40 anni in un circuito così.
Tornerà a Wimbledon (se Wimbledon si farà, eh, che di sto' passo..)

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da laplaz »

Johnny Rex ha scritto:
s&v ha scritto:Non so voi ma a me passa un po' la voglia di seguire il circuito in queste condizioni
Sbaglierò ma per me finchè ci sono restrizioni Federer in campo non ci torna.
Idea mia eh, ma agli infortuni credo fino ad un certo punto. Ha voglia zero di girare e sbattersi a 40 anni in un circuito così.
Tornerà a Wimbledon (se Wimbledon si farà, eh, che di sto' passo..)

F.F.
Penso anche io. Ma ultimo anno comunque per lui. Sarebbe un peccato non poterlo vedere a Wimbledon per salutare.
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Messaggio da Johnny Rex »

Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Ha sbagliato destinatario però, son richieste che dovrebbe fare (e non verrebbero accettate) al governo. :)

Al massimo Tiley può dargli le cyclette, e avevano già deciso di farlo. :D
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da s&v »

laplaz ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
s&v ha scritto:Non so voi ma a me passa un po' la voglia di seguire il circuito in queste condizioni
Sbaglierò ma per me finchè ci sono restrizioni Federer in campo non ci torna.
Idea mia eh, ma agli infortuni credo fino ad un certo punto. Ha voglia zero di girare e sbattersi a 40 anni in un circuito così.
Tornerà a Wimbledon (se Wimbledon si farà, eh, che di sto' passo..)

F.F.
Penso anche io. Ma ultimo anno comunque per lui. Sarebbe un peccato non poterlo vedere a Wimbledon per salutare.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:
s&v ha scritto:Non so voi ma a me passa un po' la voglia di seguire il circuito in queste condizioni
Sbaglierò ma per me finchè ci sono restrizioni Federer in campo non ci torna.
Idea mia eh, ma agli infortuni credo fino ad un certo punto. Ha voglia zero di girare e sbattersi a 40 anni in un circuito così.
Tornerà a Wimbledon (se Wimbledon si farà, eh, che di sto' passo..)

F.F.
Anch'io ho qualche dubbio sugli infortuni di Federer, mi sembra strano che non sia riuscito a tornare in salute in un anno intero in cui non ha giocato mai.
Però se davvero tornasse a Wimbledon, dopo quasi 18 mesi, a quasi 40 anni, come fa a essere competitivo?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Ahia, dopo il calvario a NY e il successivo prendi l'assegno e scappa a Roma ora Paire è tra i giocatori costretti alla quarantena pesante anche qui a Melbourne.

Dollaro educato su di lui per essere il primo ad essere cacciato dalle autorità australiane. :D
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto: Però se davvero tornasse a Wimbledon, dopo quasi 18 mesi, a quasi 40 anni, come fa a essere competitivo?
Su erba i giovani non ci sanno giocare ,una chance potrebbe benissimo averla .

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Super-Fabio ha scritto:Ha sbagliato destinatario però, son richieste che dovrebbe fare (e non verrebbero accettate) al governo. :)

Al massimo Tiley può dargli le cyclette, e avevano già deciso di farlo. :D
E infatti arriva la più scontata delle risposte:

CQV Commissioner Emma Cassar's answer to the Djokovic list of request for players: "It's a firm NO from me". There will be NO change, no modifications to the quarantine rules - it's 14 days. It's stay in your rooms.

Intanto segnalo che per chi può sono iniziati gli allenamenti, con un programma studiato al dettaglio per quanto riguarda tutti i movimenti nelle 5 ore d'aria. Si è partiti alle 06:00 di mattina. :D
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Alle 6 di mattina? :D :D :D
Ma a che ora si dece svegliare uno per allenarsi alle 6?
Faranno un film su questa vicenda, e sarà imperdibile... :D
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Tanto stanno tutti già svegli a fare storie su IG di notte perchè non dormono per il jetlag :D

Comunque ho visto una tennista che aveva allenamento alle 06:45 ma il risultato del suo test ancora non arrivava e quindi non l'hanno fatta allenare, Schwartzman anche aveva allenamento ma per ora ancora nessuno è andato a prenderlo per problemi di transportation.

Credo che viste le critiche per la differenza di trattamento tra chi ha quarantena leggera e chi quella pesante stiano trovando scuse per non far allenare nessuno :D

https://www.instagram.com/p/CKKcwnxoWqz/ :lol: :lol: :lol:
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

Super-Fabio ha scritto:
Super-Fabio ha scritto:Ha sbagliato destinatario però, son richieste che dovrebbe fare (e non verrebbero accettate) al governo. :)

Al massimo Tiley può dargli le cyclette, e avevano già deciso di farlo. :D
E infatti arriva la più scontata delle risposte:

CQV Commissioner Emma Cassar's answer to the Djokovic list of request for players: "It's a firm NO from me". There will be NO change, no modifications to the quarantine rules - it's 14 days. It's stay in your rooms.
Ovvio.
Ma non cambia il fatto che lui la richiesta per conto degli altri l'ha inoltrata.
Immaginati te Serena fare una cosa del genere per le colleghe .

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Johnny Rex
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

Comunque a Oriente l'Australia era e resta l'unica nazione dove la diffusione del tennis dia la certezza di avere spalti pieni dal primo giorno di uno slam. Le alternative teoriche non è che siano esaltanti, francamente . In Cina il tennis non prende, poco da fare.
Fermo restando il punto su quanto importi realmente il pubblico nello sport di adesso e soprattutto post pandemia.

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uglygeek
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:Comunque a Oriente l'Australia era e resta l'unica nazione dove la diffusione del tennis dia la certezza di avere spalti pieni dal primo giorno di uno slam. Le alternative teoriche non è che siano esaltanti, francamente . In Cina il tennis non prende, poco da fare.
Fermo restando il punto su quanto importi realmente il pubblico nello sport di adesso e soprattutto post pandemia.

F.F.
Soprattutto post pandemia il pubblico conterà molto, tutti sono stanchi di spalti vuoti.

La Cina è in una fase di allontanamento dal mondo occidentale, non è più tempo per loro di spendere decine di milioni per organizzare un evento sportivo che a loro interessa poco solo per far vedere al mondo che sanno farlo. Sarà già tanto se continueranno ad organizzare negli anni il M1000 di Shanghai e le Finals WTA. Basta vedere l'Inter del resto.
Il Giappone non sta organizzando molto, solo un ATP 500 e un WTA indoor, nonostante la Osaka e alcuni discreti giocatori.
Rimane solo il Medio Oriente.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da alessandro »

Johnny Rex ha scritto:Comunque a Oriente l'Australia era e resta l'unica nazione dove la diffusione del tennis dia la certezza di avere spalti pieni dal primo giorno di uno slam. Le alternative teoriche non è che siano esaltanti, francamente . In Cina il tennis non prende, poco da fare.
Fermo restando il punto su quanto importi realmente il pubblico nello sport di adesso e soprattutto post pandemia.

F.F.
Per spostare gli ausopen e mantenere la data devi giocare nell’emisfero sud o in zona tropicale.

Escludendo gli usa (Florida California ) rimarrebbero india, sud Africa , Argentina e Brasile o Messico.

Paesi che non hanno nemmeno un master 1000 e strutture economiche non all’altezza. Eleggibile al limite l’India.

Certo l’Australia non solo perché ha il torneo dal 1913 e esperienze di tornei regionali molto antecedenti ma anche una tradizione di campioni seconda solo agli usa e strutture e organizzazione e appassionati e clima caldo a gennaio febbraio merita lo slam.

I tornei in Cina o dubai mi mettono tristezza con stadi mezzi vuoti.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:
La Cina è in una fase di allontanamento dal mondo occidentale, non è più tempo per loro di spendere decine di milioni per organizzare un evento sportivo che a loro interessa poco solo per far vedere al mondo che sanno farlo. Sarà già tanto se continueranno ad organizzare negli anni il M1000 di Shanghai e le Finals WTA. Basta vedere l'Inter del resto.
Il Giappone non sta organizzando molto, solo un ATP 500 e un WTA indoor, nonostante la Osaka e alcuni discreti giocatori.
Rimane solo il Medio Oriente.
Sulla Cina stesso pensiero.
In teoria le strutture olimpiche di Tokyo potrebbero anche andare bene.
In Medio oriente hanno i soldi ma non il pubblico, certo, se ci sono i mondiali di calcio in Qatar ...
Certo questa vicenda rischia di incrinare profondamente il rapporto Giocatori/torneo, oltre a quelli fra i giocatori stessi naturalmente.

Poi parliamoci chiaro, Melbourne è salita paurosamente di livello negli ultimi due decenni, ma fino a metà anni 80' era quasi uno scherzo.
Brian Tobin poteva anche rivangare quello che voleva in risposta a Tommasi che parlava di gamba zoppa, ma la realtà quella era.

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da alessandro »

Australia fino al cambio data e superficie era si la gamba zoppa, con i grandi che non ci andavano proprio.

Poi da fine 80, le sfide Lendl Edberg Becker etc è andato al livello più o meno degli altri slam. Adesso ci vanno tutti.
Da dire che anche gli altri slam sono cresciuti nel tempo ma comunque il distacco è minore.

Ultimamente edizioni bellissime (come quella vinta da Federer su Nadal ) con edizioni degli us open deludenti come 2020 e 2019 ad esempio.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

Nei 90' la distanza c'era ancora ( Sampras molto meglio a NY, per dire, e lui e Agassi non parteciparono alle edizioni 91 e 92 ,lui pure a quella 99) poi nettamente calata anche per il grande lavoro organizzativo e di accoglienza ai giocatori fatto.
Questa vicenda rischia di rovinare tutto.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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