taylorhawkins89 ha scritto:BackhandWinner ha scritto:
Ovvio sulla lettura rispetto alla comprensione del parlato come dice nick.
Per quanto riguarda lo scrivere, entrano in gioco in effetti altre variabili: l'abitudine alla scrittura in generale, nella propria lingua madre, ad esempio. La proprietà di scrittura che dipende da diversi fattori, più o meno ponderabili: tra i più ponderabili, ad esempio, quanto si legge e si è letto e, mia convinzione personale, ma molto forte
, se si è studiato o meno il latino e anche il greco alle superiori.
Ma qui, di nuovo: 'l'allenamento' è cruciale, indipendentemente dal contesto. Poi, certo, il contesto può fornire motivazioni e feedback extra (se vivi e lavori in UK avrai, si suppone, una spinta in più nello sforzarti a scrivere bene e potrai giovarti di riscontri magari più frequenti da parte dell'ambiente circostante etc.).
Sul parlare, invece: il fatto è che se mi dici che fai meglio nello 'speaking' rispetto al 'listening', quale che sia il test di valutazione (CAE, IELTS, TOEFL, whatever), ecco, io non riesco a crederti.
(per quanto anche lì ci sono fattori individuali cruciali: chi ha un orecchio 'musicale', per disposizione e pratica, avrà sicuramente un vantaggio nella comprensione fonetica; alcuni tratti caratteriali - e magari alcune pratiche a questi correlate, come il teatro - sono di grande aiuto per raggiungere una certa abilità ed efficacia nell'espressività verbale).
Oddio, non è che faccio meglio nello speaking, diciamo che è più facile che io mi faccia capire senza problemi dall'interlocutore. Poi ovviamente il listening in un esame è disturbato da qualità audio pessima, interferenze, materiale di discussione ridicolo.
Allora sono bastardi dentro.
Nel mio TOEFL, a quanto ricordo, erano soprattutto (ottime) registrazioni di lezioni universitarie (scienze sociali, mi pare): argomenti piuttosto complessi, ma linguaggio accademico, quindi sicuramente più facile (termini neolatini a go-go, per intenderci).
taylorhawkins89 ha scritto:In generale trovo l'inglese foneticamente più complesso delle lingue neolatine, però come dici tu, con l'allenamento ho riscontrato miglioramenti. Sul vivere in UK, trovo sia un vantaggio, ovviamente vivendo a Londra imparerai lo spanglish, ma sempre meglio di nulla.
Sicuramente lo è, vero. Ma questa complessità si rivela in tutta la sua natura soprattutto sulle facce perplesse di certi tuoi interlorcutori madrelingua, quando a te pare di aver pronunciato una frase semplice semplice in modo chiarissimo.
Spanglish: uh, no, dai, è tanto grande la città. Poi non so, ero là sette anni fa ormai, magari nel frattempo i milioni di giovani disoccupati di Mardid e Barcellona hanno invaso anche il più remoto angolo dell'isola...come colleghi di lavoro avevo di tutto, polacchi, cechi, marocchini, nigeriani, francesi, persino inglesi
, sarà che gli spagnoli, come gli italiani, lavoravano soprattutto nella ristorazione (e che vuoi far, d'altronde, con
quell'inglese lì?) All'università soprattutto inglesi invece, però abbondavano anche gli europei continentali.