Io la Davis la guardo anche spesso e a me diverte pure, perchè mi piace il tennis e se mi capita guardo anche un challenger, in genere considero imperdibili se non per cause di forza maggiore gli slam, degli altri tornei guardo quelli che cadono in periodi dell'anno o giorni in cui ho tempo per guardarli e mediamente la Davis riesco a beccarla quasi sempre, quindi la guardo anche volentieri. Però oggettivamente per me non è il quinto torneo e forse nemmeno come valore, non so se preferirei una coppa Davis all'Italia o banalmente un italiano nei top 10 o al Master, o anche un italiano che vince un 1000 abbastanza tosto. E si, riconosco la gloria passata, ma francamente parliamo di un passato nemmeno troppo recente, visto che anche negli anni '90, l'Italia che consecutivamente faceva semi e finale non era certo uno squadrone. Poi io ne ero ben felice, badar bene, e se avesse vinto lo sarei stato ancora di più. Però vedendo i giocatori impegnati nelle fasi finali di quelle due Davis (per prenderne due abbastanza lontane nel tempo) qualche perplessità sul valore della competizione sorge spontanea
Cioè, detto senza mezzi termini, e ancor più oggi, trattasi di una coppa che, a seconda dei ritiri e delle non partecipazioni di cui si beneficia, possono vincere cani e porci o quasi. Un MS (o 1000 che sia) difficilmente lo vince un pippone e raramente ci va anche solo in finale uno che non vale i 20. Il vincitore più scarso di MS che mi viene in mente degli ultimi anni è Robredo, in un agghiacciante Amburgo disertato/disonorato da tutti i big, in finale su Stepanek, insieme all'ultimo Indian Wells di Ljubo forse, ma se togli quei due i vincitori sono tutti giocatori di prima fascia, vincitori di slam o comunque competitivi (e comunque anche Ljubo e Robredo sono stati due top 5, per quanto fra i più scarsi di sempre).