Beh, ma la gara di salto c'è davvero.PINDARO ha scritto:Era umorismo napoletano.danser ha scritto:No, perchè?tennisfan82 ha scritto:Danser stai seguendo la gara di salto?
MILAN 2008/2009: Obiettivo IV posto e qualche gita europea
Parole sante.parca85 ha scritto:Ma infatti Ancelotti per me può stare lì pure per altri 15 anni (e forse da interista lo spero pure) ma allora finiamola una volta per tutte con sto buonismo nei suoi confronti. Per esempio: è possibile che il Milan prenda caterve di gol sui calci da fermo da anni ormai senza che il buon Carletto abbia responsabilità in merito?Zonker ha scritto:Siamo al solito discorso, il forum pullula di eroi che gonfiano il petto frementi d'orgoglio e non sono disponibili a fare figure del c@zzo per 4,5 mln di € all'anno. Io anche per molto meno (c'è di peggio).danser ha scritto: E io mi strabatto le palle che lui se ne strabatta dei nostri quote, contento lui di fare figure del c@zzo, son contento io a maggior ragione.
Bye dudes.
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Occorre chiarire che si intenda per Mago della Coppa.Matt Vince ha scritto:Ripeto, ha fatto molto bene in diverse annate, ma pure male in diverse altre e il suo dovere in altre ancora.
Ultimo con la Juventus in un girone di Champions... Tre sconfitte per 4-0 in gare decisive con allenando la Juventus e il Milan.
Insomma... Per un mago della Coppa un pò troppo
Se si intendono le vittorie Paisley e Ferguson han vinto tutte le finali disputate,Rocco idem (anzi, perso una, finale Coppe 1974, ma 1 su 5) .
Trapattoni stesso ne ha persa solo una, eppure vuoi l'atteggiamento impaurito (ripresa col Porto a Basilea, i 60 retropassaggi a Zenga dell'Inter all'Olimpico nella finale UEFA 91') gli sono valsi critiche financo esagerate .
Mourinho stesso è stato molto criticato per avere scelto, al Chelsea, nelle 2 SF col Liverpool, di giocarsi la qualificazione fuori casa; col Porto in Sf gli andò bene, le altre volte no.
Se stiamo a vedere i singoli errori chiunque è criticabile, pure Benitez che nella finale 2007 conoscendo la nullità rossonera sui calci d'angolo fa entrare Crouch così tardi .
Diciamo che ache Lippi ( 5 finali raggiunte ) è otimo pe l coppe.
Quello che sconcerta di Ancelotti sono i crolli troppe volte avuti dalle sue squadre, e non solo i 4-0,ma proprio crolli di concentrazione, di impegno, nelle stesse partite.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Ma insomma, il Milan di questi anni è stato (giustamente) ritenuto una squadra mediamente "vecchia", dati anagrafici alla mano.
Io capisco che si debba insegnare a vivere ad un ragazzetto di 21 anni, ma ove un giocatore di 32 anni non capisca se sia il caso di allentare la tensione oppure no, i limiti sono solo suoi e non di chi lo allena.
E francamente, pensare che ci sia bisogno di motivare o tenere sulla corda giocatori come Seedorf (18 anni di carriera ad alto livello) o Maldini (titolare dal 1986) ed altri, come se un professionista non fosse in grado di capire se un momento sia critico oppure no, mi pare veramente eccessivo.
Già Ancelotti è stato costretto ad acrobazie tattiche incredibili (tipo vincere una Champions avendo 4 difensori centrali di ruolo in difesa e 4 mezzepunte in campo), laddove chi lo aveva preceduto aveva beneficiato di giocatori giusti al posto giusto; e sembra che avrebbe dovuto fare anche lo psicologo.
Pensare che professionisti navigati come Stam, Maldini, Nesta e Cafu, che all'epoca di Istanbul totalizzavano 135 anni in 4, abbiano perso la testa in quella partita per le lacune di Ancelotti, scusate, ma mi sembra veramente troppo.
Magari avrà ragione Gene Gnocchi: "Ancelotti verrà confermato se raggiunge gli obiettivi stagionali: Scudetto, coppa Uefa e andare su Marte".
La realtà è che il tam-tam mediatico attorno alla squadra ha fatto percepire alla gente che essa fosse più forte di quanto in realtà non lo sia stata; e che i risultati ottenuti da Ancelotti, in relazione al materiale avuto a disposizione, avuto anche riguardo alla collocazione dei giocatori, sono eccellenti.
Io capisco che si debba insegnare a vivere ad un ragazzetto di 21 anni, ma ove un giocatore di 32 anni non capisca se sia il caso di allentare la tensione oppure no, i limiti sono solo suoi e non di chi lo allena.
E francamente, pensare che ci sia bisogno di motivare o tenere sulla corda giocatori come Seedorf (18 anni di carriera ad alto livello) o Maldini (titolare dal 1986) ed altri, come se un professionista non fosse in grado di capire se un momento sia critico oppure no, mi pare veramente eccessivo.
Già Ancelotti è stato costretto ad acrobazie tattiche incredibili (tipo vincere una Champions avendo 4 difensori centrali di ruolo in difesa e 4 mezzepunte in campo), laddove chi lo aveva preceduto aveva beneficiato di giocatori giusti al posto giusto; e sembra che avrebbe dovuto fare anche lo psicologo.
Pensare che professionisti navigati come Stam, Maldini, Nesta e Cafu, che all'epoca di Istanbul totalizzavano 135 anni in 4, abbiano perso la testa in quella partita per le lacune di Ancelotti, scusate, ma mi sembra veramente troppo.
Magari avrà ragione Gene Gnocchi: "Ancelotti verrà confermato se raggiunge gli obiettivi stagionali: Scudetto, coppa Uefa e andare su Marte".
La realtà è che il tam-tam mediatico attorno alla squadra ha fatto percepire alla gente che essa fosse più forte di quanto in realtà non lo sia stata; e che i risultati ottenuti da Ancelotti, in relazione al materiale avuto a disposizione, avuto anche riguardo alla collocazione dei giocatori, sono eccellenti.
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Le rimonte però Carletto le subiva già a Parma.Roberto74 ha scritto:Ma insomma, il Milan di questi anni è stato (giustamente) ritenuto una squadra mediamente "vecchia", dati anagrafici alla mano.
Io capisco che si debba insegnare a vivere ad un ragazzetto di 21 anni, ma ove un giocatore di 32 anni non capisca se sia il caso di allentare la tensione oppure no, i limiti sono solo suoi e non di chi lo allena.
E francamente, pensare che ci sia bisogno di motivare o tenere sulla corda giocatori come Seedorf (18 anni di carriera ad alto livello) o Maldini (titolare dal 1986) ed altri, come se un professionista non fosse in grado di capire se un momento sia critico oppure no, mi pare veramente eccessivo.
Già Ancelotti è stato costretto ad acrobazie tattiche incredibili (tipo vincere una Champions avendo 4 difensori centrali di ruolo in difesa e 4 mezzepunte in campo), laddove chi lo aveva preceduto aveva beneficiato di giocatori giusti al posto giusto; e sembra che avrebbe dovuto fare anche lo psicologo.
Pensare che professionisti navigati come Stam, Maldini, Nesta e Cafu, che all'epoca di Istanbul totalizzavano 135 anni in 4, abbiano perso la testa in quella partita per le lacune di Ancelotti, scusate, ma mi sembra veramente troppo.
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Le subiva, molto spesso, a Torino; col manchester, con la Roma nel 2001 , per tacere dello scudetto perso a vantaggio della Lazio.
In definitiva, non è accaduto solo coi veteani del Milam, ma è una costante .
Poi,scusa, com sarebbe a dire che chi lo aveva precedut aveva beneficato dei giusti al posto giusto? Dire che il Milan di Capello (spece i primi 2 anni) o quello di Sacchi fossero più forti di quello Ancelottiano risponde al vero, quello di Zaccheroni, beh
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MILANO, 28 febbraio 2009 - O l’operazione Champions League va in porto. Oppure il Milan dovrà fare i conti con un fatale ridimensionamento. Questo il messaggio lanciato ieri da Adriano Galliani ai rossoneri. Un modo per spronare il gruppo e mettere ciascuno di fornire alle proprie responsabilità. L’a.d. milanista sarà vicino ad Ancelotti giornalmente per dargli tutto l’appoggio necessario in questa rincorsa. Ma è chiaro che nel frattempo inizieranno i lavori per il nuovo corso.
QUESTIONE ALLENATORE - La posizione ufficiale è che il Milan conferma Ancelotti se si qualifica in Champions, anche in virtù del contratto sino al 2010. In realtà in via Turati stavolta non verrebbero posti ostacoli se il tecnico di Reggiolo a fine stagione chiedesse d’andar via. È noto da tempo che a lui pensano Real, Chelsea e Manchester City. E dopo le ultime disavventure stavolta va messo nel conto che decida d’andare per la propria strada a chiudere un ciclo eccezionale di 8 anni. E stavolta potrebbe seguirlo anche Mauro Tassotti.
IL SUCCESSORE - Nelle scorse settimane s’è parlato molto della candidatura di Leonardo. Lui ha smentito, Galliani ha solo precisato che seguirà Ancelotti. Ma non subito. Dell’attuale staff può restare, invece, Filippo Galli. Ma è presto per queste rifiniture. Anche perché in corsa c’è anche Roberto Donadoni. Senza mai dimenticare il fascino di Rijkaard e Van Basten.
I PARTENTI - Paolo Maldini ha deciso di ritirarsi e Braida è a caccia per sostituirlo: compito arduo. Anche Favalli e Emerson sono avanti con gli anni e sono candidati ad andar via. È dura, invece, che il club rossonero eserciti il diritto di riscatto per Senderos con l’Arsenal e per Mattioni con il Gremio, invece Cardacio e Viudez sono destinati a fare esperienza altrove: soprattutto quest’ultimo può liberare un posto da extracomunitario. Come Shevchenko, del resto, destinato a tornare al Chelsea a fine stagione.
IN DUBBIO - A metà del guado c’è Kakà. A gennaio ha detto no al City, ma quale appeal può avere per lui un Milan ancora fuori dalla Champions? Ma anche pensando positivo non si può dare per scontata la sua conferma: soprattutto se all’orizzonte si ripresenta il Real. Di Beckham si dovrebbe sapere tutto la prossima settimana. Da vedere anche la posizione dei senatori Seedorf, Ambrosini, Nesta, Kaladze, Dida e Kalac. Dura restino tutti insieme.
CHI RESTA - Non appaiono in discussione, invece, Abbiati, Bonera, Antonini, Zambrotta, Jankulovski, Thiago Silva, Pirlo, Flamini, Gattuso, Ronaldinho, Pato, Inzaghi e Borriello. Sino a prova contraria.
QUESTIONE ALLENATORE - La posizione ufficiale è che il Milan conferma Ancelotti se si qualifica in Champions, anche in virtù del contratto sino al 2010. In realtà in via Turati stavolta non verrebbero posti ostacoli se il tecnico di Reggiolo a fine stagione chiedesse d’andar via. È noto da tempo che a lui pensano Real, Chelsea e Manchester City. E dopo le ultime disavventure stavolta va messo nel conto che decida d’andare per la propria strada a chiudere un ciclo eccezionale di 8 anni. E stavolta potrebbe seguirlo anche Mauro Tassotti.
IL SUCCESSORE - Nelle scorse settimane s’è parlato molto della candidatura di Leonardo. Lui ha smentito, Galliani ha solo precisato che seguirà Ancelotti. Ma non subito. Dell’attuale staff può restare, invece, Filippo Galli. Ma è presto per queste rifiniture. Anche perché in corsa c’è anche Roberto Donadoni. Senza mai dimenticare il fascino di Rijkaard e Van Basten.
I PARTENTI - Paolo Maldini ha deciso di ritirarsi e Braida è a caccia per sostituirlo: compito arduo. Anche Favalli e Emerson sono avanti con gli anni e sono candidati ad andar via. È dura, invece, che il club rossonero eserciti il diritto di riscatto per Senderos con l’Arsenal e per Mattioni con il Gremio, invece Cardacio e Viudez sono destinati a fare esperienza altrove: soprattutto quest’ultimo può liberare un posto da extracomunitario. Come Shevchenko, del resto, destinato a tornare al Chelsea a fine stagione.
IN DUBBIO - A metà del guado c’è Kakà. A gennaio ha detto no al City, ma quale appeal può avere per lui un Milan ancora fuori dalla Champions? Ma anche pensando positivo non si può dare per scontata la sua conferma: soprattutto se all’orizzonte si ripresenta il Real. Di Beckham si dovrebbe sapere tutto la prossima settimana. Da vedere anche la posizione dei senatori Seedorf, Ambrosini, Nesta, Kaladze, Dida e Kalac. Dura restino tutti insieme.
CHI RESTA - Non appaiono in discussione, invece, Abbiati, Bonera, Antonini, Zambrotta, Jankulovski, Thiago Silva, Pirlo, Flamini, Gattuso, Ronaldinho, Pato, Inzaghi e Borriello. Sino a prova contraria.
da gazzetta.it
Sulle voci che lo vorrebbero su una panchina spagnola l'anno prossimo, Ancelotti ha commentato: "Ho un contratto fino al 2010 con il Milan ed intendo rispettarlo. Sono cinque anni che sento il mio nome accostato ad altre panchine, non è quindi una sorpresa per me sentire determinate voci, ma il mio desiderio è di stare al Milan". Per quanto riguarda il gruppo, l'allenatore del Milan ha anche smentito la necessità di una rifondazione: "Credo che un paio di innesti possano andar bene".
La povera vittima Ancelotti.
Sulle voci che lo vorrebbero su una panchina spagnola l'anno prossimo, Ancelotti ha commentato: "Ho un contratto fino al 2010 con il Milan ed intendo rispettarlo. Sono cinque anni che sento il mio nome accostato ad altre panchine, non è quindi una sorpresa per me sentire determinate voci, ma il mio desiderio è di stare al Milan". Per quanto riguarda il gruppo, l'allenatore del Milan ha anche smentito la necessità di una rifondazione: "Credo che un paio di innesti possano andar bene".
La povera vittima Ancelotti.
Ma io nn mi aspetto nulla, dico solo che se resta deve dare di più alla squadra e che (come fa sempre fra l'altro) si deve prendere le sue responsabilità.dsdifr ha scritto:ma più che altro cosa ti aspetti che dica? "Resto solo se mandano via tutti compreso il giardiniere"?
Insomma, stavo smontando le teorie che danno ad Ancelotti della vittima e succube della società, senza colpe ( ) per questa annata finora deludente.
Lo dice pure lui che ha delle colpe... E se credete che le parole non sono sue, allora pensate che Ancelotti è uno senza attributi.
KIKO81 ha scritto: Ma io nn mi aspetto nulla, dico solo che se resta deve dare di più alla squadra e che (come fa sempre fra l'altro) si deve prendere le sue responsabilità.
Insomma, stavo smontando le teorie che danno ad Ancelotti della vittima e succube della società, senza colpe ( ) per questa annata finora deludente.
Che si stia profilando una stagione deludente mi pare innegabile, se è vero (com'è vero) che l'obiettivo dichiarato di inizio stagione era la vittoria dello scudetto e oggi si parla di "terzo posto obbligatorio". Certo, mettere i carri davanti ai buoi è azzardato: la storia ci insegna che ci sono stati clamorosi rientri e (qualora il Milan fosse in grado di rientrare in corsa e quantomeno di lottare fino alla fine) non è detto che a giugno si parli di stagione fallimentare.
Comunque, giusto rilevare delle colpe da parte di Ancelotti, che evidentemente qualcosa avrà sbagliato.
È però il caso di concedere delle attenuanti:
• Nesta che ha saltato l'intera stagione;
• Gattuso che salta mezzo campionato o più;
• Il lungo infortunio di Pirlo;
• Il mancato inserimento di Flamini;
• L'infortunio al polpaccio di Shevcencko che pare non lasciare ancora in pace l'ucraino;
• L'indisponibilità di Borriello;
• Le incertezze su Bechkam;
• L'avvio difficile (le prime 2 partite perse);
• L'imprevedibile (e ancora tutt'altro che certa) idiosincrasia tra Kakà e Ronaldinho.
Diciamo che questi "incidenti" non hanno di certo aiutato il Milan nella corsa allo scudetto per il quale era senz'altro il candidato numero uno.
E poi mettiamoci magari pure gli errori di Ancelotti, ma non credo che siano stati quelli a portare alla situazione attuale. O almeno, non abbastanza da far sì che il tecnico emiliano meriti di essere esonerato.
Mymag, lunedì 8 settembre 2008Ombra84 ha scritto:John è IL TENNIS
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Onestamente alcune delle cose che hai detto sono discutibili mentre altre sono assolutamente giuste.Ro ha scritto:KIKO81 ha scritto: Ma io nn mi aspetto nulla, dico solo che se resta deve dare di più alla squadra e che (come fa sempre fra l'altro) si deve prendere le sue responsabilità.
Insomma, stavo smontando le teorie che danno ad Ancelotti della vittima e succube della società, senza colpe ( ) per questa annata finora deludente.
Che si stia profilando una stagione deludente mi pare innegabile, se è vero (com'è vero) che l'obiettivo dichiarato di inizio stagione era la vittoria dello scudetto e oggi si parla di "terzo posto obbligatorio". Certo, mettere i carri davanti ai buoi è azzardato: la storia ci insegna che ci sono stati clamorosi rientri e (qualora il Milan fosse in grado di rientrare in corsa e quantomeno di lottare fino alla fine) non è detto che a giugno si parli di stagione fallimentare.
Comunque, giusto rilevare delle colpe da parte di Ancelotti, che evidentemente qualcosa avrà sbagliato.
È però il caso di concedere delle attenuanti:
• Nesta che ha saltato l'intera stagione;
• Gattuso che salta mezzo campionato o più;
• Il lungo infortunio di Pirlo;
• Il mancato inserimento di Flamini;
• L'infortunio al polpaccio di Shevcencko che pare non lasciare ancora in pace l'ucraino;
• L'indisponibilità di Borriello;
• Le incertezze su Bechkam;
• L'avvio difficile (le prime 2 partite perse);
• L'imprevedibile (e ancora tutt'altro che certa) idiosincrasia tra Kakà e Ronaldinho.
Diciamo che questi "incidenti" non hanno di certo aiutato il Milan nella corsa allo scudetto per il quale era senz'altro il candidato numero uno.
E poi mettiamoci magari pure gli errori di Ancelotti, ma non credo che siano stati quelli a portare alla situazione attuale. O almeno, non abbastanza da far sì che il tecnico emiliano meriti di essere esonerato.
Non posono essere attenuanti l'avvio difficile , visto che comunque è stata colpa nostra e soprattutto perchè abbiamo recuperato e siamo pure andati in testa. Stesso discorso per l'infortunio di Pirlo, senza il quale comunque guidavamo la classifica. Sheva è stato un acquisto (anche se non è stato un acquisto) sbagliato, mentre per quel che riguarda Flamini si può imputare ad Ancelotti una gestione del giocatore non proprio perfetta.
Del resto, si può dire di tutto Al Milan, alla società e all'allenatore, fare 3/4 e oltre di stagione senza Nesta,Gattuso e Borriello sarebbe francamente difficile per qualsiasi squadra.
Però bisogna andare avanti e ripartire da quello che c'è di buono in una stagione francamente negativa come questa, come l'aver ritrovato un portiere all'altezza, essere riusciti a prendere Thiago Silva per la prossima stagione, sperando di riuscire a qualificarsi bene per la Champions, a trattenere Kaka, ed avere la consapevolezza che la davanti abbiamo un ragazzino che sembra già essere vicino al tetto del mondo a meno di 20 anni. Secondo me la base per tornare ad essere grandi c'è.
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Scusa ro ma hai inserito alcune attenuanti che attenuanti non sono affatto,ma sono colpe o del giocatore o della societa'..quindi aggravanti.Ro ha scritto: Che si stia profilando una stagione deludente mi pare innegabile, se è vero (com'è vero) che l'obiettivo dichiarato di inizio stagione era la vittoria dello scudetto e oggi si parla di "terzo posto obbligatorio". Certo, mettere i carri davanti ai buoi è azzardato: la storia ci insegna che ci sono stati clamorosi rientri e (qualora il Milan fosse in grado di rientrare in corsa e quantomeno di lottare fino alla fine) non è detto che a giugno si parli di stagione fallimentare.
Comunque, giusto rilevare delle colpe da parte di Ancelotti, che evidentemente qualcosa avrà sbagliato.
È però il caso di concedere delle attenuanti:
• Nesta che ha saltato l'intera stagione;
• Gattuso che salta mezzo campionato o più;
• Il lungo infortunio di Pirlo;
• Il mancato inserimento di Flamini;
• L'infortunio al polpaccio di Shevcencko che pare non lasciare ancora in pace l'ucraino;
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• L'avvio difficile (le prime 2 partite perse);
• L'imprevedibile (e ancora tutt'altro che certa) idiosincrasia tra Kakà e Ronaldinho.
Diciamo che questi "incidenti" non hanno di certo aiutato il Milan nella corsa allo scudetto per il quale era senz'altro il candidato numero uno.
E poi mettiamoci magari pure gli errori di Ancelotti, ma non credo che siano stati quelli a portare alla situazione attuale. O almeno, non abbastanza da far sì che il tecnico emiliano meriti di essere esonerato.
1)Se Flamini non si è inserito non è mica sfiga..caxxi loro..troppi ce ne sono di giocatori non inseriti a dovere,ma non si possono reputare"incidenti"
2)L'incertezza su beckham era del tutto preventivabile,ma se ne sono infischiati per amor del denaro.
3)Shevchenko,infortunio a parte,è un flop su tutta la linea e che tutti noi ci aspettavamo..
4)L'avvio difficile di campionato è colpa esclusivamente loro..non è una sfiga..se la sono cercata loro..mica glie l'ha ordinato il dottore.
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Che fai, stai a copiare??Maxim79 ha scritto:Scusa ro ma hai inserito alcune attenuanti che attenuanti non sono affatto,ma sono colpe o del giocatore o della societa'..quindi aggravanti.Ro ha scritto: Che si stia profilando una stagione deludente mi pare innegabile, se è vero (com'è vero) che l'obiettivo dichiarato di inizio stagione era la vittoria dello scudetto e oggi si parla di "terzo posto obbligatorio". Certo, mettere i carri davanti ai buoi è azzardato: la storia ci insegna che ci sono stati clamorosi rientri e (qualora il Milan fosse in grado di rientrare in corsa e quantomeno di lottare fino alla fine) non è detto che a giugno si parli di stagione fallimentare.
Comunque, giusto rilevare delle colpe da parte di Ancelotti, che evidentemente qualcosa avrà sbagliato.
È però il caso di concedere delle attenuanti:
• Nesta che ha saltato l'intera stagione;
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• Il lungo infortunio di Pirlo;
• Il mancato inserimento di Flamini;
• L'infortunio al polpaccio di Shevcencko che pare non lasciare ancora in pace l'ucraino;
• L'indisponibilità di Borriello;
• Le incertezze su Bechkam;
• L'avvio difficile (le prime 2 partite perse);
• L'imprevedibile (e ancora tutt'altro che certa) idiosincrasia tra Kakà e Ronaldinho.
Diciamo che questi "incidenti" non hanno di certo aiutato il Milan nella corsa allo scudetto per il quale era senz'altro il candidato numero uno.
E poi mettiamoci magari pure gli errori di Ancelotti, ma non credo che siano stati quelli a portare alla situazione attuale. O almeno, non abbastanza da far sì che il tecnico emiliano meriti di essere esonerato.
1)Se Flamini non si è inserito non è mica sfiga..caxxi loro..troppi ce ne sono di giocatori non inseriti a dovere,ma non si possono reputare"incidenti"
2)L'incertezza su beckham era del tutto preventivabile,ma se ne sono infischiati per amor del denaro.
3)Shevchenko,infortunio a parte,è un flop su tutta la linea e che tutti noi ci aspettavamo..
4)L'avvio difficile di campionato è colpa esclusivamente loro..non è una sfiga..se la sono cercata loro..mica glie l'ha ordinato il dottore.
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Però sull'avvio stentato del Milan, direi che dovremmo tenerne conto. I rossoneri hanno perso 5 partite in totale, di cui le prime due del campionato. Succede, per carità, ma con una partenza a malapena normale oggi staremmo parlando di altro e magari il Milan sarebbe appaiato alla Juve.
Flamini è un caso strano. L'infortunio di Gattuso avrebbe dovuto aprirgli delle porte, che però si sono richiuse rapidamente con l'arrivo di Bechkam e che forse si riapriranno con la partenza dell'inglese. Sta di fatto che non posso considerare l'acquisto del giocatore francese errato, perché all'Arsenal aveva fatto benissimo e i più lo consideravano l'erede di Vieira in nazionale.
Bechkam invece è arrivato a Milano per buisness e per provare a dare una mano. Dopo qualche partita è sembrato essere addirittura indispensabile. È questo che non ci si aspettava: un eccesso di rialzo che un po' i piani milanisti li ha scombussolati.
Poi il fatto che siano contemporaneamente assenti Shevcencko e Borriello (cioè idealmente il centravanti titolare e la sua riserva) la dice lunga sul fatto che il Milan non sia stato propriamente fortunato e che Ancelotti ha dovuto gestire una situazione non facile a causa dei numerosi imprevisti.
Mymag, lunedì 8 settembre 2008Ombra84 ha scritto:John è IL TENNIS
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Troppa cricca inamovibile nello spogliatojo milanista, il che non fa, e non farà altro che ripetere in scala maggiore l'inamovibilità dei dirigenti.
"il Milan ai Milanisti" ha rotto le uallere, sulla faccia della terra esistono allenatori diversi da Rjikard, Van Basten, Costacurta fallimentare a Mantova , non è che per capire di calcio occorra obbligatoriamente essere passati da Milanello.
Mourinho al Milan sarebbe stato manna, sarebbero volati armadi, gente sarbbe stata attaccata al muro (probabilmente Mou stesso,chissà..) ,di certo senza finirla con la cricca Dorata (ma sempre cricca) che impera il Milan non potrà mai rinnovarsi realmente .
Poi, il portoghese avrebbe sicuramente trovato la stessa feroce opposizione interna ( trovata da Tabarez o Terim, da Capello nel 1997, Capello che disse a Desailly " I tuoi compagni devono essere felici che mi spediscano via, perchè a parte te e altri due avrei fatto piazza pulita") ma quantomeno qualcosa si sarebbe smosso.
Invece, con l'avvallo societario, Radio Spogliatojo pare del tutto intenzionata a farsi bellamente i Caz.zi propri anche per gli anni a venire.
Forza Viola, Giallorossi e Grifoni per il terzo posto.
F.F.
"il Milan ai Milanisti" ha rotto le uallere, sulla faccia della terra esistono allenatori diversi da Rjikard, Van Basten, Costacurta fallimentare a Mantova , non è che per capire di calcio occorra obbligatoriamente essere passati da Milanello.
Mourinho al Milan sarebbe stato manna, sarebbero volati armadi, gente sarbbe stata attaccata al muro (probabilmente Mou stesso,chissà..) ,di certo senza finirla con la cricca Dorata (ma sempre cricca) che impera il Milan non potrà mai rinnovarsi realmente .
Poi, il portoghese avrebbe sicuramente trovato la stessa feroce opposizione interna ( trovata da Tabarez o Terim, da Capello nel 1997, Capello che disse a Desailly " I tuoi compagni devono essere felici che mi spediscano via, perchè a parte te e altri due avrei fatto piazza pulita") ma quantomeno qualcosa si sarebbe smosso.
Invece, con l'avvallo societario, Radio Spogliatojo pare del tutto intenzionata a farsi bellamente i Caz.zi propri anche per gli anni a venire.
Forza Viola, Giallorossi e Grifoni per il terzo posto.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Un Mourinho verrebbe cacciato a calci in cùlo da qualsiasi presidente che non fosse Moratti appena dovesse uscire dalla Champions, visto che è per questo che l'hanno preso a 10 milioni di euri l'anno più 130 mln di euro per ripianare la perdita della società.PINDARO ha scritto:Su quello non ci sono dubbi.
Un Mourinho avrebbe preso armi e ritagli (cit.) e se ne sarebbe andato dopo la campagna acquisti.
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Quel "più 130 milioni di euro" mi sfugge.Zonker ha scritto:Un Mourinho verrebbe cacciato a calci in cùlo da qualsiasi presidente che non fosse Moratti appena dovesse uscire dalla Champions, visto che è per questo che l'hanno preso a 10 milioni di euri l'anno più 130 mln di euro per ripianare la perdita della società.PINDARO ha scritto:Su quello non ci sono dubbi.
Un Mourinho avrebbe preso armi e ritagli (cit.) e se ne sarebbe andato dopo la campagna acquisti.
Bye dudes.
(in riferimento a Mourinho).
E comunque qualsiasi dirigenza al mondo, dopo due annate di fila ridicole,
non ripeterebbero all'usino "campioni del mondo" prospettando solo un paio di acquisti e la conferma di tutti quelli che in qualsiasi altra squadra sarebbero ex giocatori.
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Dal sito della rosea.
ronaldiho malato oppure no?
MILANELLO (Va), 1 marzo 2009 - Aria pesante, nessuna voglia di scherzare, quindici persone fuori dal cancello di Milanello a elemosinare fotografie e autografi. Il quadro racconta una depressione che non viene coperta nemmeno dalle classiche e scontate parole di circostanza. L’eliminazione dalla Coppa Uefa, che si va a sommare alla delusione per il mega-distacco dall’Inter (11 punti), è un chiodo piantato nella pelle. Adriano Galliani arriva presto a Milanello, prima dell’ora di pranzo, si chiude nella sala del caminetto con i più stretti collaboratori e bada che dalla stanza non escano spifferi. La trasferta di Genova è un incrocio fondamentale della stagione: se non si entra in Champions League, ha fatto sapere il vicepresidente, si deve ridimensionare. Nessuno vorrebbe pensare a una simile eventualità, ma la realtà lo impone.
EMERGENZA - Nel momento più delicato, come spesso accade, nessuno accorre in aiuto. La lista degli indisponibili è lunghissima, 8 giocatori: Kalac, Kaladze, Nesta, Ambrosini, Gattuso, Borriello, Kakà, Ronaldinho. Fare la formazione è tanto semplice (data l’assenza di molti elementi) quanto rischioso: si riesce davvero a mettere insieme una squadra affidabile da opporre alla Sampdoria? Più che ragionare di schemi e di moduli (sempre importanti, ma non decisivi), c’è da riflettere su ciò che sta accadendo dentro il Milan. Galliani chiede ai giocatori di assumersi le loro responsabilità dopo la brutta figura contro il Werder, pretende la qualificazione alla prossima Champions, garantisce che d’ora in poi starà vicino alla squadra e seguirà ogni allenamento a Milanello, ma siamo sicuri che tutti nel gruppo stiano remando nella stessa direzione?
PROBLEMA - Un caso, in quest’ottica, è sicuramente Ronaldinho. Il brasiliano non è stato convocato. Ufficialmente è indisponibile, perché sostiene di avere dolore al tallone del piede destro. In realtà, lo staff sanitario, dopo accurate visite ed esami strumentali, non ha riscontrato nulla di particolare: sì, Ronaldinho ha preso una botta durante il derby del 15 febbraio, ma poi (con un’infiltrazione anti-dolorifica) ha giocato a Brema il 18 e, dunque, non dovrebbe trattarsi di un infortunio grave. Il brasiliano, tuttavia, non è uscito sul campo neanche ieri: un po’ di esercizi in palestra,qualche pedalata sulla cyclette, una bella doccia calda e via a casa.[/b]
IPOTESI - Non ci vuole Einstein per capire che una semplice botta al tallone non può tenere un giocatore fuori dal campo per più di 10 giorni. Delle due, l’una: o si tratta di una microfrattura, e allora bisogna provvedere, oppure il malato è immaginario (nell’arco di 72 ore qualsiasi ematoma si assorbe). L’ipotesi più probabile è che Ronaldinho, come si dice in questi casi, «ci faccia un po’ dentro». I preparatori atletici non hanno avuto, nei giorni scorsi, il piacere di vederlo in maglietta, calzoncini e scarpette pronto per qualche giro di campo e qualche scatto. Che non fosse uno stakanovista dell’allenamento si sapeva fin dai tempi di Barcellona ma, se andiamo a vedere le tabelle, quest’anno sono più le sedute di lavoro saltate di quelle a cui ha partecipato. Con questi campioni è difficile creare lo spirito di gruppo.
Andrea Schianchi
Credo questo sarà l'ultimo articolo di Andrea Schianchi.
ronaldiho malato oppure no?
MILANELLO (Va), 1 marzo 2009 - Aria pesante, nessuna voglia di scherzare, quindici persone fuori dal cancello di Milanello a elemosinare fotografie e autografi. Il quadro racconta una depressione che non viene coperta nemmeno dalle classiche e scontate parole di circostanza. L’eliminazione dalla Coppa Uefa, che si va a sommare alla delusione per il mega-distacco dall’Inter (11 punti), è un chiodo piantato nella pelle. Adriano Galliani arriva presto a Milanello, prima dell’ora di pranzo, si chiude nella sala del caminetto con i più stretti collaboratori e bada che dalla stanza non escano spifferi. La trasferta di Genova è un incrocio fondamentale della stagione: se non si entra in Champions League, ha fatto sapere il vicepresidente, si deve ridimensionare. Nessuno vorrebbe pensare a una simile eventualità, ma la realtà lo impone.
EMERGENZA - Nel momento più delicato, come spesso accade, nessuno accorre in aiuto. La lista degli indisponibili è lunghissima, 8 giocatori: Kalac, Kaladze, Nesta, Ambrosini, Gattuso, Borriello, Kakà, Ronaldinho. Fare la formazione è tanto semplice (data l’assenza di molti elementi) quanto rischioso: si riesce davvero a mettere insieme una squadra affidabile da opporre alla Sampdoria? Più che ragionare di schemi e di moduli (sempre importanti, ma non decisivi), c’è da riflettere su ciò che sta accadendo dentro il Milan. Galliani chiede ai giocatori di assumersi le loro responsabilità dopo la brutta figura contro il Werder, pretende la qualificazione alla prossima Champions, garantisce che d’ora in poi starà vicino alla squadra e seguirà ogni allenamento a Milanello, ma siamo sicuri che tutti nel gruppo stiano remando nella stessa direzione?
PROBLEMA - Un caso, in quest’ottica, è sicuramente Ronaldinho. Il brasiliano non è stato convocato. Ufficialmente è indisponibile, perché sostiene di avere dolore al tallone del piede destro. In realtà, lo staff sanitario, dopo accurate visite ed esami strumentali, non ha riscontrato nulla di particolare: sì, Ronaldinho ha preso una botta durante il derby del 15 febbraio, ma poi (con un’infiltrazione anti-dolorifica) ha giocato a Brema il 18 e, dunque, non dovrebbe trattarsi di un infortunio grave. Il brasiliano, tuttavia, non è uscito sul campo neanche ieri: un po’ di esercizi in palestra,qualche pedalata sulla cyclette, una bella doccia calda e via a casa.[/b]
IPOTESI - Non ci vuole Einstein per capire che una semplice botta al tallone non può tenere un giocatore fuori dal campo per più di 10 giorni. Delle due, l’una: o si tratta di una microfrattura, e allora bisogna provvedere, oppure il malato è immaginario (nell’arco di 72 ore qualsiasi ematoma si assorbe). L’ipotesi più probabile è che Ronaldinho, come si dice in questi casi, «ci faccia un po’ dentro». I preparatori atletici non hanno avuto, nei giorni scorsi, il piacere di vederlo in maglietta, calzoncini e scarpette pronto per qualche giro di campo e qualche scatto. Che non fosse uno stakanovista dell’allenamento si sapeva fin dai tempi di Barcellona ma, se andiamo a vedere le tabelle, quest’anno sono più le sedute di lavoro saltate di quelle a cui ha partecipato. Con questi campioni è difficile creare lo spirito di gruppo.
Andrea Schianchi
Credo questo sarà l'ultimo articolo di Andrea Schianchi.
PINDARO ha scritto:Altrimenti ora scescenca sarebbe in tripla cifra nella classifica dei marcatori.Ro ha scritto: • L'infortunio al polpaccio di Shevcencko che pare non lasciare ancora in pace l'ucraino;.
Che sfiga eh.
Tripla cifra no, e probabilmente neanche doppia. Però visti i vari impegni è meglio avere un ventaglio ampio di giocatori tra cui scegliere piuttosto che dover fare i salti mortali con poco materiale umano (più o meno efficiente).
Mymag, lunedì 8 settembre 2008Ombra84 ha scritto:John è IL TENNIS
Scusa l'errore, hai ragione, sono 148. Anche a me il riferimento a Mourinho sfugge .... mmmhh ... vediamo .... che li abbiano spesi per rinforzare le squadre di Ranieri o Spalletti? Il giorno che Mourinho sputerà su 11 mln di euri verrò a piedi a chiederti scusa.PINDARO ha scritto:Quel "più 130 milioni di euro" mi sfugge.Zonker ha scritto:Un Mourinho verrebbe cacciato a calci in cùlo da qualsiasi presidente che non fosse Moratti appena dovesse uscire dalla Champions, visto che è per questo che l'hanno preso a 10 milioni di euri l'anno più 130 mln di euro per ripianare la perdita della società.PINDARO ha scritto:Su quello non ci sono dubbi.
Un Mourinho avrebbe preso armi e ritagli (cit.) e se ne sarebbe andato dopo la campagna acquisti.
Bye dudes.
(in riferimento a Mourinho).
Bye dudes.
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Quindi per Mourinho l'Inter ha speso 148 milioni di euro?Zonker ha scritto:
Scusa l'errore, hai ragione, sono 148. Anche a me il riferimento a Mourinho sfugge .... mmmhh ... vediamo .... che li abbiano spesi per rinforzare le squadre di Ranieri o Spalletti? Il giorno che Mourinho sputerà su 11 mln di euri verrò a piedi a chiederti scusa.
Bye dudes.
(che poi è un presunto passivo del bilancio del 2008)
Quaresma 100 e Mancini 48?
Se fanno i conti con banane e lamponi (cit.) è facile darsi ragione.
Perché i giocatori che mette in campo, e pure in panchina (e coi quali vincerà lo scudetto, bella forza, ci riusciva pure sciarpetta), se li è portati da casa lui? Il "presunto" per cosa starebbe? Poi finisco perché siamo davvero OT (ma lo special one non l'ho tirato in ballo io). Sto ancora aspettando il nome di un allenatore che abbia dato le dimissioni perché in disaccordo con la campagna acquisti.PINDARO ha scritto:Quindi per Mourinho l'Inter ha speso 148 milioni di euro?Zonker ha scritto:
Scusa l'errore, hai ragione, sono 148. Anche a me il riferimento a Mourinho sfugge .... mmmhh ... vediamo .... che li abbiano spesi per rinforzare le squadre di Ranieri o Spalletti? Il giorno che Mourinho sputerà su 11 mln di euri verrò a piedi a chiederti scusa.
Bye dudes.
(che poi è un presunto passivo del bilancio del 2008)
Bye dudes.
bel gol di Pato.
Spettacolare lo schema finale su punizione.
Da far rivedere ai posteri
Spettacolare lo schema finale su punizione.
Da far rivedere ai posteri
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.