uglygeek ha scritto:e' evidente che anche nei tornei tra GM le patte sono ormai troppe anche se ovviamente ben lontane dal 100% che abbiamo avuto a Londra.
Il bello è che non è così. Il problema delle "troppe" patte torna ad affliggerci periodicamente, ogni volta che in qualche evento importante ce ne sono più del solito. E periodicamente vengono effettuati degli studi che smentiscono che ci sia un aumento. Il più recente risale al marzo scorso e questo è il suo risultato:
E va notato che stiamo parlando solo di partite tra giocatori forti (ELO > 2600), dato che tra giocatori "deboli" il problema non si è mai posto. La percentuale di patte è sostanzialmente costante nel tempo (appariva più alta negli anni '70-80, ma questo è dovuto al fatto che le partite registrate erano poche e la fluttazione statistica più grande).
Un altro studio di 3 anni fa:
che pure conferma una situazione stabile dagli anni '60 ad oggi, anzi, in lieve miglioramento dagli anni '80.
Il "problema patte" è quindi dovuto ad una percezione errata della situazione da parte del pubblico, percezione dovuta a un insieme di fattori, sia reali che puramente psicologici. Se due match mondiali, oltretutto consecutivi, presentano molte patte, la percentuale complessiva non cambia perché c'è stata un'anomalia su 24 partite; ma l'eco mediatica è enorme. E pensa che in questo momento abbiamo ai vertici due giocatori come Carlsen, percentuale di patte in carriera 43% e rotti, e Caruana, percentuale di patte 49%. Se avessimo ancora Anand, percentuale al 55%, e Kramnik, 57%, cosa dovremmo dire? Carlsen è molto più aggressivo di Kasparov (47%) e quasi allo stesso livello dell'indomabile Korchnoi (42% e rotti). Pare incredibile, ma Carlsen è più aggressivo anche di Nakamura (44% e rotti di patte), giocatore di cui si dice "lo invitano a tutti i tornei perché con lui non ci si annoia mai".
Risolvere un non-problema, come puoi immaginare, non è semplice. Se il problema non esiste, qualsiasi soluzione rischia di peggiorare le cose. Partite più brevi = più errori. Contano solo le vittorie = si rischia la melina, come fu nel primo match fra i due K. Match più lunghi = si rischiano 24 patte invece di 12. 3 punti per la vittoria = vale solo in torneo, dove il non-problema è meno evidente. Mondiale assegnato in torneo = si perdono 130 anni di tradizione e si toglie prestigio al titolo. Chess 960 = si perde lo stesso la tradizione.
Al momento, il danno minore col minimo sforzo sarebbe fare quello che chiedono in molti: spareggi prima del match o titolo lasciato al campione in caso di parità. Almeno così è probabile che il giocatore destinato a perdere in caso di parità diventi sempre più aggressivo col passare delle partite.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"