Dopo una settimana di pioggia sono finalmente riuscito a levarmi curiosità e dubbi nati dopo aver tirato qalche colpo con le Head Radical MG.
Ho "precettato" un buon terza e mi sono "attrezzato" con due Radical, la MG con piatto da 98 e la MG PRO con piatto da 100.
Le impressioni iniziali con la "leggera" 98 sono ottime, la sensazione è di una racchetta sincera, grande comfort ma impatto comunque secco. Cotrollo e precisione davvero notevoli.
Però scambiata qualche palla in scioltezza ci siamo messi a spingere un po' sulle diagonali e li devo dire che la racchetta ha dimostrato qualche carenza nel generare spin e copertura palla.
Ovviamente il mio giudizio è "personalissimo" e strettamente correlato al mio modo di giocare però per dar peso alla palla sulla diagonale di dritto mi trovavo costretto a frustarla in maniera eccessiva, perchè se entravo con una copertura per me standard (io impugno semi-western) il colpo usciva troppo piatto per i miei gusti. Un buon colpo per carità, anche profondo ma assolutamente poco complesso, tant'è che avevo la spiacevole sensazione che il mio compagno riuscisse a rimandarmi indietro con gli interessi la mia stessa velocità di palla.
Da qui (sempre nel mio caso personale eh) si innescava un pericoloso circolo vizioso: per ottenere la copertuta e la complessità di palla necessaria a tenere a "bada" un ipotetico ostico avversario ero costretto a esagerare con la copertura a livello di gesto tecnico, ma esagerando con la copertura (a volte mi spostavo su una western piena
) perdevo profondità di palla che cercavo di compensare spingendo con le gambe e sbracciando con più decisione.
Risultato: andavo spesso in overpush di dritto anche quando cercavo solo pressione in controllo, e provando qualche chiusura in un paio di casi sono finito direttamente sul telone di fondo. (#100# due volte sole al massimo tre lo giuro!)
Di rovescio le difficoltà a tenere uno scambio in pressione sono state ancora maggiori, sicuramente non per demeriti dell'attrezzo ma per colpa della mia parte sinistra decisamente meno cattiva della destra.
Di base anche qui c'era la ricerca di una maggiore pesantezza di palla che stentava a concretizzarsi ma le ottime capacità di controllo dell'attrezzo mi hanno portato a tentare una "soluzione" opposta. Cercare di tirar fuori lo spin perduto accentuando la copertura col mio rovescio bimane si traduceva in una profondità di palla scandalosa (palleggiavo sulla riga del servizio
) tanto da portarmi a tentare una soluzione radicalmente opposta cercando di "appiattire" l'esecuzione del colpo.
E qui le grandi doti di controllo della racchetta mi hanno consentito di giocare molto più piatto di quanto sono solito fare pur senza sbagliare troppo consentendomi così una buona difesa sulla diagonale, ma per me giocare un colpo quasi piatto (quindi con percentuali di rischio comunque medio-alte) solo per "tenere" e difendersi non è logico, non piace e non soddisfa. (punto di vista personale ovviamente)
Se devo impostare un palleggio in difesa o comunque in tenuta non posso essere costretto a colpire quasi piatto per mantenere una profondità decente, ma devo avere i margini di sicurezza che solo una adeguata copertura della palla mi possano dare. Poi se decido di rischiare entrando più piatto lo faccio per provare a fare il punto, ma se devo giocar quasi piatto "solo" per tenere no, non è il mio gioco: quando rischio io voglio che ai rischi che decido di prendere corrispondano vantaggi reali.
Il back di rovescio invece mi è sembrato efficace, niente da dire.
Passando al gioco di volo la più grande sorpresa del test: tendevo ad andare lungo
Ora francamente il perchè una racchetta che ha sicuramente eccellenti doti di controllo e una latente carenza di spinta mi portasse ad andare un po' troppo spesso lungo giocando al volo (anche se di poco eh) mi rimane un po' misterioso. Sta di fatto che nel classico scambio rete-fondo io facevo la più scolastica delle volè in controllo per mantenere il palleggio vivo e la metà delle volte invece che metterla 10 centimetri prima della riga di fondo la piazzavo dieci centimetri oltre. E il tutto senza avere la sensazione di essere andato lungo, quindi apparentemente senza possibilità di correggere la profondità: impatto ottimo, stabile, secco ma palla un po' troppo spesso qualche centimetro oltre la riga di fondo.
Per quanto riguarda il servizio ancora una volta si ritrovano tutti i lati positivi di questo telaio (controllo e impatto sincero, secco ma sempre nel massimo comfort) ma di spin nemmeno l'ombra.
Anche qui però molto dipende dalle esigenze personali in fatto di rotazioni, perchè non è che non sia possibile con questo telaio colpire slice o in kick per carità ci si riesce eccome ma il punto è: quanto?
Personalmente per ottenere una complessità di palla in grado di soddisfarmi mi ci è voluto fin troppo "mestiere". Io servo con una eastern di rovescio sia la prima che la seconda, nella prima cerco potenza se servo al centro, angolo e slice se servo ad uscire come fanno il 90% dei giocatori, mentre sulla seconda cerco un kikkone di quelli che rimbalzano belli alti e ti camminano sul piatto corde per 3 minuti prima di decidersi a tornare indietro.
Per la prima nessuna lamentela particolare, la palla forse potrebbe viaggiare di più ma se perde qualcosa in velocità lo restituisce in controllo e tutto sommato il bilancio è positivo.
Ma sulla seconda ho provato di tutto per far girare la palla come piace a me:
- servendo come sono solito fare (eastern di rovescio e lancio leggermente a sinistra) mi veniva fuori una sorta di prima "rallentata" ma niente di più, che servita così ad un ipotetico avversario dalla risposta vivace mi avrebbe garantito un paio di pallate in fronte.
- passando ad una continental ed usando il polso per agganciare la palla ottenevo un rimbalzo alto ma tutta la rotazione rimaneva a terra, praticamente la palla si alzava ma non conservava rotazione quindi non è che risutlasse poi tanto fastidiosa da tirar giù.
- tenendo la continental e lanciandomi la palla a sinistra ma decisamente MOLTO dietro alla fine sono riuscito ad ottenere qualcosa che somigliasse alla mia seconda palla, però lavorando in quel modo di schiena (fatica a parte) mi ci voleva un quarto d'ora per uscire dal servizio tornando in copertura campo.
Ora il giudizio sul telaio contrariamente a quello si potrebbe pensare per me rimane positivo, solo che provato in un contesto più severo non si adatta alle mie esigenze personali.
In particolare la racchetta è si molto precisa, maneggevole, comfortevole ma nel mio caso richiede troppo "lavoro" per generare la quantità di spin di cui io ho bisogno per mantenere dentro il mio dritto specialmente quanto voglio dare pressione per comandare lo scambio, e analogamente non mi fornisce la quantità di spin di cui il mio rovescio ha bisogno per difendersi con il giusto margine di sicurezza.
Secondo me però alcuni giocatori potrebbero trovarsi molto bene con telai simili. (Giocatori che per caratteristiche proprie ma anche del contesto tecnico in cui si confrontano non hanno bisogno di una complessità di palla esasperata vuoi perchè amano giocare un po' più piatto e vuoi perchè di solito non devono tenere a bada "belve sanguinarie" inchiodandole su una diagonale mazzolando per bene per non farsi sbranare)
Questa racchetta sicuramente "aiuta a giocare" perchè fornisce sensazioni ottime a livello di impatto e controllo di palla, però ad esempio mi stupirei di vederla in mano ad un giocatore di seconda categoria non perchè il telaio non sia tecnicamente all'altezza, ma perchè il tipo di gioco che produce mi sembra più vicino alla quarta categoria che alla seconda: sicuramente con un telaio con simili caratteristiche il quarta medio potrebbe sbagliare un po' meno.
Brevemente passando alla PRO devo ammettere che il difetto principale che io ho riscontrato nella "leggera" sembra scomparire: la PRO genera spin sufficiente mantenendo buone doti di controllo. Però l'impatto della PRO è molto diverso e molto meno "rassicurante" di quello della MG facendone un telaio a mio avviso completamente diverso. La PRO non è una racchetta che "aiuta" molto, ma ha già una sua personalità: non si lascia giocare ma ti fa giocare in un modo ben preciso e pur mantendo buone caratteristiche a livello di comfort generale ogni tanto ti presenta il conto se le gambette battono un po' la fiacca. Nel complesso però è una racchetta ancora ampiamente "giocabile" (non è una K90 per capirci o una Prince Graphite che se non sei a mille con le gambe comandano loro) ma sicuramente più cattiva, che se dovesse incontrare i propri gusti personali non farebbe rimpiangere tanti telai agonistici più "rinomati".
Morale della favola per il momento mi tengo le mie Pure Drive (classic e senza woofer) magari abbandono le Dynamite tirate a 28 perchè anche se amo ancora quella sensazione di "marmo puro" che solo un set-up così masochista può garantire il braccio inizia a cigolare un po'..