Se il tennis di oggi non piace

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uglygeek
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da uglygeek »

fabio86 ha scritto:http://curiosidisport.wordpress.com/201 ... racchette/

Secondo me è impossibile tornare indietro. Troppi interessi di merchandising in ballo e giocatori ormai abituati da anni di attrezzi moderni.
Il peccato originale fu commesso prima che iniziasse la rivoluzione tecnologica degli attrezzi, a non porre paletti ben precisi, come nel baseball. Solo Clerici e pochi altri all'epoca intravidero le conseguenze che ciò avrebbe portato.
Troppo tardi, ormai.
E' anche vero che gli sport crescono e vanno in crisi. In tempi molto lunghi, e' vero, e per ora il tennis sta piuttosto bene, anche se i rating TV sono piuttosto bassi, i tornei dello Slam fanno davvero grossi profitti.
Bisogna vedere come giochera' chi verra' fuori dopo Federer e Nadal e quale sara' la reazione del pubblico. Una decina di anni con giocatori che giocatori che giocano tutti come Murray e anche la popolarita' del tennis potrebbe cambiare. O forse no, dipende anche dai gusti della gente.
Certo, il giorno in cui gli Slam cominciassero a far fatica a garantire 20, 30 milioni di dollari di montepremi molte cose potrebbero cominciare a cambiare.

Riguardo alle regole, una cosa curiosa: nel baseball la "spitball" (un lancio in cui la palla veniva alterata con sostanze scivolose) venne resa illegale nel 1920. Ma ai lanciatori che gia' utilizzavano questa tecnica fu consentito di continuare a usarla fino alla fine della carriera. Quindi se proprio si vuole e' possibile cambiare anche gli attrezzi, se il processo avviene abbastanza lentamente, a stadi successivi. Volendo...
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paoolino
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da paoolino »

Se giocassero come murray a me non dispiacerebbe per nulla, anzi
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
fabio86

Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da fabio86 »

paoolino ha scritto:Se giocassero come murray a me non dispiacerebbe per nulla, anzi
Dipende quale Murray. Quello 2008/momenti felici Lendliani o quello pallettaro orripilante, intravisto anche nell'attuale Miami e ad Indian Wells? :)
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uglygeek
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da uglygeek »

fabio86 ha scritto:
paoolino ha scritto:Se giocassero come murray a me non dispiacerebbe per nulla, anzi
Dipende quale Murray. Quello 2008/momenti felici Lendliani o quello pallettaro orripilante, intravisto anche nell'attuale Miami e ad Indian Wells? :)
Ma non e' quello il punto. Non sono nemmeno sicuro che avere i primi 200 tennisti che giocano tutti - chi meglio chi peggio - con lo stile di McEnroe sarebbe bello. Il "rischio" (ammesso che ci sia un rischio) nel futuro e' piu' l'uniformita', insensibile anche ai cambi di superficie, che lo stile in se'.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da fabio86 »

uglygeek ha scritto:
fabio86 ha scritto:
paoolino ha scritto:Se giocassero come murray a me non dispiacerebbe per nulla, anzi
Dipende quale Murray. Quello 2008/momenti felici Lendliani o quello pallettaro orripilante, intravisto anche nell'attuale Miami e ad Indian Wells? :)
Ma non e' quello il punto. Non sono nemmeno sicuro che avere i primi 200 tennisti che giocano tutti - chi meglio chi peggio - con lo stile di McEnroe sarebbe bello. Il "rischio" (ammesso che ci sia un rischio) nel futuro e' piu' l'uniformita', insensibile anche ai cambi di superficie, che lo stile in se'.
Beh, praticamente già siamo nell'era dell'uniformità totale, salvo qualche caso sporadico.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Remi Boncoeur »

non credo che intervenendo sui materiali si migliorerebbe un granché, anzi, forse si farebbe pure peggio. Né tutte le colpe si possono dare ai materiali, che anzi, per certi versi hanno evitato che vincesse il tennis unicamente difensivo, regalandoci il compromesso del tennis di pressione da fondo, che potrà non piacere, ma è sempre meglio dei pallettari vecchia maniera, cui saremmo stati condannati se non avessero permesso di tirare più forte con più controllo, ché i progressi atletici ci sarebbero stati a prescindere dai materiali. La soluzione come detto più volte credo possa essere unicamente in una modifica delle dimensioni del campo
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uglygeek
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da uglygeek »

Remi Boncoeur ha scritto:non credo che intervenendo sui materiali si migliorerebbe un granché, anzi, forse si farebbe pure peggio. Né tutte le colpe si possono dare ai materiali, che anzi, per certi versi hanno evitato che vincesse il tennis unicamente difensivo, regalandoci il compromesso del tennis di pressione da fondo, che potrà non piacere, ma è sempre meglio dei pallettari vecchia maniera, cui saremmo stati condannati se non avessero permesso di tirare più forte con più controllo, ché i progressi atletici ci sarebbero stati a prescindere dai materiali. La soluzione come detto più volte credo possa essere unicamente in una modifica delle dimensioni del campo
Giusto per capirsi, chi sarebbero per te i pallettari vecchia maniera? Lea Pericoli? Borg? Vilas? Wilander? Nystrom? Courier? Bruguera? Non riesco a capire a quale era del tennis ti riferisci. Non riesco nemmeno a capire per quale ragione logica i miglioramenti atletici dovrebbero avvantaggiare i pallettari: anche se arrivano sempre sulla palla se non possono tirare forte sulla riga come fanno a passare quelli che vengono a rete?
Se gli strumenti costringono a tirare piu' piano e con meno controllo hai voglia a correre e a mettere su muscoli: il gioco cambia moltissimo, non trovi?
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fabio86

Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da fabio86 »

Appunto.
Sulla palla ci arrivi con la preparazione atletica, il campo lo copri con la preparazione atletica. Ma il passante sulla riga in allungo lo metti grazie alle corde, le palle scentrate e i lobbettoni profondi li metti con le racchette.
Detto questo, anch'io sarei favorevole ad un ampliamento del campo, ma non è una soluzione più semplice da attuare rispetto ad un cambio di materiali.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da D.F.Wallace »

Beh se arrivi bene sulla palla, il passante, che è un colpo più di precisione che di potenza, non vedo perchè sia così difficile farlo anche senza le racchette moderne...non è che 20 anni fa era impossibile fare il passante!
La potenza serve più per tirare i vincenti che per fare un passante, quindi con le racchette "vecchie" sarebbero penalizzati soprattutto i vincenti da fondo campo (oltre che i servizi), non di certo i colpi di precisione come i passanti o i colpi interlocutori di palleggio.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

i materiali di oggi sicuramente sfavoriscono il gioco di volo e consentono di giocare topspin in sicurezza ad alta velocita' sul passante, ma il punto centrale per me e' centrato da Remi. Il cambiamento piu' significativo e' a livello atletico. Negli anni 60 con i fisici di oggi e racchette e giocatori degli anni 60 il serve and volley sarebbe finito subito.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:i materiali di oggi sicuramente sfavoriscono il gioco di volo e consentono di giocare topspin in sicurezza ad alta velocita' sul passante, ma il punto centrale per me e' centrato da Remi. Il cambiamento piu' significativo e' a livello atletico. Negli anni 60 con i fisici di oggi e racchette e giocatori degli anni 60 il serve and volley sarebbe finito subito.
Tieni conto di due cose pero':
1. piu' le racchette sono "difficili" piu' diventa vantaggioso tirare pochi colpi e quindi chi va a rete a chiudere il punto e' avvantaggiato rispetto a chi deve continuamente centrare perfettamente la palla da fondocampo.
2. la preparazione atletica favorisce anche chi gioca di volo. Trovarsi davanti un giocatore alto, robusto e veloce che batte forte e poi e' gia' subito a rete non e' facile. (Anzi, non era facile, con le racchette di oggi lo si passa subito).

Secondo me la migliore preparazione atletica non e' stata un fattore nell'uccidere il serve&volley. La colpa e' principalmente delle racchette.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da D.F.Wallace »

uglygeek ha scritto: 1. piu' le racchette sono "difficili" piu' diventa vantaggioso tirare pochi colpi e quindi chi va a rete a chiudere il punto e' avvantaggiato rispetto a chi deve continuamente centrare perfettamente la palla da fondocampo.
Mah, a me sembra che una racchetta difficile avvantaggi chi si accontenta di tenere la palla in campo, piuttosto che chi cerca una soluzione difficile e vincente! :wink:
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto: Tieni conto di due cose pero':
1. piu' le racchette sono "difficili" piu' diventa vantaggioso tirare pochi colpi e quindi chi va a rete a chiudere il punto e' avvantaggiato rispetto a chi deve continuamente centrare perfettamente la palla da fondocampo.
2. la preparazione atletica favorisce anche chi gioca di volo. Trovarsi davanti un giocatore alto, robusto e veloce che batte forte e poi e' gia' subito a rete non e' facile. (Anzi, non era facile, con le racchette di oggi lo si passa subito).

Secondo me la migliore preparazione atletica non e' stata un fattore nell'uccidere il serve&volley. La colpa e' principalmente delle racchette.
1. eh? non giocano mica con mazze di 500 chili insaponate, negli anni 20 si tiravano tantissimo colpi senza difficolta, infatti a rete nemmeno si andava mai con le vecchie racchette, o quasi mai . Negli anni 90 si andava a rete certo piu' che negli anni 20.

2. Alti e robusti erano anche negli anni delle racchette di legno, connors e rosewall li passavano lo stesso semplciemente perche' avevao un footwork comparabile con quelli di oggi. Un buon servitore volleatore da top15 degli anni 50 avrebbe perso con qualunque top50 fondocampsta degli anni 50 col footwork e la preparazione di oggi praticamente sempre.

3. stich, sampras, , krajicek, rafter, becker, edberg, mica giocavano con il legno. Ok, da allora i materiali sono ancora cambiati, ma meno di quanto sia cambiata la preparazione atletica. Direi che e' stata eccome un fattore.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

D.F.Wallace ha scritto: Mah, a me sembra che una racchetta difficile avvantaggi chi si accontenta di tenere la palla in campo, piuttosto che chi cerca una soluzione difficile e vincente! :wink:
una racchetta difficile svantaggia il topspin quindi svantaggia il passante, quindi avvantaggia i volleatori. Ma se Borotra si trova di la le gambe di Djokovic, ci perde anche se Djokovic gioca con una racchetta da ping pong :)
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da D.F.Wallace »

Nickognito ha scritto:
D.F.Wallace ha scritto: Mah, a me sembra che una racchetta difficile avvantaggi chi si accontenta di tenere la palla in campo, piuttosto che chi cerca una soluzione difficile e vincente! :wink:
una racchetta difficile svantaggia il topspin quindi svantaggia il passante, quindi avvantaggia i volleatori. Ma se Borotra si trova di la le gambe di Djokovic, ci perde anche se Djokovic gioca con una racchetta da ping pong :)
Beh secondo me una racchetta difficile non penalizza troppo la precisione, più che altro non permette di tirare forte e in controllo...ma per un passante non serve tanto la potenza ma la precisione.
Teniamo conto che ne risentirebbe anche il colpo di approccio della racchetta "difficile"...ok che per prendere la rete vanno bene anche servizi non troppo veloci però se servi troppo piano sarebbe un po' come fare s&v oggi sulla seconda...ti esponi molto alle pallate di chi risponde.

Che poi non ho idea di come si potrebbe tornare indietro con le racchette...non è che puoi tornare alle racchette dei nonni...anche solo con le racchette di 20 anni fa non so quanto cambierebbe il gioco, secondo me si tirerebbe solamente un po' più piano ma la meccanica dei colpi non cambierebbe molto.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da D.F.Wallace »

Cmq non è facile nel breve capire come sarebbe l'evoluzione a lungo termine di modifiche così importanti... :-?
E intraprendere un cambiamento così netto senza certezze mi sembra abbastanza avventato, quindi una cosa che difficilmente si farà...e i tennisti credo che sarebbero i primi ad essere restii a dei cambiamenti così netti
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

D.F.Wallace ha scritto:
Beh secondo me una racchetta difficile non penalizza troppo la precisione, più che altro non permette di tirare forte e in controllo...ma per un passante non serve tanto la potenza ma la precisione..
per il passante serve il topspin, molto, la precisione del passante deriva dalla traiettoria, per cui serve una palla con una certa rotazione che con le racchette peggiori e' piu' difficile.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da D.F.Wallace »

Nickognito ha scritto:
D.F.Wallace ha scritto:
Beh secondo me una racchetta difficile non penalizza troppo la precisione, più che altro non permette di tirare forte e in controllo...ma per un passante non serve tanto la potenza ma la precisione..
per il passante serve il topspin, molto, la precisione del passante deriva dalla traiettoria, per cui serve una palla con una certa rotazione che con le racchette peggiori e' piu' difficile.
Beh si certo, penalizzato verrebbe penalizzato, non lo discuto, ma non è che con racchette di 20 anni fa non si poteva giocare il topspin eh...secondo me si poteva giocare benissimo ma non spingendo e arrotando come oggi alla nadal...ma appunto in un passante non serve tirare forte. Poi se, causa racchette "difficili", il colpo d'approccio non è molto incisivo e se, causa gambe "moderne", il passatore arriva in anticipo e bene sulla palla, sono dolori per chi va a rete.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

ho capito, ma 20 anni fa mica c' erano le racchette di legno :)
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto: Tieni conto di due cose pero':
1. piu' le racchette sono "difficili" piu' diventa vantaggioso tirare pochi colpi e quindi chi va a rete a chiudere il punto e' avvantaggiato rispetto a chi deve continuamente centrare perfettamente la palla da fondocampo.
2. la preparazione atletica favorisce anche chi gioca di volo. Trovarsi davanti un giocatore alto, robusto e veloce che batte forte e poi e' gia' subito a rete non e' facile. (Anzi, non era facile, con le racchette di oggi lo si passa subito).

Secondo me la migliore preparazione atletica non e' stata un fattore nell'uccidere il serve&volley. La colpa e' principalmente delle racchette.
1. eh? non giocano mica con mazze di 500 chili insaponate, negli anni 20 si tiravano tantissimo colpi senza difficolta, infatti a rete nemmeno si andava mai con le vecchie racchette, o quasi mai . Negli anni 90 si andava a rete certo piu' che negli anni 20.

2. Alti e robusti erano anche negli anni delle racchette di legno, connors e rosewall li passavano lo stesso semplciemente perche' avevao un footwork comparabile con quelli di oggi. Un buon servitore volleatore da top15 degli anni 50 avrebbe perso con qualunque top50 fondocampsta degli anni 50 col footwork e la preparazione di oggi praticamente sempre.

3. stich, sampras, , krajicek, rafter, becker, edberg, mica giocavano con il legno. Ok, da allora i materiali sono ancora cambiati, ma meno di quanto sia cambiata la preparazione atletica. Direi che e' stata eccome un fattore.
Vabbe' non tiriamo in ballo gli anni 20 pero', sono davvero troppo lontani. Non volevo certo dire che un tennista del 1940 batterebbe Nadal se giocassero con le racchette di legno, volevo dire che anche con i metodi di allenamento moderni se la racchetta e' molto difficile diventa vantaggioso andare a rete, e su questo mi sembra siamo abbastanza d'accordo.
Poi adesso non saprei dirti come giocava Borotra, ma dai vecchi filmati del passato, anche negli anni 60 e 70 erano tutti a rete quasi sempre anche sul rosso. :)
Tieni conto che i tennisti che hai citato, piu' o meno miei coetanei, da bambini giocavano con il legno o l'alluminio, comunque con racchette relativamente molto piu' difficili di quelle di oggi, e questo ha portato a sviluppare il loro talento verso il gioco offensivo. Ci fosse oggi un ragazzino che gioca come Edberg, la terza volta che segue a rete la battuta il suo maestro lo prende a racchettate. :-)
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto: se la racchetta e' molto difficile diventa vantaggioso andare a rete, e su questo mi sembra siamo abbastanza d'accordo.
e perche' mai, se non lo era in passato?
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:anche negli anni 60 e 70 erano tutti a rete quasi sempre anche sul rosso. :)
erano anni in cui il big game andava di moda e, per errore tecnico, i giocatori non imparavano i colpi da fondo. Senza contare che a livello pro si giocava quasi solo su superfici velocissime, e anche tra gli amatori per lo piu 'su erba. Ma intendiamoci, Rosewall faceva finale a wimbledon senza seguire a rete il servizio eh, nonostante tutto.

Ma, soprattutto, non capirei il senso di dire negli anni 30 si stava a fondo e negli anni 60 a rete per via delle racchette piu' difficili.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Lyndon79 »

Sono d'accordo che la questione principale e' la "preparazione fisica". Li' e' il grosso del problema.

Per me il punto e' trovare quella combinazione tra materiali, superfici, e atleticita' che permettea un gioco divertente e vario, che permetta un bilanciamento tra attacco e difesa.
E questo e' dannatamente difficile.

Anche la soluzione di allargare il campo non mi convince: anche mantenendo il rettangolo del servizio uguale ad adesso, vedere solo bordate da fondo effettuate da tennisti di 2 metri non e' che mi entusiasmi troppo .. Anzi. Servizio e botta di diritto, sbam, e poco altro

Sui materiali: forse pero' si puo' operare nel senso di favorire la potenza ma diminuendo il controllo. Non credo che sia tecnicamente impossibile. Questo potrebbe essere un minimo miglioramento. Vedere tirare passanti in condizione di equilibrio precario, o recuperi su palle difficili su cui si fa anche un vincente .. e' troppo.

Il punto e' trovare il giusto mix: per questo, i famosi anni 90 (e non solo perche' per molti di noi rappresentano la proustiana esperienza con il tennis) furono un bel periodo: perche' l'evoluzione atletica e dei materiali, piu' superfici diverse e diversificate, riuscirono a garantire (miracolosamente?) quelle condizioni in cui diversi tipi di tennis poterono coesistere.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

Per me e' anche un discorso di preparazione tecnica. Oggi il gioco ideale per vincere, per fare punti e' soldi, e' quello di Federer. Come detto spesso, oggi se vuoi diventare un campione non devi imitare Nadal, e non solo Nole, ma soprattutto un Federer ma giocando il rovescio bimane. Mi si puo' rispondere 'eh, ma poi devi avere il talento di Federer. Ok, ma anche se provi a giocare come Djokovic, poi mica diventi come lui, eh, ce n' e' uno , o due, cosi'.

Lasciando stare gli anni 20, negli anni 60 e' emerso chi aveva una preparazione fisica migliore, e chi veniva tecnicamente allenato a un tennis completo. dalla fine degli anni 70 a Federer, piu' o meno, e tarraioli e bolletteriani a parte, quasi tutti venivano allenati in modo completo. Soprattutto i migliori. Non sapere giocare la volee significava giocaarla come Lendl e Wilander, cioe' molto bene. Oggi non lo si fa, come non lo si faceva negli anni 50 e 60. Se e' vero che oggi la completezza tecnica serve meno di allora, e i metodi di allenamento che la ignorano sono meno insensati oggi di allora, e che oggi e' discutibile il potersi permettere un allenamento del genere penalizzando altri aspetti del gioco, e' sicuramente vero che qualcosa in quel senso puo' essere fatto, nel rendere conveniente un allenamento verso il gioco completo.

La differenziazione delle superfici potrebbe aiutare, ma questo passa anche attraverso la riduzione del potere dei giocatori. Tutti i problemi secondo me non possono essere risolti senza che i tornei e la classifica smettano di essere gestiti dall' atp e passino a un altro gruppo.

Poi e' difficile non considerare quello che per me e' il principale problema del tennis di oggi, cioe' la durata delle partite. Lo e' televisivamente, ma non solo. I rischi di soluzioni peggiori del male ci sono (uscita in questi giorni la notizia che Ecclestone stava comprando la gestione del tour imponendo match a tempo che durassero poco piu' di un' ora), ma e' qualcosa di cui tenere conto.

L' altro aspetto e' il favorire un' espansione del tennis che adesso si e' quasi ridotto ad essere un passatempo europeo. Un intervento favorendo tornei in america e asia ci vorrebbe, ma ovviamente poi la cosa fondamentale e' che escano giocatori da quei paesi, e dall' australia.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da NNick87 »

Non capisco onestamente come i nuovi materiali possano sfavorire il gioco di volo. Sicuramente non lo sfavoriscono direttamente, nel senso che giocare una volè con le racchette di oggi (quello più orientate al gioco di volo) credo sia 2000 volte più facile che giocarne una con le racchette di legno o con una ProStaf con piatto di 85 di inizio anni 90. Indirettamente può avere una sua logica, nel senso che i nuovi materiali migliorano passanti e colpi da fondo in generale, che ti permettono con più facilità di tenere lontano l'avversario con topspin esasperati costringendolo ad attaccare da più lontano. Però son vantaggi che valgono per entrambi, le nuove racchette permettono di rimandare la palla di la anche se la impatti a 5 cm dal telaio, ma questo vale sia per i colpi da fondo che per le volè, questo è indiscutibile. :D

Per me balby, non ricordo in che topic, centrò il punto. Il problema è che oggi non si insegna più a giocare "come Haas". Il trade off è tra fare risultati presto giocando un tennis standard o fare risultati dopo (con il rischio di perdersi nel tempo) giocando un tennis più brillante. Perchè che un tennis brillante paghi, oggi, lo dimostra Haas. E attenzione si parla di un giocatore che se non sbaglio quando era giovane era considerato uno sparapalle, dal tennis costruito e pure bruttino. Non un giocatore dalla mano fatata come sembra oggi. Siam sicuri sia solo perché si differenzia dalla massa e non ad esempio perché i nuovi materiali riescono ad avvantaggiare uno dei pochi giocatori che sa giocare le volè in maniera tecnicamente corretta?
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da uglygeek »

NNick87 ha scritto:Non capisco onestamente come i nuovi materiali possano sfavorire il gioco di volo. Sicuramente non lo sfavoriscono direttamente, nel senso che giocare una volè con le racchette di oggi (quello più orientate al gioco di volo) credo sia 2000 volte più facile che giocarne una con le racchette di legno o con una ProStaf con piatto di 85 di inizio anni 90. Indirettamente può avere una sua logica, nel senso che i nuovi materiali migliorano passanti e colpi da fondo in generale, che ti permettono con più facilità di tenere lontano l'avversario con topspin esasperati costringendolo ad attaccare da più lontano. Però son vantaggi che valgono per entrambi, le nuove racchette permettono di rimandare la palla di la anche se la impatti a 5 cm dal telaio, ma questo vale sia per i colpi da fondo che per le volè, questo è indiscutibile. :D

Per me balby, non ricordo in che topic, centrò il punto. Il problema è che oggi non si insegna più a giocare "come Haas". Il trade off è tra fare risultati presto giocando un tennis standard o fare risultati dopo (con il rischio di perdersi nel tempo) giocando un tennis più brillante. Perchè che un tennis brillante paghi, oggi, lo dimostra Haas. E attenzione si parla di un giocatore che se non sbaglio quando era giovane era considerato uno sparapalle, dal tennis costruito e pure bruttino. Non un giocatore dalla mano fatata come sembra oggi. Siam sicuri sia solo perché si differenzia dalla massa e non ad esempio perché i nuovi materiali riescono ad avvantaggiare uno dei pochi giocatori che sa giocare le volè in maniera tecnicamente corretta?
No, non credo. E' verosimile che le nuove racchette facilitino anche i colpi di volo, ma i vantaggi sono minimi. Al contrario, per cominciare con le nuove racchette si tira piu' forte, e quindi c'e' anche meno tempo per seguire a rete il servizio. Poi gli scambi serrati inchiodano i giocatori a fondocampo, e' piu' difficile spezzare uno scambio con una discesa a rete. Soprattutto, e' molto piu' facile tirare passanti veloci vicino alle righe, quindi chi si avventura a rete deve andarci con l'elmetto.

Poi tu puoi dire che a rete con le nuove racchette si tengono meglio in campo palle scentrate, ma non mi sembra che questo fosse un gran problema nemmeno prima, una volta a rete non devi per forza tirare vicino alle righe, quindi no, l'evoluzione dei materiali ha davvero un forte impatto sull'evoluzione della tecnica di gioco.

Sara' anche vero che i giovani tennisti oggi sono impostati in modo un po' incompleto, sarebbe possibile variare di piu' il gioco. (Ma anche la completezza ha un costo rispetto alla specializzazione, bisogna vedere se conviene). Ma intanto se guardi com'e' cambiato il gioco a Wimbledon ti accorgi che quando Federer lo vinse la prima volta seguiva a rete quasi il 100% delle battute, e quando lo vinse l'ultima volta non veniva a rete quasi mai. Federer gioca meglio di Haas, se permetti, e non e' un cretino: se non va piu' a rete nemmeno sull'erba una ragione ci sara'.

Arrivare a dire che i nuovi materiali riescono ad avvantaggiare chi va a rete e' davvero un'enormita', scusa. Bisognerebbe mettere da parte il tifo quando si discute di questioni "tecniche".
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

si beh, va anche detto che Federer ha il miglior dritto della storia, un rovescio migliore della sua volee, e, al suo meglio, uno dei gicoatori che si muoveva meglio da fondo nella storia., senza nemmeno stancarsi.

Non era un cretino, nel 2005, ma forse era un cretino quando seguiva sempre il servizio a rete su erba :)

Federer ha smesso di andarci per cambiamento tattico, non per cambiamenti di superficie e racchette, e dubito che avrebbe effettuato questo cambiamento se avesse avuto la volee migliore del dritto., o avesse avuto il fisico di Berdych, per dire.

Poi mi pare che abbia giocato piu' volee nel 2012 che nel 2003, o siamo li'
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da NNick87 »

uglygeek ha scritto:
NNick87 ha scritto:Non capisco onestamente come i nuovi materiali possano sfavorire il gioco di volo. Sicuramente non lo sfavoriscono direttamente, nel senso che giocare una volè con le racchette di oggi (quello più orientate al gioco di volo) credo sia 2000 volte più facile che giocarne una con le racchette di legno o con una ProStaf con piatto di 85 di inizio anni 90. Indirettamente può avere una sua logica, nel senso che i nuovi materiali migliorano passanti e colpi da fondo in generale, che ti permettono con più facilità di tenere lontano l'avversario con topspin esasperati costringendolo ad attaccare da più lontano. Però son vantaggi che valgono per entrambi, le nuove racchette permettono di rimandare la palla di la anche se la impatti a 5 cm dal telaio, ma questo vale sia per i colpi da fondo che per le volè, questo è indiscutibile. :D

Per me balby, non ricordo in che topic, centrò il punto. Il problema è che oggi non si insegna più a giocare "come Haas". Il trade off è tra fare risultati presto giocando un tennis standard o fare risultati dopo (con il rischio di perdersi nel tempo) giocando un tennis più brillante. Perchè che un tennis brillante paghi, oggi, lo dimostra Haas. E attenzione si parla di un giocatore che se non sbaglio quando era giovane era considerato uno sparapalle, dal tennis costruito e pure bruttino. Non un giocatore dalla mano fatata come sembra oggi. Siam sicuri sia solo perché si differenzia dalla massa e non ad esempio perché i nuovi materiali riescono ad avvantaggiare uno dei pochi giocatori che sa giocare le volè in maniera tecnicamente corretta?
No, non credo. E' verosimile che le nuove racchette facilitino anche i colpi di volo, ma i vantaggi sono minimi. Al contrario, per cominciare con le nuove racchette si tira piu' forte, e quindi c'e' anche meno tempo per seguire a rete il servizio. Poi gli scambi serrati inchiodano i giocatori a fondocampo, e' piu' difficile spezzare uno scambio con una discesa a rete. Soprattutto, e' molto piu' facile tirare passanti veloci vicino alle righe, quindi chi si avventura a rete deve andarci con l'elmetto.

Poi tu puoi dire che a rete con le nuove racchette si tengono meglio in campo palle scentrate, ma non mi sembra che questo fosse un gran problema nemmeno prima, una volta a rete non devi per forza tirare vicino alle righe, quindi no, l'evoluzione dei materiali ha davvero un forte impatto sull'evoluzione della tecnica di gioco.

Sara' anche vero che i giovani tennisti oggi sono impostati in modo un po' incompleto, sarebbe possibile variare di piu' il gioco. (Ma anche la completezza ha un costo rispetto alla specializzazione, bisogna vedere se conviene). Ma intanto se guardi com'e' cambiato il gioco a Wimbledon ti accorgi che quando Federer lo vinse la prima volta seguiva a rete quasi il 100% delle battute, e quando lo vinse l'ultima volta non veniva a rete quasi mai. Federer gioca meglio di Haas, se permetti, e non e' un cretino: se non va piu' a rete nemmeno sull'erba una ragione ci sara'.

Arrivare a dire che i nuovi materiali riescono ad avvantaggiare chi va a rete e' davvero un'enormita', scusa. Bisognerebbe mettere da parte il tifo quando si discute di questioni "tecniche".
Il tifo? Ma che stai dicendo? :o :o

Io ho detto che i nuovi materiali avvantaggiano l'esecuzione tecnica della volè, non chi va a rete. E i vantaggi sono tutto tranne che minimi. Se poi la volè non la sai giocare è un altro problema.

Il fatto che Federer rispetto a qualche anno fa a Wimbledon non vada più a rete non ti fa passare per la testa che la superficie c'entri qualcosa? No sono i materiali, ok... :-? :roll:

Su una cosa concordo: sul fatto che "chi si avventura a rete" viene passato. Oggi tutti si avventurano a rete e pochi invece ci sanno andare. Tra l'altro questa cosa dei passanti per me è una vaccata, vi fate influenzare dal fatto che in alcuni match su 7 discese a rete (casomai eseguite male) in 4-5 occasioni un giocatore viene passato. Sono dati scarsi per trarre conclusioni, vediamo se su 70 discese a rete un giocatore di volo viene passato 50. Mai casomai 30 o 25, ma 50 mai, le percentuali sarebbero molto più alte.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da fabio86 »

Il fatto che il dritto di Nadal viaggi in media venti chilometri più forte del dritto di Sampras, dati usciti in questi giorni, è la dimostrazione palese di come oggi si tiri più forte e sia più difficile e ci sia meno tempo per prendere la rete.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da D.F.Wallace »

fabio86 ha scritto:Il fatto che il dritto di Nadal viaggi in media venti chilometri più forte del dritto di Sampras, dati usciti in questi giorni, è la dimostrazione palese di come oggi si tiri più forte e sia più difficile e ci sia meno tempo per prendere la rete.
Si però se rallenti il dritto del "difensore" Nadal, rallenti anche il dritto dell' "attaccante" che cerca il vincente o cmq un colpo robusto per prendere la rete...è difficile dire quale sarebbero i cambiamenti.

Io ad attaccare un djokovic/nadal/murray con una palletta senza peso avrei paura anche se a quei 3 gli dai la racchetta di Edberg o Lendl! :)
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da fabio86 »

Il punto è che non solo viaggia più veloce, viaggia più veloce con il doppio dello spin, quindi palle carichissime di effetto che rendono difficilissimo attaccare e, dopo, difendere la rete.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

fabio86 ha scritto:Il fatto che il dritto di Nadal viaggi in media venti chilometri più forte del dritto di Sampras, dati usciti in questi giorni, è la dimostrazione palese di come oggi si tiri più forte e sia più difficile e ci sia meno tempo per prendere la rete.
meno tempo? che c' entra? La palla di Nadal va piu' veloce ma arriva dopo piu' tempo, perche' adesso ci vorrebbe meno tempo? E poi perche' dovresti prendere la rete sul dritto di Sampras? :)
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

fabio86 ha scritto:Il punto è che non solo viaggia più veloce, viaggia più veloce con il doppio dello spin, quindi palle carichissime di effetto che rendono difficilissimo attaccare e, dopo, difendere la rete.
anche qui, il topspin aiuta enormemente il passante rispetto a un colpo quasi piatto, ma non e' che un topspin esasperato serve di piu' nel passante di un top spin normale. Serve di piu' per tenere uno a fondo con una palla piu' carica e piu' sicura, ma nel passante no, anzi, Un Djokovic che usa molto meno spin di nadal passa meglio, mica peggio, e la palla arriva prima. Anche Agassi passava meglio di quanto faccia Nadal adesso. Nadal passa molto bene, eh, anche lui, ma l' efficacia di un passante non e' proporzionale allo spin.

Le racchette nuove aiutano, ma quel che aiuta veramente e' essere piazzato bene al momento del passante. Se metti uno a rete e uno che e' perfettamente piazzato per colpire da fondo, quello da fondo vince il punto oggi, come 10, come 20, come 40, come 60 , come 80 anni fa.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da BackhandWinner »

Nickognito ha scritto:
fabio86 ha scritto:Il punto è che non solo viaggia più veloce, viaggia più veloce con il doppio dello spin, quindi palle carichissime di effetto che rendono difficilissimo attaccare e, dopo, difendere la rete.
anche qui, il topspin aiuta enormemente il passante rispetto a un colpo quasi piatto, ma non e' che un topspin esasperato serve di piu' nel passante di un top spin normale. Serve di piu' per tenere uno a fondo con una palla piu' carica e piu' sicura, ma nel passante no, anzi, Un Djokovic che usa molto meno spin di nadal passa meglio, mica peggio, e la palla arriva prima.
Falso.
Lo spin esasperato rende la palla molto, ma molto, meno gestibile a rete. E' la vera grande difficoltà, molto più della velocità.
In più lo spin tende a far cadere la palla dopo che ha superato la rete: palla calante...
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

BackhandWinner ha scritto:
Falso.
Lo spin esasperato rende la palla molto, ma molto, meno gestibile a rete. E' la vera grande difficoltà, molto più della velocità.
In più lo spin tende a far cadere la palla dopo che ha superato la rete: palla calante...
infatti basta vedere quanto spin hanno i colpi dei buoni passatori :)

Immaginando una rotazione tendente all' infinito, la palla sarebbe molto meno gestibile, ma il giocatore a rete avrebbe due minuti per sapere dove va e prepararsi, quindi mi sembra evidente che l' efficacia di un passante non e' proporzionale allo spin. E gli esempi di Djokovic, Agassi, il dritto di Lendl, stanno tutti li a dimostrarlo, sono giocatori che non usavano uno spin esasperato. Il dritto di Muster era fantastico e aveva un grande spin, ma passava male. Bruguera aveva un dritto con spin esasperato e passava meglio di rovescio che aveva meno spin. Djokovic passa meglio di Nadal e da fondo ha un dritto peggiore. Poi intendiamoci, il dritto di Nadal e' fantastico, mica solo per lo spin, per tutto, quindi anche il passante e' ottimo, ma lo sarebbe anche con un po' di spin di meno.

Lo spin rispetto a un colpo quasi piatto e' fondamentale per il passante per i modici che dici tu. Al livello di Backhandwinner lo spin e' decisivo :) A livello di Mahut, per dire, avere il doppio dello spin non fa avere a Nadal un passante migliore di quello di Djokovic. Magari aiuta in casi particolari, ad esempio se sei totalmente fuori dal campo. In quel caso anche un passante che arriva prima, arriva troppo tardi, e quindi tanto vale che arrivi un po' dopo ma carico di spin. Da due metri fuori dal campo prendo il passante di Nadal , mica di Agassi. Ma la palla colpita alla Agassi non solo arriva prima di quella di Nadal , ma viene anche colpita prima, se Agassi avesse impartito uno spin alla bruguera avrebbe passato molto peggio. Ma poi nemmeno e' proprio questione di peggio, e' questione di 'non meglio'
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da paoolino »

Lyndon79 ha scritto: Anche la soluzione di allargare il campo non mi convince
Se lo si fa con l'idea di vedere più gioco a rete, non convince neanche me: voglio vedere come l'attaccante copre la rete.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:
Falso.
Lo spin esasperato rende la palla molto, ma molto, meno gestibile a rete. E' la vera grande difficoltà, molto più della velocità.
In più lo spin tende a far cadere la palla dopo che ha superato la rete: palla calante...
infatti basta vedere quanto spin hanno i colpi dei buoni passatori :)
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da Nickognito »

paoolino ha scritto:
Lyndon79 ha scritto: Anche la soluzione di allargare il campo non mi convince
Se lo si fa con l'idea di vedere più gioco a rete, non convince neanche me: voglio vedere come l'attaccante copre la rete.

infatti la mia idea e' il ritorno del campo a clessidra :)
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da paoolino »

Nickognito ha scritto:
paoolino ha scritto:
Lyndon79 ha scritto: Anche la soluzione di allargare il campo non mi convince
Se lo si fa con l'idea di vedere più gioco a rete, non convince neanche me: voglio vedere come l'attaccante copre la rete.

infatti la mia idea e' il ritorno del campo a clessidra :)
No, io penso che dovrebbe essere ad esagono. Due metà campo a trapezio isoscele con la base maggiore dal lato della rete (con l'attuale larghezza) e la base minore a fondo campo più stretta.
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Re: Se il tennis di oggi non piace

Messaggio da BackhandWinner »

Nickognito ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:
Falso.
Lo spin esasperato rende la palla molto, ma molto, meno gestibile a rete. E' la vera grande difficoltà, molto più della velocità.
In più lo spin tende a far cadere la palla dopo che ha superato la rete: palla calante...
infatti basta vedere quanto spin hanno i colpi dei buoni passatori :)

Immaginando una rotazione tendente all' infinito, la palla sarebbe molto meno gestibile, ma il giocatore a rete avrebbe due minuti per sapere dove va e prepararsi, quindi mi sembra evidente che l' efficacia di un passante non e' proporzionale allo spin. E gli esempi di Djokovic, Agassi, il dritto di Lendl, stanno tutti li a dimostrarlo, sono giocatori che non usavano uno spin esasperato. Il dritto di Muster era fantastico e aveva un grande spin, ma passava male. Bruguera aveva un dritto con spin esasperato e passava meglio di rovescio che aveva meno spin. Djokovic passa meglio di Nadal e da fondo ha un dritto peggiore. Poi intendiamoci, il dritto di Nadal e' fantastico, mica solo per lo spin, per tutto, quindi anche il passante e' ottimo, ma lo sarebbe anche con un po' di spin di meno.

Lo spin rispetto a un colpo quasi piatto e' fondamentale per il passante per i modici che dici tu. Al livello di Backhandwinner lo spin e' decisivo :) A livello di Mahut, per dire, avere il doppio dello spin non fa avere a Nadal un passante migliore di quello di Djokovic. Magari aiuta in casi particolari, ad esempio se sei totalmente fuori dal campo. In quel caso anche un passante che arriva prima, arriva troppo tardi, e quindi tanto vale che arrivi un po' dopo ma carico di spin. Da due metri fuori dal campo prendo il passante di Nadal , mica di Agassi. Ma la palla colpita alla Agassi non solo arriva prima di quella di Nadal , ma viene anche colpita prima, se Agassi avesse impartito uno spin alla bruguera avrebbe passato molto peggio. Ma poi nemmeno e' proprio questione di peggio, e' questione di 'non meglio'
Non dimostra assolutamente nulla. A spiegare quella evidenza ci sono altre mille variabili: quella più macroscopica è la variabile temporale: cosa c'entrano Agassi e Lendl con Nadal? :)
L'idea che dipenda dal livello invece è plausibile: secondo me non è così. La difficoltà di giocare un colpo al volo su una palla con topspin è strutturale: resta più o meno costante all'aumentare del livello tecnico e della velocità di gioco. La volée è un colpo 'difensivo', essenzialmente di opposizione (movimento brevissimo e secco) che perciò è determinato, nel risultato, in modo più rilevante (rispetto a un colpo da fondo) dalla natura del colpo avversario da gestire.
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