pocaluce ha scritto:oh, su the big O. grandissimo rispetto per il giocatore, ma ancor prima per l'uomo. che lui e i suoi coevi certe cose le facevano spesso non potendo dormire negli stessi alberghi della squadra o che al sud avevano 10mila persone ad urlargli contro "nigger". e il suo discorso non ha nemmeno tutti i torti, ma capirei lo facesse uno che ha giocato negli anni '80/90...ma per la miseria, nella sua epoca c'erano le partite ai 200 possessi, praticamente i 30 di media erano la normalità, difendavano russell e altri 3-4 in tutta la lega e le statistiche venivano gonfiate dallo stile di gioco che era un piacere...
esatto, ma questo accade un po' in molti sport, per diversi motivi: certi record, imprese di oggi riprendono quelle di qualche decennio fa, come facilita' di esecuzione.
I motivi principali in genere sono due: uno una mancanza di 'cattiveria', l' altro e' che con uno sviluppo tecnico e atletico e' normale che 1. tutti siano atleticamente formidabili, o quasi e 2. tecnicamente certe cose sono piu' facili da fare.
Curry e' ovviamente fortissimo, forse il miglior tiratore di sempre anche tenendo conto del periodo in cui gioca, comunque, eh...
Kerr ha detto: 'la differenza tra Jordan e Curry e' che il primo giocava con rabbia e il secondo con gioia'. E' di certo uno dei motivi per cui non sopportavo il primo e adoro il secondo, ma e' anche un segno dei tempi, non necessariamente positivo, anche per me.
Il problema di Curry e' che ci sta abituando a pensare che i miracoli sono normali. Ma non e' detto che questo continui, o che accada tanto piu' ai playoff. Potrebbe non essere necessario fare miracoli per vincere il titolo, ma di certo imprese del genere in regular season valgono molto meno. Ma nel basket non mi prendono tanto i discorsi sui migliori di sempre, mi prende piu' godermi il momento, e allora viva Curry, anche se poi sono loro stessi, in genere, col loro ego, a provocare certi discorsi su chi sia il migliore...
Green io lo vedo come un potenziale problema. E' l' unico, a GS. che non beneficia, per le statistiche personali, della presenza di Curry (vabbe', Livingston), e' il piu' nervoso, quello che piu' si deve limitare. Un Iguodala si limita, ok, ma lo fa di buon grado, dopo una brutta carriera, adesso addirittura cosi' mvp delle finali. Thompson sara' meno protagonista ma per lui solo un vantaggio avere un compagno cosi'. Ma Green, beh, potrebbe andargli stretta questa squadra, tanto piu' che non gli si sta dendo forse, nel complesso, nemmeno lo stesso status di un Pippen ai Bulls, ecco.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)