Salviamo il vate rino

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tennisfan82
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Salviamo il vate rino

Messaggio da tennisfan82 »

dalla rubrica Tribuna Aperta sul sito della FIT


L’ultimo numero di “SuperTennis” dedica il suo servizio principale all’analisi di un fenomeno, peraltro in atto già da qualche anno, le cui proporzioni sono ormai talmente vaste da risultare evidenti anche agli osservatori meno attenti o meno benevoli: la crescita globale del nostro tennis.
Crescita che è fatta in primis di numeri: scuole tennis esaurite e talvolta incapaci di accogliere tutti i bambini che vogliono praticare il nostro sport; tesserati alla FIT quasi raddoppiati in appena sei anni (già circa 200.000 a fine giugno); numero di agonisti, di classificati, di tornei e di partecipazione ai tornei in ascesa geometrica dopo una contrazione durata oltre un decennio; numero di giocatori e giocatrici professionisti che, con qualche fisiologica oscillazione, figurano in misura senza precedenti fra i Top 100 delle classifiche mondiali; raddoppio degli spettatori paganti degli Internazionali d’Italia in appena cinque anni; numero record di ammessi ai tabelloni di singolare di tutti i tornei del Grande Slam (18 al Roland Garros, quarto gruppo nazionale per consistenza dopo Francia, Spagna e Usa).
E crescita che è fatta di risultati al vertice: nel 2006 due titoli mondiali a squadre, quello di Fed Cup e quello per ragazzi Under 14; nel 2007 il ritorno di un italiano nelle semifinali del Foro Italico dopo 29 anni, la vittoria nel Trofeo Bonfiglio dopo 10 anni (con Matteo Trevisan numero 2 della classifica mondiale per juniores), la conquista del primo titolo in tutta la storia del nostro tennis femminile di un’azzurra al Roland Garros, Mara Santangelo, venuto oltretutto a tre settimane di distanza da quello della stessa Santangelo a Roma, successo che colmava un buco di 76 anni.
Numeri e fatti, oggettivi e non contestabili, per spiegare i quali non abbiamo voluto elencare le testi della FIT ma abbiamo preferito interpellare un ventaglio di addetti ai lavori - tecnici, dirigenti e giornalisti – perché dicessero la loro, tutti padronissimi di esprimersi liberamente, dunque anche di dissentire sul valore e sulla portata di questo risveglio, e sopratutto invitati a suggerire gli interventi che potrebbero a colmare le persistenti lacune. Ne è nato un ampio affresco che ogni lettore potrà serenamente leggere prima di farsi una propria idea o di confrontarne la validità qualora un’idea ce l’avesse già.
Normale, normalissimo giornalismo. E dunque spiace che proprio un grande giornalista come Rino Tommasi – la cui meritata fama mondiale è oltretutto uno degli asset più prestigiosi del tennis italiano, dunque parte integrante del fenomeno che abbiamo voluto esplorare – abbia preso spunto dalle domande che gli avevamo rivolto al fine di conoscere il suo parere per scatenare un inspiegabile attacco preventivo alla nostra innocua indagine. Prima sulla “Gazzetta dello Sport”, poi su “Il Tempo” e durante le sue telecronache per SKY, Tommasi ha preso spunto dai non buoni risultati degli azzurri a Wimbledon, peraltro parzialmente provocati da un sorteggio sfortunato, per attaccare con livore non soltanto i nostri migliori giocatori ma l’intero tennis nazionale e persino il semplice fatto che la rivista federale stesse preparando l’inchiesta che leggerete nelle prossime pagine.
Nelle sue catilinarie, Tommasi è stato del tutto incurante non solo del rispetto che meriterebbe l’impegno con il quale i Volandri, le Santangelo e soci e socie lavorano per migliorarsi, ma anche della più elementare deontologia professionale, visto che ha risposto pubblicamente attraverso altri media a una domanda rivoltagli perché rispondesse dalle colonne di “SuperTennis”.
L’episodio è particolarmente sgradevole perché, ripeto, che lo voglia o no Tommasi è da decenni uno dei fiori all’occhiello del tennis italiano. Il mondo intero lo stima come il più grande statistico di sempre, al punto che tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di lavorare al suo fianco ci auguriamo che prima o poi questa sua abilità con la calcolatrice gli permetta entrare nella Hall of Fame del tennis e di colmare così il divario che lo separa da Nicola Pietrangeli e da Gianni Clerici, momentaneamente in vantaggio su di lui grazie alla loro abilità con la racchetta e con la penna. Che proprio uno statistico ignori dei numeri per dimostrare una tesi che con quei numeri irrimediabilmente cozza ci sembra dunque più un tradimento di Tommasi verso se stesso che l’ennesima sua scorrettezza verso quel tennis italiano che egli ha sempre dato l’impressione di disprezzare aprioristicamente, quasi considerasse ogni cosa buona fatta da un suo connazionale alla stregua di una diminutio del proprio status predominante.
Potrei facilmente controbattere alle argomentazioni con le quali Tommasi ha inteso dileggiare questa rivista e chi vi lavora facendogli in particolare rilevare come, per trovare qualche spunto negativo da affiancare alle estemporanee sconfitte di Wimbledon, abbia dovuto far ricorso ai risultati attuali della Nazionale di Coppa Davis, quei risultati cioè che, quando erano positivi, egli rifiutava di prendere in considerazione perché, diceva, “contano solo i tornei”. Ma preferisco credere che il mini-scivolone di Rino rappresenti soltanto un piccolo episodio di gusto particolarmente cattivo, magari un riflesso condizionato inconsciamente sviluppato quando tentò di diventare presidente della FIT e scoprì come talvolta i numeri – in quel caso i voti che esprimevano il consenso che era stato capace di raccogliere attorno alle sue idee – possono essere esorcizzati soltanto ignorandoli o mistificandoli.
Da italiano che ama gli italiani preferisco insomma augurarmi, e augurargli, che possa recuperare al più presto tutta l’autorevolezza e tutto il prestigio necessari a evitare di trasformarsi nel solito vate che invecchia male e del quale gli interlocutori ridacchiano non appena si gira di spalle.
(da "SuperTennis" numero 7-2007)

PS - Questo articolo è stato scritto dopo la prima settimana di Wimbledon. Da allora ad oggi Tommasi è riuscito a combinarne un'altra delle sue. Alla vigilia di Italia-Lussemburgo di Davis ha scritto, commentando il ritorno in azzurro di Federico Luzzi dopo sei anni, che da ragazzo egli aveva già giocato in Coppa perché la FIT aveva insensatamente fatto a meno di Gaudenzi e Sanguinetti, poi richiamati perché il tentativo di ringiovanire era andato a male. Se avesse ancora la memoria di ferro di una volta, o non fosse ottenebrato dall'ansia di criticare la FIT, il buon Rino ricorderebbe che Gaudenzi e Sanguinetti, in realtà, si autoesclusero dalle Nazionali insieme ad altri giocatori e a qualche giocatrice nel tentativo di ricattare il neoeletto Consiglio Federale (firmarono in massa la solita lettera-tipo: "o fate come diciamo noi o ce ne restiamo a casa"). Così la FIT li lasciò a casa finché non capirono che i vecchi tempi erano finiti.
La speranza è che anche Tommasi lo capisca, prima o poi, che quei tempi lì non ritorneranno.


Giancarlo Baccini
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Pippo and Potito
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Messaggio da Pippo and Potito »

Federazione vergognosa. Ennesimo articolo di Baccini che si copre di ridicolo.

Leggere Baccini è uno spasso. Io, prima di criticare Tommasi, cercherei di capire che mi sto rubando soldi che potrebbero servire alla crescita del tennis italiano.
In a lot of ways investing is like tennis. In tennis, having a killer serve and a great backhand will win you a lot of points, but any advantage that these skills confer can be quickly wiped out with a string of double faults or unforced errors.
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Super-Fabio
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Messaggio da Super-Fabio »

Pippo and Potito ha scritto:Federazione vergognosa. Ennesimo articolo di Baccini che si copre di ridicolo.

Leggere Baccini è uno spasso. Io, prima di criticare Tommasi, cercherei di capire che mi sto rubando soldi che potrebbero servire alla crescita del tennis italiano.
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Messaggio da tennisfan82 »

Tommasi non mi piace e lo sapete tutti ma Baccini dovrebbe sapere che al mondo esiste il diritto di critica.

Non è che tutto quello che scrive la Federazione sul suo mensile è oro colato. E' vero, Tommasi anni fa si candidò alla presidenza FIT, fu clamorosamente bocciato e forse da quel giorno ha il dente avvelenato, ma io invece di scrivere queste cose cercherei anche di fare un esame di coscienza all'interno della FIT, perchè ci sono ancora tante cose che non vanno.
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Messaggio da andreinoz »

Io è da quella volta che lo dico che Tommasi (e pure Clerici) non sono infallibili e che più passano gli anni e più perdono punti... :roll:
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Pippo and Potito
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Messaggio da Pippo and Potito »

andreinoz ha scritto:Io è da quella volta che lo dico che Tommasi (e pure Clerici) non sono infallibili e che più passano gli anni e più perdono punti... :roll:




E io è da quella volta che ti dico di occuparti d'altro.
In a lot of ways investing is like tennis. In tennis, having a killer serve and a great backhand will win you a lot of points, but any advantage that these skills confer can be quickly wiped out with a string of double faults or unforced errors.
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arjen
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Messaggio da arjen »

Pippo and Potito ha scritto:
andreinoz ha scritto:Io è da quella volta che lo dico che Tommasi (e pure Clerici) non sono infallibili e che più passano gli anni e più perdono punti... :roll:




E io è da quella volta che ti dico di occuparti d'altro.




dai Pippo mica ti hanno toccato i parenti...comunque articolo davvero di basso livello e sul quale non mi esprimo.
In un intervista Sampras affermò: “Marat ha tutte le doti per rimanere saldamente per anni al numero 1”. ”Io sono la prova che anche i geni sbagliano!”, fu la risposta di Safin.
andreinoz
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Messaggio da andreinoz »

Grazie per la difesa, arjen, ma pippo si mette in fuori gioco da solo.. :) in realtà io vorrei davvero potermi occupare di altro. Il fatto è che quei due ce li portiamo dietro da decenni e seguire il tennis senza dover sentire le loro ciance è quasi impossibile.
Ma tanto si sa già come andrà a finire questo topic: appena uno qualsiasi dei "moderatori - conparaocchi" lo vedrà, metterà il solito commento-pistolotto per dirci che siamo dei bambini cattivi, minaccerà qualche ammonizione (o magari banneranno me, giusto uno a caso :)) e lo lucchetterà. Film già visto..

Comunque per restare in topic, io dico che anche Tom e Cle, in realtà, sono in grado di vedere i progressi del nostro tennis. Ma si rifiutano di riconoscerli, perchè questo impedirebbe loro di fare i soliti commenti snob e di (solo supposta) superiorità... quasi che la loro aurea di infallibilità nei commenti e nei vaticinii potesse venire così clamorosamente smentita da qualche buon risultato dei nostri giocatori.
Perchè è evidente che se per anni dici "è tutto sbagliato, è tutto da rifare" in termini anche molto crudi e ingenerosi e poi invece ti salta fuori il giocatore che scala la classifica, quello che ti batte il numero uno di sempre, il giovane che sembra promettente o, più in generale, un movimento che sembra in crescita, ai più viene da pensare: "mah! Forse Clerici e Tommasi non capiscono poi molto di tennis o perlomeno i fatti dimostrano che si sono clamorosamente sbagliati".
Questo spiega anche perchè i Nostri due sembrino quasi tifare "contro" i nostri. Se i nostri giocatori non vanno bene e perdono, loro si sentono così di avere ragione....
Iubbo
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Messaggio da Iubbo »

Articolo di basso livello è ovvio la FIT e Baccini dovrebbero occuparsi d'altro non di ciò che dice tommasi.
Comunque tutto ciò non accadrebbe se Tommasi riuscisse per una volta ad esprimere le sue idee e le sue critiche senza deridere o prendere per i fondelli nessuno, senza sfruttare la sua posizione per prendersi delle vendette o rivincite personali...........
ZP "paperino, vai a prendere quel pappagallo!" (posato sull'asta di una bandiera)
P "scherzi? siamo al tredicesimo piano!"
ZP "non è il momento di fare i superstiziosi, vai!"
leon
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Messaggio da leon »

Il pezzo di Baccini mette in vista l'uomo arrogante e supponente perchè vicino al potere.
Ora si capisce perchè ha fatto solo quattro anni alla Ferrari come addetto stampa.
andreinoz
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Messaggio da andreinoz »

Iubbo ha scritto:Articolo di basso livello è ovvio la FIT e Baccini dovrebbero occuparsi d'altro non di ciò che dice tommasi.
Comunque tutto ciò non accadrebbe se Tommasi riuscisse per una volta ad esprimere le sue idee e le sue critiche senza deridere o prendere per i fondelli nessuno, senza sfruttare la sua posizione per prendersi delle vendette o rivincite personali...........

Ma...non è che sia poi così tanto ovvio.
In base a cosa giudichiamo se un articolo è di alto o basso livello? In base forse al fatto che rispecchi o meno la nostra opinione? Perchè se è così è chiaro che per molti l'articolo sarà di basso livello, per molti altri sarà di alto livello...
Anche l'argomentazione che ci si dovrebbe occupare d'altro non è supportata da ragioni che a me sembrino valide. Leggevo su un giornale i commenti dei lettori e un cacciatore a quelli che criticavano la caccia rispondeva: "ma con tutti i problemi che ci sono.. proprio della caccia vi dovete occupare?" :)
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Messaggio da Iubbo »

Sarà ma a me di leggere queste faide tra tommasi e la Fit importa veramente poco, direi che non aggiunge nulla e soprattutto non c'entrano un cavolo con il tennis. Pensassero a fare meno strafalcioni quelli della fit sul loro sito, tommasi la smettesse di sentirsi la bibbia del tennis traddando pubblicamente a pesci in faccia quelli che gli stanno sulle scatole. Insomma se vi dovete scannare fatelo in privato............
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Messaggio da andreinoz »

Iubbo ha scritto:Sarà ma a me di leggere queste faide tra tommasi e la Fit importa veramente poco, direi che non aggiunge nulla e soprattutto non c'entrano un cavolo con il tennis. Pensassero a fare meno strafalcioni quelli della fit sul loro sito, tommasi la smettesse di sentirsi la bibbia del tennis traddando pubblicamente a pesci in faccia quelli che gli stanno sulle scatole. Insomma se vi dovete scannare fatelo in privato............

Sennò poi interviene picard e gli chiude il topic! #100#
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Iubbo ha scritto:Sarà ma a me di leggere queste faide tra tommasi e la Fit importa veramente poco, direi che non aggiunge nulla e soprattutto non c'entrano un cavolo con il tennis.
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