Johnny Rex ha scritto:klaus ha scritto:Hakaishin ha scritto:
in questo caso ha capito che doveva fare altre cose, fottersene, gettare via libro ed entrare in modalità sticazzi.
quando ha giocato così ha fatto bene e messo alle corde zverev
che poi la modalità sticazzi è la modalità NextGen o Rolando 2020 che giace sepolta sotto una coltre di non si sa bene cosa.
Io cosa Piatti stia cercando di fare con Jannik non lo riesco bene a capire.
Qual'è il progetto?
Servizio a parte(che ovviamente è importantissimo ma li magari è lui negato....anche se anche li involuzione) quali sono gli schemi i punti di forza.
Ieri mi fino allo scatto di orgoglio finale mi è sembrato proprio grigio, con tanti tanti errori, specialmente di dritto, spesso in colpi di costruzione.
Jannik:
“Una volta ero molto libero di giocare la partita. Per esempio a NextGen, quando sei lì e non hai nulla da perde entri in campo e tiri, fai quello che senti. Ora le cose sono diverse, gli altri ti conoscono e non puoi entrare in campo e tirare tutto a 1000. Sono nella seconda fase della mia crescita, la prima era di entrare in questo circuito, ora gli altri mi conoscono e non posso stare vicino e tirare a 1000 tutte le palle. L’importante è non avere fretta: ho un gran team che lavora con me, Piatti ha tanta esperienza in ogni aspetto del gioco, quindi sono contento della situazione attuale.”
Le tue domande sono le mie domande.
Il sunto del sinneriano discorso è
Fiducia in PIatti, su di lui la responsabilità dell'evoluzione/involuzione futura.
F.F.
d'accordo sui vostri dubbi dal punto di vista tecnico. io ho una competenza relativa e quindi più tanto non so entrare.
però al di là dello sport praticato, quando sei in rimonta e torni a contatto c'è sempre il dubbio amletico: continuo a giocare "ignorante" o ritorno sul piano originale. ed è davvero difficile capire se continuare a spingere o frenare.
nel caso di un giovane come sinner forse meglio continuare a spingere, però la cosa che la differenza è la forza mentale.
quello che sta succedendo al sinnerone non è per nulla diverso a quello che accade a tanti giovani talenti che vengono su all'improvviso e con tanto clamore e senza un gioco già completamente rifinito.
arrivi, muovi onde gli altri capiscono e giocano contro le tue tendenze.
adesso è in un momento di difficoltà ( se l'obiettivo di carriera è vincere slam in quantità) perchè i volponi hanno capito come arginarti.
questo snodo di carriera è potenzialmente fondamentale. perchè se rimasse nel limbo rimarrà sempre lì, se ne uscirà in positivo troverà lo slancio per sfondare. se resterà nel limbo sarà sempre a sto livello se ne uscirà con le ossa rotte fine dei giochi.
fiducia nella programmazione tecnica di piatti ci sta, ma in campo va lui e la gestione del punto la fa lui. non è solo un discorso del servizio che va e viene o del dritto fuori misura