Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
ma solo chi sà cosa ci sia dietro ad un film sà osservare aspetti che altri non sono in grado di cogliere,
io sono appassionato di Kurosawa, ma solo dopo aver letto uno scritto di spielberg (mi sembra lui) riuscii a capire la grandezza de "i sette samurai".
Ovvero, nessuno dice che non si possa criticare, ma si dice che essere ipercritici con conoscenze relative è sbagliato.
io sono appassionato di Kurosawa, ma solo dopo aver letto uno scritto di spielberg (mi sembra lui) riuscii a capire la grandezza de "i sette samurai".
Ovvero, nessuno dice che non si possa criticare, ma si dice che essere ipercritici con conoscenze relative è sbagliato.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Si ma non si può paragonare Boldi a Ferrer!Nickognito ha scritto:come dire: critichi Boldi al cinema e nemmeno ha mai fatto un film in vita tua? Come ti permetti?
Ferrer è nell'elite mondiale, Boldi...beh...direi di no...
e poi un conto è non guardare un conto è denigrare e tifare proprio contro!
A me non piace il genere western per esempio ma non è che insulto mettetevoiilnomedelvostrowesternistapreferito, per dire!
Dico bravo, complimenti, ma guardo altro perchè non è il mio tipo.
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
no. non e´cosi´. Non riuscite a far passare l´idea che il tennis e´diverso dal resto delle cose della vitapaoolino ha scritto:Questo è commento da spettatore che non gioca o che ha giocato poco e lo capisco eh, perché magari guardando altri sport assumo il tuo stesso atteggiamento.Nickognito ha scritto: Il vedere il tennista come un lavoratore, che si impegna, che fa cose difficili da fare, e´completamente deformata, come visione. Il tennista e´solo uno che fa spettacolo, conta il prodotto che ne esce fuori e quanto mi piace, non quanto si impegna a realizzarlo, ne´quanto sia difficile realizzarlo.
Chi ha una esperienza del gioco si rende conto che determinati gesti, determinate caratteristiche e determinate doti, sono ammirevoli (perché effettivamente difficili da realizzare su un campo da tennis) anche se non producono quello che per il pubblico meno cosciente di ciò che c'è dietro è spettacolo.
io ho cucinato molto in vita mia. Sono non classificato, ma so cosa vuol dire cucinare. Eppure, quando vado a cena, non sto molto a pensare cosa c´e´dietro a quello che mangio, quanto impegno ci avra´messo il cuoco. D´altro canto, se vado in un ostello, per deformazione professionale penso a cosa e´stato e non e stato fatto o potrebbe essere fatto. Ma potrei anche non farlo. E a volte non lo faccio, per esempio. Ma ci sono mille cose che faccio, piu´o meno bene, e che non mi condizionano se godo del risultato ottenuto. In generale, non mi interessa guardare le cose per niotare le abilita´di chi le fa: ad esempio faccio spesso trekking, ma non guarderei mai il trekking in tv (e se lo facessi eviterei di notare quanto uno sia bravo a camminare). Il piacere di fare una cosa, e di guardarla come spettatore, hanno spesso ben poca relazione. Ad esempio non mi piacciono , in genere, i film porno, ma mi piace fare l´amore. Ma, nei rari casi in cui guardo un film porno, non mi interessa notare ´quanto l´attore porno e´bravo, e che magari dura 2 ore, anche se io non duro due ore e ho sperimentato che e´difficile. Semplicemente, non mi piacciono i film porno e se li guardo i dettagli tecnici sulla difficolta´non mi interessano, ne´mi condizionano. (ho preso questo esempio per dire di una cosa che bene o male facciamo tutti, piu´o meno)
Insomma, il discorso e´questo:
1) il tennis come spettacolo, e´uno spettacolo, quindi non presuppone il saperci giocare, ma solo saper godere lo spettacolo
2) chi ci gioca, piu´o meno seriamente, puo´essere condizionato dal fatto che ci giochi, come no. Chi ti dice che se ci giochi per forza sei condizionato mente, o semplicemente generalizza una caratteristica che e´sua e di alcuni, ma non di tutti
3) chi ci gioca puo´apprezzare certi particolari, ma anche disapprovare certi errori, piu´degli altri. Per me questo gli rovina in parte lo spettacolo. Ma per qualcuno potrebbe arricchire lo spettacolo, e´questione di punti di vista. Chi ti dice che SEMPRE arricchisce, o sempre rovina, lo spettacolo, o mente, o generalizza una caratteristica che e´sua e di alcuni ma non di tutti
4)il tennis professionistico e quello che si gioca per diletto, sono due cose completamente diverso: Il primo e´uno spettacolo, la gente ci gioca non per divertirsi o per gli addetti ai lavori, ma per divertire e farsi pagare dai non addetti ai lavori. Il tennis giocato e´invece per chi ci gioca, e poco importa se piaci o no esteticamente a qualcuno.
Sei d´accordo con questo?
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
secondo me non c'e' nulla di meglio di una partitella a tennis con gli amici, anzi qualcosa c'e', una bella doccia... ( chi riconosce questa frase ha visto molto tennis negli anni '90 )
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
i punti atp stanno al tennis come i guadagni del cinema stanno al cinema. La bellezza di un film sta al cinema come la bellezza dei colpi di un tennista al tennis. Ferrer meglio di boldi, si´, ma non cosi´eccessivamenteD.F.Wallace ha scritto:Si ma non si può paragonare Boldi a Ferrer!Nickognito ha scritto:come dire: critichi Boldi al cinema e nemmeno ha mai fatto un film in vita tua? Come ti permetti?
Ferrer è nell'elite mondiale, Boldi...beh...direi di no...
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
cesana, le cabine docciaalessandro ha scritto:secondo me non c'e' nulla di meglio di una partitella a tennis con gli amici, anzi qualcosa c'e', una bella doccia... ( chi riconosce questa frase ha visto molto tennis negli anni '90 )
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
io no. Il tennis professionistico, cioe' i professionisti giocano solo per vincere. non giocano per dare spettacolo. non si spigherebbero altrimenti le partite vilas-wilanderNickognito ha scritto: 4)il tennis professionistico e quello che si gioca per diletto, sono due cose completamente diverso: Il primo e´uno spettacolo, la gente ci gioca non per divertirsi o per gli addetti ai lavori, ma per divertire e farsi pagare dai non addetti ai lavori. Il tennis giocato e´invece per chi ci gioca, e poco importa se piaci o no esteticamente a qualcuno.
Sei d´accordo con questo?
e se questo gioco facesse vincere anche oggi, giocherebbero ancora cosi'.
ceh il tennis professionistico sia in se uno spettacolo non dissimile a un musical o a un film 3D , e' verissimo.
pero' i pro giocan per vincere, poi c'e' qualcuno estroso e narciso che preferisce il bel gesto al punto, m aquanti sono ? e quando lo fanno?
una volta ho giocato in torneo con un pallettato ( anch'io lo sono ma non cosi', dopo 3 tiri cerco una soluzione ) che a ogni mio punto mi riempiva di complimenti e mi batteva le mani, alla fine ha vinto nettamente lui.
gli ho detto "Io prendo gli applausi e tu i punti" e e' frustrante, credo ancora di piu' se con quei punti uno deve pagarsi il mutuo.
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
A parte che per me Boldi lo puoi paragonare al pallettaro giocatore di circolo e non minimamente ad un top10 mondialeNickognito ha scritto:i punti atp stanno al tennis come i guadagni del cinema stanno al cinema. La bellezza di un film sta al cinema come la bellezza dei colpi di un tennista al tennis. Ferrer meglio di boldi, si´, ma non cosi´eccessivamenteD.F.Wallace ha scritto:Si ma non si può paragonare Boldi a Ferrer!Nickognito ha scritto:come dire: critichi Boldi al cinema e nemmeno ha mai fatto un film in vita tua? Come ti permetti?
Ferrer è nell'elite mondiale, Boldi...beh...direi di no...
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Cmq quello che dico è che un conto è preferire un giocatore che piace a te a Ferrer e in base a questo decidere che match guardare...un altro conto è considerare Ferrer il male e tifargli contro e denigrarlo!
Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
si...dai ma torniamo a noi....io dai 14 ai 20 anni ho eseguito il rovescio col saltello alla McEnroe..e ogni tanto mi scappa ancora.
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
una mia amica che fa la sceneggiatrice, al cinema, ogni tanto mi dice, per un film che non ha visto ´adesso fra 7 minuti succede piu´o meno questo . Ci becca sempre. (o quasi, con Miyazaki mai). Nota pregi e difetti che io non noto (anche difetti: anche tu, ciccio, che non credo sia mai stato un top10 atp, noti difetti dei top10 atp che io non noto). Quindi puoi apprezzare piu´cose, ma anche essere disturbato da piu´cose. E´un vantaggio? Dipende dai punti di vista.ciccio ha scritto:ma solo chi sà cosa ci sia dietro ad un film sà osservare aspetti che altri non sono in grado di cogliere,
io sono appassionato di Kurosawa, ma solo dopo aver letto uno scritto di spielberg (mi sembra lui) riuscii a capire la grandezza de "i sette samurai".
Ovvero, nessuno dice che non si possa criticare, ma si dice che essere ipercritici con conoscenze relative è sbagliato.
Io penso che un addetto ai lavori e´solo piu´competente.
Se dico che Dolgopolov dovrebbe migliorare la seconda palla, non vedo perche´non possa dirlo. E´vero. E´chairo che serve meglio di me, ma e´vero. Magari Henman, di sicuro, nota altre cose del Dolgo che io non noto. Embe´? Chi lo nega? Io noto comunque delle cose e le dico. Lo so che serve molto meglio di paolino, ma allora? Penso lo stesso, per lui, che debba migliorare il colpo. E mi godo i suoi match, perche´il tennis e´godibile a vedersi. Forse mi godo meno un piatto di pasta perche´non conosco il suo ingrediente segreto? No, me lo godo lo stesso. Forse mi godo meno le Dolomiti perche´non so chi le ha create e come? Qualcuno dice di si´, ma qualcuno ha buoni motivi per dire di no. Forse mi godo meno il duomo di firenze perche´non so nulla di architettura? Per me no, per altri magari si´. Dipende la cosa di cui godi. Io di solito godo delle cose per cui non serve una comprensione intellettuale, ma altri hanno preferenze diverse. A me non piacciono molto le cose che non sono di immediata comprensione. Altri sono diversi da me. A me il tennis piace immediatamente. Rispetto a 25 anni fa, so piu´cose di tennis, ma mica per questo mi piace di piu´. A me piace istintivamente il tennis, per cui qualunque cosa in piu= impari, fa lo stesso. E= come fare l= amore, magari imparo che ci sono questi e quei motivi chimici e psichici per cui una cosa accade in un certo modo, ma non e´che a saperlo mi piaccia di piu´fare l´amore. Quando ho imparato a suonare il pianoforte, non ho apprezzato di piu´la musica che ascoltavo. A me la musica piace immediatamente, o non piace immediatamente, pero´non ho problemi ad accettare il fatto che ad altri la musica piace di piu´se ha una comprensione dell´autore e una maggiore conoscenza tecnica. Basta che non voglia generalizazre se stesso come regola di come funziona il mondo.
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
vilas e wilander giocavano per vincere dei soldi che potevano avere solo se a qualcuno piaceva pagare per le loro partite. E chi andava a vederli andava per lo spettacolo che offrivano, poco importa se tu ci saresti andato o menoalessandro ha scritto:io no. Il tennis professionistico, cioe' i professionisti giocano solo per vincere. non giocano per dare spettacolo. non si spigherebbero altrimenti le partite vilas-wilander .Nickognito ha scritto: 4)il tennis professionistico e quello che si gioca per diletto, sono due cose completamente diverso: Il primo e´uno spettacolo, la gente ci gioca non per divertirsi o per gli addetti ai lavori, ma per divertire e farsi pagare dai non addetti ai lavori. Il tennis giocato e´invece per chi ci gioca, e poco importa se piaci o no esteticamente a qualcuno.
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
ma Wilander h afatto 100 volt ei soldi di Santoro'.
chiedi a un top 1000 qualunque: ti piacerebbe essere spettacolare come Federer e Santoro' messi assieme e essere 100 del modo o giocare come berasategui e essere N.1 del mondo vincendo tanti tornei e soldi.
io un apartita Vilas-Wilander non me la vedrei mai. ma per l afinale RG magari uno compera i biglietti prima delle semi.
chiedi a un top 1000 qualunque: ti piacerebbe essere spettacolare come Federer e Santoro' messi assieme e essere 100 del modo o giocare come berasategui e essere N.1 del mondo vincendo tanti tornei e soldi.
io un apartita Vilas-Wilander non me la vedrei mai. ma per l afinale RG magari uno compera i biglietti prima delle semi.
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Uh signur l'ha dettoNickognito ha scritto: Io penso che un addetto ai lavori e´solo piu´competente.
mamma mia questa me la scrivo da qualche parte
ma mia come sono felice
Giovedi 3 febbraio 2011 Grazie di esistere
Si ok nick, ora diciamo le stesse cose,
cerco solo di far comprendere come troppo spesso alcuni tifosi sfoghino le proprie frustrazioni sui giocatori con atteggiamenti ipercritici non proprio pertinenti dimenticandosi dei loro pregi e di quanto sia difficile stare in campo e di mantenersi a quei livelli.
Solo questo.
Nick, in tre ore potrei essere a Buenos Aires e stringerti la mano, ovviamente non ho intenzione di farlo, per cui accontentati di un abbraccio virtuale
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
per apprezzare-aver giocato, qualche differenza c'e' .
ad esempio, quelli digiuni di tennis si sperticano l emani per una schiacciata potente e vincente, mentre chi gioca a un certo livello sa bene ceh una demi volée appoggiata lunga e' piu' difficile.
ad esempio, quelli digiuni di tennis si sperticano l emani per una schiacciata potente e vincente, mentre chi gioca a un certo livello sa bene ceh una demi volée appoggiata lunga e' piu' difficile.
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
madmarat ha scritto:Mi dispiace...
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Punto 1 e punto 4 li sottoscrivo;Nickognito ha scritto:Insomma, il discorso e´questo:
1) il tennis come spettacolo, e´uno spettacolo, quindi non presuppone il saperci giocare, ma solo saper godere lo spettacolo
2) chi ci gioca, piu´o meno seriamente, puo´essere condizionato dal fatto che ci giochi, come no. Chi ti dice che se ci giochi per forza sei condizionato mente, o semplicemente generalizza una caratteristica che e´sua e di alcuni, ma non di tutti
3) chi ci gioca puo´apprezzare certi particolari, ma anche disapprovare certi errori, piu´degli altri. Per me questo gli rovina in parte lo spettacolo. Ma per qualcuno potrebbe arricchire lo spettacolo, e´questione di punti di vista. Chi ti dice che SEMPRE arricchisce, o sempre rovina, lo spettacolo, o mente, o generalizza una caratteristica che e´sua e di alcuni ma non di tutti
4)il tennis professionistico e quello che si gioca per diletto, sono due cose completamente diverso: Il primo e´uno spettacolo, la gente ci gioca non per divertirsi o per gli addetti ai lavori, ma per divertire e farsi pagare dai non addetti ai lavori. Il tennis giocato e´invece per chi ci gioca, e poco importa se piaci o no esteticamente a qualcuno.
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sui punto 2 e 3, capisco che fare una generalizzazione è sbagliato, però ho notato - limitatamente alle mie conoscenze dirette - che chi gioca è più portato ad accorgersi di aspetti che sfuggono a chi non gioca e magari riesce a capire meglio perché un punto si è sviluppato in un modo anziché in un altro. Insomma, è uno spettatore più consapevole. Io questa consapevolezza, da spettatore, la ritengo un valore aggiunto.
P.S. Ma nello scrivere i punti 2 e 3 hai fatto qualche copia-incolla? Perché la parte del punto 2 dopo il secondo "condizionato" è un po' ermetica
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
ciccio ha scritto:Uh signur l'ha dettoNickognito ha scritto: Io penso che un addetto ai lavori e´solo piu´competente.
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Giovedi 3 febbraio 2011 Grazie di esistere
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
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Io sono federasta.
Essere federasti è un'esperienza estetico-metafisica.
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Beh questo sposta soltanto il problema poco più in là: la competenza che può venire anche (non solo, certo) dall'esperienza tennistica diretta, incide proprio sulla capacità di godersi lo spettacolo, come nel caso del cinema, appunto, o della musica o delle arti in generale...Nickognito ha scritto:Insomma, il discorso e´questo:
1) il tennis come spettacolo, e´uno spettacolo, quindi non presuppone il saperci giocare, ma solo saper godere lo spettacolo
Vedo solo gli aspetti positivi, non quelli negativi, non credo nel presunto valore positivo di una fruizione 'ingenua' dello spettacolo.
(ma siamo OT c'è topic dedicato competenza tennistica/esperienza diretta!)
Ultima modifica di BackhandWinner il gio feb 03, 2011 3:32 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Mi correggo, il punto 4 non lo sottoscrivo. Il tennis è uno sport "fortunato" perché è uno sport apprezzato anche da un gran numero di non praticanti, questa caratteristica gli ha consentito di diventare uno sport molto seguito e per questo fa anche spettacolo. Ma ciò non implica che chi gioca a livello professionistico lo faccia con lo scopo di far divertire il pubblico. Come mi pare abbia detto alessandro, i professionisti lo fanno per spirito agonistico, e per vincere (se il pubblico si diverte e paga tanto meglio) tanto che ci sono professionisti anche in sport minori che certamente non hanno né il pubblico e né gli introiti del tennis (chessò, le bocce).paoolino ha scritto:Punto 1 e punto 4 li sottoscrivo;Nickognito ha scritto:4)il tennis professionistico e quello che si gioca per diletto, sono due cose completamente diverso: Il primo e´uno spettacolo, la gente ci gioca non per divertirsi o per gli addetti ai lavori, ma per divertire e farsi pagare dai non addetti ai lavori. Il tennis giocato e´invece per chi ci gioca, e poco importa se piaci o no esteticamente a qualcuno.
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
fattolellus ha scritto:
Ciccio mettila in firma!
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
In linea generale però eh, porto a titolo personale questo episodio:quando decisi di iscrivermi a un circolo per iniziare a giocare, il gestore dei campi nonchè maestro (faccia uguale a Spadea,pazzesco ), mi trattava con sufficienza solo perchè ero principiante, ma già seguivo il tennis e credo che ne capissi più di lui.ciccio ha scritto:Uh signur l'ha dettoNickognito ha scritto: Io penso che un addetto ai lavori e´solo piu´competente.
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Giovedi 3 febbraio 2011 Grazie di esistere
La certezza di ciò l'ho avuta quando a domanda "scusi avete le corde babolat pro hurricane?" ho avuto come risposta "ah, non so devo chiedere all'incordatore, ma hurricane vuol dire mica pescecane?".
Non tornai mai più in quel circolo.
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
è una tattica,servendo da dentro, le distanze si riducono... sulla terra però è sconsigliato,visto che le righe sono sopraelevate,c'è il rischio di precipitareeeeeeeeeeeeebalbysauro ha scritto:eh, quel piede sempre che pesta la rigacheccotennis ha scritto: http://www.youtube.com/watch?v=fNJeNamPPDU
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
ma non l´ho mai negato, certo dipende su cosa. E´ovvio che uno psichiatra sia piu´competente di noi sulle reazioni mentali di Murray. Come e´ovvio che uno scenografo di professione sappia sotto certi aspetti moltissimo piu´di Okefenokee riguardo a un film. Questo significa che e´meglio leggere lui riguardo a un film che non Okefenokee? No.ciccio ha scritto:Uh signur l'ha dettoNickognito ha scritto: Io penso che un addetto ai lavori e´solo piu´competente.
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Giovedi 3 febbraio 2011 Grazie di esistere
Pero´non confondiamo. Io sono in grado assai spesso di sapere come andra´un match tra dritto e caio per via dei loro colpi. Do un ánalisi esatta ed accurata dei colpi? No. So prevedere cosa succedera´tra il dritto di tizio e il dritto di caio? Si´. Dipende cosa ti interessa. Ad esempio c´e´qualcuno che di dritti e rovesci sa molto meno di me, ma prevede l´esito di un incontro molto meglio di me. Ovvio che su un match passato posso dire quello che volgio, ma se devo sapere cosa accadra´prima che due giocatori giochino, beh, allora non posso barare.
Personalmente a me interessa molto questo. Non indovinare il risultato, ma indovinare come andra´il match. Ovviamente so che fra due giocatori il match puo´andare in modi diversi, e un bravo tecnico spiegarmi, dopo, il perche´e´andato cosi´. Ma a me interessa di piu´sapere indovinare prima che tipo di match sara´, e poi vedere se e´vero oppure no. E di piu´giocatori possibili. Per cui mi piace molto chi conosce molti giocatori. Ovviamente ognuno ha i suoi gusti, e il bello del tennis e´parlare sia con chi e´piu´competente dal punto di vista tecnico, sia chi ha piu´esperienza di tennis solo guardato, sia chi e´esperto delle reazioni mentali, sia di chi e´esperto della storia del gioco, chi della statistica del gioco, chi coglie particolari umani che l´altro non coglie, e cosi´via. Quel che non mi piace del tennis e´chi e´bravo in una cosa, e percio´pensa di essere bravo in tutte, o che cio´in cui e´bravo lui e´l´unica cosa che conta.
Ma e´ovvio che chi e´un professionista abbia una maggiore competenza tecnica , di solito. Ovvio, di solito, perche´non e´astrofisica nucelare, e volendo, non ci vorrebbe una vita per imparare certe cose. ma di solito e´cosi´. Come, di solito, chi vive , come giocatore, allenatore, amico, tutto, chi vive da vicinissimo la vita di un campione, su certe cose riguardante i campioni e assai piu´competente di chi ha sempre vissuto il tennis come appassionato, giocatore, allenatore, amatoriale, o anche professionista, o anche top50 del mondo, ma non tra campionissimi. Anche qui, pero´, ci sono ex campioni che dicono vaccate che io non direi mai. Dipende su cosa.
Riguardo al topicone, beh, li´come in tutte le ´storie di qualcosa´il piu´esperto e´chi conosce meglio la storia.
Mi scuso per il lungo ot
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
BackhandWinner ha scritto: non credo nel presunto valore positivo di una fruizione 'ingenua' dello spettacolo.
nel caso tu o ciccio mi rispondiate qui, sappiate che non vi rispondero´, o non almeno qui, non per non dialogare, ma perche´sono pesantemente off topic. Ovviamente spero vi sia concesso di ribattere qui, anche Lo stesso a paolino, ed altri, non rispondo perche´sarei troppo lungo e offtopic
dico solo che
1) secondo me non e´vero che non credi in questo. Non ci credi forse per tennis o cinema, ma magari credi che, per vedere la bellezza di una donna nuda, non devi essere informato su i genitori che l´hanno fatta, su un dio che l´avesse creata, sulla sua biologia, non devi essere un attore porno ne´lavorare inunb sexy shop, insomma, non devi avere nessuna competenza specifica. Solo, naturalmente, ti attira. Il che non vuol dire che la tua mente non aggiunga qualcosa chehai appreso
2)Puo´darsi che il punto 1, non sia vero per te, non ti conosco. Pero´e´vero per me. In sostanza, e´inutile dire non credo in x, se quell´x e´puramente soggettivo e , al di la´di quanto creda, accade in un certo modo. Per cui se per me una fruizione competente non aumenta la gioia di guardare uno spettacolo rispetto a una fruizione ingenua, e´cosi´, qualunque cosa tu creda o meno. Non e´cosi´magari per te, ma lo e´per me, per tizio, caio e sempronio, e senza possibilita´di smentita. Non ho nessuna necessita´di dire che, in generale, la competenza non serva a qualcuno per godere di piu´di certi spettacoli, dico che a me e ad altri non serve.
c.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Confessione di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
ma no, non ci credo!Nickognito ha scritto: Mi hanno insegnato il bimane di rovescio, anche perche´l´altro non mi riusciva, e all´inizio non mi riusciva nemmeno quello, del tutto innaturale, poi e´migliorato, e adesso ne butto di la´piu´che di dritto, e soprattutto e´piu´facile che lo prenda bene e con piu´anticipo.
E io che pensavo tu giocassi rigorosamente monomane, con la racchetta di legno e il completo bianco di flanella come Tilden
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
balbysauro quando era ancora cucciolo (proprio in quegli anni, oke): "mamma, voglio giocare a tennis"Okefenokee ha scritto:Due anni di SAT (77,78, ), fra i migliori del corso (e non eravamo pochi).
Scoperta scoliosi e proibizione di giocare agonisticamente (lo so, può far sorridere ora, - a me per nulla - ma in quegli anni andava così, e poi lo sapete come sono le mamme italiane )
madre del dinosauro dopo qualche giorno: "no, perchè è uno sport che non va bene per la crescita, poi ti diventa un braccio più grosso dell'altro, come a quel tennista argentino (Vilas ndb... il solo pensiero, oggi, che mia madre conoscesse Vilas mi fa morire dal ridere, ma allora era su tutti i rotocalchi, mi pare se la facesse con Carolina di Monaco)
e finii per fare nuoto
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Penso che oggi allora non potrebbe giocare nessuno!balbysauro ha scritto:balbysauro quando era ancora cucciolo (proprio in quegli anni, oke): "mamma, voglio giocare a tennis"Okefenokee ha scritto:Due anni di SAT (77,78, ), fra i migliori del corso (e non eravamo pochi).
Scoperta scoliosi e proibizione di giocare agonisticamente (lo so, può far sorridere ora, - a me per nulla - ma in quegli anni andava così, e poi lo sapete come sono le mamme italiane )
madre del dinosauro dopo qualche giorno: "no, perchè è uno sport che non va bene per la crescita, poi ti diventa un braccio più grosso dell'altro, come a quel tennista argentino (Vilas ndb... il solo pensiero, oggi, che mia madre conoscesse Vilas mi fa morire dal ridere, ma allora era su tutti i rotocalchi, mi pare se la facesse con Carolina di Monaco)
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
ed è stato così!
infatti è per questo che non ci sono giocatori italiani di vertice da 40 anni
infatti è per questo che non ci sono giocatori italiani di vertice da 40 anni
Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
dunque da dove partire..premesso che sono io quello che gioca sempre (tutti i sabati)con Max e siccome non vinco 6-0 6-0 ma anzi ci alterniamo spesso direi che si parte da una base molto simile come valore assoluto..
forse sono avanti io negli Head to Head ma insomma i set son piu' o meno sempre 6-3 6-4 per uno o per l'altro..
io ho solo un punto forte nel tennis,la condizione atletica(20 anni di calcio sono il motivo) inteso come corsa,gambe,fondo,velocita'..il resto e' un po' da dimenticare,ma visto che si dice che nel tennis le gambe valgono il 50% di un giocatore,beh sono a buon punto,mi manca solo tutto l'altro 50%..
partiamo dalle note dolenti..il servizio..fa schifo,niente da dire..ho cambiato il movimento gia' una decina di volte a partire dalle gambe e il caricamento,ma alla fine se mi filmassero si vedrebbe che non e' mai lo stesso per 3 servizi consecutivi,e non ho un kick con la seconda palla,motivo questo di serie di doppi falli da paura..
una volta ho fatto un game di soli doppi falli..
poi capitano le giornate in cui metto tante prime in campo e non faccio doppio fallo,ma di base e' un colpo molto insicuro,non potente e che mi fa perdere fiducia in un po' tutto il resto del gioco visto che quando metto una seconda in campo il primo pensiero e' "dai che l'ho messa dentro" e mi deconcentro sul colpo successivo!
il rovescio..passato da una mano a due mani e ora tornato da un paio di mesi ad una mano di nuovo..
per problemi ad una spalla ero dovuto passare a quello a due mani ed ero riuscito a costruire un colpo consistente poi una sosta di 6 mesi per un problema all'occhio ha fatto si' che al ritorno all'attivita' quel colpo abbia perso tutta la fiducia del mondo e non cercando mai la giusta distanza con le gambe(per me e' fondamentale)finivo per tirarlo anche sotto la rete..tornato ad una mano di recente e' giocato molto in stile ping ponghiano,poco braccio e molto polso(Ombra dobbiamo fare una sfida a ping pong dove sono molto molto piu' forte che a tennis),molto liftato..
anche se il 60/70% dei rovesci li gioco in back.. un back artigianale di quelli che passano un metro sopra la rete e che uso spesso per l'approccio a rete(un po' di Edberg in me c'e')..
dritto teoricamente e' il mio colpo piu' forte,quando e' in giornata..in top gioco meglio l'incrociato che il lungolinea..e' il colpo con cui gioco piu' vincenti ma e' anche quello che,se non in giornata,e' il principale motivo delle pessime figure che mi capita di fare..
di sicuro entrambi i colpi li gioco meglio quando devo affrontare una palla veloce,su quelle lente mozzarelle faccio una fatica boia a spingere e spesso la tiro in mezzo alla rete..
gioco principalmente da fondo campo,a volte pallettaro e difensivo,altre molto piu' propositivo e offensivo,venendo a rete dove la volee' di rovescio e' migliore di quella di dritto e dove talvolta mi sembra di avere una buona mano,altre invece un ferro da stiro..
psicologicamente molto Marattiano,lancio racchette a destra e a manca(finora solo ammaccata,mai rotta)e impreco con tutto il vocabolario peggiore del mondo..
c'e' da dire che ho iniziato a giocare con regolarita' molto tardi avendo fatto calcio e judo per 6-7 anni dai 6 ai 13 e poi solo calcio fino a 25..tempo per il tennis giocato non c'era(quello in tv si pero')tranne in qualche rara occasione..dai 25 pero' a parte in qualche periodo di impossibilita' ho iniziato a giocare spesso e un anno ho fatto anche i tornei,6-7 in un anno e sono arrivato 4.4(onestamente non ci vuole molto)vincendo anche un paio di partite molto lottate segno che mi esalto nella bagarre..
poi pero' mi son accorto che il maestro costa troppo,i tornei amatoriali pure sicche' meglio lasciar perdere e divertirsi solo il sabato con Max..ieri tra l'altro abbiamo giocato,in coppia,l'ora peggiore della nostra storia..
pero' davvero a leggere tutti sono in buona compagnia..
forse sono avanti io negli Head to Head ma insomma i set son piu' o meno sempre 6-3 6-4 per uno o per l'altro..
io ho solo un punto forte nel tennis,la condizione atletica(20 anni di calcio sono il motivo) inteso come corsa,gambe,fondo,velocita'..il resto e' un po' da dimenticare,ma visto che si dice che nel tennis le gambe valgono il 50% di un giocatore,beh sono a buon punto,mi manca solo tutto l'altro 50%..
partiamo dalle note dolenti..il servizio..fa schifo,niente da dire..ho cambiato il movimento gia' una decina di volte a partire dalle gambe e il caricamento,ma alla fine se mi filmassero si vedrebbe che non e' mai lo stesso per 3 servizi consecutivi,e non ho un kick con la seconda palla,motivo questo di serie di doppi falli da paura..
una volta ho fatto un game di soli doppi falli..
poi capitano le giornate in cui metto tante prime in campo e non faccio doppio fallo,ma di base e' un colpo molto insicuro,non potente e che mi fa perdere fiducia in un po' tutto il resto del gioco visto che quando metto una seconda in campo il primo pensiero e' "dai che l'ho messa dentro" e mi deconcentro sul colpo successivo!
il rovescio..passato da una mano a due mani e ora tornato da un paio di mesi ad una mano di nuovo..
per problemi ad una spalla ero dovuto passare a quello a due mani ed ero riuscito a costruire un colpo consistente poi una sosta di 6 mesi per un problema all'occhio ha fatto si' che al ritorno all'attivita' quel colpo abbia perso tutta la fiducia del mondo e non cercando mai la giusta distanza con le gambe(per me e' fondamentale)finivo per tirarlo anche sotto la rete..tornato ad una mano di recente e' giocato molto in stile ping ponghiano,poco braccio e molto polso(Ombra dobbiamo fare una sfida a ping pong dove sono molto molto piu' forte che a tennis),molto liftato..
anche se il 60/70% dei rovesci li gioco in back.. un back artigianale di quelli che passano un metro sopra la rete e che uso spesso per l'approccio a rete(un po' di Edberg in me c'e')..
dritto teoricamente e' il mio colpo piu' forte,quando e' in giornata..in top gioco meglio l'incrociato che il lungolinea..e' il colpo con cui gioco piu' vincenti ma e' anche quello che,se non in giornata,e' il principale motivo delle pessime figure che mi capita di fare..
di sicuro entrambi i colpi li gioco meglio quando devo affrontare una palla veloce,su quelle lente mozzarelle faccio una fatica boia a spingere e spesso la tiro in mezzo alla rete..
gioco principalmente da fondo campo,a volte pallettaro e difensivo,altre molto piu' propositivo e offensivo,venendo a rete dove la volee' di rovescio e' migliore di quella di dritto e dove talvolta mi sembra di avere una buona mano,altre invece un ferro da stiro..
psicologicamente molto Marattiano,lancio racchette a destra e a manca(finora solo ammaccata,mai rotta)e impreco con tutto il vocabolario peggiore del mondo..
c'e' da dire che ho iniziato a giocare con regolarita' molto tardi avendo fatto calcio e judo per 6-7 anni dai 6 ai 13 e poi solo calcio fino a 25..tempo per il tennis giocato non c'era(quello in tv si pero')tranne in qualche rara occasione..dai 25 pero' a parte in qualche periodo di impossibilita' ho iniziato a giocare spesso e un anno ho fatto anche i tornei,6-7 in un anno e sono arrivato 4.4(onestamente non ci vuole molto)vincendo anche un paio di partite molto lottate segno che mi esalto nella bagarre..
poi pero' mi son accorto che il maestro costa troppo,i tornei amatoriali pure sicche' meglio lasciar perdere e divertirsi solo il sabato con Max..ieri tra l'altro abbiamo giocato,in coppia,l'ora peggiore della nostra storia..
pero' davvero a leggere tutti sono in buona compagnia..
2024: "Nole non vincera' mai piu' il Roland Garros" (cit.Sottoscritto)
Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Io sono troppo scarso per poter definire un mio stile di gioco, tanto più che non riprendo la racchetta in mano da tanto.
Colpo naturale direi il rovescio, a una mano. Colpo peggiore il servizio, colpo che mi riusciva meglio il dritto in avanzamento con palla bassa, facevo sempre punto.
Resistenza fantozziana, abbigliamento alla Filini, con maglietta "regalata da una sua zia ricca".
Sull'addetto ai lavori che capisce più eccecc: anche tecnicamente se uno studia bene il gioco, ci perde tempo, legge, guarda video su video, domanda, osserva, come ad esempio facevo io stesso un paio d'anni fa, poi si sorprende felicemente a fare le stesse osservazioni di un addetto ai lavori. E' chiaro che i dettagli più complessi non li noti, o che non sapresti correggere un giocatore vero, però io stesso, che a tennis faccio schifo, ho dato consigli utili ai miei amici dilettanti poi confermati da maestri (oh vabbè, saranno stati incompetenti i maestri) e ho notato spesso cose nei professionisti confermate dagli esperti.
Poi grazie, mica dico che ci capisco quanto Ciccio o Satrapo, ma neanche un decimo. Però credo che nemmeno ci dobbiamo sentire dire (mi metto immodestamente sul piano del Numero1 ), se osserviamo che non ci piace un certo giocatore , che non capiamo quanto è bravo a fare questo o quello perché non appreziamo i suoi sforzi. E peraltro mi va benissimo che alcuni trovino entusiasmante il footwork di Davydenko, seppure a me piaccia più il dritto di Federer. So bene che il footwork di Davydenko è eccezionale, e che alcuni lavorano per averlo efficace un decimo e quindi lo ammireranno più di me. Si tratta di quale obiettivo ti poni di avere: alcuni avranno come idolo non so, Molina, perché vogliono fare i giudici di sedia. Io al limite mi posso congratulare per la bravura nelle chiamate.
E' vero che ci sono quelli, come dice Alessandro, che ritengono più difficile uno smash con annesso home run rispetto a una demi-volée profonda, ma ci sono anche quelli che guardano lo sport da dieci venti quarant'anni e ormai, con un filino di spirito d'osservazione e passione, qualcosina hanno capito.
Peraltro ho trovato sempre ottimo l'esempio di Rino Tommasi, e mi rendo sempre più conto di come sia vero: lo sport è come un armadio di vestiti, e per aprirlo c'è una chiave sola. Una volta che hai la chiave è difficile che tu ti trovi proprio spaesato, dopo un po' il modo giusto di vedere le cose lo trovi (vabbè, poi magari hai aperto l'armadio di un emo. In quel caso è come se stessi guardando le Olimpiadi e capito sul dressage ).
Colpo naturale direi il rovescio, a una mano. Colpo peggiore il servizio, colpo che mi riusciva meglio il dritto in avanzamento con palla bassa, facevo sempre punto.
Resistenza fantozziana, abbigliamento alla Filini, con maglietta "regalata da una sua zia ricca".
Sull'addetto ai lavori che capisce più eccecc: anche tecnicamente se uno studia bene il gioco, ci perde tempo, legge, guarda video su video, domanda, osserva, come ad esempio facevo io stesso un paio d'anni fa, poi si sorprende felicemente a fare le stesse osservazioni di un addetto ai lavori. E' chiaro che i dettagli più complessi non li noti, o che non sapresti correggere un giocatore vero, però io stesso, che a tennis faccio schifo, ho dato consigli utili ai miei amici dilettanti poi confermati da maestri (oh vabbè, saranno stati incompetenti i maestri) e ho notato spesso cose nei professionisti confermate dagli esperti.
Poi grazie, mica dico che ci capisco quanto Ciccio o Satrapo, ma neanche un decimo. Però credo che nemmeno ci dobbiamo sentire dire (mi metto immodestamente sul piano del Numero1 ), se osserviamo che non ci piace un certo giocatore , che non capiamo quanto è bravo a fare questo o quello perché non appreziamo i suoi sforzi. E peraltro mi va benissimo che alcuni trovino entusiasmante il footwork di Davydenko, seppure a me piaccia più il dritto di Federer. So bene che il footwork di Davydenko è eccezionale, e che alcuni lavorano per averlo efficace un decimo e quindi lo ammireranno più di me. Si tratta di quale obiettivo ti poni di avere: alcuni avranno come idolo non so, Molina, perché vogliono fare i giudici di sedia. Io al limite mi posso congratulare per la bravura nelle chiamate.
E' vero che ci sono quelli, come dice Alessandro, che ritengono più difficile uno smash con annesso home run rispetto a una demi-volée profonda, ma ci sono anche quelli che guardano lo sport da dieci venti quarant'anni e ormai, con un filino di spirito d'osservazione e passione, qualcosina hanno capito.
Peraltro ho trovato sempre ottimo l'esempio di Rino Tommasi, e mi rendo sempre più conto di come sia vero: lo sport è come un armadio di vestiti, e per aprirlo c'è una chiave sola. Una volta che hai la chiave è difficile che tu ti trovi proprio spaesato, dopo un po' il modo giusto di vedere le cose lo trovi (vabbè, poi magari hai aperto l'armadio di un emo. In quel caso è come se stessi guardando le Olimpiadi e capito sul dressage ).
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
si, ma insomma, se io vedo una , per dire, Groth e una Ivanovic perdere rispettivamente 60 e 61 quando hanno 15 anni, e, nonoistante il set perso, dico che diventeranno buone wta mentre chi le ha battute no, cosa vuoi dire a chi ti dice che non puoi capire perche´non giochi? Nulla, ti limiti a una simpatica pacca sulla spalla. Poi se uno ti dice ´ma perche´diventera´una buona wta?´Boh, non lo so spiegare, chiedi a un tecnico. Mi piace il colpo, sento che e´giusto, lui ti spieghera´perche´e´giusto , io no, ma io ti dico intanto che e´giusto, fidati. (poi non era per dire che sono bravo, nel maschile per dire non ne indovinavo uno, o non certo cosi´bene)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Sì, è così. Spesso non sai spiegare le ragioni per filo e per segno, ma capisce come sta la cosa. (Tra l'altro tennis semi professionistico o juniores io sono abbastanza ignorante, sicuramente dovrei "allenarmi" prima di poter valutare un giocatore e stabilirne il valore).Nickognito ha scritto:si, ma insomma, se io vedo una , per dire, Groth e una Ivanovic perdere rispettivamente 60 e 61 quando hanno 15 anni, e, nonoistante il set perso, dico che diventeranno buone wta mentre chi le ha battute no, cosa vuoi dire a chi ti dice che non puoi capire perche´non giochi? Nulla, ti limiti a una simpatica pacca sulla spalla. Poi se uno ti dice ´ma perche´diventera´una buona wta?´Boh, non lo so spiegare, chiedi a un tecnico. Mi piace il colpo, sento che e´giusto, lui ti spieghera´perche´e´giusto , io no, ma io ti dico intanto che e´giusto, fidati. (poi non era per dire che sono bravo, nel maschile per dire non ne indovinavo uno, o non certo cosi´bene)
Tra l'altro, e non lo dico per vanteria, figuriamoci, io capisco certamente più di tennis - a detta loro - di diversi amici miei che giocano meglio di me, seguendo lezioni, eccecc. Ad esempio spesso, semplicemente, non hai interesse o spirito d'osservazione sufficiente per analizzare come giocano gli altri.
Ultima modifica di floyd10 il dom feb 06, 2011 2:11 pm, modificato 1 volta in totale.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Io gioco come Paire: palle corte a gogo e tanti lungolinea.
Gioco ogni punto in maniera diversa, perché sennò mi annoio.
Il divertimento prima di tutto, cerco di dare spettacolo.
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"Life is great...without it...you'd be dead!" -Gummo
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Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Jürgen ha scritto:Io gioco come Paire: palle corte a gogo e tanti lungolinea.
Gioco ogni punto in maniera diversa, perché sennò mi annoio.
Il divertimento prima di tutto, cerco di dare spettacolo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Si certo, Nick e Floyd,
si parla di potenzialità a ......, e poi tutto deve essere riconsiderato in termini di attitudine. Di maestri che ne capiscono un'ostrega ne conosco tanti, sicuramente che ne sanno un decimo di voi due.
Jurgen, ogni tanto qualche partita la vinci con qualcuno che consideri un tuo pari livello ?
Comunque si, ci stà che il divertimento conti più della vittoria. Io però mi diverto anche a vincere se lo faccio con il gioco necessario per farlo.
Applicare ciò che serve per vincere e riuscire ad applicarlo mi divertoi più di una corta o un lungolinea. Anche se perdo.
si parla di potenzialità a ......, e poi tutto deve essere riconsiderato in termini di attitudine. Di maestri che ne capiscono un'ostrega ne conosco tanti, sicuramente che ne sanno un decimo di voi due.
Jurgen, ogni tanto qualche partita la vinci con qualcuno che consideri un tuo pari livello ?
Comunque si, ci stà che il divertimento conti più della vittoria. Io però mi diverto anche a vincere se lo faccio con il gioco necessario per farlo.
Applicare ciò che serve per vincere e riuscire ad applicarlo mi divertoi più di una corta o un lungolinea. Anche se perdo.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Io no, quando vinco giocando male mi incavolo molto più di quanto perdo giocando dei punti incredibili.
Lo spettacolo e lo stile prima di tutto, anche della stessa vita.
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"Life is great...without it...you'd be dead!" -Gummo
Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
Non bisogna creare dei capolavori, bisogna essere dei capolavori (C.B.)
"Life is great...without it...you'd be dead!" -Gummo
Re: Confessioni di 'Tennista': racconti sparsi di stili di gioco
L'arte prima di tutto.
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