Haiti
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Haiti, si scava sotto le macerie
Sisma, arrivati primi soccorritori Usa
E' una tragedia senza fine per Haiti, con migliaia di morti (almeno 100mila) e centinaia di migliaia di senzatetto a causa del terremoto. Colpito anche l'Onu: decine i suoi funzionari deceduti. Gli Usa hanno fatto entrare in azione a Port-au-Prince le prima squadre di soccorso medico. La Farnesina ha contattato 70 italiani sui 190 che risiedono nel Paese. Verifiche su eventuali vittime, alcune delle quali stavano in un hotel crollato.
Sono stato a Santo Domingo anni fa, gli Aitiani erano considerati immigrati poveri, che vivevano facendo treccine ai turisti o dipingendo quadri molto colorati, immigrati a Santo Domingo, paese (piu' o meno) del terzo mondo.
Ecco la spiegazione: w gli uomini di fede.
http://www.rainews24.rai.it/it/video.php?id=17997
Sisma, arrivati primi soccorritori Usa
E' una tragedia senza fine per Haiti, con migliaia di morti (almeno 100mila) e centinaia di migliaia di senzatetto a causa del terremoto. Colpito anche l'Onu: decine i suoi funzionari deceduti. Gli Usa hanno fatto entrare in azione a Port-au-Prince le prima squadre di soccorso medico. La Farnesina ha contattato 70 italiani sui 190 che risiedono nel Paese. Verifiche su eventuali vittime, alcune delle quali stavano in un hotel crollato.
Sono stato a Santo Domingo anni fa, gli Aitiani erano considerati immigrati poveri, che vivevano facendo treccine ai turisti o dipingendo quadri molto colorati, immigrati a Santo Domingo, paese (piu' o meno) del terzo mondo.
Ecco la spiegazione: w gli uomini di fede.
http://www.rainews24.rai.it/it/video.php?id=17997
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Re: Haiti
solitamente chi lavora nella cooperazione preferisce farsi mandare ovunque piuttosto che lì. Tutti i cicloni si danno appuntamento lì, uno dei posti più sfigati e desolanti della terra. E questo prima del terremoto.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Haiti
l eredità dei Duvalier.Sono stato a Santo Domingo anni fa, gli Aitiani erano considerati immigrati poveri, che vivevano facendo treccine ai turisti o dipingendo quadri molto colorati, immigrati a Santo Domingo, paese (piu' o meno) del terzo mondo.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Haiti
Se le cifre che si fanno sono vere (500 mila vittime) in un momento sarebbe morto un abitante su 20 di Haiti. Come se morissero di colpo 3 milioni di italiani.
Al confronto impallidisce persino il ricordo di Hiroshima o del bombardamento di Dresda.
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“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Haiti
Non credo ci siano molte parole da spendere.
https://www.medicisenzafrontiere.it/don ... Causale=30
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Re: Haiti
il gustoso titolo di Littorio Feltri sul terremoto.
Nemmeno 500 mila morti riescono a frenare i suoi bavosi deliri.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Haiti
Pindaro, ti prego, dimmi che il titolo e' un fotomontaggio
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Re: Haiti
Pazzesco. Ma come si fa a fare un titolo del genere? Fa propaganda (nemmeno troppo subdola) anche in questi caso.
Solo disprezzo per un giornale ed un direttore del genere.
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Io sono federasta.
Essere federasti è un'esperienza estetico-metafisica.
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Re: Haiti
ma poi gli hanno detto che haiti e cuba non sono la stessa cosa? e soprattutto che il regime di papa doc e baby doc duvalier è stato tranquillamente "approvato" dagli states che nonostante la vicinanza non hanno pensato di dover esportare la democrazia nella parte sinistra di hispaniola?lellus ha scritto:Pazzesco. Ma come si fa a fare un titolo del genere? Fa propaganda (nemmeno troppo subdola) anche in questi caso.
Solo disprezzo per un giornale ed un direttore del genere.
gente demmerda, fare un titolo così su una tragedia.
rimanendo in tema su haiti, consiglio il documentario "the agronomist", che approfondisce molto bene la storia haitiana degli ultimi 30-40 anni.
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Re: Haiti
Pezzi di Mer**, senza se e senza ma.
Le tasse piùimportanti di almeno 50.000 morti,mi stupisco non vi sia il riquadro sul 3-0 della Juve.
F.F.
Le tasse piùimportanti di almeno 50.000 morti,mi stupisco non vi sia il riquadro sul 3-0 della Juve.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Haiti
Bene.
Anzi male.
Malissimo.
Riuscite a fare battaglia politica ed a parlare di Feltri,anche con riguardo a questa tragedia.
Davvero inqualificabile.
In quanto a me, in questo momento tutta la sofferenza della gente di Haiti è dentro il mio cuore.
Se solo potessi piangere.
Anzi male.
Malissimo.
Riuscite a fare battaglia politica ed a parlare di Feltri,anche con riguardo a questa tragedia.
Davvero inqualificabile.
In quanto a me, in questo momento tutta la sofferenza della gente di Haiti è dentro il mio cuore.
Se solo potessi piangere.
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Re: Haiti
Ah certo.macksi ha scritto:Bene.
Anzi male.
Malissimo.
Riuscite a fare battaglia politica ed a parlare di Feltri,anche con riguardo a questa tragedia.
Davvero inqualificabile.
Siamo noi che parliamo male di Feltri.
Non Feltri che insulta mezzo milioni di morti nella maniera piu vile.
Ti facevo più intelligente.
Addio Macksi.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Haiti
La Stampa
15/1/2010
Scossa di coscienza
di Massimo Gramellini
Sconvolto dagli effetti apocalittici del terremoto di Haiti, sono andato in cerca di informazioni per scoprire com'era la vita nell'isola, fino all'altro ieri. Ho appreso che l'ottanta per cento degli haitiani vive (viveva) con meno di un dollaro al giorno. Che il novanta per cento abita (abitava) in baracche senza acqua potabile né elettricità. Che l'aspettativa di vita è (era) di 50 anni. Che un bambino su tre non raggiunge (raggiungeva) i 5 anni. E che, degli altri due, uno ha (aveva) la certezza pressoché assoluta di essere venduto come schiavo.
Se questa è (era) la vita, mi chiedo se sia poi tanto peggio la morte. Ma soprattutto mi chiedo perché la loro morte mi sconvolga tanto, mentre della loro vita non mi è mai importato un granché. So bene che non possiamo dilaniarci per tutto il dolore del mondo e che persino i santi sono costretti a selezionare i loro slanci di compassione. Eppure non posso fare a meno di riflettere sull'incongruenza di una situazione che - complice la potenza evocativa delle immagini - mi induce a piangere per un bambino sepolto sotto i detriti, senza pensare che si tratta dello stesso bambino affamato che aveva trascorso le ultime settimane a morire a rate su quella stessa strada. Così mi viene il sospetto che a straziarmi il cuore non sia la sofferenza degli haitiani, che esisteva già prima, ma il timore che una catastrofe del genere possa un giorno colpire anche qui. Non la solidarietà rispetto alle condizioni allucinanti del loro vivere, ma la paura che possa toccare anche a me il loro morire.
15/1/2010
Scossa di coscienza
di Massimo Gramellini
Sconvolto dagli effetti apocalittici del terremoto di Haiti, sono andato in cerca di informazioni per scoprire com'era la vita nell'isola, fino all'altro ieri. Ho appreso che l'ottanta per cento degli haitiani vive (viveva) con meno di un dollaro al giorno. Che il novanta per cento abita (abitava) in baracche senza acqua potabile né elettricità. Che l'aspettativa di vita è (era) di 50 anni. Che un bambino su tre non raggiunge (raggiungeva) i 5 anni. E che, degli altri due, uno ha (aveva) la certezza pressoché assoluta di essere venduto come schiavo.
Se questa è (era) la vita, mi chiedo se sia poi tanto peggio la morte. Ma soprattutto mi chiedo perché la loro morte mi sconvolga tanto, mentre della loro vita non mi è mai importato un granché. So bene che non possiamo dilaniarci per tutto il dolore del mondo e che persino i santi sono costretti a selezionare i loro slanci di compassione. Eppure non posso fare a meno di riflettere sull'incongruenza di una situazione che - complice la potenza evocativa delle immagini - mi induce a piangere per un bambino sepolto sotto i detriti, senza pensare che si tratta dello stesso bambino affamato che aveva trascorso le ultime settimane a morire a rate su quella stessa strada. Così mi viene il sospetto che a straziarmi il cuore non sia la sofferenza degli haitiani, che esisteva già prima, ma il timore che una catastrofe del genere possa un giorno colpire anche qui. Non la solidarietà rispetto alle condizioni allucinanti del loro vivere, ma la paura che possa toccare anche a me il loro morire.
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Re: Haiti
Non tutti hanno la stessa concezione di vita, di dignità e di felicità.macksi ha scritto:
Se questa è (era) la vita, mi chiedo se sia poi tanto peggio la morte. .
E forse bisognerebbe smetterla di prendere come termine di paragone la nostra.
E magari loro sarebbero meno poveri, meno affamati e meno schiavi.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Haiti
Boh.macksi ha scritto:La Stampa
15/1/2010
Scossa di coscienza
di Massimo Gramellini
Sconvolto dagli effetti apocalittici del terremoto di Haiti, sono andato in cerca di informazioni per scoprire com'era la vita nell'isola, fino all'altro ieri. Ho appreso che l'ottanta per cento degli haitiani vive (viveva) con meno di un dollaro al giorno. Che il novanta per cento abita (abitava) in baracche senza acqua potabile né elettricità. Che l'aspettativa di vita è (era) di 50 anni. Che un bambino su tre non raggiunge (raggiungeva) i 5 anni. E che, degli altri due, uno ha (aveva) la certezza pressoché assoluta di essere venduto come schiavo.
Se questa è (era) la vita, mi chiedo se sia poi tanto peggio la morte. Ma soprattutto mi chiedo perché la loro morte mi sconvolga tanto, mentre della loro vita non mi è mai importato un granché. So bene che non possiamo dilaniarci per tutto il dolore del mondo e che persino i santi sono costretti a selezionare i loro slanci di compassione. Eppure non posso fare a meno di riflettere sull'incongruenza di una situazione che - complice la potenza evocativa delle immagini - mi induce a piangere per un bambino sepolto sotto i detriti, senza pensare che si tratta dello stesso bambino affamato che aveva trascorso le ultime settimane a morire a rate su quella stessa strada. Così mi viene il sospetto che a straziarmi il cuore non sia la sofferenza degli haitiani, che esisteva già prima, ma il timore che una catastrofe del genere possa un giorno colpire anche qui. Non la solidarietà rispetto alle condizioni allucinanti del loro vivere, ma la paura che possa toccare anche a me il loro morire.
Evidentemente anche il foglio torinese ha la sua quota bella corposa di articoli perfettamente inutili.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Re: Haiti
Ottimo!PINDARO ha scritto:Non tutti hanno la stessa concezione di vita, di dignità e di felicità.macksi ha scritto:
Se questa è (era) la vita, mi chiedo se sia poi tanto peggio la morte. .
E forse bisognerebbe smetterla di prendere come termine di paragone la nostra.
E magari loro sarebbero meno poveri, meno affamati e meno schiavi.
"Life is great...without it...you'd be dead!" -Gummo
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Re: Haiti
scontato (l'articolo).
e certo che quello che colpisce nelle tragedie e' il timore (magari inconscio) che capiti a noi.
anzi, spesso l etragedie, gli incidenti, le disgrazie e traversie degli altri (inconsciamente) ci attirano, perche' tanto e' disgraziato un altro tanto ci sentiamo fortunati noi.
come ci sentiamo cosi' intelligenti quando sentiamo il tizio del grande fratello che pensa che la capitale dell'Inghilterra sia Ondra, si l'Ondra.
ha ragione poi Pindaro, la felicita' e' anche relativa, ci sono piu' suicidi nella bella e ricca Francia (tra i primi posti) che non nel povero e sabbioso Egitto (tra gli ultimi posti com etasso di suicidi) .
e' vero ceh un bimbo moto prima dei 5 anni su 3 e' oggettivamente uno schifo.
quando sono andato a Santo Domingo, a 20 anni, ho fatto tutto quel che non si deve fare, compreso andare in una favelas.
una signora haitiana, ultima anche li', con un neonato in braccio, dopo due minuti che stavamo parlando, mi ha chiesto di prendere suo figlio, prenderlo in braccio e portarlo con me in italia. E' la disperazione. Affidare la cosa piu' rezziosa a uno sconosciuto. Non so se si era fatta un astatistica a occhio, che il piccolo aveva 1 probabilita' su 3 di morire prima dei 5 anni e comunque una vita grama.
come era abbastanza comune vedere signore bloccate alla cassa perche' non avevano i soldi per pagare il latte per i bambini, piu' di una volta l'ho pagato io, magari facevano la scena, ma non credo, non sempre.
altra cosa che fanno gli aitiani, oltre i dipinti e le treccine, sbucciano le arace.
avere arance sbucciate, un piccolo margine e una scocciatura in meno. alla fine fanno la spesa, comprando mezzo bicchiere di riso e tre cucchiai d'olio. per la cena... si vedra'.
e certo che quello che colpisce nelle tragedie e' il timore (magari inconscio) che capiti a noi.
anzi, spesso l etragedie, gli incidenti, le disgrazie e traversie degli altri (inconsciamente) ci attirano, perche' tanto e' disgraziato un altro tanto ci sentiamo fortunati noi.
come ci sentiamo cosi' intelligenti quando sentiamo il tizio del grande fratello che pensa che la capitale dell'Inghilterra sia Ondra, si l'Ondra.
ha ragione poi Pindaro, la felicita' e' anche relativa, ci sono piu' suicidi nella bella e ricca Francia (tra i primi posti) che non nel povero e sabbioso Egitto (tra gli ultimi posti com etasso di suicidi) .
e' vero ceh un bimbo moto prima dei 5 anni su 3 e' oggettivamente uno schifo.
quando sono andato a Santo Domingo, a 20 anni, ho fatto tutto quel che non si deve fare, compreso andare in una favelas.
una signora haitiana, ultima anche li', con un neonato in braccio, dopo due minuti che stavamo parlando, mi ha chiesto di prendere suo figlio, prenderlo in braccio e portarlo con me in italia. E' la disperazione. Affidare la cosa piu' rezziosa a uno sconosciuto. Non so se si era fatta un astatistica a occhio, che il piccolo aveva 1 probabilita' su 3 di morire prima dei 5 anni e comunque una vita grama.
come era abbastanza comune vedere signore bloccate alla cassa perche' non avevano i soldi per pagare il latte per i bambini, piu' di una volta l'ho pagato io, magari facevano la scena, ma non credo, non sempre.
altra cosa che fanno gli aitiani, oltre i dipinti e le treccine, sbucciano le arace.
avere arance sbucciate, un piccolo margine e una scocciatura in meno. alla fine fanno la spesa, comprando mezzo bicchiere di riso e tre cucchiai d'olio. per la cena... si vedra'.
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Re: Haiti
mai capita sta cosa che se mi colpisce una tragedia e` perche` penso puo` succedere a me. Proprio zero. Lo so che ci sono i terremoti, se ne viene uno a Haiti mica mi sento in pericolo io. Quando mi colpi` quelle che certe donne subivano nella loro vagina la cosa mi colpi`, e non perche sento in pericolo la mia vagina, semplicemente perche` e` ovvio che ti colpiscano migliaia di morti.
Poi ovvio che in prima pagina mettiamo il terremoto e quindi mi colpisce quello, se mettessero la gente che muore di fame penserei a loro. Poi ovvio che se parlo di Berlusconi mentre la gente muore di fame faccio il mio dovere, se durante il terremoto sono un po` un bastardo. Quindi va bene se pensiamo ogni giorno all`Italia, giusto pensare ad Haiti adesso, ma , finito questo, pensiamo allItalia che per il resto va tutto bene, siamo solo noi tanto sfortunati a vivere in Italia e parlandone risolviamo la cosa.
Poi da qui siamo anche bravi a decidere se la vita degli altri vale la pena di essere vissuta, per cui meglio ancora.
c.
Poi ovvio che in prima pagina mettiamo il terremoto e quindi mi colpisce quello, se mettessero la gente che muore di fame penserei a loro. Poi ovvio che se parlo di Berlusconi mentre la gente muore di fame faccio il mio dovere, se durante il terremoto sono un po` un bastardo. Quindi va bene se pensiamo ogni giorno all`Italia, giusto pensare ad Haiti adesso, ma , finito questo, pensiamo allItalia che per il resto va tutto bene, siamo solo noi tanto sfortunati a vivere in Italia e parlandone risolviamo la cosa.
Poi da qui siamo anche bravi a decidere se la vita degli altri vale la pena di essere vissuta, per cui meglio ancora.
c.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Haiti
Le reazioni umane sono diverse.
Se vedo le foto di una Fossa Comune non è che penso "Che bello,sono vivo e qui a vedere questa gente morta in questa orrenda maniera,meglio a loro che a me l'esorcismo funziona" .
Diciamo che mi viene da riflettere sulla Stupidità Umana, più ancora che sulla Diffusa criminalità Umana.
Del resto,a voler entrare in questi discorsi, lo stesso atto dell'ammazzare potrebbe essere una forma di esorcismo ,infliggere la morte ad altri per allontanarla da sè stessi, o pensare di stare purificando il mondo d auna malattia maligna.
Guardare 5 ore di una gara di tennis un esorcismo del tempo che passa, guardandola non penso che in queste cinque ore potrei avere potuto prestare soccorso ai bisognosi, far girare l'economia lavorando in una acciajeria, o suggerire una lettura stimolante in una LIbreria,e via Esorcizzando .
F.F.
Se vedo le foto di una Fossa Comune non è che penso "Che bello,sono vivo e qui a vedere questa gente morta in questa orrenda maniera,meglio a loro che a me l'esorcismo funziona" .
Diciamo che mi viene da riflettere sulla Stupidità Umana, più ancora che sulla Diffusa criminalità Umana.
Del resto,a voler entrare in questi discorsi, lo stesso atto dell'ammazzare potrebbe essere una forma di esorcismo ,infliggere la morte ad altri per allontanarla da sè stessi, o pensare di stare purificando il mondo d auna malattia maligna.
Guardare 5 ore di una gara di tennis un esorcismo del tempo che passa, guardandola non penso che in queste cinque ore potrei avere potuto prestare soccorso ai bisognosi, far girare l'economia lavorando in una acciajeria, o suggerire una lettura stimolante in una LIbreria,e via Esorcizzando .
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Re: Haiti
Alcuni passeggeri si sono però rifiutati di scenderE: «disgustoso»
Cocktail in spiaggia e sport acquatici
La nave da crociera sbarca ad Haiti
La lussuosa "Independence of the Seas" non ha mutato itinerario nonostante il terremoto
MILANO - Da una parte la tragedia di un popolo messo in ginocchio e gli sforzi internazionali, dall’altra "the holiday must go on". Una nave da crociera ha fatto scalo venerdì scorso nelle spiagge caraibiche di Labedee, a 60 miglia (96 chilometri circa) dall'epicentro del terremoto di Haiti, nella parte nord-occidentale dell'isola Hispaniola. A bordo della lussuosa "Independence of the Seas" di proprietà della Royal Caribbean International, viaggiavano 3.100 passeggeri, alcuni dei quali non sono voluti scendere per rispetto delle vittime e del dolore dei sopravvissuti. Ma chi ha scelto di proseguire nel programma del viaggio ha goduto di cocktail sulle amache in riva al mare, barbecue e sport acquatici.
BODYGUARD – Chi aveva prenotato per la gita a Labadee ha temuto per la sua incolumità, pensando che la gente disperata avrebbe attaccato il resort in cerca di cibo e acqua, ma alla fine si è lasciato tentare dallo sci nautico e dalle escursioni sulla spiaggia da favola e tutto è andato liscio. Per garantire la sicurezza dei viaggiatori, nella spiaggia privata di Labadee, come riferisce il Guardian, alcune guardie armate hanno scortato i turisti che volevano fare shopping nel mercato artigianale del resort. La visita è durata fino al tramonto, ma molti viaggiatori siano rimasti a bordo, per protesta. «Disgustoso», ha commentato un passeggero, lasciando un post nel forum della Royal Caribbean dedicato ai suggerimenti. «Non posso pensare di stare steso al sole, giocare in acqua e mangiare carne arrostita in riva al mare, mentre a Port-au-Prince ci sono decine di migliaia di persone morte per strada». Per rimorso o per solidarietà le scialuppe hanno lasciato cibo ai terremotati.
.....
.....
http://www.corriere.it/esteri/10_gennai ... aabe.shtml
dal corriere di oggi.
io, prbabilmente non sarei sceso dalla nave, certo che la settimana precedente sarebbero scesi tutti a fare festa tra coktail e grigliate, mentre 200 metri piu' in la si moriva di fame.
e' un abella lotta tra ipocrisie e insensibilita'.
Cocktail in spiaggia e sport acquatici
La nave da crociera sbarca ad Haiti
La lussuosa "Independence of the Seas" non ha mutato itinerario nonostante il terremoto
MILANO - Da una parte la tragedia di un popolo messo in ginocchio e gli sforzi internazionali, dall’altra "the holiday must go on". Una nave da crociera ha fatto scalo venerdì scorso nelle spiagge caraibiche di Labedee, a 60 miglia (96 chilometri circa) dall'epicentro del terremoto di Haiti, nella parte nord-occidentale dell'isola Hispaniola. A bordo della lussuosa "Independence of the Seas" di proprietà della Royal Caribbean International, viaggiavano 3.100 passeggeri, alcuni dei quali non sono voluti scendere per rispetto delle vittime e del dolore dei sopravvissuti. Ma chi ha scelto di proseguire nel programma del viaggio ha goduto di cocktail sulle amache in riva al mare, barbecue e sport acquatici.
BODYGUARD – Chi aveva prenotato per la gita a Labadee ha temuto per la sua incolumità, pensando che la gente disperata avrebbe attaccato il resort in cerca di cibo e acqua, ma alla fine si è lasciato tentare dallo sci nautico e dalle escursioni sulla spiaggia da favola e tutto è andato liscio. Per garantire la sicurezza dei viaggiatori, nella spiaggia privata di Labadee, come riferisce il Guardian, alcune guardie armate hanno scortato i turisti che volevano fare shopping nel mercato artigianale del resort. La visita è durata fino al tramonto, ma molti viaggiatori siano rimasti a bordo, per protesta. «Disgustoso», ha commentato un passeggero, lasciando un post nel forum della Royal Caribbean dedicato ai suggerimenti. «Non posso pensare di stare steso al sole, giocare in acqua e mangiare carne arrostita in riva al mare, mentre a Port-au-Prince ci sono decine di migliaia di persone morte per strada». Per rimorso o per solidarietà le scialuppe hanno lasciato cibo ai terremotati.
.....
.....
http://www.corriere.it/esteri/10_gennai ... aabe.shtml
dal corriere di oggi.
io, prbabilmente non sarei sceso dalla nave, certo che la settimana precedente sarebbero scesi tutti a fare festa tra coktail e grigliate, mentre 200 metri piu' in la si moriva di fame.
e' un abella lotta tra ipocrisie e insensibilita'.
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Re: Haiti
anche la retorica dell'articolo. La paura che la gente disperata avrebbe attaccato il resort viene attribuita a chi è sceso ("ma alla fine si è lasciato tentare dallo sci nautico") e non a chi è rimasto (prudentemente?) a bordo, la cui scelta viene presentata invece come dettata da protesta.
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Re: Haiti
Non mi è ben chiaro come dovessero comportarsi
-Non scendevano, ipocriti che fino a sei giorni prima gozzovigliavano vicino alla Miseria
-Scendevano, Insensibili che se ne fregavano
Deduco che la cosa migliore dunque sia non prendere parte ad alcuna Crociera, visto che la miseria la costeggi sempre.
F.F.
-Non scendevano, ipocriti che fino a sei giorni prima gozzovigliavano vicino alla Miseria
-Scendevano, Insensibili che se ne fregavano
Deduco che la cosa migliore dunque sia non prendere parte ad alcuna Crociera, visto che la miseria la costeggi sempre.
F.F.
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Re: Haiti
infatti non ho una posizione nemmeno io.
e vero che se faiuna festa in giardino mentre il tuo vicino celebra un funerale... insomma..
ma se il tuo vicino lo celebra a 1 Km di distanza, va bene. ci sono funerali in ogni giorno dell'anno, anche a martedi' grasso.
quindi, non so.
e' giusto andare in vacanza a Roseto degli abruzzi a 100 km da l'Aquila? dico di SI per motivi anche pratici, pero'.. non so. di certo, ricodo con disgusto i turisti del finesettimana con escursione all'Aquila per vedere lo spettacolo delle macerie viste in TV.
e vero che se faiuna festa in giardino mentre il tuo vicino celebra un funerale... insomma..
ma se il tuo vicino lo celebra a 1 Km di distanza, va bene. ci sono funerali in ogni giorno dell'anno, anche a martedi' grasso.
quindi, non so.
e' giusto andare in vacanza a Roseto degli abruzzi a 100 km da l'Aquila? dico di SI per motivi anche pratici, pero'.. non so. di certo, ricodo con disgusto i turisti del finesettimana con escursione all'Aquila per vedere lo spettacolo delle macerie viste in TV.
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Re: Haiti
Guarda, io sono uno che non è mai andato in vacanza in molti paesi (Brasile, per dirne uno,centroamerica idem) proprio perchè non mi piace l'idea di festeggiare, spesso forzatamente, in mezzo alla miseria.
Le voci contrarie mi dicono che andando lì comunque dai soldi (ma in che tasche finiscono?) che quantomeno un ajuto possono darlo.
Mi domando quanto c'entri, nella mancata evoluzione di buona parte del Mondo ,la passività/fatalismo cui possono indurre queste catastrofi.
Del resto,Inghilterra, Francia, Europa del Nord,le altre zone da cui il progresso umano è scattato, son sempre state abbastanza immuni da cataclismi, terremoti,tifoni,che hanno flagellato altre zone del mondo.
D'altro canto, vi è una grossa eccezione che è il Giappone, ed un atra che è costituita dagli USA..
Ma ,ripeto, penso che vedere così frequentemente le proprie cose distrutte dalla furia deglie lementi generi in molte popolazioni uns entimento di rassegnazione che contribuisce, forse, ad un mancato sviluppo.
F.F.
Le voci contrarie mi dicono che andando lì comunque dai soldi (ma in che tasche finiscono?) che quantomeno un ajuto possono darlo.
Mi domando quanto c'entri, nella mancata evoluzione di buona parte del Mondo ,la passività/fatalismo cui possono indurre queste catastrofi.
Del resto,Inghilterra, Francia, Europa del Nord,le altre zone da cui il progresso umano è scattato, son sempre state abbastanza immuni da cataclismi, terremoti,tifoni,che hanno flagellato altre zone del mondo.
D'altro canto, vi è una grossa eccezione che è il Giappone, ed un atra che è costituita dagli USA..
Ma ,ripeto, penso che vedere così frequentemente le proprie cose distrutte dalla furia deglie lementi generi in molte popolazioni uns entimento di rassegnazione che contribuisce, forse, ad un mancato sviluppo.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Haiti
E' proprio vero, il cane morde lo stracciato.
Se è crollato un carcere, non voglio immaginarmi quanto robuste dovevano essere le altre costruzioni.
Poche parole, tanto sdegno.
Se è crollato un carcere, non voglio immaginarmi quanto robuste dovevano essere le altre costruzioni.
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Quando l' uomo a nitroglicerina trova l' uomo ad antimateria, l'uomo a nitro è un 7/5, 4/6, 2/6, 7/6(5), 5/7.
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Re: Haiti
Bertolaso ad Haiti?
"...il vero scopo di un viaggiatore dovrebbe essere quello di migliorare gli uomini di renderli più saggi e di temprarne gli animi con esempi buoni e cattivi, tratti dalla descrizione di terre lontane"
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Re: Haiti
Faranno le new town anche li?
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Haiti
Sì, entro luglio tutti avranno una casa.PINDARO ha scritto:Faranno le new town anche li?
Re: Haiti
"How many fingers are in ten hands?"
"One hundred!"
"Very good! You know that almost everyone answers fifty?"
- pocaluce
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Re: Haiti
no, la regione trentino si sarebbe anche un po' rotta di portare case a destra e a manca.PINDARO ha scritto:Faranno le new town anche li?
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.