Le 93 cose più belle della vita
- balbysauro
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Le 93 cose più belle della vita
Nickognito dixit.
Ne ha citate due: fare l'amore con Catherine Zeta Jones, ricordare con gli amici le vecchie storie di Paperino (quella dei mondiali di calcio con Angelino, quella della formula 1 con Fritticaldi).
Devo pensarci su, devo pensarci su, dipende, dipende (cit.). Prima o poi mi esprimerò .
Il topic è ad alto rischio sputtanamento, lo so, eppure mi piacerebbe che fosse di cazzeggio semiserio ed ognuno esprimesse sinceramente quali sono le cose più belle della vita secondo lei/lui.
Ne ha citate due: fare l'amore con Catherine Zeta Jones, ricordare con gli amici le vecchie storie di Paperino (quella dei mondiali di calcio con Angelino, quella della formula 1 con Fritticaldi).
Devo pensarci su, devo pensarci su, dipende, dipende (cit.). Prima o poi mi esprimerò .
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- Massimo Carbone
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è difficile. Come direbbe Tommasi, è difficile scegliere le migliori 93, però ne puoi scegliere un piu' ampio gruppo tra le quali si troveranno le 93
Una ad esempio è, classicamente: mettere la sveglia, svegliarsi, credere di doversi alzare, pensare che proprio non vuoi, che sogni di poter ridormire, ma sai che devi alzarti, stai per farlo, e poi improvvisamente succede qualcosa per cui non ti devi piu' alzare e puoi rigirarti e dormire.
Non è probabilmente tra le 93, ma di certo fra le prime 200. Tanto che a volte, quando non devo alzarmi, metto la sveglia e poi la spengo. Ma così non basta, non sa di niente. Devi sforzarti di credere che davvero devi alzarti e poi scoprire che non è così. Se non entri bene nella parte, non provi lo stesso piacere. E non è per nulla facile.
Un'altra è 'l'attimo di lettura perfetta'. E' un raro momento in cui non tanto il libro ti prende, ma ti prende la forma del linguaggio. Leggi (o ascolti, è lo stesso) delle frasi, parole, forme e ti rendi conto quanto sono belle, quanto è scritto bene. E' rarissimo che succeda. Di solito ti prende il libro, e non la lingua, ti accorgi che è scritto bene, ma non provi un vero godimento. Se ne godi, invece, probabilmente ci stai facendo troppo caso, ci avevi pensato, magari sei tronfio per il fatto di accorgerteme e saper godere di così sottili e intellettuali piaceri. E te ne accorgi analizzando, non come un fluire. A volte invece capita: non ci stai facendo proprio attenzione, stai solo seguendo lo svolgimento del tuo libro, e all'improvviso (solo se lo scrittore è molto bravo e a te gradito, ovviamente) ti accorgi che ogni parola fluisce al posto giusto, e non solo è bella, ma è l'unica possibile per capire quello che stai capendo e sentire quello che stai sentendo. Non dura molti secondi questa sensazione, ma un po' sì, a volte. E' tutto uno sgorgare di parole che senti come le avessi volute esprimere te, e contemporaneamente la tua mente capisce sia che sono belle sia che sono adeguate, ma non si ferma a pensarci, è un pensiero veloce che produce piacere, senza nemmeno distrarti dallo svolgimento della trama. La sensazione del 'l'avrei voluto dire io' è del tutto particolare e inspiegabile, perché in realtà non l'avresti voluto dire te (anzi, non riguarda proprio te) però la senti lo stesso.
c.
Una ad esempio è, classicamente: mettere la sveglia, svegliarsi, credere di doversi alzare, pensare che proprio non vuoi, che sogni di poter ridormire, ma sai che devi alzarti, stai per farlo, e poi improvvisamente succede qualcosa per cui non ti devi piu' alzare e puoi rigirarti e dormire.
Non è probabilmente tra le 93, ma di certo fra le prime 200. Tanto che a volte, quando non devo alzarmi, metto la sveglia e poi la spengo. Ma così non basta, non sa di niente. Devi sforzarti di credere che davvero devi alzarti e poi scoprire che non è così. Se non entri bene nella parte, non provi lo stesso piacere. E non è per nulla facile.
Un'altra è 'l'attimo di lettura perfetta'. E' un raro momento in cui non tanto il libro ti prende, ma ti prende la forma del linguaggio. Leggi (o ascolti, è lo stesso) delle frasi, parole, forme e ti rendi conto quanto sono belle, quanto è scritto bene. E' rarissimo che succeda. Di solito ti prende il libro, e non la lingua, ti accorgi che è scritto bene, ma non provi un vero godimento. Se ne godi, invece, probabilmente ci stai facendo troppo caso, ci avevi pensato, magari sei tronfio per il fatto di accorgerteme e saper godere di così sottili e intellettuali piaceri. E te ne accorgi analizzando, non come un fluire. A volte invece capita: non ci stai facendo proprio attenzione, stai solo seguendo lo svolgimento del tuo libro, e all'improvviso (solo se lo scrittore è molto bravo e a te gradito, ovviamente) ti accorgi che ogni parola fluisce al posto giusto, e non solo è bella, ma è l'unica possibile per capire quello che stai capendo e sentire quello che stai sentendo. Non dura molti secondi questa sensazione, ma un po' sì, a volte. E' tutto uno sgorgare di parole che senti come le avessi volute esprimere te, e contemporaneamente la tua mente capisce sia che sono belle sia che sono adeguate, ma non si ferma a pensarci, è un pensiero veloce che produce piacere, senza nemmeno distrarti dallo svolgimento della trama. La sensazione del 'l'avrei voluto dire io' è del tutto particolare e inspiegabile, perché in realtà non l'avresti voluto dire te (anzi, non riguarda proprio te) però la senti lo stesso.
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questo post potrebbe rientrare fra gli "attimi di lettura perfetta"Nickognito ha scritto:Un'altra è 'l'attimo di lettura perfetta'. E' un raro momento in cui non tanto il libro ti prende, ma ti prende la forma del linguaggio. Leggi (o ascolti, è lo stesso) delle frasi, parole, forme e ti rendi conto quanto sono belle, quanto è scritto bene. E' rarissimo che succeda. Di solito ti prende il libro, e non la lingua, ti accorgi che è scritto bene, ma non provi un vero godimento. Se ne godi, invece, probabilmente ci stai facendo troppo caso, ci avevi pensato, magari sei tronfio per il fatto di accorgerteme e saper godere di così sottili e intellettuali piaceri. E te ne accorgi analizzando, non come un fluire. A volte invece capita: non ci stai facendo proprio attenzione, stai solo seguendo lo svolgimento del tuo libro, e all'improvviso (solo se lo scrittore è molto bravo e a te gradito, ovviamente) ti accorgi che ogni parola fluisce al posto giusto, e non solo è bella, ma è l'unica possibile per capire quello che stai capendo e sentire quello che stai sentendo. Non dura molti secondi questa sensazione, ma un po' sì, a volte. E' tutto uno sgorgare di parole che senti come le avessi volute esprimere te, e contemporaneamente la tua mente capisce sia che sono belle sia che sono adeguate, ma non si ferma a pensarci, è un pensiero veloce che produce piacere, senza nemmeno distrarti dallo svolgimento della trama. La sensazione del 'l'avrei voluto dire io' è del tutto particolare e inspiegabile, perché in realtà non l'avresti voluto dire te (anzi, non riguarda proprio te) però la senti lo stesso.
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Re: Le 93 cose più belle della vita
Paperino ai Mondiali! Uscì nel 74 per i mondiali in Germania (Ovest! C'era la Germania Ovest! E perse con i cugini per un gol di Sparwasser...)balbysauro ha scritto:Nickognito dixit.
Ne ha citate due: fare l'amore con Catherine Zeta Jones, ricordare con gli amici le vecchie storie di Paperino (quella dei mondiali di calcio con Angelino, quella della formula 1 con Fritticaldi).
Che classico meraviglioso. Poff, Mignolini, Zucchetti... Fino all'altro ieri ricordavo la formazione come neanche il Brasile del 70: Felix, Brito, Piazza...
Anche la storia prima di "Paperino calciatore" era bellissima, con Franz Paperott, il papero dei monti e Paperino trasformato in un portiere formidabile che va a sfidare Rolf Ball (cito a memoria, potrei sbagliarmi)...
Ora son di passaggio, ci sentiamo più avanti per le altre novanta.
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Certo che quando hai un forte mal di stomaco una delle 93 cose diventa da Podio!!!!
X le altre 92 che dire, le volete in ordine alfabetico????
Scherzi a parte, girarsi e rigirarsi nel letto e poter rimanere quanto si vuole al mattino presto...pensare, pensare....pensare e magari sognare, amo quei momenti
X le altre 92 che dire, le volete in ordine alfabetico????
Scherzi a parte, girarsi e rigirarsi nel letto e poter rimanere quanto si vuole al mattino presto...pensare, pensare....pensare e magari sognare, amo quei momenti
<Parliamo di sport e non di simpatia. Forse potremo essere più obiettivi.> Ciao M.
<E non te va bene quando si gioca tutto in una schedona, e non ti va bene se ci sono i doppi turni... non invidio tua moglie > Ciao V.
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una da idiota, e che quindi ben mi si addice
fermo al semaforo
parte un pezzo che ti piace alla radio (oggi Immigrant song degli Zeppelin) e tu cominci a cantare a squarciagola e te ne freghi del traffico
piacere accessorio: ti accorgi che la tipa nella macchina accanto ti sta guardando e sorridendo. Ricambi il sorriso, fai ciao con la manina e riparti perchè intanto è diventato verde
fermo al semaforo
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per me
1- è quello che io chiamo il momento walt whitman:
sei con amici, momento di grande relax, che ne so tipo grigliata la domenica nella casa in campagna di un amico. Tutto è perfetto, ti allontani 10 metri e ti siedi un attimo in disparte (se fumatore è il momento di accendere un sigaretta) e per due minuti ti godi una scena della tua vita, una bella scena, da spettatore..dopo un qualche istante ti si stampa un sorriso idiota sulla faccia che non riesci più a mandar via e torni dai tuoi amici...
2- affacciarsi d'estate da una finestra con vista sul mare e sentire il profumo del mare....poi torni dentro e ricominci a trombare...
1- è quello che io chiamo il momento walt whitman:
sei con amici, momento di grande relax, che ne so tipo grigliata la domenica nella casa in campagna di un amico. Tutto è perfetto, ti allontani 10 metri e ti siedi un attimo in disparte (se fumatore è il momento di accendere un sigaretta) e per due minuti ti godi una scena della tua vita, una bella scena, da spettatore..dopo un qualche istante ti si stampa un sorriso idiota sulla faccia che non riesci più a mandar via e torni dai tuoi amici...
2- affacciarsi d'estate da una finestra con vista sul mare e sentire il profumo del mare....poi torni dentro e ricominci a trombare...
"è meglio che prendi nota...sono cattivo, incazzato e stanco, sono uno che mangia filo spinato e piscia napalm..."
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3. ti affacci alla finestra, senti il profumo del mare, rientri , ti allontani dieci metri dalla tua ragazza che sta trombando, e ti viene un sorriso idiota. Se tue sei a 10 metri, e normodotato, con chi è lei?LupinIII ha scritto:per me
1- è quello che io chiamo il momento walt whitman:
sei con amici, momento di grande relax, che ne so tipo grigliata la domenica nella casa in campagna di un amico. Tutto è perfetto, ti allontani 10 metri e ti siedi un attimo in disparte (se fumatore è il momento di accendere un sigaretta) e per due minuti ti godi una scena della tua vita, una bella scena, da spettatore..dopo un qualche istante ti si stampa un sorriso idiota sulla faccia che non riesci più a mandar via e torni dai tuoi amici...
2- affacciarsi d'estate da una finestra con vista sul mare e sentire il profumo del mare....poi torni dentro e ricominci a trombare...
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Re: Le 93 cose più belle della vita
lo jodelOkefenokee ha scritto: Anche la storia prima di "Paperino calciatore" era bellissima, con Franz Paperott, il papero dei monti e Paperino trasformato in un portiere formidabile che va a sfidare Rolf Ball (cito a memoria, potrei sbagliarmi)...
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Una delle cose secondo me è preparare le fragole.
(Se leggendo una roba penso "l'avrei voluto dire io", significa che l'autore non ha molto da dirmi che io già non abbia: chi scrive diventa al massimo un intelocutore. E' quando penso "non avrei mai pensato che si potesse dire questo", che capisco di avere di fronte qualcosa di notevole, che mi riempie di reverenza e timore e ammirazione)
(Se leggendo una roba penso "l'avrei voluto dire io", significa che l'autore non ha molto da dirmi che io già non abbia: chi scrive diventa al massimo un intelocutore. E' quando penso "non avrei mai pensato che si potesse dire questo", che capisco di avere di fronte qualcosa di notevole, che mi riempie di reverenza e timore e ammirazione)
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mah, così sparse a caso e con la sonnolenza che avanza
-fare le bolle di sapone
-sdraiarsi sui prati
-fare le capriole (anche se non si ha più l'età e il fisico:))
-odorare le pagine dei libri
-mettere i piedi sotto la sabbia
-svegliarsi dopo una lunga dormita e sapere di avere davanti un'intera giornata libera senza che nessuno ti romperà le palle
-non avere i denti del giudizio (stasera mi fanni male, perdonatemi)
-ridere finchè non ti vengono le lacrime agli occhi
-cantare a squarciagola
-mangiare dolci sapendo che non sarà l'ultima volta
-guardare ore e ore di tennis anche se i match sono osceni (anzi, leggere il livescore diventa ancora più divertente)
-sognare a occhi aperti
-il vento sulla faccia mentre vai in bicicletta
-nuotare al mare
Edit* dimenticavo, ascoltare la pioggia quando si è a letto
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Ultima modifica di babaoriley il dom apr 19, 2009 11:51 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le 93 cose più belle della vita
Ah.balbysauro ha scritto:Nickognito dixit.
Ne ha citate due: fare l'amore con Catherine Zeta Jones.
Immagino valgano solo le esperienze effettive, non quelle immaginate.
'Azz però, nick, un po' t'invidio, devo ammetterlo.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Battere in un megatorneo alla Nintendo WII con SuperMario tennis, tutti i più grandi della storia
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Il 'sorriso della sconosciuta' (della passante? Che non ti ha fatto e che tu gli hai deciso?) sta rigorosamente entro la mia Top Ten.balbysauro ha scritto:una da idiota, e che quindi ben mi si addice
fermo al semaforo
parte un pezzo che ti piace alla radio (oggi Immigrant song degli Zeppelin) e tu cominci a cantare a squarciagola e te ne freghi del traffico
piacere accessorio: ti accorgi che la tipa nella macchina accanto ti sta guardando e sorridendo. Ricambi il sorriso, fai ciao con la manina e riparti perchè intanto è diventato verde
Inguaribile Narcisismo Post-adolescenziale, immagino, ma tant'è.
Vale in generale, però; al di là del contesto un po' idiota dell'urlo rock da semaforo. Che va bene essere autoironici e postmoderni e ultraleggeri in jeans&sneakers, però inZomma, sauro, la Dignità del Maschio.
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no no, back, ormai sono oltreBackhandWinner ha scritto:Vale in generale, però; al di là del contesto un po' idiota dell'urlo rock da semaforo. Che va bene essere autoironici e postmoderni e ultraleggeri in jeans&sneakers, però inZomma, sauro, la Dignità del Maschio.
non è leggerezza, è stare sospesi in quieta disperazione (it's the english way)
Come quando spento nella mano
aveva la brace come fosse
il bacio di un gitano
e mi guardava indifferente
diceva vedi amico ormai
non mi può far più niente
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che vuoi , balby, quell'altro è ancora a limare la costruzione del suo personaggio (vero, eh, ma che sa apparire anche). C'è chi il proprio personaggio è già morto da anni, anche per se stesso, figurati per gli altri
(non è una critica, Backhand, è che devo dirti qualcosa contro perché ti ho sognato tre notti di fila, avendo la febbre, e ogni notte ti trasformavi in Stefano Accorsi)
Evitando di parlare dell'orgasmo non genitale (sia perché sembrerei sessuomane ancora di piu', sia perché sembrerebbe che abbia abilità che non ho), una delle 93 cose, ma probabilmente una delle prime 20, è il momento in cui 'non consideri te stesso diverso dagli altri'
E' piuttosto imbarazzante parlarne, perché sono combattuto tra l'idea che per molti questa sensazione sia fantascienza, o che invece molti siano così buoni che questa sensazione è quasi la normalità.
A me qualche volta (ben poche, pochissime, e tutte nello stesso periodo) è successo di vedere i miei problemi come quelli delle altre persone, con la stessa importanza. Non dolore fisico (non sono abbastanza bravo, oh) ma insomma, preoccupazioni, dolori sentimentali, qualunque cazzata. Ti trovi in un momento e ti rendi conto che il tuo interesse , la quantità del tuo interesse, la tipologia del tuo interesse, per i tuoi problemi è identica a quella dei problemi di molte altre persone (se sei un tipo come me, nei tuoi amici, non dei bambini dell'africa). E' una situazione che mi ha preso di sorpresa. Al massimo ero riuscito a non pensare ai miei problemi, e pensare ad altri. Quello sì. Un altro ha dei problemi e tu pensi a lui. E non a te. Ok, succede spessissimo. Ma se pensavo ai miei, erano decisamente piu' miei, di tipo diverso insomma. All'improvviso, erano pari agli altri. Cioè, anche i miei erano come di altri. Il primo impatto è stato devastante: cioè, le preoccupazioni se decuplicavano, i problemi e i dolori pure. Poi, visto che devi pur vivere e fregartene dei problemi, visto che, se non sono solo i tuoi, sono troppi e non gestibili, sono piu' o meno scomparsi tutti.
Non so: ti chiedi 'che sarà della mia vita'? e ti puoi preoccupare. Ma se ti chiedi 'che sarà della vita mia, di tizio, caio, sempronio e altre 17 persone' non puoi preoccuparti di tutto , o smetti di vivere. E quindi, libero da te stesso, stai improvvisamente bene. Davvero notevole, come sensazione.
(non è una critica, Backhand, è che devo dirti qualcosa contro perché ti ho sognato tre notti di fila, avendo la febbre, e ogni notte ti trasformavi in Stefano Accorsi)
Evitando di parlare dell'orgasmo non genitale (sia perché sembrerei sessuomane ancora di piu', sia perché sembrerebbe che abbia abilità che non ho), una delle 93 cose, ma probabilmente una delle prime 20, è il momento in cui 'non consideri te stesso diverso dagli altri'
E' piuttosto imbarazzante parlarne, perché sono combattuto tra l'idea che per molti questa sensazione sia fantascienza, o che invece molti siano così buoni che questa sensazione è quasi la normalità.
A me qualche volta (ben poche, pochissime, e tutte nello stesso periodo) è successo di vedere i miei problemi come quelli delle altre persone, con la stessa importanza. Non dolore fisico (non sono abbastanza bravo, oh) ma insomma, preoccupazioni, dolori sentimentali, qualunque cazzata. Ti trovi in un momento e ti rendi conto che il tuo interesse , la quantità del tuo interesse, la tipologia del tuo interesse, per i tuoi problemi è identica a quella dei problemi di molte altre persone (se sei un tipo come me, nei tuoi amici, non dei bambini dell'africa). E' una situazione che mi ha preso di sorpresa. Al massimo ero riuscito a non pensare ai miei problemi, e pensare ad altri. Quello sì. Un altro ha dei problemi e tu pensi a lui. E non a te. Ok, succede spessissimo. Ma se pensavo ai miei, erano decisamente piu' miei, di tipo diverso insomma. All'improvviso, erano pari agli altri. Cioè, anche i miei erano come di altri. Il primo impatto è stato devastante: cioè, le preoccupazioni se decuplicavano, i problemi e i dolori pure. Poi, visto che devi pur vivere e fregartene dei problemi, visto che, se non sono solo i tuoi, sono troppi e non gestibili, sono piu' o meno scomparsi tutti.
Non so: ti chiedi 'che sarà della mia vita'? e ti puoi preoccupare. Ma se ti chiedi 'che sarà della vita mia, di tizio, caio, sempronio e altre 17 persone' non puoi preoccuparti di tutto , o smetti di vivere. E quindi, libero da te stesso, stai improvvisamente bene. Davvero notevole, come sensazione.
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Bably, sei troppo avanti.balbysauro ha scritto:no no, back, ormai sono oltreBackhandWinner ha scritto:Vale in generale, però; al di là del contesto un po' idiota dell'urlo rock da semaforo. Che va bene essere autoironici e postmoderni e ultraleggeri in jeans&sneakers, però inZomma, sauro, la Dignità del Maschio.
No, the english way, nooo (e il sax patinato e i tappetoni tastieroidi ).balbysauro ha scritto:non è leggerezza, è stare sospesi in quieta disperazione (it's the english way)
Vabbè, con "in corpo tre Negroni", vale (quasi) tutto.balbysauro ha scritto:Come quando spento nella mano
aveva la brace come fosse
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Nick, scrivi di sognare me e Accorsi la notte ( ) e trovi immancabilmente doppi sensi sodomitici sull'altrui post.Nickognito ha scritto:un adagio di danser?BackhandWinner ha scritto:
Vabbè, con "in corpo tre Negroni", vale (quasi) tutto.
Vabbè, apprezziamo l'outing indiretto, prendiamo nota e ti auguriamo un futuro felice con Danser.
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una delle 93 cose più belle è sicuramente alzarti alle 7, buttarti nel traffico cittadino per fare una sorpresa alla tua lei all'entrata del lavoro...e scoprire alle 8e15 dopo estenuante attesa che si è messa in mutua (cosa che accade un giorno ogni 3 anni)
MyMag si divide in due categorie: chi parla di tennis e chi sparla di tennisti.(cit)
Partito anti-poltronati
Qui siamo uno step più avanti
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te ne sei perso uno, o non sei abbastanza cinefilo pedofilobalbysauro ha scritto:Mp1 ha scritto:Sliding Doors docet, via.
(Non massacratemi per la citazione fatta)
no no, anche perchè è stato l'unico film in cui Gwyneth avesse un bell'aspetto
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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entrambe le cose, immaginoNickognito ha scritto:te ne sei perso uno, o non sei abbastanza cinefilo pedofilobalbysauro ha scritto:Mp1 ha scritto:Sliding Doors docet, via.
(Non massacratemi per la citazione fatta)
no no, anche perchè è stato l'unico film in cui Gwyneth avesse un bell'aspetto
e quale sarebbe?
Tu sì che sei un ragazzo d'orofloyd10 ha scritto:Gli uomini che fanno questo tipo di sorpresa alle donne mi stanno simpatici.
Che sfiga.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Nickognito e balby , non dico che vi amo perchè passerei per ricchione, ma siete due persone che stimo particolarmente e con le quali andrei molto volentieri a cena fuori a bere un paio di buone bottiglie di rosso Chissà se mai capiterà , perchè mettere limiti alla provvidenza ?
Una delle sensazioni che amo particolarmente è una di quelle che oramai , aggiungerei purtroppo, mi si presenta di rado, ma che da ragazzo sapeva sorprendermi di frequente e riguarda quando ci si ritrova, improvvisamente, ad essere soli con se stessi ( io preferirei il se accentato , ma molti deficienti hanno deciso che in questo caso sarebbe meglio non accentarlo ed io, alla lunga e malvolentieri , mi son adeguato ) ed a riconoscersi come entità unica nell' universo , ovvero essere esistente al di là ed al di fuori di tutto ciò che gira intorno a noi , ovvero io esisto in quanto io , non in quanto la mia esistenza è stata , è e sarà certificata da altri esseri umani
E' una sensazione terribile , ma io la amo
Spero di essere riuscito a spiegarmi
Un abbraccio a tutti voi che avete tempo ancora per discettare intorno a queste amabili cose , invece di star dietro a tutta la materialità ( termine orrendo, ma che rende l' idea ) che pervade le nostre giornate da tempo ormai immemore
F.to Lo Zione che fa molta fatica ad arrendersi
Una delle sensazioni che amo particolarmente è una di quelle che oramai , aggiungerei purtroppo, mi si presenta di rado, ma che da ragazzo sapeva sorprendermi di frequente e riguarda quando ci si ritrova, improvvisamente, ad essere soli con se stessi ( io preferirei il se accentato , ma molti deficienti hanno deciso che in questo caso sarebbe meglio non accentarlo ed io, alla lunga e malvolentieri , mi son adeguato ) ed a riconoscersi come entità unica nell' universo , ovvero essere esistente al di là ed al di fuori di tutto ciò che gira intorno a noi , ovvero io esisto in quanto io , non in quanto la mia esistenza è stata , è e sarà certificata da altri esseri umani
E' una sensazione terribile , ma io la amo
Spero di essere riuscito a spiegarmi
Un abbraccio a tutti voi che avete tempo ancora per discettare intorno a queste amabili cose , invece di star dietro a tutta la materialità ( termine orrendo, ma che rende l' idea ) che pervade le nostre giornate da tempo ormai immemore
F.to Lo Zione che fa molta fatica ad arrendersi
Solo l'amare, solo il conoscere conta, non l'aver amato, non l'aver conosciuto.
Dà angoscia il vivere di un consumato amore. L'anima non cresce piu'. (P.P.P.)
Dà angoscia il vivere di un consumato amore. L'anima non cresce piu'. (P.P.P.)
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- Massimo Carbone
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- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Maledetta censura psichica, che fastidio. Prendete carta e penna appena svegli, se volete fregarla.Fillo ha scritto:sognare cose che al mattino poi ti dimentichi;
ma per pochi istanti ti lasciano una sensazione di smarrimento tale che nemmeno vicende reali ti possono suscitare.
Comunque l'altra mattina mi sono svegliato letteralmente terrorizzato. Me lo ricordavo tutto, poi con i giorni se ne è andato. Fattosta che mi usciva il fumo di Lost dalla bocca, e potrei giurare di aver sentito dolore. Un incubo vero.
Non era una delle prime novantatre, ma forse il fatto che avessi tanto sonno e che questo abbia sopraffatto la paura potrebbe rientrarci.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
A proposito di sensazioni, questa è ancora meno piacevole, ma se uno riesce a superarla vale la pena di averla vissuta.
Preso un po' mestamente da Wikipedia, ma l'ho studiato alle superiori e non l'ho più approfondito, quindi non ricordavo bene come spiegarlo:
Iter salvifico
Nonostante il suo pessimismo Schopenhauer rifiutava il suicidio. Questo per due motivi:
* Il suicidio non è una negazione della volontà di vivere ma piuttosto una sua affermazione, poiché il suicida vuole porre fine alla propria vita.
* Il suicidio è inutile poiché il suicida, suicidandosi, non elimina la volontà di vivere, ma solo una sua oggettivazione fenomenica; la volontà di vivere continuerà a oggettivarsi in miliardi di esseri viventi e cose inanimate.
Il filosofo propone allora un iter salvifico, alla fine del quale, l'uomo si può liberare della voluntas, causa di dolore, e giungere alla noluntas. La tappe sono 3:
* L'arte: attraverso l'arte l'uomo non partecipa alla vita ma la osserva poiché l'arte è contemplazione della vita stessa, egli nell'arte trova conforto, poiché la voluntas non domina più completamente l'uomo ma si assopisce. L'arte però è una soluzione temporanea.
* L'etica della pietà: questa è la partecipazione al dolore universale. Se riusciamo ad andare oltre alla nostra particolare vita, riusciamo a capire come in ogni vita, sia in quella del carnefice come in quella della vittima, ci sia il dolore come marchio fondamentale. L'uomo provando compassione per il dolore degli altri, non solo prende coscienza del dolore ma lo sente e lo fa suo accorgendosi veramente della voluntas che è inconscia. Il dolore unendo gli uomini li accomuna e li conforta. Ma anche questa soluzione è parzialmente momentanea.
* L'ascesi: questa è la tappa in cui si verifica il passaggio dalla voluntas alla noluntas, l'uomo deve rinunciare a qualsiasi piacere fisico e di sussistenza vitale, e solo nel momento in cui rinunciando a tutto non desidererà più nulla, la voluntas si estinguerà e l'uomo sarà libero attraverso il nirvana, che è l'esperienza del nulla di essere tutto l'universo e non un individuo. È ovvio che sconfitta anche in un solo uomo la voluntas stessa, poiché è unica, è sconfitta in tutti gli uomini.
Ecco, io la parte messa in grassetto l'ho sperimentata su di me, a diciotto anni appunto.
Il filosofo la vedeva come passaggio verso la salvezza; a me era sembrata più qualcosa di simile ad una bara. Ma non è durato tanto, un paio di settimane credo.
Poi, per la precisione, non sono mai passato allo stadio successivo e non ho mai raggiunto il Nirvana.
Ho continuato le vacanze estive e mi sono iscritto a filosofia; ma dovessi dire di essere mai stato contento per il diploma o cose simili... no, non è stato in quel modo.
Certamente viverla è stata una cosa durissima, inspiegabile, e più grande di me, ma oggi sono quasi orgoglioso del fatto che mi sia successa.
Tu Nick a confronto sei un dilettante, se ti preoccupi solo di un altro po' di persone che hai intorno.
Preso un po' mestamente da Wikipedia, ma l'ho studiato alle superiori e non l'ho più approfondito, quindi non ricordavo bene come spiegarlo:
Iter salvifico
Nonostante il suo pessimismo Schopenhauer rifiutava il suicidio. Questo per due motivi:
* Il suicidio non è una negazione della volontà di vivere ma piuttosto una sua affermazione, poiché il suicida vuole porre fine alla propria vita.
* Il suicidio è inutile poiché il suicida, suicidandosi, non elimina la volontà di vivere, ma solo una sua oggettivazione fenomenica; la volontà di vivere continuerà a oggettivarsi in miliardi di esseri viventi e cose inanimate.
Il filosofo propone allora un iter salvifico, alla fine del quale, l'uomo si può liberare della voluntas, causa di dolore, e giungere alla noluntas. La tappe sono 3:
* L'arte: attraverso l'arte l'uomo non partecipa alla vita ma la osserva poiché l'arte è contemplazione della vita stessa, egli nell'arte trova conforto, poiché la voluntas non domina più completamente l'uomo ma si assopisce. L'arte però è una soluzione temporanea.
* L'etica della pietà: questa è la partecipazione al dolore universale. Se riusciamo ad andare oltre alla nostra particolare vita, riusciamo a capire come in ogni vita, sia in quella del carnefice come in quella della vittima, ci sia il dolore come marchio fondamentale. L'uomo provando compassione per il dolore degli altri, non solo prende coscienza del dolore ma lo sente e lo fa suo accorgendosi veramente della voluntas che è inconscia. Il dolore unendo gli uomini li accomuna e li conforta. Ma anche questa soluzione è parzialmente momentanea.
* L'ascesi: questa è la tappa in cui si verifica il passaggio dalla voluntas alla noluntas, l'uomo deve rinunciare a qualsiasi piacere fisico e di sussistenza vitale, e solo nel momento in cui rinunciando a tutto non desidererà più nulla, la voluntas si estinguerà e l'uomo sarà libero attraverso il nirvana, che è l'esperienza del nulla di essere tutto l'universo e non un individuo. È ovvio che sconfitta anche in un solo uomo la voluntas stessa, poiché è unica, è sconfitta in tutti gli uomini.
Ecco, io la parte messa in grassetto l'ho sperimentata su di me, a diciotto anni appunto.
Il filosofo la vedeva come passaggio verso la salvezza; a me era sembrata più qualcosa di simile ad una bara. Ma non è durato tanto, un paio di settimane credo.
Poi, per la precisione, non sono mai passato allo stadio successivo e non ho mai raggiunto il Nirvana.
Ho continuato le vacanze estive e mi sono iscritto a filosofia; ma dovessi dire di essere mai stato contento per il diploma o cose simili... no, non è stato in quel modo.
Certamente viverla è stata una cosa durissima, inspiegabile, e più grande di me, ma oggi sono quasi orgoglioso del fatto che mi sia successa.
Tu Nick a confronto sei un dilettante, se ti preoccupi solo di un altro po' di persone che hai intorno.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
- balbysauro
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ma che palle
parliamo di cose serie, non di filosofia
uno dei miei piccoli piaceri ha a che fare con la morte, con l'eliminazione di un essere vivente
non dormi tutta la notte perchè una puttàna di zanzara (si, puttàna, dato che sono tutte femmine quelle che vengono a succhiarci il sangue posso insultarla come fosse una donna ) continua a ronzarti intorno all'orecchio
tu accendi l'abat-jour alla sua ricerca, ma non la trovi
in compenso cominci già a provare prurito da qualche parte (a me di solito "pinzano" le caviglie o i polsi, o le dita delle mani)
poi la mattina ti alzi e la vedi là, attaccata al muro, penzolante, grassa come una cimice e piena del tuo sangue
quella che la sera prima non beccavi mai, rapida come un furetto e pronta a volare via al tuo solo pensiero di spiaccicarla, adesso è là, i riflessi intorpiditi dopo la cena luculliana a tue spese
ed è un attimo spargere il suo (tuo) sangue sulla parete
1-1
ieri sera tu hai fottuto me, ora è toccato a me pareggiare il conto
uno dei piaceri della vita è fare fuori una zanzara
parliamo di cose serie, non di filosofia
uno dei miei piccoli piaceri ha a che fare con la morte, con l'eliminazione di un essere vivente
non dormi tutta la notte perchè una puttàna di zanzara (si, puttàna, dato che sono tutte femmine quelle che vengono a succhiarci il sangue posso insultarla come fosse una donna ) continua a ronzarti intorno all'orecchio
tu accendi l'abat-jour alla sua ricerca, ma non la trovi
in compenso cominci già a provare prurito da qualche parte (a me di solito "pinzano" le caviglie o i polsi, o le dita delle mani)
poi la mattina ti alzi e la vedi là, attaccata al muro, penzolante, grassa come una cimice e piena del tuo sangue
quella che la sera prima non beccavi mai, rapida come un furetto e pronta a volare via al tuo solo pensiero di spiaccicarla, adesso è là, i riflessi intorpiditi dopo la cena luculliana a tue spese
ed è un attimo spargere il suo (tuo) sangue sulla parete
1-1
ieri sera tu hai fottuto me, ora è toccato a me pareggiare il conto
uno dei piaceri della vita è fare fuori una zanzara