chiaky ha scritto:Bah...diciamo che stare su un palco a fare grande musica è molto più soddisfacente che stare a smazzolare numeri di cavalli alla macchinetta e poi prendersi dei cazzotti sul viso. Però, certo, le restrizioni sono notevoli....immagina la vita che deve fare che so...un tennista professionista, ecco, più o meno la vita è la stessa con la differenza che devi stare attento anche a parlare.
D'altra parte il cantante lirico è lo strumento di se stesso e lavora su una musica "colta", nel senso che è una musica di perfezione e va eseguita alla perfezione. La ricerca della perfezione è il senso ultimo del nostro lavoro, e non puoi certo raggiungerla con la voce stanca perchè hai chiacchierato 3 ore prima della recita o stanca perchè hai trombato e hai sonno o il diaframma non risponde, oppure piena di muco o catarro perchè sei uscito con l'umido e il freddo.
Chiaramente scherzavo.
chiaky ha scritto:E che ne so? Io non ci vado di sicuro ad abitare.
Bisogna chiedere ai cantanti russi come fanno. Ma loro sono di ferro. Si scolano mezzo litro di vodka prima di cantare e invece di bruciarsi le corde vocali e le budella come noi umani, si gasano e vanno a mille.
Tutti i cantanti russi che conosco sono degli ubriaconi. Noi se beviamo prima di cantare non saliamo nemmeno sul palco. Si scatenano le mucose e secernono in modo tale che non canti più nulla, senza parlare della lingua impastata. Mai capito come facciano.
Idem anglosassoni e altre nazionalità in giro in maglietta e gonnellina con fuori freddissimo e pure bevendo come spugne.
Lo facessi io, il giorno dopo sarei al camposanto.
Riguardo al freddo, il mitico Wim Hof ci insegna che in verità il corpo umano è più resistente di quanto si pensi.
Relativamente all'alcol, forse è solo questione di abitudine.