Che piacere rileggerti, Domenico!domenico67 ha scritto:Forse con Andreev ha anche rischiato qualcosina di più...
Ho visto parte del primo set, e al di là della GRANDISSIMA PRESTAZIONE DI BERDYCH, che oltretutto picchiava si in maniera devastante ma anche molto più ragionata del solito, e muovendosi bene, mi è sembrato che Roger sia entrato nel match un po' a rilento.
Mi ha fatto molto incavolare il secondo break, davvero regalato dal nulla e oltretutto sopraggiunto in mezzo ad una sequenza di games per il resto molto ben giocati. Ha compromesso in maniera definitiva il primo set, contro un Berdych lucido e mobile come non mai.
Secondo me, quel primo set un po' buttato ha condizionato l'allungamento ad oltranza della partita, che per il resto non ho visto perchè ero davvero cotto... ma sono andato a letto abbastanza fiducioso perchè a parte quel passaggio a vuoto avevo visto Roger giocare bene e rispondere in maniera piuttosto continua al servizione del ceco (già il primo break, nel primo set, lo aveva conquistyato con grandissime giocate).
Sono più propenso a considerare questa battaglia più come grande merito di Tomas che come demerito di Roger, comunque. IlPupillo, se gioca con così alta consistenza e muovendosi così, è un pericolo concreto per chiunque, altro che storie .
Sicuramente Roger migliora via via durante il torneo ed è vero che Berdych può trovare la giornata di grazia per mettere alle corde chiunque. La mia sensazione però è che il ceco riesca a trovare - le volte che ci riesce- il suo miglior gioco solo con un avvrsario "vulnerabile": il suo carattere pavido lo fa tremare come un coniglio in certe condizioni: si trasforma in un avvoltoio non appena vede o annusa qualche debolezza. Es. contro Nadal a Madrid (indoor e hard: condizioni difficili per Rafa), si permise di scherzarlo di brutto; a Montecarlo (terra rossa, 3 edizioni vinte da Rafa), entrò in campo beccandosi un 6 0 in 20 minuti circa. Qua ha annusato un Roger non ancora al massimo, e ci ha davvero provato, per poi ritirarsi con la coda tra le gambe non appena il leone ha ruggito un po'.
Roger c'è comunque e si sta ritrovando, ma certamente quest'anno la concorrenza è propri aggueritissima e pure le seconde linee.
Se lo svizzero vincesse l'edizione 2009, sarebbe un trofeo vinto senza ombra alcuna, nessuno potrbbe dire che non aveva avversari di calibro