I coach contro la FIT

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tennisfan82
Massimo Carbone
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I coach contro la FIT

Messaggio da tennisfan82 »

Dal blog di Ubaldo Scanagatta(che a sua volta riprende da un articolo di Semeraro sulla Stampa di oggi)

(Scoppia la polemica; i tecnici dei nostri migliori giocatori accusano la FIT di dilettantismo)

Stefano Semeraro, la stampa del 2-04-08

II match di Coppa Davis con la Croazia è alle porte, e il tennis italiano - illuso da qualche focherello invernale, riammosciato dalla trasferta americana - è di nuovo in subbuglio. I coach dei nostri giocatori di punta si sentono snobbati dalla federazione, che per allenare il talento emergente Trevisan a dicembre ha scelto il tecnico argentino Edoardo Infantino. Vogliono contare di più, i coach privati, essere coinvolti. Accusano la Fit di dilettantismo, di non capire le regole e le logiche del tennis professionistico. Fabrizio Fanucci (coach di Volandri), Claudio Pistolesi (Simone Bolelli), Umberto Rianna (Potito Starace), e Massimo Sartori (Andreas Seppi), con l’appoggio morale di Riccardo Piatti (che ora segue Fabio Fognini) a Miami si sono incontrati, presente anche il capitano di Davis Corrado Barazzutti. Stanno preparandosi ad alzare la voce, anche sulla gestione della Coppa, forse produrranno un documento scritto. «Il disagio è innegabile», spiega Fanucci. «Io non ho nulla contro Infantino, che è un bravo tecnico, anche se lo stipendio che prende (pare 130 mila euro lordi all’anno, ndr) mi sembra esagerato. Il problema è che nessuno ci ha coinvolti. Alleniamo il vertice del tennis italiano, gestiamo accademie, io ne sono anche proprietario, ma pare che alla Fit questo non interessi. Promettono soldi, aiuti, ma poi non se ne fa nulla. La gestione degli under di interesse nazionale è spesso confusa, e i soldi investiti nel Club Italia, che sono stanziati dal Coni per i giocatori, forse sarebbe meglio spenderli diversamente che in cene e pranzi durante i tornei». Fanucci, da buon toscano, non la manda a dire. Ma non si tratterà di una class action corporativa, di una crociata dal sapore vagamente leghista (e molto pecuniario) contro lo «straniero»? Se il tennis italiano non riesce a produrre un top-ten da più di 30 anni, un po’ di colpa non sarà anche dei nostri (cattivi) maestri? «Accetto la critica», replica sereno Massimo Sartori. «Ora però la situazione è cambiata. Intendiamoci: stimo Infantino, da cui ho anche imparato delle cose. Nessuno ce l’ha con lui. Ma se dieci anni fa solo Riccardo Piatti fra gli italiani poteva vantare una statura internazionale, oggi siamo in cinque o sei, molto uniti. Siamo cresciuti, alleniamo atleti fra i primi 50 al mondo, potremmo dare un sostegno alla Fit. Un emergente come Thomas Fabbiano, ad esempio, avrebbe potuto aggregarsi con il suo coach a Seppi: Andreas lo avrebbe spinto. L’Italia non può più sbagliare con i giovani, i Trevisan, i Lopez. Noi coach di alto livello sapremmo come impostare la loro carriera. Ma la Fit ci snobba». Claudio Pistoiesi al telefono da Miami conferma: «Da parte della Fit c’è una irriconoscenza ingiustificata e autolesionista nei nostri confronti. Se Seppi e Bolelli sono cresciuti e ora sono utili in chiave Davis è anche merito nostro. Il problema più grave è la frattura fra il tennis amatoriale, rappresentato dai dirigenti che dilettanti lo sono per statuto, e il tennis professionistico. Raccogliere le deleghe dai circoli per farsi votare è una cosa, conoscere la realtà dei circuiti Atp e Wta un’altra. Mi chiedo, fra l’altro, se il Coni sia a conoscenza di come sono stati spesi i soldi del Club Italia. Si tratta di trovare delle soluzioni insieme, noi vogliamo parlare da pari a pari. Ringrazio Barazzutti per la disponibilità che ci ha dimostrato, ora però pensiamo al match con la Croazia, che sarà durassimo». Già, la Davis. Che i nostri giocheranno, ma che resta una zona sensibile. «In serie B i ragazzi sarebbero disposti a giocare anche gratis», puntualizza Sartori. «Ma noi lavoriamo per tornare in Serie A, e se ci riusciremo chiederemo alla Fit di studiare nuove regole. Più adatte a dei professionisti, e uguali per tutti».
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Pippo and Potito
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Messaggio da Pippo and Potito »

Adesso Baccini scriverà un articolo per esaltare i meriti della Federazione nella vicenda.
In a lot of ways investing is like tennis. In tennis, having a killer serve and a great backhand will win you a lot of points, but any advantage that these skills confer can be quickly wiped out with a string of double faults or unforced errors.
leon
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Messaggio da leon »

FIT malata solo di dilettantismo? Diciamo anche clientelismo legato alla politica. Quest'anno scade il quadriennio olimpico e ci si avvia verso il rinnovo del consiglio federale e tutti gli organi periferici. Ora i dirigenti sono tutti buoni e disponibili ma dopo come sempre non cambierà nulla perchè ormai statuto e regolamento organico sono stati modificati con il beneplacito del Coni per il mantenimento del potere.
mp4/18
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Messaggio da mp4/18 »

oggi bellissima, lucidissima e umilissima analisi di piatti sulla situazione ai microfoni di sky.
Pete - The King of Swing
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
king of swing
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Messaggio da king of swing »

beh indubbiamente la FIT si dimostra ..come altre volte del resto...poco ragionevole e invece di mettere acqua sul fuoco..crea sempre tensione...Fanucci si lamenta dei soldi che prende Infantino...e di quelli che prende Barazzutti?....non dico sia sbagliato scegliere pure qualche coach straniero...ma siamo sicuri che questo coach che paghi così bene..sia poi molto meglio di un Sartori o un Rianna?...questo poi è il punto fondamentale...Volandri Seppi e Bolelli sono cresciuti con coach italiani...semmai il problema è un altro...una volta cresciuti questi ragazzi...per perfezionarsi magari avrebbero bisogno di collaborare anche con altri coach internazionali in certi casi...ad esempio un Volandri a mio parere...Seppi o Bolelli magari pure loro avranno la necessità di perfezionarsi con qualche altro coach...Infantino ha un senso se lo paghi magari un pò meno di quanto pagheresti un buon coach italiano...ma così si crea solo tensione...
ciccio
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Messaggio da ciccio »

king of swing ha scritto:beh indubbiamente la FIT si dimostra ..come altre volte del resto...poco ragionevole e invece di mettere acqua sul fuoco..crea sempre tensione...Fanucci si lamenta dei soldi che prende Infantino...e di quelli che prende Barazzutti?....non dico sia sbagliato scegliere pure qualche coach straniero...ma siamo sicuri che questo coach che paghi così bene..sia poi molto meglio di un Sartori o un Rianna?...questo poi è il punto fondamentale...Volandri Seppi e Bolelli sono cresciuti con coach italiani...semmai il problema è un altro...una volta cresciuti questi ragazzi...per perfezionarsi magari avrebbero bisogno di collaborare anche con altri coach internazionali in certi casi...ad esempio un Volandri a mio parere...Seppi o Bolelli magari pure loro avranno la necessità di perfezionarsi con qualche altro coach...Infantino ha un senso se lo paghi magari un pò meno di quanto pagheresti un buon coach italiano...ma così si crea solo tensione...


HIIII, sogni
il problema vero é come posso mantenermi alla testa del palazzo ? Non dando la possibilitá a uno di valore di esprimerlo, per cui non te la lascio esprimere, e di certo Infantino non é un pericolo, ma un valido coach italiano si.
Principio del burocrate! Se poi a tutti i settori FIT applichi questa regola hai capito perché un talento italiano non si esprimerá mai se non andando a studiare all'estero. E la FIT é cosí da sempre, mai qualcuno di valore al posto giusto, ma sempre un mio fedele al suo posto, se poi é anche un mediocre meglio ancora, cosí non rischio nemmeno un ipotetico sorpasso alla schiena dei miei fedeli.
E la cosa é talmente radicata e solida che non iesco nemmeno come e quando si possa uscire da questo tunnel !!!
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
leon
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Messaggio da leon »

Verissimo Ciccio, tu hai fatto in quattro parole una analisi perfetta della situazione. Aggiungo che per quasta dirigenza conta molto di più un mediocre, ma che porta tanti voti o deleghe, piuttosto che una persona competente e preparata che non si immischia nelle politica torbida di questa federazione fatta di ricatti, vessazioni e promesse non mantenute una volta raggiunto il potere nei confronti di chi ha collaborato ma che non getta il proprio cervello all'ammasso.
Anzi, se dimostri di essere uno capace, dai molto fastidio agli incapaci che occupano una posizione nella FIT in tutti i suoi gangli i quali erigono intorno a sè un muro invalicabile consapevoli della loro incapacità ma preoccupati di perdere la posizione politicamente acquisita.
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