Sinceramente, non penso che Federer debba 'lavorare' sull'aspetto tattico. Anche un bambino saprebbe mettere in piedi una tattica migliore della sua in tre minuti, senza lavorarci.
La domanda a cui Federer aveva risposto era posta in un modo del tipo: 'ma vuoi fare come Lendl con Wimbledon?'. E lui ha detto di no. Ha detto 'La vittoria di Parigi cambierebbe la mia carriera a livello di valutazione storica, ma no, non è il mio obiettivo principale: preferisco Wimbledon, altri slam, il titolo olimpico'., Non ci crede piu' molto, ha appena preso un 63 61 60 o roba così qualche mese fa, non saprei come dargli torto.
A Melbourne Federer non ha perso perché non ha migliorato i suoi punti deboli. Ha fatto match pari grazie al dritto, ha perso per motivi psicologici e non ha vinto prima perché ha servito malissimo.
E anche sui problemi psicologici, non ci rendiamo conto che Nadal è un superdotato mentale, Federer è uno nato totalmente debole, che si è costruito la sua campana di vetro dove controllare le proprie debolezze ed è riuscito a dominare così quasi tutti.
Certo, se stai ad ascoltare un federeriano, che non capisce, mediamente, una mazza del giocatore che tifa (con molte lodevoli eccezioni, s'intende), Federer è mentalmente uno dei migliori di sempre, ha dominato tutti con la testa, e adesso - che bellezza - a fine carriera dimostra coi pianti che non solo è un grande con la testa, ma anche con il cuore e l'umanità-
Per me Federer è solo un fragile, che ha saputo imporsi il controllo dei nervi con ferrera disciplina e un ego abnormemente accresciuto grazie alle vittorie regalate dal talento, e i cui limiti non sono stati esplorati mai da una generazione di tennisti incapaci di imporsi e assai piu' propoensi al rendere omaggio a colui che non osavano affrontare perché piu' talentuoso di loro, finché è arrivato uno con le palle che ha fatto crollare tutto.
Comunque, ognuno ha la sua visione, ci mancherebbe
Io stesso ho avuto impressioni negative alla prima lettura dell'intervista.
Ma poi ho pensato che questa 'mancanza di umiltà' è necessaria per Federer. Federer ha bisogno di controllo e sicurezza.
Lo capisco bene, personalmente, perché anche io amo migliorare i miei pregi e mi riesce piu' difficile migliorare i miei difetti. Roger dai suoi pregi trae sicurezza e controllo di sé, e abbiamo visto a gennaio cosa la mancanza di essa comporti.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)