E' morto Gardini
era l'amico-nemico di Pietrangeli
Milanese, 78 anni, stroncato da un infarto a Forte dei Marmi. Grande tennista degli anni 50/60, fu a lungo il numero 2 d'Italia. Con Nicola e Sirola in Coppa Davis
MILANO - E' morto in seguito a un infarto, oggi intorno alle 17 a Forte dei Marmi (Lucca) nella sua casa di villeggiatura, Fausto Gardini, uno dei più grandi tennisti italiani. Gardini aveva 78 anni: era nato l'8 marzo 1930 a Milano dove abitava. Lascia la moglie Liliana e i figli Stefania e Mario. Il campione, secondo quanto spiegato dai familiari, non soffriva di cuore e il malore ha colto di sorpresa tutti.
Negli anni Cinquanta e Sessanta Gardini diede a vita con Nicola Pietrangeli a un duello continuo che per il tennis italiano fu simile a quello tra Coppi e Bartali nel ciclismo. Una rivalità resa ancora più accesa dal fatto che il primo era milanese e il secondo romano. Messi insieme nella squadra di Coppa Davis, i due contribuirono però a una delle stagioni più brillanti del tennis italiano.
Con Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola, Gardini fu protagonista infatti di un decennio d'oro, culminato in due finali consecutive nel 1960 e 1961. La prima raggiunta dopo aver rimontato uno svantaggio di 2-0 nei confronti degli Stati Uniti nella finale interzone di Perth, la seconda conquistata a Roma con un secco 4-1 sempre ai danni degli americani. In entrambe le occasioni fu la fortissima Australia di Rod Laver, Roy Emerson e Neale Fraser a fermare la corsa degli azzurri in finale.
La vittoria individuale più importante di Fausto Gardini è stata nel singolare degli Internazionali d'Italia, nel 1955, dove battè in finale Giuseppe Merlo. Il tennista milanese è stato anche finalista al Torneo d'Amburgo del 1953. Ha conquistato sette volte il titolo italiano di singolare: ininterrottamente dal 1951 al 1955 e poi nel 1961 e 1962.
Fausto Gardini
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Se ne va un pezzo della storia del tennis italiano e alcune delle poche pagine positive del nostro tennis.
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In a lot of ways investing is like tennis. In tennis, having a killer serve and a great backhand will win you a lot of points, but any advantage that these skills confer can be quickly wiped out with a string of double faults or unforced errors.
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pareva un combattente acerrimo, ma leale
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Nasty ha scritto:Ieri Clerici, intervistato su Raiuno, si è quasi commosso.
Lo conosco tramite i racconti di Tommasi e Clerici, lo dipingevano come quasi imbattibile, ai livelli di Panatta e Pietrangeli, dicevano.
Anche Tommasi mercoledì sera su Sky Sport 24 era visibilmente emozionato
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tennisfan82 ha scritto:Nasty ha scritto:Ieri Clerici, intervistato su Raiuno, si è quasi commosso.
Lo conosco tramite i racconti di Tommasi e Clerici, lo dipingevano come quasi imbattibile, ai livelli di Panatta e Pietrangeli, dicevano.
Anche Tommasi mercoledì sera su Sky Sport 24 era visibilmente emozionato
si, ho visto anch'io Clerici con la voce rotta.
bello l'articolo di clerici su Repubblica di ieri, poche righe, una vita.
bravo come al solito Gianni, ceh conclude con (vado a memoria) "se non si fosse fermato per dover lavorare nei 6 anni migliori, adesso saremmo a piangere un tennista del livello di Pietrangeli e Panatta, addio"
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