Il Divo (solo una copia sbiadita di Belzebù)

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orson.poeta
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Il Divo (solo una copia sbiadita di Belzebù)

Messaggio da orson.poeta »

Ho visto diversi giorni fa il suddetto film:devo dire che se da una parte ci sarebbe,in un futuro anteriore, l'intenzione di rivederlo,(quindi almeno non lascia indefferenti ),bisogna ammettere che lascia perplessi gli spettatori,c'è qualcosa di non completamente riuscito,partendo dall'interpretazione di Servillo,un Andreotti-Nosferatu,che non esprime(a partire dallo sguardo)la vivacità intellettiva e la cinica ironia /autoironia del nostro Andreotti-Belzebù.Un personaggio fin troppo sotto le righe(tranne lo sfogo-sogno fatto agli spettatori italiani a metà film), simile a tratti più a Moro (che oltre a sferzare il cinico Belzebù nelle lettere dalla prigionia ,è una presenza incombente su tutto il film) che a Giulio per carattere,non per azioni,naturalmente.
Caratteristi politici (Pomicino/Buccirosso su tutti) scatenati e caricati,da un regista che esagera troppo nel montaggio serrato,dando poco respiro a volte alla storia,e troppi momenti didascalici(l'intervista Scalfari-Andreotti/Servillo);un film da vedere,e rivedere,ma non da collezionare.
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Pitone
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Messaggio da Pitone »

Sono d'accordo con te fino ad un certo punto, il punto nel quale capisco di non essere davanti ad un film biografico "canonicamente serio" su Andreotti.

Personalmente credo leggendo la tua recensione che (come me) tu sia entrato per seguire la storia verosimile di un personaggio, volente o nolente, prtagonista della storia d'Italia raccontata come siamo abituati ultimamente: fatti di cronaca riportata giornalisticamente (il più possibile) sul grande schermo.

Poco dopo l'inizio del film ho capito che non potevo seguirlo in modo convenzionale, perchè ero di fronte ad un ritratto volutamente caricaturale ed alle volte inverosimilmente divertente del protagonista col suo entourage.

E' un film a mio parere finalmente diverso dove ci si scosta dalla banale, mi ripeto, trasposizione di fatti di cronaca; alle volte avevo la sensazione che il regista esagerasse con certi sketch tragicomici proprio per sottolineare ed enfatizzare la paura di non infastidire il Totem (chi sbaglia o attenta al suo potere viene eliminato) e buttarla sull'ironia surreale, confondendo così i fendenti reali che vengono qua e la scagliati contro la sua figura.

Volutamente esagerato nelle caratterizzazioni dei personaggi attorno all'ex primo ministro, il tutto da supporto per arrivare allo scopo di questo film:

raccontare una fetta di storia d'Italia in modo diverso, facendo galleggiare lo spettatore tra fatti cronaca reale in un montaggio (forse) surreale e "macchiettistico".

P.S. Non so se è solo una mia idea, ma la scena del taglio della barba di Andreotti mi sembra un richiamo a quella medesima di Robert De Niro/Al Capone in "gli intoccabili", se voluto mi sembra abbastanza coraggioso come messaggio...
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
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orson.poeta
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Messaggio da orson.poeta »

A me non ha assolutamente "spaesato"il registro volutamente grottesco,perchè credo che personaggi come questi(Berlusconi compreso)non possano essere mostrati che in questo modo,visto il contesto nel quale operano.
La cosa che mi ha lasciato perplesso,sono l'interpretazione,ripeto troppo sommessa di Servillo,e alcune scene(il primo incontro tra il Divo e la sua corrente,quando questi "mostri"scendono dalle loro macchine,scena troppo caricata dal regista di significati intrinsechi)o come quel monopattino che improvvisamente invade il "transatlantico"di Montecitorio(scena più da fratelli Coen) Poi un montaggio dei delitti associati al Divo , inframezzati dalla scena nella quale assiste alle corse,che suggeriscono facili conclusioni allo spettatore,quando una materia del genere meriterebbe maggiore cautela.E non credo che Andreotti si confessi in questo modo....
Da rivedere,comunque.
tennisfan82
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Messaggio da tennisfan82 »

Fil mche fa pensare, e tanto. Questo è successo a me dopo averlo visto

PS: Buccirosso nel ruolo di Pomicino è un grande :lol:
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
rob
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Messaggio da rob »

A me è piaciuto e mi ha convinto Servillo che reputo uno dei nostri migliori attori.
È un film che offre una visione grottesca del personaggio Andreotti, e forse per questa ragione, sofisticato e apparentemente contorto rispetto ai film inchiesta di Giuseppe Ferrara su Calvi o su Dalla Chiesa.
Se fosse stato fatto un film inchiesta si sarebbero sollevate le consuete odiose polemiche.
Invece con leggerezza e ironia si getta uno sguardo sul politico, sul contesto nel quale si muove, illuminante l'intervista di Bosetti-Scalfari ad Andreotti.
Scena cult: la passeggiata notturna di Giulio con la scorta a notte inoltrata quasi a sottolineare la lontananza degli uomini di potere dalla società civile con la quale esistono solo rapporti d'interesse e di scambio coltivati nell'oscurità del proprio studio...Tutto molto nord europeo e anglosassone, non c'è che dire... :D
Johnny Rex
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Messaggio da Johnny Rex »

Eccezionale.
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CAPELLINO
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Messaggio da CAPELLINO »

Considero la coppia Servillo-Sorrentino quanto di piu' orginale e sublime ci sia nel cinema contemporaneo. Sono andato al cinema a vederlo lo scorso anno con la speranza di essere sorpreso da qualche genialata della coppia partenopea, tipo qualche monologo alla "Antonio Pisapia". Mi sono trovato difronte un film documentario che mi ha raccontato cose gia' note, un personaggio quello di Andreotti che ha forse imbrigliato anche il genio di Sorrentino.
Faccio salve un paio di cose: Andreotti e la moglie davanti alla tv con "i migliori anni della nostra vita", il ricordo drammatico di moro e l' interpretazione straordinaria di Buccirosso.
GEORGE BEST:"SE FOSSI NATO BRUTTO, FORSE OGGI NESSUNO PARLEREBBE PIU' DI PELE'"
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