B&B&G: Bargnani, Belinelli & Gallinari NBA Watch
Belinelli non gioca neanche un minuto e comincia a circolare la voce che i Warriors stiano pensando di ingaggiare il 39enne vetusto Gary Payton
Mi sembra sinceramente una scelta incomprensibile puntare per metà annata su un giocatore ormai pensionato, al quale peraltro sei obbligato a corrispondere un bel po' di quattrini in virtù del suo carisma.
Mi sembra sinceramente una scelta incomprensibile puntare per metà annata su un giocatore ormai pensionato, al quale peraltro sei obbligato a corrispondere un bel po' di quattrini in virtù del suo carisma.
- pocaluce
- PocoIlluminato-Utente dell' anno 2011
- Messaggi: 14011
- Iscritto il: mar dic 18, 2001 1:00 am
- Località: Cinecittà, Roma
laplaz ha scritto:Belinelli non gioca neanche un minuto e comincia a circolare la voce che i Warriors stiano pensando di ingaggiare il 39enne vetusto Gary Payton
Mi sembra sinceramente una scelta incomprensibile puntare per metà annata su un giocatore ormai pensionato, al quale peraltro sei obbligato a corrispondere un bel po' di quattrini in virtù del suo carisma.
mah, credo siano le solite voci di corridoio, non so quanto fondate, basate esclusivamente sul fatto che payton è di oakland e che pagherebbe lui pur di giocare con la squadra della sua città. tuttavia è vero che agli warriors servirebbe un play di riserva visto che il barone non può reggere 45 minuti a quei ritmi tutto l'anno, ellis sembra ancora un po' immaturo per giocare in PG ed il tentativo hudson è fallito in maniera miserrima. paradossalmente, al momento attuale per belinelli ci sono più chances di trovare minuti in play che da guardia, viste le performance attuali dei vari ellis e azubuike e i minuti che concedono a piétrus per metterlo in mostra in fase di mercato.
comunque a golden state dovrebbero muovere qualche pedina con delle trade, vediamo poi cosa succederà con marco a livello di minutaggio.
una cosa però mi premeva dirla: belinelli è in più che ottima compagnia, visto che tra tutti i rookies non ci sono certo giocatori già entrati in rotazione in pianta stabile (seattle esclusa, ma lì hanno dovuto chiamare gente da casa tipo le partite al campetto "oh, ci manca uno, che fai vieni?"), soprattutto tra quelli scelti nei suoi paraggi al draft.
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
miggen ha scritto:9 punti per Belinelli che sfrutta molto bene l'occasione concessagli da Nelson (probabilmente in garbage time e solo "grazie" alla pessima vena del Barone, ma meglio che niente).
Bargnani 6 punti ma molta panca nella ripresa, Mitchell non sembra credere moltissimo in Andrea..
Bravo Belinelli, ottima prestazione.
Bargnani, purtroppo, ancora molto, troppo altalenante
E quella media rimbalzi di 3,50 è una cosa inquietante per un giocatore di 2,13 (duemetrietredici!)
miggen ha scritto:9 punti per Belinelli che sfrutta molto bene l'occasione concessagli da Nelson (probabilmente in garbage time e solo "grazie" alla pessima vena del Barone, ma meglio che niente).
Bargnani 6 punti ma molta panca nella ripresa, Mitchell non sembra credere moltissimo in Andrea..
Imfatti Il Barone ha giocato solo 14 minuti, prendendosi pure un tecnico....
Se consideri poi che hanno giocato 30 minuti sia Pietrus che tal Cj Watson proveniente dalla D-League......
sirol ha scritto:miggen ha scritto:9 punti per Belinelli che sfrutta molto bene l'occasione concessagli da Nelson (probabilmente in garbage time e solo "grazie" alla pessima vena del Barone, ma meglio che niente).
Bargnani 6 punti ma molta panca nella ripresa, Mitchell non sembra credere moltissimo in Andrea..
Imfatti Il Barone ha giocato solo 14 minuti, prendendosi pure un tecnico....
Se consideri poi che hanno giocato 30 minuti sia Pietrus che tal Cj Watson proveniente dalla D-League......
Nessuno tocchi Cj Watson (ex giocatore di Reggio Emilia).
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148846
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
"Bargnani? Da prendere a pedate"
Il coach di Toronto:"Voglio i rimbalzi"
Ha incantato contro Tim Duncan, limitato dalla sua partita difensiva; ha rifilato 25 punti ai Pistons. Eppure, Andrea Bargnani è oggetto degli strali di coach Sam Mitchell, suo mentore a Toronto. "Dobbiamo prenderlo a pedate nel sedere finché non capirà che da lui ci aspettiamo più rimbalzi - attacca l'allenatore dei Raptors -. Questi ultimi contano quanto i punti". Il romano, finora, ha una media di 4,6 rimbalzi a partita. Sembrava aver spiccato il volo, almeno stando ai complimenti indiretti recapitatigli da Detroit e San Antonio, non esattamente due franchigie 'materasso' della Nba. Invece, forse proprio per questa situazione così fluida e per evitare il rischio che il ragazzo finisse per patire un'attenzione sempre maggiore, Sam Mitchell, coach dei Raptors, ha voluto 'stroncare' Andrea Bargnani. Un modo per chiedere di più, per spronare l'azzurro verso il decisivo salto di qualità che possa renderlo un fattore anche sui parquet d'Oltreoceano. "Deve piazzare il suo sedere addosso all'avversario e andare a prendersi la palla - sentenzia l'uomo che ha voluto il 'Mago' in Canada -. Non è certo tipo da tirarsi indietro, non è uno che a paura, quindi deve solo darsi da fare sotto canestro".
In realtà, a parte gli exploit ricordati, Bargnani non sta certo attraversando un momento di forma brillante. La media a rimbalzo non è esaltante, ma a preoccupare è la discontinuità offensiva, con il 39% al tiro e prestazioni a dir poco altalenanti. Qualche dubbio si sta facendo strada, ma Mitchell pare intenzionato a pungolare il ragazzo fino allo sfinimento, convinto che le potenzialità sulle quali lavorare siano davvero importanti. Purtroppo, le aspettative legate a una prima scelta assoluta sono quelle che sono, e non permettono a un giocatore, per quanto giovane possa essere, di impostare una crescita regolare e senza strappi. In più, Bargnani deve scrollarsi di dosso la nomea di 'molle' che gli è stata affibiata, deve pretendere rispetto sotto ogni canestro e far sentire il proprio peso. Solo così, il romano potrà evitare di bruciarsi e rispondere con i fatti a chi pensa di poterlo sovrastare senza problemi e al proprio coach, pronto a usare le maniere forti pur di ottenere il giusto dall'italiano.
Tg com
Il coach di Toronto:"Voglio i rimbalzi"
Ha incantato contro Tim Duncan, limitato dalla sua partita difensiva; ha rifilato 25 punti ai Pistons. Eppure, Andrea Bargnani è oggetto degli strali di coach Sam Mitchell, suo mentore a Toronto. "Dobbiamo prenderlo a pedate nel sedere finché non capirà che da lui ci aspettiamo più rimbalzi - attacca l'allenatore dei Raptors -. Questi ultimi contano quanto i punti". Il romano, finora, ha una media di 4,6 rimbalzi a partita. Sembrava aver spiccato il volo, almeno stando ai complimenti indiretti recapitatigli da Detroit e San Antonio, non esattamente due franchigie 'materasso' della Nba. Invece, forse proprio per questa situazione così fluida e per evitare il rischio che il ragazzo finisse per patire un'attenzione sempre maggiore, Sam Mitchell, coach dei Raptors, ha voluto 'stroncare' Andrea Bargnani. Un modo per chiedere di più, per spronare l'azzurro verso il decisivo salto di qualità che possa renderlo un fattore anche sui parquet d'Oltreoceano. "Deve piazzare il suo sedere addosso all'avversario e andare a prendersi la palla - sentenzia l'uomo che ha voluto il 'Mago' in Canada -. Non è certo tipo da tirarsi indietro, non è uno che a paura, quindi deve solo darsi da fare sotto canestro".
In realtà, a parte gli exploit ricordati, Bargnani non sta certo attraversando un momento di forma brillante. La media a rimbalzo non è esaltante, ma a preoccupare è la discontinuità offensiva, con il 39% al tiro e prestazioni a dir poco altalenanti. Qualche dubbio si sta facendo strada, ma Mitchell pare intenzionato a pungolare il ragazzo fino allo sfinimento, convinto che le potenzialità sulle quali lavorare siano davvero importanti. Purtroppo, le aspettative legate a una prima scelta assoluta sono quelle che sono, e non permettono a un giocatore, per quanto giovane possa essere, di impostare una crescita regolare e senza strappi. In più, Bargnani deve scrollarsi di dosso la nomea di 'molle' che gli è stata affibiata, deve pretendere rispetto sotto ogni canestro e far sentire il proprio peso. Solo così, il romano potrà evitare di bruciarsi e rispondere con i fatti a chi pensa di poterlo sovrastare senza problemi e al proprio coach, pronto a usare le maniere forti pur di ottenere il giusto dall'italiano.
Tg com
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 83809
- Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
- Contatta:
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 15495
- Iscritto il: sab set 11, 2004 11:54 am
- Località: Roma
sirol ha scritto:"Bargnani? Da prendere a pedate"
Il coach di Toronto:"Voglio i rimbalzi"
Ha incantato contro Tim Duncan, limitato dalla sua partita difensiva; ha rifilato 25 punti ai Pistons. Eppure, Andrea Bargnani è oggetto degli strali di coach Sam Mitchell, suo mentore a Toronto. "Dobbiamo prenderlo a pedate nel sedere finché non capirà che da lui ci aspettiamo più rimbalzi - attacca l'allenatore dei Raptors -. Questi ultimi contano quanto i punti". Il romano, finora, ha una media di 4,6 rimbalzi a partita. Sembrava aver spiccato il volo, almeno stando ai complimenti indiretti recapitatigli da Detroit e San Antonio, non esattamente due franchigie 'materasso' della Nba. Invece, forse proprio per questa situazione così fluida e per evitare il rischio che il ragazzo finisse per patire un'attenzione sempre maggiore, Sam Mitchell, coach dei Raptors, ha voluto 'stroncare' Andrea Bargnani. Un modo per chiedere di più, per spronare l'azzurro verso il decisivo salto di qualità che possa renderlo un fattore anche sui parquet d'Oltreoceano. "Deve piazzare il suo sedere addosso all'avversario e andare a prendersi la palla - sentenzia l'uomo che ha voluto il 'Mago' in Canada -. Non è certo tipo da tirarsi indietro, non è uno che a paura, quindi deve solo darsi da fare sotto canestro".
In realtà, a parte gli exploit ricordati, Bargnani non sta certo attraversando un momento di forma brillante. La media a rimbalzo non è esaltante, ma a preoccupare è la discontinuità offensiva, con il 39% al tiro e prestazioni a dir poco altalenanti. Qualche dubbio si sta facendo strada, ma Mitchell pare intenzionato a pungolare il ragazzo fino allo sfinimento, convinto che le potenzialità sulle quali lavorare siano davvero importanti. Purtroppo, le aspettative legate a una prima scelta assoluta sono quelle che sono, e non permettono a un giocatore, per quanto giovane possa essere, di impostare una crescita regolare e senza strappi. In più, Bargnani deve scrollarsi di dosso la nomea di 'molle' che gli è stata affibiata, deve pretendere rispetto sotto ogni canestro e far sentire il proprio peso. Solo così, il romano potrà evitare di bruciarsi e rispondere con i fatti a chi pensa di poterlo sovrastare senza problemi e al proprio coach, pronto a usare le maniere forti pur di ottenere il giusto dall'italiano.
Tg com
Articolo di una incompetenza rara:
A) Sì, ha difeso benino su Duncan, ma insomma, "incantato"...
B) Magari tirasse giù 4.6 rimbalzi a gara. A me risulta un rimbalzo in meno di media.
C) Con Detroit ha giocato bene in attacco... ma non ha preso un tiro nel quarto quarto e ha difeso in modo imbarazzante.
"You can walk away from someone who doesn't love you. And you can walk away from someone you don't love. But when the love is mutual," Roy said. "The hardest thing is to walk away."
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148846
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 83809
- Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
- Contatta:
-
- Drugo
- Messaggi: 19755
- Iscritto il: ven nov 14, 2003 12:50 pm
- Località: Macedonia, 356 a.C.
Apollo_Creed. ha scritto:Nickognito ha scritto:Bargnani ha secondo me un futuro luminoso, ma non si possono guardare solo i punti, nel presente.
Ieri con lui in campo la sua squadra ha reso come quando lui era in panchina. Il piu' decisivo è stato Moon.
In generale la presenza in campo di Bargnani , quest'anno , è stata deleteria per i Raptors. Ok, giusto tenerlo in campo molto per dargli fiducia, però teniamo conto di tutto, non solo dei 20 punti. Bosh dà a Toronto il triplo di quanto dia Bargnani.
Su Calderon tutta un'altra cosa, sta giocando benissimo la squadra con lui. Non che con Ford giochi male, ma ci sta preferire lo spagnolo, anche, eccome, anzi personalmente lo farei.
c.
Bosh dà difesa? No
Bosh ha varie opzioni offensive? No
Bosh ha cifre incredibili, ma dietro a quelle cifre si nasconde una certa "testardaggine" del giocatore e uno scarso Q.I. cestistico.
p.s: Bargnani spesso ha ottime cifre nel "plus-minus". Posto che Bargnani deve migliorare tantissimo.
Bosh è un ottimo giocatore, un giocatore franchigia anzi, quindi ha più diritti di tanti altri perchè la squadra è costruita intorno a lui. Però sarei curioso di vedere quanti punti farebbe il mago se tirasse tanto quanto tira Bosh.. Contro New York dopo 16 minuti di gioco aveva già 16 tiri. Neanche Kobe.. Nel gioco di toronto bargnani non è fondamentale, è basato troppo soll'asse play Bosh, pick n' roll e giochi a 2 sempre per un tiro di Bosh. Purtroppo è così, in America si va SEMPRE dal giocatore forte, si fanno gli schemi, si sviluppano i giochi SEMPRE per far andare al tiro il giocatore di cui l'allenatore si fida di più. E' normale (in America) che un giocatore si prenda 40 tiri se l'allenatore glielo chiede. Bargnani deve accontentarsi delle briciole e dalle briciole fare il meglio che può in attacco e soprattutto in difesa. Certo non è facile avere buoni numeri in quelle condizioni..
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33139
- Iscritto il: mar ago 14, 2001 2:00 am
- Località: Roma, Vilnius
- Contatta:
sirol ha scritto:Andy ha scritto:7 punti (3/13 da 2*0/4 da 3*1/2 ai liberi) e 6 rimbalzi per Bargnani nella partita contro i Kings
Vabbè, se tira pure male.....
Mah...secondo me è la partita che vorrebbe vedere Mitchell da parte di Bargnani, una ventina di tiri (ovviamente con statistiche migliori) e un buon numero di rimbalzi.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148846
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Bosh, quando sta in campo (lasciate stare se prende tiri o no) è il dodicesimo tra i giocatori nba per come fa rendere la propria squadra. Bargnani è il dodicesimo fra i giocatori di Toronto.
Sta qui la differenza
c.
Sta qui la differenza
c.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Dopo una prima metà di stagione negativa, Andrea Bargnani potrebbe essere ceduto. Le parole di Colangelo e Gherardini e i consigli di coach Peterson
Il Mago Andrea Bargnani non è più intoccabile. Bryan Colangelo, l'uomo che ha risollevato i Suns dalla polvere e che adesso sta cercando un nuovo miracolo in Canada, a Toronto, ha parlato. Se i Raptors riceveranno una buona offerta, potrebbero lasciar partire la prima scelta assoluta del draft 2006.
Toronto, sesta nella Eastern Conference con un record di 21-18, lotta per conquistare uno slot per i playoff in un campionato equilibratissimo; privi degli infortunati Ford e Garbajosa, i Dinosauri hanno bisogno di un grande sforzo collettivo per mantenersi fra le migliori squadre della costa orientale. Uno sforzo che, però, non sta arrivando da Andrea Bargnani: dopo l'infortunio di inizio stagione, il Mago sembra aver perso quello smalto che lo ha reso protagonista nella scorsa stagione, consacrandolo come una delle migliori matricole della Lega.
"Andrea ha avuto un ottimo inizio di stagione", spiega Colangelo. "Poi è arrivato l'infortunio e il suo rendimento è nettamente calato. Non è incedibile, se dovesse capitarci una grossa opportunità, non ce la faremo scappare".
Alle parole di Colangelo fanno eco quelle del vicepresidente dei Raptors Maurizio Gherardini, che ha avuto Bargnani a Treviso prima dell'esperienza americana. "Andrea sta imparando a stare in campo. Deve imparare a giocare in una nuova posizione, da centro: prima lo utilizzavamo da ala piccola o ala grande, ruoli molto differenti. Ha bisogno di tempo per imparare a giocare anche spalle a canestro. È cosciente del suo brutto momento, l'eco della stampa arriva anche in Canada, ma mi sembra sereno: sta reagendo bene".
"Numeri alla mano, la squadra, in questo momento, è anche migliore dell'anno scorso", continua Gherardini. "Purtroppo, però, ci mancano due giocatori da quintetto base come Ford e Garbajosa. Calderon sta reagendo bene e sta giocando benissimo, ma potremmo muoverci sul mercato per acquistare un nuovo playmaker, altrimenti rischiamo di arrivare ai playoff senza benzina".
Bargnani, quindi, sulla graticola. Ma cosa potrebbe fare il Mago per uscire dal tunnel? Lo abbiamo chiesto al Coach per eccellenza, Dan Peterson.
"Andrea è stato avvisato", spiega il coach. "Deve capire che deve cominciare a produrre, ampliare il suo gioco ed essere costante: non più serate da 25 punti seguite da partite in bianco, ma una produzione costante di 13-14 punti per gara. Per fare questo deve migliorare la tecnica difensiva, stare più basso sulle gambe per poter scivolare contro gli avversari, commettere meno falli ed essere più reattivo per andare a rimbalzo. Andrea è un tiratore eccezionale, ma non può basare il suo gioco esclusivamente sulle conclusioni dall'arco. Deve imparare a giocare da centro, spalle a canestro, muovendosi di potenza contro gli avversari per andare a segnare da sotto con il fallo e andare in lunetta con il tiro libero supplementare. Questo deve essere il suo gioco: deve togliersi dalla testa l'idea di dover essere il 'Mago del tiro da tre' e diventare il 'Mago del gioco da tre'".
Eurosport
Il Mago Andrea Bargnani non è più intoccabile. Bryan Colangelo, l'uomo che ha risollevato i Suns dalla polvere e che adesso sta cercando un nuovo miracolo in Canada, a Toronto, ha parlato. Se i Raptors riceveranno una buona offerta, potrebbero lasciar partire la prima scelta assoluta del draft 2006.
Toronto, sesta nella Eastern Conference con un record di 21-18, lotta per conquistare uno slot per i playoff in un campionato equilibratissimo; privi degli infortunati Ford e Garbajosa, i Dinosauri hanno bisogno di un grande sforzo collettivo per mantenersi fra le migliori squadre della costa orientale. Uno sforzo che, però, non sta arrivando da Andrea Bargnani: dopo l'infortunio di inizio stagione, il Mago sembra aver perso quello smalto che lo ha reso protagonista nella scorsa stagione, consacrandolo come una delle migliori matricole della Lega.
"Andrea ha avuto un ottimo inizio di stagione", spiega Colangelo. "Poi è arrivato l'infortunio e il suo rendimento è nettamente calato. Non è incedibile, se dovesse capitarci una grossa opportunità, non ce la faremo scappare".
Alle parole di Colangelo fanno eco quelle del vicepresidente dei Raptors Maurizio Gherardini, che ha avuto Bargnani a Treviso prima dell'esperienza americana. "Andrea sta imparando a stare in campo. Deve imparare a giocare in una nuova posizione, da centro: prima lo utilizzavamo da ala piccola o ala grande, ruoli molto differenti. Ha bisogno di tempo per imparare a giocare anche spalle a canestro. È cosciente del suo brutto momento, l'eco della stampa arriva anche in Canada, ma mi sembra sereno: sta reagendo bene".
"Numeri alla mano, la squadra, in questo momento, è anche migliore dell'anno scorso", continua Gherardini. "Purtroppo, però, ci mancano due giocatori da quintetto base come Ford e Garbajosa. Calderon sta reagendo bene e sta giocando benissimo, ma potremmo muoverci sul mercato per acquistare un nuovo playmaker, altrimenti rischiamo di arrivare ai playoff senza benzina".
Bargnani, quindi, sulla graticola. Ma cosa potrebbe fare il Mago per uscire dal tunnel? Lo abbiamo chiesto al Coach per eccellenza, Dan Peterson.
"Andrea è stato avvisato", spiega il coach. "Deve capire che deve cominciare a produrre, ampliare il suo gioco ed essere costante: non più serate da 25 punti seguite da partite in bianco, ma una produzione costante di 13-14 punti per gara. Per fare questo deve migliorare la tecnica difensiva, stare più basso sulle gambe per poter scivolare contro gli avversari, commettere meno falli ed essere più reattivo per andare a rimbalzo. Andrea è un tiratore eccezionale, ma non può basare il suo gioco esclusivamente sulle conclusioni dall'arco. Deve imparare a giocare da centro, spalle a canestro, muovendosi di potenza contro gli avversari per andare a segnare da sotto con il fallo e andare in lunetta con il tiro libero supplementare. Questo deve essere il suo gioco: deve togliersi dalla testa l'idea di dover essere il 'Mago del tiro da tre' e diventare il 'Mago del gioco da tre'".
Eurosport
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148846
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
laplaz ha scritto:Andy ha scritto:Eh si a Boston fa 20 punti con 7 rimbalzi e 7 assist!
Che conferma la sua incostanza. Adesso vediamo nelle prossime partite se almeno riesce a mettere assieme 10 punti e 6 rimbalzi di media, che è quello che al momento gli viene richiesto.
A me pare che Bargnani faccia quasi sempre buone partite quando ha qualche giorno di pausa. Non e' che semplicemente i ritmi della NBA sono eccessivi per lui?
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148846
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148846
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
laplaz ha scritto:Andy ha scritto:Eh si a Boston fa 20 punti con 7 rimbalzi e 7 assist!
Che conferma la sua incostanza. Adesso vediamo nelle prossime partite se almeno riesce a mettere assieme 10 punti e 6 rimbalzi di media, che è quello che al momento gli viene richiesto.
Hai ragione, le grandi prestazioni è in grado di farle, il problema che gioca bene una partita ogni 6 o 7....
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 33139
- Iscritto il: mar ago 14, 2001 2:00 am
- Località: Roma, Vilnius
- Contatta:
Nickognito ha scritto:se è così è un idiota, eh, scusatemi...
sarebbe come dire che se io esco con Charlize Theron, ho motivazioni solo se per caso siamo sulla terrazza di un hotel di lusso a Montecarlo...
c.
Se esci con Charlize Theron dai il massimo sempre ma se magari esci con una ragazza normale no
E' difficile valutare un giocatore, guardando poche partite e leggendo solo un tabellino
Ho visto qualche partita recentemente di Toronto e c'è una notevole differenza tra il Mago versione San Antonio e quello che ha giocato contro i Knicks.