Che tipo di tifose sei?

[nico 1986]

in questi giorni mi sono domando come una persona sia un tifosi e che tipo di tifosi ci sono ha me piace le squadre e i atleti fantasiosi mi importa poco se vinco e perdo pero ci sono tifosi che tifano solo squadre ho atleti che vinco io mi domando perche si fanno queste scelte

[Nickognito]

per me e' difeso dall' eta':

-fino a 15 anni, diciamo: tifoso di calcio, della squadra della mia citta' (Fiorentina), di una squadra nelle coppe (Real Madrid) e tifoso contro alcune squadre (Juventus in campionato, Milan nelle coppe). Simpatizzante di diverse squadre (Argentina, Stella Rossa, per dire). Nel tennis simpatizzante di alcuni giocatori (Lendl, McEnroe, Leconte) e contro altri (Becker, Graf). Periodo in cui il tifo mi fa star male (sono triste se la partita va male, anche dopo, mi rovina la giornata, sono felice solo momentaneamente)

-anni 90: seguendo meno il calcio ma rimanendo tifoso della Fiorentina, senza stare pero' male come prima. Tifoso di Sampras, e, a parte lui, in generale per gli underdog in tutti gli sport. Tifoso nel basket degli Utah Jazz. Seguo tutti i match da tifoso, ma senza perdere oggettivita' e godendomi letteralmente la tensione, rimanendo soddisfatto delle mie emozioni sia da vincente che da perdente

- anni 2000.. una sorta di limbo, poco interesse per il calcio, perdita di tifo nel tennis, continuo ad avere simpatie ed antipatie ma con piu' disincanto. Visione dello sport come appassionato del gioco, senza molto tifo, se non per una ancora viva antipatia per i vincenti. Inizio a tifare piu' chi gioca bene, sempre, piuttosto che per altri motivi, e contro chi vince, piuttosto che per altri motivi. Inizio poi a tifare per chi scommetto vincente, per soldi o gioco.

-di recente: continuo a prendere parte di qualcuno, anche se e' una partita di scacchi tifo. Ma rispetto a prima, non mi piace vedere le partite in cui chi tifo perde, non mi da' piu; ;soddisfazione l' adrelina del tifo, e mi piacciono meno gli sport, quindi se una partita non e' molto bella e chi tifo perde, spengo anche prima della fine. La mia giornata e' comunque non condizionata nemmeno minimamente da un risultato sporitvo, nemmeno nella mezz ora successiva all' evento.

In sostanza , un percorso da tifoso di progressiva saggezza e contemporanea perdita dell' adoscenzialita', anche nei suoi lati positivi. Che pero' ;si accompagna a un interesse molto, smisuratamente minore per lo sport, il che ovviamente ha implicazioni anche nel tifo.

[babaoriley]

Ho sempre seguito solo il tennis e tifato solo Agassi, ora come ora

Visione dello sport come appassionato del gioco, senza molto tifo

[klaus]

Da 6 a 20 anni tifoso sfegatato del Toro, Mcenroe e dello sci (Thoeni e Gross e poi Tomba da ragazzo) . Appassionato di basket (blando tifoso dei Lakers di Magic e Jabbar) atletica
Dai 20 in poi solo appassionato.
La passione per il Toro lo erditata da mio padre e col toro di Graziani Sala Pulici e compagnia ha avuto terreno fertile. Anche di sci in famiglia siamo sempre stai appassionati e oltre a guardare la gare in Tv tifando come pazzi abbiamo sempre sciato.
Il tennis e Mcenroe sono state una folgorazione casuale e personale. Ancora oggi mi chiedo come sia potuto avvenire.

[BackhandWinner]

Juve da piccolo fino ai 12 anni (il calcio è uno sport che si può seguire con accanimento solo con un'età mentale da dodicenne, al massimo), perché la tifava mio nonno materno, l'unico dei miei nonni che purtropp non ebbi mai la fortuna di conoscere. Passione assoluta per la classe di Platini e per i suoi due grandi attaccanti, suoi complementi perfetti: prima Boniek poi Laudrup.
Poi folgorato dal tennis, troppo tardi, purtroppo, vabbè. Da Wimbledon in particolare, Cash con la sua meravigliosa fascia a scacchi bianconeri e soprattutto Stefanello, che imitai così tanto da non imparare mai il dritto.
Sì perché per me (come per molti, immagino) tifo significava essenzialmente ammirazione, identificazione e tentativo di imitazione: giocando a calcio da piccolo tentavo di imitare i tre di cui sopra; e con il tennis gli attaccanti in generale e Stefan in particolare. Non avrei mai potuto tifare un mancino, per dire, non essendolo io. Chanson Egocentrique, sarà.
Poi, dopo quasi un lustro di abbandono totale del tennis (dal '92 al '97, più o meno: gli ultimi due anni di Liceo e i primi due o tre di Università, si viveva in un universo parallelo ), ho ritrovato il tanto amato tennis d'arrembaggio a rete con Rafter. E infine, vabbè, il Maestro di Color che Giocano...una passione più distaccata, com'è naturale per via dell'età, ma anche, se non soprattutto, perché ha tutte le caratteristiche del Classico: la pura contemplazione di una straordinaria incarnazione individuale della Bellezza Universale.

Ah, una nota sulla questione dei 'vincenti'. Non capisco come possa essere un fattore significativo per la scelta del tifo. O meglio: per un bimbo o un ragazzino è normale una fascinazione per i vincenti; ma poi, dovrebbe essere un fattore del tutto irrilevante: certo, ci si augura il meglio per i propri preferiti, anche perché, semplicemente, così si ha modo di goderne di più (o, per chi è classico-universalista: l'universo mondo ha la grande fortuna, in questo modo, di essere esposto più a lungo alla Bellezza). Ma appunto, è una questione successiva. 'Contro i vincenti', a prescindere. Dev'essere, riflettendoci, un'attitudine cristiano-romantica: forse per questo la sento estranea.

[alessandro]

piu' o meno come BHW.

ho veramente tifato ( nel modo civile e amabile inculcatomi da Gianni Clerici) solo Becker.
ma spiegare il perche' del tifo e' come spiegare del perche' dell'amore.
ci sono persone oggettivamente belle, come giocatori oggettivamente belli da veder giocare, ma non basta.
io non mi capacitavo potessero esistere persone ch epreferissero Lendl a Becker o Edberg.
Lendl era il grigiore, il robot, l'esempio di quanto si potesse vincere con tanto poco talento (tutto e' relativo).
allo stesso modo non mi piaceva uno che vinceva quasi sempre, che era sempre N.1 del mondo, che affrontava le partite come di affrontano le equazioni. Becker lo vedevo piu' karismatico, tecnicamente fortissimo, spumeggiante, esuberante, imprevedibile, caldo, pazzo, interessante, capace di vincere o perdere ogni partita, anche la piu' scontata o piu' difficile, ma sono solo impressioni.
Naturalmente va benissimo tifare lendl, esaltarsi per il suo solido e potente e regolare gioco da fondo, ma non per me.
grande ammirazione per edberg, avversario per eccelenza di becker, ma non puoi tifare contro Edberg, impossibile.
dopo becker, mi divertiva Rafter, ma non era piu' tifo, con becker mi sudavano le mani, soffrivo con lui, mi ricordo ancora la terribile sconfita a montecarlo con muster. Le tante sconfitte in finale in tornei anche importanti su terra battuta.
un discreto tifo anche per Korda. indimenticabile il suo Australian Open.

poi ho cominciato ad attendere che cresciesse Federer, mi piaceva gia' tantissimo ancora prima che vincesse il suo primo torneo, ci sono anche andato a vederlo a milano in occasione della sua prima vittoria.
ha raggiunto vette di gioco mai viste, almeno da me, ha anche vinto tantissimo. Ma certo non lo tifo perche' vince tanto o non lo tifo piu' perche' ha vinto tanto. devo dire che ci sono stato anche male due o tre volte, ricordo agli US Open due tragiche sconfitte con Djokovic e uno con Del Potro e l afinale persa lo scorso anno sempre con Djokovic, sono rimasto nervoso per una settimana.


il calcio non mi ha mai interessato molto. dalle elementari in poi, seguito sempre piu' distrattamente, poi lo ho giudicato morto definitivamente e ufficialmente da calciopoli in poi, e le recenti sentenze mi hanno dato ragione, con l'accertamento dei reati a carico di Moggi e soci. m atutto il calcio e' marcio, parmalat, cirio, mediaset, e l'ex president edella Roma e gli altri... non so, il peggio.
la violenza negli stadi, la volgarita'. nemmeno l'ultima vittoria ai camponati mondiali mi ha smosso nulla.

[Pindaro]

Vorrei intervenire, ma non mi fa di farlo sbrigativamente.
Oggi (oggi) del calcio non mi importa quasi (quasi) più nulla. Seguo il tennis con piacere e passione (è stato il mio primo amore, da piccino), con varie simpatie.
Considero certe manifestazioni del tifo e dei tifosi ributtanti, fastidiose e ridicole. Nel calcio e in altri sport ( spesso sono gli stessi che si riversano).
E mi divertono un mondo. FInchè non si sfocia nell'idiozia ( vedi sezione tennis).
Sono stato mai tifoso? Direi innamorato. Della Samp. E come l'amore ho patito sofferenze e gioie (pochissime).
Per il resto non ho molto tempo da dedicare allo sport. Se devo ascoltare un nuovo disco o uscire con una persona cara ( le ho anche io), non m'importa nemmeno della finale dei mondiali.
Comunque ci sarà modo di riparlarne.

[Johnny Rex]

Vorrei intervenire, ma non mi fa di farlo sbrigativamente.

Stessa cosa.
In generale, una diminuzione del tifo a favore ed una Crescita del tifo Contro, sopratutto nel calcio . Una evoluzione/involuzione assai nickognitiana nelle dinamiche ,specie, tristemente ,quando ad una certa età (per i più svegli 15-16 anni, i meno svegli verso/dopo i 30, i pirla mai) apri gli occhi sulle ingiustizie di fondo, l'antipatia dei professionisti, la meccanicità del professionismo.
Una Baracconata per pochi alimentata dal Masochismo e dalla voluta Cecità dei molti.
Sempre più convinto che il Vero Sport sia quello della cosìdetta gente comune, nelle palestre, nei campetti, nei tornei di ping pong del sabato Pomeriggio , quello che resta da preservare dello sport è la Passione Primigenia e la bellezza, il fascino dei gesti.
Federer, specie in questo suo magnifico declino, resta uno dei pochi che sostengo, la sua vittoria a Wimbledon 2012 una gioja non solo sportiva degli ultimi anni, come personaggio mi piace Wawrinka, la sua scostanza, i suoi sbalzi d'umore, la magnifica frase di Beckett tatuata sul braccio, uno dei pochi caratteri realmente interessanti del panorama sportivo generale.
Una crescita di interesse per il tennis che ha bilanciato la disaffezione sempre più presente verso il calcio.

Il Ciclismo smesso realmente di seguirlo al Mortirolo 99'

F.F.

[Nickognito]

Sempre più convinto che il Vero Sport sia quello della cosìdetta gente comune, nelle palestre, nei campetti, nei tornei di ping pong del sabato Pomeriggio .

francamente sono in completo disaccordo.

Mi spiego (ma ormai e' un mio cavallo di battaglia)

Il tifo fa parte dello sport guardato, che e' qualcosa di del tutto diverso da quello praticato. Va benissimo preferire quello praticato, ma si tratta di due cose totalmente diverse, che dovrebbero avere un nome diverso.

Non posso dire che la Vera Pittura sia fatta dai disegni, magari bruttissimi, che uno si fa a casa sua per passione. Posso dire che e' meglio stare in camera a dipingere una schifezza, per piacere, che non andare in un museo. Ma sono cose diverse, attivita' diverse. In piu', non sono proprio alternative, e nemmeno sono complementari. E' normalissimo che un appassionato di pittura non disegni, o di musica non suoni. E' piu' difficile che uno suoni senza ascoltare la musica, ma questo perche' la musica suonata e ascoltata hanno in comune il farlo per lo stesso motivo, la bellezza, diciamo. Mentre uno fa sport per divertimento o benessere fisico, e non per creare spettacolo, mentre lo guarda come spettacolo, e solo una minima parte, quella della competizione, e' vissuta sia da sportivo (nemmeno sempre, solo dallo sportivo che gareggia, non da chi va in palestra o a correre per i fatti suoi) sia da tifoso.

Un film, un concerto, un disegno, sono spettacoli che ci interessano indipendentemente dalla cattiva fede di chi li fa. Perche' non puo' essere cosi' anche nello sport? Beh, forse perche' lo sport non e' piu' cosi' bello? Pensa a un pianista che per suonarsi bene si droga. Ti rovina il concerto? No.
un bel match per me rimane bello, allo stesso modo. E' che molti match sono brutti.