I Giovani Giapponesi ed il Sesso

[chiaky]

.gente che non è nemmeno capace di capire che in Giappone, in casa di altri (e propria) bisogna togliersi le scarpe prima di entrare, .

come in Iran, o in Repubblica Ceca, o in Polonia, con gli italiani che lo fanno e si adattano benissimo, ma evidentemente quelli che scelgono di andare in Giappone son tutti cafoni, boh

Ma no, quello delle scarpe era solo un esempio. Il problema del Giappone per noi è che le regole sono migliaia. Non è solo la questione delle scarpe. E' che se sali su un autobus ci sono determinate regole, se sali sul treno altre, se vai al supermercato altre ancora, se entri in un negozio eccetera eccetera...alla fine l'italiano (ma lo straniero in generale io credo..) sclera. Infatti come dico sempre, il Giappone è un paese a misura di Giapponese, se uno vuole andarci a vivere deve entrare al 200 per cento in quella cultura, e non è facile.
Anche perché il concetto di educazione-gentilezza-rispetto è esasperato al massimo, così come il concetto di organizzazione-ordine-ricerca della perfezione.

[chiaky]

Piccolo esempio.
Amica giapponese giovane, quindi molto plasmabile, che vive in Italia da 3 anni. Un sacco di amiche italiane, studia restauro e lavora in un pub. Ok.
Anno scorso è dovuta tornare in Giappone per 6 mesi per problemi di Visto e ha quindi deciso di lavorare qualche mese in un ristorante in Giappone.
Quando è tornata in Italia mi ha raccontato che non ce la faceva più. Si dimenticava di fare l'inchino alla gente che entrava e di sorridere ai clienti (qui in Italia spesso è già molto che non ti mandano a cagher quando entri in un negozio o in qualche locale...soprattutto a Firenze) e veniva giornalmente redarguita dal capo che era incredulo di questo comportamento.
Ora, se è difficile riabituarsi per una Giapponese che viveva fuori da anni, figuriamoci per uno straniero.

[_Kafelnikov_]

anchio quando incontro gente nuova, tendo a fare quelle domnde.
devo abituarmi a non farle sopratutto quella del lavoro. penso sia una cosa stupida. identificarsi col lavoro.

leggendo le descrizioni di chaki, non mi troverei bene in giappone. troppi vincoli, nelle attidutidini.
cmq non passo mai con il semaforo rosso. alle mie velocità abituali sarebbe troppo inopportuno.
nel senso.. si può vivere con rispetto anche senza fare gli inchini.
ed io credo che l'ultima testimonianza della ragazza giapponese, sia un chiaro segnale, che la cultura giapponese su alcune cose sia un po esagerata.

[chiaky]

anchio quando incontro gente nuova, tendo a fare quelle domnde.
devo abituarmi a non farle sopratutto quella del lavoro. penso sia una cosa stupida. identificarsi col lavoro.

leggendo le descrizioni di chaki, non mi troverei bene in giappone. troppi vincoli, nelle attidutidini.
cmq non passo mai con il semaforo rosso. alle mie velocità abituali sarebbe troppo inopportuno.
nel senso.. si può vivere con rispetto anche senza fare gli inchini.
ed io credo che l'ultima testimonianza della ragazza giapponese, sia un chiaro segnale, che la cultura giapponese su alcune cose sia un po esagerata.

Indubbiamente lo è per la nostra mentalità.
Ancora adesso mi trovo in imbarazzo quando entrando in un negozio mi salutano in 12 commesse tutte insieme sorridendo, magari inchinandosi, e mi risalutano ogni volta che ripasso davanti.
Però a pensarci bene anche i musi che trovo nei negozi, alle poste, nei bar in Italia, con gente che nemmeno ti caca e invece di servirti magari chiacchiera con i colleghi di cosa preparare per cena (cosa che succede regolarmente alle poste di Firenze, per dire) non sono piacevoli.

Secondo me una bella via di mezzo tra il Giappone e l'Italia sarebbe una bella cosa...

[_Kafelnikov_]

Secondo me una bella via di mezzo tra il Giappone e l'Italia sarebbe una bella cosa...

anchio penso cosi.
cmq tra il non rispetto e le regole rigide preferisco le regole rigide.

[Johnny Rex]

Alla StarAce (forumista, non tennista): le donne non chiedono se 6 fidanzato perché non gliene frega nulla, se gli interessi vogliono trombarti sia che tu sia single, fidanzato,padre di 6 bambini o nonno felice. Agli uomini importa perché la parola "compagno" o "fidanzato" ha subito un effetto smorzacandela che rende inutile proseguire il discorso (quantomeno, non proseguirlo verso certi binari e certe finalità ).

F.F.

[babaoriley]

E' comunque una domanda che fanno molto più spesso le donne (accasate) alle altre donne per inquadrare la persona in questione (è accasata come me=abbiamo qualcosa in comune / non è accasata=sfigata, io ce l'ho fatta e tu no).

[babaoriley]

Sugli asiatici e il sesso:

Mi sono appena ricordata di un mio compagno di università coreano, eccellente disegnatore e riservatissimo come molti asiatici.
Aveva però una strana passione, disegnava (in maniera estremamente realistica) membri maschili, sembravano fotografie e li mostrava tranquillamente a noi fra una lezione e l'altra.
Non ho mai capito se soffrisse di invidia del pene o se fosse gay, comunque persona piacevolissima (oltre che probabilmente un genio).

[alcol]

sì bè la curiosità femminile si basa anche sulla gelosia e la possibilità che il proprio uomo cada nelle grinfie di una single arrapata

peraltro (perdonami baba, s'ha da dire ) come si imputtaniscono le donne over 30 rimaste "single non per scelta" è tanta roba

[babaoriley]

ahahah, ma no mica mi offendo, io poi sono una zitella sulla via del nirvana.
A dire la verità non conosco molte over 30 single "imputtanite", anzi forse un paio ma non sono mie amiche.

[alessandro]

l'Italia, sessocentrica, ha l analita' piu' bassa al mondo. .

E che palle, sono anni che metto gli spazi a caso e ancora ci si sorprende

Era evidentemente: l'Italia, sessocentrica, ha la natalità piu' bassa al mondo. .

[chiaky]

l'Italia, sessocentrica, ha l analita' piu' bassa al mondo. .

E che palle, sono anni che metto gli spazi a caso e ancora ci si sorprende

Era evidentemente: l'Italia, sessocentrica, ha la natalità piu' bassa al mondo. .

Dai però era una gaffe stupenda.

Vi consiglio un manuale:

http://www.piccin.it/libri/9788829908769/

[uglygeek]

Sempre interessante leggere le storie del Giappone di chiaky. Mi chiedo se il relativo disinteresse per il sesso sia inversamente proporzionale alla liberta' di costumi.
Noi maschi italiani ad esempio veniamo da secoli di atavica fame , secoli in cui i giovani potevano vedere le ragazze soltanto a messa in chiesa, o quasi, in cui il sesso fuori dal matrimonio era se non impossibile comunque ben problematico. Credo che sia per questo che ne parliamo cosi' tanto.
Com'e' invece la situazione in Giappone in questo senso, e com'era in passato? A parte lo scarso interesse, quanto sono liberi i costumi sessuali?

[Johnny Rex]

Oddio, occidente sessocentrico...molto più a parole che a fatti, a mio avviso.

F.F.

[Nickognito]

Sempre interessante leggere le storie del Giappone di chiaky. Mi chiedo se il relativo disinteresse per il sesso sia inversamente proporzionale alla liberta' di costumi.

beh, per me no. L' ossessione si, ma l' atto sessuale proprio no. Basta vivere qui , insomma

[chiaky]

Sempre interessante leggere le storie del Giappone di chiaky. Mi chiedo se il relativo disinteresse per il sesso sia inversamente proporzionale alla liberta' di costumi.
Noi maschi italiani ad esempio veniamo da secoli di atavica fame , secoli in cui i giovani potevano vedere le ragazze soltanto a messa in chiesa, o quasi, in cui il sesso fuori dal matrimonio era se non impossibile comunque ben problematico. Credo che sia per questo che ne parliamo cosi' tanto.
Com'e' invece la situazione in Giappone in questo senso, e com'era in passato? A parte lo scarso interesse, quanto sono liberi i costumi sessuali?

Guarda, sul sesso sono sempre stati abbastanza privi di condizionamenti. Innanzitutto la loro religione non pone divieti morali e cose del genere, i costumi sono liberi nel senso che ognuno fa quello che vuole da questo punto di vista. Si, forse è proprio per questo che non hanno bisogno di parlarne.
In Italia siamo stati storicamente frustrati sessualmente, direi soprattutto che avendo il Vaticano in casa siamo condizionati più di qualunque altro paese dalla morale cattolica e dalle relative paturnie. Diciamo che siamo un popolo sessualmente "maleducato"...siamo come i bambini che dicono "cacca" per trasgredire.

[Nickognito]

avendo il Vaticano in casa siamo condizionati più di qualunque altro paese dalla morale cattolica e dalle relative paturnie.

si vede che non sei stato in Polonia, eh

[chiaky]

Per chi volesse approfondire la cultura giapponese e anche,storicamente, il rapporto col sesso e con gli stranieri, consiglio di leggere Shogun:

http://it.wikipedia.org/wiki/Sh%C5%8Dgun_(romanzo)

Romanzo bellissimo.

[Nickognito]

romanzo che mi ha regalato peraltro Johnny Rex anni orsono , bello, si

[Johnny Rex]

James Clavell che diresse anche un bel film con Michael Caine ed Omar Sharif (nel ruolo di un tedesco ) intitolato l'Ultima Valle, e ambientato durante la guerra dei 30 anni.

Sui condizionamenti morali ho sempre creduto molto relativamente. Più semplicemente prima si aveva bisogno di figli per motivi economici, di sussistenza, quado questo bisogno viene meno inevitabile cali anche la filiazione, interessante notare come pare sulla scia della "primavera" araba anche nei paesi del Maghreb si cominci a registrare un calo della natalità.

F.F.

[Albornoz]

Più semplicemente prima si aveva bisogno di figli per motivi economici, di sussistenza, quado questo bisogno viene meno inevitabile cali anche la filiazione,

F.F.

Cioè la popolazione mondiale non cala perché in generale i figli servono alla sussistenza?

[_Kafelnikov_]

Più semplicemente prima si aveva bisogno di figli per motivi economici, di sussistenza, quado questo bisogno viene meno inevitabile cali anche la filiazione,

F.F.

Cioè la popolazione mondiale non cala perché in generale i figli servono alla sussistenza?

ci sono tanti motivi per cui la popolazione mondiale non cala, ma dieri aumenta.
anche se non siamo per dire... pochi.

cmq sia, fare figli è indispensabile a livello di sussistenza..
è sempre meglio farne di piu che di meno, in quanto tantissime figure, vivono grazie alla presenza massiccia di nuovi arrivi.

l'esempio piu banale è il pensionato, che non avrebbe la pensione senza le nuove leve.
ma è solo l'ago dell'iceber.

[Nickognito]

l'esempio piu banale è il pensionato, che non avrebbe la pensione senza le nuove leve..

vabbe', ci sarebbero sistemi alternativi. Il pensionato e' uno obbligato a rilasciar contributi per anni a un istituto non scelto da lui, non uno a cui i giovani fanno beneficienza. Lo stato obbliga il pensionato a fare questo e in cambio gli da' la pensione. Senza giovani lo stato comunque deve dare la pensione mantenendo l' impegno che lui stesso ha deciso, i soldi lo stato mica per forza li deve prendere dalle nuove leve.

[_Kafelnikov_]

l'esempio piu banale è il pensionato, che non avrebbe la pensione senza le nuove leve..

vabbe', ci sarebbero sistemi alternativi. Il pensionato e' uno obbligato a rilasciar contributi per anni a un istituto non scelto da lui, non uno a cui i giovani fanno beneficienza. Lo stato obbliga il pensionato a fare questo e in cambio gli da' la pensione. Senza giovani lo stato comunque deve dare la pensione mantenendo l' impegno che lui stesso ha deciso, i soldi lo stato mica per forza li deve prendere dalle nuove leve.

sono d'accordo però nella realtà non cè nessun accumulo credo. è solo una serie di accordi e convenzioni.
inoltre se non cè la gioventù che produce, con i soldi non ci feresti nulla.

quindi bisogna stare proprio attenti eh.. non si deve esagerare ne da una parte ne dall'altra.
l'equilibrio è fondamentale.
ma poi in generale nessuna cosa è possibile senza determinti lievelli di ricambio..
ed il concetto di sopravvivenza oggi è molto cambiato. per molti avere un cellulare è sopravvivenza. per esempio.
la vita cosi complicata richiede determinate regole.
fare figli è la principale.

[Albornoz]

ma è solo l'ago dell'iceber.

Intendevi dire la punta della bilanci, o l'ago nel pagliai?

[Pindaro]

ma è solo l'ago dell'iceber.

Intendevi dire la punta della bilanci, o l'ago nel pagliai?

La cruna nell'occhio.

[orangeman]

Parliamo di cose serie. Dei videi sulle japan nurse che mi dici? (non lo voglio sapere io ma un mio amico)

[Nickognito]

inoltre se non cè la gioventù che produce, con i soldi non ci feresti nulla.
.

e perche', basta far lavorare stranieri, o non giovani. Il problema si potrebbe porre se ci fosse lavoro per tutti, ma i pensionati non fossero in grado di lavorare. Per lo piu', sono in grado, ma siccome tanto gia i giovani son disoccupati, e' assurdo far lavorare i vecchi.

[alessandro]

in realta', quelli che sono andati in pensione sino ad oggi, hanno versato meno di quanto riceveranno in edia, in quanto l apensioene e' calcolata sugli ultimi anni di stipendio e non sul versato.

quindi per far reggere il sistema, i giovani dovranno lavorare molto, versare molto e da vecchi, molto vecchi, quando andranno inpensione avranno le briciole.

come possa fare uno stato in forte deficit e con un debito pazzesco, a mantenere una popolazione fatta di soli pensionati, non ne ho idea.

i ragazzi, e gli immirati sono necessari, osse anch eper lavorare uno per l'altro e pagarci sopra le tasse.

[Rosewall]

Il pensionato e' uno obbligato a rilasciar contributi per anni a un istituto non scelto da lui, non uno a cui i giovani fanno beneficienza. Lo stato obbliga il pensionato a fare questo e in cambio gli da' la pensione. Senza giovani lo stato comunque deve dare la pensione mantenendo l' impegno che lui stesso ha deciso, i soldi lo stato mica per forza li deve prendere dalle nuove leve.

[tuborovescio]

Sì, sui pensionati Nick è un po', come dire, poco obiettivo

[Johnny Rex]

Più semplicemente prima si aveva bisogno di figli per motivi economici, di sussistenza, quado questo bisogno viene meno inevitabile cali anche la filiazione,

F.F.

Cioè la popolazione mondiale non cala perché in generale i figli servono alla sussistenza?

Al Cairo penso c'entri anche l'islamismo
In ampie zone del Mondo uno dei fattori,sì.
Sbagli(er)o, ma adesso un figlio spesso è percepito prima di tutt (ehm,l'amore e altre cose ) come un costo, un vincolo, insomma un peso .

per curiosità, stime sulla crescita demografica storica degli USA?

F.F.

[alessandro]

credo ci sia un arelazione tra aspettativa di vita e numero di figli.

poi c'e' differenza tra societa' contedino-industriali e societa' terziarie avanzate.
nelle prim eun figlio diventa in fretta un sostegno, braccia per i campi o uno stipendio ch eentr ain famiglia.
nell esocieta' avanzate e' un costo, se va bene sino ai 25-30 anni, se va male anche dopo.

( x nick: si parla in generale, lo so che ci sono d anoi quelli che a 15 anni vanno a lavorare in miniera mantenendo la famiglia )

a occhio il tasso di natalita' e' inversament proporzionale all'aspettativa di vita e al reddito procapite.
http://www.indexmundi.com/map/?v=25&l=it

il tasso va dai 50 nascituri per 1000 abitanti del niger ai 7 del principato di monaco,
gli stati avanzati stanno dal 14 in giu'.

unici stati avanzati con tassi sopra il 14 ( 19 ) sono Israele e sudafrica, credo per israele incida la componente araba e un acerta tradizione religiosa, per il sudafrica, credo ci sia ancora grandi differenze tra diverse popolazioni.

poi e' difficile capire la relazione piu' stretta, visto che mortalita', basso reddito, bassi livelli di educazione, bassi livelli di educazione sessuale, societa' poco sviluppate, spesso sono fattori ch ecoincidono.

[Nickognito]

per me e' una questione culturale. Le societa' ricche sono conservative, meno aperte alla vita in generale, piu' timorosa del cambiamento , della morte, di tutto. Piu' prudenti in generale. Non si tratta solo di educazione sessuale, nel senso di usare il preservativo, ma di prudenza in generale , 'come li manterrai? Ti daranno fastidio? sei pronto per fare il genitore? ti rovinano la gioventu'! Non ti diverti piu'! E' una responsabilita'! e cosi' via. Paesi dove di malattia e di morte si parla meno, come fossero fenomeni strani che ti toccano solo quando ti toccano, e altrimenti non ti riguardano. E spesso anche maggiore cultura, maggiore consapevolezza che ci sono altri aspetti della vita che permettono una realizzazione di se', o una buona vita, anche senza fare figli.

[paoolino]

Ci sono vari aspetti che si mischiano tra loro e il cui peso cambia anche nel corso del tempo e dello spazio.

In popolazioni meno avanzate il primo step nel calo dei tassi di natalità di solito lo danno i fattori di sviluppo igienico-sanitario che contribuiscono alla diminuzione dei tassi di mortalità neo-natale e infantile, e consentono l'allungamento della vita media; poi col passare del tempo emergono le componenti legate alle condizioni economico-sociali e degli stili di vita.