Disoccupati
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- Massimo Carbone
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- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
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Disoccupati
C'è qualcuno , di destra o di sinistra, che sa darmi un buon motivo per cui, eccezionalmente in Italia, non esiste un unico sussidio di disoccupazione uguale per tutti i disoccupati, ma è giusto che ci siano disoccupati di serie a e altri di serie b, chi riceve un sacco di soldi e chi nulla?
Come mai nessuno si oppone a questa cosa gravissima, fra gli elettori, visto che nessun governo ha mai cambiato questa assurda situazione?
Come mai nessuno si oppone a questa cosa gravissima, fra gli elettori, visto che nessun governo ha mai cambiato questa assurda situazione?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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- FooLminato
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- Iscritto il: mer gen 30, 2002 1:00 am
- Località: L'Italia che non vuole bene
Ma la cosa più goduriosa è che se hai lavorato a tempo detrminato (assunto direttamente dall'azienda o come interinale) e hai una serie di requisiti, hai diritto al sussidio.
Invece se hai lavorato a progetto, magari per molti mesi o addirittura anni, nisba. Totalmente privo di diritti. Cioè, oltre a essere stato sfruttato ben bene da un'azienda a cui sei costato solo lo stipendio che ti dà e poco più, dopo il fatidico calcio in cùlo non ti viene nemmeno riconosciuto il diritto al sussidio perchè non hai un càzzo di contributi versati
Considerando che ci hanno schìantato i coglìoni con la "necessità" di questa forma 'atipica', la flessibilità e bla bla, e che da quando c'è l'aberrante legge biagi è senz'altro una delle forme contrattuali a cui le aziende fanno più ricorso, se poi dopo non esiste nessun ammortizzatore sociale, siamo veramente alla vergogna più nera!
Invece se hai lavorato a progetto, magari per molti mesi o addirittura anni, nisba. Totalmente privo di diritti. Cioè, oltre a essere stato sfruttato ben bene da un'azienda a cui sei costato solo lo stipendio che ti dà e poco più, dopo il fatidico calcio in cùlo non ti viene nemmeno riconosciuto il diritto al sussidio perchè non hai un càzzo di contributi versati
Considerando che ci hanno schìantato i coglìoni con la "necessità" di questa forma 'atipica', la flessibilità e bla bla, e che da quando c'è l'aberrante legge biagi è senz'altro una delle forme contrattuali a cui le aziende fanno più ricorso, se poi dopo non esiste nessun ammortizzatore sociale, siamo veramente alla vergogna più nera!
Lo voglio rivedere, Fabio
- alessandro
- Massimo Carbone
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- Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
- Località: desenzano
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il motivo lo vedo come gianlu,
colpa dei sindacati, che in realta' non fanno altro ceh difendere i propri iscritti e noi "I lavoratori".
I sindacati hanno come iscritti un 50% e piu' (vado a memori) di pensionati e il resto quasi totalmente lavoratori a termpo indeterminato.
quelli a tempo determinato, sono tipo lavoratori dell'800, un calcio in quel posto e via, se fiatano, il mese dopo non si rinnova il contatto, non serve nessuna giustificazione, cosi' se hanno qualche malattia di troppo o il bambino che si ammala.
sarebbe interessante vedere per chi votano i lavoratori precari,
i precari, quelli a termine, dovevano essere giovani ceh utilizzavano questa forma di lavoro per inserirsi nel mondo del lavoro, ora ci sono cinquantenni con contratti da 3 mesi.
ultim acosa, se una azienza piccola, o piccolissima chiude, una di quelle con 5-6 dipendenti e il "padrone" ceh fa , in pratica, lo stesso lavoro dei suoi dipendenti, come succede in tante piccole officine, arigiani etc..
perche' non prevedere una cassa integrazione anche per l'imprenditore?
colpa dei sindacati, che in realta' non fanno altro ceh difendere i propri iscritti e noi "I lavoratori".
I sindacati hanno come iscritti un 50% e piu' (vado a memori) di pensionati e il resto quasi totalmente lavoratori a termpo indeterminato.
quelli a tempo determinato, sono tipo lavoratori dell'800, un calcio in quel posto e via, se fiatano, il mese dopo non si rinnova il contatto, non serve nessuna giustificazione, cosi' se hanno qualche malattia di troppo o il bambino che si ammala.
sarebbe interessante vedere per chi votano i lavoratori precari,
i precari, quelli a termine, dovevano essere giovani ceh utilizzavano questa forma di lavoro per inserirsi nel mondo del lavoro, ora ci sono cinquantenni con contratti da 3 mesi.
ultim acosa, se una azienza piccola, o piccolissima chiude, una di quelle con 5-6 dipendenti e il "padrone" ceh fa , in pratica, lo stesso lavoro dei suoi dipendenti, come succede in tante piccole officine, arigiani etc..
perche' non prevedere una cassa integrazione anche per l'imprenditore?
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Facciamo un po' d'ordine.
Non è vero che non esistono contributi versati dai lavoratori a progetto. Semplicemente, il lavoratore a progetto rientra nell'ambito dei parasubordinati iscritti alla gestione separata, pertanto non è lavoro dipendente.
Si tratta dell'ennesimo sofisma all'italiana di cui siamo maestri.
Perché, i lavoratori a progetto sanno perfettamente, che, di fatto, sono subordinati esattamente come i dipendenti veri e propri.
La normativa generale della disoccupazione risale al 1939! In particolare i due requisiti capestro contro cui cozzano i lavoratori disoccupati sono i seguenti:
1) occorrono 2 anni di anzianità contributiva, ossia una settimana di lavoro dipendente prestato almeno 2 anni della cessazione dell'ultimo rapporto di lavoro
2) 52 settimane lavorate nell'ultimo biennio, esclusi i periodi neutri (malattia, infortunio, permessi per assistere parenti con handicap grave) eventualmente recuperabili nella misura in cui sono stati fruiti nel periodo antecedente il biennio.
Ci sono mille altre cose da dire.
Ne cito un'altra che grida vendetta: chi è titolare di una collaborazione a progetto, ma ha anche un lavoro dipendente e viene licenziato ha diritto al sussidio di disoccupazione. Se durante il periodo di disoccupazione instaura una nuova collaborazione a progetto, cessa il diritto alla percezione della relativa indennità, salvo che si tratti di una collaborazione priva dei requisiti di abitualità e professionalità.
Benvenuti nella patria del diritto e del rovescio!
Non è vero che non esistono contributi versati dai lavoratori a progetto. Semplicemente, il lavoratore a progetto rientra nell'ambito dei parasubordinati iscritti alla gestione separata, pertanto non è lavoro dipendente.
Si tratta dell'ennesimo sofisma all'italiana di cui siamo maestri.
Perché, i lavoratori a progetto sanno perfettamente, che, di fatto, sono subordinati esattamente come i dipendenti veri e propri.
La normativa generale della disoccupazione risale al 1939! In particolare i due requisiti capestro contro cui cozzano i lavoratori disoccupati sono i seguenti:
1) occorrono 2 anni di anzianità contributiva, ossia una settimana di lavoro dipendente prestato almeno 2 anni della cessazione dell'ultimo rapporto di lavoro
2) 52 settimane lavorate nell'ultimo biennio, esclusi i periodi neutri (malattia, infortunio, permessi per assistere parenti con handicap grave) eventualmente recuperabili nella misura in cui sono stati fruiti nel periodo antecedente il biennio.
Ci sono mille altre cose da dire.
Ne cito un'altra che grida vendetta: chi è titolare di una collaborazione a progetto, ma ha anche un lavoro dipendente e viene licenziato ha diritto al sussidio di disoccupazione. Se durante il periodo di disoccupazione instaura una nuova collaborazione a progetto, cessa il diritto alla percezione della relativa indennità, salvo che si tratti di una collaborazione priva dei requisiti di abitualità e professionalità.
Benvenuti nella patria del diritto e del rovescio!
Per i lavoratori assunti a tempo indeterminato dal somministratore è prevista un'indennità di disponibilità che viene erogata nei periodi di mancata assegnazione.gianlu ha scritto:Il problema potrebbe in parte essere superato con il ricorso allo staff-leasing.
Pertanto l'INPS ritiene che non debba essere riconosciuta l'indennità di disoccupazione ordinaria nei periodi di mancata assegnazione stante l'erogazione dell'indennità di disponibilità.
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- Massimo Carbone
- Messaggi: 148858
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
avevo aperto il thread non per far intervenire chi non fosse d'accordo con le leggi vigenti, ma per chi fosse d'accordo, cioè riuscisse a fornire un buon motivo per cui questa legge possa essere giusta.
Mi sembra che nessuno, a parte il governo, sia d'accordo
In che modo secondo voi è possibile esprimere un parere popolare su questa vicenda? Referendum? Ma su quale legge?
Mi sembra che nessuno, a parte il governo, sia d'accordo
In che modo secondo voi è possibile esprimere un parere popolare su questa vicenda? Referendum? Ma su quale legge?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Se non sbaglio non tutti i lavoratori a tempo indeterminato possono godere dell' indennità di disoccupazione ma solo quelli le cui aziende possono adire alla Cassa Integrazione.
Credo che la discriminazione fra chi percepisce l'indennità a chi no a parità di versamenti (in proporzione)potrebbe essere incostituzionale ai sensi degli art 1-3-4.
Credo che la discriminazione fra chi percepisce l'indennità a chi no a parità di versamenti (in proporzione)potrebbe essere incostituzionale ai sensi degli art 1-3-4.
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
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- Massimo Carbone
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I lavoratori subordinati (dal gennaio 2009 anche i dipendenti delle aziende municipalizzate, Trenitalia, Poste Italiane sono assicurati contro la disoccupazione involontaria) eccetto quelli pubblici possono godere dell'indennità di disoccupazione.klaus ha scritto:Se non sbaglio non tutti i lavoratori a tempo indeterminato possono godere dell' indennità di disoccupazione ma solo quelli le cui aziende possono adire alla Cassa Integrazione.
Credo che la discriminazione fra chi percepisce l'indennità a chi no a parità di versamenti (in proporzione)potrebbe essere incostituzionale ai sensi degli art 1-3-4.
hai ragione sbagliavo con l'indennità di mobilità.rob ha scritto:I lavoratori subordinati (dal gennaio 2009 anche i dipendenti delle aziende municipalizzate, Trenitalia, Poste Italiane sono assicurati contro la disoccupazione involontaria) eccetto quelli pubblici possono godere dell'indennità di disoccupazione.klaus ha scritto:Se non sbaglio non tutti i lavoratori a tempo indeterminato possono godere dell' indennità di disoccupazione ma solo quelli le cui aziende possono adire alla Cassa Integrazione.
Credo che la discriminazione fra chi percepisce l'indennità a chi no a parità di versamenti (in proporzione)potrebbe essere incostituzionale ai sensi degli art 1-3-4.
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