Considerato da molti il piu grande giocatore di scacchi della storia..
La sua vita è stata molto di piu che di un giocatore di scacchi,divento icona america durante la guerra fredda per aver eliminato tutta la russia nei campionati del mondo,culminati poi con la vittoria su spassky nel 72'..
Esiliato nel nord europa per anni,per delle frasi ingiuriose sulla bandiera americana durante una trasmissione radiofonica..
Ebbe il bando d'ingresso da parte del governo..
E' morto Bobby Fisher
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E' morto Bobby Fisher
So u think u'll take another piece of me to satisfy your intellectual need.
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- Massimo Carbone
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Era il 1972 l'anno in cui si consumò la celebre sfida per il titolo mondiale degli scacchi a Reykjavik contro il sovietico Spassky: tanto esuberante l'americano, quanto metodico e compassato il russo; almeno ciò traspariva dalla rappresentazione mediatica.
Quell'evento mi fece appassionare al gioco degli scacchi e comprai una scacchiera che campeggia tuttora nella sala.
La passione non attecchì, però ne conservo un bel ricordo e di tanto in tanto provo a risolvere i quesiti di scacchi sulle riviste di enigmistica con esiti alquanto infelici.
Addio a un uomo geniale, anticonformista, tanto da morire lontano dal suo Paese che detestava con tutte le sue forze.
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Quell'evento mi fece appassionare al gioco degli scacchi e comprai una scacchiera che campeggia tuttora nella sala.
La passione non attecchì, però ne conservo un bel ricordo e di tanto in tanto provo a risolvere i quesiti di scacchi sulle riviste di enigmistica con esiti alquanto infelici.
Addio a un uomo geniale, anticonformista, tanto da morire lontano dal suo Paese che detestava con tutte le sue forze.
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rob ha scritto:Quell'evento mi fece appassionare al gioco degli scacchi e comprai una scacchiera che campeggia tuttora nella sala.
La passione non attecchì, però ne conservo un bel ricordo e di tanto in tanto provo a risolvere i quesiti di scacchi sulle riviste di enigmistica con esiti alquanto infelici.
Lo stesso accadde a me, che peraltro tenevo per il perdente. La passione la coltivai per un po' ma ero proprio incapace. Grazie Bobby, grazie Boris.
Bye dudes.
Mi dispiace tantissimo. L'ironia del destino ha voluto che morisse a 64 anni.
Pero' la sua non e' certo stata una storia felice. Piu' che eccentrico, credo che nell'ultima fase della vita avesse seri problemi mentali, non si spiega altrimenti il suo feroce antisemistismo (lui figlio di genitori ebrei). Probabilmente vivere tutta la vita in un universo fatto da 64 caselle alla fine comporta un prezzo da pagare se non si e' mentalmente molto forti. In questo Fisher ha imitato alcuni grandi campioni del passato, mentre i campioni di oggi come Kasparov sembrano molto piu' solidi psicologicamente.
Una interessante idea di Fisher, negli anni 90, e' che gli scacchi con le regole tradizionali sono ormai morti visto che il gioco si basa ormai sulla memorizzazione di enormi librerie di aperture e sull'analisi al computer di vecchi match. Per ridare spazio a talento e creativita' nel gioco Fisher introdusse una variante (Fisher random) dove la posizione iniziale dei pezzi era assegnata casualmente, secondo precise regole.
Quello che e' certo e' che gli anni 70 di Fisher furono l'ultima epoca d'oro degli scacchi. L'avvento dei computer ha snaturato il gioco e fatto crollare l'interesse (specie dopo il ritiro dell'altro grande campione, Kasparov) al punto che molti giovani talenti oggi sono restii a perseguire una carriera da scacchisti professionisti. Con la sua morte e' un pezzo della storia del gioco che se ne va.
Pero' la sua non e' certo stata una storia felice. Piu' che eccentrico, credo che nell'ultima fase della vita avesse seri problemi mentali, non si spiega altrimenti il suo feroce antisemistismo (lui figlio di genitori ebrei). Probabilmente vivere tutta la vita in un universo fatto da 64 caselle alla fine comporta un prezzo da pagare se non si e' mentalmente molto forti. In questo Fisher ha imitato alcuni grandi campioni del passato, mentre i campioni di oggi come Kasparov sembrano molto piu' solidi psicologicamente.
Una interessante idea di Fisher, negli anni 90, e' che gli scacchi con le regole tradizionali sono ormai morti visto che il gioco si basa ormai sulla memorizzazione di enormi librerie di aperture e sull'analisi al computer di vecchi match. Per ridare spazio a talento e creativita' nel gioco Fisher introdusse una variante (Fisher random) dove la posizione iniziale dei pezzi era assegnata casualmente, secondo precise regole.
Quello che e' certo e' che gli anni 70 di Fisher furono l'ultima epoca d'oro degli scacchi. L'avvento dei computer ha snaturato il gioco e fatto crollare l'interesse (specie dopo il ritiro dell'altro grande campione, Kasparov) al punto che molti giovani talenti oggi sono restii a perseguire una carriera da scacchisti professionisti. Con la sua morte e' un pezzo della storia del gioco che se ne va.