Il tennis ai tempi del coronavirus.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Positivo Pouille,che nel frattempo si è anche separato professionalmente dalla Mauresmo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Dopo più di 3 mesi e con la situazione sotto controllo è finalmente terminato il lockdown di Melbourne, e aumenta la speranza di avere il pubblico per gli Australian Open.
Ci saranno probabilmente 25.000 spettatori per l'incontro di cricket tra Australia e India sempre a Melbourne. Si tratta del primo "test" per la città, che è stata quella più coinvolta dalla pandemia e condizionata dal seguente lockdown.
Infatti in molte altre zone della nazione già da parecchio tempo la situazione era stabile e ad esempio la stagione di football australiano era ricominciata un paio di mesi fa e si è conclusa pochi giorni fa davanti al pubblico. Ma appunto giocata tutta fuori dallo stato di Victoria.
Ci saranno probabilmente 25.000 spettatori per l'incontro di cricket tra Australia e India sempre a Melbourne. Si tratta del primo "test" per la città, che è stata quella più coinvolta dalla pandemia e condizionata dal seguente lockdown.
Infatti in molte altre zone della nazione già da parecchio tempo la situazione era stabile e ad esempio la stagione di football australiano era ricominciata un paio di mesi fa e si è conclusa pochi giorni fa davanti al pubblico. Ma appunto giocata tutta fuori dallo stato di Victoria.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Bercy sarà sicuramente senza spettatori, ma non è ancora certo che si giochi, la FFT chiederà al governo l'autorizzazione, la risposta dovrebbe arrivare giovedì.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Sarà, ma proprio il fatto che attualmente la situazione in Australia sia così buona mi fa temere che fra qualche mese possa non esserlo.Super-Fabio ha scritto:Dopo più di 3 mesi e con la situazione sotto controllo è finalmente terminato il lockdown di Melbourne, e aumenta la speranza di avere il pubblico per gli Australian Open.
Ci saranno probabilmente 25.000 spettatori per l'incontro di cricket tra Australia e India sempre a Melbourne. Si tratta del primo "test" per la città, che è stata quella più coinvolta dalla pandemia e condizionata dal seguente lockdown.
Infatti in molte altre zone della nazione già da parecchio tempo la situazione era stabile e ad esempio la stagione di football australiano era ricominciata un paio di mesi fa e si è conclusa pochi giorni fa davanti al pubblico. Ma appunto giocata tutta fuori dallo stato di Victoria.
Lo si è già visto qui, si fosse giocato Parigi fra fine Maggio e Giugno si sarebbe potuto senza tanti patemi, a fine Settembre si è stati sul filo del rasojo, anche adesso vai a sapere.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
La differenza però è che le loro frontiere continueranno a restare chiuse.
E gli australiani che tornano in patria si fanno obbligatoriamente 14 giorni in un hotel prima di poter uscire.
E gli australiani che tornano in patria si fanno obbligatoriamente 14 giorni in un hotel prima di poter uscire.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Poi da loro sarà piena estate a gennaio.Super-Fabio ha scritto:La differenza però è che le loro frontiere continueranno a restare chiuse.
E gli australiani che tornano in patria si fanno obbligatoriamente 14 giorni in un hotel prima di poter uscire.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
MELBOURNE, Nov 5 (Reuters) - Tennis Australia (TA) will decide next week whether it can stage the ATP Cup and other tournaments around the country or confine them to one city in the lead-up to the Australian Open in January, local media reported on Thursday.
https://uk.reuters.com/article/tennis-a ... KL1N2HR0JW
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Hanno quasi zero contagi, che il tennis si fotta, giustamente...Super-Fabio ha scritto:MELBOURNE, Nov 5 (Reuters) - Tennis Australia (TA) will decide next week whether it can stage the ATP Cup and other tournaments around the country or confine them to one city in the lead-up to the Australian Open in January, local media reported on Thursday.
https://uk.reuters.com/article/tennis-a ... KL1N2HR0JW
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Una bella bolla di un mese a Melbourne e passa la paura.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Djokovic si lamenta che i tennisti oltre n.200 non guadagnano nulla perché con il Covid non ci sono quasi più Futures in calendario. https://au.sports.yahoo.com/amphtml/djo ... 33025.html
Ma cosa si guadagna con i futures, comunque?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Perlomeno lo dice ,a differenza di altri VDM .uglygeek ha scritto:Djokovic si lamenta che i tennisti oltre n.200 non guadagnano nulla perché con il Covid non ci sono quasi più Futures in calendario. https://au.sports.yahoo.com/amphtml/djo ... 33025.html
Ma cosa si guadagna con i futures, comunque?
Coi futures non so quanto si guadagnI,ma comunque qualcosa è meglio del nulla.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Beh no, devi pagarti il viaggio, il premio per il vincitore sarà 2000$ meno le tasse. A me che non sia proprio vicino casa...Johnny Rex ha scritto:Perlomeno lo dice ,a differenza di altri VDM .uglygeek ha scritto:Djokovic si lamenta che i tennisti oltre n.200 non guadagnano nulla perché con il Covid non ci sono quasi più Futures in calendario. https://au.sports.yahoo.com/amphtml/djo ... 33025.html
Ma cosa si guadagna con i futures, comunque?
Coi futures non so quanto si guadagnI,ma comunque qualcosa è meglio del nulla.
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I futures si fanno come investimento per poi poter giocare almeno i challenger.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Coi Futures di sicuro non si guadagna, anzi.
Forse intendeva i tornei in generale, la possibilità di allenarsi e fare punti e arrivare a giocare i tornei dove si guadagna qualcosa...boh
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Mentre nello stato di Victoria si registra il 15°giorno di fila senza casi e decessi da covid-19, l'ITF ha inviato ieri una bozza alle giocatrici su quello che potrebbe essere il calendario WTA/ITF australiano.
Ancora non c'è certezza sul dove si disputeranno tutti i tornei, ma ci sono buone chances che la maggior parte di essi vengano fatti disputare a Melbourne.
Da sottolineare che nella bolla australiana potranno entrare solo i giocatori ammessi al main draw e alle quali degli Australian Open, che quindi dovranno confermare la loro presenza in queste settimane e poi entrare nella bolla per la quarantena di 14 giorni e saranno gli unici a poter giocare in Australia in quelle 5 settimane (oltre ovviamente ai tennisti locali). Questa si presenta come una delle maggiori differenze rispetto al solito, ossia la questione ritiri/ingressi nelle liste. Se normalmente un tennista fuori di 10/15 posizioni dalle qualificazioni programmava comunque la trasferta perchè consapevole di avere buone chances di entrare in tabellone, questa volta credo si vada verso l'ingresso di alternates locali o tennisti iscritti al tabellone di doppio e quindi già presenti sul posto.
Da segnalare anche che il 23 di Novembre chiudono le liste per i primi tornei dell'anno e ancora non si sa quali siano
Ancora non c'è certezza sul dove si disputeranno tutti i tornei, ma ci sono buone chances che la maggior parte di essi vengano fatti disputare a Melbourne.
Da sottolineare che nella bolla australiana potranno entrare solo i giocatori ammessi al main draw e alle quali degli Australian Open, che quindi dovranno confermare la loro presenza in queste settimane e poi entrare nella bolla per la quarantena di 14 giorni e saranno gli unici a poter giocare in Australia in quelle 5 settimane (oltre ovviamente ai tennisti locali). Questa si presenta come una delle maggiori differenze rispetto al solito, ossia la questione ritiri/ingressi nelle liste. Se normalmente un tennista fuori di 10/15 posizioni dalle qualificazioni programmava comunque la trasferta perchè consapevole di avere buone chances di entrare in tabellone, questa volta credo si vada verso l'ingresso di alternates locali o tennisti iscritti al tabellone di doppio e quindi già presenti sul posto.
Da segnalare anche che il 23 di Novembre chiudono le liste per i primi tornei dell'anno e ancora non si sa quali siano
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
E infatti andrà così. Magari non tutti a Melbourne (ad esempio gli ITF), ma comunque poco distanti e all'interno dello stato di Victoria.Super-Fabio ha scritto:Ancora non c'è certezza sul dove si disputeranno tutti i tornei, ma ci sono buone chances che la maggior parte di essi vengano fatti disputare a Melbourne.
Impossibile, per le restrizioni (perfette) in vigore in Australia, far spostare i giocatori da uno stato all'altro. Basterebbe infatti un qualsiasi caso di positività di un cittadino nello stato in cui devono andare i giocatori che scatterebbero automaticamente altri 14 giorni di quarantena oltre quelli iniziali. Oggi ad esempio sono usciti fuori 3 casi ad Adelaide; scattata immediatamente la quarantena obbligatoria per chi entra in South Australia.
Invece i giocatori in questo modo arriveranno tutti già dai vari altri continenti direttamente a Melbourne, faranno la quarantena e non dovranno più uscire dallo stato di Victoria fino all'uscita dal continente.
https://www.theguardian.com/sport/2020/ ... alian-open
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ragionamento onesto. Le conseguenze economiche della crisi si sono viste solo in parte fino ad oggi. Dureranno anni.Johnny Rex ha scritto:Andiamoci giù pesanti
https://www.tennisitaliano.it/tennis-au ... rima-47994
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
https://www.ubitennis.com/blog/2020/11/ ... -novembre/
A Sbafo dell'Atp sta comunque forse addentando tortellini panna e prosciutto
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A Sbafo dell'Atp sta comunque forse addentando tortellini panna e prosciutto
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
I tornei di Doha e Auckland sicuramente li rimandano, se non li cancellano. Se c'e' la bolla, si gioca solo nella bolla.Super-Fabio ha scritto:Da segnalare anche che il 23 di Novembre chiudono le liste per i primi tornei dell'anno e ancora non si sa quali siano
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Esperti dicono che anche con il vaccino per la piena normalita' (vivere esattamente come nel 2019) bisognera' aspettare il 2024. Pero' in Australia ci sara' gia' il pubblico quest'anno, almeno in parte, quindi le cose non dovrebbero essere cosi' tragiche.laplaz ha scritto:Ragionamento onesto. Le conseguenze economiche della crisi si sono viste solo in parte fino ad oggi. Dureranno anni.Johnny Rex ha scritto:Andiamoci giù pesanti
https://www.tennisitaliano.it/tennis-au ... rima-47994
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Per il resto del tour nel 2021 saranno problemi, pero'. I tornei che possono sopravvivere senza pubblico non sono molti.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Beh quello lo davo per assodatouglygeek ha scritto:I tornei di Doha e Auckland sicuramente li rimandano, se non li cancellano. Se c'e' la bolla, si gioca solo nella bolla.Super-Fabio ha scritto:Da segnalare anche che il 23 di Novembre chiudono le liste per i primi tornei dell'anno e ancora non si sa quali siano
Ma non sappiamo ancora se nelle prime due settimane si avrà ATP Cup + qualche 250, solo l'ATP Cup, niente ATP Cup....
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Gli esperti vadano a farsi Fottere.uglygeek ha scritto:Esperti dicono che anche con il vaccino per la piena normalita' (vivere esattamente come nel 2019) bisognera' aspettare il 2024.laplaz ha scritto:Ragionamento onesto. Le conseguenze economiche della crisi si sono viste solo in parte fino ad oggi. Dureranno anni.Johnny Rex ha scritto:Andiamoci giù pesanti
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Si preannuncia un calvario l'organizzazione di questa trasferta australiana
Tennis Channel dice che il governo australiano non da l'autorizzazione ad entrare in Australia a Dicembre.
Questa la comunicazione dell'ATP ai giocatori https://www.theage.com.au/sport/tennis/ ... 56fnn.html
Tennis Channel dice che il governo australiano non da l'autorizzazione ad entrare in Australia a Dicembre.
Questa la comunicazione dell'ATP ai giocatori https://www.theage.com.au/sport/tennis/ ... 56fnn.html
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Nazione Culto di Nickognito.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ottimo. Entreranno come clandestini a nuotoSuper-Fabio ha scritto:Si preannuncia un calvario l'organizzazione di questa trasferta australiana
Tennis Channel dice che il governo australiano non da l'autorizzazione ad entrare in Australia a Dicembre.
Questa la comunicazione dell'ATP ai giocatori https://www.theage.com.au/sport/tennis/ ... 56fnn.html
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Direi che a questo punto nel migliore dei casi l'avvio della stagione sarà ritardata di un paio di settimane.
Il direttore degli Australian Open oggi ha inviato una lettera ai giocatori comunicando che sfortunatamente sono sorte queste problematiche a livello organizzativo, ma che quantomeno ora potranno passare il Natale a casa e in famiglia
Il direttore degli Australian Open oggi ha inviato una lettera ai giocatori comunicando che sfortunatamente sono sorte queste problematiche a livello organizzativo, ma che quantomeno ora potranno passare il Natale a casa e in famiglia
Ultima modifica di Super-Fabio il mer nov 18, 2020 2:31 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Sarebbe anche l'occasione buona per realizzare quello che il buonsenso vorrebbe, Australian spostato avanti nel calendario annuale, poi Master 1000 americani e via andare.Super-Fabio ha scritto:Direi che a questo punto nel migliore dei casi l'avvio della stagione sarà ritardata di un paio di settimane.
Il direttore degli Australian Open oggi ha inviato una lettera ai giocatori comunicando che sfortunatamente sono sorte queste problematiche a livello organizzativo, ma che quantomeno ora potranno passare il Natale a casa e in famiglia
Li ammazzo se mi fan saltare lo Slam
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Beh ma devono anche sapere una data per quando devono ricominciare ad allenarsi, specie i primi 8 che dopo le Finals dovranno staccare per un po'. Poi un paio di tornei di allenamento devi metterli prima degli AusOpen; non puoi cominciare da niente a giocare 3-su-5 con 40 gradi all'ombra.Super-Fabio ha scritto:Direi che a questo punto nel migliore dei casi l'avvio della stagione sarà ritardata di un paio di settimane.
Il direttore degli Australian Open oggi ha inviato una lettera ai giocatori comunicando che sfortunatamente sono sorte queste problematiche a livello organizzativo, ma che quantomeno ora potranno passare il Natale a casa e in famiglia
Per cui le cose si complicano già molto: se i tennisti passano il Natale a casa e poi devono fare due settimane di quarantena come dici giustamente tutto deve slittare almeno di due settimane, con problemi per i tornei di febbraio che non sono importanti ma sono comunque 12.
Ma per le autorità australiane cosa cambia se il tennista arriva il 15/12 o il primo gennaio?
Forse potrebbero fare un torneo con meno giocatori, come a NY: niente tornei junior, niente qualificazioni, magari anche niente doppi? Perché altrimenti devono gestire migliaia di persone, considerando anche tecnici e affini.
Tra parentesi, a Melbourne a febbraio fa ancora più caldo che a gennaio...
Ultima modifica di uglygeek il mer nov 18, 2020 2:31 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Beh, io che non ho mai avuto dubbi (e questo topic lo testimonia ) sulla disputa degli Us Open, del Roland Garros e in generale sul regolare svolgimento di tornei in questi ultimi mesi di stagione onestamente sugli Australian Open ho più di qualche dubbio.
Ma semplicemente perchè in questi mesi notavo che comunque la ripresa del tour era legata a nazioni e istituzioni disposte ad allentare determinate misure per far sì che tutto si svolgesse.
Qui la situazione è diversa, se per mesi il circuito tennistico è riuscito a riprendere tramite esenzioni, favori da parte delle istituzioni e quant'altro, al governo australiano invece non gliene fotte un cazzo il loro unico primo e direi anche unico obiettivo è controllare il covid, poi se il torneo si potrà svolgere ok, altrimenti sticazzi. E in ogni caso, eventualmente, alle loro condizioni, come stiamo vedendo.
Ma tralasciando anche il discorso quarantena/arrivo e quant'altro, per il modo in cui il governo australiano sta combattendo il covid l'impressione è che basta anche un piccolo focolaio nelle prossime settimane nello stato di Victoria per far saltare tutto.
Ma semplicemente perchè in questi mesi notavo che comunque la ripresa del tour era legata a nazioni e istituzioni disposte ad allentare determinate misure per far sì che tutto si svolgesse.
Qui la situazione è diversa, se per mesi il circuito tennistico è riuscito a riprendere tramite esenzioni, favori da parte delle istituzioni e quant'altro, al governo australiano invece non gliene fotte un cazzo il loro unico primo e direi anche unico obiettivo è controllare il covid, poi se il torneo si potrà svolgere ok, altrimenti sticazzi. E in ogni caso, eventualmente, alle loro condizioni, come stiamo vedendo.
Ma tralasciando anche il discorso quarantena/arrivo e quant'altro, per il modo in cui il governo australiano sta combattendo il covid l'impressione è che basta anche un piccolo focolaio nelle prossime settimane nello stato di Victoria per far saltare tutto.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ci smenano loro, eh.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Guarda, secondo me fanno anche bene. Primo, perché sono in una situazione in cui l'epidemia è sotto controllo. Poi perché non è giusto allentare le regole per favorire i tennisti. Ti scrive uno in quarantena per essere arrivato in Italia dagli Stati Uniti, mentre tutti i tennisti che volavano dagli US Open a Roma la quarantena non l'hanno fatta. Che le autorità italiane andassero a ...Super-Fabio ha scritto:Beh, io che non ho mai avuto dubbi (e questo topic lo testimonia ) sulla disputa degli Us Open, del Roland Garros e in generale sul regolare svolgimento di tornei in questi ultimi mesi di stagione onestamente sugli Australian Open ho più di qualche dubbio.
Ma semplicemente perchè in questi mesi notavo che comunque la ripresa del tour era legata a nazioni e istituzioni disposte ad allentare determinate misure per far sì che tutto si svolgesse.
Qui la situazione è diversa, se per mesi il circuito tennistico è riuscito a riprendere tramite esenzioni, favori da parte delle istituzioni e quant'altro, al governo australiano invece non gliene fotte un cazzo il loro unico primo e direi anche unico obiettivo è controllare il covid, poi se il torneo si potrà svolgere ok, altrimenti sticazzi. E in ogni caso, eventualmente, alle loro condizioni, come stiamo vedendo.
Ma tralasciando anche il discorso quarantena/arrivo e quant'altro, per il modo in cui il governo australiano sta combattendo il covid l'impressione è che basta anche un piccolo focolaio nelle prossime settimane nello stato di Victoria per far saltare tutto.
Comunque sì, più di tanto non possono tirare la corda, ad un certo punto anche per i tennisti sarà meglio avere i tornei di febbraio disputati in qualche modo piuttosto che fare lunghi viaggi e quarantene per poi magari perdere al primo turno. Se gli australiani non danno date certe entro l'inizio di dicembre tutti i tornei australiani saltano.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
https://tennismagazineitalia.it/magazin ... biare-data
Per adesso, si possono ipotizzare tre scenari.
Cancellazione dei tornei precedenti e Australian Open in campo senza alcun match di preparazione.
Difficile, anche perché causerebbe un danno economico non indifferente per Tennis Australia. Al di là del torneo ATP di Doha (la cui collocazione a inizio gennaio sembra davvero a rischio), è improbabile che si possa giocare in altri Paesi: la quarantena di 14 giorni è una conditio sine qua non per chiunque metterà piede in Australia.
Spostamento in avanti di tutti i tornei e Australian Open posticipato di un paio di settimane.
Visto che i tornei post Australian Open non sono tappe cruciali (a febbraio non ci sono Masters 1000, ma solo alcuni ATP 500) potrebbe esserci un lavoro congiunto tra ATP e WTA per limitare i danni e dare il via alla stagione con 15 giorni di ritardo, facendo iniziare l'Australian Open a inizio febbraio. Il tempo perduto si potrebbe (forse) recuperare comprimendo un po' le date a marzo, con Indian Wells e Miami che solitamente occupano quattro settimane. Per ora, si tratta di una semplice suggestione.
Cancellazione definitiva dei tornei australiani.
Sarebbe un duro colpo per il mondo del tennis e una beffa per la federtennis australiana, che peraltro ha già stanziato oltre 30 milioni di dollari in misure di sicurezza. Visto che Wimbledon è caduto in piedi grazie all'assicurazione, gli australiani rischierebbero di essere gli unici a rimetterci economicamente, visto che USTA e FFT si sono salvate con il regolare svolgimento dei loro tornei. L'impatto sociale ed economico sarebbe enorme.
F.F.
Per adesso, si possono ipotizzare tre scenari.
Cancellazione dei tornei precedenti e Australian Open in campo senza alcun match di preparazione.
Difficile, anche perché causerebbe un danno economico non indifferente per Tennis Australia. Al di là del torneo ATP di Doha (la cui collocazione a inizio gennaio sembra davvero a rischio), è improbabile che si possa giocare in altri Paesi: la quarantena di 14 giorni è una conditio sine qua non per chiunque metterà piede in Australia.
Spostamento in avanti di tutti i tornei e Australian Open posticipato di un paio di settimane.
Visto che i tornei post Australian Open non sono tappe cruciali (a febbraio non ci sono Masters 1000, ma solo alcuni ATP 500) potrebbe esserci un lavoro congiunto tra ATP e WTA per limitare i danni e dare il via alla stagione con 15 giorni di ritardo, facendo iniziare l'Australian Open a inizio febbraio. Il tempo perduto si potrebbe (forse) recuperare comprimendo un po' le date a marzo, con Indian Wells e Miami che solitamente occupano quattro settimane. Per ora, si tratta di una semplice suggestione.
Cancellazione definitiva dei tornei australiani.
Sarebbe un duro colpo per il mondo del tennis e una beffa per la federtennis australiana, che peraltro ha già stanziato oltre 30 milioni di dollari in misure di sicurezza. Visto che Wimbledon è caduto in piedi grazie all'assicurazione, gli australiani rischierebbero di essere gli unici a rimetterci economicamente, visto che USTA e FFT si sono salvate con il regolare svolgimento dei loro tornei. L'impatto sociale ed economico sarebbe enorme.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ma hanno organizzato il 3 nations in bolla in Australia, con Argentina Sud Africa e Nz non capisco perchè tutti sti problemi per il tennis. Per altro L' Argentina che non giocava da mesi ha battuto la Nuova Zelanda che aveva già ricominciato l' attività a livello di club
Per altro non ci sono neanche restrizioni di pubblico.
Boh.
Non si riesce a fare un mesetto di bolla tra quarantena, un torneino, allenamenti e l AO?
Per altro non ci sono neanche restrizioni di pubblico.
Boh.
Non si riesce a fare un mesetto di bolla tra quarantena, un torneino, allenamenti e l AO?
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Comunque tra maschile e femminile, di soli giocatori, son tipo 500 persone che arrivano da ogni parte del mondo. Poi aggiungiamoci allenatori, staff, addetti ai lavori....a prescindere dalle idee del governo non è proprio una bolla di facile organizzazione.Ombra84 ha scritto:Ma hanno organizzato il 3 nations in bolla in Australia, con Argentina Sud Africa e Nz non capisco perchè tutti sti problemi per il tennis. Per altro L' Argentina che non giocava da mesi ha battuto la Nuova Zelanda che aveva già ricominciato l' attività a livello di club
Per altro non ci sono neanche restrizioni di pubblico.
Boh.
Non si riesce a fare un mesetto di bolla tra quarantena, un torneino, allenamenti e l AO?
Ultima modifica di Super-Fabio il mer nov 18, 2020 5:00 pm, modificato 2 volte in totale.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Indubbiamente non lo è, ma insomma non mi sembra una situazione impossibile da fare.Super-Fabio ha scritto:Comunque tra maschile e femminile, di soli giocatori, son tipo 500 persone che arrivano da ogni parte del mondo. Poi aggiungiamoci allenatori, staff, addetti ai lavori....a prescindere dalle idee del governo non è proprio una bolla di facile organizzazione.Ombra84 ha scritto:Ma hanno organizzato il 3 nations in bolla in Australia, con Argentina Sud Africa e Nz non capisco perchè tutti sti problemi per il tennis. Per altro L' Argentina che non giocava da mesi ha battuto la Nuova Zelanda che aveva già ricominciato l' attività a livello di club
Per altro non ci sono neanche restrizioni di pubblico.
Boh.
Non si riesce a fare un mesetto di bolla tra quarantena, un torneino, allenamenti e l AO?
Manco poi i giocatori andassero in giro ad infettare, ovviamente li devi costringere a fare solo casa e lavoro
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ma infatti non credo sia la bolla in sè il problema, ma più un mix di tante cose. O meglio, secondo me, visto come stanno affrontando il covid, vogliono andarci molto cauti e avere davvero ogni minima cosa studiata alla perfezione. Li vedo indubbiamente preoccupati dall'avere un migliaio di persone che arriva da ogni parte del mondo nel giro di pochi giorni con la possibilità di poter vanificare tutto il lavoro fatto in questi mesi. Un lavoro che comunque è costato caro sotto tutti i punti di vista.
Al momento l'unica cosa che sappiamo è non è stato concesso l'ingresso per metà Dicembre, anche se non sono chiari i motivi. Magari risolvono tutto facendo slittare tutto di un paio di settimane il calendario (e magari una la si potrebbe comunque recuperare facendo solo una settimana di tornei pre-Australian Open invece di due).
Al momento l'unica cosa che sappiamo è non è stato concesso l'ingresso per metà Dicembre, anche se non sono chiari i motivi. Magari risolvono tutto facendo slittare tutto di un paio di settimane il calendario (e magari una la si potrebbe comunque recuperare facendo solo una settimana di tornei pre-Australian Open invece di due).
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
In un articolo australiano ho letto 2500 giocatori tra singolari, doppi, maschile, femminile, junior, senior, sedie a rotelle, qualificazioni ecc...Super-Fabio ha scritto:Comunque tra maschile e femminile, di soli giocatori, son tipo 500 persone che arrivano da ogni parte del mondo. Poi aggiungiamoci allenatori, staff, addetti ai lavori....a prescindere dalle idee del governo non è proprio una bolla di facile organizzazione.Ombra84 ha scritto:Ma hanno organizzato il 3 nations in bolla in Australia, con Argentina Sud Africa e Nz non capisco perchè tutti sti problemi per il tennis. Per altro L' Argentina che non giocava da mesi ha battuto la Nuova Zelanda che aveva già ricominciato l' attività a livello di club
Per altro non ci sono neanche restrizioni di pubblico.
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Non si riesce a fare un mesetto di bolla tra quarantena, un torneino, allenamenti e l AO?
Mi e' parsa una cifra eccessiva, ma certo solo i giocatori sono molti piu' di 500, saranno almeno 1000. Forse 2500 con gli accompagnatori, che sono almeno due per giocatore.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Vabbè era un calcolo molto approssimativo ragionando sui due tornei di singolare, quindi i primi 250 ATP e i primi 250 WTA.
Tra singolari ATP/WTA (compresi di qualificazioni) e doppi probabilmente arriveremmo direi a circa 650 di soli giocatori. Viste le difficoltà se possono evitare i tornei junior e senior mi sa che lo fanno, tanto dubito ci sarebbero conseguenze di tipo economico.
Insomma, nel caso, diciamo che secondo me gli Australian Open ci sono buone chances che assomiglierebbero più agli Us Open che al Roland Garros, dove un altro pò e avrebbero fatto anche i tornei bambini 6-10 anni pur di far vedere che la situazione era perfettamente normale.
Tra singolari ATP/WTA (compresi di qualificazioni) e doppi probabilmente arriveremmo direi a circa 650 di soli giocatori. Viste le difficoltà se possono evitare i tornei junior e senior mi sa che lo fanno, tanto dubito ci sarebbero conseguenze di tipo economico.
Insomma, nel caso, diciamo che secondo me gli Australian Open ci sono buone chances che assomiglierebbero più agli Us Open che al Roland Garros, dove un altro pò e avrebbero fatto anche i tornei bambini 6-10 anni pur di far vedere che la situazione era perfettamente normale.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Agli USOpen non c'erano nemmeno le qualificazioni. Anche quelle sono un bel problema, perche' cominciano la settimana prima.Super-Fabio ha scritto:Vabbè era un calcolo molto approssimativo ragionando sui due tornei di singolare, quindi i primi 250 ATP e i primi 250 WTA.
Tra singolari ATP/WTA (compresi di qualificazioni) e doppi probabilmente arriveremmo direi a circa 650 di soli giocatori. Viste le difficoltà se possono evitare i tornei junior e senior mi sa che lo fanno, tanto dubito ci sarebbero conseguenze di tipo economico.
Insomma, nel caso, diciamo che secondo me gli Australian Open ci sono buone chances che assomiglierebbero più agli Us Open che al Roland Garros, dove un altro pò e avrebbero fatto anche i tornei bambini 6-10 anni pur di far vedere che la situazione era perfettamente normale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Alla fine secondo me proveranno in tutti i modi a mantenere intatto il programma originario di quattro/cinque settimane di tornei, facendo appunto slittare l'inizio e recuperando quelle due settimane da qualche parte nel calendario, tanto ancora non c'è un calendario.
Di certo se avessero intenzione di far giocare solo lo slam in tantissimi non ci andrebbero. Sia perchè non sarebbero disposti a giocare 3/5 il primo torneo dell'anno dopo 2 mesi fermi, ma soprattutto perchè per la quasi totalità dei giocatori significherebbe volare dall'altra parte del mondo e farsi 14 giorni di quarantena per giocare un torneo, che poi per molti significare giocare una partita o due. Va bene il prize money, ma insomma....
Di certo se avessero intenzione di far giocare solo lo slam in tantissimi non ci andrebbero. Sia perchè non sarebbero disposti a giocare 3/5 il primo torneo dell'anno dopo 2 mesi fermi, ma soprattutto perchè per la quasi totalità dei giocatori significherebbe volare dall'altra parte del mondo e farsi 14 giorni di quarantena per giocare un torneo, che poi per molti significare giocare una partita o due. Va bene il prize money, ma insomma....